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Formazione, la Regione Sardegna impegnata in tre master di ii livello

CAGLIARI (ITALPRESS) – Sono tre i Master, di cui uno in partenza, interamente finanziati dalla Regione Sardegna con un contributo complessivo di 250mila euro per la formazione di studenti, occupati e giovani in cerca di occupazione. I tue percorsi di alta formazione sono frutto dell’accordo tra l’assessorato del Lavoro, tramite l’Agenzia Sarda per le Politiche Attive del Lavoro, Aspal, e Università di Cagliari nel primo caso e il Distretto aerospaziale della Sardegna nel caso degli altri due percorsi di alta formazione già in corso. “Stiamo cercando di creare la filiera del lavoro che parte dalla formazione e termina appunto nel mondo del lavoro e anche attraverso la formazione abbiamo voluto incentivare la partecipazione di occupati e inoccupati, mettendo a disposizione tre percorsi formativi interamente gratuiti e fortemente attuali per le tematiche trattate – ha spiegato l’Assessore del Lavoro, Alessandra Zedda – Sia nel caso dei corsi in cybersecurity e in ingegneria dei sistemi aerospaziali che vede protagonista un centro d’eccellenza a livello internazionale, il Distretto aerospaziale della Sardegna, e sia nel caso del master universitario in gestione risorse umane in fase di attivazione da parte dell’Ateneo di Cagliari, abbiamo voluto che la formazione incontrasse le richieste che in questo momento arrivano dal mercato del lavoro”.
E sempre sul fronte dell’alta formazione l’Assessorato del Lavoro si prepara a un altro importante step che riguarda il Programma per la Formazione Professionale di Alto Livello “Sardinia HVET”. Nel corso dell’incontro l’Assessore Zedda ha infatti spiegato che entro la settimana verrà conclusa l’analisi finale dei 56 percorsi proposti da una serie di Pubbliche Amministrazioni, tra cui le due Università di Cagliari e Sassari. “La Regione ha messo a disposizione 1 milione e 700mila euro, ci auguriamo che tutti i progetti meritevoli possano essere validati e possano ottenere il finanziamento”, ha spiegato l’esponente della Giunta Solinas. L’intento del Programma Sardinia HVET, in particolare, è quello di promuovere una Formazione Professionale di Alto Livello per consentire, a lavoratori e disoccupati, l’acquisizione di conoscenze e competenze per il raggiungimento di elevati livelli di specializzazione corrispondenti al Quadro Europeo di qualificazione EQF 6, 7 e 8.
Il nuovo Master di II livello in Gestione e Sviluppo delle risorse umane, aperto a 32 persone, verrà attivato dall’Università di Cagliari (con possibilità di stage all’estero). Finanziato con 90mila euro dalla Regione e gratuito per gli studenti, che dovranno corrispondere solo piccole quote di iscrizione, risponde alle esigenze delle imprese che necessitano di professioniste e professionisti in grado di assicurare una corretta gestione delle risorse umane, nella consapevolezza che, mai come in questi tempi, siano le “persone” l’elemento cruciale per la competitività e lo sviluppo delle aziende. Si tratta di una iniziativa di livello internazionale con la quale l’Ateneo Cagliaritano offre l’opportunità di acquisire conoscenze, competenze e capacità di alto livello di tipo multidisciplinare e specialistiche per lo sviluppo ed il consolidamento della professionalità necessaria per operare in questo settore specifico del mondo del lavoro. Gli altri due percorsi di alta formazione in Ingegneria dei sistemi aerospaziali e in Security awareness organizzati dal Dass con un finanziamento regionale complessivo di 160mila euro, sono partiti a novembre con 24 iscritti (10+14 divisi nei due master) e si chiuderanno alla fine di ottobre con la previsione di attivare i tirocini presso il Crs4 e in altri centri d’eccellenza che accoglieranno i tirocinanti per formarli e immaginare poi un percorso assunzionale.
– foto ufficio stampa Regione Sardegna –
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Sardegna, Solinas “Fiera nautica evento dedicato a settore trainante”

OLBIA (ITALPRESS) – “Per la prima volta, anche la Sardegna può vantare un evento fieristico dedicato alla nautica, settore importante e trainante per l’economia e l’occupazione, ma anche componente di prestigio della filiera del turismo isolano. Era necessario avere un salone regionale di riferimento, che può innescare processi di sviluppo e di promozione nell’intero territorio regionale, proponendo l’Isola come un’unica destinazione nautica. Olbia è la sede ideale per questa iniziativa, infatti la Gallura ospita circa la metà dei posti barca dell’intera Isola e nel suo territorio sono attive oltre 60 imprese nei settori della nautica e della cantieristica”. Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, in occasione dell’inaugurazione della “Fiera Nautica di Sardegna”, promossa dall’Assessorato regionale del Turismo, Artigianato e Commercio e dal Cipnes Gallura (Consorzio industriale provinciale nord est), che si svolge nel porto turistico di Olbia da oggi fino al 26 aprile. La manifestazione fa parte del progetto “Sardinia discovery journey”, inserito nel più ampio programma di marketing regionale “Insula – Sardinia quality world”.
“Questo evento, atteso da anni, contribuirà a valorizzare e sviluppare il comparto dell’industria nautica in Sardegna, oltre che a intercettare il target del turismo nautico e diportistico, già diffuso nell’Isola, ma che, con un valido supporto fieristico, potrà imporsi maggiormente anche a livello internazionale, veicolando la Sardegna nel mondo con immaginabili vantaggi economici”, ha aggiunto il presidente Solinas.
“Per la Regione, questo evento deve diventare un appuntamento annuale di prestigio, con ricadute nazionali e internazionali – ha aggiunto l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa – Grazie anche alla presenza dei maggiori protagonisti del settore (aziende regionali, nazionali e internazionali), allo spazio dedicato all’incontro tra domanda e offerta e al coinvolgimento dell’intera filiera nautica, dalla produzione ai servizi, fino alla formazione. Vogliamo far crescere concretamente il turismo nautico in Sardegna, promuovendola come sede ideale per un polo nautico al centro del Mediterraneo, anche in considerazione del fatto che si tratta di un segmento turistico con grossa capacità di spesa e capace di promuovere la nostra immagine ovunque. I cinque giorni della fiera consentiranno di valorizzare anche altri filoni produttivi identitari e di eccellenza della Sardegna, come l’enogastronomia, l’artigianato, la moda. Un’isola turistica sempre più protagonista, in attesa di una stagione estiva con grandi soddisfazioni”.
“Durante queste giornate saranno affrontate anche le opportunità di espansione del settore in Sardegna, il suo impatto ambientale, con attenzione allo sviluppo ecosostenibile del comparto, ipotizzando progetti formativi per la riqualificazione e nuove professionalità a supporto della nautica”, ha concluso l’assessore Chessa.
Nella vasta area dell’evento sono presenti oltre 80 stand degli operatori e altrettanti posti barca allestiti lungo le banchine del porto turistico. Nel palco destinato ai dibattiti ci saranno anche alcuni eventi artistici e culturali legati alla tradizione (musica, moda, ballo) e un maxi schermo dove verranno proiettati filmati multitematici sulla ‘destinazione Sardegnà. Infine, un’area per le attività di promozione enogastronomica.
Durante la prima giornata, dedicata ad approfondimenti sui temi dell’industria nautica, sono intervenuti anche altri esponenti della Giunta Solinas.
L’assessore regionale dei Lavori pubblici, Aldo Salaris, ha ricordato che “la Regione è impegnata nel lavoro di ammodernamento infrastrutturale, con un’attenzione particolare alle infrastrutture strategiche per lo sviluppo futuro della Sardegna, i porti. Il Salone nautico, nel contesto che stiamo definendo, assume un’importanza strategica. Il Piano regionale della rete di portualità turistica, a cui stiamo lavorando, ha come obiettivo il completamento della rete della Sardegna, trasformando così l’Isola in meta privilegiata della navigazione per il diporto, in virtù della sua posizione strategica al centro del bacino del Mediterraneo occidentale, del pregio ambientale della costa e dell’entroterra, della qualità delle strutture e dei servizi portuali offerti. Puntiamo a diventare un’eccellenza anche in questo settore”.
“Finalmente, dopo alcuni anni di sacrifici, dovuti alla pandemia, è arrivata l’occasione per mettere in vetrina un settore trainante e fondamentale per l’economia della Sardegna – ha sottolineato l’assessore regionale del Bilancio, Giuseppe Fasolino – Programmando gli investimenti, affinchè siano una leva economica, la Regione deve tener conto del mercato. Quello nautico è un settore che merita attenzione perchè può produrre risultati concreti sotto il profilo occupazionale a vantaggio dell’intera economia isolana”.
E’ intervenuta anche l’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, che ha evidenziato come la nautica rappresenti “un’eccellenza dell’economia isolana, perciò la Regione, che vuole essere vicina al mondo produttivo, si sta attivando per creare migliori condizioni e rimuovere gli ostacoli che rallentano lo sviluppo. Anche con le politiche attive del lavoro, in particolare quelle della formazione, senza trascurare quelle specifiche nel settore dell’economia del mare”.
– foto ufficio stampa Regione Sardegna –
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Programmazione territoriale, da Regione Sardegna 150 mln per lo sviluppo

TEMPIO (ITALPRESS) – La Regione Sardegna premia le Unioni dei Comuni virtuosi nei progetti di sviluppo territoriale in base alla logica “chi più velocemente spende, più (e meglio) può investire”. Le risorse aggiuntive previste nell’ambito della Programmazione territoriale verranno assegnate agli Enti che hanno partecipato al bando per l’ottimizzazione e sono parte dei 150 milioni di fondi regionali complessivi messi a disposizione dalla Regione con l’ultima Legge di stabilità. “E’ cominciata una nuova fase per lo sviluppo dei territori, fatta di investimenti e realizzazione di opere strategiche capaci di incidere realmente sullo spopolamento e sull’isolamento dei territori. Anche attraverso la leva della programmazione territoriale, la Regione dimostra ancora una volta di essere il primo alleato della Sardegna e dei sardi”, ha spiegato il Presidente della Regione Christian Solinas. “L’obiettivo del processo di ottimizzazione della Programmazione territoriale è quello di sostenere lo sviluppo delle proposte progettuali che consentiranno il completamento di interventi utili per combattere lo spopolamento e l’isolamento dei territori, aiutando i Comuni a poterle realizzare e sostenendoli anche nella nuova fase di programmazione, su cui già è focalizzata la nostra attenzione”, ha spiegato l’Assessore della Programmazione e Bilancio, Giuseppe Fasolino, che questa mattina a Tempio ha aperto il primo dei due tavoli previsti in giornata sul percorso di co-progettazione, alla presenza del partenariato istituzionale ed economico sociale.
“Abbiamo rafforzato la stagione della collaborazione con gli Enti locali – ha proseguito l’esponente della Giunta Solinas – portando avanti un approccio territoriale integrato, rilanciando la co-progettazione negoziale con i territori quale metodo per la definizione delle politiche di sviluppo locale in Sardegna”.
Tempio e Monti le sedi dei due incontri, in rappresentanza dei territori al momento più virtuosi, l’Unione dei Comuni dell’Alta Gallura e Gallura e quelli di Monte Acuto e Riviera di Gallura – che hanno superato la fase di ammissibilità del processo di ottimizzazione dedicato agli atti aggiuntivi – rappresentati istituzionalmente anche dall’Assessore della Cultura Andrea Biancareddu. Nell’ottica di garantire la migliore qualità progettuale, in questa fase sono stati introdotti dei criteri di assegnazione che tengono conto di elementi premianti basati sull’accelerazione della spesa e sulla strategicità degli interventi programmati. Superata la fase istruttoria e applicati i criteri di premialità, le Unioni dei Comuni potranno avere le risorse aggiuntive per portare a compimento progetti e opere puntano al potenziamento della strategia in atto in tema di miglioramento della qualità della vita e del benessere della persona, dell’accessibilità dei territori e della valorizzazione, anche dal punto di vista turistico, delle risorse culturali e ambientali.
“La Regione non è più la controparte ma è partner dei sindaci, delle famiglie, delle imprese”, ha spiegato sempre l’Assessore Fasolino manifestando la piena volontà della Regione di portare positivamente a conclusione l’attuale ciclo di programmazione territoriale, e di essere al fianco dei Comuni per anticipare la nuova fase 2021-2027. “I fondi regionali destinati al processo di ottimizzazione rappresentano l’opportunità per i territori più virtuosi di costruire un progetto che vada in continuità con quello precedente, in attesa di avere a disposizione le ingenti risorse della nuova programmazione – ha proseguito l’esponente della Giunta Solinas – A questo si aggiungono altri due interventi strategici anche in questo contesto, ovvero il fondo progettazione, finanziato con 40 milioni, e il supporto anche specialistico alle Unioni dei Comuni (5 milioni per anno)”.
Il bando, a cui hanno partecipato diversi territori, prevedeva la presentazione di una manifestazione di interesse da parte dei soggetti attuatori dei progetti di sviluppo territoriale approvati e in fase attuativa e ha consentito ai Comuni che intendevano attivare un percorso di ottimizzazione della programmazione a livello locale, di rimodulare o modificare i progetti e di presentare le schede per la valorizzazione e il completamento del progetto territoriale in corso. Ai primi due territori che hanno superato la fase di ammissibilità – l’Unione dei Comuni dell’Alta Gallura e Gallura e quelli di Monte Acuto e Riviera di Gallura – si aggiunge il progetto barbaricino Su Suercone, ambiente identitario”, candidato anch’esso a ottenere la premialità prevista per i territori più virtuosi.
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Sardegna, Lampis “Tariffa puntuale per raccolta differenziata”

CAGLIARI (ITALPRESS) – “L’obiettivo è raggiungere l’80% di differenziata in tutto il territorio entro il 2022. Abbiamo studiato un sistema di premialità e penalità per i Comuni, di cui Cagliari è stata pioniera. La Regione ha deciso di attivare il sistema della tariffazione puntuale su tutto il territorio regionale a partire dal 2023. Non sarà obbligatorio per i Comuni, ma sarà conveniente per chi lo adotterà”. Così l’assessore regionale dell’Ambiente, Gianni Lampis, presentando il nuovo sistema di tariffazione puntuale introdotto dalla Regione sulla scia di quanto già fatto a Cagliari un anno fa dal sindaco Paolo Truzzu. “Pensiamo che questo sistema ci consentirà di raggiungere un risultato ambientale e al contempo garantire un premio ai cittadini che fanno bene la raccolta differenziata – ha spiegato l’esponente della Giunta – Questo sistema di premialità andrà a regime a partire dal 2024 per dare il tempo ai Comuni di organizzarsi. I costi di organizzazione possono essere poi compensati dai minori costi che le amministrazioni affronteranno per lo smaltimento del secco, che incide per il 25% del totale”. La premialità prevede uno sconto in tariffa del 25% per il 70% di raccolta differenziata raggiunta e uno sconto del 50% per l’80% raggiunto.
“Questo tipo di raccolta può aiutarci a raggiungere gli obiettivi prefissati. Stiamo mettendo in campo tutte le iniziative per accompagnare quelle comunità che ancora non hanno numeri sufficienti sulla differenziata” ha chiosato Lampis. A Cagliari è già attiva dall’anno scorso sulle utenze domestiche e da quest’anno anche sulle utenze non domestiche, con una misurazione che viene effettuata in base al numero dei conferimenti (la tariffazione base arriva a 26 esposizioni, oltre quello il costo sale). Anche Quartu Sant’Elena e Nuoro si stanno avvicinando a questo sistema per primi ma non a pieno regime. “Essendo stata pionieristica in questo, alla città di Cagliari consentiamo un 10% in più di premialità” ha annunciato Lampis. Dunque una riduzione in tariffa del 25% nel capoluogo varrà il 35%.
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In Sardegna nascono 50 Case della Comunità, Solinas “Investiti 76 mln”

CAGLIARI (ITALPRESS) – Cinquanta Case della Comunità, realizzate con un finanziamento complessivo di 76,6 milioni di euro, attraverso le risorse del Pnrr e quelle regionali, distribuite in maniera capillare sul territorio. E’ quanto previsto nel programma approvato dalla Giunta Regionale, che declina per la Sardegna gli obiettivi della Missione 6 del Piano di ripresa e resilienza di competenza sanitaria. “Il futuro della sanità dell’Isola inizia oggi, e passa attraverso a una programmazione di interventi che ci consentirà di utilizzare tutte le risorse a nostra disposizione per integrare i nuovi servizi”, dichiara il Presidente della Regione, Christian Solinas. “La pandemia – sottolinea il Presidente – ha cambiato e sta cambiando radicalmente il modo di concepire i nostri sistemi sanitari, e in questo quadro la medicina di prossimità avrà un ruolo centrale, sempre più importante per i territori nei quali fino ad ora si è sofferta la carenza di servizi erogati dalla sanità pubblica. Abbiamo un orizzonte ben definito ed è su queste sfide che stiamo concentrando in nostri sforzi, a beneficio di tutti i sardi”.
“Le risorse del Pnrr – prosegue il Presidente Solinas – rappresentano un’occasione da non perdere per porre rimedio all’impoverimento dei servizi sanitari sul territorio, penalizzati da scelte sbagliate operate nel passato, e che hanno determinato un progressivo abbassamento del livello dei servizi. Utilizzeremo dunque – dice ancora il Presidente – tutte le risorse disponibili per garantire ai Sardi un livello di assistenza all’altezza delle esigenze e delle aspettative”.
Le Case della Comunità, come previsto dalla normativa nazionale, sono le nuove strutture socio-sanitarie che raccolgono in un unico spazio i servizi di medicina specialistica (anche attraverso la telemedicina), l’assistenza primaria (con i medici di famiglia e i pediatri di libera scelta, che continueranno ad operare anche attraverso i propri ambulatori) e l’assistenza infermieristica. Ma al suo interno i cittadini potranno trovare anche l’assistenza sociale, lo psicologo e altri professionisti della salute (come, ad esempio, l’Ostetrica di Comunità).
“Ciò che prevede la Casa della Comunità è un autentico team multidisciplinare – dichiara l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu – che possa dare risposte a bisogni complessi. Sono luoghi dove l’integrazione socio-sanitaria è pensata in modo da non essere solo funzionale, ma anche strutturale e fisica, con la condivisione degli spazi e la promozione del lavoro di equipe”.
“Si tratta di un’opportunità importante. Le Case della Comunità andranno ad affiancare e potenziare i servizi esistenti. Certo, perchè questo importante progetto possa avere gambe, ci aspettiamo dal Governo e in particolare dal Ministero della Salute, che vengano garantiti i presupposti, economici e non solo, per dare ai servizi tutto il personale e le professionalità necessarie al loro funzionamento”.
Nel dettaglio attraverso gli investimenti indicati nella programmazione regionale, che tiene conto dei parametri indicati dalla normativa nazionale sulla distribuzione delle strutture in base al numero di abitanti, sono previste: 10 Case della Comunità nell’area dell’Asl 1 di Sassari per circa 26,6 milioni di euro; 9 nell’area dell’Asl 2 per 9,8 milioni; 6 nell’Asl 3 per 8,1 milioni; una nell’Asl 4 per 1,7 milioni; 5 nell’Asl 5 per 4,5 milioni; 2 nell’Asl 6 per poco meno di 3 milioni di euro; 2 nell’Asl 7 per 3,8 milioni e infine; 15 nell’Asl 8 per 19,1 milioni. Le Case della Comunità per il territorio dell’Asl 1 sono previste: a Sassari (2); Porto Torres; Perfugas; Alghero; Bonorva; Ittiri (dove la casa Casa di Comunità troverà spazio in una porzione dell’ospedale Alivesi, dove è previsto un intervento edilizio); Ozieri (dove la struttura affiancherà l’ospedale Segni, che verrà quindi ampliato); Bono; Castelsardo. Per l’Asl 2: a Berchidda; Olbia; Buddusò; La Maddalena; Arzachena; Santa Teresa; Trinità d’Agultu; San Teodoro; Tempio Pausania. Nel territorio dell’Asl 3: Aritzo; Macomer, Siniscola; Sorgono; Dorgali; Ottana. Per l’Asl 4: Jerzu. Per l’Asl 5: Santu Lussurgiu; Samugheo; Ghilarza; Tramatza. Per l’Asl 6: Sanluri; Lunamatrona. Per l’Asl 7: Iglesias (nella struttura del Santa Barbara che ospiterà anche l’Ospedale di Comunità); Carbonia. E infine per l’Asl 8: Isili (dove i servizi della Casa della Salute affiancheranno il presidio dell’ospedale San Giuseppe); Muravera; Villasimius; Decimomannu; Villasor; Capoterra; Teulada; Sadali; Cagliari (2); Monastir; Sestu; Dolianova; Sinnai, Elmas.
“Le strutture previste dal programma che declina il Pnrr sul territorio – sottolinea l’assessore Nieddu – non esauriscono il novero delle Case della Comunità complessivamente previste dal Piano dei servizi sanitari precedentemente approvato dalla Giunta, che ne prevede ulteriori cinque a cui saranno destinate risorse diverse. Un impostazione analoga agli Ospedali di Comunità, che oltre ai tredici indicati con il Pnrr, ne include ulteriori venti – previsti a Ittiri, Thiesi, Sorso, Olbia, Gavoi, Macomer, Siniscola, Arzana, Ales, San Gavino, Sanluri, S. Antioco, Sestu, Elmas, Decimomannu, Siliqua, Capoterra, Sinnai, Muravera, Isili – che saranno realizzati attraverso altre linee di finanziamento”.
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Sardegna, Solinas a Colao “Pronti a ospitare iniziative all’avanguardia”

CAGLIARI (ITALPRESS) – Nel momento attuale, caratterizzato da molte difficoltà ma anche da importanti opportunità, la Sardegna può essere il luogo ideale per ospitare progetti di alta tecnologia, diventando area leader in Italia. E’ stato ribadito nell’incontro che si è svolto a Villa Devoto tra il Presidente della Regione Christian Solinas e il Ministro dell’Innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao. Un’isola a forte vocazione tecnologica, che procede a passi veloci verso la completa digitalizzazione degli uffici e degli archivi pubblici, e che ha già ottenuto ottimi risultati nella digitalizzazione del sistema sanitario, come ha riconosciuto lo stresso Ministro, il quale ha indicato la Sardegna tra le Regioni di fascia medio-alta nella realizzazione della transizione.
Puntiamo con tutte le nostre forze verso un futuro sempre più improntato al green, all’innovazione e all’alta tecnologia, ha detto il Presidente Solinas, che ha illustrato al Ministro i progressi della candidatura della Sardegna ad ospitare l’Einstein Telescope a Lula, e la riconversione dei pozzi minerari con la realizzazione dell’impianto di distillazione del gas Argon.
Sono fiori all’occhiello, ha detto il Presidente, che non devono restare isolati.
Puntiamo anzitutto al perfezionamento e all’ampliamento della digitalizzazione degli uffici, includendo in questo progetto i Comuni, gli uffici del paesaggio, le Sovrintendenze, gli archivi, al fine di fornire ai cittadini servizi rapidi ed efficienti ed accelerare ogni tipo di pratica.
La Sardegna, ha aggiunto il Presidente Solinas, si candida a ospitare un grande polo telematico al servizio degli utenti nazionali e internazionali.
Possiamo anche garantire, ha aggiunto, le condizioni migliori per la realizzazione di un disaster recovery di utilità nazionale e di poli di raccolta di dati sensibili. La Sardegna ha davvero le carte in regola per diventare una regione all’avanguardia nel processo di digitalizzazione, ha detto il Ministro Colao.
Possiamo oggi disporre di varie forme di finanziamento, ad iniziare dal Pnrr, e da altre fonti create dal Governo, che ha stanziato 4 miliardi e mezzo per la realizzazione di nuovi progetti, premiando le Regioni più virtuose nella individuazione di interventi innovativi. La Sardegna, ha aggiunto il Ministro, ha dimostrato di avere le carte in regola, ottenendo ottimi risultati nella digitalizzazione sanitaria, una delle grandi sfide che attendono le Regioni italiane.
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Solinas “La Regione Sardegna al fianco dei lavoratori e dell’azienda Portovesme”

CAGLIARI (ITALPRESS) – Al fianco dei lavoratori, dei sindacati e dell’azienda per ottenere dal Governo un intervento immediato sull’abbattimento del costo dell’energia, cresciuto a dismisura negli ultimi mesi, e salvaguardare il lavoro e la piena produzione dell’ultimo avamposto italiano di metallurgia non ferrosa. Questa la posizione espressa oggi dal Presidente Christian Solinas, che a Villa Devoto ha ricevuto i rappresentanti di Portovesme srl, i lavoratori e i rappresentanti sindacali. Un impegno totale, quello assicurato dal Presidente Solinas, a fronte della drammatica situazione creatasi con un aumento del costo dell’energia anche del 600%, che ha determinato il parziale blocco di alcune linee produttive e il ricorso alla cassa integrazione per centinaia di lavoratori. A rischio sono oltre 1500 posti di lavoro, con un peso economico e sociale enorme nel territorio. Incalzeremo il Governo perchè si trovi lo strumento immediato per combattere gli aumenti, ha detto il Presidente Solinas, anche grazie agli spiragli che oggi le regole europee aprono con il superamento delle regole sugli aiuti di Stato fino a poche settimane fa in vigore.
La Sardegna, ha ricordato il presidente, “si è fatta promotrice in Conferenza delle Regioni di un emendamento al Decreto “Misure urgenti in materia di energia elettrica, gas naturale e fonti rinnovabili” con l’obiettivo della perequazione dei costi energetici tra le aziende che operano nella Penisola e quelle che operano nelle isole maggiori. Il testo è stato approvato all’unanimità dalla commissione tecnica della Commissione Energia della Conferenza Stato-Regione, che la Sardegna ha chiesto ed ottenuto di coordinare. E’ uno strumento che non solo noi, ma anche la Sicilia ed altre realtà regionali ritengono di vitale importanza, ha sottolineato il Presidente, per ottenere una immediata risposta concreta con l’ottenimento della ‘superinterrompibilità’, cioè la compensazione sui costi dell’energia, non più prevista dal 2018.
La differenza dei costi dell’energia penalizza in modo particolarmente pesante la Sardegna, ponendola in una condizione di enorme svantaggio nei confronti delle altre regioni italiane ed europee”.
“Dalle politiche energetiche, ha sottolineato il Presidente Solinas, passa il futuro delle nostre realtà produttive, non solo di quelle più energivore. Il Governo deve tenerne conto, ed è per questo, ha sottolineato il Presidente Solinas, che ho già più volte espresso la nostra forte perplessità nei confronti di alcuni aspetti essenziali del recente Dpcm. Il ricorso esclusivo alle rinnovabili e alle batterie di accumulo, ha sottolineato, non garantisce quelle certezze di cui la Sardegna ha bisogno. La stessa data del completo abbandono del carbone deve essere rivista, come è accaduto in Germania dove l’addio al carbone è stato posticipato al 2035.
Il realismo e la difficile congiuntura determinata dalla pandemia prima, dalla guerra in Ucraina poi, devono indurre a scelte più ponderate e rispondenti alle attuali necessità. Dobbiamo salvaguardare le nostre produzioni primarie e dobbiamo potenziarle, ha detto ancora. Non esiste una Regione, un Paese, che possa rinunciare a produrre e a tenere viva l’industria. Quello dell’energia, oggi, ha concluso, è il problema primario per il nostro sistema economico. Per questo la Regione è coinvolta in modo totale in questa battaglia, che proseguiremo in ogni sede istituzionale, ha concluso il Presidente, con un pressing su tutti i Ministeri coinvolti e, se necessario, manifestando a Roma insieme ai lavoratori per far sentire la nostra voce e i nostri diritti e mantenere in vita il nostro sistema industriale”. All’incontro erano presenti anche i consiglieri regionali del territorio Fabio Usai e Michele Ennas.
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Solinas in udienza dal Papa con il Comitato per l’Anno Deleddiano

CITTA’ DEL VATICANO (ITALPRESS) – “Ho chiesto al Santo Padre Francesco una preghiera e un’attenzione speciale per la Sardegna, terra da lui particolarmente amata e visitata all’inizio del suo Pontificato. Gli ho affidato le sofferenze, le ansie e le speranze di questo popolo, soprattutto i problemi dei giovani, del lavoro, il progresso umano, morale, sociale ed economico della Sardegna”. Così il presidente della Regione Christian Solinas, che è stato in udienza dal Papa insieme al Comitato che cura le celebrazioni per i 150 anni dalla nascita del Premio Nobel.
Un momento importante ed emozionante dell’anno deleddiano, che il presidente ha voluto interpretare anche come l’occasione per rinsaldare un filo di amicizia e vicinanza tra il Santo Padre e la Sardegna, alla quale il Pontefice non ha mai mancato di far sentire la propria vicinanza umana e spirituale.
“In un momento segnato da grandi difficoltà ma anche dalle tante opportunità che la fase della ripresa ci offre – ha detto il presidente Solinas -, sentiamo il Papa particolarmente vicino a tutti i Sardi, soprattutto a coloro che soffrono per la mancanza del lavoro e per condizioni sociali disagiate. Auspico che il Santo Padre, ha detto ancora il Presidente Solinas, possa presto tornare tra noi in Sardegna”.
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