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CENTRI COMMERCIALI NATURALI, IN ARRIVO BANDO PER PROGETTI DI PROMOZIONE E ANIMAZIONE/FOCUS AGOSTO

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FIRENZE (ITALPRESS)- Un bando, di prossima pubblicazione, per accedere ai cofinanziamenti regionali per progetti di promozione e animazione dei Centri Commerciali Naturali. La giunta regionale, nell’ultima seduta, ha approvato i criteri generali e individuato la dotazione finanziaria che ammonta a 350 mila euro.

“Il bando – spiega l’assessore regionale al commercio Stefano Ciuoffo – rientra nella strategia regionale di sostegno alle destinazioni a minore attrattività turistica. Considerate le specifiche criticità presenti in alcune aree della Toscana, l’obiettivo di questo intervento è supportare questi territori attraverso progetti di animazione delle attività commerciali che si inseriscono in azioni integrate di valorizzazione delle risorse naturalistiche, culturali, enogastronomiche e artigianali. Il bando sarà pubblicato entro l’estate”.

Possono presentare domanda di cofinanziamento le MPMI in forma associata ATS, ATI, Rete-Contratto, Reti di imprese con personalità giuridica (Rete-Soggetto), Consorzi, Società consortili; altri soggetti operanti in attività di natura imprenditoriale in forma associata; due o più soggetti delle precedenti tipologie in maniera congiunta, riservato ai CCN siti all’interno dei Comuni con meno di 15.000 abitanti. Al momento della presentazione della domanda i beneficiari devono essere formalmente costituiti , oppure non ancora costituiti ma con l’impegno a costituirsi entro 90 giorni dalla data di ricezione della comunicazione del finanziamento e comunque prima dell’avvio della realizzazione del progetto.

La delibera approva i criteri di valutazione dei progetti ai fini dell’ammissibilità, stabilisce che la realizzazione e rendicontazione degli stessi debba avvenire entro il 31 dicembre 2018 ed individua le spese considerate ammissibili (assistenza tecnica, acquisto di servizi e materiali promozionali e di comunicazione, di servizi per la clientela in occasione di manifestazioni, animazione e intrattenimento, fidelizzazione e direct marketing). Infine viene stabilito che verrà erogato un contributo massimo del 50% del valore delle spese ammissibili e comunque non superiore a 30 mila euro e che il costo totale minimo del progetto per essere ammesso non deve essere inferiore a 7 mila euro. Il beneficio è concesso in regime di de minimis.

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TURISMO, 2,5 MLN PER SUPPORTO AVVIO AMBITI TERRITORIALI E PRODOTTI TURISTICI OMOGENEI/FOCUS AGOSTO

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FIRENZE (ITALPRESS) – Una dotazione di 2,5 mln di euro per dare sostegno alla fase di avvio degli ambiti territoriali e dei prodotti turistici omogenei previsti dal nuovo Testo Unico in materia di turismo. Lo prevede una delibera approvata dalla giunta regionale nell’ultima seduta.

 “L’obiettivo – dice l’assessore regionale al turismo Stefano Ciuoffo – è assicurare il massimo supporto ai Comuni nella fase di avvio degli ambiti turistici omogenei, importante novità introdotta dalla nuova legge regionale sul turismo, garantendo risorse utili per avviare e implementare i servizi per l’organizzazione dell’offerta turistica locale, favorendo l’aggregazione di più Enti accomunati da una propria specificità, e costruire un sistema coordinato per la gestione della rete regionale di informazione e accoglienza sul territorio. Più in generale sono modalità innovative per programmare le attività promozionali e costruire servizi ad hoc per i visitatori”.

 

Le risorse saranno erogate da Toscana Promozione Turistica previo avviso pubblico. I soggetti beneficiari dell’intervento saranno i comuni che abbiano stipulato la convenzione per la gestione associata delle funzioni di accoglienza e informazione turistica con Toscana Promozione rappresentati dal comune responsabile della gestione associata dell’ambito territoriale, ai quali sarà erogato un contributo fisso per ogni ambito territoriale costituito pari a 85 mila euro; per il prodotto turistico omogeneo già costituito viene destinata una contibuto pari a 120 mila euro ed ogni comune capofila delle aggregazioni potrà ricevere al massimo 30 mila euro.

 

Tale contributo potrà essere utilizzato per le seguenti azioni: costruzione della gestione turistica della destinazione; sviluppo di sinergie e forme di cooperazione fra soggetti pubblici e privati; pianificazione della gestione coordinata del sistema di informazione e accoglienza turistica sul territorio; ricerca e condivisione dei fattori di specificità dell’ambito e  definizione delle strategie per lo sviluppo dei prodotti turistici dell’ambito; gestione dei flussi informativi e dell’accoglienza turistica; eventuale elaborazione di un Destination Management Plan che definisca le linee strategiche per la gestione della destinazione turistica, attraverso l’individuazione di una visione condivisa tra tutti gli attori territoriali.

Ciascun ambito potrà presentare solo una domanda di contributo, secondo le modalità riportate nell’avviso. L’avviso sarà pubblicato sul sito di Toscana Promozione Turistica e trasmesso direttamente via PEC agli ambiti, sia a quelli già costituiti sia a quelli che si costituiranno successivamente alla pubblicazione.

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SICUREZZA OPERATORI SANITARI, LE ASL ATTUERANNO MISURE CONTRO LE AGGRESSIONI/FOCUS AGOSTO

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FIRENZE (ITALPRESS)– Che siano telecamere a circuito chiuso, dispositivi di sicurezza, illuminazione adeguata, impianti di allarme o metal detector, sistemi di pronto intervento, le aziende sanitarie toscane dovranno attrezzarsi: è un progetto sicurezza vero e proprio quello che è stato appena confezionato dall’assessorato al diritto alla salute per tutelare e proteggere gli operatori sanitari dal rischio di aggressioni. In anticipo rispetto alle disposizioni nazionali, la Toscana ha varato una serie di “misure antiviolenza” per le strutture sanitarie allo scopo di prevenire, contrastare fino a eliminare comportamenti aggressivi nei confronti di medici, infermieri e personale.

Le Aziende e gli enti del Servizio sanitario dovranno quindi attivare servizi adeguati di vigilanza nei Pronto Soccorso regionali e in tutte le aree a maggior rischio. Al contempo, anche il settore Sicurezza sui luoghi di lavoro dell’assessorato attiverà azioni specifiche per assicurare maggiori livelli di sicurezza nelle strutture sanitarie così da tutelare operatori e utenti, a cominciare da una rilevazione dell’attuazione delle misure di prevenzione e contrasto che, attraverso le domande poste alle aziende, si chiederà se le strutture sanitarie sono in grado innanzitutto di gestire la prevenzione di atti di violenza, ma in caso questi si verificassero, se sono dotate di strutture e tecnologie adatte e se hanno misure organizzative.

Sarà anche avviato un monitoraggio sull’andamento del fenomeno a livello regionale, e organizzata la promozione di adeguate misure di prevenzione e contrasto, prima fra tuttte la formazione e l’aggiornamento per management e operatori.

“Era importante intervenire e velocemente per contrastare un tipo di fenomeno, l’aggressione agli operatori sanitari, di cui troppo spesso ultimamente dobbiamo registrare episodi incresciosi – ha detto l’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi – Per questo abbiamo dato il via a questo programma che ha come obiettivo primario il diritto alla salute e alla sicurezza sui luoghi di lavoro e la prevenzione di atti che non vorremmo mai più si verificassero. Si tratta di tutelare i lavoratori innanzitutto garantendo loro la massima sicurezza e anche l’ambiente in cui operano, dove si presta un servizio prezioso che, in quanto tale, racchiude in se stesso il rispetto per la persona, di tutte le persone, chi deve essere assistito e chi assiste”.

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PROMOZIONE VINO MERCATI INTERNAZIONALI, 11.5 MLN SU NUOVA CAMPAGNA/FOCUS AGOSTO

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FIRENZE (ITALPRESS)– Approvate dalla giunta regionale nel corso dell’ultima seduta le disposizioni attuative della misura della promozione del vino toscano sui mercati internazionali per la campagna vitivinicola 2018/2019. A sostegno dell’export dei vini toscani, nell’ambito dei fondi europei della cd. “Ocm Vino” (Organizzazione comune del mercato del settore vitivinicolo), viene destinata a questa misura una somma di circa 11,5 milioni di euro.

“L’export vitivinicolo toscano – ha detto l’assessore regionale ad agricoltura e foreste Marco Remaschi – è uno dei fattori di traino del settore agroalimentare ed il sostegno a tutti i soggetti coinvolti diventa un elemento cruciale per poter garantire competitività. Abbiamo per questo motivo aumentato la dotazione rispetto al 2017, aggiungendo altri 3,5 milioni circa”.

Alla misura possono accedere i seguenti soggetti: organizzazioni professionali che si occupano anche di promozione dei prodotti agricoli, organizzazioni di produttori di vino, associazioni di organizzazioni di produttori di vino, organizzazioni interprofessionali, consorzi di tutela, produttori di vino, cioè le imprese, singole o associate (in regola con la presentazione delle dichiarazioni vitivinicole nell’ultimo triennio, che abbiano ottenuto i prodotti da promuovere dalla trasformazione dei prodotti a monte del vino, propri o acquistati e/o che commercializzano vino di propria produzione o di imprese ad esse associate o controllate), i soggetti pubblici (escluse le amministrazioni governative centrali, Regioni, Province Autonome e Comuni) con comprovata esperienza nel settore del vino e della promozione dei prodotti agricoli, associazioni temporanee di impresa e di scopo, consorzi, associazioni, federazioni e società cooperative, a condizione che tutti i partecipanti al progetto di promozione rientrino tra le organizzazioni professionali, i consorzi di tutela, e le reti di impresa composte da produttori di vino.

Tra i requisiti richiesti per chi vuole proporre progetti anzitutto la sede operativa in Toscana e la promozione di produzioni toscane; inoltre occorre avere adeguata disponibilità dei prodotti che vengono promossi, per poter rispondere alla domanda del mercato a lungo termine. I produttori di vino, in forma singola o associata, devono avere presentato, se dovuta, la dichiarazione di produzione e la dichiarazione di vendemmia nelle ultime tre campagne vitivinicole (2015-2017). Un altro requisito riguarda la disponibilità di sufficienti capacità tecniche per effettuare scambi a livello internazionale e di risorse finanziarie adeguate per realizzare il progetto in maniera efficace (fatturato medio nel triennio precedente pari al doppio del contributo richiesto). Qualora il soggetto proponente partecipi a più di un progetto, i progetti non possono essere rivolti allo stesso Paese o allo stesso mercato del Paese. I prodotti che possono essere promossi sono vini a denominazione di origine protetta, ad indicazione geografica protetta, vini spumanti di qualità, vini spumanti di qualità aromatici e vini con l’indicazione della varietà.

Riguardo alle azioni da attuare in uno o più Paesi o mercati sono ammesse: relazioni pubbliche, promozione e pubblicità, che mettano in rilievo gli elevati standard dei prodotti dell’Unione, in particolare in termini di qualità, sicurezza alimentare o ambiente; partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale; campagne di informazione, in particolare sui sistemi delle denominazioni di origine, delle indicazioni geografiche e della produzione biologica vigenti nell’Unione; studi per valutare i risultati delle azioni di informazione e promozione. I progetti devono avere una durata massima di 12 mesi.

Altre condizioni richieste per l’ammissione del progetto al contributo: descrizione dettagliata di obiettivi, azioni e sub-azioni che si intendono realizzare, indicazione dei Paesi terzi e dei mercati dei Paesi terzi interessati, dei prodotti oggetto di promozione e dei soggetti partecipanti al progetto, indicazione della durata del progetto ed il cronoprogramma delle azioni e delle sub-azioni, costo complessivo.
Il contributo massimo attribuibile a ciascun singolo progetto è pari al 50% delle spese sostenute per realizzarlo e comunque non può essere inferiore a 100 mila euro, qualora il progetto sia destinato ad un solo Paese terzo o mercato del Paese terzo, ed a 50 mila euro per Paese terzo o per mercato del Paese terzo, qualora il progetto sia destinato a due o più Paesi terzi o a due o più mercati di Paesi terzi.

Presto online saranno consultabili più nel dettaglio le disposizioni attuative che contengono anche i criteri di priorità in base ai quali viene stabilito il punteggio ai fini dell’ammissione a contributo ed entro la fine di agosto seguirà l’adozione dell’Avviso per la presentazione dei progetti, con le modalità procedurali per la presentazione delle domande di sostegno, l’individuazione dei soggetti proponenti ed i requisiti che devono possedere nonché tutte le disposizioni necessarie ai fini non solo della presentazione dei progetti ma anche della loro realizzazione.

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TARTARUGHE, CONFERMATO IL SECONDO NIDO DI ROSIGNANO/FOCUS AGOSTO

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FIRENZE (ITALPRESS)– Ci sono volute quattro ore di saggi e tentativi ma alla fine la fatica è stata ripagata. Confermata la seconda nidificazione sulla spiaggia di santa Lucia, a Rosignano Marittimo. Dopo la segnalazione all’Osservatorio Toscano per la Biodiversità fatta dal maresciallo della Guardia Costiera che ha rinvenuto nuove tracce di tartaruga Caretta Caretta, sul posto si sono concentrati anche gli operatori dell’acquario di Livorno e dell’associazione Tartamare.

La domanda adesso che si fanno tutti è se questa sia la solita madre tartaruga che ha deposto le uova nel primo nido, dove la deposizione è avvenuta nella notte fra il 27 e il 28 luglio. Al risposta arriverà dopo la schiusa delle uova, prevista per fine settembre, quando le indagini potranno confermare il dna della mamma.

L’evento è straordinario sopra ogni immaginazione: a tredici giorni dalla prima nidificazione, a circa 10 metri dalla battigia, la stessa distanza in cui si trova il primo nido, l’evento di ripete. Il prossimo 22 agosto a Rosignano un seminario di approfondimento tecnico prenderà in esame le due nidificazioni protagoniste incontrastate di questa estate 2018 sulla costa degli Etruschi.

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ECCEDENZE ALIMENTARI, 200 MILA EURO PER PROGETTI DI REDISTRIBUZIONE/FOCUS AGOSTO

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FIRENZE (ITALPRESS) – La Regione mette a disposizione degli enti del terzo settore 200.000 euro per progetti di raccolta e redistribuzione di generi alimentari, con il duplice scopo di evitare sprechi e andare incontro all’emergenza della povertà alimentare. Lo stabilisce una delibera presentata dall’assessore al diritto alla salute e al sociale Stefania Saccardi e approvata dalla giunta nel corso della sua ultima seduta, prima della pausa di ferragosto.

“La crisi economica ha impoverito molte famiglie, mettendole in difficoltà anche per l’acquisto di cibo – dice l’assessore Stefania Saccardi – Come Regione, già dal 2015 abbiamo messo in atto un programma di interventi assieme alla Caritas e all’Associazione Banco Alimentare della Toscana. Sempre con Caritas e Banco Alimentare e i soggetti della grande distribuzione abbiamo realizzato il progetto “Spesa per tutti”. Due mesi fa’ abbiamo siglato un protocollo d’intesa per favorire e valorizzare la donazione delle eccedenze alimentari e contemporaneamente ridurre la quantità di rifiuti. Vogliamo proseguire su questa strada virtuosa già intrapresa”.

L’emergenza della povertà alimentare, si chiarisce nella delibera, può essere contrastata anche salvando le eccedenze dallo spreco, impedendo che queste diventino rifiuti e redistribuendole gratuitamente alle persone indigenti. Perdite e sprechi alimentari generano impatti negativi ambientali ed economici e la loro esistenza solleva questioni di carattere sociale.

Dunque la Regione ritiene opportuno individuare azioni finalizzate a favorire la raccolta e la distribuzione di generi alimentari da parte dei soggetti del terzo settore, tramite la cessione di beni non commerciabili ma ancora commestibili da parte delle aziende del settore alimentare, della grande distribuzione e della ristorazione collettiva; promuovere “stili di vita” e sostegno di specifici progetti formativi per diffondere una corretta cultura della nutrizione; implementare il sistema informativo sociale regionale, con funzioni di osservazione, monitoraggio, analisi degli interventi e delle attività realizzate, da parte dell’Osservatorio sociale regionale.

Nell’ambito di queste azioni, la Regione destina, appunto, 200.000 euro a soggetti del terzo settore che verranno individuati tramite avviso pubblico. Un’apposita convenzione regolerà i rapporti tra Regione ed enti. I soggetti individuati dall’avviso pubblico dovranno presentare alla Regione Toscana un progetto per l’attuazione delle azioni indicate, che potrà essere finanziato per un massimo di 100.000 euro.

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RIQUALIFICAZIONE CENTRI COMMERCIALI NATURALI, BANDO DA 2,5 MILIONI DAL 10 SETTEMBRE/FOCUS AGOSTO

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FIRENZE (ITALPRESS) – Apriranno il prossimo 10 settembre (e fino al 9 novembre 2018) i termini per la presentazione da parte dei Comuni delle domande per la concessione di contributi a sostegno di investimenti destinati a riqualificare le infrastrutture dei centri commerciali naturali (esistenti o in via di realizzazione) dei Comuni con meno di 10 mila abitanti. La dotazione complessiva ammonta a 2,5 milioni di euro.

“Con questo Bando – spiega l’assessore regionale alle attività produttive e al commercio Stefano Ciuoffo – abbiamo l’obiettivo di aiutare i centri commerciali naturali dei piccoli comuni a rinnovare e riqualificare le proprie infrastrutture e migliorare l’offerta. Quindi uno stimolo a modernizzare arredi urbani, allestire spazi comuni, mettere a disposizione posteggi per biciclette, superare barriere architettoniche e molto altro ancora. Mettiamo a disposizione una cifra importante che consentirà a molte piccole realtà di potenziare e ottimizzare le proprie strutture con un occhio ad una miglior fruibilità e sicurezza delle stesse. Questo Bando si affianca all’altro previsto in uscita sempre a settembre per dare cofinanziamenti regionali per progetti di promozione e animazione dei Ccn stessi con 350mila euro”.

Il bando si rivolge ai Comuni con una popolazione residente non superiore a 10 mila abitanti e gli interventi ammissibili riguardano la riqualificazione delle infrastrutture per il turismo ed il commercio sulla base della proposta progettuale presentata dal Comune dove è già stato costituito un Centro Commerciale Naturale o dove, pur non presente, ne viene riconosciuta l’esistenza attraverso una deliberazione dell’Ente pubblico che individua un’area o più aree, potenzialmente atte ad accoglierlo.

La proposta (una sola per ogni Comune) dovrà indicare le varie fasi del progetto di investimento e il risultato finale da conseguire, le modalità di realizzazione, finanziarie e gestionali, e la capacità del progetto stesso di migliorare gli standard di offerta e fruizione del Centro. Le domande di contributo dei Comuni fino a 5.000 abitanti potranno riferirsi a investimenti con costi fino a 20 mila euro; quelli provenienti dai Comuni con popolazione compresa fra 5.001 abitanti e 10.000 abitanti non potranno superare i 25 mila euro. In ogni caso l’importo massimo del contributo concedibile è di 20 mila euro. I progetti dovranno concludersi entro 15 mesi dalla data di pubblicazione sul BURT del provvedimento di concessione; un’eventuale proroga, adeguatamente motivata, non potrà superare i 3 mesi.

Spese ammissibili. Acquisto di elementi per l’arredo e il decoro urbano (compresa l’installazione di opere d’arte), allestimento di spazi comuni, riqualificazione e valorizzazione del contesto urbano, allestimento di punti informativi, di accoglienza o desk informatizzati, contenitori per la raccolta dei rifiuti, fontanelle, dissuasori, aree e posteggi biciclette, fioriere, sedute, impianti di illuminazione secondaria, pedane per abbattimento barriere architettoniche, realizzazione cartellonistica, targhe e insegne identificative, allestimento di parchi giochi, installazione di superfici antitrauma, tettoie e allestimenti aree di sosta, segnapassi, rinnovo del verde pubblico, ripristino spazi blu (ruscelli, piccoli corsi d’acqua), altri interventi finalizzati all’obiettivo che seppur non ricompresi in questo elenco realizzino le finalità del Bando.

Le domande potranno essere presentate sul portale di Sviluppo Toscana.

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TOSCANA: SERVIZIO CIVILE, 220 POSTI PER BOTTEGHE SALUTE

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Servizio civile, 220 posti per il progetto regionale “Botteghe della Salute”, frutto di un accordo tra Regione e Anci (Associazione nazionale comuni italiani) Toscana, e finanziato con il POR FSE 2014-2020. Lo stabilisce una delibera presentata dall’assessore al diritto alla salute e al sociale Stefania Saccardi e approvata dalla giunta nel corso dell’ultima seduta. Il servizio della Regione Botteghe della Salute (BdS) è nato per consentire ai cittadini che vivono in luoghi di maggior disagio (zone montane, isole e periferie delle grandi città) di accedere con più facilità alla rete di servizi pubblici (servizi sanitari, sociali e di pubblica utilità). Chiaramente il servizio si rivolge soprattutto alle fasce più deboli della popolazione, prevalentemente anziani e disabili. I giovani del servizio civile dovranno garantire un supporto all’attività di Anci nelle Botteghe della Salute, in quelle già esistenti e in quelle che verranno aperte nei luoghi di maggior disagio. Obiettivo del progetto è infatti quello di aprire 10 nuove sedi BdS, proprio grazie al potenziamento del servizio civile.

Per il progetto, che avrà la durata di 12 mesi, la Regione mette a disposizione 1.242.620 euro. Soggetto attuatore del progetto, che rientra nell’ambito di GiovaniSì, il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani, sarà Anci Toscana, ente iscritto all’albo degli enti del servizio civile regionale. Anci Toscana dovrà presentare il documento operativo entro 20 giorni dalla pubblicazione della delibera sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana. In seguito alla presentazione del documento operativo da parte di Anci, la Regione emanerà il bando per la selezione dei giovani (che verrà poi effettuata da Anci Toscana).
“Con le Botteghe della Salute abbiamo voluto essere ancora più vicini ai cittadini e supportarli nell’accesso ai servizi, sanitari e non solo – dice l’assessore Stefania Saccardi – Il progetto funziona, e quindi abbiamo deciso di ampliarlo, inserendo nelle Botteghe della Salute 220 giovani del servizio civile, che potranno così rendersi utili nell’accompagnare e assistere i cittadini, soprattutto quelli delle fasce deboli che vivono nelle zone più disagiate della Toscana”.

Le sedi delle Botteghe della Salute saranno in sedi comunali o di associazioni di volontariato. O ancora, si tratterà di sedi mobili che possono raggiungere ancor meglio i cittadini che vivono in zone in cui non è possibile usufruire dei molti servizi on line, telematici e di pubblica utilità messi a disposizione dai vari enti interessati e dal sistema informativo regionale. Tra questi, i servizi accessibili tramite l’utilizzo della Tessera Sanitaria Elettronica (consultazione del Fascicolo Sanitario Elettronico, pagamento tasse regionali, ecc.); i servizi connessi agli Urp comunali, agli Sportelli Unici per il Sociale, agli Uffici Anagrafe, Tributi e Attività Produttive; i servizi forniti dalle aziende di servizi pubblici (idrici e ambientali). Oltre alle attività di sportello, per intervenire nei casi di isolamento e/o difficoltà di spostamento, vengono offerti alle famiglie servizi territoriali di accompagnamento scolastico, consegna a domicilio della spesa e farmaci, accompagnamento per disabili e anziani.

Tramite i punti BdS vengono inoltre fornite informazioni sui servizi gestiti direttamente dalla Regione, quali il Difensore Civico Regionale, il CRID – Centro Regionale Informazione e Documentazione sull’accessibilità per i disabili, e i servizi telematici di OpenToscana, con particolare attenzione allo SPID – Sistema Pubblico di Identità Digitale, questi ultimi allo scopo di facilitare l’informatizzazione capillare delle attività dei cittadini. Tra i compiti dei giovani che svolgeranno il servizio civile nelle Botteghe della Salute, presidiare le sedi BdS, fornire ai cittadini che si presenteranno il supporto e le informazioni necessarie, facilitare i cittadini nell’accesso ai servizi sanitari, attivare servizi di accompagnamento alla salute e all’inclusione per disabili, malati di Alzheimer o altre patologie invalidanti.

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