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Barbier “Philippe Island pista molto insidiosa”

ROMA (ITALPRESS) – Il circuito di Phillip Island, situato sull’isola omonima a sud di Melbourne, il prossimo fine settimana ospiterà l’ultimo round del Campionato Mondiale FIM Superbike 2022. Phillip Island storicamente è un circuito che sottopone i pneumatici ad un forte e costante lavoro termo-meccanico, soprattutto sul lato sinistro. Per questo motivo Pirelli ha sviluppato alcune soluzioni posteriori dedicate, sia per la classe Superbike che per quella Supersport. All’anteriore non ci sono novità e i piloti avranno a disposizione le tre soluzioni più apprezzate ed utilizzate quest’anno, tutte in mescola soft, a partire dalla SC1 di gamma che sarà affiancata dalle SC1 di sviluppo A0674 (SC1A) e A0843 (SC1B). Tre anche le soluzioni al posteriore. La SC0 di gamma rappresenta la soluzione più morbida ed è destinata ad essere utilizzata solo nelle qualifiche e nella Superpole Race perchè non adatta a coprire la distanza delle gare lunghe. Per queste ultime ci sono due nuove soluzioni in mescola media: la A1126 che, analogalmente alla A0843 anteriore, rispetto alla soluzione di gamma presenta una struttura più robusta pensata anche per le alte temperature, e la B0152, che utilizza la stessa mescola della A1126 ma, rispetto a quest’ultima, rappresenta un’ulteriore evoluzione in termini di struttura. Nel WorldSSP i piloti avranno a disposizione SC1 e SC2 all’anteriore mentre al posteriore, come per i fratelli maggiori della classe Superbike, potranno scegliere tra due nuove soluzioni di sviluppo in mescola media: la A1128 (SC1A), che sfrutta la stessa mescola della SC1 di gamma ma presenta una struttura più robusta, e la B0625 (SC1B), che a sua volta utilizza la stessa mescola della SC1 di gamma ma rispetto alla A1128 presenta una struttura diversa. “L’ultimo round dell’anno del Campionato Mondiale Superbike rappresenta anche la sfida per noi più grande – spiega Giorgio Barbier, direttore attività sportive moto Pirelli – Il tracciato di Phillip Island è infatti riconosciuto, non solo da noi ma da tutti i costruttori di pneumatici, come uno tra i più aggressivi e difficili per le gomme, per via del suo particolare layout old-style che lo rende unico nel suo genere. E’ uno dei pochissimi circuiti motociclistici che in tutti questi anni non ha subìto modifiche, è uguale a sè stesso da oltre mezzo secolo e questo lo rende ricco di fascino. Per via delle sue unicità, non è una pista che può essere affrontata con soluzioni di gamma, soprattutto al posteriore che è l’asse più sollecitato: bisogna affidarsi a pneumatici di sviluppo progettati quasi ad hoc per questo tracciato. Sia in Superbike che in Supersport ci saranno due nuove soluzioni posteriori in mescola media con strutture più robuste rispetto a quelle di gamma. Di solito – termina Barbier – questo è il round di apertura della stagione e si corre a febbraio, a novembre non ci siamo mai stati e quindi temperature e meteo potrebbero aggiungere una variabile ad una pista già molto insidiosa”.
– Foto Ufficio Stampa Pirelli –
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Pneumatici protagonisti sull’asfalto rovente di Mandalika

MANDALIKA (INDONESIA) (ITALPRESS) – Pneumatici che vincono non si cambiano: anche nella Superpole Race del Gp di Indonesia i piloti confermano praticamente all’unanimità la combinazione mescole utilizzata in Gara 1 con SC0 di gamma posteriore (opzione B) e SC1 A0843 anteriore (opzione B). Due le eccezioni: Michael Ruben Rinaldi (Aruba.it Racing – Ducati) e Hafizh Syahrin (MIE Racing Honda Team) che all’anteriore hanno scelto la SC1 di gamma (opzione A). Toprak Razgatlioglu (Pata Yamaha with Brixx WorldSBK) scatta dalla pole e riesce a tenere la posizione nei primi due giri ma nel corso del terzo Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK) riesce a superarlo. Il turco della Yamaha resta comunque vicinissimo al sei volte Campione del Mondo mentre alle loro spalle è lotta per il terzo posto tra Andrea Locatelli ((Pata Yamaha with Brixx WorldSBK) e Alvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati). Razgatlioglu riesce a riconquistare la testa della corsa al sesto passaggio e la tiene fino alla bandiera a scacchi. Secondo posto per Rea, terzo per Locatelli. Giù dal podio, in quarta posizione, il leader di Campionato Alvaro Bautista. Axel Bassani (Motocorsa Racing) su Ducati, con il quinto posto in gara, è il miglior pilota dell’anno tra quelli dei team privati. In Gara 2 i piloti hanno continuato ad utilizzare le stesse opzioni già scelte per le prime due gare, quindi SC0 di gamma posteriore e SC1 A0843 anteriore che hanno dimostrato di essere l’accoppiata migliore per affrontare questa pista e il suo asfalto rovente con temperature prossime ai 70 gradi Celsius. Ancora una volta il quartetto di testa composto da Jonathan Rea, Toprak Razgatlioglu, Andrea Locatelli e Alvaro Bautista fa gara a sè rispetto al resto del gruppo. Rea prende subito il comando della corsa ai danni del poleman Razgatlioglu mentre nel corso del quarto giro Bautista dalla quarta posizione riesce a superare Locatelli e a portarsi virtualmente sul podio. Nel frattempo anche Bassani ha la meglio su Locatelli e si accoda al terzetto di testa. Al sesto passaggio Razgatlioglu torna in testa alla corsa. Nel giro successivo Rea viene superato anche da Bautista. Ed è così che inizia uno dei duelli più belli della stagione con Razgatlioglu e Bautista che danno vita ad una serie di sorpassi per il primo posto. Alla fine ad avere la meglio sarà Toprak Razgatlioglu ma a Bautista basta il secondo posto per laurearsi Campione del Mondo 2022. Terzo gradino del podio per Jonathan Rea. La seconda gara del Mondiale Supersport ha preso il via con 36 gradi di temperatura dell’aria e 66 di asfalto. Rispetto a Gara 1, alcuni piloti hanno effettuato una scelta pneumatici diversa, tra questi il neo Campione del Mondo 2022 Dominique Aegerter (Ten Kate Racing Yamaha) che all’anteriore è passato da SC1 a SC2 di gamma (opzione B). La combinazione SC0 posteriore (opzione B) e SC2 anteriore (opzione B) è stata la più gettonata, ma non sono mancati piloti che hanno utilizzato la SC1 anteriore. Unico pilota ad aver utilizzato la SCX posteriore è stato Brenner (VFT Racing). Lo svizzero della Yamaha, non pago della conquista del titolo iridato, si aggiudica la vittoria di Gara 2, terminata al 14° giro dei 19 previsti dalla bandiera rossa esposta per la caduta del vincitore di Gara 1 Niki Tuuli. Alle spalle del Campione del Mondo si classificano Stefano Manzi (Dynavolt Triumph), secondo, e Can Oncu (Kawasaki Puccetti Racing), terzo sul traguardo. “Innanzitutto, complimenti ad Alvaro Bautista per il titolo iridato e ad Axel Bassani della squadra Motocorsa Racing per il risultato di miglior pilota dell’anno tra quelli appartenenti ad un team privato – sottolinea Giorgio Barbier, direttore attività sportive moto Pirelli – Alvaro ha avuto una costanza di prestazioni incredibile quest’anno e Axel ha dimostrato di essere un giovane di grandi speranze, ma il merito di questi successi va anche attribuito alla Panigale V4 R e agli uomini di Borgo Panigale che hanno sviluppato un’ottima moto e lavorato molto bene per tutta la stagione sia in questo campionato che in MotoGP. Volendo dare una lettura del weekend dal punto di vista dei pneumatici, nel fine settimana di Mandalika si sono toccate temperature della pista da record, vicine ai 70 gradi Celsius. In condizioni così estreme e con il nuovo asfalto che offriva poco grip a fare la differenza non sono state soluzioni particolari di sviluppo ma i nostri pneumatici di gamma, in particolare la SC0 posteriore, che ha permesso anche di tenere ritmi estremamente elevati e battere i record della pista. Una conferma dell’estrema versatilità dei nostri pneumatici racing che, proprio perchè di gamma, sono a disposizione di tutti i motociclisti e non prerogativa esclusiva dei grandi campioni”.
– Foto Ufficio Stampa Pirelli –
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Indonesia, Barbier “Record pista Razgatlioglu impressionante”

MANDALIKA (INDONESIA) (ITALPRESS) – Dopo aver realizzato il nuovo record della pista già nel corso della FP3 con il tempo di 1’32.294, Toprak Razgatlioglu (Pata Yamaha with Brixx) ottiene anche la pole position per Gara 1 e Superpole Race di domani con l’impressionante tempo di 1’31.371, migliorando di oltre 1 secondo e mezzo il record della pista da lui stesso realizzato l’anno scorso e girando a soli 3 decimi dal giro record della pista di MotoGP. Oltre a lui anche Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team), Andrea Locatelli (Pata Yamaha with Brixx), Alex Lowes (Kawasaki Racing Team) e Alvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati) sono riusciti a scendere sotto il precedente record della pista. Tutti i primi 5 piloti hanno utilizzato SCX al posteriore e SC1 all’anteriore, eccezion fatta per Jonathan Rea che all’anteriore ha usato l’opzione A0843 (SC1A). La scelta pneumatici da utilizzare in Gara 1 è stata unanime: tutti hanno optato per la SC0 di gamma (opzione B) al posteriore e per la SC1 di sviluppo A0843 (opzione B) all’anteriore. Unica eccezione per l’anteriore è stata quella di Hafizh Syahrin (MIE Racing Honda Team) che all’anteriore ha scelto una SC1. Gara dominata dal poleman Toprak Razgatlioglu dall’inizio al traguardo. Secondo lo spagnolo della Ducati, Alvaro Bautista, e terzo posto per il sei volte Campione del Mondo Jonathan Rea. Il turco ottiene così il suo 28° successo nel WorldSBK con Yamaha, un altro record personale.
Nella Supersport protagonista della Superpole è stato Niki Tuuli (MV Agusta Reparto Corse) che con il nuovo giro record della pista in 1’35.947 ha ottenuto la pole position per le due gare WorldSSP. Il finlandese parte così dalla prima casella in griglia a distanza di 5 anni dalla sua ultima pole, ottenuta nel 2017 a Magny-Cours. Alle spalle del pilota MV Agusta, e con un ritardo di soli 53 millesimi, si classifica il turco Can O’ncù (Kawasaki Puccetti Racing) mentre il leader di Campionato Dominique Aegerter (Ten Kate Racing Yamaha) completa la prima fila. Quarto posto per l’italiano Nicolò Bulega sulla Ducati del team Aruba.it Racing WorldSSP Team. Sia Tuuli che Aegerter hanno utilizzato SC0 posteriore e SC1 anteriore per realizzare i loro miglior tempi. Per la prima gara del fine settimana la scelta pneumatici è stata quasi unanime al posteriore, con SC0 (opzione B) a farla da padrone, mentre all’anteriore molto più variegata, anche se la maggioranza dei piloti hanno optato per la SC1. Non sono mancati piloti che hanno utilizzato la SCX posteriore in combinazione con la SC1 anteriore. Con Lorenzo Baldassarri (Evan Bros.WorldSSP Yamaha Team) fuori dai giochi nei primi momenti di gara, Dominique Aegerter (Ten Kate Racing Yamaha) ha potuto gestire la gara in serenità e gli è bastato il quinto posto sul traguardo per laurearsi Campione del Mondo della categoria per il secondo anno consecutivo.
Vittoria di gara invece per il poleman Niki Tuuli che è riuscito a restare in testa alla corsa quasi dalla partenza alla fine. Alle sue spalle Federico Caricasulo, (Althea Racing) scattato dalla quinta casella in griglia, e Can Oncu, sul terzo gradino del podio.
“Nella giornata di venerdì abbiamo visto un’usura particolarmente accentuata dei pneumatici, sia anteriori che posteriori, ma era un aspetto che avevamo ampiamente previsto – spiega il direttore attività sportive moto della Pirelli, Giorgio Barbier -. Il nuovo asfalto, terminato solo qualche giorno fa, presenta una grana estremamente compatta e chiusa che offre poco grip e, come dichiarato dagli stessi piloti, il tracciato era estremamente sporco e naturalmente non gommato. Quindi nelle tre sessioni di prove libere è stato fondamentale depositare il più possibile gomma a terra. Con l’evoluzione della pista, la situazione oggi è migliorata un pò, anche se quando i piloti escono dalla linea pulita di traiettoria per effettuare ad esempio un sorpasso rischiano di sporcare i pneumatici incrementandone il livello di usura. Nonostante questo, Razgatlioglu è riuscito a fare un impressionante nuovo giro record della pista e i ritmi di gara sono stati molto elevati, tutto questo utilizzando pneumatici posteriori di gamma. I miei complimenti a Dominique Aegerter per aver dominato questa stagione vincendo il suo secondo mondiale consecutivo nel WorldSSP”.
– Foto ufficio stampa Pirelli –
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Barbier “Incognita Mandalika, circuito non gommato”

ROMA (ITALPRESS) – “Il back to back Indonesia-Australia di fine stagione ci riserva incognite e sfide importanti. A partire da Mandalika, la cui completa riasfaltatura è terminata solo da pochi giorni quindi nessuno conosce le caratteristiche del nuovo asfalto. Sicuramente troveremo un circuito non gommato, nelle prove libere di venerdì l’usura dei pneumatici potrebbe essere più accentuata. Ci aspettiamo che la situazione migliori nel fine settimana con l’evoluzione della pista ma non sappiamo comunque quanto aggressiva possa essere la nuova superficie”. Così Giorgio Barbier, direttore attività sportive moto Pirelli, in vista del Gp di Indonesia di Superbike. Gomme da supersoft a medium per l’incognita asfalto, visto che i lavori di riasfaltatura del circuito di Mandalika si sono conclusi da pochi giorni e non si conoscono le caratteristiche del nuovo manto stradale. “I pneumatici per questo round sono stati spediti alla fine di luglio e, in base a quanto visto lo scorso anno e consapevoli della possibilità che il circuito potesse essere riasfaltato, abbiamo deciso di portare un’allocazione composta sia da soluzioni più morbide che da altre più dure e resistenti all’usura, motivo per cui al posteriore oltre a SCX e SC0 abbiamo anche la media SC1 – spiega Barbier – Per l’anteriore alla SC1 di gamma si affianca quella di sviluppo A0843 che quest’anno ha dimostrato di essere l’opzione più resistente e nelle gare in cui era presente è stata anche l’anteriore più utilizzata. Considerate le premesse, difficile dire ora se la SCX, che è la posteriore più morbida a disposizione, potrà essere utilizzata nelle qualifiche e nella Superpole Race, ma nel caso i piloti possono contare su un quantitativo più che adeguato”.
– Foto Ufficio Stampa Pirelli –
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In Argentina Pirelli SCX posteriore per doppietta Bautista

SAN JUAN (ARGENTINA) (ITALPRESS) – Il ducatista Alvaro Bautista vince anche Gara 2 in Argentina ed è sempre più leader del Mondiale. Razgatlioglu si consola con la Superpole Race. Proprio in questa prima gara odierna la soluzione anteriore più gettonata è stata la SC1 di sviluppo A0674 (opzione B) mentre al posteriore la più utilizzata è stata la SCX di gamma (opzione A), scelta da 16 dei 22 piloti in griglia compresi il poleman Toprak Razgatlioglu (Pata Yamaha with Brixx WorldSBK), Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK), scattato dalla seconda posizione, e Alvaro Bautista (Aruba.It Racing – Ducati) che invece è partito dalla terza casella. Questi tre piloti sono stati anche i protagonisti indiscussi dei 10 giri di gara alternandosi al comando. Razgatlioglu ha mantenuto la prima posizione fino al secondo giro per poi cederla a Rea, salvo poi riconquistarla nel corso del sesto. Al penultimo passaggio però Bautista riesce a superare il turco, che riconquisterà poi la posizione persa nell’ultimo giro andando a tagliare il traguardo per primo davanti al ducatista, secondo, e all’alfiere Kawasaki, terzo. La soluzione posteriore SCQ è stata invece poco utilizzata (solo cinque i piloti ad averla montata) per via della sabbia presente oggi in pista che ne ha limitato il grip.
In Gara 2 la quasi totalità dei piloti all’anterioreha scelto di prendere il via con la SC1 si sviluppo A0674 (opzione B), in combinazione con la SCX di gamma (opzione A) al posteriore. Nella prima parte di gara Michael Ruben Rinaldi (Aruba.It Racing – Ducati) e Alex Lowes (Kawasaki Racing Team WorldSBK) rubano la scena ai rispettivi compagni di squadra in lotta per il Mondiale, portandosi nelle prime due posizioni. In apparente difficoltà Toprak Razgatlioglu, in quinta posizione. Ma dopo qualche giro la situazione torna quella a cui tutti sono abituati, con Bautista che riprende il comando della corsa inseguito a ruota da Razgatlioglu e Jonathan Rea, tutti e tre con gli stessi pneumatici. Nessun colpo di scena sul finale e Bautista taglia il traguardo per primo precedendo il turco della Yamaha e il sei volte Campione del Mondo della Kawasaki. Il pilota della Ducati si porta così a +82 punti su Razgatlioglu e +98 su Rea.
– foto Ufficio Stampa Pirelli –
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Razgatlioglu recordman con Pirelli ma gara-1 è di Bautista

ROMA (ITALPRESS) – Dopo essere stato il più veloce nelle prove libere del venerdì e nelle FP3 di questa mattina, nelle qualifiche Toprak Razgatlioglu (Pata Yamaha with Brixx WorldSBK) ha ottenuto la pole position nel Motul Argentinean Round del Campionato Mondiale FIM Superbike precedendo il sei volte Campione del Mondo Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK) e il leader di Campionato Alvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati). Tutti i piloti hanno utilizzato in Superpole la soluzione posteriore SCQ che ha permesso al turco, con il tempo di 1’36.216, di stabilire il nuovo record della pista migliorando di oltre un secondo quello realizzato nel 2021 da Scott Redding (BMW Motorrad WorldSBK Team). Da notare come tutti i primi 10 piloti in griglia hanno girato più veloci rispetto al record della pista realizzato lo scorso anno. Con il tempo di 1’41.181, nuovo record della pista per la categoria WorldSSP, Dominique Aegerter (Ten Kate Racing Yamaha) guadagna la pole position, la settima stagionale, sul circuito argentino. Il Campione del Mondo in carica migliora di oltre mezzo secondo il precedente record realizzato da Jules Cluzel (GMT94 Yamaha) nel 2021, battutto comunque da tutti i primi sette piloti a dimostrazione del ritmo elevato. Alle spalle di Aegerter si classificano Federico Caricasulo (Althea Racing), secondo, e Raffaele De Rosa (Orelac Racing Verdnatura WorldSSP), terzo completare la prima fila. Quarto posto invece per il contendente al titolo Lorenzo Baldassarri (Evan Bros.WorldSSP Yamaha Team). Tutti i piloti hanno utilizzato pneumatici di gamma SCX posteriore e SC1 anteriore con velocità di punta che hanno sfiorato i 270 km/h. Gara corsa sulla distanza di 21 giri come previsto. Abbastanza variegata la scelta delle mescole. Al posteriore 14 piloti su 22, tra cui il vincitore di gara Alvaro Bautista, hanno optato per la SCX di gamma (opzione A) mentre in 8 hanno preferito puntare sulla SC0 di gamma (opzione B). Tra questi ultimi anche Toprak Razgatlioglu, Jonathan Rea, Scott Redding e Axel Bassani (Motocorsa Racing). Per quanto riguarda l’anteriore sono stati ben 17 i piloti che hanno scelto la SC1 di sviluppo A0674 (opzione B). La gara perde uno dei protagonisti più importanti al primo giro, quando Razgatlioglu finisce nella ghiaia alla curva 9. Il turco riusce poi a rientrare in pista ma ormai la sua gar è compromessa e taglierà il traguardo solo in 15a posizione. Con Razgatlioglu fuori dai giochi è Axel Bassani a prendere la testa della corsa, seguito da Bautista e Rea. L’italiano del team privato conduce una gara esemplare ma nulla riesce contro lo spagnolo della Ducati che all’ottavo giro lo supera prendendosi il primo posto. Nel corso del 18° giro l’italiano dovrà cedere anche la seconda posizione a Jonathan Rea, terminando così la sua corsa sul gradino basso del podio. Bautista allunga ulteriormente in Campionato e si porta a +80 punti su Toprak Razgatlioglu e +87 su Jonathan Rea. In Gara 1 quasi tutti i piloti hanno utilizzato la combinazione SC1 anteriore e SCX posteriore. Solo 6 i piloti ad aver utilizzato la SC0 posteriore. Dominique Aegerter (Ten Kate Racing Yamaha), partito dalla pole position, trionfa ottenendo il suo 14° successo stagionale e precedendo sul traguardo gli italiani Raffaele De Rosa (Orelac Racing Verdnatura WorldSSP), secondo, e Federico Caricasulo (Althea Racing), terzo. Lo svizzero ha ora 63 punti di vantaggio sul suo diretto inseguitore Lorenzo Baldassarri (Evan Bros.WorldSSP Yamaha Team) che ha chiuso questa gara al nono posto. “Fino a questo momento non possiamo che ritenerci soddisfatti di quanto visto in pista – ha detto Giorgio Barbier, direttore attività sportive moto Pirelli – Già dal venerdì è stato chiaro come i ritmi fossero elevatissimi e oggi ne abbiamo avuto la conferma. Razgatlioglu che migliora il record della pista di oltre 1 secondo è un risultato impressionante e sapere che oltre a lui quasi la metà dei piloti sono riusciti a scendere sotto il precedente record della pista dà ancora di più l’idea di quanto veloci siano quest’anno rispetto al passato. Anche il ritmo di gara è stato indiavolato, con tempi sul giro mediamente mezzo secondo più veloci rispetto a Gara 1 dello scorso anni, in condizioni di temperatura dell’aria e dell’asfalto pressochè identiche. Abbiamo visto che sia la SCX che la SC0 di gamma hanno avuto prestazioni molto simili in gara quindi possono essere entrambe soluzioni valide, mentre la SCQ è stata la gomma dei record. Complimenti a Bautista per la vittoria e a Razgatlioglu per il nuovo record, ma anche a Bassani per la bella prestazione dimostrata in gara”.
– Foto Ufficio Stampa Pirelli –
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Pirelli opta per soluzioni morbide al Gp di Argentina

ROMA (ITALPRESS) – Il decimo round del Campionato Mondiale Fim Superbike, che si correrà il prossimo fine settimana in Argentina presso il Circuito San Juan Villicum, è anche il primo quest’anno a disputarsi fuori dai confini del Vecchio Continente. Per questo tracciato, che non presenta caratteristiche e un layout particolarmente impegnativi per i pneumatici, Pirelli ha deciso di puntare su soluzioni morbide che i piloti già conoscono bene.
Le anteriori a disposizione saranno due, entrambe in mescola morbida: la ben nota SC1 di gamma e la SC1 di sviluppo A0674 (SC1A) che nell’arco della stagione è stata l’alternativa anteriore di sviluppo più utilizzata dai piloti. Per quanto riguarda il posteriore, due le opzioni, entrambe di gamma, che potranno essere utilizzate in tutte le gare: la super morbida SCX e la morbida SC0. A queste due si affianca l’opzione SCQ che, dopo l’assenza a Portimào, torna in azione come pneumatico da qualifica e per la Superpole Race. Nel WorldSSP torna invece in campo la soluzione super morbida al posteriore. I piloti potranno infatti scegliere tra SC1 o SC2 di gamma all’anteriore e SCX o SC0 al posteriore. “Quello argentino è un circuito molto veloce ma non presenta particolari criticità per i pneumatici – ha detto Giorgio Barbier, direttore attività sportive moto Pirelli – L’incognita è solitamente rappresentata dall’asfalto che, soprattutto nella prima giornata, si presenta molto sporco, sia a causa della sabbia depositata dal vento sia perchè questa non è una pista particolarmente sfruttata durante l’anno. Questo può provocare livelli di usura inizialmente più accentuati e mancanza di grip ma di solito, con l’evoluzione della pista, nel corso del fine settimana la situazione migliora parecchio. Questo naturalmente a patto che non piova o che non tiri vento forte nel corso della notte, perchè in tal caso la pista si resetterebbe per tornare alle condizioni iniziali. Le temperature possono variare tra una sessione e l’altra per via dell’escursione termica dovuta alla vicinanza con le montagne ma sono sempre abbastanza miti in questo periodo dell’anno. Tutto ciò considerato, come abbiamo visto anche in passato le soluzioni più morbide che garantiscono il massimo del grip restano le più indicate per affrontare San Juan Villicum”.
– Foto Ufficio Stampa Pirelli –
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Barbier “Giusto puntare sulle soluzioni meno morbide a Portimao”

PORTIMAO (PORTOGALLO) (ITALPRESS) – Fra Toprak Razgatlioglu ed Alvaro Bautista finisce uno pari a Portimào su SC0 Pirelli di gamma.
Nella Superpole Race i piloti hanno accesso anche alla soluzione da qualifica posteriore che a Portimào è rappresentata dalla SCX. Nella gara breve 9 piloti optano per questa soluzione ma la maggior parte, compresi quelli nelle prime due file della griglia, sceglie la SC0 di gamma. Solo un pilota, Hafizh Syahrin (MIE Racing Honda Team), ha utilizzato la SC0 di sviluppo B0624. All’anteriore preferenze simili tra SC1 di gamma e SC1 di sviluppo A0674. La Superpole si conclude con un podio identico a quello di Gara 1, con Razgatlioglu davanti a Bautista e il poleman Jonathan Rea terzo. Quest’ultimo ha realizzato il giro veloce di gara al quarto passaggio con il tempo di 1’40″135, nuovo record della pista. Axel Bassani (Motocorsa Racing), classificatosi sesto, è il migliore tra i piloti dei team privati.
In Gara 2 la posteriore in mescola SC0 di gamma continua ad essere la più utilizzata, con 23 su 26 piloti a sceglierla al via. All’anteriore prevalenza di SC1 si sviluppo A0674, utilizzata da tutti e tre i piloti in prima fila in combinazione con SC0 di gamma posteriore.
Il podio resta una sfida a tre tra Razgatlioglu, Rea e Bautista. I tre si alternano in prima posizione per tutta la gara, ma sul finale lo spagnolo della Ducati ne ha di più e riesce a tagliare il traguardo per primo davanti al suo principale contendente al titolo, il turco della Yamaha, secondo, e a Jonathan Rea, terzo.
Nella WorldSSP in Gara 2 scelta pneumatici identica a quella di Gara 1, quindi tutti i piloti su SC0 posteriore e SC1 anteriore. Gara molto combattuta con duello tra il poleman Dominique Aegerter (Ten Kate Racing Yamaha) e Federico Caricasulo (Althea Racing) fino a tre giri dal termine. A vincere la corsa è lo svizzero della Yamaha mentre l’italiano della Ducati scivola in quarta posizione. Alle spalle del Campione del Mondo in carica sul traguardo, Raffaele De Rosa (Orelac Racing Verdnatura WorldSSP), che arriva secondo dopo essere partito dalla nona casella, e il turco Can Oncu (Kawasaki Puccetti Racing), terzo dopo aver rimontato ben 11 posizioni. Con questa vittoria, la 13° quest’anno, Aegerter batte il record di vittorie in una sola stagione WorldSSP ma soprattutto allunga ulteriormente in campionato su Lorenzo Baldassarri (Evan Bros.WorldSSP Yamaha Team). La seconda gara del WorldSSP300 è stata vinta infine dall’italiano Mirko Gennai (Team BrCorse) su Yamaha, che ha preceduto sul traguardo il neo campione del Mondo 2022 Alvaro Diaz (Arco Motor University Team), secondo, e il connazionale Matteo Vannucci (AG Motorsport Italia Yamaha) terzo. “Constatare che, in un tracciato impegnativo come questo, le soluzioni di serie sono state le più utilizzate ed apprezzate dai piloti è per noi sicuramente un feedback importante che fa capire quanto solida e versatile sia la nostra attuale gamma – commenta Giorgio Barbier, direttore attività sportive moto Pirelli – Aver deciso di non portare la SCQ in questo round e di puntare su soluzioni meno morbide è stata la scelta giusta, e il fatto che la SC0 di gamma sia stata la più utilizzata anche nella Superpole Race ne è una conferma. I ritmi sono stati elevatissimi per tutto il fine settimana, con diversi record in tutte le classi e tempi di gara che, nella WorldSBK, sono stati mediamente 1 secondo al giro più veloci rispetto allo scorso anno, un risultato non di poco conto. Menzione d’onore per il vincitore del campionato MotoAmerica Superbike, Jake Gagne, che qui a Portimào in qualità di wild-card con Yamaha ha dimostrato di poter essere competitivo nella massima serie. Archiviata quest’ultima gara euopea, non ci resta che vedere cosa succederà negli ultimi tre round tra Sudamerica, Asia e Australia”.
– foto ufficio stampa Pirelli –
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