“La Toscana si libera dalla plastica monouso e avanza nella lotta all’inquinamento. Ieri abbiamo approvato la legge che da quest’estate mette al bando la plastica monouso negli stabilimenti balneari, nelle manifestazioni pubbliche e nelle aree naturali protette”. Lo ha scritto su Facebook Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana. “Dobbiamo essere molto orgogliosi perche’ con questa decisione la Toscana anticipa la direttiva europea che dal 2021 mettera’ fuorilegge piatti, cannucce, posate, bicchieri, tazze e stoviglie non riciclabili. E’ un primo passo, fondamentale, per ridurre l’inquinamento dei nostri fiumi e dei nostri mari. Non ci fermeremo qui. Dall’autunno la plastica monouso sara’ messa al bando anche nelle universita’, negli ospedali e in tutti gli enti che dipendono dalla Regione. Sembra poca cosa ma parliamo di decine di migliaia di oggetti in plastica che tutti i giorni spariranno dalle mense e dai distributori automatici della Toscana. Chi vi dice che non si puo’ fare nulla contro l’inquinamento e i cambiamenti climatici dice una sciocchezza. Si puo’ fare molto e le Regioni, come ha fatto la Toscana, possono sfidare i governi nazionali a fare di piu’ e meglio”.
TOSCANA: BONUS BICI, RINNOVATA SOVVENZIONE
Novità in arrivo per i pendolari della Toscana, in particolare per quelli tra loro che amano pedalare. La Giunta regionale toscana ha dato il via libera ad una una nuova edizione del ‘bonus bici’, il bonus dal valore massimo di 150 euro – fruibile come riduzione sui titoli di viaggio Trenitalia o Tft – per gli abbonati ferroviari che dimostrano di aver acquistato una bici pieghevole dalle dimensioni massime di cm 80x110x40, trasportabile in treno gratuitamente, senza restrizioni di orario. La prima edizione del ‘buonus bici’ era stata varata nel 2016. Visto il successo ed il numero significativo di abbonati ferroviari che hanno mostrato interesse per l’intermodalità treno-bicicletta, la Regione ha deciso di ripetere l’iniziativa. “Treno e bici sono mezzi di trasporto sani e sostenibili, i più sostenibili in assoluto – ha spiegato l’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli – per questo è giusto incentivare il loro uso, tanto più se si tratta di un uso ‘abbinato'”. “Visto il successo di ‘In bici sul treno’ del 2016, abbiamo ritenuto giusto replicare l’iniziativa – ha aggiunto l’assessore – per dare l’opportunità agli abbonati ferroviari di acquistare bici pieghevoli da portare gratuitamente sul treno, in modo da potersi muovere in libertà, rinunciando ai veicoli a motore”. Come nel 2016, per assegnare i bonus bici sarà varato un apposito bando, al quale potranno partecipare tutti coloro che hanno acquistato una bicicletta pieghevole nuova dalle dimensioni massime di cm 80x110x40. Sarà necessario allegare alla domanda di partecipazione la documentazione fiscale (es. fattura/ricevuta fiscale, scontrino fiscale parlante) che dimostri l’acquisto, riporti sia le caratteristiche della bici comprata che la data (compresa tra la data di rilascio del bando e la scadenza del 31 marzo 2020), e sia riconducibile al soggetto che partecipa al bando. Alla richiesta dovrà essere inoltre allegata la documentazione del pagamento (es. ricevuta di bonifico/carta di credito/pago bancomat) e copia degli abbonamenti ferroviari in corso di validità (o abbonamento annuale o almeno 3 abbonamenti mensili rilasciati tra la data del bando e i 6 mesi precedenti). Il contributo sarà assegnato seguendo l’ordine cronologico di presentazione delle domande, fino ad esaurimento dei fondi.
TOSCANA ED E.ROMAGNA INSIEME PER LA MONTAGNA
Emilia Romagna e Toscana verso il decennale dell’alleanza per la promozione e valorizzazione turistica della montagna “tosco emilano-romagnola”. E’ stata rinnovata oggi a Bologna, alla presenza degli assessori al turismo delle due Regioni, Andrea Corsini (Emilia-Romagna) e Stefano Ciuoffo (Toscana), il nuovo protocollo d’intesa che per il triennio 2019-2021, vedrà le due agenzie regionali di promozione turistica (Apt Servizi e Toscana Promozione Turistica) collaborare per la realizzazione di azioni di promozione congiunta, l’attivazione di servizi condivisi di fruizione turistica e la partecipazione ad iniziative comuni finalizzate al rafforzamento dell’offerta turistica montana. “Sono soddisfatto, dichiara l’assessore al Turismo dell’Emilia Romagna, Andrea Corsini, di riconfermare questo importante sodalizio, frutto di una virtuosa sinergia tra gli enti di promozione turistica di Emilia Romagna e Toscana. Oggi rinnoviamo un accordo che ha promosso una nuova offerta di soggiorno lungo l’appennino sul mercato internazionale delle vacanze, con una proposta competitiva all’insegna del turismo d’esperienza, un lavoro, frutto degli incontri con gli operatori per raccontare l’ospitalità dei territori coinvolti lontani dalle mete turistiche principali ma ricche di storia e tradizione”. “Rafforzare la collaborazione per far sviluppare in modo congiunto principalmente l’appennino tosco romagnolo che le due regioni condividono e che è crocevia di importanti nuovi percorsi e motivazioni di viaggio che ci accomunano – afferma l’assessore toscano Stefano Ciuoffo -. Questo l’intento che vogliamo perseguire sapendo che la forte espansione del turismo legato ai cammini e al turismo verde in montagna sarà fortemente legato alla nostra capacità di portare avanti azioni comuni di pianificazione e promozione dei prodotti turisti che ci accomunano”. Quattro i segmenti d’offerta che, per i prossimi 3 anni, vedranno Apt Servizi e Toscana Promozione Turistica intervenire congiuntamente: turismo naturalistico e ambientale; turismo invernale; cicloturismo e turismo culturale. “Sinergia -dichiara Emanuele Burioni, direttore di Apt Servizi Emilia Romagna- è da sempre la parola chiave della promozione turistica dell’Emilia Romagna: quella tra pubblico e privato e quella tra territori. L’Alta Velocità ha notevolmente accorciato i tempi e le distanze tra i giacimenti di bellezza, benessere e cibo della Toscana e dell’Emilia Romagna, che oggi rinnovano un sodalizio virtuoso e imprescindibile per rimanere competitivi sui mercati mondiali delle vacanze. Un sodalizio sempre più importante, anche in vista delle azioni ed iniziative in vista della ricorrenza per i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri nel 2021. “Quella siglata oggi – ha commentato il direttore di Toscana Promozione Turistica, Francesco Palumbo – è la prosecuzione di una importante collaborazione iniziata nel 2012 e che è fondamentale per la riqualificazione e il rilancio del prodotto Montagna su un mercato dove i competitor sono sempre più agguerriti. Attraverso attività sia B2B che di engagement, rivolte direttamente al turista, proseguiremo il cammino di aggiornamento della nostra offerta turistica montana per renderla sempre più in linea con quelle che sono oggi le principali motivazioni di viaggio; ma anche per destagionalizzare i flussi e far vivere la destinazione tutto l’anno”. Un cammino, quello che vede impegnate le due agenzie, che in questi anni ha fatto sì che l’Appennino Tosco Emiliano si presentasse sul mercato con un unico prodotto “neve”, coinvolgendo circa 20 stazioni invernali (per un totale di 400km di piste), organizzate e attrezzate. Mentre sul fronte del turismo culturale sono stati promossi i prodotti dedicati a Piero della Francesca (Terre di Piero) – che coinvolge 72 località, 45 luoghi da non perdere, 36 opere, 7 itinerari, 10 eventi e 4 pacchetti turistici – e Dante (Le Vie di Dante) a cui hanno aderito ben 100 operatori e che vedrà il suo clou nel 2021, in occasione del VII Centenario della morte del poeta.
ELISOCCORSO, DALLA REGIONE OLTRE 18 MILIONI PER IL 2018/FOCUS LUGLIO
FIRENZE (ITALPRESS) – Dalla Regione 18.300.000 euro per lo svolgimento del servizio di elisoccorso nel 2018. Lo stabilisce una delibera approvata ieri, nel corso dell’ultima seduta di giunta, su proposta dell’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi. Il finanziamento complessivo sarà così ripartito: 6.700.000 euro per l’azienda sanitaria Toscana nord ovest (dove opera l’apparecchio Pegaso 3); 7.500.000 per la Toscana sud est (Pegaso 2) – Pegaso 2 e 3 fanno entrambi servizio diurno e notturno – ; 4.100.000 alla Asl Toscana centro, dove opera Pegaso 1 (Firenze), che svolge il solo servizio diurno. Il finanziamento per il 2018 è superiore a quello per l’anno precedente di oltre un milione di euro (per il 2017 era stato di 17.200.000 euro): l’aumento è dovuto all’accresciuto numero di missioni, e all’introduzione, dal novembre 2017, della tecnologia NVG (vedi spiegazione più sotto).
Nel 2017 gli elicotteri Pegaso hanno effettuato 2.170 missioni HEMS (Helicopter Emergency Medical Service), cioè attività di soccorso sanitario che hanno garantito il trasporto del paziente direttamente dal luogo dell’evento all’ospedale appropriato, per dotazioni e funzionalità, all’ottimale percorso di diagnosi e cura, nei tempi più rapidi possibile, in linea con le indicazioni internazionali, secondo le quali la precocità di intervento condiziona fortemente gli esiti di mortalità e disabilità residua. Nel 2016 le missioni HEMS erano state 2.056.
“Il servizio di elisoccorso è prezioso perché consente di prestare assistenza in tempi rapidi in ogni lembo della Toscana, sulle isole e nei luoghi più difficilmente raggiungibili dalle ambulanze – dice l’assessore Stefania Saccardi – In questi anni abbiamo cercato sempre di migliorarlo, rafforzarlo e renderlo più efficiente. Dal novembre 2017, per esempio, sul Pegaso 2 che vola da Grosseto, è in funzione la tecnologia NVG, che consente di aumentare la qualità e la sicurezza del volo notturno”.
La tecnologia NVG (Night Vision Goggles) consiste in visori a intensificazione di luce, che consentono ai piloti una visione migliore durante il volo notturno. Nel primo semestre 2018, il Pegaso 2 di Grosseto ha svolto 139 missioni notturne (di cui 126 con utilizzo della tecnica NVG), 32 delle quali sono state portate a termine solo grazie all’ausilio dei visori notturni.
Il numero degli interventi effettuati dagli elicotteri Pegaso cresce di anno in anno, anche per il sempre maggiore utilizzo degli elicotteri 118 per l’ottimizzazione dei percorsi di centralizzazione delle patologie tempo-dipendenti, quali trauma, arresto cardiocircolatorio, insufficienza respiratoria acuta, infarto, ictus (first quintet hour).
Gli elicotteri 118 effettuano, oltre all’attività di trasporto sanitario (HEMS: Helicopter Emergency Medical Service), anche attività di elisoccorso con l’utilizzo di tecniche che prevedono l’impiego di metodiche particolari, come l’uso del verricello, sulla base di una specifica convenzione tra la Regione Toscana e il Soccorso Alpino e Speleologico Toscano; nonché trasporto di farmaci, organi, persone, materiali in caso di calamità e maxiemergenze.
L’elisoccorso in Toscana
In Toscana il servizio di elisoccorso, attivato dal luglio 1999, è organizzato su tre basi operative:
– elicottero Pegaso 1, con base all’ospedale Santa Maria Annunziata (Ponte a Niccheri), nella Asl Toscana centro (Firenze), con competenza operativa prevalente nell’area Toscana centrale;
– elicottero Pegaso 2, con base all’ospedale Misericordia della Asl Toscana sud est (Grosseto), con competenza operativa prevalente nell’area Toscana sud e isole dell’arcipelago;
– elicottero Pegaso 3, con base all’aeroporto del Cinquale, Asl Toscana nord ovest (Massa Carrara), con competenza operativa prevalente nell’area Toscana nord e isole dell’arcipelago.
L’elicottero Pegaso 1 opera in orario diurno, mentre sia Pegaso 2 che Pegaso 3 sono in grado di volare anche di notte, garantiscono 22 ore di operatività al giorno, con turni di 11 ore intervallati da un’ora di fermo tecnico, e sono abilitati al sorvolo del mare e pertanto garantiscono il soccorso anche nelle isole dell’arcipelago toscano.
L’elisoccorso viene utilizzato per:
– interventi territoriali di emergenza/urgenza (interventi primari);
– trasporti interospedalieri di emergenza/urgenza (interventi secondari);
– attività di soccorso in ambiente ostile/montano;
– attività addestrativa, voli per ricognizioni, sopralluoghi;
– missioni tecnico logistiche su richiesta del Soccorso Alpino e Speleologico Toscano (SAST).
FONDO REGIONALE DI ASSISTENZA SOCIALE, DALLA REGIONE 3 MILIONI ALLE ZONE DISTRETTO/FOCUS LUGLIO
FIRENZE (ITALPRESS) – Tre milioni dalla Regione alle Zone distretto e alle Società della Salute per interventi e servizi sociali. Li destina una delibera presentata dall’assessore al diritto alla salute e al sociale Stefania Saccardi e approvata dalla giunta nel corso dell’ultima seduta.
La cifra fa parte del Fondo Sociale Regionale, alla cui composizione concorrono il Fondo Regionale di Assistenza Sociale (FRAS) e il Fondo Nazionale Politiche Sociali (FNPS). Al momento non ci sono ancora indicazioni precise sui tempi di assegnazione e trasferimento delle risorse spettanti alla Toscana derivanti dal FNPS (la cifra complessiva attribuita alle Regioni sarà di circa 263 milioni). Ma intanto la Regione ha ritenuto di rendere subito disponibili le risorse del FRAS, ripartendole e attribuendole alle Zone distretto quale trasferimento per il Fondo di solidarietà interistituzionale per il 2018.
“La Regione continua ogni anno a mettere cifre consistenti a sostegno delle politiche sociali, che vanno ad aggiungersi al Fondo nazionale – sottolinea l’assessore Saccardi – Con queste risorse si finanziano le maggiori spese effettuate dai Comuni e dalle Zone distretto”.
I 3 milioni di euro verranno ripartiti così:
– 40% per interventi per i minori stranieri non accompagnati o minori fuori famiglia (bambini e ragazzi 0-17 anni accolti in struttura o in affidamento familiare);
– 40% per interventi a sostegno della povertà alimentare;
– 20% per interventi a sostegno dell’accoglienza dei profughi.
(ITALPRESS)
VACCINAZIONI, TREND IN AUMENTO NEL 2017: SUPERATA LA SOGLIA DEL 95%/FOCUS LUGLIO
FIRENZE (ITALPRESS) – In aumento tutte le vaccinazioni in Toscana nel 2017. La Regione ha inviato alle direzioni di tutte le aziende sanitarie toscane il report sulle coperture vaccinali eseguite nel 2017. Il trend positivo riguarda tutte le vaccinazioni, la soglia del 95% fissata dai Lea (Livelli essenziali di assistenza) e dal Piano nazionale prevenzione vaccinale è raggiunta per l’esavalente, anche se i risultati più evidenti si possono apprezzare nelle coperture per la vaccinazione anti morbillo-parotite-rosolia (MPR), dove la media regionale a 24 mesi è aumentata di oltre 4 punti percentuali rispetto al 2016: dall’89,38% al 93,51%. La copertura vaccinale anti poliomielite, considerata come indicatore per il vaccino esavalente, si attesta al 95,78%, guiadagnando un +1,41% rispetto al 2016.
“Questo risultato importante deriva dalla sinergia di diversi fattori – commenta l’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi -, non ultimo la legge che nel 2017 ha introdotto misure più stringenti sull’obbligo vaccinale, che hanno incoraggiato le famiglie più esitanti a riflettere sui propri convincimenti. Anche se gli effetti positivi dell’obbligo saranno più evidenti nel corso del 2018. Nonostante questo miglioramento, è fondamentale non abbassare la guardia, per ottimizzare gli sforzi sostenuti fino ad oggi. Anche perché è necessario recuperare i bambini più grandi non vaccinati”.
Questo il confronto tra le coperture vaccinali raggiunte nel 2016 e nel 2017:
– antipolio: 94,37% nel 2016, 95,78% nel 2017
– difterite: 94,41% nel 2016, 95,68% nel 2017
– tetano: 94,61% nel 2016, 95,84% nel 2017
– pertosse: 94,41% nel 2016, 95,68% nel 2017
– epatite B: 94,09% nel 2016, 95,35% nel 2017
– morbillo: 89,38% nel 2016, 93,51% nel 2017
– parotite: 89,30% nel 2016, 93,42% nel 2017
– rosolia: 89,35% nel 2016, 93,47% nel 2017
– meningococco C: 90,66% nel 2016, 92,71% nel 2017
Decisamente migliorato anche il tasso di copertura per la varicella: al 31 dicembre 2017 si registra una copertura pari all’87,08%, +11,08 rispetto al 2016.
Epidemia di morbillo
Nel corso del 2017 si è verificata anche in Toscana, come nel resto d’Italia, un’epidemia di morbillo: 397 casi, di cui 59 tra gli operatori sanitari. Nel 2018, la situazione è notevolmente migliorata: ad oggi risultano segnalati 67 casi, di cui 4 tra gli operatori sanitari.
Per quanto riguarda la mancata vaccinazione per morbillo, al 31 dicembre 2017 risultano non vaccinati 2.040 bambini nati nel 2015: tra le motivazioni più significative, 417 bambini hanno avviato il percorso di recupero delle vaccinazioni non effettuate, 377 hanno espresso un dissenso informato temporraneo, 372 risultano rintracciati/contattati, ma non presentatisi, 308 hanno espresso un dissenso informato definitivo.
Avvio del percorso di recupero di vaccinazioni non effettuate
In Toscana la legge nazionale sull’obbligo delle vaccinazioni ha prodotto il suo effetto. Dal 7 giugno al 31 dicembre 2017, i bambini e i ragazzi che hanno avviato il percorso di recupero di vaccinazioni non effettuate in tutte le classi di età (0-16 anni) sono stati 30.586, oltre la metà dei quali, 17.050, nella fascia di età 0-6 anni.
Dal 7 giugno 2017 al 31 marzo 2018 sono stati 41.854 i bambini e ragazzi in tutte le fasce di età (0-16 anni) in regola con le vaccinazioni obbligatorie; di questi, 20.361 nella fascia di età 0-6. Rispetto ai dati al 31 dicembre 2017 c’è stato un recupero di 11.268, di cui 2.570 nella fascia 0-6 anni.
Dal 7 giugno 2017 al 21 giugno 2018 i “recuperati” in tutte le fasce di età (0-16 anni) sono stati 44.424; di questi, 20719 nella fascia di età 0-6.
Inadempienti
Al 31 dicembre 2017 il numero di bambini e ragazzi inadempienti (cioè che non hanno fatto almeno una delle vaccinazioni obbligatorie) in tutte le fasce di età (0-16) era di 127.968, di cui 15.877 nella fascia di età 0-6 (su una popolazione di 140.546).
Una precisazione necessaria: tra i ragazzi più grandi, circa un terzo è risultato inadempiente perché non ha eseguito la quinta dose di vaccino antipolio (entro i 18 anni), introdotta solo di recente dall’ultimo Piano vaccinale nazionale. In questo caso, non si tratta quindi di ragazzi che rifiutano la vaccinazione, ma che semplicemente non hanno avuto il tempo di effettuare l’ultima dose di antipolio.
Al 31 marzo 2018, il numero di bambini e ragazzi inadempienti in tutte le fasce di età (0-16) era di 116.700, di cui 12.566 nella fascia di età 0-6.
Al 21 giugno 2018, il numero di bambini e ragazzi inadempienti in tutte le fasce di età (0-16) è pari a 114.130, di cui 12.188 nella fascia di età 0-6.
Vaccinazione antimeningococco C
Nell’ambito della campagna straordinaria di vaccinazione contro il meningococco C, varata dalla Toscana nell’aprile 2015 (e prorogata fino al dicembre 2018), da aprile 2015 al 31 dicembre 2017 sono state somministrate in totale 934.120 vaccinazioni, di cui: 233.189 nella fascia di età 11-20, 417.733 fascia 20-45, 283.198 fascia oltre i 45.
Il tasso di copertura vaccinale antimeningococcica nei nati nel 2015, al 31 dicembre 2017 ha registrato un buon livello, attestanodsi al 92,71%, con un aumento del 2,05% rispetto al 2016.
Vaccinazione antinfluenzale
La vaccinazione antinfluenzale è lo strumento più efficace per prevenire le malattie e ridurre significativamente complicanze, ospedalizzazioni e decessi. Ma negli ultimi anni, in Toscana come nel resto d’Italia, il livello di copertura della vaccinazione antinfluenzale ha subìto una significativa flessione. Il minimo storico nella copertura vaccinale degli ultra65ennisi è registrato nella stagione 2014-2015: 50,6%. Nella scorsa stagione 2017-2018 la copertura vaccinale è risultata pari al 55,3%: in miglioramento, ma ancora molto lontana dall’obiettivo minimo di copertura vacicnale fissato al 75%.
Nella stagione influenzale 2017-2018 sono stati segnalati al sistema di rilevazione 63 casi gravi e complicati di influenza, con 15 decessi.
(ITALPRESS)
PROGETTI FILIERA AGROALIMENTARE, COINVOLTE 561 IMPRESE/FOCUS AGOSTO
FIRENZE – 30 milioni di euro di contributi per finanziare 18 progetti che coinvolgeranno 561 aziende agricole e agroalimentari e altri soggetti del comparto: sono alcuni dei numeri più significativi del bando per i Pif, Progetti integrati della filiera agroalimentare.
Oggi sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana è stato pubblicato il decreto di approvazione della graduatoria, annualità 2017: sono 18, come detto, i progetti ammessi e finanziabili, 16, quelli ammessi ma non attualmente finanziabili per mancanza di risorse e 20 i progetti non ammessi. Le risorse del bando, 30 milioni di euro, che attiveranno 67 milioni di investimenti, saranno dunque a disposizione dei vari attori del sistema agroalimentare (agricoltori, imprese di trasformazione e commercializzazione) che si sono dimostrate capaci di aggregarsi per favorire i processi di riorganizzazione e consolidamento e produrre azioni di rilancio.
“Questo bando conferma la grande determinazione di settori sempre più ampi del comparto agricolo e agroalimentare a fare squadra” ha sottolineato l’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi. “I Pif – ha aggiunto – rappresentano una grande opportunità per tutto il nostro comparto perché stimolano preziose sinergie, permettono a soggetti anche molto diversi di sostenersi reciprocamente e favoriscono il rilancio degli investimenti: secondo i dati in nostro possesso i 30 milioni di contributi ne attiveranno almeno altrettanti di investimenti”.
I soggetti che partecipano direttamente alla realizzazione dei 18 Pif attualmente finanziabili sono in tutto 561, fra aziende agricole primarie, aziende della trasformazione e della commercializzazione e distribuzione dei prodotti agro-alimentari, soggetti scientifici, reti di imprese ed agenzie formative.
Le filiere interessate da questi primi investimenti sono in primis quelle che la Regione Toscana ha fortemente voluto sostenere, poiché maggiormente in difficoltà, attribuendo ad esse maggiori priorità nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale: ci sono quindi 5 Progetti per sviluppare la filiera olivo-oleicola (per complessivi 21 milioni di euro circa di investimenti e 9,5 milioni di contributo), altrettanti 5 progetti rivolti alla filiera cerealicola (ma limitatamente al frumento tenero e al frumento duro) che prevedono investimenti per 17 milioni di euro (e 7,5 milioni di contributo), 2 progetti sulla filiera bovina e 1 sulla filiera ovi-caprina (complessivamente per 11 milioni di spesa e 5 di contributo).
Gli altri progetti finanziabili saranno rivolti alla filiera vitivinicola e alle colture industriali.
Vi sono poi 2 progetti, cosiddetti “multifiliera”, che raccolgono accordi e perseguono obiettivi rivolti a più filiere agroalimentari.
Secondo quanto previsto dal bando per ciascun progetto di filiera il numero minimo di soggetti partecipanti è 12. L’importo di contributo complessivo ammissibile per ciascun PIF va da un minimo di 150.000 euro a un massimo di contributo concedibile pari a 2.250.000 euro.
CON IL PROGETTO FUTUR-E RINASCERÀ IL SITO ENEL DI PIOMBINO/FOCUS AGOSTO
PIOMBINO (ITALPRESS)– Un percorso virtuoso e condiviso tra pubblico e privato per trasformare la dismissione di un’area industriale in una nuova opportunità multifunzionale per il territorio: anche per l’ex centrale Enel di Piombino prosegue il progetto Futur-e (https://corporate.enel.it/it/futur-e). che vede l’azienda energetica lavorare insieme a Regione Toscana, Comune di Piombino e società Stigliano Sviluppo SRL per la riqualificazione del sito.
Conclusi con successo i test di nuove tecnologie per la prima fase delle bonifiche, Enel ha sottoposto i risultati alle competenti autorità regionali per poter avviare le attività, facendo del sito un vero e proprio pilota per l’innovazione sostenibile nel campo delle dismissioni di aree industriali.
In particolare, il progetto riguarda l’utilizzo di un trattamento biologico per le aree in cui è stata rilevata presenza di idrocarburi che favorisce il processo di disgregazione da parte dei batteri naturalmente presenti nel terreno. Questo fa della Toscana la prima Regione ad affrontare il tema della bonifica di siti industriali con tecnologie innovative, sostenibili e riproponibili su larga scala su altri siti analoghi a livello nazionale e internazionale, in ottica di economia circolare, principio che l’Ente regionale ha recepito di recente nel proprio statuto. Coerentemente con gli obiettivi di Futur-e, che intende valorizzare tutte le opportunità derivanti da un processo di dismissione, anche le ulteriori fasi di bonifica non si limiteranno ad attività standard ma verranno utilizzate per testare e introdurre soluzioni innovative e sostenibili.
Dopo bonifiche e demolizioni, la seconda fase del percorso verso la nuova vita del sito di Piombino sarà la realizzazione del progetto che prenderà il posto dell’ex centrale: a seguito di una procedura competitiva di vendita, Enel ha firmato il preliminare per la cessione dell’area con Stigliano Sviluppo SRL, che si sta confrontando con Regione e Comune in merito agli aspetti urbanistici ed al conseguente percorso autorizzativo da avviare per la realizzazione della proposta di riqualificazione.
Infatti, in linea con i principi che ispirano Futur-e e come condiviso con le istituzioni locali, il sito dovrà svilupparsi secondo linee guida di sostenibilità sociale, economica e ambientale. Rispetto alla prima proposta presentata da Stigliano Sviluppo SRL, incentrata principalmente su uno sviluppo del sito a vocazione commerciale, il progetto sarà integrato con ulteriori funzioni, tra cui turistico ricettivo e ricreativo, nonché funzioni di ricerca scientifica e agricoltura sperimentale facendo dell’area uno spazio multifunzionale con numerose opportunità occupazionali grazie ai rilevanti investimenti previsti che verranno realizzati da qui a pochi anni. La finalizzazione del progetto prosegue in collaborazione con gli Enti Locali al fine di garantire fattibilità e sostenibilità progettuale coerente con le necessità e le aspettative del territorio.
Le attività di bonifica, in capo ad Enel, e quelle di demolizione e di nuove realizzazioni, effettuate da Stigliano Sviluppo SRL, verranno organizzate in modo da garantire per quanto possibile i cantieri in parallelo, riducendo così i tempi necessari per la rinascita del sito.
(ITALPRESS)


















