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Toscana, altri 3,1 mln per efficientamento energetico edifici pubblici

FIRENZE (ITALPRESS) – Ancora risorse statali per far scorrere ulteriormente la graduatoria relativa al bando per l’efficientamento energetico di edifici pubblici in Toscana. La Regione ha infatti adottato il relativo decreto a fine 2020 mettendo a disposizione altri 3,1 mln di euro che consentiranno di finanziare altri 10 progetti. Il bando, pubblicato nel 2017, è cofinanziato dal POR FESR 2014-2020 ed è nato con lo scopo di incentivare la realizzazione di progetti di miglioramento dell’efficienza energetica di immobili pubblici. “Abbiamo finora fatto un grande lavoro in questo senso – ha commentato l’assessora all’ambiente Monia Monni – e continuiamo a farlo cercando di reperire risorse per scorrere tutta la graduatoria che comprende 266 progetti ammissibili. Un investimento importante anche da parte delle amministrazioni e degli enti coinvolti, che devono anche loro cofinanziare le proposte. Impegnarci sull’efficientamento energetico degli edifici pubblici permette da un lato di migliorare l’accoglienza di chi ci vive o lavora e dall’altro di risparmiare risorse da impiegare in altro modo.
Senza poi trascurare l’abbattimento di emissioni climalteranti”.
La forte risposta che ha ricevuto il bando sul territorio ha prodotto una graduatoria di 266 progetti ammissibili (243 progetti ammissibili presentati dagli Enti Locali e 23 progetti dalle ASL e dalle Aziende Ospedaliere) su 295 domande presentate.
Il totale di contributi ammissibili dunque di 97 milioni e 700 mila euro su un investimento ammissibile pari a 136 milioni di euro. In particolare sono stati finanziati 150 progetti degli Enti Locali su 243 progetti ammessi per un importo complessivo pari a 53,26 milioni di euro.
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Covid, 800mila euro per un progetto di ricerca nelle scuole in Toscana

FIRENZE (ITALPRESS) – La Toscana sempre più punto di riferimento nazionale per il contrasto al virus tra i banchi di scuola. Grazie a un finanziamento statale di 800mila euro, assegnato dal Ministero della Salute alla nostra Regione, sarà avviato un nuovo progetto di ricerca, di durata biennale, centrato sulla sorveglianza, il controllo e il contenimento della circolazione del virus in ambito scolastico. La Regione Toscana è capofila a livello nazionale, con l’Agenzia regionale di sanità come soggetto esecutivo. Ad Ars vanno infatti gli 800mila euro assegnati, a copertura totale dei costi progettuali, come stabilisce un recente atto di Giunta, deliberato su proposta dell’assessore alla sanità Simone Bezzini.
“Il finanziamento consentirà di avviare un progetto di ricerca, finalizzato a potenziare ancora di più la prevenzione in ambito scolastico, nella lotta contro il Covid – commenta Bezzini -. Stiamo intervenendo a 360 gradi su ogni possibile fronte aperto o potenzialmente fragile, anche tramite indagini osservazionali sul campo. Un’allerta precoce ci aiuta a rafforzare il contrasto al contagio e a prevenire o a identificare in tempo eventuali focolai. Raccoglieremo dati e informazioni per rendere sempre più efficaci i nostri interventi. Conoscere è sempre il primo passo da compiere per prevenire”.
Il finanziamento del Ministero ha la sua ragione di essere: la Toscana ha assunto, infatti, il ruolo di ente capofila nell’ambito progettuale della linea 3 del programma CCM 2020 (Centro Controllo Malattie) dello stesso Ministero della Salute. Oltre alla Toscana, fanno parte del progetto unità operative di altre quattro Regioni (Veneto, Friuli Venezia Giulia, Marche e Puglia) e l’Istituto Superiore di Sanità. Il compito di Ars, per conto di Regione Toscana, è quello di gestire e coordinare le attività di tutti i soggetti coinvolti, nel settore della sanità pubblica, con l’obiettivo di dotarsi di strumenti epidemiologici innovativi, finalizzati a potenziare la sorveglianza, il controllo e il contenimento della circolazione del Covid-19. Questo progetto di ricerca, denominato “Sistemi innovativi per l’identificazione precoce di focolai Covid-19 in ambito scolastico in Italia”, ha la durata di due anni.
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In Toscana in arrivo bando da 4,7 milioni per giovani ricercatori

FIRENZE (ITALPRESS) – In arrivo nuove opportunità per i giovani che vogliono seguire percorsi di alta formazione tramite la ricerca. La Giunta regionale della Toscana ha infatti approvato le linee di indirizzo per il nuovo bando per assegni di ricerca con un budget complessivo di 4,7 milioni di euro. Questa linea di intervento, realizzata attraverso progetti di ricerca condotti in collaborazione fra Università o Enti di ricerca da un lato e imprese, operatori della filiera culturale e creativa regionale e altri soggetti privati dall’altro, si inserisce anche all’interno di GiovaniSì, il programma regionale per l’autonomia dei giovani. Si offre così, a giovani studiosi e ricercatori laureati che non abbiano ancora compiuto il 36esimo anno d’età, l’opportunità di integrare le conoscenze apprese in ambito accademico con competenze applicative, promuovendo così la loro crescita professionale e la loro occupabilità. Gli assegni di ricerca dovranno avere durata di 24 mesi e un importo annuo di 30mila euro lordi.
“Il nuovo bando assegni 2021 – commenta l’assessora regionale all’università e alla ricerca, Alessandra Nardini – è una grande opportunità per giovani ricercatrici e giovani ricercatori. Con questa misura, che prosegue una linea di intervento di successo già sperimentata dalla Regione Toscana negli anni passati, contiamo di finanziare oltre 100 assegni, di durata biennale, che consentiranno ai beneficiari di acquisire ulteriori competenze, spendibili professionalmente sia in ambito accademico sia, soprattutto, nelle imprese del nostro territorio”. I 4,7 milioni di risorse messe a disposizione dalla Regione, provenienti dal Fondo per lo sviluppo e la coesione, saranno incrementate da un cofinanziamento minimo obbligatorio del 30% richiesto alle Università e agli Enti di ricerca beneficiari. Uno stanziamento, questo, che va ad aggiungersi agli oltre 10 milioni di euro che, nell’ambito della programmazione europea FSE 2014-2020, hanno permesso di finanziare sin qui 320 assegni su 207 progetti di ricerca.
“Questo bando – prosegue l’assessora – mira inoltre a rafforzare le fondamenta della nostra struttura produttiva per uno sviluppo futuro sempre più orientato alla ricerca, all’innovazione e all’alta professionalità. Nelle economie moderne basate sulla conoscenza, a cui la Toscana appartiene, la principale risorsa per essere competitivi e innescare una crescita sostenibile è rappresentata dal capitale umano. Il bando assegni di ricerca mira ad inserire nelle aziende toscane, anche nelle PMI, risorse umane qualificate, accompagnate dai team di ricerca che nelle università e gli enti di ricerca seguiranno i progetti. Gli assegnisti saranno così un veicolo per trasferire alle nostre imprese, con progetti di piccola scala accessibili anche alle realtà più piccole, conoscenze, competenze, tecnologie e reti di relazioni fondamentali al rilancio delle capacità innovative e della competitività del nostro sistema produttivo. Ritengo fondamentale che la Regione investa nella formazione del capitale umano necessario, per competenze e conoscenze, a supportare lo sviluppo degli ambiti settoriali e tecnologici strategici”.
Per accedere al bando i progetti dovranno vertere su tematiche coerenti con gli ambiti applicativi e le priorità tecnologiche previste dalla ‘Smart Specialization Regionalè oppure su alcune tematiche specificamente indicate dal bando, per le quali sono state previste apposite riserve di risorse: intelligenza artificiale e Big Data, progettazione territoriale e rigenerazione urbana a base culturale, promozione della lettura;conservazione e valorizzazione di archivi fotografici.
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Contributi da 2500 euro a ristoratori, bar, imprese in Toscana

FIRENZE (ITALPRESS) – Tempi rispettati. Come annunciato prima di Natale, da oggi, 11 gennaio, si possono presentare le domande per il bando di aiuti a ristoranti, bar ma anche pasticcerie e ‘imprese del divertimentò come locali notturni e da ballo, che hanno patito pesanti danni durante i mesi di lockdown prima e poi per le restrizioni imposte per contenere il rischio di contagi da coronvacirus .
Il bando è stato pubblicato sul sito di SviluppoToscana – https://www.sviluppo.toscana.it/ristoratori – e a disposizione ci sono oltre 19 milioni e 543 mila euro. C’è tempo fino alle 17 del 25 gennaio per inoltrare le richieste e non sarà un bando a sportello: non varrà cioè la regola che priorità avrà chi per primo presenterà la domanda, il che avrebbe avvantaggiato i più ‘smart’ e attrezzati. Per godere dei 2500 euro di contributo a fondo perduto l’unica condizione richiesta è che dal 1 gennaio 2020 al 30 novembre dello stesso anno il fatturato generato sia inferiore di almeno il 40 per cento rispetto a quello dei mesi corrispondenti del 2019. L’intervento si rivolge a micro, piccole e medie imprese della ristorazione e del divertimento contraddistinte dai codici Ateco Istat 56 e 93.29.10.
La graduatoria sarà determinata in funzione della percentuale di calo del fatturato, privilegiando chi ha avuto le maggiori perdite. Le imprese costituite nel corso del 2020 saranno posizionate tutte al primo posto nella graduatoria, ma il contributo sarà riproporzionato rispetto agli effettivi mesi di operatività. Il conteggio parte dall’emissione delle prima fattura. Se l’azienda dunque è stata attiva fino a novembre di quest’anno per meno di undici mesi il contributo sarà inferiore a 2500 euro. Le imprese che hanno iniziato ad operare tra il 16 novembre e il 31 dicembre 2019 riceveranno il contributo pieno.
La domanda di agevolazione si presentano esclusivamente on line da un legale rappresentante dell’impresa previo accesso, tramite credenziali Spid Livello 2 o Cns, al sistema informativo, Subito dopo il 25 gennaio una graduatoria sarà velocemente composta sulla base delle autodichiarazioni presentate e, laddove risulti regolarità contributiva da parte delle aziende attestata dal Durc, l’erogazione del ristoro alle imprese sarà praticamente immediata. Nel caso di problemi con il Durc, ci saranno trenta giorni per regolarizzare o chiarire la posizione.
“Tutta l’economia sta soffrendo per le conseguenze dell’emergenza sanitaria da coronavirus – commenta l’assessore Leonardo Marras – Alle imprese e al sistema economico della Toscana mancheranno 12 miliardi di ricavi nel 2020 su 120 miliardi di Pil. Dovremo dunque nel 2021 fare una riflessione con tutte le categorie per capire come utilizzare al meglio le risorse in campo. Intanto abbiamo mantenuto la promessa di fine anno e pubblicato rapidamente questo bando”.
(ITALPRESS).

Vaccini anti-covid in Toscana, online portale per consultazione dati

“E’ un atto di assoluta trasparenza verso tutta la popolazione toscana, oltre che un importante traguardo tecnologico, che conferma ancora una volta l’eccellente qualità dei sistemi regionali di sanità digitale”.Così il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, nel presentare il nuovo portale web https://vaccinazioni.sanita.toscana.it, un nuovo strumento informatico, da oggi online, che consentirà a chiunque di seguire in tempo reale l’andamento della campagna di vaccinazione anti Covid, avviata in Toscana il 27 dicembre scorso.
“Tutto il sistema sanitario regionale è impegnato non solo nel garantire punti di vaccinazione capillari ed efficienti in ogni area della Toscana, ma anche nel rendere pubblica, e quindi trasparente, ogni fase del processo – prosegue Giani -. Chiunque potrà seguire l’avanzamento della campagna vaccinale e rendersi conto dell’importanza storica di questa operazione di sanità pubblica e dell’impegno straordinario degli operatori impegnati in prima linea e non solo, cui va il nostro più profondo ringraziamento”.
Il portale parte già con numerose informazioni: il numero delle vaccinazioni totali eseguite in Toscana; il numero dei vaccini somministrati agli ospiti delle Rsa e agli operatori sanitari e socio-sanitari; la rendicontazione, quotidiana e del giorno precedente, delle vaccinazioni eseguite per tipologia, per classi di età e genere, per Aziende sanitarie e ospedaliere dove vengono somministrati i vaccini; e altri grafici di approfondimento. Il portale si arricchirà di ulteriori dati (nuovi tipi di vaccini, prima e seconda dose, nuovi punti vaccinali, ecc…) in stretta correlazione con i nuovi assetti organizzativi, che l’avanzamento della campagna vaccinale richiederà nelle fasi successive.
“Continuiamo a lavorare senza sosta con tutti gli strumenti, le competenze e le straordinarie professionalità di cui il nostro sistema sanitario è dotato – aggiunge l’assessore alla sanità, Simone Bezzini -. Già da settimane un gruppo di quasi 100 professionisti sta lavorando all’attuazione della programmazione regionale per vaccinazione anti Covid. E’ un lavoro importante, complesso e articolato, che tiene conto di tante variabili, dalle diverse modalità di conservazione e distribuzione dei vaccini alle categorie cui somministrare il vaccino, dall’interazione costante con la struttura del commissario per l’emergenza Covid-19 alla strutturazione progressiva della campagna di vaccinazione, fino ai sistemi informatici per la prenotazione. Tutto questo è reso possibile grazie a un grande lavoro di squadra, che sta dimostrando un’ammirevole capacità di tenuta e di adattamento anche in situazioni mutevoli e complesse”.
“Un particolare non trascurabile – spiega Carlo Tomassini, direttore della Direzione Diritti di cittadinanza e coesione sociale – è anche la modalità di distribuzione delle dosi, che coinvolge contemporaneamente molti Paesi europei e che può, quindi, condizionare la programmazione del calendario di vaccinazione giornaliero sulla base delle forniture, che ci vengono assegnate settimanalmente. Un lavoro complesso, che ci obbliga a cambiare spesso l’assetto della nostra macchina organizzativa”.
“La Regione Toscana ha fatto da subito una scelta decisa nell’utilizzare un sistema di prenotazione diretta da parte dei cittadini, sfruttando anche l’esperienza maturata, proprio durante il periodo pandemico, per assicurare a esempio certezza dei tempi e della prestazione per i test sierologici e per i tamponi molecolari – conclude Andrea Belardinelli, responsabile Sanità digitale e innovazione -. Si pensi al sistema Prenot@tampone con oltre 340.000 tamponi prenotati fino a oggi, tramite ricetta elettronica, con garanzia di effettuazione nelle 24h successive alla richiesta. Registrare tutto sui nostri sistemi informatici, in questo caso il SiPSC, e analizzare i dati in tempo reale, ci consente di trovare le soluzioni migliori, oltre che rendere i dati disponibili in trasparenza a tutta la popolazione”.
“Un progetto molto importante sia per la fase 1 che per la fase 2, quando sarà avviata – sottolinea il consigliere del presidente per la campagna di vaccinazione anti Covid, Angelo Zubbani -. Questa è una battaglia che si vince insieme ed è doveroso che i cittadini vengano messi a conoscenza di quello che viene messo in atto, in modo concreto e trasparente, a tutela della salute di ciascuno di noi”.
Intanto, questa mattina, è stata completata da parte di Pfizer la seconda fornitura di 24.375 dosi complessive con la consegna odierna delle 21 scatole mancanti, contenenti le rimanenti 20.475 dosi, che vanno ad aggiungersi alle 3.900 dosi pervenute il 5 gennaio scorso.
L’agenda per le nuove prenotazioni online verrà aperta alle ore 20 di oggi, 7 gennaio, per la prosecuzione della fase 1 della campagna di vaccinazione. Potranno prenotarsi: personale che opera negli ospedali e rsa, medici e pediatri di famiglia, personale dell’emergenza-urgenza, volontariato addetto ai trasporti in ambulanza con 118. In relazione all’arrivo delle dosi verranno aperte ulteriori finestre fino al completamento di tutte le figure professionali, incluse nella fase 1.
Le prossime consegne di Pfizer sono previste: la terza tra il 12/13 gennaio prossimo, la quarta il 18 gennaio e la quinta il 25, sempre di questo mese.
(ITALPRESS).

In Toscana bando verde urbano e piste ciclabili, presentati 54 progetti

FIRENZE (ITALPRESS) – Sono stati in tutto 54 i progetti presentati nell’ambito del bando per la promozione di interventi di piantumazione di alberature e aree verdi nell’ambito della lotta ai cambiamenti climatici. “Abbiamo registrato una grande adesione da parte dei Comuni -ha commentato l’assessore Monia Monni -, sintomo della loro condivisione del nostro obiettivo di neutralità carbonica”. Il bando, uscito lo scorso anno e che fa parte della strategia regionale ‘Toscana Carbon Neutral’ che punta a raggiungere l’obiettivo della neutralità di emissioni climalteranti entro il 2050, ha messo a disposizione 5 milioni di euro per la realizzazione di progetti integrati di abbattimento dell’inquinamento. In primo luogo attraverso l’aumento del verde nelle aree urbane, ma anche la realizzazione di piste ciclabli o interventi destinati a ridurre le emissioni.
Su 63 Comuni che potevano partecipare – ha aggiunto l’assessore – hanno aderito in 52, l’82,5% del totale. 54 i progetti presentati con una richiesta di contributi che ha superato 11 milioni di euro. Con questo bando incentiviamo i Comuni, che si trovano nelle aree più critiche dal punto di vista della qualità dell’aria, a portare alberi in città e costruire piste ciclabili aumentando così le loro aree verdi, riducendo la concentrazione di CO2 e contrastando il cambiamenti climatici anche attraverso l’incentivazione all’uso di mezzi non inquinanti”. La Toscana è la prima amministrazione in Italia che ha emanato un bando così innovativo di contrasto ai cambiamenti climatici muovendosi contemporaneamente in 2 direzioni, “perchè dobbiamo sempre tener presente – ha detto ancora Monni – che l’anidride carbonica si contrasta in due modi: o non producendola, preferendo la bicicletta all’auto, o ricatturandola attraverso la piantumazione di alberi. I prossimi passi prevedono anzitutto la nomina della commissione interna per la selezione delle domande, per anticipare la pubblicazione della graduatoria rispetto alla scadenza del 31/03/2021”.
“Successivamente mi impegnerò per la possibile attivazione di nuovi finanziamenti per assicurare la realizzazione anche dei progetti che per il momento non potranno essere finanziati con la dotazione iniziale. In tal senso ricordo che il tema delle piantumazioni è già compreso nel quadro strategico regionale per i fondi comunitari 2021-2027 ed è stato oggetto di un progetto specifico nel PNRR previsto nell’ambito del Next Generation EU”.
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Commercio e riqualificazione urbana, Toscana finanzia progetti comuni

FIRENZE (ITALPRESS) – “Lo sforzo della Giunta per venire incontro a Comuni e imprese sul territorio consente oggi di premiare tutti i progetti che erano stati ammessi ma non finanziati per carenza di fondi”. L’assessore allo sviluppo economico, Leonardo Marras, spiega così i finanziamenti aggiuntivi grazie ai quali da un lato, si dà corso al soddisfacimento totale della graduatoria dei progetti presentati dai Comuni per la riqualificazione dei luoghi del commercio e rigenerazione di spazi urbani; dall’altro, si permette lo scorrimento parziale della graduatoria riferita a investimenti per infrastrutture per il turismo e il commercio e interventi di qualificazione dei centri commerciali naturali in Comuni con meno di 10mila abitanti. “Le integrazioni di risorse che abbiamo deciso – continua Marras – in un caso portano allo scorrimento totale della graduatoria, nell’altro estendono la platea dei beneficiari pur non esaurendola; in questo caso però la graduatoria resta comunque aperta e confido che nel 2021 si possano soddisfare altri progetti”.
Lo stanziamento di 165.646,74 euro disposto lo scorso novembre completa dunque lo scorrimento della graduatoria dei progetti per la riqualificazione dei luoghi del commercio e la rigenerazione degli spazi urbani in base alla l.r.
62/2018 (Codice del commercio). La cifra, che si aggiunge ai 579.704,43 euro già stanziati sul bilancio 2020-2022 e andati a beneficio dei primi 15 vincitori di bando, permette di premiare i 4 progetti di investimento che erano stati ammessi ma non finanziati per carenza di fondi. L’ulteriore integrazione di risorse decisa dalla Giunta riguarda i 278.692,37 euro destinati agli investimenti per infrastrutture per il turismo e il commercio e interventi di “micro qualificazione” dei centri commerciali naturali. In entrambi i bandi il soggetto gestore è Sviluppo Toscana S.p.A.
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Formazione universitaria in Toscana, 4,5 mln per i dottorati di ricerca

FIRENZE (ITALPRESS) – Fra gli emendamenti alla Legge di Bilancio 2021-2023 approvati in consiglio regionale in Toscana è previsto lo stanziamento di 4 milioni e mezzo di euro, distribuiti sulle tre annualità di bilancio, a favore delle politiche a supporto della formazione universitaria e nello specifico a supporto dei dottorati di ricerca. L’assessora Alessandra Nardini commenta “Sono particolarmente soddisfatta del risultato raggiunto e per questo ringrazio il consiglio che, anche grazie ad un certosino raccordo con gli uffici della giunta, ha permesso di assicurare la copertura finanziaria ad un intervento chiave nell’ambito delle politiche a sostegno dell’istruzione universitaria. Con il termine della programmazione FSE 2014-2020 rischiavamo di dover interrompere una misura sulla quale il sistema delle università toscane ha basato una parte importante della propria offerta dottorale; lo stanziamento previsto in Legge di Bilancio consentirà di assicurare continuità alla misura a sostegno dei dottorati Pegaso, un intervento fondamentale per le nostre Università e per lo sviluppo della nostra regione”.
La Regione Toscana finanzia dal 2011, con specifiche borse di studio, i Dottorati Pegaso, corsi realizzati in rete da più atenei, in collaborazione con enti di ricerca e imprese operanti sul territorio.
Il finanziamento, che intende favorire la partecipazione alla formazione dottorale da parte di una più ampia platea di giovani, mira a promuovere la qualificazione dei PHD. Questo è possibile grazie alla messa in rete delle eccellenze delle Università che consentono di formulare offerte formative strutturate, complete e di altissima qualità.
Grazie al sostegno regionale sono stati avviati corsi di PHD in ambiti disciplinari nuovi e di grande rilevanza per lo sviluppo futuro della regione (si pensi al dottorato Pegaso su Industria 4.0, a quello sulle Neuroscienze o a quello su Biochimica e biologia molecolare).
I bandi selezionano dottorati innovativi dal punto di vista dell’internalizzazione, ovvero corsi caratterizzati da accordi, co-tutele, scambi di docenti con università straniere e da periodi di studio all’estero obbligatori di almeno 6 mesi; dal punto di vista dell’intersettorialità premiando i dottorati caratterizzati da forte approccio multidisciplinare; dal punto di vista dell’imprenditorialità selezionando dottorati realizzati in collaborazione e con il cofinanziamento delle imprese operanti sul territorio regionale.
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