CAGLIARI (ITALPRESS) – Si amplia la platea dei beneficiari per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica. La Giunta Regionale ha infatti stabilito un incremento del limite massimo di reddito richiesto per accedere alle graduatorie. Si tratta di una misura attesa e in linea con l’incremento Istat del costo della vita per le famiglie di operai e impiegati (FOI) che ora consente a una fascia di popolazione più ampia di usufruire del beneficio: il limite di reddito passa da 14.162 euro a 14.573 euro (incremento di 411 euro). La Giunta, sulla base del dato Istat, ha aggiornato anche le classi di reddito procapite per l’attribuzione dei punteggi alle domande di assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale prevedendo che anche le classi reddituali, fissate a suo tempo in 1.540 euro (attributiva di punti 2) e in 2.568 euro (attributiva di punti 1), vengano aggiornate nella misura del 2,9%. Il reddito cha attribuisce 2 punti passa quindi da 1.540 euro a 1.585 euro mentre il reddito che attribuisce 1 punto passa da 2.568 euro a 2.642 euro.
Continua l’impegno della Giunta per andare incontro alle esigenze delle fasce più deboli della popolazione, in particolar modo per quelle interessate da problematiche abitative. Nel corso della Legislatura, presso l’Assessorato dei Lavori Pubblici, è stato avviato il tavolo tecnico per la modifica della legge regionale che disciplina le assegnazioni e la gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, la legge regionale 13 del 1989, in vigore a distanza di oltre 30 anni dalla sua emanazione. L’iter di revisione – ispirandosi a criteri di equità sociale, chiarezza normativa e semplificazione amministrativa – dovrà ridisegnare le funzioni dei vari soggetti interessati (Regione, Comuni e Azienda regionale per l’edilizia abitativa, Area) e migliorare i diversi procedimenti che vanno dalla predisposizione delle graduatorie alla decadenza dell’assegnazione, alla mobilità, fino alla determinazione del canone.
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Adeguati limiti reddito assegnazione alloggi edilizia pubblica Sardegna
Solinas firma l’ordinanza, ristoranti aperti fino alle 23 in Sardegna
CAGLIARI (ITALPRESS) – In Sardegna dall’1 marzo i ristoranti possono essere aperti fino alle 23, mentre i bar, i pub e le caffetterie fino alle 21. Lo prevede l’ordinanza firmata il 28 febbraio dal presidente della Regione Christian Solinas, dopo che l’isola è passata in zona bianca.
Rimane sempre in vigore “il divieto di assembramento, nonchè il rispetto del distanziamento personale e del contingentamento, in conformità alle linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive attualmente in vigore, con possibilità di modularne l’esercizio in aumento ovvero in diminuzione, secondo l’andamento epidemiologico della pandemia”. I provvedimenti non riguardano “le zone puntualmente interdette con ordinanze sindacali, a seguito della dichiarazione di rischio di diffusione virale”.
“In relazione all’andamento degli indicatori epidemiologici valutati a seguito di tali riaperture, con successive specifiche ordinanze – d’intesa con il tavolo tecnico istituzionale composto dai rappresentanti del Ministero della Salute, dell’Istituto Superiore della Sanità e della Regione Sardegna – potranno essere riaperte, con le necessarie prescrizioni: palestre, scuole di danza (senza contatto); centri commerciali nelle giornate di sabato e domenica; musei e luoghi della cultura”.
Il coprifuoco in Sardegna è in vigore dalle ore 23.30 fino alle 5. Sempre valido l’obbligo di usare le mascherine anche all’aperto. “Non sono soggetti all’obbligo i bambini al di sotto dei 6 anni, nonchè i soggetti con forme di disabilità”, spiega l’ordinanza, che prosegue: “E’ fatto divieto di qualsiasi forma di assembramento, con speciale riferimento allo stazionamento presso gli spazi antistanti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, le piazze, le pubbliche vie, i lungomare e i belvedere, nei quali deve comunque mantenersi un distanziamento interpersonale di almeno un metro”. L’ordinanza sarà in vigore fino al 15 marzo, “salvo proroga esplicita e salvo ulteriori diverse prescrizioni, anche di segno contrario, che dovessero rendersi necessarie in dipendenza dell’andamento della curva di diffusione del virus, che sarà costantemente monitorata dai competenti organi dell’amministrazione e delle aziende”.
Nel testo la Regione chiede inoltre “ai competenti uffici territoriali del Governo di voler disporre ogni consentito rafforzamento della presenza e dei controlli delle forze dell’ordine presenti sul territorio regionale per garantire la massima vigilanza sul rispetto delle prescrizioni di cui alla presente ordinanza ed alle ulteriori norme vigenti in materia per il contenimento della diffusione epidemiologica del virus”.
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Pili “Innovazione per migliorare competitività industria in Sardegna”
CAGLIARI (ITALPRESS) – “Vogliamo cogliere l’opportunità offerta dalla programmazione delle nuove risorse europee nel campo dell’innovazione e della digitalizzazione per migliorare la competitività del sistema produttivo sardo”. Lo ha detto l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, questa mattina, durante il terzo incontro di ‘Agenda Industrià sui fondi europei e sulle opportunità di investimento per la Sardegna, al quale hanno partecipato i rappresentanti delle aziende Engineering, Istella, Tiscali e Vitrociset. “Il confronto coi maggiori player industriali presenti nell’Isola consente di costruire una migliore strategia di sistema, indispensabile per lo sviluppo socioeconomico dell’Isola – ha aggiunto l’assessore Pili – Anche l’innovazione e la digitalizzazione rappresentano settori chiave dello sviluppo e la Regione vuole puntare sul miglioramento e il completamento di infrastrutture e servizi fondamentali per il sostegno alle filiere produttive e strategiche sarde, ma anche per la Pubblica amministrazione”.
“Il lavoro di questi giorni proseguirà attraverso incontri con le singole aziende per approfondire le tematiche già emerse, prima di un tavolo finale di ‘Agenda Industrià che avrà il compito di realizzare una sintesi progettuale da proporre come Sardegna alla Conferenza delle Regioni”, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.
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Pili “Utilizzare finanziamenti UE per transizione energetica in Sardegna”
CAGLIARI (ITALPRESS) – “Attraverso il dialogo coi maggiori player industriali presenti nell’Isola, intendiamo strutturare una progettazione di sistema che contribuisca in maniera efficace ad una transizione energetica equa e sostenibile per la Sardegna”. Lo ha detto l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, questa mattina durante l’incontro sui fondi europei, nell’ambito delle attività di ‘Agenda Industrià, al quale hanno partecipato i rappresentanti delle aziende Enel, Eni Rewind, Eph, Saras, Snam e Terna. “Il confronto tra pubblico e privato è fondamentale per individuare la strategia più funzionale allo sviluppo industriale della Sardegna – ha aggiunto l’assessore Pili – Soprattutto nel campo dell’energia vogliamo condividere un percorso che sia in grado di intercettare le opportunità offerte dai finanziamenti europei. Dopo il prossimo e ultimo incontro (venerdì 26 febbraio), saranno organizzati incontri individuali con le aziende ed infine un tavolo conclusivo per definire la sintesi delle proposte scaturite durante gli incontri”.
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Via libera ai pagamenti per lavoratori in crisi e stagionali in Sardegna
Iniziate le procedure di pagamento a favore di 274 lavoratori in stato di crisi occupazionale, quali lavoratori ex Sardinia Green Island, Keller, Vesuvius, Ottana Polimeri e Ottana Energia, S&B Olmedo, ex Sittel ed ex Unilever, già cessati dagli ammortizzatori sociali, in attuazione dell’Art. 8 della Legge regionale 22 del 23 luglio 2020.
“Stiamo procedendo all’erogazione degli indennizzi economici a sostegno dei lavoratori delle aree di crisi industriale e dei lavoratori legati alla filiera turistica, maggiormente colpita dalla crisi pandemica. Si tratta di interventi indispensabili che garantiscono un sussidio economico, soprattutto in un periodo di incertezza occupazionale e spesso in mancanza di ammortizzatori sociali”. Lo precisa l’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, in merito ai pagamenti già in corso a favore dei circa 9000 dipendenti stagionali, anche all’estero. “Prosegue lo sforzo della Regione per sostenere gli stagionali, categoria rilevante per l’attività turistica e adesso fortemente penalizzata. Per questo contiamo di effettuare il saldo dei pagamenti a loro favore entro la seconda metà di marzo, mentre saranno ultimati i pagamenti verso tutti i lavoratori in stato di crisi occupazionale entro la fine di febbraio”, conclude l’esponente della Giunta Solinas.
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Sardegna, Regione bandisce concorsi per coprire 137 sedi medici di base
CAGLIARI (ITALPRESS) – La Regione Sardegna, con determina dell’assessorato della Sanità, ha approvato il primo dei due bandi per l’assistenza primaria che consentiranno l’assegnazione di incarichi a tempo indeterminato ai medici di base nelle sedi vacanti dell’Isola. In linea con quanto previsto dalla disciplina nazionale, si procederà subito all’assegnazione delle sedi non ancora bandite negli ambiti divenuti carenti nel 2018 (108 sedi) e successivamente, con un secondo bando, saranno assegnate quelle del 2019 (29 sedi) per un totale di 137 sedi vacanti. Le domande dovranno essere presentate dai candidati entro quindici giorni dalla pubblicazione dell’avviso sul Bollettino ufficiale della Regione Sardegna. Le sedi che dovessero risultare ancora scoperte al termine del primo bando saranno ripubblicate in quello successivo.
“Procedendo all’assegnazione delle sedi carenti ai medici di base – dichiara il Presidente della Regione Christian Solinas – diamo una risposta concreta alle necessità urgenti delle comunità che vivono in tutti i territori della nostra Isola, avviando a soluzione problemi che arrivano da lontano e su cui stiamo lavorando con serietà e impegno fin dai primi mesi del nostro mandato. Abbiamo infatti ereditato una situazione con gravi lacune: in Sardegna risultavano non ancora bandite le sedi rimaste vuote fin dal 2014. In poco tempo siamo riusciti a recuperare un arretrato enorme e ora proseguiamo sulla strada che abbiamo tracciato con l’unico obiettivo di garantire ai cittadini il diritto all’assistenza e alle cure”.
“Siamo fermamente convinti dell’importanza del ruolo dei medici di base all’interno delle nostre comunità – aggiunge l’assessore alla Sanità Mario Nieddu – oggi più che mai, in ragione dell’attuale emergenza sanitaria, potenziare presenza e servizi sul territorio è fondamentale. L’attenzione per tutte le comunità è massima, dice l’assessore, e il potenziamento dei servizi di base è un obiettivo irrinunciabile non solo per la tutela della salute, ma anche per contrastare lo spopolamento, soprattutto nelle aree interne”.
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Via libera alla manovra finanziaria da 8,8 miliardi in Sardegna
CAGLIARI (ITALPRESS) – Nuovi investimenti in campo sanitario, massima attenzione alle fasce più deboli della popolazione, risorse per sostenere il buon funzionamento di Comuni ed Enti locali e assicurare i servizi ai cittadini, continuità territoriale garantita ed erogazioni immediate per le imprese più colpite dalle restrizioni (palestre, scuole di danza, piscine).
Sono i punti cardine della manovra finanziaria da 8,8 miliardi di euro approvata dal Consiglio regionale, cui seguirà un assestamento di bilancio più articolato. “La Sardegna, grazie a una gestione attenta dei conti pubblici, si conferma una regione virtuosa e capace di gestire la difficile fase emergenziale ancora in corso. Avevamo detto fin dal principio che era un nostro obiettivo quello di dare certezza ai conti e puntare su alcuni punti chiave, dalla sanità alla continuità territoriale passando per la conferma dei fondi ai Comuni, per poter lavorare fin da oggi a un assestamento che darà risposte settoriali in relazione all’andamento delle entrate”, ha detto il Presidente della Regione Christian Solinas.
“Pur con una gestione oculata delle risorse, nel corso del 2020 siamo riusciti a mettere in campo misure straordinarie necessarie per affrontare la crisi sanitaria ed economica che ha inevitabilmente colpito la nostra Isola ma anche per fronteggiare con tempestività, decisione ed efficacia gli eventi eccezionali che hanno messo in ginocchio intere zone, primo fra tutti l’alluvione di Bitti – evidenzia il Presidente – Dopo aver confermato le principali misure per l’anno in corso, necessarie per dare sollievo al sistema socio-sanitario, ci prepariamo ora a gettare le basi per la fase post Covid con una successiva, robusta, iniezione di risorse. Il 2021 e più in generale il triennio che abbiamo davanti – ha concluso il Presidente Solinas – saranno caratterizzati da una forte attenzione ai territori e alle Comunità nell’auspicio di una celere ripresa che siamo pronti a sostenere con nuovi fondi destinati all’economia sarda, a cui si aggiungeranno, oltre alle misure compensative che il Governo riconoscerà alla Sardegna, i fondi che deriveranno dal Recovery fund e quelli legati al nuovo ciclo di programmazione europea”.
Tra le principali misure previste dalla manovra spiccano gli investimenti in campo sanitario, con particolare riguardo alle politiche sociali, mentre ammontano a 25 milioni le risorse per la continuità territoriale. Sono 3,7 miliardi di euro le risorse destinate alla sanità e alla tutela della salute, per complessivi 11 miliardi nel triennio 2021-2023. Potenziata la dotazione finanziaria per la garanzia dei livelli essenziali di assistenza (Lea), con un incremento di 100 milioni rispetto al 2020 e rafforzata la presenza sanitaria sui territori con lo stanziamento di 4,6 milioni di euro a integrazione delle risorse per la medicina specialistica ambulatoriale. A favore dei pazienti diabetici della Sardegna è stata autorizzata la spesa per di 4 milioni, per ciascun anno nel triennio in corso, per l’acquisto di dispositivi di misurazione della glicemia (si tratta di una delle misure più attese e di sicuro una delle novità della manovra), con la disponibilità ad aumentare i fondi nella variazione di primavera qualora ce ne fosse necessità. Massima attenzione alle persone fragili: 328 milioni di euro le risorse stanziate per le politiche sociali e la famiglia, di cui oltre 250 destinati a sostegno di interventi per la disabilità, finanziamenti per cui la Sardegna si posiziona fra le regioni più virtuose. Confermata la dotazione del Fondo regionale per la non autosufficienza per cui è stata prevista una programmazione pluriennale per circa 694 milioni sul 2021, 2022 e 2023.
Confermati, nel 2021, gli oltre 231 milioni di euro destinati al Fondo che andranno a integrarsi con le risorse nazionali per l’attuazione di misure come ‘Ritornare a casà, i programmi personalizzati a favore di persone con grave disabilità, compresi gli interventi previsti dalla legge 162 del 1997, le azioni di integrazione socio-sanitaria e gli interventi rivolti a persone affette da particolari patologie (leggi di settore). Nonostante i minori stanziamenti da parte del Governo la Regione ha confermato i 600 milioni per il Fondo Unico per gli Enti locali necessari per garantire i servizi ai cittadini.
Sostegno anche per le tipologie di imprese sportive che più a lungo sono state interessate dalle restrizioni: per l’anno in corso è stata autorizzata la spesa nel limite complessivo di 2.500.000 euro finalizzata alla concessione di un contributo a fondo perduto a favore delle società e associazioni iscritte all’Albo regionale delle società sportive a copertura delle spese di gestione sostenute nei mesi di chiusura durante l’emergenza epidemiologica Covid-19 e per garantire la ripartenza. Nel dettaglio, 1.500.000 euro sono stati destinati alle palestre e alle scuole di danza; 1.000.000 di euro per i Centri sportivi natatori della Sardegna.
“Abbiamo lavorato intensamente per mettere a punto una finanziaria snella, che nonostante i minori flussi da parte dello Stato garantisse l’equilibrio finanziario mantenendo invariate le risorse destinate ai Comuni (Fondo Unico) e ampliando i fondi destinati alla sanità e alla continuità territoriale – spiega l’Assessore del Bilancio Giuseppe Fasolino – Per fronteggiare le esigenze straordinarie che gli effetti restrittivi della pandemia hanno imposto al tessuto sociale ed economico del nostro territorio, abbiamo deciso di lasciare una quota di risorse libere, non programmate, il cui miglior utilizzo potrà definirsi in seguito tenendo anche conto delle esigenze rappresentate nei diversi tavoli dalle parti istituzionali, economiche e sociali.
Non dobbiamo abbassare la guardia rispetto al momento storico che stiamo vivendo – continua l’Assessore – Abbiamo davanti un’occasione irripetibile, che deriva dal Recovery fund e siamo pronti ad avviare una proficua interlocuzione con il Governo Draghi affinchè la Sardegna, grazie agli investimenti che potranno essere avviati con le risorse messe a disposizione dall’Europa, sia investita da una profonda modernizzazione del tessuto economico e sociale”, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.
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Solinas “Passaporto sanitario? I fatti ci danno ragione, controllare accessi”
CAGLIARI (ITALPRESS) – “Voglio ringraziare i sardi per il senso di collaborazione e responsabilità, e tutti i Comuni per il supporto logistico che stanno dando a questa grande iniziativa di civiltà e solidarietà”. Così il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas fa il punto della campagna di screening di massa “Sardi e Sicuri”. “Lo screening di massa consente di abbassare la curva del contagio e insieme ai vaccini ci restituirà una Sardegna nuovamente Covid-free – ha proseguito il governatore – Stiamo tutti lavorando alacremente e chiediamo il contributo di responsabilità perchè questo risultato sia non solo raggiungibile ma venga mantenuto nei prossimi mesi, per garantire al sistema economico-produttivo certezze e possibilità di recupero dei danni causati dalle altre chiusure”.
E sul passaporto sanitario: “A distanza di un anno i fatti si sono incaricati di darci ragione. Quella che è stata tacciata di essere un’idea bislacca del presidente della Regione Sardegna è diventata una linea di tendenza internazionale. Numerosi Stati, dalla Nuova Zelanda alla Grecia fino alle Canarie hanno applicato l’idea del passaporto sanitario. Questa volta dopo alcuni mesi dall’ultima ondata la Sardegna sta spegnendo nuovamente i focolai della pandemia. Abbiamo bisogno di controllare gli accessi per evitare che ci sia una nuova ondata. Spero che il nuovo Governo sia al fianco dei sardi per garantirci salute e benessere”.
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