FIRENZE (ITALPRESS) – Si rimette in moto il progetto per la creazione di un Centro regionale per la ricerca, la formazione e il trasferimento tecnologico su Big Data & Artificial Intelligence (CBDAI). In linea con il Piano nazionale Impresa 4.0 e con le scelte strategiche della Piattaforma regionale Industria 4.0 – che individuano Big Data e Intelligenza Artificiale fra gli ambiti strategici per la competitività del sistema produttivo e lo sviluppo del territorio-, la Regione Toscana aveva già approvato nell’estate del 2020 un protocollo d’intesa e adesso ha ripreso le fila del progetto, rallentato dalla seconda e terza ondata della pandemia. Sono stati quindi confermati l’interesse strategico e la partecipazione al CBDAI, il centro ideato per mettere in rete le varie articolazioni delle competenze e delle infrastrutture del sistema della ricerca regionale in materia, appunto, di Big Data Analytics e Artificial Intelligence (AI). Soprattutto, è stato deliberato di attuare quanto previsto dal protocollo d’intesa, dando mandato di individuare, all’interno del nuovo assetto organizzativo regionale e presso le Università e gli Enti di ricerca aderenti, i componenti del nucleo tecnico di coordinamento preposto a monitorare la costituzione operativa del Centro e la definizione del relativo programma di attività.
Al CBDAI parteciperanno, oltre alle direzioni coinvolte di Regione Toscana con i relativi esperti, il CNR, l’IMT di Lucca, la Scuola Normale Superiore, la Scuola Superiore S. Anna, le Università di Firenze, Pisa e Siena che portano esperienze decennali di numerosi gruppi di ricerca ed eccellenze scientifiche internazionali, con una massa critica di circa 400 scienziati, tra professori, ricercatori, dottorandi e assegnisti di ricerca: grazie al loro impegno i laboratori toscani sono entrati a far parte di tutte le reti di centri di eccellenza europei in AI recentemente lanciate dalla UE, vincendo e portando a termine decine di progetti finanziati con fondi nazionali e internazionali, in particolare europei.La Regione Toscana ha inoltre coltivato negli anni la Rete Telematica Regione Toscana, un network di Comuni ed enti del territorio che hanno via via condiviso i passaggi fondamentali della digitalizzazione.
Questo asset di collaborazione con gli enti pubblici dei territori, che sarà rinnovato nei prossimi mesi alla luce delle nuove strategie europee e nazionali sulla digitalizzazione nella PA, e delle opportunità derivanti dalle nuove tecnologie emergenti, assieme all’esperienza diretta degli uffici di Regione Toscana in progetti di Big Data e di analisi di dati, permetterà di utilizzare il Centro regionale CBDAI come collettore di esigenze concrete dai territori, come stimolo di nuovi progetti su tematiche analizzabili con i Big Data e l’Intelligenza Artificiale, e al tempo stesso di formare e far crescere gli enti locali su nuove competenze digitali legate all’analisi dei dati, accompagnandoli – per il tramite di Regione Toscana e del Centro regionale – in questo percorso di innovazione.
Le tecnologie Big Data ed AI sono al centro della trasformazione digitale della nostra società e stanno generando cambiamenti sociali ed economici molto profondi. I dati e i sistemi dell’AI stanno rapidamente diventando parte integrante della nostra vita quotidiana attraverso smartphone, wearable device, assistenti personali, digitali e robotici, veicoli con un crescente grado di autonomia, città intelligenti, industria 4.0. Di fronte a queste grandi opportunità, ci sono limiti da superare e rischi da evitare o mitigare.
E proprio con questa visione, l’Europa nel 2018 ha lanciato un piano strategico per l’Intelligenza Artificiale, intesa come la combinazione di Dati, IA e robotica, volto a mettere l’Europa al passo con gli sviluppi tecnologici, incoraggiare l’adozione di tali tecnologie da parte dei settori pubblico e privato, e preparare i cambiamenti socioeconomici che ne saranno indotti assicurando un robusto quadro etico e legale.
Questa visione è affiancata da investimenti di circa 1,5 miliardi di Euro nel biennio 2018-2020 nei vari programmi H2020, e da un impegno di circa 1 miliardo l’anno nel prossimo programma Horizon Europe e Digital Europe. E’ stimato che AI potrà mobilitare 20 miliardi/anno tra fondi pubblici e privati dopo il 2020 e contribuire alla ripresa dopo la crisi pandemica con un incremento del 14% del PIL mondiale e un aumento di fatturato stimato di 12.800 miliardi di euro (cfr. Programma Nazionale per la Ricerca 2021-27).
Ed è in coerenza con questa visione, volta a far coesistere le opportunità che interessano tutti gli ambiti scientifici e tecnico-produttivi, anche a livello regionale, con il rispetto dei valori etici e dei diritti umani, che la Regione con il supporto al CBDAI contribuisce al consolidamento in unico ecosistema delle competenze presenti sul territorio regionale, in grado di formare gli esperti di analisi dei dati del futuro, di sviluppare progetti con le aziende del territorio e fare della Regione un polo di attrazione degli investimenti a livello internazionale: tanto dei giganti del web quanto delle aziende del settore manifatturiero e delle pubbliche amministrazioni.
Il Centro CBDAI costituirà uno stimolo verso la trasformazione culturale, scientifica e tecnologica del tessuto produttivo toscano, e al tempo stesso un fattore di attrazione per le imprese che desiderino effettuare investimenti nella nostra Regione, in considerazione proprio del carattere strategico di queste tematiche per i processi di innovazione del prossimo futuro.
Il Centro offrirà supporto tecnico scientifico alle imprese, alla PA e a tutti gli enti pubblici e privati interessati al tema dei Big Data & AI; predisporrà progetti di formazione, ricerca e trasferimento tecnologico da presentare su bandi regionali nazionali ed internazionali; progetterà e contribuirà alla realizzazione di percorsi di formazione, educazione e divulgazione a tutti i livelli, dalle scuole di ogni ordine e grado, alle università, alle imprese, alla PA sul tema dei Big Data & AI, e loro applicazioni.
“Adesso, con l’iniziativa della Regione che dà vita al Centro regionale CBDAI, questo ecosistema unico in Italia si arricchisce di un punto di riferimento unitario, una decisione che contribuirà a spingere sull’acceleratore della ricerca e dello sviluppo, campi in cui la Toscana eccelle già da tempo. Ora, sotto l’egida di un’unica sigla, professoresse e professori, ricercatrici e ricercatori potranno impegnarsi ancora di più nel formare e trattenere in Italia, oltre che attrarli dall’estero, giovani cervelli e ricercatori” dichiarano l’assessora a università e ricerca, Alessandra Nardini, e gli assessori a sistemi informativi e e-government, Stefano Ciuoffo, e sviluppo economico, Leonardo Marras.
Potranno porsi come interlocutori con istituzioni e politica nel continuare a ideare tecnologie che migliorino la qualità della vita delle comunità: l’ultima frontiera dell’intelligenza artificiale. Da una scelta come questa si potranno determinare vantaggi anche per il sistema produttivo regionale che così diventa parte di un ecosistema avanzato sul piano dell’intelligenza artificiale e dei big data” concludono. La Regione Toscana si impegna a sostenere questo centro, sulla base di progetti concreti, che permettano di coinvolgere anche importanti investimenti privati. Ora la sfida è intercettare, anche attraverso una campagna di comunicazione mirata, imprese e aziende e far capire che se vogliono investire in Toscana c’è una rete di eccellenza e capitale umano pronta a dare supporto in tutta la filiera di trasformazione dei dati in conoscenze e servizi intelligenti, in grado di contribuire al benessere e al miglioramento della vita delle persone, nel quadro dei valori democratici.
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Toscana, riparte progetto per centro regionale al servizio innovazione
Dante, pubblicato il bando per le iniziative dei Comuni toscani
FIRENZE (ITALPRESS) – A partire da domani, 17 marzo, hanno tempo venti giorni i Comuni toscani che vorranno partecipare al bando per ottenere finanziamenti regionali per le celebrazioni in occasione del settecentenario della morte di Dante Alighieri.
La Regione Toscana pubblicherà domani sul Burt il bando “Celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri” che scadrà il 6 aprile e permette ai Comuni di accedere ai contributi per gli eventi. “Il programma delle celebrazioni è ai nastri di partenza – ha spiegato il presidente Eugenio Giani – entro il 6 aprile ogni realtà toscana potrà aderire ed entrare a far parte di questo grande evento diffuso. E tra giugno e settembre sarà un fiorire di iniziative come è naturale e giusto che sia per la terra che celebra il suo padre culturale”. Mostre ed esposizioni, convegni, presentazioni di libri, laboratori didattici, spettacoli, visite guidate, aperture straordinarie di musei, biblioteche e archivi, di istituti della cultura sono solo alcuni esempi delle iniziative ammissibili al finanziamento regionale che i Comuni potranno organizzare.
I beneficiari del finanziamento sono i Comuni toscani in regola con la rendicontazione di eventuali contributi regionali precedentemente, che garantiscano di realizzare le iniziative interamente nell’ambito del territorio della Toscana, gratuite per il pubblico ed entro il 30 novembre 2021. Le risorse complessive messe a disposizione del bando regionale ammontano a 200mila euro. Il contributo regionale coprirà il 100 per cento del costo complessivo del progetto e comunque non sarà superiore a 1.500 (millecinquecento). I finanziamenti saranno assegnati, fino all’eventuale esaurimento delle risorse disponibili.
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Caregiver, un contributo per chi assiste un familiare malato in Toscana
FIRENZE (ITALPRESS) – Dare un sostegno concreto ai familiari che si prendono cura di un congiunto malato.
E’ questo l’obiettivo di una delibera approvata dalla giunta regionale su proposta dell’assessora alle politiche sociali della Toscana Serena Spinelli.
La delibera attiva un contributo di quasi 5 milioni di euro che permetterà di prevedere assegni mensili di cura per un importo di 400 euro, per i cosiddetti caregiver familiari, cioè per quei familiari che si prendono cura e assistono un loro congiunto malato, disabile, non autosufficiente.
Gli interventi saranno destinati prioritariamente ai familiari di persone in condizione di disabilità gravissima, o che non hanno avuto accesso alle strutture residenziali a causa delle disposizioni normative legate a questa fase di pandemia.
“Questo provvedimento – è il commento di Serena Spinelli – è uno strumento per dare sostegno a chi si deve impegnare quotidianamente nel compito di assistenza familiare. Sappiamo bene, infatti, quanto in queste situazioni sia pesante il carico di cura e al tempo stesso quanto sia importante, per chi vive un grave problema di salute, poter contare sull’aiuto di una persona vicina”. Le risorse erogate dalla Regione sono parte del Fondo nazionale per il sostegno del ruolo di cura e assistenza del caregiver familiare. Lo stanziamento complessivo di 4 milioni 782mila euro sarà utilizzato nell’arco di due annualità: 2021 e 2022.
Si potrà accedere al contributo mediante una richiesta di presa in carico e valutazione presso gli appositi punti di accesso ai servizi sociosanitari territoriali. L’equipe, viste le condizioni cliniche e i bisogni della persona con disabilità o non autosufficiente, potrà assegnare il contributo di cura.
Il contributo economico verrà erogato mensilmente, come assegno finalizzato quindi a sostenere le funzioni di cura della persona che si assume in proprio l’onere dell’assistenza.
Si tratta di un intervento aggiuntivo e complementare agli accessi a domicilio di personale sanitario, e compatibile con altri contributi economici o servizi erogati con le medesime finalità di sostegno.
Sempre grazie a questo provvedimento verrà inoltre attivato un servizio regionale di supporto psicologico telefonico, tramite il centro di ascolto regionale, rivolto ai familiari il cui carico stia risultando troppo gravoso.
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Coronavirus, Giani “Dati ci portano a rimanere in zona arancione in Toscana”
FIRENZE (ITALPRESS) – “Oggi siamo in zona arancione, non posso certo prevedere cosa avverrà nella cabina di regia di venerdì però i primi elementi di valutazione dei dati che forniremo questa settimana probabilmente ci portano a rimanere in zona arancione”.
Lo ha detto il presidente della regione Toscana Eugenio Giani, a margine di una iniziativa svoltasi oggi a Firenze, parlando della situazione di pericolo di diffusione del contagio da Covid-19 in Toscana. “Le preoccupazioni della zona rossa non sembrano così forti come apparivano magari qualche giorno fa, però noi vogliamo prevenire-ha aggiunto Giani-, e per prevenire ci sono chiaramente dei focolai in Toscana, soprattutto con queste varianti dette brasiliane ed africane, che sono preoccupanti per la rapidità di diffusione del contagio. Quindi ad esempio io” questo pomeriggio “sarò a Monteroni d’Arbia dove stiamo preparando una tamponatura a tappeto della popolazione, come abbiamo fatto a Chiusi e a Sansepolcro. Stamattina parlavo con il sindaco di Cecina dove si prepara una cosa del genere”. “Noi accanto alla zona arancione-ha concluso Giani- prevediamo tutta una seria di restrizioni Comune per Comune, tipo la chiusura delle scuole, dove questo può essere elemento di contagio, e la zona rossa dove questo preoccupa per la varianti”.
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Cassa di espansione dei Renai, al via lavori del primo lotto in Toscana
FIRENZE (ITALPRESS) – Al via i cantieri per la realizzazione del primo lotto della cassa di espansione dei Renai, a Signa, alle porte di Firenze, una delle opere considerate strategiche per ridurre il rischio alluvioni non solo a Signa, ma in un’ampia porzione di territorio che comprende anche Firenze, Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino. La consegna dei lavori alla ditta che si aggiudicata la gara (costo complessivo dell’intervento 13,2 mln di euro, ndr) è avvenuta lo scorso 4 febbraio. Oggi a Signa la conferenza stampa organizzata dalla Regione alla quale hanno partecipato il presidente Eugenio Giani, l’assessora all’ambiente Monia Monni, il sindaco di Firenze Dario Nardella, di Signa Giampiero Fossi, di Campi Bisenzio Emiliano Fossi, di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi e il presidente del Consorzio di Bonifica Medio Valdarno Marco Bottino. La cassa di espansione dei Renai è inserita, tra le opere finalizzate alla mitigazione del rischio idraulico, nel Piano di Bacino del Fiume Arno-Stralcio Rischio Idraulico. Dopo un complesso iter, nel luglio 2012 si è conclusa la Via (Valutazione di impatto ambientale), la quale, in considerazione della dovuta attenzione al contesto territoriale, ambientale, sociale e economico interessato, ha previsto la necessità di indagini ambientali.
Nel 2014 è stato approvato il progetto esecutivo ed è indetta la gara di appalto. Le analisi ambientali hanno rilevato la presenza di inquinanti, con la conseguente necessità di provvedere alla bonifica la cui certificazione avviene il 31 luglio 2020. Il 1 ottobre 2020 viene firmato il contratto con l’impresa appaltatrice; il 4 febbraio scorso la consegna dei lavori, che hanno una durata prevista di 1035 giorni, cioè circa 2 anni e 10 mesi. La cassa d’espansione dei Renai, integrata all’interno del Parco dei Renai sia dal punto di vista ambientale che paesaggistico, insiste su un’area di 195 ettari per un volume massimo di invaso stimato in 11.080.000 metri cubi. La presa dell’opera idraulica si colloca nel tratto terminale del Bisenzio, dove quest’ultimo confluisce nell’Arno e ne risente prevalentemente del rigurgito. La cassa è strategica ai fini della regimazione delle piene dell’Arno ed è una delle principali tra quelle originariamente previste dal Piano di Bacino.
L’intervento, che ha un costo totale di 13,2 mln di euro, prevede anche la riprofilatura della sponda sinistra del Bisenzio e la stabilizzazione del fondo alveo, la costruzione degli argini della cassa a quota 38 metri sul livello del mare, la realizzazione dell’opera di presa del tipo a argine fusibile, il manufatto di scarico con paratoia regolabile con i relativi organi elettromeccanici e gli scarichi di esaurimento ed il collegamento dei laghi presenti nell’area.
E’ inoltre prevista la realizzazione, a quota di sicurezza, del nuovo ponte di accesso all’area, la demolizione del vecchio ponte e il rialzamento della circonvallazione di Signa. Il nuovo Ponte ha una luce di 77 metri con impalcato in cemento armato precompresso con cavi post-tesi sostenuto da un sistema di sospensione metallico con archi e pendini. I lavori saranno realizzati con una particolare attenzione alla salvaguardia della biodiversità della fauna e della flora presenti nel Parco dei Renai e saranno condotti in modo da permettere la continuità delle attività lavorative e ricreative che normalmente sono presenti nella zona. Il progetto è stato inoltre adeguato alle prescrizioni in materia di salute e sicurezza a seguito dell’emergenza Covid-19 e prevede la presenza del Tutor di cantiere, figura strategica per supportare le imprese e tutti i lavoratori, in particolare i rappresentanti del lavoratori per la sicurezza, che opereranno in questo grande cantiere. La direzione dei lavori è affidata al Genio Civile Valdarno Centrale della Direzione Difesa del Suolo della Regione Toscana.
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Vaccino, arrivate nuove dosi Pfizer ai medici di famiglia in Toscana
FIRENZE (ITALPRESS) – E’ stata consegnata oggi in Toscana la nuova fornitura di 44mila e 460 dosi di vaccino Pfizer-BioNTech, con il quale procede a pieno ritmo la campagna di vaccinazione, che da ieri coinvolge anche gli ultraottantenni.
Dopo il V-day over 80 di ieri, prosegue la settimana di rodaggio per questo filone di vaccinazione, che vede in prima linea i medici di medicina generale.
Partono oggi altre consegne per circa 30 medici, appartenenti a ulteriori medicine di gruppo. Ognuno di loro riceverà sei dosi.
Dopo gli 84 di ieri, sono altre 180 le persone anziane, quindi, che saranno vaccinate in questa settimana, selezionate dal proprio medico, in relazione alle priorità anagrafiche. Ogni medico organizzerà autonomamente le sedute vaccinali sulla base della propria organizzazione ambulatoriale, delle priorità assistenziali e degli accordi con i propri assistiti. L’obiettivo è familiarizzare sempre di più con il sistema di consegna, allestimento e somministrazione di questo tipo di vaccino.
Da domani, mercoledì 17 febbraio, si aprono anche le agende sul portale regionale, messo a disposizione dei medici di famiglia, perchè ciascuno di loro possa prenotare le dosi, che cresceranno, da utilizzare la prossima settimana individualmente o all’interno della propria medicina di gruppo.
Per le medicine di gruppo le consegne delle dosi richieste saranno effettuate da lunedì 22 febbraio a indirizzi predefiniti, mentre per i medici, che non sono in associazione, le consegne avverranno nelle farmacie convenzionate, che ciascun medico potrà scegliere, ritiransi le dosi da martedì.
“Attualmente la campagna di vaccinazione si snoda su 3 filoni – spiega il presidente Eugenio Giani – Ieri abbiamo avviato quello per gli ultraottantenni, che va ad aggiungersi ai due in corso, dedicati agli operatori sanitari e socio-sanitari e al personale e ospiti delle rsa, dove stiamo completando la vaccinazione degli anziani anche con i richiami; e al personale scolastico e alle forze armate e di polizia con AstraZeneca, che coinvolgerà presto le altre categorie, indicate dal Governo. Stiamo facendo il massimo per accelerare sulla somministrazione delle dosi giornaliere e arrivare a immunizzare i cittadini nel più breve tempo possibile”.
“La Toscana registra oggi dieci punti percentuali sopra la media nazionale – dichiara l’assessore Simone Bezzini – affermandosi tra le prime regioni per capacità di vaccinazione. Ieri abbiamo superato le 200mila somministrazioni totali di vaccino e il percorso vaccinale degli ultraottantenni sta proseguendo grazie alla collaborazione con i medici di medicina generale: un cammino nuovo e decisivo per il successo della campagna, che crescerà progressivamente nelle prossime settimane, anche in virtù dell’incremento delle forniture. C’è un intenso lavoro collettivo e ogni aspetto della filiera e della macchina organizzativa viene pianificato nel dettaglio. Ringrazio i medici e tutti gli operatori sanitari, coinvolti in questa grande sfida per tutelare la salute di tutti e vincere questa battaglia per la vita”.
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Giani incontra console Usa Ragini “Con la Toscana amicizia sincera”
FIRENZE (ITALPRESS) – “Sento molto la mancanza degli studenti e dei turisti americani a Firenze, il rapporto di amicizia e collaborazione tra la Toscana e gli Stati Uniti è sincero e antico, non a caso quando Firenze è divenuta capitale d’Italia ben il 20 per cento della popolazione era anglosassone, con una larga percentuale di americani. I nostri legami culturali, economici e, in questo momento, anche sportivi sono importanti e lavorerò per rinsaldarli ancora”. Con queste parole il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha accolto la console americana Gupta Ragini nel loro primo incontro ufficiale.
Al centro della conversazione l’attuale emergenza sanitaria ed i rapporti in corso tra il Consolato e l’assessorato regionale alla salute, ma anche il ruolo del Consolato nella promozione di partnership economiche ed investimenti utili a riattivare l’economia dopo la crisi, sia in Toscana che negli Usa.
L’incontro, cordiale e costruttivo, si è concluso con il suggerimento del presidente Giani di includere anche Firenze tra le tappe italiane del tour del neo-presidente Biden in Europa, quando sarà organizzato, e la richiesta alla console di lavorare insieme per realizzare un’iniziativa culturale da inserire nel calendario delle celebrazioni dantesche, per ricordare che proprio negli Stati Uniti, nel 1878, nacque la prima ‘Società dantescà.
La console Ragini ha donato al presidente Giani una parte delle storica bandiera americana che per anni ha sventolato dalle finestre del Consolato americano di Firenze; Giani ha accolto con commozione l’omaggio ed ha contraccambiato con un libro sulla storia di palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della Toscana, e alcuni prodotti dell’Officina di Santa Maria Novella, esempio dell’eccellenza qualitativa del ‘Made in Tuscany’.
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Edilizia sanitaria, in Toscana un piano da 170 mln per la Asl Centro
FIRENZE (ITALPRESS) – “Riqualifichiamo l’edilizia sanitaria della Asl centro con un piano finanziario da 170 milioni di euro. E lo facciamo con un programma di investimenti pubblici importante, perchè è nostra volontà rinnovare e riorganizzare il patrimonio strutturale e tecnologico delle Aziende sanitarie locali, e non solo, con un obiettivo ben preciso: quello di continuare a garantire servizi sempre più efficienti in tutti i territori della Toscana. Rispondere al fabbisogno di salute dei nostri cittadini è, e rimane, la nostra priorità”. Lo ha detto il presidente Eugenio Giani durante la conferenza stampa di oggi, dedicata alla presentazione degli investimenti, destinati alle opere pubbliche e, in particolare, ai lavori di edilizia sanitaria e all’acquisto di macchinari dell’Asl centro, per il biennio 2021-2022.
Il piano, illustrato nel dettaglio alla presenza dell’assessore alla sanità, Simone Bezzini, del direttore generale della Asl centro, Paolo Morello Marchese, e dei presidenti delle Società della Salute del territorio di competenza dell’azienda sanitaria, è frutto di tre diverse fonti di finanziamento, che saranno acquisite dall’Azienda tra fine febbraio e inizio marzo 2021.
“Si tratta di un programma significativo di investimenti in edilizia e tecnologie sanitarie, decisamente strategico per la riqualificazione complessiva dei beni patrimoniali e tecnologici della nostra sanità pubblica – aggiunge Bezzini -. E’ un contributo straordinario per le politiche sanitarie della nostra Regione, che continua a investire in strutture e tecnologie sempre più moderne, appropriate e sicure, quanto funzionali alle necessità di salute della comunità e alle aspettative degli operatori e degli utenti del nostro sistema sanitario. Lavoriamo, tutti quanti insieme, per qualificare costantemente l’offerta sanitaria ospedaliera e territoriale, e per migliorare i percorsi di cura e di assistenza. Gli ospedali, in particolare, avranno sempre più bisogno di investimenti anche per rispondere a requisiti di accreditamento avanzati e omogenei su tutto il territorio nazionale”.
Dei circa 170 milioni di euro complessivi, una parte (quasi 90 milioni) risale a un finanziamento ministeriale relativo alla legge finanziaria 67/88 art.20, reiterato nel corso degli anni, in cui lo Stato ha autorizzato l’esecuzione del programma straordinario di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico. 40 milioni circa sono, invece, relativi al mutuo attivo in Azienda per l’investimento in edilizia e grandi macchine. Infine, 20 milioni sono i fondi stanziati con il decreto legge 34/20 “Misure urgenti in materi di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonchè di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19” per incrementare i posti letto nelle terapie intensive e sub intensive nei presidi ospedalieri territoriali. Una quota parte di finanziamento riguarda anche fondi regionali (1 milione e 300 mila euro), già assegnati all’Azienda, e circa 11 milioni sono relativi a un mutuo precedente.
L’Asl centro, come spiegato dalla stessa azienda, andrà a capitalizzare l’ingente somma di finanziamento per la realizzazione di percorsi progettuali già avviati in questi anni per la realizzazione di grande opere pubbliche dislocate nelle 8 zone distretto (area fiorentina Centro, Nord-Ovest, Sud-Est, Mugello, Empolese Valdelsa, Pratese, Pistoiese e Valdinievole). I piani finanziari per investimenti in edilizia e ristrutturazione sono triennali (anni 2020-2021-2022) e vengono assegnati a quei progetti presentati, già in stato di avanzamento, a cui spetta l’assegnazione della gara di appalto. Nel dettaglio le somme assegnate alle singole Zone distretto: circa 87 milioni all’intera area fiorentina, 46 milioni all’Empolese Valdelsa, circa 20 milioni e 400 mila euro all’area pratese, 11 milioni e 700 mila euro all’area pistoiese, circa 3 milioni e 300 mila alla Valdinievole.
Per alcuni di questi è già in previsione l’esecuzione dei lavori nell’arco del 2021: la ristrutturazione della chirurgia ambulatoriale del presidio Palagi, l’adeguamento sismico della Casa della salute “Morgagni”, la realizzazione del Consultorio presso l’istituto degli Innocenti, la riqualificazione del Distretto di Via Gramsci, il progetto del nuovo pronto soccorso per l’ospedale “San Giovanni di Dio”, la riqualificazione area Ex Ceppo, a Pistoia. Parte dei progetti non ancora in fase di avanzamento, rispetto a questa quota di finanziamento, sono in cantiere per il 2023.
(ITALPRESS).


















