FIRENZE (ITALPRESS) – Tra le figure professionali su cui scommette il Pnrr italiano c’è quella di giardiniere d’arte per giardini e parchi storici. Un mestiere che va oltre la cura del verde e richiede le abilità, le conoscenze, i saperi necessari a realizzare interventi di restauro, conservazione, manutenzione, rigenerazione, rispettando forme originarie e valorizzando peculiarità storiche, architettoniche, ambientali, paesaggistiche. Il giardiniere d’arte è un artigiano che contribuisce a migliorare la qualità della vita, a rafforzare l’identità e l’attrattività dei luoghi e dei nostri beni culturali. Presto in Toscana sarà possibile imparare a svolgere questa attività attraverso percorsi formativi finanziati proprio con le risorse del Next Generation Eu. Fino al 31 dicembre 2022, sarà aperto il bando regionale – nell’ambito dell’investimento 2.3 Missione 1 C3 del Pnrr – per la presentazione di progetti diretti alla formazione di “Tecnico/a dell’analisi di progetti, della realizzazione, cura e manutenzione delle aree verdi e della conservazione, restauro e recupero di giardini e parchi storici (Giardiniere d’arte per giardini e parchi storici)”.
La dotazione complessiva dell’avviso ammonta a 601.400 euro.
“Soprattutto in Toscana – afferma l’assessora alla formazione e al lavoro Alessandra Nardini – la figura di giardiniere d’arte può rappresentare una specializzazione professionale capace di offrire molte opportunità, considerando la vastissima rete di aree verdi monumentali e parchi storici. Se fermiamo lo sguardo ai soli giardini d’arte, parliamo di un patrimonio di oltre 160 realtà diffuse in tutta la regione. Siamo certi che questo bando sarà foriero di numerose occasioni per un’occupazione di qualità”.
I progetti formativi potranno essere presentati e realizzati da agenzie formative, consorzi o fondazioni, oppure associazioni temporanee di impresa o di scopo, reti di imprese (nella forma di “rete-contratto” o di “rete-soggetto”) o altra forma di partenariato. È necessario che il soggetto esecutore di attività formative sia in regola con le disposizioni regionali sull’accreditamento.
La formazione dovrà coinvolgere una o più imprese attive nel settore, e uno o più giardini storici di rilievo (appartenenti a Ministero della cultura, enti territoriali, fondazioni o dimore storiche), con l’obiettivo di offrire spazi per lo svolgimento della parte pratica del corso, per le visite e per le attività di laboratorio. Nella erogazione dei corsi, potranno inoltre essere coinvolti Istituti agrari e le Università, sia per le docenze, sia per l’eventuale uso di aule per la parte teorica e docenti per le materie di architettura del giardino e del paesaggio, storia dell’arte, storia dei giardini, botanica, scienze della natura (gli atenei potranno inoltre mettere a disposizione dei corsi gli orti botanici afferenti ai dipartimenti di botanica).
I corsi sono destinati a persone che, indipendentemente dalla propria condizione lavorativa, hanno compiuto il 18esimo anno di età e sono in possesso di diploma di istruzione secondaria di secondo grado di durata quinquennale, oppure qualifica Iefp di operatore agricolo o di tecnico agricolo, oppure diplomati con esperienza lavorativa triennale nel settore di riferimento.
Le domande di finanziamento saranno finanziate secondo l’ordine cronologico di presentazione, fino a esaurimento delle risorse disponibili.
-foto agenziafotogramma.it-
(ITALPRESS)
Diventare giardiniere d’arte, avviso per i progetti di formazione in Toscana
Pnrr, 500 milioni per gli Its Academy. Accolta la proposta delle Regioni
FIRENZE (ITALPRESS) – Un accordo è stato raggiunto in Conferenza Stato Regioni per la ripartizione tra le Regioni delle risorse stanziate dal Pnrr per la riforma degli Its (ora Its Academy). “Una bella notizia, che è il frutto del lavoro che nei mesi abbiamo sviluppato come presidenti delle Regioni nei confronti del Governo”, commenta il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.
“Con il via libera della Conferenza è stato concordato dalle autorità ministeriali che 500 milioni del Pnrr andranno per la riforma degli Its, questa esperienza così importante di formazione e inserimento nel lavoro che stiamo sperimentando con grande successo in Toscana sul piano di una formazione professionale di eccellenza”.
Il ministero dell’Istruzione ha accolto dunque la proposta delle Regioni e assicurato che già nei prossimi giorni verrà adottato il decreto di riparto dei fondi per gli Its; l’investimento mira a favorire la crescita del sistema di formazione terziaria e lo sviluppo delle dotazioni laboratoriali. “I nostri 9 Its sono una realtà – continua Giani -: con i fondi che deriveranno da questo finanziamento per la Toscana potremo avere un’ulteriore capacità di risposta al bisogno di operatori specializzati da introdurre introdurre nel mercato del lavoro”.
A seguire i lavori della Conferenza l’assessora al lavoro Alessandra Nardini: “Gli Its sono una straordinaria opportunità, come testimonia ogni anno il monitoraggio Indire che evidenzia come ragazze e ragazzi che terminano questi percorsi si inseriscono nel mondo del lavoro in maniera coerente rispetto al percorso formativo seguito. Per questo è importante che, anche con il Pnrr, si investa sul sistema Its, un sistema che come Regione stiamo cercando di valorizzare e sostenere sempre di più”.
Nardini ricorda che “l’obiettivo principale è di garantire un’occupazione di qualità e rispondere al bisogno di superare il mismatch, il disallineamento tra domanda e offerta di competenze. Vogliamo far conoscere le straordinarie opportunità offerte dagli Its e per questo, insieme all’Ufficio scolastico regionale e alle 9 Fondazioni toscane, stiamo potenziando il nostro impegno rispetto all’orientamento e alla comunicazione. Lo scopo è far capire a ragazze, ragazzi e famiglie che i percorsi Its non sono assolutamente percorsi di ‘serie b’ ma una grande occasione di formazione per poi inserirsi nel mondo del lavoro”.
Gli Its Academy sono scuole di eccellenza ad alta specializzazione che erogano corsi post diploma, riconosciuti dal Ministero dell’Istruzione e equivalenti a un titolo di studio di 5° livello EQF (European Qualifications Framework). Ciascun Its Academy fa capo a una Fondazione cui partecipano Istituti tecnici, Università e Imprese del settore tecnico di riferimento, per garantire l’aderenza della formazione alle necessità del mondo del lavoro.
-foto agenziafotogramma.it-
(ITALPRESS)
Politiche attive del lavoro, la Toscana centra i target del Pnrr
FIRENZE (ITALPRESS) – La Toscana è una delle prime Regioni in Italia che, riguardo ai beneficiari, raggiunge il target europeo di Gol, il programma italiano di riforma delle politiche attive del lavoro inserito nella missione 5 del Pnrr (Lavoro e inclusione sociale).
Ad annunciarlo, non appena ricevuti i dati, è il commissario straordinario dell’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (Anpal), nel corso della conferenza di apertura della seconda edizione della Fiera del Lavoro, organizzata dalla Regione Toscana e da Arti (Agenzia regionale toscana per l’impiego) alla Fortezza da Basso di Firenze.
L’obiettivo di coinvolgere 17 mila persone, ha precisato il commissario, è stato raggiunto con tre mesi di anticipo rispetto alla scadenza fissata, ovvero il 31 dicembre 2022.
La Toscana è una regione che ci dà soddisfazioni, ha commentato il responsabile dell’Agenzia, che ha ricordato come Gol (Garanzia occupabilità lavoratori) è un programma di riforma ad ampio spettro, nell’ambito dei servizi non solo più tipicamente riconducibili alle politiche attive del lavoro, ma anche all’integrazione di questi con le politiche di formazione professionale.
Politiche attive e Centri per l’impiego: il modello Toscana – Politiche attive ma anche formazione, alla Fiera per il Lavoro alla Fortezza la Toscana ‘fa i conti’, avendo a disposizione i 50 milioni per la prima trance del Pnrr (250 milioni tra il 21 e il 2025), e i quasi 54 milioni di residui sbloccati della cassa integrazione in deroga, le future risorse della programmazione europea Fse, pari a 700 milioni.
Come spiega Francesca Giovani, direttrice istruzione, formazione, lavoro e ricerca, per la prima volta nella storia della nostra Regione abbiamo una riforma del lavoro non a invarianza di risorse ma con un pacchetto di risorse importanti. La sfida è presentare misure personalizzate: si va dai voucher formativi just in time ai percorsi formativi più lunghi, fino a 600 ore, per chi è più lontano dal mercato del lavoro.
La Regione ha un modello di governance pubblica basata sui servizi pubblici per l’impiego che operano in una logica di complementarietà e cooperazione con soggetti privati accreditati.
Nel padiglione Basilica della Fortezza scorrono i risultati di Arti: secondo un’indagine di questi giorni il grado di soddisfazione degli utenti dei Centri per l’impiego è del 95%; inoltre, la Toscana è la prima regione ad avere un portale con algoritmo di ingegneria artificiale che incrocia domanda e offerta di lavoro: sarà presentato nei prossimi giorni, ma ci sono già 10mila cittadini utenti e 4000 imprese. L’utilizzo delle nuove tecnologie è, aggiunge la direttrice di Arti, la nuova frontiera, dopo la decisione ‘pioniera’ – i primi anche in questo caso – di riaprire i Centri per l’impiego durante la pandemia.
Accanto al target già raggiunto con tre mesi di anticipo per il programma Gol – 17mila utenti – ci sono i numeri, in forte crescita, delle imprese che si rivolgono ai Centri per l’impiego. Se nel 2021 i Cpi hanno preso in carico 181mila 986 utenti, il 54% donne, le imprese che hanno usufruito dei loro servizi sono state circa 20mila, erano 13mila nel 2020. Un dato in forte crescita, ma comunque superato nel primo semestre 2022: già 16mila 245 imprese si sono rivolte ai servizi gratuiti dei Centri per l’impiego. Si stima che a fine anno saranno circa 30mila.
-foto agenziafotogramma.it.
(ITALPRESS)
Tutela della costa, la Regione Toscana presenta il Masterplan
FIRENZE (ITALPRESS) – Un impegno a 360 gradi sulla Costa toscana vista nel suo insieme. Azioni e interventi coordinati che richiedono risorse ingenti, finalizzati alla valorizzazione, alla tutela e alla ripresa naturalistica, economico e produttiva di tutto il litorale della Regione.
Un obiettivo importante, al centro delle politiche del governo della Toscana, che deve trovare sponda a livello nazionale con finanziamenti, anche tramite Pnrr, che possano sostenere la portata di interventi che tengono insieme progetti di lotta ai cambiamenti climatici con progetti di adattamento e resilienza.
La Regione arriva preparata, con una proposta tecnica di Masterplan che stima azioni e fabbisogni necessari nei prossimi 15-20 anni, con una prima fase in cui si stimano interventi per un importo complessivo di 95 milioni di euro: una sorta di piano regolatore che, guidato dagli indirizzi politici, possa far rinascere la Costa nel suo complesso.
Dal monitoraggio alla programmazione vera e propria. E quindi come proteggere gli abitati e le infrastrutture costiere, preservare la capacità della costa di adattarsi ai cambiamenti climatici, mantenendone la natura dinamica. Il documento è stato sviluppato in base alle criticità del territorio così come sono emerse dalle segnalazioni e dalle esigenze rappresentate durante i tavoli sull’erosione costiera convocati dall’assessora all’ambiente Monia Monni con l’avvio di un confronto continuo con le associazioni ambientaliste e di categoria. Il piano stima 95 milioni di euro di investimenti, per i quali è stato richiesto un finanziamento al Governo nell’ambito dei progetti bandiera del Pnrr.
Il Masterplan pone l’attenzione anche sull’implementazione continua del quadro conoscitivo, prevedendo tutta un’attività di rilievo diretto sulla Costa ed il potenziamento dell’attività di monitoraggio in collaborazione con il LaMMA, per il quale anche nel 2022 sono stati previsti finanziamenti specifici.
In attesa di conoscere l’esito del possibile finanziamento della proposta complessiva avanzata al ministero, la Regione ha avviato alcune attività prioritarie, sviluppando e finanziando con risorse del bilancio regionale, la proposta della programmazione di un primo stralcio del Masterplan da realizzare nel triennio 2022-2024. La Giunta, infatti, dato il via libera al primo e secondo stralcio del Documento Operativo per la Costa 2022, contenente, rispettivamente, le attività di ripristino della costa toscana e le attività e gli interventi con finalità “strutturale” per il recupero ed il riequilibrio della fascia costiera.
Per gli interventi di ripristino e di rimodellamento stagionale, il primo stralcio del Documento operativo ha stanziato circa 2,2 milioni di euro, fornendo un importante contributo regionale alle esigenze di manutenzione della costa segnalate dalle amministrazioni comunali, anche in vista della stagione balneare da poco conclusa. I lavori hanno riguardato le spiagge di Marina di Massa, Marina di Pisa, Vada in Comune di Rosignano Marittimo, le Gorette e Marina di Cecina (Cecina), San Vincenzo, Marina di Campo all’Isola d’Elba, la Feniglia (Orbetello) e Scarlino, mentre sono in corso i lavori di manutenzione della scogliera di Senzuno a Follonica.
Per gli interventi “strutturali” (secondo stralcio) la giunta ha destinato risorse per complessivi 5 milioni e mezzo di euro, finanziando sia attività di progettazione esecutiva che di realizzazione dei lavori. In particolare, sono state finanziate la manutenzione dei pennelli a Marina di Massa (località Ronchi) e la seconda fase dei lavori di riequilibrio del litorale a sud del Fosso Cecinella (Cecina), a Tombolo Campo Regio (Orbetello), oltre alla progettazione esecutiva dei lavori a Pietrabianca (Rosignano Marittimo), alla Foce del Frigido (Massa) ed a Scarlino.
Completano il quadro delle attività, gli ulteriori interventi recentemente conclusi, in fase di completamento e/o in fase di progettazione, che hanno costituito il quadro di riferimento per la definizione delle strategie del Masterplan, finanziati con fondi statali e risorse del bilancio regionale, anche in relazione allo stato di emergenza di cui l’Ocpdc 558/18. In particolare, si segnalano:
1) Interventi strutturali già conclusi nel 2022 per un importo complessivo di circa 9 milioni di euro finanziati con risorse del bilancio regionale e fondi Fsc: il ripascimento del litorale di Massa a sud del fosso Poveromo e monitoraggio dell’evoluzione della costante per un importo di 2 milioni e 315mila euro;
la sistemazione morfologica della spiaggia di Vada per un importo di 1milione 848mila euro; il recupero e riequilibrio del litorale di Punta Ala per oltre 5milioni di euro. 2) Lavori in in corso che si concluderanno a breve, prima dell’estate del 2023, che impegnano oltre 6 milioni di euro: interventi sul litorale a sud della Cecinella nel Comune di Cecina per un importo di 1 milione 919mila euro; interventi lungo il Tombolo di Campo Regio nel Comune di Orbetello per 3 milioni di euro; i lavori a Cala Pozzarello nel Comune di Monte Argentario per 350mila euro;
interventi a Magazzini e Chiopparello nel Comune di Portoferraio per 927mila euro; 3) Interventi in fase di progettazione, per un totale complessivo di circa circa 13 milioni di euro di risorse messe a disposizione o per la sola progettazione oppure per la progettazione e la realizzazione dei lavori.
-foto agenziafotogramma.it-
(ITALPRESS).
Contributi ai Comuni per migrazione data center al Cloud, riaperto l’Avviso in Toscana
FIRENZE (ITALPRESS) – E’ stato riaperto l’Avviso pubblico rivolto ai Comuni con il quale il Governo mette a disposizione ulteriori risorse del Pnrr per l’abilitazione e la facilitazione della migrazione al Cloud di dati e applicazioni delle amministrazioni comunali. L’avviso resterà aperto fino ad esaurimento delle risorse e comunque non oltre il 30 settembre 2022.
Si tratta dell’Avviso investimento 1.2 del 25 luglio 2022, “Abilitazione al cloud per le PA Locali” per i Comuni, iniziativa che fa parte del Programma Italia digitale 2026 e punta a modernizzare e rendere più sicuri i data center e le varie applicazioni, così da poterne disporre in modo più più flessibile e affidabile.
Secondo l’assessore alle infrastrutture digitali si tratta di un’opportunità per garantire maggiore efficienza in termini di organizzazione e impostazione del lavoro delle pubbliche amministrazioni, con la possibilità di aprire la strada ad altre innovazioni e positive ricadute nel rapporto con cittadini e imprese. Regione e Anci, ricorda l’assessore, stanno sollecitando i Comuni toscani a partecipare fin da subito in quanto i fondi vengono assegnati fino ad esaurimento delle risorse.
I Comuni potranno aderire all’Avviso utilizzando anche i servizi infrastrutturali messi a disposizione dalla Regione Toscana sul datacenter SCT-Server Cloud Toscana, rafforzando così il controllo pubblico sui dati dei propri cittadini.
Tra i vantaggi ad utilizzare SCT c’è la permanenza dei dati sotto il controllo pubblico, l’avere un unico luogo dove far risiedere i propri dati, con garanzia di sicurezza e rispetto delle norme sulla privacy ad opera della Regione; l’onere di verifica dei requisiti tecnici e di definizione delle condizioni contrattuali spostato dal Comune alla Regione e, infine, l’uso di infrastrutture condivise (progettazione, realizzazione e la gestione dei sistemi informativi).
Le risorse al momento disponibili ammontano a 215 milioni di euro. Tutte le informazioni e le modalità per accedere all’Avviso sono presenti a questo link: https://areariservata.padigitale2026.gov.it/Pa_digitale2026_dettagli_avviso?id=a017Q00000uzQmzQAE
(ITALPRESS)
-foto agenziafotogramma.it-
Pnrr, 87 milioni alla Toscana per ridurre le perdite d’acqua
FIRENZE (ITALPRESS) – Arrivano alla Toscana 87 milioni dal Pnrr per migliorare la sicurezza delle infrastrutture idriche, aumentarne la capacità e ridurre le perdite. Sono 3 i progetti presentati dai vari gestori che si sono aggiudicati il finanziamento del ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile. Altri 4 progetti sono ammessi alla graduatoria in attesa di poter essere finanziati.
Soddisfatto il presidente della Regione Eugenio Giani per il quale raggiungere l’eccellenza delle infrastrutture idriche è sempre di più una priorità. Basta pensare ai cambiamenti climatici, alla siccità che ci ha afflitto quest’estate. La riduzione delle perdite d’acqua, sempre secondo il presidente, favorisce una gestione ottimale della risorsa idrica, riducendo gli sprechi e limitando le inefficienze, migliorando allo stesso tempo la qualità del servizio erogato ai cittadini. L’acqua è una risorsa strategica vitale e il presidente evidenzia come la tutela e la corretta gestione del sistema idrico sia parte importante del Pnrr, centrale nel quadro della transizione ecologica. Oggi la Toscana può fare affidamento su consistenti risorse che daranno la possibilità di rafforzare, migliorare, modernizzare le infrastrutture: acquedotti, dighe, reti idriche, invasi. Il Pnrr mette la Toscana nelle condizioni di rispettarne i tempi, di avere strutture sicure, compatibili con l’ambiente e il paesaggio.
I progetti finanziati consentiranno di attrezzare le condotte ad uso potabile con strumentazioni e sistemi di controllo innovativi per la localizzazione e la riduzione delle perdite.
Il presidente assicura che si impegnerà perchè tutti i progetti ammessi possano essere finanziati.
Nel dettaglio, per la Toscana, a Publiacqua arrivano 50milioni dal Pnrr, su un progetto che ne vale complessivamente 67milioni e che riguarda la riduziojne delle perdite idriche nell’area metropolitana Firenze- Prato_Pistoia. Oltre 25milioni a Gaia Spa su un progetto da quasi 40 milioni e che riguarda la gestione delle reti idriche della costa apuo-versiliese. Quasi 12milioni a Nuove Acque Spa su un progetto di oltre 14milioni destinato anch’esso alla riduzione delle perdite, compresa la digitalizzazione, la distrettualizzazione e il monitoraggio.
(ITALPRESS).
-foto agenziafotogramma.it-
Tuscany Health, l’ecosistema che porta la Toscana nel futuro delle scienze della vita
FIRENZE (ITALPRESS) – Tuscany Health Ecosystem, acronimo THE. È il nuovo ecosistema dell’innovazione che punta a fare sempre più della Toscana la “regione della salute”, consolidando e sviluppando l’intera area delle scienze della vita. Aggregherà competenze scientifiche e ricerca per far crescere le tecnologie dedicate alla salute e al benessere. THE è uno degli 11 ecosistemi dell’innovazione finanziati nell’ambito della Missione 4 del Pnrr (Istruzione e Ricerca), l’unico dedicato al settore delle life sciences. Riceverà dal Ministero dell’Università e della ricerca un finanziamento di 110 milioni di euro. Presentato in una conferenza stampa a Palazzo Strozzi Sacrati, nasce da una proposta progettuale degli Atenei toscani, con l’Università di Firenze in qualità di capofila, e si inserisce nel solco delle linee strategiche tracciate dalla Regione Toscana riguardo al settore delle scienze della vita. Dal punto di vista operativo l’ecosistema riserverà una parte del finanziamento all’erogazione, sulla base di appositi bandi pubblici, di fondi per la ricerca applicata ad aziende e spin off nonché all’assunzione a tempo determinato di circa 300 nuovi giovani ricercatori e ricercatrici. Si dispiegherà, secondo i tempi definiti dal Pnrr, in un arco temporale di tre anni. Complessivamente sono 22 i soggetti che parteciperanno al nuovo ecosistema THE: 7 Università, 6 enti pubblici ed enti pubblici di ricerca, 9 imprese o soggetti privati. “Oggi – dichiara Alessandra Petrucci, rettrice dell’Università di Firenze – presentiamo il risultato di un percorso impegnativo, iniziato nel febbraio scorso con la presentazione della proposta progettuale e concluso solo pochi giorni fa con l’assegnazione del finanziamento di 110 milioni di euro da parte del Ministero dell’Università e della Ricerca. È quindi un momento di grande soddisfazione per tutta la ‘squadra’ coinvolta, che vede in prima fila tutte le università toscane, ma anche enti di ricerca, soggetti pubblici e privati. Tuscany Health Ecosystem rappresenta una sfida importante: i processi di innovazione nelle scienze della vita richiedono un approccio multidisciplinare, competenze specialistiche di alto livello, contaminazione incrociata di tecnologie e conoscenze, un dialogo efficace con e tra ricercatori, clinici, aziende, istituzioni, consulenti, facilitando la loro interazione. THE conta su tutti questi elementi e può rispondere ai bisogni di innovazione e formazione del settore, consentendo il consolidamento dell’ecosistema regionale e rafforzandone la competitività su scala regionale, nazionale e globale”. “La nascita di questo ecosistema, reso possibile grazie alle risorse del Pnrr, rappresenta un passaggio cruciale che proietta ulteriormente la Toscana nel futuro”, afferma il presidente della Regione Eugenio Giani, che sottolinea: “Distretto delle scienze della vita, nascita del Biotecnopolo di Siena, investimenti privati per la piattaforma logistica nell’interporto di Guasticce, ora questo grande e generoso contributo da parte del mondo accademico alleato del tessuto produttivo: è evidente il salto in avanti che tutti insieme stiamo facendo, a partire proprio dal settore delle life sciences. Una regione sempre più consapevole della direzione verso cui andare, quella dell’innovazione, dello scambio tra Università e imprese, del trasferimento tecnologico. Oggi è un bel giorno per i nostri territori, che dà speranza, anche alle giovani generazioni. Mi piace sottolineare che l’intera operazione consentirà a molte ragazze e ragazzi che vogliono fare ricerca di essere coinvolti in un percorso interessante e promettente”.
“Ricerca applicata, trasferimento tecnologico, interazione tra Università, Enti di Ricerca e Imprese, integrazione di competenze e discipline diverse – aggiunge l’assessora a Università e ricerca Alessandra Nardini – sono assi portanti di una solida ripresa, un elemento fondamentale per creare un modello di sviluppo sostenibile, competitivo e in grado di distribuire le sue ricadute su tutta la società e di migliorare la qualità della vita delle cittadine e dei cittadini. Ringrazio tutte le Università, gli enti di ricerca, il Mur, le imprese che hanno creduto e credono in questo nuovo ecosistema. La finalità del progetto, quella di rafforzare l’ecosistema della ricerca e dell’innovazione, si pone pienamente in linea con gli obiettivi perseguiti dalle politiche regionali che, con diversi strumenti, da tempo mirano a favorire la collaborazione fra i diversi attori del sistema; le capacità innovative di un territorio, infatti, non dipendono solo dagli investimenti in ricerca dei singoli ma, soprattutto, dalla capacità di metterli a frutto attraverso relazioni di cooperazione fra le diverse parti dell’ecosistema’.
‘Sono certa – prosegue Nardini – che con il progetto THE nascerà un grande gioco di squadra nel quale la collaborazione virtuosa fra il mondo della ricerca, le imprese, le amministrazioni pubbliche consentirà di affrontare le grandi sfide con le quali siamo chiamati a confrontarci e di rilanciare un percorso di crescita sostenibile – sia in termini sociali che ambientali – per la nostra regione. Dalla Toscana arriva quindi una nuova prova della capacità di creare sinergie virtuose, di saper cogliere le opportunità del piano nazionale di ripresa e resilienza, di compiere scelte lungimiranti”. Come richiesto dal bando pubblico emanato dal Mur a febbraio, la struttura dell’ecosistema è organizzata secondo il modello hub & spoke. La funzione di hub (coordinamento e gestione delle attività) sarà svolta da una società consortile appositamente costituita il 9 giugno scorso, che conta 12 membri: le Università di Firenze, di Pisa e di Siena, Scuola Superiore Sant’Anna e Scuola Normale Superiore di Pisa, l’Imt Scuola Alti Studi Lucca, l’Università per Stranieri di Siena, l’Istituto Italiano di Tecnologia, il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), Toscana Life Sciences, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Confindustria Toscana.
Un ecosistema dell’innovazione è un sistema dinamico di soggetti, attività e strumenti, che attraverso relazioni e interazioni produce innovazione in maniera rinnovabile e sostenibile, creando valore per tutti gli attori che lo animano e per le comunità di riferimento. Spinge la ricerca verso le applicazioni e le aziende per far crescere le tecnologie, agevolando il trasferimento tecnologico e accelerando la trasformazione digitale dei processi produttivi. Gli ecosistemi dell’innovazione, secondo il Pnrr, nascono infatti in aree di specializzazione tecnologica coerenti con le vocazioni industriali e di ricerca del territorio di riferimento, promuovendo e rafforzando la collaborazione tra il sistema di ricerca, quello produttivo e le istituzioni territoriali. Le attività di THE si articoleranno in 10 settori o nodi di ricerca (spoke), tutti legati a tematiche avanzate di scienze della vita e affidati alla responsabilità di uno dei membri dell’ecosistema.
I programmi di formazione imprenditoriale, dedicati non solo agli spin-off ma anche a ricercatori e studenti, sono stati organizzati come iniziative congiunte dei partner per stimolare lo sviluppo di idee di carattere produttivo-industriale e come attività ulteriori di supporto agli spin-off accademici. Nel dettaglio, l’ecosistema affronterà i temi delle radioterapie avanzate e della diagnostica in oncologia, della medicina preventiva e predittiva, delle tecnologie, metodi e materiali avanzati per la salute e il benessere dell’uomo, delle nanotecnologie per la diagnosi e la terapia, dell’implementazione e innovazione per la salute e il benessere, della medicina di precisione e assistenza sanitaria personalizzata, dell’innovazione della medicina traslazionale, delle biotecnologie e imaging nelle neuroscienze, della robotica e automazione per la salute, della salute della popolazione.
-foto ufficio stampa Regione Toscana –
(ITALPRESS).
Cento milioni per i progetti culturali e turistici in Toscana
FIRENZE (ITALPRESS) – Oltre cento milioni dal Pnrr per i progetti culturali e turistici. “Ottimo risultato per la Toscana – ha commentato il governatore Eugenio Giani – è aver ottenuto, nel contesto delle sette linee di finanziamento sui beni culturali, un complesso di circa centocinque milioni di euro per borghi storici, edifici di culto di proprietà pubblica, torri e campanili, giardini storici e monumentali, teatri, cinema e musei. È molto importante il lavoro svolto dai Comuni e dai gestori di beni e strutture, ma mi sento particolarmente orgoglioso della funzione di informazione, coordinamento e supporto svolto dalla Regione Toscana”.
Giani ha parlato della globalità degli interventi, nell’ambito del Pnrr, a favore dell’efficienza energetica di cinema, teatri e musei e per l’attrattività dei borghi e il recupero di parchi e giardini storici, nonché per l’adeguamento sismico di edifici di culto, torri e campanili e il restauro di chiese.
“Centocinque milioni sui beni culturali, ben orientati su progetti credibili che hanno riscosso apprezzamento dalla commissione istituita presso il ministero dei Beni culturali, sono un bel successo per noi che crediamo quanto la cultura sia fattore identitario, di proiezione turistica economica e sociale della Toscana”, ha commentato ancora il presidente Giani.
La Regione Toscana ha presentato molti progetti al bando nazionale dei beni culturali inserito nel Pnrr. La maggioranza di questi sono stati considerati tra i migliori progetti e valutati ai vertici delle rispettive graduatorie. All’esito di quanto stabilito dal Ministero della Cultura, diciotto comuni della Toscana, sotto i 5 mila abitanti, beneficieranno di finanziamenti variabili da 1 milione e 500 a 2 milioni e 500 mila euro.
“Esprimo soddisfazione nell’apprendere la notizia che il Ministero della Cultura ha pubblicato le graduatorie relative alla riqualificazione dei piccoli borghi storici. Questo risultato rafforza l’obiettivo della valorizzazione della Toscana diffusa”, questo il commento del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. “Per i progetti che non sono rientranti tra quelli vincitori saranno studiate modalità di valorizzazione”.
– foto agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS)


















