CAGLIARI (ITALPRESS) – La Giunta ha approvato il disegno di legge che istituisce il Sistema regionale per la rilevazione e l’analisi delle produzioni lattiero-casearie del comparto ovino e caprino realizzate nel solo territorio della Sardegna, dei quantitativi di ciascun prodotto ceduto e delle relative giacenze di magazzino. L’obiettivo è di provvedere ad un’analitica attività di monitoraggio, operata dall’Osservatorio della filiera ovina e caprina, funzionale alla programmazione delle produzioni e delle politiche di intervento della Regione a favore del comparto.
“L’esigenza nasce – ha commentato l’Assessora Gabriella Murgia – dalla mancata applicazione delle previsioni contenute nell’articolo 3 della legge 44/2019 che prevede l’istituzione di un sistema di monitoraggio della produzione di latte vaccino, ovino e caprino e dell’acquisto di latte e prodotti lattiero-caseari a base di latte importati da Paesi dell’Unione, prevedendo a carico dei primi acquirenti di latte crudo l’obbligo di registrare mensilmente, nella banca dati del Sistema informativo agricolo nazionale (SIAN), i relativi quantitativi. La stessa legge prevede anche che le aziende che producono prodotti lattiero-caseari contenenti latte vaccino, ovino e caprino registrino mensilmente, per ogni unità produttiva, nella medesima banca dati del SIAN, i quantitativi di ciascun prodotto fabbricato, i quantitativi di ciascun prodotto ceduto e le relative giacenze di magazzino. Nelle more, quindi, dell’attivazione del sistema di monitoraggio previsto dall’articolo 3 della 44/2019 la Regione si dota di un proprio sistema, che dialogherà poi con in sistema nazionale quando questo sarà operativo”.
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Latte ovino e caprino, nasce sistema regionale rilevazione in Sardegna
Cultura e tradizioni per creare lavoro, il progetto “Casa Sardegna”
CAGLIARI (ITALPRESS) – “Promuovere e valorizzare il territorio della nostra Isola, in particolare le zone interne che esprimono una forte componente identitaria dei sardi, è peculiarità della Regione, anche in virtù di una prospettiva di sviluppo economico e sociale”. Così l’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, nel corso di un incontro avvenuto stamane a Orune, con il sindaco del paese Pietro Deiana, e alcuni amministratori comunali. Il piccolo borgo barbaricino, caratterizzato da radicate tradizioni, usi e costumi, è stato individuato per dare il via al progetto ‘Casa Sardegnà che si propone di valorizzare la componente identitaria dei sardi attraverso le massime espressioni artistiche, archeologiche, oltre che sportive, della Sardegna. “Il progetto, fortemente condiviso dal presidente Solinas – aggiunge l’assessore Zedda con l’assessore regionale della Cultura, Andrea Biancareddu – ha come elemento di identità collettiva dei sardi il nuraghe, la nostra casa più antica, che rappresenta il vero e forte legame tra la Sardegna e gli emigrati sardi nel mondo”. “La visita di oggi è stata una occasione di confronto sulle azioni avviate dalla Giunta Solinas per fronteggiare le gravi conseguenze determinate dalla pandemia da Covid-19, in modo specifico per il sostegno della filiera turistica a favore delle piccole realtà imprenditoriali”, precisa Zedda. “Vogliamo dare un segnale importante di attenzione verso le zone dell’interno e soprattutto verso le espressioni locali che si caratterizzano per la tutela e la salvaguardia del patrimonio artistico, archeologico e ambientale”, conclude la vicepresidente. Nell’ambito delle iniziative per la promozione e la valorizzazione del territorio e delle peculiarità locali, andrà in scena lo spettacolo itinerante “Setterane e tutti i gradi di un passaggio” dell’artista, sociologo, scrittore, musicista e pittore Alessio Ninu, che toccherà diverse tappe dell’Isola.
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Solinas “Sardegna non è isola di untori, paghiamo scelte sbagliate”
“La Sardegna non ha mai avuto una circolazione virale autoctona. Tutti i casi registrati sono d’importazione o di ritorno da persone che provengono da zone nelle quali ci sono focolai attivi. I sardi hanno fatto grandi sacrifici per preservare l’immunità virale dell’isola. Avevamo raggiunto una condizione pari a zero, ora la ripresa di questi contagi è dovuta alla circolazione senza controlli che purtroppo è stata adottata dal Governo nonostante noi avessimo proposto una soluzione completamente diversa”. Lo ha dichiarato il presidente Christian Solinas in merito alle polemiche che vedono la Sardegna al centro dei dibattiti sull’aumento dei contagi da Covid-19. Il governatore ribadisce poi la volontà di riproporre il cosiddetto “passaporto sanitario”: “Noi non siamo alla ricerca di una ragione postuma. Allora ci fu una strumentalizzazione violenta di questa proposta che delineava un modello sul solco internazionale di esperienze come quelle della Corea del Sud e dell’Indonesia che avevano già avuto un secondo lockdown. Chiedevamo che i passeggeri presentassero un certificato insieme alla carta d’imbarco, significava evitare una recrudescenza”. “Era una proposta di buon senso che abbiamo sostenuto con forza e che ripetiamo ancora oggi – aggiunge il governatore Solinas – Il Governo oggi ha cambiato atteggiamento e sta usando misure simili per i viaggiatori che arrivano da Spagna, Croazia, Malta. Il tema però non è effettuare i test in porti e aeroporti, ma chiedere ai passeggeri di presentarsi all’imbarco già col test effettuato”. Per il presidente poi quella del lockdown dell’isola è solo “una boutade priva di qualsiasi fondamento” spiegando che “se ci fosse verità anche minima saremo all’assurdo. La Sardegna ha avuto la più bassa circolazione virale d’Italia e nonostante i contagi d’importazione continua a non essere tra le prime 8 regioni con Rt superiore a 1. Sarebbe un attacco frontale al sistema economico-produttivo e alla reputazione turistica. Non accetteremo in nessuna sede un’impostazione di questo tipo”.
Infine il governatore si dice soddisfatto per i danni limitati al turismo: “La stagione va portata avanti con estrema attenzione e con la consapevolezza che, anche se in una stagione di transizione, i numeri stanno premiando la destinazione. Abbiamo raggiunto 7 milioni di presenze. Se non ci fosse stato tutto questo battage mediatico e questa campagna contro la Sardegna avremo concluso questa stagione con risultati molto più confortanti”.
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Opere pubbliche, Sardegna avvia piano di controllo sui finanziamenti
CAGLIARI (ITALPRESS) – Monitoraggio dei finanziamenti per verificare lo stato di avanzamento dei cantieri. Il piano di controllo avviato dalla Regione riguarda i finanziamenti erogati dal 2015 fino a oggi a vantaggio dei Comuni e degli altri enti locali chiamati ad avviare i lavori sulle opere immediatamente cantierabili, su quelle emergenziali e sulle incompiute che ancora interessano il territorio regionale. “L’ammodernamento del sistema infrastrutturale richiede una sorveglianza attenta sulla spesa – spiega il Presidente della Regione Christian Solinas -Occorre evitare di erogare finanziamenti senza riscontro sull’effettiva realizzazione delle opere. Le verifiche e il controllo sugli stati di attuazione rappresentano una risposta concreta in questa direzione”. Solo nella legislatura in corso i finanziamenti hanno interessato oltre 200 opere immediatamente cantierabili, tra cui numerose incompiute. “Abbiamo avviato un monitoraggio certosino dal 2015 in poi. Non possiamo più permetterci di erogare finanziamenti a pioggia e consentire l’avvio di opere che non vedranno mai la luce, destinate a rimanere eterne incompiute o a finire in stato di degrado e abbandono”, dice l’assessore dei Lavori Pubblici Roberto Frongia. “Allo stesso modo, non è equo che gli enti beneficiari che per anni non sono stati in grado di realizzare le opere mantengano linee di finanziamento diversamente utilizzabili – continua Frongia – Chiamiamo ‘Infrastrutture per il territoriò quella serie di interventi grazie ai quali la popolazione potrà avere maggiori servizi ma perchè le Comunità possano davvero trarre beneficio dalle copiose risorse messe a correre negli ultimi anni e dal lavoro di questo Esecutivo, con le diverse rimodulazioni approvate dalla Giunta regionale, serve che le opere vengano realizzate fino all’ultimo tassello e autorizzate secondo tutti i passaggi previsti dalla legge, pena la revoca del finanziamento”.
Fanno parte delle opere in fase di realizzazione, fin qui finanziate dalla Giunta Solinas, numerose opere viarie, infrastrutture scolastiche e asili nido, aree e spazi ricreativi, edifici comunali e molte altre infrastrutture per le quali era necessario un intervento economico della Regione, comprese quelle relative al dissesto idrogeologico (lavori di manutenzione negli alvei dei fiumi, ricostruzione opere danneggiate da agenti atmosferici avversi). Fino a oggi, grazie alla rimodulazione delle risorse, sono state finanziate oltre 200 opere.
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Sardegna, Solinas riapre sagre e fiere
CAGLIARI (ITALPRESS) – “A decorrere dal 14 agosto 2020, sono consentite le sagre, fiere, feste paesane e processioni a cavallo che abbiano luogo esclusivamente in spazi all’aperto, purchè sia assicurato, con ogni idoneo mezzo, compreso quello dell’informazione e vigilanza, il divieto di assembramento e dell’obbligo di distanziamento interpersonale”. Lo ha deciso il presidente Christian Solinas con una nuova ordinanza che autorizza dunque l’apertura di tutti quegli eventi che nell’ultima settimana sono stati in forte dubbio a causa dell’aumento dei contagi nell’isola. “A decorrere dal 14 Agosto 2020 – prosegue l’ordinanza – sono consentite le ulteriori attività svolte negli ippodromi già riaperti”. Le disposizioni contenute nel documento saranno valide dal 14 agosto al 7 settembre.
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Coronavirus, Solinas “Sui test agli arrivi i fatti ci danno ragione”
CAGLIARI (ITALPRESS) – “Una linea di prudenza da me indicata mesi fa, per accompagnare l’avvio della Fase 2 con maggiori garanzie e per fare della Sardegna un luogo più accogliente e sicuro per residenti e turisti. Non fui ascoltato, anzi quello stesso Governo che oggi è al lavoro con il CTS nazionale per adottare una soluzione in questa direzione, osteggiò apertamente la mia linea”. Così il presidente della Regione Christian Solinas interviene nel dibattito aperto in queste ore sulla opportunità di prevedere test rapidi per coloro che arrivano in Italia dalle aree più a rischio, alla luce dell’aumento dei casi di contagio da Coronavirus riscontrati tra coloro che tornano da alcune zone europee ed extraeuropee.
“Preoccupa soprattutto – precisa Solinas -, l’aumento dei casi tra i giovani, di cui abbiamo avuto qualche segnale preoccupante anche in Sardegna, pur in un quadro che, nella nostra Regione, si mantiene su livelli molto bassi. Sono oggi le stesse Regioni a sollecitare il Governo all’adozione di un protocollo nazionale o, possibilmente, europeo, mentre è univoca l’indicazione dei massimi esperti per evitare che siano imbarcate su navi o aerei persone che non siano state sottoposte a tampone e non siano risultate negative”.
“Tutto questo – prosegue il presidente della Regione – conferma che la linea da me indicata mesi fa era quella giusta, e avrebbe permesso di coniugare il riavvio delle attività turistiche con una maggiore sicurezza sanitaria, che di per sè avrebbe dato della Sardegna l’immagine internazionale di un luogo ideale per trascorrere le vacanze. L’obbligo del controllo preventivo nella fase di avvio della stagione estiva avrebbe inoltre dato modo alle strutture sanitarie di adeguarsi gradualmente alle nuove esigenze e a sopperire a qualunque necessità emersa nella fase di riavvio”.
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Sardegna, dalla Regione 15 milioni alle imprese del turismo
CAGLIARI (ITALPRESS) – La Giunta regionale della Sardegna stanzia altri 15 milioni di euro a favore delle imprese del settore turistico. Su proposta dell’assessore del Lavoro, Alessandra Zedda, l’Esecutivo ha approvato la rimodulazione delle risorse che consentono alle aziende di partecipare al bando per ottenere un finanziamento da 15 mila a 50 mila euro a tasso zero.
“Lo strumento finanziario messo in campo dalla Regione – spiega il Presidente – ha avuto un notevole successo di partecipazione da parte delle imprese. Per questo è emersa la necessità di riprogrammare ulteriori risorse disponibili, finalizzate a favorire l’accesso al credito per le micro e piccole imprese della filiera turistica della Sardegna”.
I finanziamenti, nella forma del prestito chirografario, dovranno essere determinati in proporzione ai costi dell’impresa per gli addetti, in misura compresa tra 15 mila euro e 50 mila euro, e potranno essere rimborsati in un periodo non superiore ai 6 anni dalla data di erogazione comprensivi di due annualità di preammortamento.
“Il sistema imprenditoriale della filiera turistica è uno dei settori di traino dell’economia regionale e costituisce una grande potenzialità per lo sviluppo economico della nostra Isola”, ricorda l’assessore Zedda, precisando che “la maggiore flessibilità nella gestione dei fondi comunitari decisa a livello europeo, in seguito all’emergenza sanitaria, e la riprogrammazione delle risorse messe a disposizione dalla Regione permettono a un maggior numero di imprese che offrono servizi turistici di partecipare al bando per rilanciare e sostenere la propria attività”.
“In attesa che la preoccupazione circa l’attuale crisi del comparto, condizionata anche dagli spostamenti interregionali e internazionali, vada scemando – conclude l’esponente della Giunta Solinas – è impegno della Regione supportare le imprese del settore e promuovere percorsi e iniziative di riorganizzazione e rilancio”.
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Sardegna, 18 milioni a sostegno di lavoratori stagionali e colf
CAGLIARI (ITALPRESS) – Uno stanziamento complessivo di 18 milioni di euro – a valere sul Por Fse 2014-2020 – a favore di dipendenti stagionali, anche all’estero, di lavoratori con contratto a chiamata, occasionale o a progetto e di lavoratori addetti al lavoro domestico e di cura. E’ quanto previsto da una delibera approvata dalla Regione Sardegna su proposta dell’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda. “La Regione ha fornito una risposta grazie a una copertura economica per tutti quei lavoratori che aspettavano la stagione estiva per ricominciare la propria attività e che ora sono in grande difficoltà – commenta il lpresidente dedlla giunta Christian Solinas – Gli stagionali dipendenti del settore turismo sono tra le categorie più colpite, in base alla situazione straordinaria del momento, per questo il contributo regionale può essere considerato una boccata di ossigeno per tante famiglie”. Secondo una recente analisi dell’Osservatorio del mercato del lavoro emerge una considerevole riduzione di assunzioni a seguito della crisi sanitaria rispetto al 2019: 66.154 in meno (- 41%), mentre per il solo comparto del turismo si registra una diminuzione delle assunzioni pari al 46 per cento. “Di fronte a questi dati – spiega l’assessore Zedda – che fanno retrocedere i livelli occupazionali della nostra Isola, si è reso necessario intervenire concretamente a sostegno delle categorie più colpite dalla crisi, quali gli stagionali e colf – in attuazione dell’accordo sindacale siglato tra Assessorato del Lavoro e associazioni datoriali – impiegati in tutti i settori produttivi, soprattutto in quello turistico”. Nello specifico, le risorse stanziate sono destinate ai lavoratori dipendenti stagionali o comunque dipendenti con contratto a termine, anche all’estero, non operanti nel comparto del turismo, qualora non sia stata percepita alcuna indennità prevista da misure statali, che prevedono un contributo di 600 euro per il mese di giugno e luglio, e di 1000 euro a favore invece degli stessi operanti nel settore turistico. Poi ancora le risorse sono destinate a favore di lavoratori con tipologie di contratto flessibile o atipico, tra cui il contratto a chiamata o intermittente, il contratto occasionale, il contratto a progetto, di prestazione d’opera intellettuale, nella misura di 600 euro per i mesi di giugno e luglio; infine a favore di lavoratori addetti al lavoro domestico e di cura, non conviventi con il datore di lavoro, retribuiti anche attraverso i voucher, nella misura di 600 euro per i mesi di giugno e luglio. La concessione degli indennizzi avverrà tramite Aspal, l’Agenzia per le politiche attive del lavoro, con modalità Avviso “a sportello”, mediante procedura informatizzata, al fine di facilitare l’accesso ai lavoratori e di accelerare i tempi di erogazione del contributo.
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