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In Puglia turismo da record nel 2022, Lopane “Rilanciamo ancora”

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BARI (ITALPRESS) – La crescita che ha visto protagonista la Puglia negli ultimi anni è legata a vari fattori. Tra questi, un ruolo fondamentale se lo è ritagliato il turismo, che anche nel 2022 ha fatto registrare numeri da record. La regione ha infatti già raggiunto quest’anno il risultato che si era posta per il 2025, risalendo la china dopo anni difficili, caratterizzati prima dalla pandemia, poi dalle conseguenze dell’invasione russa in Ucraina. Da gennaio a ottobre sono stati quasi quattro milioni gli arrivi in Puglia, quasi 15 i pernottamenti, con un andamento del -1% per i primi e del +1% per i secondi rispetto al 2019. Un dato eclatante, considerando che almeno fino ad aprile la pandemia ha inciso sul settore, nonché l’inflazione degli ultimi tempi.

Il più importante riscontro, però, è quello ottenuto dalla regione dal movimento turistico dall’estero, aumentatodel 7% per gli arrivi e dell’11% per le presenze rispetto al periodo pre pandemico. Il tasso di internazionalizzazione ha raggiunto il 30% per gli arrivi e il 27% per le presenze, contro rispettivamente il 28 e il 25 del 2019. Numeri che non lasciano indifferente l’assessore regionale al Turismo Gianfranco Lopane: “Credevamo – afferma – che il 2022 sarebbe stato un anno di transizione per il turismo in Puglia. I dati ci consegnano numeri superiori allo stesso periodo del 2019 in un contesto che non è stato assolutamente semplice: i primi quattro mesi dell’anno sono infatti stati condizionati dal Covid-19, quelli successivi dalla crisi economica. Eppure la Puglia cresce in termini di presenze, anche in periodi non legati all’alta stagione, come maggio, giugno, settembre e ottobre. Questo segna un tasso di internazionalizzazione assolutamente spinto”.
(ITALPRESS) – (SEGUE).

“I mesi di maggio e ottobre – prosegue – segnano una presenza di stranieri più alta di quella degli italiani, il 52%. I dati di giugno e settembre sono altrettanto significativi, paragonabili a quelli delle città d’arte. È un risultato assolutamente significativo, che andremo a commentare, a mettere nelle nostre analisi e a utilizzare nel piano strategico per rilanciare l’attività del 2023 con una serie di azioni che stiamo mettendo sul campo”. Lopane guarda al futuro, anche forte di una sinergia con tutti gli attori che contribuiscono quotidianamente ad aumentare il fascino e la solidità del brand Puglia. Su tutti Aeroporti di Puglia, che ha recentemente incassato anche i complimenti del presidente di Confindustria Bari – Bat Sergio Fontana, che ha espresso “vivo compiacimento ed apprezzamento – si legge in una nota – per gli importanti risultati raggiunti da Aeroporti di Puglia, che hanno consentito alla nostra regione di posizionarsi nella mappa del turismo internazionale, favorendo la crescita dell’incoming turistico da Paesi e mercati in forte espansione e che guardano alla destinazione Puglia con molto interesse. Un ambizioso progetto di sviluppo della mobilità al servizio del turismo, della cultura e delle imprese pugliesi”.

“È giusto quindi – ha proseguito Fontana – riconoscere un grande plauso all’eccellente lavoro svolto dal Presidente Antonio Maria Vasile e dalla sua squadra, che evidenzia come l’impegno quotidiano insieme a una visione strategica a lungo termine di Aeroporti di Puglia siano fondamentali per aumentare l’attrattività della nostra Regione”. “Il turismo – spiega l’assessore Lopane – è per definizione un gioco di squadra. Noi non potremmo farlo senza il contributo di molti attori, in particolare di un sistema aeroportuale pugliese davvero all’avanguardia, che cresce con una doppia cifra. I numeri di quest’anno superano il 20%, in alcune punte il 25, e dimostrano la grande attrattività della nostra regione, ma anche la capacità di portare flussi importanti all’interno del nostro territorio”.

“Per il fatto di essere raggiungibili e per fare in modo che la nostra sia una destinazione sempre più accessibile – prosegue – ringraziamo quindi AdP. Condivideremo con loro le strategie per il prossimo futuro, anche per intercettare nuovi mercati che stanno manifestando un’attenzione verso la Puglia assolutamente importante”. Guardare al futuro, con queste premesse, vuol dire immaginare una Puglia che possa ritagliarsi un ruolo da protagonista tra le mete turistiche per tutto l’anno, quindi anche in occasione delle festività natalizie. “Questo – sostiene l’assessore – è un obiettivo importante, che rappresenta uno degli elementi strategici su cui puntiamo da anni. Abbiamo dimostrato che ci sono dei mesi dell’anno che grazie a un’offerta che si amplia sempre di più e che punta sul prodotto culturale, sull’enogastronomia e sull’artigianato artistico può avere una ricaduta assolutamente significativa. La stessa cosa può essere per il Natale. Non a caso abbiamo lanciato nelle scorse settimane un bando di cobranding finalizzato alle iniziative natalizie che è in fase di valutazione e che porterà eventi sui territori che permetteranno alle destinazioni di lanciare una serie di manifestazioni per rendere le destinazioni ancora più accoglienti e attrattive e per fare del Natale un ulteriore elemento di valutazione della nostra regione come destinazione turistica”.
Parole che suonano come un bel regalo in anticipo per gli operatori del settore turistico e per l’intera regione.

 

foto: xa2
(ITALPRESS).

La Puglia racconta le proprie eccellenze a Tel Aviv e rafforza i suoi rapporti con Israele

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BARI (ITALPRESS) – La Puglia si racconta nel mondo e lo fa attraverso le eccellenze che negli ultimi anni hanno contribuito a renderla uno dei luoghi più ammirati del pianeta, grazie all’Ambasciata d’Italia a Tel Aviv e alla collaborazione tra Regione, Pugliapromozione e Unioncamere Puglia. In questa settimana, il Tacco d’Italia è stato protagonista nella città israeliana, in occasione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, iniziativa promossa dal ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e realizzata dal suo vero motore, l’Ambasciata d’Italia a Tel Aviv in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura Tel Aviv, l’Ice e l’Accademia italiana della Cucina. La Puglia ha portato in Israele il proprio bagaglio di tradizioni e di cultura, nonché messaggi socialmente utili a delineare un futuro sostenibile per l’umanità. La Settimana è stata infatti accompagnata da un Festival del Cinema pugliese, con la presentazione di quattro film realizzati con il sostegno di Apulia Film Commission, oltre che da una mostra con fotografie e video proiezioni sul tema dell’acqua come risorsa limitata, promossa dall’Acquedotto Pugliese.

Di fatto, a rubare la scena sono state le eccellenze enogastronomiche del territorio, raccontate da un ricco programma di lezioni di cucina e degustazioni realizzati anche in collaborazione con alcuni ospiti speciali come lo chef stellato pugliese Felix Lo Basso e la cuoca vegana Nadia Ellis, in eventi dedicati alla valorizzazione dei prodotti ortofrutticoli pugliesi. “Siamo qui a Tel Aviv – ha affermato l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Competitività e Politiche Internazionali Alessandro Delli Noci – per rafforzare i nostri rapporti con la comunità ebraica attraverso la cultura, il cinema, il turismo e provare a costruire attorno ai due voli diretti Bari – Tel Aviv anche un nuovo rapporto economico finanziario per attrarre nuovi investimenti nei nostri territori e un maggiore interscambio commerciale, nonché una contaminazione culturale. La Puglia in questi anni ha dimostrato di saper investire in nuovi mercati con grande convinzione, portando le proprie imprese in questo territorio, rafforzando le relazioni per garantire maggiori investimenti nella nostra regione. L’innovazione e i contatti con gli importatori del settore agroalimentare sono due priorità di questa missione istituzionale. Avrò un incontro con i referenti del Distretto Aerospaziale israeliano, settore che vede la Puglia come leader in Italia”.

“Torniamo in Israele – ha aggiunto direttore generale di Pugliapromozione Luca Scandale – confermando un’intuizione già avuta prima del conflitto russo-ucraino. La vicinanza storica e culturale tra Puglia e Israele è una realtà da millenni. Le due terre sono legate sin dai tempi delle crociate. Oggi, i collegamenti aerei diretti con Tel Aviv di due diverse compagnie rappresentano un’opportunità che rafforza l’interesse del settore turistico su quella traiettoria”. La scelta strategica delle attività al di fuori dei confini nazionali è un’attività che l’Agenzia Regionale del Turismo Pugliapromozione pianifica con grande anticipo e accurata selezione.
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Nello specifico, per Israele continua a lavorare per la promozione della destinazione Puglia come ha già fatto a marzo 2022 partecipando alla 28ma edizione dell’Imtm di Tel Aviv – International Mediterranean Tourism Market, l’evento nazionale di settore focalizzato sui viaggi verso tutte le destinazioni del Mediterraneo, con la partecipazione di 1.870 espositori provenienti da 57 paesi con un’affluenza di oltre 26.800 visitatori. In Puglia, nel Museo ebraico di Lecce, già questa estate Pugliapromozione è stata al fianco di un’iniziativa culturale proposta da Israele, perché ricordare il passato significa far sognare un viaggio, e poi tramutare questa vacanza in realtà. Apulia Film Commission ha scelto di essere a Tel Aviv per presentare alla florida industria audiovisiva israeliana il territorio pugliese e le opportunità in termini di supporto finanziario, logistico e operativo con la finalità di realizzare coproduzioni fra Puglia e Israele, da realizzare nel tacco d’Italia. Nella Cinémateque di Tel Aviv c’è stato il tutto esaurito dei biglietti acquistati per la rassegna dedicata al cinema di film sostenuti economicamente dalla Apulia Film Commission. A guidare l’immersione nella filmografia pugliese a Tel Aviv è stata Raffaella Del Vecchio, responsabile delle produzioni internazionali di Apf.

Il tema della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo ed il tema di quest’anno è stato: “Convivialità, sostenibilità e innovazione: gli ingredienti della cucina italiana per la salute delle persone e la tutela del Pianeta”: azioni in piena coerenza con la destagionalizzazione dei flussi turistici in Puglia – anche con l’enogastronomia – e con lo sviluppo di nuovi mercati ad alto potenziale e con elevata capacità di spesa, con un’attenzione particolare alla qualità del servizio e della buona tavola.

(ITALPRESS).

foto: Pugliapromozione

 

Puglia e mare, un legame indissolubile: porti e pesca due beni da tutelare

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BARI (ITALPRESS) – La chiamano “il Tacco d’Italia” non a caso: la Puglia, con i suoi 800 chilometri di costa, è di fatto una penisola nella penisola. Ecco perché i porti sono centrali in tutte le attività che sottolineano e rafforzano la vocazione turistica e commerciale della regione. E non è un caso che, nella conferenza stampa organizzata qualche giorno fa per ufficializzare i risultati raggiunti dall’Autorità di Sistema Portuale del mare Adriatico Meridionale e da quella del mar Ionio, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano li abbia definiti “lusinghieri”.
I volumi dei traffici nei porti dell’Autorità di Sistema Portuale del mare Adriatico meridionale (AdSPMAM) continuano a crescere infatti in maniera più che significativa. Nei primi nove mesi dell’anno sono state movimentate più di 14 milioni di tonnellate di merci, un dato che si traduce in un +18% rispetto al 2021 e che supera del + 11,6% finanche il 2019, anno pre-pandemia. Fanno da traino le rinfuse solide con quasi il +40%, seguite dal general cargo (+10%) e dalle rinfuse liquide (+5,5%).
In trend positivo, rispetto agli ultimi tre anni, anche il numero dei rotabili, con più di 227mila unità, dato che registra una crescita dell’1% rispetto allo scorso anno e del 9% rispetto al 2019.
I 3.343 accosti complessivi risultano, invece, in trend sostanzialmente stabile rispetto allo scorso anno, ma in discesa rispetto al 2019 (-7,5%). Tuttavia, se si considera l’aumento della movimentazione, il trend del numero degli accosti conferma la strategia di ottimizzazione dei noli sul mercato. In sostanza, rispetto al 2019 sono utilizzate meno navi, che viaggiano però sfruttando la piena capacità di carico. Le 79 milioni di tonnellate di stazza lorda delle navi accostate nei porti del Sistema, infatti, rappresentano quasi il 17% in più rispetto a quelle scalate nello scorso anno.
In crescita anche il flusso dei passeggeri. I traghetti hanno movimentato più di 1,2 milioni di persone, circa il 34% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, recuperando gran parte del traffico del 2019. Aggregando a questi numeri le statistiche rilevate nel porto molisano di Termoli, recentemente entrato nel Sistema dell’Adriatico meridionale, si raggiunge il record di più di 1,4 milioni di passeggeri traghetti.
Un vero e proprio boom si registra nel traffico crocieristico, il cui flusso è in continua ed esponenziale crescita: +128% rispetto allo scorso anno, con oltre 400mila passeggeri transitati nei porti dell’AdSPMAM. Una rilevazione effettuata, peraltro, a partire dal secondo trimestre dell’anno, atteso che il primo trimestre scontava ancora i fermi e le difficoltà causate dalla pandemia.
L’analisi delle performance dei singoli porti vede il porto di Bari distinguersi per numero di accosti (1.710) e per un aumento delle tonnellate movimentate, +3,6% rispetto al 2021. Ma molto positive sono state anche le prestazioni di quelli di Brindisi, Monopoli, Manfredonia e Barletta.
I dati statistici relativi ai traffici nei porti dell’AdSPMAM sono raccolti ed elaborati dal sistema tecnologico GAIA, il Port Community System multi-porto realizzato come strumento di supporto per le attività portuali dei porti di Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta e Monopoli, in grado di controllare in real time i passeggeri e i mezzi in entrata e in uscita dai porti, immagazzinare i dati di traffico passeggeri e merci forniti dalle Agenzie Marittime e, quindi, elaborarli per fini statistici e di fatturazione, secondo i modelli ESPO.
Per quanto riguarda la valutazione dei risultati raggiunti dall’Autorità di Sistema Portuale del mar Ionio, non si può non partire da un dato fondamentale: dal 1971 sino alla data del sequestro penale dello stabilimento Ilva (2012) lo scalo jonico ha occupato costantemente il terzo o secondo posto in Italia per movimentazione generale di merce attestandosi mediamente sui 40 milioni di tonnellate annue. I traffici siderurgici storicamente hanno rappresentato il 65%-80% del traffico generale.
Nel periodo 2012–2015, nel porto di Taranto vi è stata la concomitanza di alcune circostanze particolarmente rilevanti per le movimentazioni portuali (sequestro penale dello stabilimento siderurgico Ilva, chiusura della produzione Cementir, la revoca della concessione relativa al terminal container ecc.).
Proprio queste problematiche hanno ridotto significativamente i traffici e spinto l’Ente ad accelerare la realizzazione di nuove infrastrutture e ad adeguare le esistenti per attuare una diversificazione delle attività e dei traffici privilegiando lo sviluppo del settore commerciale/logistico e turistico.
Sono stati avviati e realizzati lavori per alcune centinaia di milioni di euro, tra i quali: ammodernamento della banchina del Molo Polisettoriale (ultimato), riqualificazione della radice del Molo Polisettoriale (ultimato), Strada dei Moli (ultimato), Piattaforma Logistica (ultimato), Vasca di colmata per ampliamento IV Sporgente (ultimato), Ampliamento IV Sporgente (ultimato), I^ Lotto messa in sicurezza Yard Belleli (ultimato), Darsena ad ovest del IV Sporgente (ultimato), , rettifica Molo San Cataldo e Calata I (ultimato), edifici per servizi portuali (ultimati), Centro Servizi Polivalente “Falanto”(fine 2022),potenziamento dei raccordi ferroviari a cura di RFI (2023), vasca di colmata e dragaggio Molo Polisettoriale (termine lavori fine 2024).
Grazie all’attività di marketing svolta dall’Ente, il porto è stato inserito negli itinerari delle navi da crociera con un traffico in graduale e costante crescita. Nel 2021, tra l’altro, il porto ha superato 80.000 passeggeri e ha registrato il più alto numero di escursioni per singolo scalo nel Mediterraneo. Nel 2022, a tutt’oggi, sono state superate le 100.000 presenze. Il 14 settembre 2022, durante il Seatrade Cruise di Malaga, il porto di Taranto è stato premiato quale “Best Destination of the year”.
Ma il rapporto tra la Puglia e il suo mare è un legame che parla anche di pesca. Per questo la regione ha dato vita ad “Appesca”, una raccolta di dati e informazioni dettagliate che descrivono lo stato di salute di 42 siti portuali pugliesi attraverso una ricognizione e valutazione delle infrastrutture e dei luoghi di sbarco utile all’individuazione dei reali bisogni occupazionali, ambientali, strutturali e di tutela delle risorse della pesca e dell’acquacoltura in Puglia.
Il libro è il frutto dell’omonimo progetto – avviato a giugno 2020 e chiusosi a fine 2021 – nato dalla volontà di valorizzare lo stato dei porti pescherecci pugliesi, distribuiti su un’estensione costiera superiore ai 900 Km, culla di una tradizione e cultura marinara tramandata nelle generazioni, da tutelare e difendere. La Regione Puglia, in collaborazione con ASSET (Agenzia Regionale Strategica per lo Sviluppo Ecosostenibile del Territorio) ha intrapreso un percorso di efficientamento dell’intero comparto della pesca professionale, partendo da una ricognizione delle infrastrutture e dei servizi previsti in ambito portuale. Una giornata, quindi, dedicata al mare e alla pesca, ma anche un momento di confronto e riflessione sulle criticità e sui punti di forza del comparto peschereccio al fine di efficientare e promuovere il settore su scala regionale e nazionale.
“I risultati lusinghieri” raggiunti dalle due autorità di sistema portuale sono la conseguenza “di molti anni di un costruttivo lavoro di squadra tra organismi governativi e regionali, che ci ha permesso di rendere competitivo il sistema portuale pugliese innanzitutto in Italia. Abbiamo fatto sistema e siamo così riusciti ad affrontare numerose difficoltà, a superare i livelli economici pre-Covid e a raggiungere i migliori porti italiani.”
“Abbiamo puntato – prosegue il governatore – sull’innovazione tecnologica ed ecologica per porti green, su un sistema di trasporti integrato per tenere lontani dalle strade migliaia di camion e farli girare sulle autostrade del mare, abbiamo promosso la nautica da diporto e il turismo crocieristico. Il sistema portuale pugliese ha tutte le carte in regola per competere con porti del calibro di Trieste, Genova e Gioia Tauro. Nel passato quello di Taranto era visto solo come il porto dedicato allo scarico dei minerali dell’Ilva, ora la trasformazione tecnologica della fabbrica, che ci auguriamo avvenga al più presto, consentirebbe di fare di Taranto un porto competitivo con i migliori, poiché è infrastrutturato in modo perfetto; il collegamento autostradale, ferroviario e con l’aeroporto di Grottaglie sono mezzi formidabili per trasformare l’intera area industriale tarantina insieme al porto”.
“In questi ultimi anni – afferma il presidente dell’AdSPMAM Ugo Patroni Griffi – siamo riusciti a imporre la Puglia quale capitale della nautica e del turismo legato alla nautica da diporto. Nell’anno in corso sono arrivati nella nostra regione oltre 100 megayacht. Si tratta di un dato stratosferico, se si considerano le enormi ricadute per i nostri territori. In moltissimi casi, infatti, questi veri e propri gioielli extralusso del mare sono rimasti ormeggiati per giorni presso le nostre banchine, consentendo ai loro ospiti super vip di conoscere e di godere dei nostri paesaggi e delle nostre bellezze storico-architettoniche, di acquistare nei nostri negozi, di degustare le nostre prelibatezze culinarie ed enogastronomiche. I dati ci dicono che i risultati conseguiti dalla nautica hanno comportato una valanga di effetti diretti, indiretti e indotti. Una catena che si è propagata dal settore turistico al resto dell’economia”.
Al suo omologo ha fatto eco il presidente dell’AdSP del Mar Ionio Sergio Prete, commentando la closing ceremony celebrata il 9 novembre presso il molo San Cataldo del porto di Taranto. “Le compagnie – ha spiegato – ci scelgono perché qui trovano servizi, una validissima cantieristica, la possibilità di fare cambusa; un ambiente, insomma, assolutamente congeniale. Questo settore sta vivendo una crescita esponenziale nella nostra regione, prova ne sono le fiorenti attività dello SNIM (il Salone Nautico di Puglia) del Distretto pugliese della Nautica, le numerose Marine di Puglia che abbiamo costituito e che costellano i nostri porti. Insomma, un sistema solido e ben avviato che saprà migliorare se stesso e affrontare e vincere le nuove sfide del futuro”.
Sul progetto “Appesca” si è espresso l’assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia: “Appesca – ha raccontato – è un progetto integrato che vede tutti i soggetti coinvolti partecipare alla stesura di un compendio riguardante lo stato di salute dei porti pugliesi utile alla costruzione delle ambizioni future per le nostre marinerie e la nostra economia del mare. Sulla scorta delle conoscenze e dei dati possiamo difatti ragionare sulla definizione di politiche virtuose per il futuro. Abbiamo bisogno di programmazione, del Piano delle coste, della integrazione delle norme e, soprattutto, di azioni mirate per la valorizzazione del prodotto mare delle nostre marinerie. I dati che possediamo oggi ci aiuteranno a utilizzare al meglio anche le risorse della nuova programmazione FEAMPA le cui trattative, che vedono la Puglia in prima linea e capofila per la materia a livello nazionale, mi auguro si possano chiudere favorevolmente quanto prima”.
Per regalare un nuovo entusiasmante capitolo alla storia che lega la Puglia al suo mare

– foto: xa2/Italpress

(ITALPRESS).

Transizione energetica, Delli Noci “Puglia protagonista di questa sfida”

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BARI (ITALPRESS) – Sul lungo periodo, l’unica vera arma a disposizione di chi governa il Paese e i suoi territori per combattere la crisi energetica è accelerare sul percorso della transizione ecologica. Ne è consapevole anche la Regione Puglia, che attraverso l’azione della giunta e, in particolare, dell’assessore allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci non manca di incentivare questo processo e di garantire vantaggi concreti ai territori. Proprio con questo obiettivo è nato il disegno di Legge “Misure di compensazione e di riequilibrio ambientale e territoriale in ambito energetico”, approvato lo scorso 19 ottobre in Consiglio regionale, sintesi della proposta approvata in Giunta nel corso della precedente settimana e delle proposte dei consiglieri regionali Fabiano Amati e Davide Bellomo, oggi deputato della Repubblica. Il disegno di Legge disciplina misure di compensazione e riequilibrio ambientale e territoriale fra livelli e costi di prestazione e impatto degli impianti a carico dei proponenti, dei produttori, dei vettori e dei gestori di impianti e infrastrutture energetiche sul territorio pugliese.
La proposta di legge – che applica i principi dettati dalla legge ‘quadro’ del settore energetico (legge 23 agosto 2004 n. 239) – si prefigge gli obiettivi di ridurre le ripercussioni negative delle infrastrutture e degli impianti sul territorio; di garantire il miglioramento della sostenibilità ambientale di immobili e infrastrutture pubbliche; di promuovere il risparmio energetico e la riconversione verso l’impiego diffuso di fonti energetiche rinnovabili e realizzare interventi di forestazione in ambito urbano e periurbano.
Al fine di contenere il costo del gas sostenuto dalle famiglie pugliesi e tenuto conto della mancata corresponsione di qualsiasi forma d’indennizzo anche a titolo di riequilibrio per concentrazione d’attività, impianto e infrastruttura a elevato impatto territoriale, le misure di compensazione a carico dei proponenti, dei produttori, dei vettori e dei gestori di impianti e infrastrutture di gas presenti, anche in esercizio, sul territorio pugliese sono determinate nella misura del 3% del valore commerciale del volume di gas prodotto, trasportato o importato in Italia attraverso l’infrastruttura.
I soggetti coinvolti decurtano il valore delle compensazioni dai costi d’approvvigionamento sostenuti dai gestori della rete di trasporto locale e da questi ai distributori locali e alle società di vendita, affinché il corrispettivo sia detratto a titolo di sconto in fatture alle utenze domestiche delle famiglie pugliesi. L’ammontare dello sconto deve essere espressamente indicato in ogni fattura.
“La Puglia, che è la prima regione per produzione di energia sia da fonte eolica sia solare – ha commentato l’assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci – deve essere protagonista effettiva di questa sfida che vede l’intero Paese impegnato nel processo di transizione energetica. Per essere realmente protagonisti, la Puglia e i pugliesi devono poter ricevere compensazioni ambientali ed energetiche e vedere dunque trasformare la presenza di impianti in vantaggi in termini sociali, ambientali e anche economici con la riduzione del costo della bolletta”.
“Essere un hub energetico, che è quello che questa regione si candida a diventare, significa favorire il processo di decarbonizzazione, puntare sulle rinnovabili e provare a essere energeticamente autonomi utilizzando l’energia prodotta, anche attraverso le comunità energetiche cittadine condominiali e industriali che rendano protagonisti cittadini e imprese e che restituiscano loro vantaggi concreti”, ha aggiunto.
“La Puglia – aveva dichiarato a marzo il governatore Michele Emiliano – produce da tutte le fonti di energia, rinnovabili e non, il 64,5% di energia in più rispetto alla quantità richiesta dalle sue necessità, siamo i primi per energia eolica e fotovoltaica tant’è che il 34% della nostra energia proviene da fonti rinnovabili. Eppure nel contesto difficilissimo nel quale stiamo vivendo occorre un ulteriore passo avanti. È necessario che le imprese e in particolare quelle energivore, che sono in enormi difficoltà per l’aumento dei prezzi, diventino autosufficienti. Questo è il senso delle ultime modifiche agli avvisi. La nostra dipendenza da altri Paesi per l’approvvigionamento di energia è una limitazione all’autonomia dell’Italia e della Puglia non solo nella sfera economica ma anche nella vita quotidiana. Non è più possibile sostenerla anche per una regione virtuosa nella produzione di energia come la nostra”.

– foto ufficio stampa Regione Puglia –
(ITALPRESS).

Un’estate da record, un successo anche per Aeroporti di Puglia

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BARI (ITALPRESS) – La Puglia, la regione più bella del mondo. Non lo pensano solo i pugliesi, ma anche il National Geographic, che per due anni di fila ha incoronato il Tacco d’Italia con questo prestigioso titolo. Dopo due anni di sofferenza, causati dalla pandemia, quella del 2022 è stata l’estate per la rinascita anche in questo senso. Il flusso turistico in regione ha infatti fatto segnare numeri da record, che raccontano una Puglia internazionale, sempre più innovativa ma al contempo custode delle sue tradizioni. “La Puglia brilla in tanti settori, davvero le soddisfazioni sono tantissime. Siamo la regione che ha realizzato una delle migliori performance turistiche grazie al sacrificio degli operatori, alla promozione che la Regione Puglia ha realizzato e, soprattutto, grazie a questa meravigliosa umanità che ci ha raggiunto quasi da ogni parte del pianeta”, ha dichiarato con orgoglio Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia.
“Oltre 2 milioni di arrivi durante l’estate – ha proseguito – e 10,2 milioni di pernottamenti, con un incremento rispettivamente del 4,2 e del 3,1 per cento rispetto al 2019. Risultati del genere in un momento così difficile sono stati ossigeno puro sulle nostre aziende, sulla nostra economia, su tutto l’indotto del turismo e anche sull’immagine di una regione che continua ad attrarre non solo turisti ma anche investimenti, corsi di studio, grandi realtà di consulenza internazionale. Insomma, c’è una capacità della Puglia di attrarre il mondo che è senza precedenti nella sua storia. Di questo, ovviamente, devo anche ringraziare la capacità di accoglienza dei pugliesi. Una cosa mi dicono sempre, al di là del fatto che si mangia bene, che il mare è il più pulito d’Italia, che ogni volta che c’è un problema tutti si fanno in quattro per risolverlo: la cosa più importante è che tutti qui si sentono a casa. Quando i pugliesi vedono qualcuno arrivare, scendere dagli aerei, arrivare in autobus, in treno, hanno la coscienza dell’importanza che questo grande viaggio ha, non solo per l’economia, ma per la pace, la solidarietà, la conoscenza fra i popoli. Insomma, siamo un punto di riferimento di una Italia in questo momento molto complicata e, forse, anche un po’ smarrita. Ma la Puglia sa dov’è e dove vuole andare”.
Il movimento turistico dall’estero nei tre mesi estivi del 2022 ha evidenziato +13% per gli arrivi rispetto all’estate pre pandemia del 2019, a fronte di una crescita più contenuta (+2%) del turismo nazionale. In particolare, si registrano 2.181.102 arrivi e 10.221.699 pernottamenti con una variazione del +4,2% e del +3,1% rispetto allo stesso periodo del 2019, un risultato trainato dalla ripresa del turismo internazionale.
Il mese di luglio e` stato particolarmente positivo con un incremento del +16% degli arrivi e del +5,5% delle presenze; a giugno il trend e` del +2,2% per gli arrivi e del +6,4% per le presenze. Ad agosto non solo sono state confermate le presenze del pre-pandemia, ma anche per questo mese c’è stato un importante incremento della componente straniera che ha superato il dato del 2019, sia per gli arrivi che per le presenze.
È il racconto di un lavoro di squadra che mette insieme il valore degli imprenditori turistici che investono nella Puglia, i pugliesi che condividono la propria terra con i turisti che diventano loro cittadini temporanei, insieme a una attività intensa di programmazione dell’Assessorato al Turismo della Regione Puglia, del Dipartimento Cultura Turismo e dell’Agenzia Regionale del Turismo Pugliapromozione che non si sono mai fermati, neanche nei mesi più complicati, portando avanti una strategia che sta concretamente conducendo verso la destagionalizzazione che è il traguardo più ambizioso.
“La Puglia del turismo – afferma Gianfranco Lopane, assessore regionale al Turismo – continua a crescere e i dati ufficiali del periodo estivo 2022 lo dimostrano. Numeri importanti che smentiscono voci a volte prive di fondamento: l’attrattività della nostra terra e di tutte le sue destinazioni è forte ed occorre continuare a lavorare insieme, in uno sforzo corale, per migliorare ancora”.
“Oggi – prosegue Lopane – la crisi internazionale, il conflitto in Ucraina, il caro bollette mettono in difficoltà famiglie ed imprese e ci impongono di dare alle persone risposte concrete. Per questo chiediamo al nuovo Governo di attribuire un peso rilevante al Ministero del Turismo e di avviare i necessari confronti con le Regioni per mettere in campo una programmazione all’altezza delle questioni che incombono. Da parte nostra, come Assessorato al Turismo della Regione Puglia, porremo al centro delle prossime iniziative la sostenibilità, con investimenti su cammini ed ecoturismo, e la digitalizzazione. Ragioneremo con i territori parlando di governance: il turismo oltre ad essere comunicazione è anche organizzazione. Ci soffermeremo sull’integrazione dei servizi e sulla loro qualità, da questo dovremo trarre indicatori nuovi che superino il dato quantitativo. Fondamentale la relazione pubblico-privato e i progetti sperimentali che abbiamo già in cantiere. Con operatori, partenariato e amministrazioni, condivideremo presto la bozza del nuovo Piano strategico del Turismo e della Cultura, per confrontarci e cogliere osservazioni costruttive. Dopo Rimini porteremo avanti anche il lavoro sulla nuova legge regionale del turismo. Insomma, un periodo impegnativo, ma che parte da evidenze incoraggianti”.
“Siamo riusciti – aggiunge il direttore generale di Pugliapromozione Luca Scandale – a intercettare la ripresa del turismo straniero ed a convogliarlo verso la Puglia, con attività programmatiche che hanno riguardato tutti i target turistici. Il risultato è evidente: il movimento turistico dall’estero nei tre mesi estivi e` aumentato del +13% per gli arrivi rispetto all’estate pre pandemia a fronte di una crescita piu` contenuta (+2%) del turismo nazionale. In particolare, il mese di luglio, anche contro chi parlava di cali a doppia cifra, è stato molto positivo con un incremento del +16% degli arrivi e del +5,5% delle presenze. Il tasso d’internazionalizzazione nell’estate 2022 ha raggiunto una quota di stranieri, sul totale dei viaggiatori, del 25% per gli arrivi e 21% per le presenze, superando anche se di poco i livelli pre pandemia”.
Un turismo che funziona è indice e frutto anche di collegamenti altrettanto efficienti. Il sintomo di questo successo è stato il settembre da record vissuto da Aeroporti di Puglia. I passeggeri in transito sugli scali pugliesi sono stati 957.763 (630.200 su Bari e 327.563 su Brindisi), in crescita del 15% rispetto allo stesso periodo del 2019, precedente anno record per AdP, quando i passeggeri in transito sono stati 832.339. La linea internazionale, con numeri che hanno sfiorato i 395mila passeggeri, ha fatto registrare un +10,1%, mentre il dato riferito alla linea nazionale si è attestato su 550.240mila passeggeri e un +22%. Su base annua i passeggeri su Bari e Brindisi sono stati circa 7,2 milioni in crescita del 12,6% rispetto al dato del 2019.
A proposito di aeroporti, il 2022 è stato un anno storico per Foggia, che ha visto nascere il nuovo scalo “Gino Lisa”. Alle 18,25 del 30 settembre, dalla nuova pista dell’aeroporto è decollato il primo volo di linea per Milano della compagnia Lumiwings.
“Il volo Foggia-Milano sembrava un sogno solo pochi anni fa, adesso è realtà”, ha dichiarato quel giorno il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. “Una realtà – ha proseguito – che collega una delle più importanti città della Puglia e d’Italia con la capitale economica del paese. La Regione Puglia lo aveva detto e lo ha fatto”.

foto: xa2

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Puglia, il successo del brand e gli investimenti nella cultura

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BARI (ITALPRESS) – Se la Puglia è riuscita a diventare uno dei brand più riconosciuti a livello internazionale nonché “la regione più bella del mondo”, lo deve al lavoro svolto in questo senso negli ultimi anni dall’amministrazione regionale.

La regia di questo progetto di successo è affidata al Pact, il polo di riferimento di Arte, Cultura e Turismo della Regione Puglia, nato per innovare strategicamente i processi di governance del territorio all’interno del sistema Cultura e Turismo. Un connettore di persone, enti, istituzioni e professionisti che animano, progettano e agiscono per lo sviluppo culturale e turistico della Puglia.

In questa rete, fondamentale è il compito dell’Agenzia Regionale del Turismo, denominata Pugliapromozione. Si tratta di un ente strumentale della Regione. Esso opera per l’attuazione delle politiche in materia di promozione dell’immagine unitaria regionale e promozione turistica locale, ed è dotato di autonomia organizzativa, amministrativa, patrimoniale, contabile, gestionale e tecnica, oltre a essere ispirato ai principi di trasparenza ed economicità, nonché ai criteri di efficienza ed efficacia. Per attuare la propria missione, all’organo – attualmente diretto da Luca Scandale – sono delegati quattro compiti fondamentali: la cura del marketing, il ruolo di osservatorio e di destination audit, la promozione e la gestione della destinazione Puglia.

Una denominazione, quella di destinazione, che racchiude in sé senso e obiettivi dell’amministrazione regionale: la Puglia deve essere un luogo in cui arrivare per vivere esperienze.

Esperienze che tanti altri enti contribuiscono a garantire, curando eventi ed elaborando cartelloni di richiamo internazionale. Tra questi organi, c’è il Teatro Pubblico Pugliese, che fin dalla sua fondazione nel 1979 ha realizzato un intenso lavoro che esprime il territorio e le sue peculiarità con l’obiettivo di diffondere ampiamente la cultura di teatro, danza, teatro dei ragazzi, circo contemporaneo e musica sul territorio vasto e diversificato del Tacco d’Italia. Nel corso degli anni il Tpp ha anche confermato di essere una struttura poliedrica, in grado di rinnovarsi con ogni nuova sfida, facendo parte di un sistema nazionale internazionale costantemente in evoluzione, abbracciando le sue tre principali nature, quelle relative al Circuito Regionale Multidisciplinare della Puglia, all’Agenzia Partecipata della Regione Puglia e ai Progetti di Cooperazione Europea.

Se al livello internazionale la Puglia è diventata un punto di riferimento turistico e culturale, lo deve senza dubbio anche al fondamentale contributo di Apulia Film Commission. Istituita con una legge regionale nel 2004, la fondazione nasce tre anni dopo con l’obiettivo di attrarre in Puglia il maggior numero di produzioni audiovisive nazionali e internazionali, di sviluppare la filiera industriale dell’audiovisivo, di sviluppare professionalità e competenze diffuse su tutto il territorio regionale, incentivare la nascita e lo sviluppo delle imprese che operano nel settore, promuovere in Italia e all’estero i film realizzati in Puglia e quelli realizzati da autori pugliesi, fare attività di audience development, coordinare l’intero settore regionale e promuovere la cultura cinematografica nel territorio regionale pugliese. La dotazione finanziaria della fondazione è data dalle quote associative annue della Regione Puglia e degli attuali 45 comuni soci, cui vanno aggiunti i fondi comunitari o nazionali destinati all’implementazione dei progetti.

Rilevante è anche il sistema dei poli Biblio-Museali, l’intesa interistituzionale tra la Regione Puglia, l’Upi, l’Anci e le Province di Brindisi, Foggia e Lecce relativa all’esercizio delle funzioni in materia di valorizzazione dei beni culturali e in materia di biblioteche, musei e pinacoteche, il cui obiettivo è la costruzione di un sistema regionale dei musei, delle biblioteche e dei luoghi di cultura capace di dialogare con le strutture periferiche dello Stato in materia di beni culturali, uniformare gli standard dei servizi, mettere a valore il grande patrimonio di beni, conoscenze ed esperienze delle Province e dei comuni pugliesi in una politica unica e coordinata di valorizzazione e fruizione.

Nell’ambito della Struttura di Progetto Cooperazione territoriale e Poli bibliomuseali, uno staff è poi dedicato alla candidatura di proposte progettuali e successiva gestione tecnica e amministrativa dei progetti finanziati dai Programmi di cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale per i quali la Puglia è territorio eleggibile. Nel periodo di programmazione 2014-2020 il Dipartimento è stato partner in 17 progetti realizzati con 139 partner di 23 Paesi differenti, sviluppati intorno a tre macro-ambiti di intervento: turismo sostenibile e innovazione turistica; valorizzazione del patrimonio naturale e culturale; sostegno alle imprese culturali e creative.

Sono tantissimi anche gli eventi culturali che la Puglia organizza con partecipate (come per esempio la Fondazione lirico sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari e la Fondazione La Notte della Taranta) o concedendo ad associazioni private il proprio patrocinio.

“Promuovere la cultura – spiega la consigliera regionale delegata a alle Politiche Culturali, al Patrimonio Materiale e Immateriale e alla Valorizzazione dei Borghi Grazia Di Bari – è fondamentale per dare nuove opportunità per la regione. Il lavoro delle istituzioni è centrale per far sì che la cultura non resti solo un concetto astratto. Dobbiamo creare economia per far conoscere il nostro enorme patrimonio culturale. Il comparto è uno di quelli che ha maggiormente sofferto in questi due anni  e abbiamo tenuto conto anche delle nuove esigenze emerse con la pandemia per programmare eventi, incontri e manifestazioni. Il confronto con gli operatori è costante ed è la base da cui partiamo per tutte le iniziative e le misure a cui vogliamo dare vita. Continuiamo a studiare attività per aumentare la domanda di cultura e dare nuovo impulso al settore. Per fare questo è indispensabile rafforzare la partnership tra pubblico e privato: il sistema istituzionale pubblico è aperto alla collaborazione e agli investimenti privati, per mettere a sistema le proposte che arrivano dai territori, ognuno con le sue peculiarità, e per valorizzare il  patrimonio delle comunità. Promuovere eventi per tutto l’anno significa destagionalizzare il turismo, un obiettivo a cui puntiamo da tempo. La Puglia deve diventare una meta attrattiva per 365 giorni l’anno e questo si può fare solo puntando sulle nostre bellezze e su un’offerta culturale variegata, che possa attirare persone da tutto il mondo. Molto spesso dimentichiamo che questi due settori rappresentano il 20% del PIL regionale e quindi quando parliamo di cultura e turismo parliamo di posti di lavoro e di mettere le basi per far sì che i tanti talenti di questa regione non siano costretti a lasciare la nostra splendida terra, ma possano realizzare qui i loro progetti, dando così un valore aggiunto a tutta la regione. Assieme al direttore del Dipartimento Aldo Patruno, agli uffici e alle agenzie regionali stiamo lavorando per una programmazione sia a breve che a lungo termine. In questo senso va l’approvazione  in Giunta delle Linee di indirizzo del programma triennale 2022/2024 in materia di spettacolo dal vivo, con lo stanziamento di oltre  10 milioni di Euro per il Piano delle attività 2022. Sappiamo che c’è ancora tanto da fare, ma siamo consapevoli che possiamo raggiungere risultati importanti con il lavoro in sinergia con tutti gli attori interessati”.

-foto ufficio stampa Regione Puglia-
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La Regione Puglia promuove l’imprenditoria giovanile

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BARI (ITALPRESS) – La Regione Puglia accoglie ancora una volta le sollecitazioni raccolte dai ragazzi e le ragazze che hanno contribuito alla redazione di “Puglia ti vorrei”, il Programma delle Politiche giovanili regionale e dà vita a “Percorsi d’impresa”, il nuovo riferimento per i giovani e le giovani pugliesi in procinto di avviare o già impegnati in esperienze imprenditoriali. La nuova iniziativa, che nasce sulle esperienze di accompagnamento sviluppate e consolidate da Regione Puglia e Arti, l’Agenzia Regionale Tecnologia e Innovazione, è accessibile a tutti i giovani imprenditori e a tutte le giovani imprenditrici pugliesi. In particolare, supporta la messa a fuoco di idee imprenditoriali, il consolidamento delle strategie d’avvio, la definizione di strategie per il follow-up.
Per fare un esempio, le attività dell’iniziativa includeranno incontri di approfondimento e ispirazione, occasioni di networking territoriali e settoriali, attività di autoanalisi per delineare le proprie potenzialità, azioni a supporto dell’accrescimento delle soft skill e delle competenze di gestione d’impresa. “Percorso d’impresa” è solo l’ultimo in ordine di tempo – e finora – di una serie di servizi che le Politiche Giovanili della Regione Puglia hanno messo, mettono e metteranno a disposizione delle nuove generazioni per creare occasioni concrete di ascolto, confronto e accrescimento delle competenze.
In quest’ottica, le attività accessibili da percorsidimpresa.regione.puglia.it supporteranno i nodi di “Galattica – Rete Giovani Puglia”, una comunità unica nel suo genere che mira a creare un universo interconnesso di luoghi fisici dedicato alle giovani generazioni in tutto il territorio pugliese.
“La parola Galattica – commentò al momento del lancio di quest’ultima il governatore Michele Emiliano – esprime l’eccezionale rilievo che le Politiche giovanili rivestono per la Regione Puglia. I giovani sono i protagonisti di questa strategia nata da un percorso partecipato dal basso in sinergia anche con gli assessorati allo sviluppo economico, welfare, cultura, la collaborazione di Arti e del partenariato economico sociale. È una rete che coinvolge i territori, i comuni, le associazioni giovanili per dare forma alle idee e ai bisogni di migliaia di ragazze e ragazzi, fornire loro risposte sui temi del lavoro, informazioni sull’utilizzo dei finanziamenti pubblici, prospettive sulle loro progettualità, strumenti per realizzare in Puglia i loro sogni e le loro aspirazioni”.
Presso i Nodi della Rete Galattica, attivati nei Comuni che si candidano all’Avviso (https://www.regione.puglia.it/web/politiche-giovanili/-/galattica), sarà per esempio possibile co-organizzare incontri non formali per lo stimolo e lo sviluppo d’idee d’impresa, incontri di networking per rafforzare l’ecosistema imprenditoriale giovanile territoriale e workshop interattivi focalizzati su tematiche legate all’avvio e alla gestione d’impresa.
“Si tratta – spiega l’assessore alle Politiche giovanili Alessandro Delli Noci – di una nuova azione di un Programma che intende attivare tutte le risorse possibili a supporto dei più giovani e delle loro esigenze. Come i ragazzi e le ragazze ci hanno indicato nel percorso partecipato di Puglia ti Vorrei, per entrare nel mondo del lavoro, per riuscire a realizzare i propri progetti di vita e vedere concretizzarsi la loro idea imprenditoriale è indispensabile fornire tutti gli strumenti di conoscenza e approfondimento legati all’avvio e alla gestione aziendale”.
“Questo è il compito che ci diamo con l’azione Percorsi di Impresa, un compito che è della Regione Puglia ma che vogliamo diventi di ogni singolo Comune: perché questi percorsi potranno svolgersi all’interno dei nodi della Rete Galattica, degli spazi pubblici dove realizzare un programma di attività e servizi territoriali per i giovani che i Comuni pugliesi possono attivare partecipando all’apposito bando. Insieme, Regione e Comuni, possiamo stringere questi nodi e consolidare il nostro impegno per i giovani pugliesi”, conclude.

– foto ufficio stampa Regione Puglia –
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Investire sulle scuole pugliesi per costruire il domani

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BARI (ITALPRESS) – “In un mondo sottoposto a un’accelerazione davvero importante, in cui vengono messe in discussione le certezze sul futuro, la sostenibilità ambientale, la sicurezza, la stessa politica nella sua capacità di assicurare un futuro di pace, la scuola rappresenta oggi più che mai non un presidio, ma il presidio in cui si può coltivare quel processo generativo di costruzione di una nuova alleanza sociale. In questo senso la Regione Puglia, e il mio assessorato in particolare, si è mosso non per fornire una formula vincente, ma per sostenere l’autonomia scolastica, soprattutto quella legata all’insegnamento, oltre che per cercare quella formula adatta per ciascuno e per tutti. E 500mila alunni che compongono la scuola di Puglia non sono una sommatoria, ma sono per noi la considerazione di 500mila espressioni di bisogni, di necessità e anche di sogni”.
Sebastiano Leo, assessore regionale con deleghe a Formazione e Lavoro, Politiche per il lavoro, Diritto allo studio, Scuola, Università e Formazione Professionale, non ha dubbi: investire nelle giovani generazioni non può non passare da un serio e profondo investimento nel mondo scolastico.
Ma il ruolo che la Regione Puglia si è ritagliato in questo percorso è assolutamente proattivo. “Abbiamo sostenuto le reti di scuole, abbiamo organizzato progetti ed eventi culturali, abbiamo progettato pratiche orientative verticali, abbiamo accompagnato anche i percorsi di riforma ordinamentale, in particolar modo quelli riguardanti l’istruzione professionale”.
“Non dobbiamo mai scordarci – spiega l’assessore – anche del diritto allo studio. La scuola deve essere pubblica e aperta per tutti. Quello che l’amministrazione regionale ha fatto e farà negli anni è soprattutto pensare ai più deboli, cercare in tutti i modi di contrastare la dispersione e l’abbandono scolastico, provando a fornire i testi gratuiti a tutti e dando la possibilità anche nelle periferie e nei paesi più piccoli di avere scuole belle e sicure, anche da un punto di vista dell’edilizia. Tutto questo porterà vantaggi da un punto di vista sociale, perché avere una scuola efficiente vuol dire anche a tutti la possibilità di inserirsi socialmente nelle varie attività. La Regione Puglia continuerà a supportare la nostra scuola, visto che si tratta di una vera e propria eccellenza”.
Un supporto che passa da numerose misure regionali, come per esempio il bonus libri, attraverso il quale è stata garantita la fornitura gratuita di libri di testo o sussidi didattici per l’anno scolastico 2022/2023 a decine di migliaia di studenti. “Sono – racconta Leo – ben 64.952 gli studenti e le studentesse pugliesi a basso reddito che hanno ricevuto il bonus libri, con un incremento di circa 10.000 istanze rispetto allo scorso anno. Una misura molto attesa che ogni anno mette i ragazzi in condizioni di fragilità di ricevere un supporto importante per la frequenza alle attività scolastiche e per combattere il fenomeno della dispersione. Oggi più che mai, le famiglie sono in condizioni di forte difficoltà e non riescono più a tenere il passo di un’inflazione in crescita costante, con pesante aumento dei prezzi anche del corredo scolastico. Dotarsi di strumenti che tutelino il diritto allo studio dei nostri ragazzi, come quelli avviati in Puglia, è un dovere di tutte le Istituzioni”.
Sono invece 11.660 gli studenti delle scuole superiori a basso reddito che hanno potuto usufruire delle borse di studio regionali. A ciascuno di loro, la Regione Puglia ha assegnato un contributo pari a 200 euro per il 2021/22. Una misura che fa registrare sempre una grandissima partecipazione, tanto che l’amministrazione regionale per la corrente annualità ha deciso di raddoppiarne la copertura finanziaria, passando da 3 a 7 milioni di euro. In questo modo, è stato possibile coprire le domande degli aventi diritto e supportare tutti gli studenti provenienti da famiglie in condizioni di svantaggio

L’attenzione della Giunta regionale al futuro della scuola ha però portato anche altri interventi ingenti. Con il Piano regionale per il Diritto allo Studio, per esempio, sono ben 9,8 i milioni che l’amministrazione ha destinato per il 2022 alle mense, al trasporto e ad altri servizi scolastici essenziali per rendere effettivo il diritto allo studio degli alunni pugliesi. Il provvedimento, adottato proprio su proposta dell’assessore Leo, prevede contributi ai Comuni finalizzati alla realizzazione di interventi e servizi scolastici essenziali previsti dalla Legge regionale n. 31/2009. Con lo stesso atto, tra le altre, è stata approvata anche la graduatoria per la concessione di contributi ai Comuni per l’acquisto di scuolabus elettrici. Quest’ultimo è un obiettivo che la Regione ha messo in campo sin dallo scorso anno per promuovere una mobilità scolastica sostenibile ed ecologica.
“La Regione Puglia – assicura l’assessore Leo – continuerà, anche con i nuovi fondi strutturali e la nuova programmazione 2021/27 a impegnare risorse importanti per la scuola pugliese. È pronto un bando importante, ‘Puglia Scuola +’, che darà la possibilità a tutti gli istituti della regione di costruire percorsi per le fragilità”. Lo farà grazie a una dotazione di 25 milioni di euro, utili a rafforzare le competenze nell’istruzione dell’infanzia, primaria e secondaria, attraverso azioni mirate a sostenere le scuole, i docenti e gli studenti, anche al fine di contrastare gli esiti della dispersione scolastica, anche implicita, come rilevata dai dati Invalsi del passato biennio scolastico conseguente anche alla crisi epidemiologica. “In Puglia – spiega Leo – ripartiamo sempre dalla scuola e dal suo straordinario ruolo sociale. Con questa misura, erede dei bandi pluripremiati ‘Tutto a Scuola’ e ‘Diritti a Scuola’, vogliamo combattere la dispersione scolastica, le povertà educative e le disparità, puntando su inclusione, orientamento e nuove competenze. Più scuola nelle arti, nello sport, nella scelta del futuro percorsi di studi, nella scelta di una professione”.
“Daremo a tutti i ragazzi e le ragazze – conclude l’assessore – la possibilità di continuare a studiare nel modo che desiderano. Non bisogna infatti mai dimenticare che la scuola è un luogo di aggregazione in cui crescono le future generazioni, è per l’appunto il volano per la costruzione del domani”.
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