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TOSCANA, PROGETTI SANITARI PER TUNISIA, ALBANIA, SENEGAL

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Riguardano la Tunisia, l’Albania e il Senegal i Programmi di interesse regionale strategico (Pirs) per gli anni 2019-2020 approvati dalla Giunta della Toscana su proposta dell’assessore al Diritto alla salute, Stefania Saccardi. I tre progetti rientrano nel programma delle attività di cooperazione sanitaria internazionale 2019-2020, e la loro gestione verrà affidata direttamente al Centro di Salute Globale della Regione Toscana.
Questi i tre programmi, che avranno un cofinanziamento di 200.000 euro ciascuno e la durata di 24 mesi. Il primo è “Supporto alla riforma della sanità in Tunisia: rafforzamento del sistema sanitario e delle capacità strategiche e operative degli attori di settore pubblico”. Il progetto è in continuità con gli interventi portati avanti dal Centro di Salute Globale negli anni precedenti a sostegno e sviluppo della sanità tunisina. Si prefigge di rafforzare il settore pubblico della sanità integrando gli interventi su due assi principali: operativo e strategico.
Il secondo è “Supporto al sistema sanitario di emergenza-urgenza nelle regioni costiere albanesi”. L’iniziativa è volta al miglioramento della qualità delle cure di emergenza-urgenza, sia sotto il profilo medico-assistenziale, sia sotto il profilo organizzativo-gestionale nell’ambito ospedaliero (servizi di pronto soccorso) e territoriale (gestione del paziente in loco e/o suo trasferimento in idonea struttura di cura). I servizi di cura territoriali delle aree costiere sono quelli sui quali si concentrerà il sostegno e, tenuto conto della necessità di trasferire i casi più complessi, supporto verrà fornito anche a livello centrale di Tirana.
Il terzo è “Rafforzamento del sistema informativo sanitario del Senegal e miglioramento della salute delle donne e dei bambini”.
Il progetto si propone di intervenire nel rafforzamento e miglioramento dei servizi di salute pubblici nelle aree più fragili del contesto di intervento, Kaolack, Sedhlou e Kaffrine, attraverso attività di riabilitazione delle strutture e formazione del personale, al fine di garantire un incremento dell’accesso della popolazione a servizi socio sanitari di qualità.
Il progetto mira inoltre a rafforzare e ampliare la sperimentazione di un sistema informativo web-based nelle Regioni di Dakar, Thies e Louga, al fine di facilitare la raccolta dei dati di salute riproduttiva e materno-infantile della popolazione a livello di Distretto Sanitario in 3 Regioni del Senegal.
I Programmi di interesse regionale strategico 2019-2020 sono frutto di una concertazione con i diversi attori della cooperazione sanitaria internazionale della nostra Regione e si configurano come progettualità stategiche, sia per gli argomenti affrontati che per i Paesi di attuazione: Tunisia, Albania e Senegal. Saranno attuati in collaborazione con l’Agenzia Italiana di Cooperazione allo Sviluppo e d’intesa con le autorità ministeriali locali, e vedono il coinvolgimento di tutte le Aziende sanitarie toscane.

ROSSI “UE FA SUL SERIO SUL PATTO VERDE”

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“L’Europa fa sul serio per quanto riguarda il patto verde”. Lo afferma il governatore della Regione Toscana, Enrico Rossi, a margine della riunione della commissione ambiente del Comitato delle Regioni a Bruxelles. Il governatore ha spiegato che per contrastare i cambiamenti climatici bisogna partire da “l’isolamento delle abitazioni, il rinverdimento delle città e le sue aree limitrofi per migliorare la qualità dell’aria, la lotta alle plastica monouso e la riduzione delle plastiche ed il sistema finanziario – che deve – chiudere pian piano alle aziende che producono emissioni di gas”. Rossi ha sottolineato che per quanto riguarda la Regione Toscana, verrà messo in atto il piano ‘Toscana carbon-neutral 2030, il quale prende ispirazione dalle iniziative dell’Ue, e conclude poi affermando che “sarebbe auspicabile che tutta l’Italia si muovesse parallelamente alle intenzioni forti che vengono da Bruxelles e dall’Europa”.
(ITALPRESS).

GRIECO VICEPRESIDENTE NETWORK UE FORMAZIONE EARLALL

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L’assessore ad Istruzione, formazione e lavoro della Regione Toscana, Cristina Grieco, è stata eletta vicepresidente di Earlall, la più grande rete europea di Regioni sulla formazione professionale.
All’interno di questo network, l’assessore Grieco ha guidato e continuerà a guidare un gruppo di lavoro sull’imprenditoria giovanile ed è intervenuta, durante i lavori dell’Assemblea generale, per sottolineare l’importanza della formazione professionale, anche alla luce della nuova programmazione europea post 2020 e dell’esigenza di rafforzare i collegamenti tra formazione e mondo del lavoro.
Per l’assessore Grieco “la formazione professionale non va intesa come un percorso formativo di secondo piano, ma come una opportunità per tanti giovani che hanno voglia di mettersi alla prova e specializzarsi in vista di un mondo del lavoro sempre più dinamico e veloce”.
Questa posizione è stata condivisa anche dalla Commissione europea che in diversi incontri che si sono tenuti in questa due giorni di Bruxelles ha confermato che nella prossima programmazione ci saranno più risorse a sostegno della formazione professionale all’interno di programmi a gestione diretta come l’Erasmus plus.
“Una opportunità che la Regione Toscana saprà cogliere con una vera strategia di lungo periodo al servizio dell’intero sviluppo territoriale”, ha commentato l’assessore Grieco.
“Nel mondo di oggi la formazione deve anche essere intesa come un momento temporale continuativo e non solo come parentesi precedente all’impiego. Con le nuove tecnologie è impensabile che i giovani si formino una sola volta senza alcun tipo di aggiornamento, una volta entrati nel mondo del lavoro”, ha aggiunto l’assessore Grieco. “Il mio impegno come vicepresidente di questa Rete sarà di orientare i suoi lavori proprio su questi punti che per Regioni dinamiche come la Toscana sono fondamentali”.
“Tra le azioni chiave che ci sono state attribuite dalla Rete Earlall”, ha concluso Cristina Grieco, “lavoreremo a un documento strategico da sottoporre al Comitato delle Regioni, CoR, riguardo alla fuga dei cervelli”.

Il CoR, all’interno della sua Commissione Sedec (Affari sociali) ha lanciato il parere di iniziativa “Brain Drain in the EU: adressing the challenge at all levels” con l’obiettivo di contribuire alla formulazione di politiche e/o misure appropriate per mantenere, attrarre o recuperare una forza di lavoro altamente qualificata nelle Regioni.
La Regione Toscana ha fondato la rete Earlall ed oggi guida il suo Board insieme ad altre Regioni, tra cui i Paesi Baschi che al momento hanno la presidenza e che hanno ospitato le diverse riunioni di questa due giorni brussellese.

TOSCANA, DAL MINISTERO 5.5 MLN PER DIFESA SUOLO

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Sottoscritto l’accordo tra la Regione Toscana e l’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino settentrionale che renderà immediatamente disponibile per il territorio toscano un finanziamento statale di 5 milioni e 500 mila euro stanziato dal Ministero dell’ambiente e trasferito all’Autorità di bacino. Le risorse sono destinate ad attuare interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria nel territorio toscano finalizzati alla riduzione del rischio idrogeologico, individuati dalla Regione Toscana in base ad una scala di priorità condivisa con l’Autorità di bacino. Tutti gli interventi saranno realizzati dai Consorzi di bonifica, con la supervisione del Genio civile. Diverse le opere previste e finanziate. Le prime sono: il rinforzo dell’argine del torrente Montelungo (Stralcio 1 e stralcio 2); la sistemazione idraulica e forestale del fiume Arno nel tratto casentinese; il consolidamento e il ringrosso dell’argine destro dei torrenti Vingone e Cilone.

Queste le altre: i lavori urgenti di ripristino di un’erosione spondale in riva sinistra del fiume Arno; il ripristino di erosioni di sponda sul Rigo della Peschiera; il ripristino del Fosso Reggiaio; i lavori di sistemazione del canale la Bufalina nel comune di Vecchiano; la sistemazione dell’impianto idrovoro Arnaccio (lotto 2); l’installazione degli sgrigliatori automatici a servizio di due idrovore all’impianto Paduletta; la sistemazione idraulica forestale sul canale Trecina e il fosso Valmitrera; la riprofilatura della sezione idraulica del fosso Corniaccia in località Ventrurina; l’intervento di manutenzione straordinaria per il ripristino e l’adeguamento idraulico del fosso Monterosso.
I 5 milioni e mezzo vanno ad aggiungersi ai 7 milioni che ogni anno la Regione impegna sul fronte della manutenzione e agli 80 milioni circa che vengono introitati dai Consorzi tramite il contributo di bonifica.

“Prosegue l’impegno della Regione Toscana per la manutenzione dei corsi d’acqua di seconda categoria: parliamo di tanti corsi principali della nostra rete fluviale. Quindi sono molto soddisfatta del lavoro fatto con gli altri attori dell’accordo che ci consente di impegnare risorse per una priorità che riguarda la sicurezza dei cittadini”, ha detto l’assessore regionale all’Ambiente, Federica Fratoni.
Soddisfatto anche Massimo Lucchesi, segretario generale dell’Autorità di bacino. “Con la firma di questi giorni si dà il via all’attuazione del Programma stralcio sulle manutenzioni per l’annualità 2018, parte integrante di una nuova programmazione triennale di interventi a scala di distretto, che il Ministero dell’Ambiente ha deciso di portare avanti sulla base delle priorità in materia di difesa del suolo derivanti dalla pianificazione di bacino e consistente essenzialmente in interventi e misure ascrivibili alla manutenzione diffusa delle opere e del territorio”, ha affermato Lucchesi.

“In contemporanea e in modo complementare alla programmazione e realizzazione degli interventi prioritari e urgenti, è dunque sempre più forte la necessità di valorizzare e incentivare una nuova politica di ‘manutenzione’ e di ‘piccoli interventi’ da effettuare insieme alle grandi opere, quale risposta concreta e di pronta esecuzione, di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici, il tutto in piena coerenza con gli obiettivi e i contenuti dei Piani di bacino e in piena sinergia con la regione. Come confermato dalla convocazione di lunedì prossimo a Roma, alla quale parteciperà anche l’sssessore Fratoni, la manutenzione è ormai al centro dell’agenda politica e costituirà, d’ora in avanti, un’attività strategica per tutto il territorio distrettuale”, ha aggiunto Lucchesi.

E.ROMAGNA, BONACCINI “PIÙ IMPEGNO A DIFESA DOP E IGP”

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Intensificare l’impegno contro la contraffazione alimentare, un fenomeno in crescita che penalizza pesantemente il Made in Italy, a partire dai prodotti della Food Valley, il territorio che detiene il record europeo di Dop e Igp, ben 44. Veri e propri campioni di export come il Parmigiano Reggiano, il Prosciutto di Parma e l’Aceto balsamico.
Arriva dalla Germania il richiamo a un più forte gioco di squadra, all’interno dell’Unione europea, contro una pratica ingannevole che penalizza produttori e consumatori con prodotti che evocano un’inesistente origine italiana, come il famigerato Parmesan. L’occasione è data dalla prima giornata della missione della Regione Emilia-Romagna in occasione della “Settimana della cucina italiana nel mondo”: un appuntamento giunto ormai alla sua quarta edizione, che dopo New York, Cina e Canada fa tappa nel Paese che rappresenta il principale mercato per l’agroalimentare regionale con un valore di quasi 1,2 miliardi di euro, oltre il 18 per cento del totale.
Ieri a Berlino il taglio del nastro con il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, al termine di un’iniziativa dedicata appunto al tema dell’Italian sounding. “I nostri prodotti – ha sottolineato Bonaccini – rappresentano un’eccellenza nel mondo che va tutelata. Qui viene prodotto oltre il 40 per cento del valore alla produzione di tutte le Dop e Igp italiane. Prodotti di straordinaria qualità, che raccontano un territorio e che rappresentano sempre più un richiamo anche dal punto di vista turistico”.
“Siamo qui in Germania, Paese che già da tempo conosce e apprezza le nostre specialità, per rafforzare ulteriormente la nostra azione, a difesa di un settore strategico per la nostra economia, che in questi anni ha conosciuto un vero proprio boom anche sul fronte dell’export, con 6,5 miliardi di euro nel 2018, dato che arriva a sfiorare gli 8 miliardi se si considera anche il comparto della meccanica agricola”, ha aggiunto il presidente della Regione Emilia-Romagna.
Un taglio del nastro che è stata anche una festa nel nome della più autentica creatività emiliano-romagnola con l’omaggio a Federico Fellini di cui nel 2020 verrà celebrato il centenario della nascita. “Dal cibo al cinema: l’incredibile mondo commestibile di Federico Fellini”, il tema dell’iniziativa che è servita per riflettere sui legami tra gastronomia e film nella produzione del grande regista. Nella stessa occasione anche la proiezione del film “La notte non fa più paura” di Marco Cassini, dedicato al terremoto del 2012 e alla ricostruzione.
(ITALPRESS).

TOSCANA, DECIMO COMPLEANNO PER IL CENTRO DI ASCOLTO REGIONALE

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Dieci anni di attività al fianco dei cittadini, per aiutarli a orientarsi nei percorsi di cura e affrontare assieme le difficoltà e il disagio legati alla malattia. È il decimo compleanno del Centro di Ascolto Regionale, che ha sede all’assessorato al Diritto alla salute, in via Taddeo Alderotti, a Firenze. Nato per affiancare e orientare il malato oncologico attraverso l’ascolto telefonico, si è poi sviluppato nel corso degli anni, fino a diventare oggi riferimento, non solo per l’oncologia, ma anche per le malattie rare e numerose progettualità di promozione della salute sul territorio, come il contrasto al gioco d’azzardo. Lavora per sostenere i cittadini a fare chiarezza sui percorsi di cura, facilitare l’accesso ai servizi, favorire un avvicinamento alla rete dei servizi regionali e migliorare i processi di comunicazione fra cittadini, istituzioni e operatori socio-sanitari permettendo una migliore accessibilità alle informazioni e ai percorsi socio-sanitari.

“Il Centro di Ascolto Regionale – dice l’assessore al Diritto alla salute, Stefania Saccardi – è un servizio prezioso che la sanità toscana mette a disposizione di tutti i cittadini, che da ogni angolo della regione possono chiamare, negli orari indicati, per avere ascolto e risposta nei settori più diversi, dalle malattie rare all’oncologia, al gioco d’azzardo patologico, alle informazioni sul funzionamento dei servizi. Un modo per essere più vicini ai cittadini, ascoltare le loro esigenze, risolvere i problemi che incontrano nei loro percorsi sanitari”.
“Un grazie sentito a tutti gli operatori che con passione, competenza, professionalità fanno funzionare il Centro di Ascolto e lo rendono un servizio prezioso e insostituibile per la nostra sanità”, aggiunge Saccardi.
Oggi il Centro di Ascolto regionale, con il suo personale specializzato, è parte integrante di un grande network regionale, che fa dell’ascolto dei cittadini il perno per il miglioramento e l’innovazione dei servizi sociosanitari.

È rivolto ai pazienti e ai loro familiari, ma anche ai professionisti e alle associazioni. E con l’attività costante di ricerca consente di monitorare e comprendere le criticità e le risposte che il sistema è in grado di offrire. Al centro di tutto l’ascolto rivolto agli utenti, che, grazie all’intervento dei professionisti di cui è composto, permette di intercettare quelle risorse essenziali per un complessivo miglioramento della qualità della vita.

TOSCANA, BANDO 2019 PER CONTRIBUTO AFFITTO DI GIOVANISÌ

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E’ in attivazione il bando 2019 per il contributo affitto di Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani. Il bando è rivolto ai giovani dai 18 ai 34 anni che intendono uscire dal nucleo familiare usufruendo di un contributo della durata di tre anni per il pagamento di un canone di affitto. Le domande dovranno essere presentate dal 4 novembre al 18 dicembre prossimi. Solo in questo periodo, infatti, sarà attivo il nuovo bando per il contributo promosso dalla Regione nell’ambito di Giovanisì. Potranno partecipare i giovani residenti in Toscana da almeno due anni, purché abitanti con la famiglia e non intestatari di contratti di affitto.
Il contributo previsto, triennale, varia da un minimo annuale di 1800 euro (150 euro al mese) fino a un massimo di 4200 euro (350 al mese).

Per presentare domanda, tra i documenti richiesti, vi è anche la dichiarazione Isee, che non deve essere superiore ai 40000 euro nel nucleo familiare, in corso di validità e rilasciata entro il 18 dicembre 2019.
Fino ad oggi, con i precedenti sei bandi finanziati dal 2012 al 2018, ben 6014 sono stati i giovani che hanno beneficiato del contributo affitto del programma Giovanisì.
“Il rinnovo di questo bando conferma l’impegno della Regione verso le nuove generazioni anche nella parte che riguarda l’autonomia abitativa dei giovani”, spiega il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che evidenzia come lo scopo sia “sostenere con un contributo di durata triennale, che varia a seconda della fascia di reddito e della presenza di figli, giovani che vivono all’interno del nucleo familiare di origine ma intendono rendersi autonomi”. Il presidente Rossi precisa inoltre che “il sostegno all’affitto fa parte del pacchetto di opportunità che la Regione offre ai giovani attraverso il progetto Giovanisì”.

“Potranno partecipare single e coppie sposate, conviventi o che hanno deciso di convivere, di età compresa tra i 18 e i 34 anni”, precisa l’assessore regionale alle Politiche abitative, Vincenzo Ceccarelli. “E’ una misura che, oltre a favorire l’autonomia abitativa dei giovani, si aggiunge agli oltre 20 milioni che la Regione garantisce ai Comuni per il sostegno al pagamento degli affitti delle famiglie bisognose”.

TOSCANA, PROGETTO PER LA FRUIZIONE DELLA VAL DI CECINA

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Con un finanziamento regionale da 70.000 euro il Comune di Volterra (Pi), capofila di un gruppo composto da dieci Comuni della Val di Cecina e dall’Unione Montana Alta Val di Cecina, realizzazione entro la fine del 2019 uno studio di fattibilità per il progetto di paesaggio “Fruizione lenta della Val di Cecina”, finalizzato a promuovere lo sviluppo di un turismo escursionistico, valorizzare le produzioni locali, recuperare aree (anche industriali) lungo la Val di Cecina, valorizzare la ferrovia e le stazioni e, parallelamente ad esse, anche la mobilità ciclabile. Il protocollo che stabilisce modalità, obiettivi e tempi dell’accordo è stato sottoscritto questa mattina a Palazzo Strozzi Sacrati – sede della presidenza della Regione Toscana – a Firenze, alla presenza dell’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli.

“La Regione crede nella possibilità di valorizzare le specificità del nostro territorio attraverso dei progetti mirati, che sappiano valorizzare quanto di particolare c’è nelle varie aree – ha spiegato Ceccarelli – Per questo è nata l’idea dei progetti di paesaggio, strumenti urbanistici innovativi previsti dal PIT con valenza di Piano Paesaggistico Regionale. La Val di Cecina offre panorami di incredibile bellezza, una ferrovia celebrata anche da importanti autori del novecento, come Cassola, l’accesso al mare, molte importanti produzioni tipiche, sia artigianali che gastronomiche. Credo che ci siano tutti i presupposti per un progetto di valorizzazione che sappia trasformare questi elementi in strumenti di sviluppo”.

Lo studio di fattibilità avrà come principale scopo quello di valutare l’inquadramento territoriale e socio economico del progetto, chi ne trarrà beneficio, le possibili alternative, la fattibilità economica e finanziaria dell’opera. Il contributo sarà erogato in due momenti diversi: l’80% sarà anticipato, mentre il rimanente 20% sarà liquidato a saldo. Le attività dovranno essere rendicontate entro il 31 dicembre 2019.
“Questo accordo – ha aggiunto il sindaco di Volterra Marco Buselli – mette insieme 10 Comuni dell’alta e della bassa Val di Cecina e l’Unione Montana. Potrà aprire la strada ad un nuovo modo di vivere e fruire il territorio, in modo più lento e più autentico”.

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