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GP QATAR. PIRELLI MAIN SPONSOR DELL’ULTIMO ROUND STAGIONALE

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Pirelli è pronta per affrontare l’ultimo round della stagione 2018 del Mondiale Superbike che si svolgerà in Qatar a partire dal prossimo giovedì e fino a sabato 27 ottobre, con le gare che eccezionalmente si svolgeranno nelle giornate di venerdì e sabato. Presso il Losail International Circuit di Doha scenderanno in pista i piloti delle classi WorldSBK e WorldSSP600, con i riflettori puntati sulla categoria 600, l’unica a non aver ancora assegnato il titolo iridato e che vedrà darsi battaglia fino alla fine il francese Jules Cluzel e il tedesco Sandro Cortese, entrambi in sella a Yamaha YZF-R6.
Pirelli sarà Event Main Sponsor dell’ultimo round del Campionato Mondiale Superbike che è stato pertanto denominato Pirelli Qatar Round. Dopo l’assenza nella tappa argentina, la casa della P lunga porta nuovamente in scena i pneumatici in misura maggiorata sia per l’anteriore che per il posteriore, che si affiancheranno ad altr soluzioni in misura standard. Per l’ultimo round stagionale Pirelli porta in Qatar un totale di 2199 pneumatici per far fronte alla necessità delle classi WorldSBK e WorldSSP600.
Per la classe WorldSBK, i piloti avranno a disposizione tre soluzioni anteriori e altrettante posteriori oltre all’opzione supersoft da qualifica, disponibile sia in misura standard 200/60 sia in misura maggiorata 200/65, che potrà essere utilizzata dai piloti nella seconda sessione di Superpole®.
All’anteriore la SC1 di sviluppo V0952, pneumatico molto conosciuto ed apprezzato dai piloti sarà affiancata dalla SC1 X0417 misura maggiorata 125/70 che ha debuttato nel round di Misano Adriatico. Terza opzione è quella costituita dalla SC2 di sviluppo X0605 introdotta a Brno e portata anche a Misano e Portimão che, rispetto alla SC2 di gamma, offre una migliore solidità e precisione e dovrebbe garantire un’usura più omogenea.
Per il posteriore due soluzioni in mescola morbida e una in mescola media. Quelle in mescola morbida sono la SC0 di gamma e la SC0 di sviluppo W1002. Quest’ultima, introdotta ad Imola e portata anche a Donington e Laguna Seca, si presenta nell’innovativa misura 200/65 che offre un’area di contatto più ampia con conseguente migliore distribuzione degli sforzi e dovrebbe garantire un grip ancora più elevato.
L’ultima opzione è costituita dalla SC1 di sviluppo X0140 introdotta ad Aragón e portata anche ad Assen, Brno e Magny-Cours e progettata per offrire un’elevata costanza di prestazioni e un’usura contenuta, indicata in caso il circuito dovesse presentarsi particolarmente sporco, magari nelle prime sessioni libere. Nella WorldSSP600 le soluzioni da asciutto saranno cinque, due per l’anteriore e tre per il posteriore. All’anteriore i piloti potranno scegliere tra la SC1 di sviluppo X0012 in mescola morbida e la SC2 di sviluppo X0582, progettata per offrire un grip maggiore e un’usura più contenuta rispetto alla soluzione di gamma. Al posteriore a disposizione ci sono la SC0 di gamma e la SC0 di sviluppo X0633, introdotta a Misano e portata anche a Portimão, Magny-Cours e San Juan Villicum che rispetto alla soluzione di gamma dovrebbe offrire migliori resistenza e costanza di rendimento. La SC1 di sviluppo X0093, già portata da Pirelli anche ad Aragón, Assen, Misano e Portimão e progettata per garantire una elevata costanza di prestazioni e un’usura contenuta soprattutto in caso di circuito sporco, rappresenta la terza opzione.

GP QATAR. REA SU KAWASAKI VINCE GARA 1

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Jonathan Rea, già incoronato Campione del Mondo Superbike per il quarto anno consecutivo, ha vinto Gara 1 del GP del Qatar, ultimo appuntamento del Mondiale. Il pilota della Kawasaki ha preceduto il compagno di squadra Tom Sykes e il pilota della Yamaha, Alex Lowes. Con questa vittoria Rea ha inoltre eguagliato il record di Doug Polen di 17 vittorie in una sola stagionee domani potrà tentare di stabilire il nuovo record nel caso dovesse riuscire a vincere anche Gara 2. Jonathan Rea è riuscito nell’impresa utilizzando in gara, sia per l’anteriore che per il posteriore, i nuovi pneumatici di sviluppo Pirelli in misura maggiorata. In particolare per il posteriore tutti i piloti hanno utilizzato la soluzione di svilippo in 200/65 nella specifica morbida W1002 già utilizzata anche ad Imola, Donington e Laguna Seca. All’anteriore il 70% ha optato invece per il pneumatico in 125/70 nella specifica morbida X0417. Dopo diverse gare in cui sono state utilizzate con successo, i pneumatici in misura maggiorata si sono confermati quindi come la scelta d’elezione per la stragrande maggioranza dei piloti in tutti i circuiti in cui sono stati portati.
In Gara 1 Tom Sykes (Kawasaki Racing Team WorldSBK), dopo aver ottenuto la pole position con il tempo di 1’56″124, si schiera nella prima casella della griglia. Alle sue spalle il compagno di squadra Jonathan Rea e Alex Lowes (Pata Yamaha Official WorldSBK Team). Alla partenza Sykes scatta bene ma Rea fa meglio di lui e passa sùbito in testa alla corsa. Alex Lowes riesce a mantenere la terza posizione davanti a Laverty e Forés. Buona la partenza di Melandri che dalla nona si porta fino alla sesta posizione. Nel corso del secondo giro Eugene Laverty (Milwaukee Aprilia) riesce a sopravanzare Lowes portandosi alle spalle degli alfieri Kawasaki. A partire dal settimo giro è battaglia tra Chaz Davies e Michael Van Der Mark per il settimo posto, alla fine ad avere la meglio sarà proprio il ducatista che riesce a restare vicino alla Ducati ufficiale del compagno di squadra Marco Melandri, sesto, e a quella del team privato Barni Racing guidata dallo spagnolo Xavi Forés, quinto. Nel frattempo Alex Lowes riesce a riconquistare la terza posizione con un sorpasso ai danni di Eugene Laverty che però, nel corso del nono giro, riesce nuovamente a superare il pilota della casa di Iwata.
Negli ultimi giri di gara si assiste alla battaglia per il terzo posto tra Lowes e Laverty e a quella per il quinto posto tra Forés e Melandri. Nel corso dell’ultimo giro Alex Lowes effettua un sorpasso al cardiopalma ai danni del pilota Aprilia e riconquista la terza posizione. Jonathan Rea taglia così il traguardo per primo e Tom Sykes regala la doppietta alla Kawasaki, Alex Lowes su Yamaha completa il podio.

GP AUSTRALIA, PIRELLI ANNUNCIA SOLUZIONI GARA

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Terminate le due giornate di test dedicate ai piloti delle classi WorldSBK e WorldSSP600, il circuito australiano di Phillip Island il prossimo weekend si appresta a ospitare, come da tradizione, il primo round stagionale del Campionato Mondiale MOTUL FIM Superbike. Complessivamente i piloti della classe WorldSBK sono scesi in pista per un totale di otto ore, quattro ore al giorno suddivise in due sessioni da due ore, mentre quelli della WorldSSP600 hanno provato per un totale di sette ore e venti minuti, sempre suddivise in due turni al giorno. Al termine della due giorni di test il pilota più veloce nella classe WorldSBK è stato, al suo debutto in Campionato, Álvaro Bautista sulla nuova Ducati Panigale V4 R del team Aruba.it Racing – Ducati che ha realizzato il miglior tempo in 1’30.303, in WorldSSP600 il più veloce è stato Randy Krummenacher sulla Yamaha YZF R6 del Bardahl Evan Bros. WorldSSP Team in 1’33.111.
A Phillip Island i pneumatici sono sottoposti a un forte e costante lavoro termo-meccanico, soprattutto sul lato sinistro per via dal layout del tracciato, e solitamente si assiste a un surriscaldamento di una zona dello pneumatico ma al contempo si è anche sull’angolo massimo di piega che genera forze di deriva diverse con torsione e lavoro obliquo molto forti. Phillip Island ha quindi la caratteristica di essere un circuito capace di generare allo stesso tempo sia stress meccanico che stress termico costanti per gli pneumatici. In seguito ai dati e alle informazioni ricevute dai piloti, Pirelli ha deciso di confermare anche per il fine settimana di gara quasi tutte le soluzioni che sono state utilizzate durante i test, a cui si affiancheranno anche altre soluzioni di sviluppo.
Nella classe WorldSBK i piloti, oltre ai pneumatici intermedi e da bagnato che sono comunque sempre presenti a tutti i round in caso di meteo avverso, avranno a disposizione sei soluzioni slick, tre anteriori e altrettante posteriori. Le opzioni anteriori, tutte utilizzate anche durante i test, sono le nuove SC1 di gamma in mescola morbida e in misura 120/70 e 125/70 e la SC2 di sviluppo X1071 anch’essa in misura 125/70 ma in mescola media.
Per quanto riguarda le opzioni posteriori, alle due in mescola media SC1 di sviluppo già presenti ai test si aggiunge una terza opzione in mescola morbida SC0. Tutte e tre queste soluzioni sono in misura maggiorata 200/65 e l’opzione in mescola morbida SC0 potrebbe risultare molto interessante per la Superpole Tissot Race di domenica mattina oltre che come pneumatico di avvicinamento all’utilizzo della gomma da qualifica nella sessione di Superpole del sabato.
In WorldSSP600 i piloti potranno contare su due soluzioni anteriori e altrettante posteriori. Per l’anteriore ci saranno le SC1 e SC2 di gamma già presenti nei test, al posteriore invece le opzioni sono entrambe in mescole SC1: oltre alla SC1 di sviluppo U1149 già vista in azione nel corso dei test, si aggiunge una seconda opzione, la X1434, che come la U1149 si presenta nella misura maggiorata 190/60 ma presenta una struttura pensata per offrire una maggiore resistenza.

BAUTISTA VINCE GARA D’ESORDIO PHILLIP ISLAND

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Alvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati) con la nuova Ducati Panigale V4 R, ha vinto sul circuito australiano di Philip Island la prima gara stagionale del campionato mondiale di Superbike. Il pilota spagnolo ha preceduto sul traguardo, con un vantaggio di quasi 15 secondi, il campione del mondo in carica Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK / Kawasaki ZX-10RR), secondo, e l’italiano Marco Melandri(GRT Yamaha WorldSBK / Yamaha YZF R1), in terza posizione. Álvaro Bautista diventa così il quarto pilota della storia del WorldSBK a vincere una gara al debutto assoluto nella categoria, prima di lui l’impresa era riuscita solo a Yuichi Takeda (1996), John Kocinski (1996) e Max Biaggi (2007). Il circuito di Phillip Island è storicamente molto stressante per i pneumatici che vengono sottoposti ad un elevato stress termico e meccanico, soprattutto sul lato sinistro. Per questo motivo, su questo circuito molto di più che in altri, fondamentale è la messa a punto delle moto e la capacità del pilota di gestire gli pneumatici per la durata gara. Il neo acquisto del team Aruba.it Racing – Ducati ha sorpreso tutti per la rapidità con cui si è saputo adattare alla nuova moto e alle nuove gomme Pirelli. In particolare, per quanto riguarda i pneumatici, Bautista ha impostato fin dai test di inizio settimana un lavoro costante e metodico in preparazione della durata di gara cercando prima di capire fino a che limite avrebbe potuto portare gli pneumatici per poi lavorare per gestirli nel modo migliore.
Il campione del mondo in carica Jonathan Rea, dopo aver realizzato il nuovo recordo del circuito in Superpole con il tempo di 1’29″413, in gara non è riuscito ad essere altrettanto veloce riuscendo comunque a terminare la gara in seconda posizione. Dopo la Ducati di Bautista e la Kawasaki di Rea, la Yamaha di Melandri completa un podio composto da tre diverse case costruttrici. Al termine della prima gara del 2019, Alvaro Bautista ha firmato diversi record. È stato il primo pilota spagnolo a registrare il tempo più veloce a Phillip Island su una Ducati dai tempi di Ruben Xaus nel 2001; è anche il primo spagnolo a vincere una gara del WorldSBK dal 2015, quando Jordi Torres salì sul gradi più altro del podio a Losail, in Qatar.
(ITALPRESS).

BAUTISTA SFRUTTA AL MEGLIO PNEUMATICI PIRELLI

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Il primo round stagionale del Campionato Mondiale Motul FIM Superbike si è svolto nel fine settimana presso il circuito di Phillip Island, in Australia, all’insegna del rosso Ducati e del neoacquisto dell’Aruba.it Racing – Ducati, lo spagnolo Álvaro Bautista, che ha nettamente trionfato in tutte e tre le gare previste relegando i piloti Kawasaki Jonathan Rea e Leon Haslam e il pilota Yamaha Marco Melandri agli altri gradini del podio. La casa dei tre diapason si può comunque consolare avendo monopolizzato il podio e vinto la gara del Campionato Mondiale FIM Supersport con Randy Krummenacher (Bardahl Evan Bros. WorldSSP Team). Dopo aver vinto Gara 1 nella giornata di sabato, Bautista ha replicato nella giornata di oggi vincendo sia la Superpole Tissot Race che Gara 2 tenendo dei ritmi di gara impressionanti ed irraggiungibili per qualsiasi altro pilota. Il ducatista è stato anche il pilota che, più di ogni altro, è stato capace di gestire ottimamente gli pneumatici messi a disposizione da Pirelli sfruttandone al meglio il potenziale, come dimostra la costanza nel tempo sul giro dall’inizio alla fine della gara. Pirelli, dal canto suo, si ritiene abbastanza soddisfatta del rendimento dei propri pneumatici slick Diablo Superbike che hanno permesso ai piloti di effettuare regolarmente le gare, anche con un ritmo sostenuto, su un circuito notoriamente difficile e complesso come quello di Phillip Island. Risultati importanti sono arrivati anche dal Campionato Australiano Superbike che si svolge in regime di competizione aperta tra i costruttori di pneumatici e in cui Pirelli ha monopolizzato i podi sia nella categoria Superbike che in quella Supersport a dimostrazione dell’elevato livello di tecnologia e prestazione presenti non solo nei pneumatici slick ma anche in quelli intagliati, di derivazione strettamente stradale, utilizzati nella classe Supersport. La prima Superpole Tissot Race della storia del Campionato Mondiale Motul FIM Superbike ha visto trionfare, come già successo in Gara 1, Álvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati / Ducati Panigale V4 R). Lo spagnolo scatta bene al via e già nel corso del primo giro riesce a sopravanzare il poleman Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK / Kawasaki ZX-10RR) salvo poi restituire la posizione guadagnata poche curve dopo. Nel corso del terzo giro però il ducatista ci riprova e riesce a portarsi in testa stabilendo anche il nuovo giro veloce di gara in 1’30.143. Intanto è battaglia tra le Yamaha di Alex Lowes e Michael Van Der Mark (Pata Yamaha WorldSBK Team / Yamaha YZF R1) per il terzo posto. Tra questi ultimi due si inserisce anche Leon Haslam (Kawasaki Racing Team WorldSBK / Kawasaki ZX-10RR). Nel corso del quarto giro si riaccende la battaglia per il primo posto tra Jonathan Rea e Álvaro Bautista: Rea torna in testa ma è costretto a respingere i continui attacchi dello spagnolo che nel corso del sesto giro riesce a tornare nuovamente in testa. Intanto l’altro pilota Kawasaki, Leon Haslam, conquista la terza posizione seguito dalle Yamaha ufficiali di Michael Van Der Mark, Alex Lowes e da quelle di Sandro Cortese e Marco Melandri del team GRT Yamaha WorldSBK / Yamaha YZF R1. La gara termina prima del previsto perché nel corso dell’ottavo giro, per un contatto alla curva 4 tra Leandro Mercado (Orelac Racing VerdNatura / Kawasaki ZX-10RR), Toprak Razgatlioglu (Turkish Puccetti Racing / Kawasaki ZX-10RR) e Jordi Torres (Team Pedercini Racing / Kawasaki ZX-10RR), la commisione di gara è costretta ad esporre bandiera rossa decretando la conclusione della corsa. Dopo Gara 1 arriva un’altra vittoria per Álvaro Bautista che precede sul traguardo le Kawasaki di Jonathan Rea e Leon Haslam. Il nordirlandese si consola stabilendo il nuovo giro veloce di gara con il tempo di 1’30.075 all’ottavo ed ultimo giro. In Gara 2 i piloti hanno sostanzialmente confermato i pneumatici scelti per Gara 1 fatta eccezione per Michael Van Der Mark che ha utilizzato lo stesso anteriore usato nella Gara Sprint. La griglia di Gara 2 viene parzialmente decisa dalla Superpole Tissot Race del mattino, ecco spiegato perché le prime nove posizioni in griglia non sono le stesse di Gara 1. In pole, in questo caso, parte Álvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati / Ducati Panigale V4 R) in quanto vincitore della Superpole Tissot Race. Lo spagnolo parte subito veloce restando in testa alla corsa. Alle sue spalle si posizionano i piloti Kawasaki Leon Haslam e Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK / Kawasaki ZX-10RR) seguiti dalle Yamaha di Marco Melandri, Michael Van Der Mark e Alex Lowes. Verso il quindicesimo giro Rea cerca di ottenere almeno la seconda posizione lanciando il guanto di sfida al compagno di squadra finché non riesce a sopravanzarlo. Intanto Marco Melandri si avvicina pericolosamente agli alfieri della casa di Akashi mentre Bautista allunga portando ad oltre 18 secondi il suo vantaggio sul diretto inseguitore Rea. Nel corso del diciannovesimo giro Toprak Razgatlioglu è costretto al ritiro per un problema tecnico. Álvaro Bautista dimostra anche in questa gara la sua netta supremazia passando per primo sotto la bandiera a scacchi con un vantaggio di oltre 12 secondi sul Campione del Mondo Jonathan Rea e sull’altro pilota Kawasaki, Leon Haslam. Prima di Gara 2 del WorldSBK, alle 13.15 locali ha preso il via la prima gara stagionale del Campionato Mondiale FIM Supersport con Federico Caricasulo (Bardahl Evan Bros. WorldSSP Team / Yamaha YZF R6) in pole position. L’italiano scatta bene al via ma meglio di lui riesce a fare il compagno di squadra Randy Krummenacher (Bardahl Evan Bros. WorldSSP Team / Yamaha YZF R6) che, partito dalla seconda posizione in griglia, riesce a portarsi rapidamente in testa alla corsa. Alle loro spalle il francese Jules Cluzel (GMT94 Yamaha / Yamaha YZF R6). Al terzo giro, dopo aver realizzato il giro più veloce di gara al secondo passaggio, si assiste ad una caduta di Raffaele de Rosa (MV Agusta Reparto Corse / MV Agusta F3 675) che poi riesce comunque a rientrare in gara. Nel giro successivo Hannes Soomer (MPM WILSport Racedays / Honda CBR600RR) è invece costretto ad abbandonare la corsa. Nel corso dell’ottavo giro i piloti iniziano a rientrare ai box per il cambio gomme. Al rientro in pista Randy Krummenacher si conferma primo e questa sarà anche la posizione con cui taglierà il traguardo salendo sul gradino più alto del podio. Alle spalle del pilota svizzero si posizionano Jules Cluzel e l’italiano Federico Caricasulo per un podio tutto Yamaha.

GP THAILANDIA. PIRELLI PUNTA SU SOLUZIONI DI GAMMA

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Il prossimo weekend (15/17 marzo) il Chang International Circuit di Buriram in Thailandia ospiterà, per il quinto anno consecutivo, il secondo round del Mondiale Superbike. Pirelli è pronta ad affrontare questo appuntamento puntando quasi esclusivamente su soluzioni di gamma, tutte in mescola morbida per il posteriore sia per la classe WorldSBK che per quella WorldSSP, e mettendo a disposizione dei piloti per la prima volta la nuova opzione posteriore SCX che potrà essere utilizzata come pre-qualifica ed eventualmente come soluzione per la Superpole Race da 10 giri della domenica mattina. Anche sul circuito thailandese a scendere in pista saranno i soli piloti delle classi WorldSBK e WorldSSP. Nelle ultime edizioni a trionfare è sempre stato un pilota Kawasaki con sei successi per Jonathan Rea e uno per Tom Sykes, ma nel 2018 Gara 2 è stata vinta da Chaz Davies su Ducati. Dopo la tripletta realizzata nel primo round stagionale a Phillip Island, sarà interessante vedere se Álvaro Bautista riuscirà a portare la nuova Panigale V4R sul gradino alto del podio anche in questo appuntamento. Pirelli porta in pista circa 3000 pneumatici, praticamente tutte soluzioni di gamma. In particolare in entrambe le classi per il posteriore saranno presenti solo soluzioni morbide perché storicamente il round thailandese è uno di quelli più caldi in cui l’asfalto raggiunge sempre temperature molto elevate, in passato anche superiori ai 60° C. Con temperature così alte le soluzioni morbide sono quelle in grado di offrire le prestazioni migliori anche in termini di grip. Oltre a pneumatici intermedi e da bagnato, che vengono sempre portati a tutti i round in caso di meteo avverso, nella classe WorldSBK i piloti potranno contare su sette soluzioni slick, tre anteriori e quattro per il posteriore. Le opzioni anteriori sono le stesse utilizzate dai piloti in occasioni del primo round corso a Phillip Island: le nuove SC1 di gamma in mescola morbida e in misura 120/70 e 125/70 saranno affiancate ancora una volta dalla SC2 di sviluppo X1071, anch’essa in misura 125/70 ma in mescola media. Per quanto riguarda le opzioni posteriori, le soluzioni per poter effettuare le due gare di durata standard sono le due SC0 di gamma, quella in 200/60 e quella in misura 200/65. A queste due opzioni si aggiunge poi la SCX, che in questo round si presenta nella specifica X1428, progettata ad hoc per essere sfruttata nel corso del turno di qualifica in preparazione all’utilizzo dell’unico pneumatico da Superpole a disposizione dei piloti, ed eventualmente per la Tissot Superpole Race se il circuito lo permette. La quarta ed ultima opzione è rappresentata dal pneumatico da Superpole che permetterà ai piloti di effettuare un giro lanciato alla ricerca del miglior tempo assoluto per posizionarsi in griglia di partenza.

RECORD PISTA THAILANDIA PREMIA LAVORO PIRELLI

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Alvaro Bautista e la nuova Ducati Panigale V4 R si confermano anche in Thailandia un’accoppiata formidabile e temibile che sarà sicuramente protagonista di questa stagione del Mondiale Superbike. Dopo aver vinto, al suo debutto nel Mondiale per derivate dalla serie, tutte e tre le gare del primo round svoltosi tre settimane fa in Australia, presso il Chang International Circuit di Buriram lo spagnolo del team Aruba.it Racing-Ducati oggi è stato ancora una volta imprendibile per tutti ed ha ottenuto una vittoria schiacciante in Gara 1. Dopo aver dominato tutte e tre le sessioni di prove libere ed aver ottenuto la Superpole con il tempo sbalorditivo di 1’31″912, migliorando di quasi un secondo il record della pista realizzato da Jonathan Rea nel 2018, Bautista si è aggiudicato di forza anche la vittoria di Gara 1 con un vantaggio sul traguardo di più di otto secondi sul campione Del Mondo in carica. Le sorprendenti prestazioni di Bautista confermano non solo il talento del pilota spagnolo e le elevate prestazioni della nuova Ducati Panigale V4 R ma anche l’ottimo lavoro di sviluppo svolto da Pirelli nel corso della passata stagione. Oltre a Bautista infatti, anche Jonathan Rea, Alex Lowes, Sandro Cortese e Leon Haslam sono riusciti a scendere ampiamente sotto il record della pista durante la Superpol a riprova di come anche Yamaha e Kawasaki siano riuscite, grazie ai nuovi pneumatici Pirelli, a migliorare le proprie prestazioni su questo circuito.
E al risultato ottenuto in Superpole, dove i piloti possono utilizzare il pneumatico posteriore supersoft da qualifica, ha fatto eco quello ottenuto in gara, dove invece tutti hanno utilizzato gomme di gamma, nello specifico le nuove soluzioni in misura maggiorata sia anteriore che posteriore, che hanno permesso un miglioramento di quasi un secondo al giro sul tempo di gara dello scorso anno. In Gara 1 al posteriore tutti i piloti hanno utilizzato la SC0 di gamma in misura maggiorata 200/65 (opzione B) che ha permesso inoltre a Bautista in Superpole di scendere con una gomma da gara sotto il record della pista realizzato da Rea nel 2018 con gomma da qualifica. Per quanto riguarda l’anteriore dieci piloti hanno deciso di abbinare al pneumatico posteriore in misura maggiorata la SC1 di gamma in misura 125/70 (opzione B) mentre in otto hanno optato per la SC2 di sviluppo X1071 in misura maggiorata 125/70 (opzione C). Solo un pilota ha optato per la SC1 di gamma in misura 120/70, Ryuichi Kiyonari (Moriwaki Althea Honda Team / Honda CBR1000RR).

GP THAILANDIA, WEEK-END RICCO DI SODDISFAZIONI

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Anche in questo secondo round del Campionato Mondiale MOTUL FIM Superbike la new entry del Mondiale Álvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati / Ducati Panigale V4 R) ha messo i suoi avversari tutti in fila realizzando, per il secondo round consecutivo, una fantastica tripletta. Sia in Gara 1 che nella Gara Tissot Superpole e in Gara 2 il pilota spagnolo ha preceduto sul traguardo il Campione del Mondo in carica della Kawasaki Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK / Kawasaki ZX-10RR), sempre secondo, e Alex Lowes su Yamaha (Pata Yamaha WorldSBK Team / Yamaha YZF R1), terzo in tutti i podi.
Dopo aver vinto tutte e sei le gare disputate fino ad oggi, Álvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati / Ducati Panigale V4 R) guida la classifica di Campionato con 124 punti, 26 in più di Jonathan Rea e 55 in più di Alex Lowes. Nel WorldSSP Jules Cluzel e Randy Krummenacher comandano la classifica a pari punti, 45 ciascuno.
Il fine settimana in terra thailandese è stato ricco di soddisfazioni anche per Pirelli che, grazie anche alle nuove soluzioni posteriori di gamma in mescola morbida, ha contribuito ad infrangere tutti i record della pista realizzati dai piloti WorldSBK su questo circuito.

Già nella giornata di ieri, oltre a Bautista, anche Jonathan Rea, Alex Lowes, Sandro Cortese e Leon Haslam erano riusciti a scendere ampiamente sotto il record della pista durante la Superpole®  e, in Gara 1, dove invece tutti hanno utilizzato gomme di gamma in misura maggiorata il ritmo di gara aveva visto un miglioramento di quasi un secondo al giro rispetto allo scorso anno. Miglioramento che è stato incrementato in Gara 2 dove la durata complessiva di gara è sta ulteriormente ridotta di un secondo.
Nella Tissot Superpole Race, che si corre sulla distanza di 10 giri, i piloti hanno utilizzato le stesse soluzioni di pneumatici già scelte per Gara 1, l’unico ad effettuare un cambio è stato Toprak Razgatlioglu (Turkish Puccetti Racing / Kawasaki ZX-10RR) all’anteriore. Eugene Laverty (Team Goeleven / Ducati Panigale V4 R) è costretto al ritiro prima ancora della partenza per un problema tecnico. Álvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati / Ducati Panigale V4 R) parte sùbito bene dalla pole position seguito ancora una volta da Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK / Kawasaki ZX-10RR) e Alex Lowes (Pata Yamaha WorldSBK Team / Yamaha YZF R1). Già al terzo giro il terzetto di testa ha un vantaggio di due secondi sugli inseguitori capitanati da Leon Haslam (Kawasaki Racing Team WorldSBK / Kawasaki ZX-10RR).

A metà gara Bautista tenta l’allungo portando a un secondo il vantaggio su Rea e a quasi due quello su Lowes.
La gara termina prematuramente al sesto giro per un brutto incidente alla curva 3 che ha visto sfortunati protagonisti la wild card thailandese Thitipong Warokorn (Kawasaki Thailand Racing Team / Kawasaki ZX-10RR) e Leon Camier (Moriwaki Althea Honda Team / Honda CBR1000RR). La direzione di gara è così costretta ad esporre bandiera rossa decretando la vittoria di Álvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati / Ducati Panigale V4 R) davanti a Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK / Kawasaki ZX-10RR) e Alex Lowes (Pata Yamaha WorldSBK Team / Yamaha YZF R1), stesso ordine di arrivo di Gara 1.
Gara 2 non ha regalato sorprese. Per la terza volta nel corso del weekend Álvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati / Ducati Panigale V4 R) fa sua la gara precedendo sul traguardo Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK / Kawasaki ZX-10RR) e Alex Lowes (Pata Yamaha WorldSBK Team / Yamaha YZF R1). Al settimo giro problema tecnico per la Panigale V4 R di Chaz Davies che è costretto al ritiro.

Intanto Bautista giro dopo giro aumenta il distacco sui diretti inseguitori e a due terzi di gara ha già un vantaggio di quasi sette secondi su Rea e di oltre otto su Lowes.
Il vantaggio di Bautista andrà poi incrementandosi ancora di più negli ultimi giri e lo spagnolo passerà sotto il traguardo con oltre dieci secondi di vantaggio su Rea e oltre dodici su Lowes. A seguire la Yamaha di Van Der Mark, la Kawasaki di Haslam e altre due Yamaha, quelle di Melandri e Cortese. Nella Gara Tissot Superpole i piloti hanno sostanzialmente confermato le soluzioni utilizzate in Gara 1 sia per il posteriore che per l’anteriore. Al posteriore pertanto tutti i piloti hanno utilizzato la SC0 di gamma in misura maggiorata 200/65 (opzione B) mentre per quanto riguarda l’anteriore dodici piloti hanno deciso di abbinare al pneumatico posteriore in misura maggiorata la SC1 di gamma in misura 125/70 (opzione B) mentre in sette hanno optato per la SC2 di sviluppo X1071 in misura maggiorata 125/70 (opzione C). Ryuichi Kiyonari (Moriwaki Althea Honda Team / Honda CBR1000RR) ha confermato, come in Gara 1, la SC1 di gamma in 120/70 mentre Toprak Razgatlioglu (Turkish Puccetti Racing / Kawasaki ZX-10RR) è stato l’unico pilota a cambiare l’anteriore passando su SC1 di gamma in misura 125/70. In Gara 2 i piloti hanno effettuato le stesse identiche scelte di Gara 1 fatta eccezione per Leon Haslam che dalla soluzione SC2 di sviluppo X1071 (opzione C) è passato alla SC1 di gamma in misura 125/70 (opzione B). Al contrario Toprak Razgatlioglu (Turkish Puccetti Racing / Kawasaki ZX-10RR) è ritornato sulla SC2 di sviluppo X1071 in misura maggiorata 125/70 già usata in Gara 1.

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