FIRENZE (ITALPRESS) – In Toscana sono 244.861 i casi di positività al Coronavirus, 63 in più rispetto a ieri (61 confermati con tampone molecolare e 2 da test rapido antigenico). I nuovi casi sono lo 0,03% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,01% e raggiungono quota 236.445 (96,6% dei casi totali). Oggi sono stati eseguiti 5.429 tamponi molecolari e 4.431 tamponi antigenici rapidi, di questi lo 0,6% è risultato positivo. Sono invece 4.242 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui l’1,5% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 1.528, +2,2% rispetto a ieri. I ricoverati sono 85 (2 in più rispetto a ieri), di cui 16 in terapia intensiva (1 in più). Oggi non si registrano nuovi decessi. Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste della Protezione Civile Nazionale – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
(ITALPRESS).
Covid, 63 nuovi casi e nessun decesso in Toscana
Agrobiodiversità, 790mila euro per razze e varietà a rischio in Toscana
FIRENZE (ITALPRESS) – Coltivatori custodi, banche del germoplasma vegetale e animale, un’anagrafe nazionale della biodiversità: sono queste le colonne di una squadra vera e propria impegnata a 360 gradi a far vincere l’agrobiodiversità in Toscana con il suo prezioso patrimonio di razze animali e vegetali a rischio estinzione.
Una storia che viene raccontata bene nell’ultima relazione a consuntivo delle attività svolte nel 2020 portata in giunta dalla vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi che ha sottolineato la qualità di un sistema regionale che, nonostante l’emergenza pandemica, in un anno ha permesso in totale di finanziare oltre 790mila euro.
Risorse così divise: – 281mila euro per sostenere le aziende agricole nell’allevamento di 20 razze animali autoctone a rischio di estinzione; – 46mila euro per sostenere le aziende agricole nella coltivazione di varietà locali a rischio di estinzione la cui semente è rientrata in commercio come varietà da conservazione (32 in tutto)
– 375mila euro, tramite Terre Regionali Toscane, per i coltivatori custodi, per le banche del germoplasma vegetale e animali, per la Rete di conservazione e sicurezza e i progetti di recupero, caratterizzazione, conservazione e valorizzazione delle risorse genetiche vegetali a rischio di estinzione;
– 83mila euro per programmi di animazione nelle Scuole superiori di secondo grado, ad indirizzo agrario della Toscana, per sensibilizzare i giovanissimi nei confronti della tutela dell’agrobiodiversità e finanziare un sistema di Comunità del cibo di interesse agricolo e alimentare.
“A sedici anni dall’emanazione della legge regionale sulla tutela e valorizzazione del patrimonio di razze e varietà locali a rischio di estinzione della Toscana – ha detto la vicepresidente Saccardi – possiamo dire di avere un bilancio positivo. Il sistema regionale attivato nel 2004 che si calava, rafforzandolo, in un sistema già presente istituito nel 1997 dalla legge 50 sulla tutela delle risorse genetiche autoctone toscane, prima legge in Italia sul tema, mostra ancora i suoi effetti e ne propone altri per possibili interessanti evoluzioni future sul tema dell’agrobiodiversità anche in vista della prossima programmazione del piano di sviluppo rurale. Significativo in questo settore è il numero crescente di giovani imprenditori che decidono di dedicarsi alla tutela dell’agrobiodiversità, che con le loro idee coniugano tradizione e innovazione, che lanciano un grande segnale di speranza per il futuro”.
Il risultato fa contare in Toscana la presenza di 758 risorse genetiche locali a rischio di estinzione di cui 732 già iscritte nell’Anagrafe nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare (L. 194/2015); 9 banche del germoplasma vegetale e una di germoplasma animale del sistema regionale toscano; 192 coltivatori custodi dislocati su tutto il territorio regionale, 152 dei quali già riconosciuti a livello nazionale; 137 iscritti alla Rete di conservazione e sicurezza come altri soggetti rispetto ai coltivatori custodi e alle banche del germoplasma, interessati a vario titolo alla conservazione e alla valorizzazione delle varietà vegetali locali a rischio di estinzione per un totale di 339 soggetti componenti la Rete, gestita, coordinata e animata per conto della Regione, dall’ente Terre Regionali Toscane.
(ITALPRESS).
Toscana, da Regione 1,3 milioni per progetti educativi infanzia
FIRENZE (ITALPRESS) – Ammontano a 1 milione e 304 mila euro i fondi della Regione Toscana messi a disposizione di Comuni e Unioni di Comuni per la realizzazione dei Progetti educativi zonali (Pez), ovvero i progetti destinati al sostegno del sistema di educazione della prima e della seconda infanzia della regione.
Lo prevede una delibera approvata lo scorso 5 luglio dalla giunta regionale su proposta dell’assessora all’educazione e all’istruzione Alessandra Nardini. Le risorse verranno ripartite tra le 35 Conferenze zonali per l’educazione e l’istruzione sulla base, come di consueto, di indicatori legati alla popolazione residente in fascia di età e ai parametri stabiliti con Irpet. “Si tratta di uno stanziamento – spiega l’assessora Nardini – reso possibile grazie a un minuzioso lavoro di recupero di risorse tra i capitoli del bilancio regionale. L’obiettivo – precisa – è quello di rafforzare e sviluppare i servizi educativi per la prima infanzia e i coordinamenti pedagogici e gestionali di livello zonale, considerati anche a livello nazionale un modello di qualità per i sistemi regionali zerosei”. La Toscana si colloca storicamente a un livello di eccellenza nell’ambito del sistema di educazione dalla nascita fino a sei anni. La continuità educativa è al centro delle azioni del Pez Infanzia che promuove e finanzia la formazione congiunta degli educatori dei nidi e dei docenti della scuola dell’infanzia. “Le risorse che stanziamo – conclude Nardini – consentiranno ancora una volta di integrare, e rendere dunque più solido, il complesso di azioni e interventi a sostegno del sistema regionale zerosei”.
(ITALPRESS).
Toscana, la banda ultralarga arriva a San Giuliano Terme
FIRENZE (ITALPRESS) – Anche i cittadini di San Giuliano Terme potranno accedere a un servizio per navigare fino a 1 Gbps (Gigabit al secondo) in modalità FTTH (Fiber to the home), cioè con la fibra ottica che entrerà direttamente nelle case, nelle scuole, nelle aziende e negli uffici pubblici. Oggi la conferenza stampa, alla quale è intervenuto anche l’assessore alla connettività Stefano Ciuoffo. Insieme a lui il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, Maurizio Ferrarini, network e operation di Open Fiber in provincia di Pisa, l’assessore ai lavori pubblici del Comune di San Giuliano Terme Francesco Corucci, il dirigente delle Opere pubbliche Leonardo Musumeci e il sindaco di San Giuliano Terme Sergio Di Maio. A San Giuliano Terme l’azienda inizierà a breve i lavori per la realizzazione di una nuova rete di oltre 57 chilometri che vedrà 3.320 unità immobiliari connesse con tecnologia FTTH, la stessa delle grandi città. “Dopo alcuni mesi ed una serie copiosa di approfondimenti – ha detto Stefano Ciuoffo – Open Fiber è riuscita a presentare i progetti definitivi per la realizzazione della banda ultralarga affinchè anche il Comune di San Giuliano Terme possa, nei prossimi mesi, essere messo nelle condizioni di usufruire dei benefici della fibra e di poter impostare le basi per un nuovo modello di sviluppo, capace di dare risposte e soluzioni concrete a imprese e cittadini”. Per le aree bianche presenti nel territorio comunale di San Giuliano Terme si prevede saranno realizzate opere per un valore di 1,7 mln di euro. Saranno coperte in banda ultralarga 3.320 unità immobiliari. L’intervento della Regione per consentire l’accesso alla banda larga ad alta velocità alla totalità della popolazione toscana ha un valore complessivo di 160 mln di euro, a fronte di una spesa di 74 mln di euro. Le opere realizzate permetteranno di attivare servizi in banda ultralarga per 770 mila cittadini residenti in aree bianche, per un totale di circa 531 mila unità immobiliari (abitazioni ed imprese). Il progetto interessa la quasi totalità dei Comuni toscani. Al momento ne sono esclusi solo 14 per i quali la percentuale di territorio coperto da servizi di banda ultralarga da parte di operatori privati supera il 95%.
(ITALPRESS).
Toscana, Giani premia con il Pegaso gli “angeli” del piccolo Nicola
FIRENZE (ITALPRESS) – Tre Pegaso della Regione a tre persone simbolo della storia a lieto fine del piccolo Nicola, il bimbo di 21 mesi scomparso per 30 ore nei boschi di Palazzuolo sul Senio. Il presidente della Regione Eugenio Giani ha deciso di consegnarli a Gian Piero Philip Moschetti, sindaco di Palazzuolo; a Giuseppe Di Tommaso giornalista de ‘La vita in direttà; a Danilo Ciccarelli, luogotenente dei Carabinieri. “Tre simboli – ha detto Giani – dell’Italia e della Toscana che amiamo e che vogliamo”. La cerimonia si è svolta nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della Regione dove erano presenti insieme a Giani il sindaco Moschetti e il luogotenente Ciccarelli, mentre il giornalista Di Tommaso era collegato in video. “Questi tre uomini rappresentano la vittoria di una comunità – ha detto Giani – A loro e a tutte le forze dell’ordine, soccorritori e volontari va il più grande ringraziamento della Toscana”. Giani insieme al sindaco Moschetti e a Ciccarelli ha ripercorso le ore precedenti al ritrovamento: la paura, l’ansia, le telefonate nella notte col sindaco di Palazzuolo; lo straordinario lavoro dei volontari e di tutte le forze scese in campo per tutta la durata della sparizione di Nicola. Per il sindaco è stata “la vittoria della competenza, dell’ostinazione , della voglia di andare avanti senza arrendersi. Voglio ringraziare – sottolinea Moschetti- questo sistema e questa organizzazione che rappresenta una squadra straordinaria”. Ciccarelli ha raccontato l’emozione del ritrovamento, le braccia al collo del bambino, la vocina che lo chiamava ‘mammà nel momento in cui la testolina di Nicola è sbucata dall’erba alta. “In un primo momento – racconta Ciccarelli- pensavo potesse essere un capriolo o un daino, ma ho deciso di verificare e mi sono calato nella scarpata”. Il giornalista Rai Di Tommaso, in collegamento video per la premiazione, racconta il momento dell’avvistamento: “Sono sceso dalla macchina e poi non so, è stato un’intuizione a farmi trovare Nicola, ma sono felice di aver aiutato a ritrovare un bimbo di soli 21 mesi dopo 30 ore di scomparsa. Questo – conclude Di Tommaso- è il più bel premio che potessi ricevere nella mia vita e nella mia carriera professionale. Il bambino sta bene, ci siamo abbracciati con i familiari mentre il piccolo Nicola mi mandava i bacini, è la miglior cosa che potesse capitarmi nella vita”.
(ITALPRESS).
Progetto contro le macroplastiche nei corsi d’acqua della Toscana
FIRENZE (ITALPRESS) – Un progetto per la raccolta di macroplastiche presenti nei corsi d’acqua. Lo sta portando avanti il Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno grazie a una convenzione di ricerca con il dipartimento di ingegneria dell’energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni dell’Università di Pisa. Una collaborazione nata grazie al bando multimisura “Progetti integrati territoriali Psr 2014-2020” della Regione Toscana. Il progetto per catturare i rifiuti è stato presentato questa mattina a San Giuliano Terme, con la visita alla barriera mobile sperimentale per trattenere le microplastiche installata all’interno del canale demaniale di Ripafratta, detto anche Fosso del Mulino o Fosso Macinante.
Al sopralluogo hanno preso parte Monia Monni, assessore all’ambiente della Regione Toscana, Maurizio Ventavoli, presidente del Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno, Filippo Pancrazzi assessore all’ambiente del Comune di San Giuliano Terme, Stefano Pagliara, professore di idraulica e costruzioni Idrauliche del Destec UniPi, Ilaria Nieri, ingegnere Ph.D. borsista Destec UniPi, Michele Palermo, docente Idraulica.
“La Toscana è stata la prima Regione plastic free, anticipando i tempi imposti dall’Unione Europea – ha detto l’assessore regionale all’ambiente Monia Monni – Negli anni non ci siamo impegnati solamente a limitare l’uso e l’acquisto di plastica, come successo, per esempio, negli stabilimenti balneari della nostra costa. Abbiamo lavorato e stiamo lavorando, moltissimo sul fronte educativo per sensibilizzare al rispetto dell’ambiente tutta la popolazione. Nel caso di questo materiale, tuttavia, resta fondamentale la raccolta laddove esso si accumula. Per fronteggiare il problema è necessario mettere in campo alleanze e tutte le forze possibili. Il progetto che presentiamo oggi punta proprio a un intervento mirato, innovativo, tecnologico e a basso impatto ambientale sui corsi d’acqua grazie alla collaborazione del Consorzio di Bonifica Basso Valdarno e del Dipartimento di Ingegneria dell’energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni dell’Università di Pisa, entrambi partner privilegiati per la salvaguardia dell’ambiente”.
(ITALPRESS).
Giani “Entro fine legislatura banda larga in tutta la Toscana”
FIRENZE (ITALPRESS) – “La Toscana non deve avere solo un sistema infrastrutturale adeguato ma deve essere più connessa. Entro la fine di questa legislatura tutti i 60 comuni che ancora non hanno rete verranno raggiunti dalla banda larga”. Lo ha annunciato il governatore Eugenio Giani nella sua informativa al Consiglio sul Piano di Sviluppo regionale. “Bisogna utilizzare poi il made in Tuscany nel campo alimentare e a tutti i prodotti della nostra terra”.
(ITALPRESS).
Vaccino, Toscana attiva linea prenotazione per chi si sposa
FIRENZE (ITALPRESS) – A chi sta convolando a nozze sarà sufficiente una telefonata per prenotare il vaccino anti Covid. Annunciata ieri, la linea sarà attiva da domani 2 giugno e il numero da chiamare è lo stesso a cui in Toscana ci si può da tempo rivolgere per qualsiasi informazione sull’emergenza sanitaria in corso: lo 055.9077777, un call center rivolto a tutti i cittadini e attivo dalle 9 alle 16 di ogni giorno. Al telefono gli sposi dovranno comunicare i propri dati e la data prevista delle nozze, dopodichè saranno richiamati dalle Asl di residenza che si occuperà di fissare la data dell’iniezione. Quel giorno sarà necessario portare con sè una copia delle pubblicazioni di nozze. Se dunque gli sposi hanno meno di trenta anni potranno in questo modo accelerare ed anticipare la loro vaccinazione.
(ITALPRESS).


















