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In Toscana 119 nuovi casi di Coronavirus, morta una donna ad Arezzo

FIRENZE (ITALPRESS) – In Toscana sono 13.423 i casi di positività al Coronavirus, 119 in più rispetto a ieri (51 identificati in corso di tracciamento e 68 da attività di screening). I nuovi casi sono lo 0,9% in più rispetto al totale del giorno precedente. L’età media dei 119 casi odierni è di 41 anni circa (il 26% ha meno di 26 anni, il 22% tra 26 e 40 anni, il 41% tra 41 e 65 anni, il 11% ha più di 65 anni) e, per quanto riguarda gli stati clinici, il 68% è risultato asintomatico, il 21% pauci-sintomatico. Delle 119 positività odierne, 10 casi sono ricollegabili a rientri dall’estero. 1 caso è ricollegabile a rientri da altre regioni italiane (Sardegna). 10 casi individuati grazie ai controlli attivati nei porti e stazioni con l’ordinanza n. 80 della Regione Toscana. Il 35% della casistica è un contatto collegato a un precedente caso. I guariti crescono dello 0,6% e raggiungono quota 9.621 (71,7% dei casi totali). I tamponi eseguiti hanno raggiunto quota 652.362, 7.717 in più rispetto a ieri. Gli attualmente positivi sono oggi 2.650, +2,4% rispetto a ieri. I ricoverati sono 109 (1 in più rispetto a ieri), di cui 20 in terapia intensiva (stabili). Oggi si registra 1 nuovo decesso: una donna di 83 anni, ad Arezzo.
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Emergenza sangue in Toscana, ad agosto donazioni in calo del 15%

FIRENZE (ITALPRESS) – Continua la carenza di sangue anche in Toscana. Il periodo estivo, dedicato prevalentemente alle vacanze, ha determinato ad agosto un calo delle donazioni di sangue di circa il 15% rispetto al mese precedente, e del 10% se confrontato con lo stesso mese di agosto del 2019.
“Questa situazione è diffusa a livello nazionale – sottolinea Simona Carli, direttore del Centro Sangue della Regione Toscana – Infatti, se oggi, 2 settembre, andiamo sul sistema informatico nazionale, utilizzato da tutte le regioni per le richieste di sangue, vediamo che sono inserite richieste per 600 unità di sangue, comprese quelle di regioni che normalmente riescono a mettere a disposizione le proprie scorte in eccedenza, per compensare le carenze di altri territori. Da sempre l’estate rappresenta un momento dell’anno particolarmente delicato in tema di raccolta di sangue. Quest’anno, però, a causa delle misure restrittive anti Covid, le associazioni non hanno potuto portare avanti le loro attività di contatto e di sensibilizzazione in presenza, basilari per cercare nuovi donatori e fidelizzare quelli già attivi”. A ricordare l’importanza della donazione di sangue è anche l’assessore regionale al diritto alla salute, che ha richiamato l’attenzione sull’importante lavoro svolto dalle Associazioni e dalle Federazioni dei donatori della Toscana, che hanno garantito la loro massima collaborazione, nonostante l’emergenza Covid abbia messo in grande difficoltà le loro attività di promozione, chiamata e fidelizzazione. “In Italia, ogni giorno, oltre 1.800 persone necessitano di trasfusioni. Un fabbisogno, questo, che non si ferma mai, neppure ad agosto – continua Carli – In un momento così delicato per tutto il nostro Paese, ognuno può offrire il proprio contributo e fare la differenza, per garantire la continuità di tutto il sistema e dare una risposta adeguata, tempestiva e immediata alle necessità dei pazienti. Anche e soprattutto d’Estate è importante donare il sangue e gli emocomponenti. E’ un grande gesto di solidarietà e altruismo, in grado di salvare molte vite umane”. Chiunque può donare, basta avere tra i 18 e i 70 anni, pesare almeno 50 kg, programmare la donazione e recarsi presso il centro trasfusionale più vicino presente in ogni ospedale. Inoltre, dal 15 giugno scorso ai donatori è offerto gratuitamente il test sierologico.
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Scuola, in Toscana prima campanella 14 settembre

FIRENZE (ITALPRESS) – La scuola in Toscana ripartità lunedì 14 settembre. Come già annunciato a luglio, a seguito di una delibera approvata all’unanimità dalla Giunta regionale, la campanella tornerà a suonare nelle aule toscane con un giorno di anticipo rispetto al termine del 15 settembre indicato dalla Dgrt n.288 del marzo 2017. La scelta di ripartire il 14 settembre, di lunedì, è stata fatta al fine di garantire la didattica per l’intera settimana ed anche per allinearsi alle disposizioni nazionali date dal Ministero dell’Istruzione. Mancano dunque 23 giorni al ritorno in classe.
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Rossi “Bene i provvedimenti anti Covid ma servono controlli di polizia”

FIRENZE (ITALPRESS) – “Con qualche ritardo, ma la decisione di chiudere le discoteche a livello nazionale, come anch’io avevo chiesto, e di mettere l’obbligo della mascherina, che da noi in Toscana senza limiti temporali era già introdotto, è stata giustamente presa. La prima preoccupazione deve essere la ripresa dell’anno scolastico per evitare quella ‘catastrofe generazionalè di cui parla l’Onu”. Lo scrive su Facebook il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. “Tutte le misure e i provvedimenti che verranno presi, con i possibili conseguenti sacrifici, dovranno essere finalizzati a consentire ai nostri ragazzi di tornare a scuola – prosegue Rossi – Ma se non ci saranno i controlli da parte delle forze dell’ordine c’è il rischio che tutto resti a livello di buone intenzioni. Io rivolgo un appello al governo e al ministro degli interni affinchè garantiscano che i loro stessi provvedimenti siano rispettati”.
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Rossi “Test Covid gratis per chi rientra da Ue e spazio Schengen”

FIRENZE (ITALPRESS) – “Oggi, in attesa di decreti nazionali, ho firmato una nuova ordinanza in materia di contrasto al Coronavirus. Con essa si stabilisce che, fermo restando l’obbligo della quarantena per coloro che vengono dai Paedi individuati con decreto del governo, a coloro che si sono provenienti dai Paesi dell’Unione Europea e dallo spazio Schengen sia offerto gratuitamente di effettuare il test molecolare”. Lo scrive su Facebook il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. “Inoltre vengono rese più rigorose le linee guida nazionali per le discoteche, richiedendo di tenere per 14 giorni gli indirizzi dei frequentatori e di misurare la febbre all’entrata – spiega il governatore – Sono due misure ragionevoli e adeguate rispetto alla situazione. Faccio appello a tutti i cittadini edi avere comportamenti corretti e chiese a chi ha il dovere di controllare si intensificare l’attività”.
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Agricoltura e Green New Deal, in un atto gli impegni della Toscana

FIRENZE (ITALPRESS) – Sviluppare l’agricoltura di precisione, favorire la digitalizzazione del settore agricolo, sostenere l’agrobiodiversità. Sono questi alcuni degli obiettivi delineati nella decisione della giunta Toscana, approvata, con delibera dalla giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale all’agricoltura.
Nella decisione vengono indicati anche gli strumenti per realizzare queste linee programmatiche: le Comunità della Pratica, i Centri delle conoscenze e delle competenze e le Comunità del cibo. Si tratta di un atto che riassume in sè la politica di rispetto e sostenibilità ambientale che da tempo caratterizza le scelte della Regione e che rispecchia e si inserisce appieno nel solco tracciato recentemente dall’UE attraverso il Green New Deal – un patto per il sorgere di una nuova Europa all’avanguardia nelle politiche ambientali.
Di qui l’atto programmatico della giunta con il quale la Regione si impegna a sostenere lo sviluppo di Comunità della Pratica sull’agricoltura di precisione e la digitalizzazione del settore agricolo e agroalimentare; a creare le condizioni per la nascita e lo sviluppo di Centri delle conoscenze e competenze per i prodotti agroalimentari tradizionali toscani e per l’agrobiodiversità; e infine incentivare il confronto con le amministrazioni locali, i distretti rurali e biologici, i distretti del cibo. In tutti questi ambiti la Regione è impegnata da tempo. La Toscana, ad esempio, è stata la prima regione in Italia a dotarsi di una propria legge sulla tutela delle risorse genetiche autoctone a rischio di estinzione, e a istituire un sistema di tutela delle risorse genetiche locali di interesse agrario, zootecnico e forestale. Inoltre in Toscana diversi territori (Garfagnana, Valdichiana senese e aretina, Arezzo e le sue vallate, Monte Amiata e Crinale tosco emiliano) hanno costituito o stanno costituendo anche grazie al sostegno di Ente Terre Regionali Toscane la costituzione di Comunità del cibo e della biodiversità di interesse agricolo e alimentare. Un Polo per l’industria e la trasformazione agroalimentare toscana è in programma venga realizzato all’interno della Tenuta di Alberese, nell’area di Rispescia.
E ancora Terre Regionali Toscane ha da tempo avviato un percorso per potenziare le attività di agricoltura di precisione presso le proprie Demofarm (Tenuta di Cesa e Tenuta di Alberese), aziende agricole dimostrative, con funzione pubblica, che mostrano modelli innovativi realmente applicati, al fine di promuovere e facilitare l’adozione di pratiche innovative da parte degli agricoltori. Il testo approvato dalla giunta prevede, inoltre, di sostenere il processo di nascita e sviluppo del Centro per la sicurezza in agricoltura presso la Tenuta di Cesa di proprietà di Ente Terre Regionali Toscane che prenderà avvio nell’ambito di un percorso che vede come promotore l’assessorato all’agricoltura.
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Raddoppiati i fondi per i nidi e le scuole per l’infanzia in Toscana

FIRENZE (ITALPRESS) – Raddoppieranno per il prossimo anno educativo i contributi il sistema educativo integrato zero-sei anni. La Toscana – comunica la Regione – mette in campo 28,6 milioni di euro per nidi e scuole dell’infanzia. I fondi provengono per metà dall’Europa, per metà dal decreto rilancio del Governo e per una quota minore come contributo regionale per la mancata riscossione delle rette da parte delle scuole paritarie private durante il lockdown. Il sostegno della Regione al settore è stato deciso per fare fronte alle conseguenze della chiusura imposta dall’emergenza epidemiologica che stanno mettendo a rischio la sopravvivenza di tante strutture e migliaia di posti di lavoro. Oltre a dare continuità ai finanziamenti al bando 0-3 è stata data la possibilità di riconoscere i contributi regionali anche con lo svolgimento dell’attività on line da parte dei servizi, una deroga che da un lato ha permesso da un lato l’afflusso di risorse, dall’altro la ripartenza delle attività delle educatrici, che almeno in parte non hanno dovuto ricorrere all’istituto della cassa integrazione. Per i servizi privati 0-6 si è provveduto a garantire il più possibile un afflusso costante di risorse, dapprima consentendo ai Comuni di utilizzare i fondi ministeriali per il sostegno delle spese correnti dei nidi privati, dall’altro anticipando di 6 mesi l’annuale intervento regionale a supporto delle scuole dell’infanzia paritarie private di 2,1 milioni di euro. Tutte risorse già nella disponibilità dei Comuni. Un accordo con il ministero della coesione territoriale, reso possibile grazie anche alla collaborazione della Commissione Europea, consentirà di utilizzare le risorse della programmazione in corso per fronteggiare la grave emergenza dell’intero sistema 0-6 toscano e salvaguardare oltre all’offerta sul territorio di strutture e posti di lavoro anche la possibilità, per i genitori, di conciliazione tra vita familiare e lavorativa di molti genitori.
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Coronavirus, contributi agli affitti per 18 mila famiglie in Toscana

FIRENZE (ITALPRESS) – Aiuti sui canoni di locazione. E risorse aggiuntive per nuovi alloggi di edilizia residenziale popolare. Diciottomila famiglie avranno diritto a ricevere un contributo straordinario sull’affitto. Si tratta di chi per l’emergenza Covid-19 (e la crisi economica che l’epidemia e il lockdown hanno innescato) ha subito un tracollo nelle finanze familiari. La Regione Toscana, con l’assessore Vincenzo Ceccarelli, ha presentato gli esiti del bando straordinario deciso nei mesi scorsi dalla giunta, nel pieno dell’emergenza sanitaria, e che tutti i Comuni toscani hanno pubblicato. Il provvedimento interessa nello specifico chi nei mesi di aprile, maggio e giugno ha visto il proprio reddito ridotto di almeno il 30 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il paletto d’accesso ulteriore richiesto era un Isee, il parametro che misura i redditi e patrimoni delle famiglie in rapporto alla loro numerosità, non superiore a 28.684 euro. Chi rientrava in ambedue i parametri potrà richiedere un contributo pari a metà canone di locazione per tre mensilità, fino ad un massimo di 300 euro al mese nei comuni capoluogo e ad alta tensione abitativa (44 in tutta la regione) e 250 euro per gli altri. Gli uffici della Regione stimano che la spesa potrebbe arrivare fino a 13 milioni di euro, ma alla fine potrebbe essere anche inferiore visto che non tutti hanno subito tagli allo stipendio per tre mesi. La Regione trasferirà con un prossimo decreto 1 milione e 900 mila euro ai Comuni che non sono capoluogo nè possono essere considerati ad alta tensione abitativa: si tratta di 189 amministrazioni, oltre ad otto unioni comunali. Gli altri, i comuni capoluogo od Ata, possono fin da ora contare su una disponibilità di 7 milioni di euro che deriva dai residui dei contributi di morosità incolpevole non utilizzati e che potranno essere usati per il contributo straordinario. Alle amministrazioni comunali inoltre è già stata ripartita una prima tranche di 3,9 milioni del fondo affitto nazionale. “In questo modo – spiega l’assessore – potrà essere da subito coperto il fabbisogno dell’82 per cento della domande del secondo elenco, quelli dei comuni capoluogo o ad alta tensione abitativa, e il 70 per cento degli altri comuni”.
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