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Toscana, cresce il numero degli hub aziendali per la terza dose

FIRENZE (ITALPRESS) – E’ in pieno svolgimento la campagna vaccinale della Toscana, che punta ad aumentare la già ragguardevole platea dei vaccinati con terza dose. Il prossimo lunedì 10 gennaio apriranno tre hub aziendali per la somministrazione della dose booster: Eli Lilly a Sesto Fiorentino, Confindustria Toscana Nord a Montecarlo-Lucca, Solvay a Rosignano in provincia di Livorno. Lunedì 17 gennaio inizierà le vaccinazioni anche Società Autostrade con hub presso la Chiesa di San Giovanni Battista (Uscita A1 – Firenze Nord). Società Autostrade non vaccinerà solo i propri dipendenti, ma anche 160 cittadini toscani al giorno, che potranno prenotare la vaccinazione sul portale https://prenotavaccino.sanita.toscana.it/#/home. Lo scorso dicembre era stato attivato l’hub di Confindustria Pisa a Ospedaletto.
“Ringrazio le aziende e le associazioni di categoria toscane di questa disponibilità, che contribuisce ad accelerare la campagna di somministrazione dei richiami, che è tra i nostri obiettivi di contrasto al Covid, vista la circolazione del virus nella popolazione – commenta il presidente Eugenio Giani -. Questo ulteriore canale di vaccinazione ci consente di raggiungere più persone possibili e di mantenere alta la protezione di quelle già vaccinate con ciclo completo. Anche se siamo tra le Regioni che hanno somministrato più terze dosi in Italia, il virus corre e noi dobbiamo contrastarlo con ogni mezzo”.
“Ringrazio queste realtà produttive, che ci aiutano a ottenere i massimi risultati possibili – fa sapere l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini – e auspico che il numero degli hub vaccinali aziendali possa crescere ancora. La loro disponibilità testimonia responsabilità sociale e attenzione in un periodo in cui la variante Omicron si diffonde a ritmi esponenziali nella popolazione. Questa nuova variante, estremamente contagiosa, non va sottovalutata. E’ importante vaccinarsi, come mostrano i dati, soprattutto per contrastare le forme severe della malattia, i ricoveri in terapia intensiva e i decessi. Fondamentale è anche rispettare tutte le misure di prevenzione, individuale e collettiva”. “La collaborazione con le aziende e le associazioni di categoria, che abbiamo avviato la scorsa estate per aumentare il numero delle somministrazioni del vaccino, è stata molto positiva – afferma l’assessore alle attività produttive Leonardo Marras -. E’ una sinergia che rende forte la Toscana, nonostante le difficoltà determinate dalla pandemia. Ringrazio tutti loro del contributo concreto, del senso civico e della responsabilità, di cui danno quotidianamente prova. Sono al nostro fianco anche nel ricordare che dobbiamo continuare a essere prudenti e a rispettare in modo rigoroso tutte le misure anticontagio – aggiunge – a partire dall’uso puntuale e corretto della mascherina. Da parte nostra – conclude – continueremo a mantenere alto il livello di allerta lungo tutta la filiera di contrasto al Covid”.
Le imprese e le associazioni di categoria, interessate a partecipare alla campagna di vaccinazione in azienda, potranno richiedere i necessari chiarimenti tecnici al seguente indirizzo email: [email protected].
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Lavori sotto Ponte Vecchio in Toscana, Monni “Tutelare i fiumi”

FIRENZE (ITALPRESS) – Fine dell’anno con i lavori di bonifica sull’Arno sotto il Ponte Vecchio. Il luogo simbolo è stato l’occasione per spiegare l’intervento di manutenzione in corso e fare un bilancio di fine anno per la difesa del suolo nel Medio Valdarno e in Toscana. Gli scavatori del Consorzio di Bonifica Medio Valdarno hanno lavorato anche durante le feste di Natale per eseguire l’importante lavoro di manutenzione sulla sponda destra dell’Arno dove si affaccia la Società Canottieri di Firenze.
Gli interventi presentati stamani sono realizzati dal Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno su richiesta e in accordo con il Genio Civile Valdarno Superiore.
E’ stata riprofilata la banca a fiume per ripristinare la condizione di progetto; con l’intervento attuale è stato pulito il materiale che negli anni si era sedimentato a causa del passaggio delle piene creando sulla banca un profilo longitudinale “a schiena d’asino” che rendeva difficoltosa la manutenzione della sponda . L’intervento, che al momento sembra aver stravolto lo stato dei luoghi ma che a breve comunque tornerà ad essere com’era ovvero erboso ben tenuto e fruibile, permetterà poi una manutenzione ancor più agevole e curata che in precedenza. “La manutenzione dei nostri fiumi – ha detto l’assessora all’ambiente e alla difesa del suolo Monia Monni- è un pezzo fondamentale dell’insieme di interventi che garantiscono la maggiore sicurezza dal rischio idrogeologico, ma non solo. Fiumi curati e manutenuti rappresentano per le città aree verdi da restituire alla cittadinanza. Presentiamo oggi un intervento simbolico, portato avanti dal Consorzio di Bonifica del Medio Valdarno, in uno dei luoghi più belli e suggestivi al mondo: Ponte Vecchio, nella sede dei Canottieri di Firenze. Lo presentiamo proprio per testimoniare quanto la Regione, insieme ai Consorzi, sia attiva in questo tipo di opere. Ringrazio tutte le lavoratrici e i lavoratori impegnati in questa opera”.
Durante i lavori sono riemersi dal fondo del Fiume alcuni reperti tali da far intervenire anche la Soprintendenza, che ha classificato i resti come risalenti all’epoca romana e ha chiesto di repertoriare tutto quanto il ritrovato per poter eventualmente creare una piccola esposizione.
“Questo nostro ultimo intervento ci permette, essendo giunti a fine anno, di fare anche un bilancio dei nostri lavori del 2021 – commenta il presidente del Consorzio di Bonifica Marco Bottino – bilancio che somma a oltre 30 milioni di euro, di cui 18,7 di manutenzioni ordinarie finanziate con il contributo consortile, 2,2 milioni di manutenzione ordinarie in convenzione con la Regione Toscana e più di 10 milioni di manutenzioni straordinarie, nuove opere e sistemazioni idrauliche”.
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Giani “Piano di forti investimenti che farà crescere la Toscana”

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“Sono molto contento dello sviluppo del dibattito e del voto sul bilancio, approvato con convinzione e con la partecipazione attiva della maggioranza e il contributo costruttivo dell’opposizione, con ben 15 ordini del giorno approvati, che cercheremo di attuare”. Così il governatore della Regione Eugenio Giani sulla manovra di Bilancio 2022, approvata oggi in aula dall’Assemblea toscana. “Il bilancio è sobrio nella parte corrente – prosegue il presidente – non ci sono tagli o nuove tasse per i cittadini. E’ molto incentrato sugli investimenti: 671 milioni rispetto ai 520 dell’anno scorso. Si tratta di quasi 160 milioni in più, che significano 80 milioni per sistema tramvie di Firenze, 60 milioni per la sanità che integrano i 550 milioni che vengono dal Pnrr. Ventisette milioni vanno allo sport, di cui 22 milioni per la manutenzione e ristrutturazione di impianti, mentre 5 milioni serviranno alla realizzazione del primo impianto sportivo Pegaso, una piscina a vocazione regionale a San Bartolo a Cintoia a Firenze, cui ne seguiranno altri per l’altletica leggera e per il ciclismo”.

“Poi c’è la fetta più consistente – continua – ovvero 93 milioni, per potenziare gli argini dei fiumi e la tutela dell’assetto idrogeologico, l’erosione costiera, la difesa del suolo. Avremo poi 66 milioni destinati alle ristrutturazioni e alla realizzazione degli immobili regionali; 40 milioni per la cultura che si aggiungono ai circa 20, che già abbiamo messo in campo per la conservazione e la tutela del patrimonio artistico e storico della Toscana; 18 milioni andranno all’edilizia scolastica, aggiungendosi agli oltre 50, che arriveranno prossimamente grazie al fondo di coesione. Insomma un piano di forti investimenti, ma che comunque anche nella parte corrente riesce a trovare più risorse anche per sociale, disabilità, anziani, abbattimento barriere architettoniche, non abbienti.”
“E’ importante non dimenticare – conclude – che questo bilancio si integrerà con i fondi europei, con quelli del Piano nazionale di ripresa e resilienza e con i fondi nazionali. Sarà un “work in progress”, che terrà conto dei fondi che porteranno anche enti locali e consorzi e delle loro proposte sulle quali cercheremo le risorse, per dare risposte integrate per una Toscana che cresce, investe con un volano pubblico molto forte”.
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Dal mare nel piatto, il sistema che traccia il percorso del pesce

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Sapere in quale punto del mare e da quale imbarcazione è stato pescato il pesce che abbiamo nel piatto che ci hanno appena servito. E’ possibile grazie a “Origine”, il primo sistema di tracciabilità che consente di controllare l’esatto punto di cattura del pescato, un’innovazione tecnologica introdotta dal gruppo toscano Manno nei propri ristoranti. Il progetto è stato selezionato nell’ambito della Strategia di sviluppo locale del Flag Costa d’Argento (gruppo di azione costiera che opera nel settore della pesca e acquacoltura, costituitosi in Associazione temporanea di scopo), con il bando relativo alla misura del Feamp (Fondo europeo per la politica marittima costituito da fondi europei, statali e regionali) denominata “Trasformazione e commercializzazione del prodotto ittico”. A seguito delle istruttorie svolte dal Flag e delle verifiche effettuate dalla Regione, 4 sono stati i progetti vincitori tra cui “Origine”, al quale saranno assegnati 123mila euro di contributo pubblico pari al 50% della spesa richiesta.

“Questo è un bel progetto – ha detto la vicepresidente Stefania Saccardi – che abbiamo finanziato tramite i fondi europei del Feamp e attraverso la collaborazione con il Flag Costa d’Argento, e che è stato attuato dal Gruppo Manno, che ha diversi pescherecci e anche alcuni ristoranti. L’idea è quella di consentire a chi consuma pesce di avere una carta d’identità di cosa mangia o a chi lo commercializza di sapere cosa compra. Il pesce così viene tracciato dal momento in cui viene pescato attraverso una piattaforma, è poi possibile avere lo foto del pesce che viene messo all’asta e nel momento in cui ci troviamo quel pesce nel piatto individuare dove quando e da chi è stato pescato”.

“Credo – ha concluso Saccardi – che sia davvero un bel passo in avanti, una novità che premia la qualità, che consente maggiore trasparenza, tracciabilità e consapevolezza e che mi auguro in futuro possa estendersi a tutto il resto della Toscana, che consente maggiore trasparenza, tracciabilità e consapevolezza”.

“Il progetto Origine sposa appieno i valori del nuovo manifesto etico di Vetrina Toscana – commenta Leonardo Marras, assessore all’economia e al turismo della Regione Toscana -: tracciabilità e trasparenza a garanzia della qualità dei prodotti che troviamo in tavola. Nel 2022 incrementeremo l’impegno per promuovere la Toscana anche attraverso l’agroalimentare e quest’iniziativa ci dà il giusto spunto per riprendere i progetti di Vetrina legati alla pesca”. Il progetto da realizzarsi a Porto Santo Stefano (sede legale della Società Manno) prevede interventi che rientrano nella linea “Introduzione di tecniche innovative di e-commerce” riguardando anche l’implementazione di una piattaforma per la vendita all’asta del pescato.

“Origine” nasce dalla collaborazione tra Gruppo Manno e Made in App, agenzia toscana che si occupa di sviluppo software, e rappresenta una vera e propria innovazione all’interno del settore ittico. Partendo dal sistema di tracciamento di filiera già in essere, sviluppato a quattro mani dalle due realtà toscane, che consente agli operatori del settore di conoscere la provenienza del pesce acquistato alle aste, “Origine” permette anche al cliente finale di sapere esattamente da dove proviene la materia prima, da quale imbarcazione e in quale punto del Mar Tirreno è stata pescata.
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Comprensori sciistici, bandi imminenti per 1,5 milioni

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Tornano a popolarsi, grazie anche alle ultime nevicate, le piste da sci e gli impianti di risalita in Toscana. E la Regione sostiene la ripartenza con 732 mila euro di contributi a fondo perduto sulle spese di funzionamento e manutenzione: per assicurare anche condizioni di maggior sicurezza e ridurre i rischi di contagio da Covid-19. Le risorse, destinate nei giorni scorsi dalla giunta, si aggiungono a 800 mila euro che già avevano avuto il via libera all’inizio di dicembre e ad altri 3 milioni inseriti nel bilancio 2022-2024 per ulteriori investimenti negli anni a venire. Tutti i comprensori sciistici sono interessati: Garfagnana, montagna pistoiese, Amiata e Zeri in Lunigiana. “Finalmente si riparte – commentano il presidente della Toscana Eugenio Giani e l’assessore all’economia e al turismo Leonardo Marras – e la Regione sarà al fianco delle aziende. Il settore neve costituisce una voce significativa del ventaglio di offerte turistiche che può offrire la Toscana. Il sostegno che offriamo aiuterà anche a modernizzare gli impianti, per essere ancora più sicuri e attrattivi”.

L’ultima delibera che stanzia 732 mila euro prevede finanziamenti fino all’80 per cento su investimenti di almeno 10 mila euro fino ad un massimo di 300 mila. Potranno essere considerate le spese sostenute dal 1 gennaio 2021 fino al 31 dicembre 2022, ovvero per tutto il prossimo anno. I lavori dovranno essere avviati entro trenta giorni dalla comunicazione di ammissione al finanziamento. Dell’aiuto potranno beneficiare le micro, piccole e medie imprese. Pressoché identici sono i paletti per accedere agli 800 mila euro precedentemente impegnati, sennonché in quel caso le risorse potranno essere utilizzate per investimenti destinati a modernizzare impianti sciistici e impianti a fune. I due bandi, prossimi ad uscire, saranno gestiti ambedue da Sviluppo Italia.
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TourismA si aprirà nel segno della musica etrusca a Firenze

FIRENZE (ITALPRESS) – La magia sta in sette note emesse da un flauto di bosso che quasi scompare nel palmo di una mano: sette note, calde, che erano esattamente quelle che gli Etruschi suonavano ed ascoltavano, le stesse note della scala diatonica moderna accordate con il ‘là di Mozart e di Verdi. Per far risuonare quel flauto etrusco (ed altri due un pò più grandi, ricalcati su reperti antichi duemilaseicento anni) c’è voluto tempo, dieci anni di studi e prove, ed un’intuizione nata quasi per caso: quella di un’ancia battente da inserire all’imboccatura della strumento e che l’occhio attento di un musicista ha riconosciuto in una pittura murale di una tomba etruca a Tarquinia. Un’ancia come quella ancora oggi usata nei ‘launeddas’ sardi.
Così quegli antichi flauti hanno ripreso vita: flauti particolari, capaci (unici al mondo) di emettere da una sola canna una nota fissa di bordone su cui ricamare fraseggi ed arpeggi. E sarà proprio la musica perduta e ritrovata di questi strumenti, suonati per l’occasione da Stefano “Cocco” Cantini, ad aprire quest’anno “tourismA”, il salone internazionale dell’archeologia e del turismo culturale che dal 17 al 19 dicembre 2021 celebra al Palazzo dei Congressi di Firenze la settima edizione.
“TourismA – sottolinea il presidente Giani – è un evento di primo piano a livello nazionale, cresciuta di anno in anno e di cui siamo orgogliosi. E’ un concentrato di curiosità da poter visitare e di ispirazione per nuovi itinerari. Ogni anno questo salone propone novità ed iniziative che vedono collaborare assieme pubblico e privato, esempio di quanto l’archeologia sia viva: ancor di più in una regione come la nostra”.
L’evento, organizzato da Archeologia (Giunti Editore), è stato presentato a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della Regione. Saranno tre giorni, in presenza dopo due edizioni di collegamenti da remoto, in cui si succederanno incontri dedicati alle grandi scoperte archeologiche, perchè non ci può essere turismo culturale senza conoscenza, ed incontri anche su come valorizzare musei e parchi, seminari dall’arte all’ambiente ai borghi e siti Unesco, laboratori per bambini e indicazioni su nuovi itinerari e l’uso delle tecnologie per rendere il grande patrimonio dell’Italia ancora più fruibile. Sono attesi duecentocinquanta relatori, in mostra le principali realtà di casa nostra ma anche di altre nazioni, con l’omaggio a Dante dei cioccolatai di Modica in Sicilia. La sfida, come sottolinea il direttore dell’agenzia regionale Toscana Promozione Turistica Francesco Tapinassi , alla fine è proprio quella di trasformare un attrattore culturale in un prodotto turistico.
All’interno della manifestazione ci sarà uno stand della Regione: trenta metri quadri dedicati alla promozione delle eccellenze culturali in Toscana, dagli Etruschi al Rinascimento. E sarà dalla Regione organizzato anche un convegno, in programma venerdì 17 dicembre dalle 9 alle 13 nella Sala verde, a cui interverranno, tra gli altri, il presidente Eugenio Giani e l’assessore al turismo Leonardo Marras.
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Bullismo e cyberbullismo a scuola, accordo per prevenzione in Toscana

FIRENZE (ITALPRESS) – Per prevenire e contrastare i fenomeni di bullismo e cyberbullismo a scuola e tramite il web, la giunta regionale ha approvato lo schema di accordo tra gli assessorati al diritto alla salute e all’istruzione, il dipartimento di Formazione, lingue, intercultura, letterature e psicologia (Forlilpsi) dell’ Università di Firenze e l’Ufficio scolastico regionale, per l’anno scolastico 2021-2022.
La delibera in questione, proposta dagli assessori Simone Bezzini (diritto alla salute) e da Alessandra Nardini (istruzione) consente di dare continuità alle azioni del progetto NoTrap! sia nelle classi che hanno già partecipato (consolidandone i risultati e le competenze acquisite) sia prevedendo, allo stesso tempo, di incrementarne l’efficacia con azioni aggiuntive e con il coinvolgimento di ulteriori alunne/i.
L’accordo (della durata di un anno, salvo eventuali proroghe legate al perdurare della pandemia) è finalizzato alla riduzione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo in classe, all’incrementazione del senso di autoefficacia dei docenti e di altri professionisti (psicologi, educatori eccetera) che operano nella scuola, e al miglioramento del senso di inclusione e delle relazioni tra pari, del clima di classe, del benessere psicologico e relazionale di studenti e docenti, e dell’interazione stessa tra docenti e studenti.
“Da anni, lavoriamo nel mondo della scuola con attività di prevenzione in modo costruttivo, perchè questa diventi un luogo in cui si possa promuovere anche salute e benessere – commenta Simone Bezzini -. Attraverso i professionisti delle Asl, insieme agli insegnanti e con il supporto dell’Università, interveniamo con azioni diversificate, per contrastare le cause che determinano il bullismo e ridurre i comportamenti a rischio, cercando anche di potenziare, nello stesso tempo, le abilità personali di studentesse e studenti. Il nostro impegno è massimo per creare consapevolezza e ridurre fenomeni come il bullismo e il cyberbullismo. In questo ambito, il lavoro di rete, dove ogni soggetto coinvolto può dare il proprio contributo nel prevenire il disagio, è decisamente strategico e necessario”.
“Il nostro impegno contro il bullismo e il cyberbullismo non si ferma. Nel corso degli anni è stato prodotto un lavoro importante attraverso strategie sinergiche con le istituzioni scolastiche aderenti e le asl, con l’obiettivo di tutelare studentesse e studenti – dichiara Alessandra Nardini -. Per promuovere consapevolezza e aiutare loro nel riconoscere situazioni di pericolo e comportamenti a rischio, abbiamo anche investito sulla formazione non solo di gruppi di studentesse e studenti, ma anche del personale docente. Come ha evidenziato la stessa Organizzazione mondiale della sanità, questi fenomeni sono tra le forme più diffuse di violenza tra le nuove generazioni, che purtroppo, a causa delle conseguenze della pandemia, hanno conosciuto un significativo aumento”.
Il progetto prevede, inoltre, momenti di coinvolgimento e di confronto, che assicurino un lavoro sistemico e un processo di crescita dove il potenziamento dell’autoconsapevolezza, rispetto alle proprie scelte e conseguenti comportamenti, riguardi tutta la sfera di vita dei giovani, perchè siano consapevoli di ciò che fanno e imparino a percepire internet come una risorsa e un’opportunità da utilizzare con buon senso e per finalità lecite.
In questo ambito – lo ricordiamo – un primo accordo è stato siglato nel 2017, cui hanno fatto seguito altre due intese negli anni 2018 e 2019, che hanno determinato un progressivo aumento di scuole e studenti coinvolti (tramite il programma NoTrap! e grazie anche al supporto dell’Ufficio scolastico regionale) e favorito momenti di formazione, occasioni di ascolto e di confronto all’interno delle classi.
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Arriva a Livorno Wine Destinations Italia

FIRENZE (ITALPRESS) – La Toscana scommette su Wine Destinations Italia, format organizzato dalla delegazione livornese della Scuola Europea Sommelier, in programma a Livorno dal 13 al 14 novembre al Terminal Crociere e al Silos dei Magazzini del Tirreno. Sono cinquantanove i protagonisti del vino toscano presenti all’evento che punta a offrire un contributo al rilancio dell’enoturismo regionale. Accanto ai tanti incontri utili a delineare la situazione attuale e le prospettive future del settore, anche la possibilità di acquistare vere e proprie Wine Experience capaci di legare il vino ai tanti territori toscani presenti, da vivere nei prossimi mesi presso le aziende partecipanti. Fondamentale il supporto di Vetrina Toscana, il progetto di Regione e Unioncamere Toscana volto a promuovere un turismo responsabile, che riunisce ristoranti e botteghe alimentari che utilizzano i prodotti del territorio, nonchè i produttori veri e propri, e attualmente capace di raccogliere oltre 1000 ristoratori, 300 botteghe alimentari e 150 produttori. Da venerdì 12 a domenica 14 l’evento si trasferirà anche tra i locali della città labronica grazie al progetto ‘Livorno in vetrinà, che porterà tanto i ristoranti aderenti al circuito Vetrina Toscana quanto quelli selezionati dalla locale delegazione della Scuola Europea di Sommelier a proporre un menù ad hoc realizzato con materie prime e ingredienti locali.
A ciascuna azienda è richiesto di proporre agli enoappassionati quattro pacchetti esperienziali che uniscano la consueta visita e degustazione in cantina alla proposta turistica circostante, evidenziando così lo stretto legame che esiste tra vino e terroir toscani. Facilmente prenotabili in loco e valevoli per tutto il 2022, sono proprio queste esperienze a distinguere Wine Destinations Italia dagli altri eventi a tema, puntando a stimolare la ripartenza di una regione che, secondo l’ultimo Rapporto sul turismo del vino in Italia stilato da Città del Vino, è la prima destinazione enoturistica italiana.
Il compito di fare il punto sull’enoturismo spetterà a tredici conferenze, che, partendo dalla tavola rotonda “Turismo Enosostenibile”, porteranno la ricca platea di esperti ad approfondire aspetti teorici e case history legati all’attrazione turistica, quali, ad esempio, il ruolo della formazione, i vigneti urbani, tra i quali figura quello di Siena, i casi Bolgheri e Montepulciano.
E proprio i territori toscani saranno gli altri protagonisti dell’evento, grazie non solamente alla descrizione che di essi faranno le aziende ma anche alla partecipazione dei Consorzi della Vernaccia di San Gimignano, del Chianti Rufina, della Maremma Toscana e del neonato Consorzio Suvereto e Val di Cornia. A loro il compito di legare le tante anime che compongono i rispettivi terroir, in un racconto carico di storia e cultura.
“Il turismo legato all’enogastronomia è in netta ripresa – commenta Leonardo Marras, assessore all’economia e al turismo della Regione Toscana -, c’è grande interesse, anche internazionale, per le nostre produzioni di qualità che sono vere e proprie motivazioni di viaggio. Per questo abbiamo voluto essere presenti a Wine Destinations Italia con Vetrina Toscana che, nel nuovo corso del progetto inaugurato pochi mesi fa, è il veicolo del turismo enogastronomico della Toscana”.
“Una manifestazione – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – che testimonia che il fenomeno del turismo enologico, di cui la Toscana è stata pioniera, è in continua espansione ed evoluzione. E per far diventare la produzione del vino anche un fattore di attrazione turistica è importante sapersi innovare ed evolvere con una attenzione sempre più orientata al tema della sostenibilità. Elemento cardine questo che rappresenta una direttrice di sviluppo necessaria a coniugare un giusto equilibrio economico sociale e ambientale in tutte le sue derivazioni”.
“Non possiamo che essere felici di questo ampio consenso che Wine Destinations Italia ha ottenuto tra gli operatori regionali – commenta Carmen Licata, delegata SES Livorno – e che, se mai ce ne fosse bisogno, testimonia l’attenzione della filiera regionale verso l’enoturismo, da sempre volano per la crescita delle tante economie regionali legate al vino. Il nostro auspicio – conclude – è di poter contribuire alla ripartenza del sistema regionale con un evento in grado non solo di immaginare il futuro, ma di offrire una risposta concreta a quella voglia di scoperta e socialità che la pandemia ha troppo a lungo represso”.
Dal canto suo Simone Nannipieri, responsabile dell’evento, precisa che “La possibilità di acquistare direttamente in fiera delle esperienze da vivere sul territorio regionale nel corso di tutto l’anno a venire è il tanto atteso segnale che il mondo del vino è pronto a ripartire. Grazie alla presenza di aziende e Consorzi provenienti da ogni parte della Toscana, i tanti visitatori attesi potranno scegliere la Wine Experience maggiormente in linea con le proprie aspettative, dando forma a una vacanza che, partendo da una visita in cantina, si apra all’esplorazione dei luoghi che la ospitano, ribadendo, se ce ne fosse bisogno, di quanto stretto sia in Toscana il rapporto tra vino e territorio di riferimento”. Wine Destinations significa anche sostenibilità, che si concretizza nell’impegno a scegliere allestimenti e fornitori dal ridotto impatto ambientale. Grazie, inoltre, ad un apposito account aperto sulla piattaforma Treedom, una parte dei ricavi provenienti dalle iscrizioni e dai biglietti venduti sarà impiegata per piantare degli alberi utili a compensare la CO2 generata durante i due giorni dell’evento.
(ITALPRESS).

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