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La crescita viaggia con gli investimenti su treni e bus

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BARI (ITALPRESS) – I Programmi operativi regionali (Por) sono strumenti fondamentali a disposizione delle regioni per il finanziamento di iniziative e progetti di sviluppo sul proprio territorio. Sono co-finanziati attraverso i Fondi strutturali dell’Unione europea, uno strumento di coesione finalizzato a equiparare i diversi livelli di sviluppo tra le regioni e gli Stati membri dell’Ue. È dunque evidente quanto sia utile per le regioni utilizzare queste risorse cercando di non sprecare nemmeno la minima opportunità. È quello che continua a fare la Regione Puglia in vari ambiti, tra i quali quello dei trasporti e della mobilità sostenibile. Con risorse POR Puglia e CIPE, infatti, l’ente ha effettuato nel periodo 2014/2020 investimenti su treni e bus urbani per una cifra complessiva superiore ai 151 milioni di euro, a cui vanno aggiunti i 25 milioni derivanti dal Patto per la Puglia. Questo è stato possibile grazie a una procedura rigorosa, che ha visto protagoniste tutte le parti in causa: non solo l’assessorato regionale ai Trasporti, ma anche Ferrovie del Gargano srl, Ferrotramviaria spa, Ferrovie del Sud Est e Servizi Automobilistici Srl, Ferrovie Appulo Lucane Srl e Trenitalia Spa.
L’Accordo di Partenariato con l’Italia approvato dalla Commissione europea il 29 ottobre 2014, individua infatti tra i soggetti beneficiari dell’Azione 7.3 del POR Puglia 2014/2020 i soggetti titolari di contratti di servizio di trasporto pubblico locale. Con questi ultimi la regione Puglia era chiamata ad avviare una procedura negoziata affinché, in coerenza con il piano di investimenti aziendale e nell’ambito di uno scenario di medio periodo, formulassero le proprie richieste relativamente all’acquisto di nuovi treni.
Secondo le indicazioni fornite in seguito dalla Sezione Trasporto Pubblico Locale e Grandi Progetti, che tenevano conto del mutato scenario normativo sulla sicurezza della circolazione ferroviaria di cui alla Direttiva 2012/34/UE, introdotta nell’ordinamento italiano con D. Lgs. 112/2015, del DM 05/08/2016 e delle Direttive ANSF, i treni avrebbero dovuto garantire “la continuità dei servizi ferroviari in una prospettiva di maggiore efficienza, modernità e soprattutto nel rispetto dei mutati standard sulla sicurezza della circolazione”.
Tali indicazioni furono accolte in toto dalla Sezione Infrastrutture per la Mobilità. Mentre Trenitalia ha esperito una gara europea a procedura negoziata per acquistare treni destinati alle reti Ferrovia dello Stato a scala nazionale per l’esercizio dei servizi di tipo regionale all’interno delle regioni in cui gestisce i relativi servizi, le altre società ferroviarie hanno confermato nel 2017 la propria volontà di utilizzare le stesse modalità perseguite nel corso della programmazione 2007/2013, laddove l’acquisto di materiale rotabile era stato effettuato da Regione Puglia individuando quale soggetto attuatore le ferrovie concesse. Queste ultime si erano al contempo incaricate di esperire le procedure di evidenza pubblica per la selezione dei fornitori.
Nell’ambito della programmazione 2014/2020, sono stati dunque acquistati in tutto 25 treni, per un importo totale di poco più di 137 milioni. In particolare, 11 treni sono stati comprati per le Ferrovie del Sud Est. Di questi, cinque sono stati finanziati con 22,45 milioni di euro derivanti dai fondi POR Puglia 14/20, cinque con i 25 milioni del Patto per la Puglia, uno con 3,99 milioni del POC 2007/2013.
Con 31,25 milioni di euro del CIPE 54/2016 Asse tematico C sono stati acquistati altri cinque treni per Ferrotramviaria. Una spesa vicina ai 30 milioni è stata necessaria per comprare cinque treni per le Ferrovie Appulo Lucane: due a valere su CIPE 54/2016 Asse tematico C, tre su POR FESR 14/20. Un treno per le Ferrovie del Gargano è stato acquisito con una spesa di 6,25 milioni a valere su CIPE 54/2016 Asse tematico C. Tre treni sono stati invece acquistati per Trenitalia con poco più di 19 milioni di euro derivanti dal POR FESR 14/20.
Non solo treni, però. Come detto, poco più di 39 milioni di euro sono stati investiti dalla Regione Puglia nell’ambito di “Smart Go City – Avviso pubblico per la selezione di interventi finalizzati al rinnovo del parco automobilistico del TPL urbano”. In tutto sono stati 118 i mezzi acquistati, tra bus elettrici, ibridi, a metano e a gasolio, e messi a disposizione di 15 comuni: Molfetta, Brindisi, Bari, Taranto, San Giovanni Rotondo, Foggia, Lecce, Trani, Giovinazzo, Martina Franca, Monte Sant’Angelo, Putignano, Gravina in Puglia, Ruvo di Puglia e Spinazzola.
Il futuro della Puglia corre dunque senza sosta su strade e binari all’avanguardia.
“Gli investimenti su nuovo materiale rotabile su ferro e gomma – spiega l’assessore ai Trasporti e alla Mobilità Sostenibile della Regione Puglia Anita Maurodinoia – sono importantissimi, perché rispondono alle esigenze più diverse. Le aziende di trasporto possono utilizzare materiale rotabile nuovo, moderno e sicuro, che non ha bisogno di manutenzioni straordinarie, le quali hanno un costo. L’utenza può viaggiare in sicurezza su bus e treni moderni, confortevoli, che utilizzano le nuove tecnologie e sono pensati anche per l’utenza diversamente abile. Infine, mezzi ad alimentazione a basso impatto ambientale (elettrici, a metano, ibridi) contribuiscono ad avvicinare sempre più gli obiettivi di decarbonizzazione e di miglioramento della qualità dell’aria con la riduzione di emissioni inquinanti”.
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Le Community Library investimento regionale sulla cultura

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ROMA (ITALPRESS) – “La cultura e la ricerca producono spirito critico. È la loro funzione, la loro natura”. Con queste parole, pronunciate il 30 novembre del 2018 nel corso del suo intervento alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2018/19 dell’Università degli Studi di Verona, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha pienamente fotografato il ruolo che la cultura può e deve avere nello sviluppo della società italiana, soprattutto delle generazioni più giovani. In questo senso, uno dei compiti che spettano dunque agli amministratori locali è di lavorare affinché nuovi spazi, nuovi luoghi e nuove opportunità possano nascere nelle città più grandi e nei borghi più piccoli.
Attraverso la strategia regionale Smart – In, la Regione Puglia sta promuovendo dal 2017 il rilancio del patrimonio culturale pugliese, valorizzandolo e migliorandone la fruizione. In quest’ottica nacque cinque anni fa l’avviso pubblico Community Library, con il fine di sostenere le biblioteche di enti locali, scuole e università e proiettare un impatto positivo sulla collettività, ampliando l’accesso alle risorse culturali disponibili in Puglia.
Smart – In sta per “Sostegno, Memoria, Arti, Resilienza, Territorio, Ingegno” ed è la strategia regionale costruita per ampliare e innovare la valorizzazione, fruizione e restauro dei beni culturali della Puglia.
Il progetto delle Community Library ha entusiasmato gli operatori regionali del settore, dando nuova linfa a quelle che fino a quel momento erano state solo potenziali idee. Ad oggi, grazie al bando “per la realizzazione su tutto il territorio regionale di modelli evoluti di Biblioteche di Comunità”, sono 125 i progetti finanziati, a favore di 132 Presidi di Comunità; sono 44 le Community Library inaugurate o completate e in via di attivazione, per un importo investito sui progetti finanziati pari a 125.477.000,00 euro (FESR – POR Puglia 2014/2020 Azione 6.7).
La prima è stata inaugurata oltre tre anni fa, il 22 febbraio 2019 a Caprarica di Lecce. Per il piccolo borgo di 2450 anime è stata una vera e propria opportunità da cogliere.
“L’occasione presentata dalla Regione Puglia con l’Avviso Pubblico sulle Community Library – si legge sul sito ufficiale della biblioteca – ha convinto il Comune di Caprarica di Lecce a presentare un progetto che promuova la lettura e, che partendo dalle peculiarità del luogo, potesse dotare il territorio di un’esperienza innovativa. Da qui, il pensiero di mettere insieme la cultura dell’olio e dell’ulivo, tipica di questa terra, con la cultura letteraria dei luoghi. Il progetto dà forza al desiderio espresso dalla nuova Amministrazione Comunale di rivalutare una delle figure importanti della letteratura locale, Antonio Verri, finora poco considerata. Antonio Verri è stato un romanziere, poeta, pubblicista ed editore italiano inquadrabile nel filone del postmodernismo letterario italiano, nato a Caprarica di Lecce e morto prematuramente nel 1993. Partendo da questi ingredienti, con l’obiettivo di trovare formule di sviluppo sostenibili sociali, culturali, ambientali ed economici, è stato formulato il presente progetto di Biblioteca di Cortile e di Campagna per Caprarica di Lecce”.
“Per la realizzazione di questo progetto di Community Library sono stati sottoscritti così diversi protocolli d’Intesa con associazioni culturali e di promozione territoriale con la volontà di creare una rete di esperienze di piccole biblioteche che, partendo da Caprarica, coinvolga altre amministrazioni salentine. Il percorso urbano e territoriale della Community Library, riconverte quindi alcuni ambienti del polo scolastico in nuovi spazi accoglienti in cui promuovere la cultura della lettura e si espande nelle corti e nella campagna, grazie alla partecipazione attiva dei cittadini di Caprarica e delle associazioni civiche”.
Gli ingredienti per uno sviluppo importante ci sono tutti: la cultura che si lega con la tradizione, la possibilità di dare il giusto lustro e far conoscere i cittadini storicamente più illustri del territorio e la rete virtuosa che può stabilirsi tra associazioni e operatori del settore.
La nascita delle Community Library è “il più grande investimento in cultura popolare mai fatto prima per realizzare un modello partecipato che, partendo dal basso, veda protagonisti cittadini, Comuni, associazioni e comunità culturali”. Parola del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.
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L’Aerospazio volano per una Puglia internazionale

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BARI (ITALPRESS) – Il settore aerospaziale è a pieno titolo uno di quelli che negli ultimi anni hanno contribuito a far conquistare alla Puglia una posizione di rilievo nel panorama internazionale. Il tacco d’Italia è infatti oggi una delle cinque regioni italiane che vedono al proprio interno la maggior presenza di attività industriali aerospaziali e di insediamenti produttivi, oltre a essere l’unica nel Belpaese nel cui territorio esistono contemporaneamente aziende con prodotti diversificati che costituiscono l’intera filiera, dalla produzione di componentistica a quella dei software, peraltro grandi protagoniste dell’export nazionale. Tutto questo rende possibile l’impiego di circa 7mila addetti, che operano in imprese di ogni dimensione. La Puglia è leader per quanto riguarda i materiali compositi in fibra di carbonio, i sistemi intelligenti motoristici, aeronautici e spaziali. Ma, soprattutto, la regione ha un aeroporto dedicato al “Test Bed” di aeromobili a pilotaggio remoto: è quello di Grottaglie in provincia di Taranto, destinato a diventare il primo spazioporto italiano per i voli suborbitali, nonché un polo logistico integrato di sviluppo del trasporto merci per via aerea.

Le politiche regionali hanno sostenuto fortemente il settore promuovendo dapprima la formazione del distretto produttivo (Distretto Produttivo Aerospaziale Pugliese), poi quella del metadistretto nazionale (oggi Cluster nazionale), infine quella del distretto tecnologico (Distretto Tecnologico Aerospaziale). La Puglia ha inoltre detenuto ininterrottamente dal 2014 al 2019 la presidenza di Nereus, la rete delle regioni europee che si occupano di spazio, nelle persone degli ultimi due governatori: dal luglio 2014 al maggio 2017 Nichi Vendola, dal maggio 2017 al maggio 2019 Michele Emiliano. «Tale scelta – ebbe modo di spiegare a riguardo quest’ultimo – deriva dalla piena consapevolezza dell’importanza del settore aerospaziale per la competitività dei territori, per la formazione di capitale umano qualificato, per la risoluzione di sfide sociali a livello globale e a livello locale».


Come detto, la Regione considera centrale il settore aerospaziale per le dinamiche di sviluppo economico e sociale del territorio. Per questo, oltre ai distretti, ha sostenuto con vigore lo sviluppo dell’aeroporto di Grottaglie quale infrastruttura sperimentale per l’aerospazio e ha ottenuto il riconoscimento di questa infrastruttura quale spazioporto nazionale. In questo senso, rappresenta un grandissimo investimento per il futuro la formazione delle risorse umane, un processo che le politiche governative hanno accompagnato e facilitato investendo ingenti risorse provenienti in gran parte da fondi strutturali europei, supportando l’internazionalizzazione degli attori coinvolti, ospitando eventi di settore a livello internazionale.
È proprio a livello logistico, però, che l’aeroporto Marcello Arlotta di Taranto-Grottaglie potrà rappresentare nei prossimi anni un punto di riferimento a livello continentale. Esso si candida infatti a diventare un hub europeo per lo sviluppo degli aerei senza pilota, che farà delle specializzazioni intelligenti il suo elemento distintivo. Esso è anche la sede dell’Airport Test Bed, la piattaforma aeroportuale e aerospaziale voluta da Regione Puglia e Aeroporti di Puglia.
Non solo, però: sarà anche il primo spazioporto in Italia. Il nostro Paese è stato il primo in Europa a dotarsi di un regolamento per realizzare e gestire uno spazioporto, compiendo un passo fondamentale per avviare un nuovo segmento strategico dell’aviazione civile che consentirà nel prossimo futuro di effettuare voli suborbitali commerciali dal nostro Paese. E già quattro anni fa il ministero dei Trasporti ha individuato Grottaglie quale sede di questa importante struttura. Successivamente, con l’approvazione del Regolamento per la costruzione e l’esercizio degli spazioporti da parte dell’ENAC avvenuta lo scorso 21 ottobre 2020, Aeroporti di Puglia, ha avviato il processo di adeguamento delle infrastrutture di volo al fine di accogliere i veicoli spaziali di nuova generazione, dedicati a iniziative di ricerca spaziale ed a voli suborbitali per privati, aprendo la filiera dello “space tourism”.
Grazie a questa infrastruttura strategica, Grottaglie si pone al centro dello sviluppo di nuove forme di trasporto spaziale con decollo e atterraggio orizzontale e si candida a diventare l’hub europeo di riferimento per i sistemi di trasporto spaziale riutilizzabili, come Space Rider, il primo veicolo spaziale senza pilota, riusabile, sviluppato dall’Agenzia Spaziale Europea, con il significativo contributo dell’Agenzia Spaziale Italiana, che ha il suo primo lancio previsto nel 2023.
A maggio 2022 è stato lanciato un nuovo avviso espressamente dedicato alla presentazione di progetti di potenziamento dell’infrastruttura “Airport Test Bed” di Taranto-Grottaglie. Con una dotazione di 11 milioni di euro, l’Avviso ha l’obiettivo di individuare uno o più soggetti beneficiari che rafforzino sistemi innovativi e tecnologici per soddisfare, da un lato, il fabbisogno di tecnologie dedicate all’automazione in particolare dei mezzi “unmanned” (senza pilota) e per valorizzare, dall’altro, l’infrastruttura di Grottaglie, confermando la strategicità del settore aerospaziale per la Puglia.


Lo scorso 25 luglio, Regione, ENAC e Aeroporti di Puglia hanno sottoscritto un Protocollo che permette di avviare le azioni per la costituzione di un nuovo soggetto giuridico denominato “Criptaliae Spaceport” (dall’antica denominazione di Grottaglie), per consentire ad ENAC, Aeroporti di Puglia e agli altri soggetti pubblici coinvolti (ENAV e Autorità per l’Aviazione Militare – Military Aviation Authority), di essere in grado di intercettare la domanda di servizi innovativi del comparto aerospaziale, di natura pubblica e privata, nell’ambito della cornice istituzionale centrale (Governo, ENAC) e locale (Regione Puglia).
Nelle scorse settimane, poi, Aeroporti di Puglia ha pubblicato il bando che permetterà di realizzare all’interno dell’aeroporto di Taranto/Grottaglie l’infrastruttura destinata allo Spazioporto, in modo da rendere operativo il ‘Criptaliae Spaceport’.
In particolare, gli interventi oggetto del bando riguardano:
• Il piazzale di sosta dei sistemi veicolo collegato alla pista di volo;
• La realizzazione di un hangar polifunzionale per il ricovero, l’assemblaggio e la manutenzione dei sistemi veicolo;
• La realizzazione di una struttura destinata ad ospitare museo, area eventi e attrazioni a tema;
• La realizzazione di un edificio multifunzionale destinato ad incubatore di impresa, enti di ricerca e formazione.
Il bando, rivolto anche a professionisti, imprese e consorzi, scadrà il prossimo 7 ottobre.
A grandi passi la Puglia continua a percorrere la strada ormai tracciata che la porterà a essere un punto di riferimento europeo per l’aerospazio. Aspetto che è stato portato agli onori della cronaca anche a livello globale: per esempio, i risultati raggiunti dall’aerospazio pugliese sono stati valorizzati all’Expo di Dubai, durante la settimana tematica “Space Week”, che si è svolta dal 17 al 23 ottobre 2021.
Con la mostra “Un viaggio nella bellezza e nell’innovazione: Puglia, la regione dell’aerospazio” sono stati messi in vetrina, nello White Space del Padiglione Italia, i prodotti e i prototipi realizzati dal sistema regionale della R&S rappresentato dal Politecnico di Bari, l’Università del Salento e l’Università degli Studi di Bari, dai centri di ricerca, dal Distretto Tecnologico Aerospaziale e da alcune piccole e medie imprese innovative. Un racconto ‘spaziale’, che è destinato a proseguire.
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La Regione Puglia investe nella pesca sostenibile

BARI (ITALPRESS) – La Regione Puglia investe nella sostenibilità, sicurezza, efficienza energetica, redditività e nello sviluppo di nuova imprenditoria giovanile nel settore della pesca. Sono stati difatti pubblicati i nuovi avvisi pubblici, a valere sul Programma Operativo del Fondo europeo per la politica marittima, la pesca e l’acquacoltura, FEAMP, per il periodo 2014-2020. Si tratta di interventi messi a punto dal Dipartimento regionale al ramo d’intesa con il partenariato socio economico, riunitosi lo scorso luglio 2022.
I bandi, di recente pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione Puglia, riguardano: la salute e la sicurezza (Misura 1.32) con sostegni a investimenti destinati migliorare le condizioni di lavoro, salute e igiene a bordo, dando altresì priorità alla salubrità del prodotto; la diversificazione e nuove forme di reddito (Misura 1.30) attraverso il sostegno a investimenti per lo sviluppo di attività complementari, compresi investimenti a bordo, al turismo legato alla pesca sportiva, ristorazione, servizi ambientali legati alla pesca e attività pedagogiche relative alla pesca. Oltre alla diversificazione del reddito, l’intervento previsto dal bando contribuisce ad accrescere il livello di formazione dei pescatori su ambiti produttivi correlati alla pesca; l’accrescimento del valore aggiunto, della qualità dei prodotti e dell’utilizzo delle catture indesiderate (Misura 1.42) che prevede investimenti volti a migliorare il valore aggiunto o la qualità del pesce catturato. Considerata la scarsità degli stock ittici, la misura in oggetto sostiene investimenti volti ad accrescere il valore commerciale delle catture; il sostegno all’avviamento per i giovani pescatori (Misura 1.31) per stimolare la creazione e lo sviluppo di nuove attività economiche nel settore della pesca ad opera di giovani pescatori.
Due avvisi pubblici, inoltre, riguardano, l’efficienza energetica e la mitigazione dei cambiamenti climatici (Misura 1.41) che consentono di investire non solo in attrezzature – a condizione che non ne venga inficiata la selettività – o bordo volti in grado di ridurre l’emissione di sostanze inquinanti o gas a effetto serra, per aumentare l’efficienza energetica dei pescherecci. Ma anche in studi mirati per valutare il contributo dei sistemi di propulsione alternativi e della progettazione degli scafi sull’efficienza energetica dei pescherecci.
Inoltre – come rende noto l’assessore all’Agricoltura – è stato riaperto anche l’avviso pubblico che consente alle marinerie pugliesi di accedere al fondo di solidarietà per il settore della pesca, di cui molte attività produttive hanno risentito e risentono del caro gasolio.
(ITALPRESS)
-foto agenziafotogramma.it-

In Puglia 83 milioni per nuovi avvisi tra istruzione, formazione e lavoro

BARI (ITALPRESS) – In Puglia 83 milioni per sette nuovi avvisi tra istruzione, formazione e lavoro. L’assessore all’istruzione, alla formazione e al lavoro della Regione Puglia, Sebastiano Leo, ha sottolineato che “si tratta, nei fatti, di uno straordinario piano strategico a sostegno della scuola, della formazione professionale e delle politiche attive del lavoro. Un programma completo e ricco di misure, con beneficiari diversificati come enti di formazione accreditati, agenzie per il lavoro, enti locali, imprese, scuole e famiglie e con destinatari finali le persone in condizioni di fragilità occupazionale, donne, giovani, disoccupati e studenti. Si tratta di interventi complessivi per 83 milioni di euro per sostenere l’istruzione e la formazione professionale, orientare e favorire l’occupazione: con le suddette misure di Agenda per il Lavoro, insieme al nuovo Garanzia Giovani e al programma GOL, la Regione Puglia è pronta ad affrontare le sfide occupazionali e sociali del prossimo futuro”. “Nel corso degli ultimi mesi – spiega Leo – abbiamo letteralmente girato l’intera regione e ciascuna provincia, anche diverse volte, avviando la più grande campagna di ascolto e condivisione mai messa in campo in materia di formazione e lavoro. Grazie al tour partecipato di Agenda per il Lavoro abbiamo incontrato giovani, imprese, gruppi informali e stakeholders dei diversi territori. Successivamente – su un piano più formale – abbiamo incontrato le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria, fino all’intero partenariato economico e sociale. Ed ecco, oggi, la fase tre di Agenda per il Lavoro: 7 nuovi interventi per un totale di 83 milioni di euro, risultato diretto del succitato percorso, a cui si sommano l’imminente partenza di GOL e del nuovo Garanzia Giovani.
“Tra le misure più innovative – racconta l’assessore – c’è sicuramente l’Avviso «Punti Cardinali – azioni di sistema per l’Orientamento». Il bando, con una dotazione finanziaria di 3 milioni di euro, si rivolge agli enti locali ed in particolar modo ai Comuni, con l’obiettivo di potenziare il servizio di orientamento a livello locale tramite la creazione di reti che rafforzano i servizi per il lavoro, aumentando le capacità di intercettare le esigenze del territorio. L’Avviso incentiva la creazione di una «comunità orientativa educante», caratterizzata da una forte responsabilità sociale di tutti gli attori coinvolti nello sviluppo sociale, culturale ed economico del territorio, a cominciare dai soggetti istituzionali raccolti in forma associata”.
“Al complesso problema del mismatch tra domanda e offerta del lavoro, specie legato alla pronta richiesta di fabbisogni professionali e alle nuove competenze espresse dal sistema produttivo, la Regione Puglia risponde con il bando “Work in Puglia – percorsi formativi brevi”. Con un impegno di risorse di 10 milioni di euro – spiega Leo – finanzieremo corsi formativi di breve durata (max 200 ore circa) per la formazione di figure sperimentali di worker nei settori strategici come Tessile, Abbigliamento, Calzaturiero e Sistema Moda, Servizi Digitali, Meccanica, Produzione e Manutenzione di Macchine, Automotive, Logistica e Trasporti, Impiantistica, Agricoltura e Manutenzione del Verde, Edilizia, Salute e Benessere, Economia del Mare, Turismo, Cultura e Tipografia. Beneficiari del bando saranno gli enti di formazione accreditati in partenariato con imprese e i destinatari saranno le persone disoccupate o inoccupate”.
“Tra le misure caratterizzate dal maggior impatto economico, circa 25 milioni di euro, a significare la priorità assoluta che la scuola riveste nelle politiche regionali, promuoviamo l’Avviso «Puglia Scuola+». Erede di Tutto a Scuola e Diritti a Scuola, pluripremiati bandi regionali a contrasto della dispersione scolastica e a sostegno del rafforzamento delle competenze, con Puglia Scuola+ interveniamo sul tasso di abbandono e sulle difficoltà che le nostre scuole hanno avuto in conseguenza della crisi epidemiologica, puntando su inclusione, orientamento e nuove competenze. Beneficiari della misura sono le Istituzioni Scolastiche di ogni ordine e grado statali e paritarie della Regione Puglia e i loro studenti”, fa sapere Leo.
“In coerenza con la visione di Agenda di Genere – continua l’assessore – abbiamo pensato ad una misura rivolta esclusivamente alle donne in condizioni di disoccupazione da più di sei mesi. Con l’Avviso “Futuro Donna”, finanziato con 8 milioni di euro, si intende finanziare l’erogazione di Voucher di servizio individuali mirati all’accompagnamento al lavoro e all’orientamento specialistico, fino all’incrocio tra domanda e offerta”.
“Infine, in attuazione del Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni, finanzieremo i Buoni per servizi educativi da 0 a 3 anni con un impegno di risorse pari a 26 milioni di euro. Grazie ai voucher i nostri bambini potranno sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, garantendo pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali”.
“L’ultimo avviso – commenta Leo – è un preciso impegno che ho assunto in particolar modo con le organizzazioni sindacali e i lavoratori dell’ex ILVA di Taranto, oggi in cassa integrazione a zero ore. Con la riproposizione dell’Avviso “Formazione a sostegno dei lavoratori in cassa integrazione guadagni straordinaria coinvolti in situazioni di crisi” e relativo impegno economico di 10 milioni di euro, attiviamo percorsi di formazione finalizzati alla qualificazione e alla riqualificazione professionale di queste persone”.
“La strategia di Agenda per il Lavoro e il suo percorso però, non si esauriscono in queste misure. È nostra intenzione – spiega Leo – strutturare Agenda per il Lavoro trasformandolo in un metodo di rilevazione costante dei fabbisogni territoriali attraverso il processo di ascolto e interazione con gruppi di stakeholders impegnati nelle politiche attive del lavoro, nell’innovazione sociale ed economica, nella formazione ed educazione non formale, nell’azione su inclusione e parità di genere, nonché con una platea più estesa di partner e di organizzazioni del lavoro e della società civile, e al contempo definire un programma di attività e iniziative anche a carattere sperimentale. Per questo, anche grazie alla collaborazione con l’Agenzia Regionale Tecnologia e Innovazione (ARTI) della Regione Puglia e con un impegno di risorse pari a 1 milione di euro, progettiamo “Reti Partecipative”, che ha la finalità di proseguire nel percorso partecipativo di costruzione dell’Agenda per il Lavoro 2021-2027”.
“Novità importanti riguardano anche il Programma GOL (Garanzia di Occupabilità dei lavoratori), che rappresenta il perno dell’azione nell’ambito delle politiche per il lavoro del PNNR. A partire dal 15 luglio 2022 è iniziata la presa in carico da parte dei nostri centri per l’impiego dei beneficiari del programma per la prima fase di assestement e predisposizione del patto di servizio, con l’individuazione del percorso in cui ciascun beneficiario dovrà essere inserito. Abbiamo formato e inserito oltre 400 operatori dell’Agenzia Arpal per realizzare queste attività.
Il programma GOL rappresenta l’intervento in materia di politiche attive del lavoro e formazione professionale del PNRR, ed è destinato a percettori di ammortizzatori (Naspi Discoll e Cassa integrazione a zero ore) e di altre forme di sostegno al reddito (reddito di cittadinanza), nonché ai lavoratori fragili o vulnerabili (giovani NEET con meno di 30 anni), donne in condizioni di svantaggio, persone con disabilita`, lavoratori maturi (55 anni e oltre), disoccupati con minori chanches occupazionali, indipendentemente dalla presenza di un sostegno al reddito: disoccupati di lunga durata (in cerca di occupazione da almeno sei mesi), giovani e donne, anche non in condizioni fragilita`; lavoratori autonomi che cessano l’attività o con redditi molto bassi. A tutte queste categorie verrà offerto uno dei percorsi previsti dal Decreto realizzato dai soggetti accreditati al lavoro e alla formazione professionale.
La priorità, come previsto dal Piano regionale, sarà data i percettori di sostegno al reddito (Naspi, Discoll, Reddito di Cittadinanza) che verranno convocati dai Centri e dovranno obbligatoriamente aderire al Programma come previsto dal Decreto Ministeriale 5 novembre 2021, ma fin da subito tutti i beneficiari potranno autonomamente rivolgersi ai Centri per fissare un appuntamento per l’ammissione al Programma.
L’obiettivo è centrare anche il secondo target fissato dal PNRR, vale a dire la presa in carico del 10 per cento dei beneficiari entro il 31 dicembre 2022, circa 23.500 persone.
I percorsi di politica attiva e formazione cominceranno ad essere erogati dopo la pausa estiva e la selezione dei soggetti attuatori con apposito Avviso in corso di pubblicazione.
Sono destinate alla Puglia al momento, avendo centrato il primo obiettivo di approvazione del programma regionale, circa 68 milioni di euro che, in presenza del raggiungimento di tutti i target e milestone si incrementeranno fino a 350 milioni di euro da qui al 2025. Anche il nuovo Garanzia Giovani è pronto a partire, siamo infatti in attesa da ANPAL degli ultimi adempimenti tecnici necessari per dare avvio alle attività”.
“Concludo ringraziando necessariamente i miei uffici e tutti i funzionari del mio assessorato. In particolar modo voglio ringraziare il Direttore di Dipartimento Silvia Pellegrini e i Dirigenti di Sezione e di Servizio della struttura dipartimentale. Un grazie particolare va anche all’Autorità di Gestione del POR Puglia 2014-2020 e alla sua struttura, tutti gli interventi sono infatti finanziati con risorse del Programma Operativo Regionale. Anche la Pubblica Amministrazione vive un momento complesso, con il continuo depauperamento del personale aggravato dalla crisi epidemiologica. Nonostante questo – conclude Sebastiano Leo – lo spirito di servizio pubblico di queste donne e questi uomini è assolutamente encomiabile”.
(ITALPRESS)
– foto ufficio stampa Regione Puglia-

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