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Barbier “Ritmi elevati in australia, pista imprevedibile”

ROMA (ITALPRESS) – Podio tutto tricolore nella prima gara del Campionato Mondiale FIM Superbike disputata oggi nel circuito australiano di Phillip Island. Al suo debutto nella classe WorldSBK, Nicolò Bulega su Ducati ha ottenuto la pole position, realizzando il nuovo giro record della pista, per poi fare sua Gara 1 precedendo sul traguardo Andrea Locatelli (Yamaha) e Andrea Iannone (Ducati). Soddisfazioni per la casa di Borgo Panigale arrivano anche dalla WorldSSP con il successo di Yari Montella che ha realizzato anche il giro veloce di gara. Le gare si sono svolte con pit stop obbligatorio e con ritmi molto elevati, come dimostrano anche i tempi da record fatti registrare dai piloti. Le temperature più basse rispetto agli scorsi giorni hanno infatti consentito ai pneumatici Pirelli di esprimere al meglio tutto il loro potenziale. “I ritmi di gara sono stati molto elevati – ha spiegato Giorgio Barbier, direttore Racing Moto Pirelli – Basti pensare che Alex Lowes, prima di quello fatto da Bulega dopo il pit-stop, ha stabilito il nuovo giro record abbassando di oltre un secondo quello che Rea aveva realizzato nel 2019. Il fatto che sia riuscito a farlo all’ottavo giro prima di rientrare per il pit stop significa che i pneumatici erano ancora in ottime condizioni. Domani le temperature dovrebbero essere molto simili, forse solo leggermente più calde, ma questa è una pista imprevedibile quindi difficile fare pronostici. Nella giornata di oggi le temperature dell’asfalto sono state relativamente basse, mai oltre i 40 gradi Celsius. Questo, in aggiunta alla gomma che in questi giorni è stata depositata sull’asfalto favorendo l’evoluzione della pista, ha contribuito a contenere il degrado termico e, di conseguenza, ha migliorato l’usura dei pneumatici. Avevamo già intuito dai test che temperature più basse avrebbero potuto influenzare positivamente questo aspetto e oggi ne abbiamo avuto la conferma”.
– Foto Ufficio Stampa Pirelli –
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Asfalto troppo abrasivo a Phillip Island, pit-stop in gare Superbike

PHILLIP ISLAND (AUSTRALIA) (ITALPRESS) – Chilometraggio ridotto e pit-stop obbligatori a Phillip Island, dove da domani si alzerà il sipario sui campionati mondiali di Superbike e Supersport. Nelle due giornate di test svolte nel circuito australiano, diversi piloti hanno ampiamente migliorato i giri record della pista in entrambe le classi: Toprak Razgatlioglu (ROKiT BMW Motorrad WorldSBK Team) è stato il più veloce in WorldSBK, realizzando il miglior tempo assoluto in 1’28″511 proprio sul finale della FP2 di martedì pomeriggio, mentre in WorldSSP miglior tempo in 1’31″881 per Yari Montella (Barni Spark Racing Team), nella FP2 del lunedì. Il nuovo asfalto fornisce molto più grip del precedente ed ha avuto un ruolo chiave nell’ottenimento di questi risultati, per contro si è dimostrato estremamente aggressivo con i pneumatici, portando la mescola di battistrada a temperature di esercizio mai registrate prima e accentuandone in modo importante il degrado. Mentre le sessioni del WorldSSP di lunedì si sono svolte in condizioni relativamente fresche, con 19 gradi dell’aria e temperature dell’asfalto comprese tra 23 e 30 gradi, nella giornata di martedì i piloti del WorldSBK hanno girato con temperature dell’aria di poco superiori ma dell’asfalto vicine ai 50 gradi e questo ha ulteriormente messo in luce problemi di usura nei long run. Per questo motivo, dopo un confronto tra Dorna, FIM, Direzione Gara e Pirelli, è stato deciso che le gare di entrambe le classi si svolgeranno con pit-stop obbligatorio per il cambio pneumatici. Le gomme posteriori non potranno essere utilizzate per più di 11 giri nella classe WorldSBK e per più di dieci nella classe WorldSSP, inoltre è stata ridotta a 20 giri la distanza di Gara 1 e Gara 2 del WorldSBK e sono stati allocati due set extra di gomme per ciascun pilota di entrambe le classi. “Conosciamo questo tracciato molto bene, ciononostante ogni anno fa storia a sè perchè a Phillip Island le variabili che possono influenzare il comportamento dei pneumatici sono molte e spesso imprevedibili – sottolinea Giorgio Barbier, direttore Racing Moto Pirelli – Quest’anno l’elemento di maggiore criticità è rappresentato dal nuovo asfalto che ha resettato quasi completamente i riferimenti che avevamo. Ricordo che i pneumatici per questa gara vengono spediti via nave dall’Europa a fine novembre mentre la riasfaltatura del circuito è stata completata solo da poche settimane. Pertanto, in mancanza di dati su cui basarci, abbiamo ritenuto opportuno affidarci a quelle che sono state le soluzioni di gara utilizzate con successo nelle ultime due stagioni. Abbiamo visto nei test che l’asfalto offre tanto grip, a tutto vantaggio del tempo sul giro secco, ma per contro è molto aggressivo con i pneumatici, specialmente con alte temperature, provocando picchi inusuali di temperatura interna della mescola battistrada sul lato sinistro con conseguente degrado del pneumatico”. “Abbiamo rilevato fino a 160 gradi Celsius in pit-lane che stimiamo possano essere oltre 200 gradi nei picchi in esercizio – continua Barbier – Alla luce di queste evidenze, in accordo con Dorna, FIM e Direzione Gara, abbiamo deciso che per le gare di entrambe le classi sarà obbligatorio effettuare un pit-stop per il cambio pneumatici. E’ stata una decisione difficile da prendere, anche in considerazione del fatto che, come sempre succede in questi casi, alcuni team avrebbero voluto provare a correre sulla lunga distanza. Tuttavia, Pirelli ritiene che la sicurezza dei piloti debba essere la priorità assoluta in simili circostanze”. I piloti di entrambe le classi hanno a disposizione SC1 e SC2 di gamma anteriore e SC1 di gamma posteriore. In aggiunta, quelli del WorldSBK avranno a disposizione anche due pezzi di SC0 per il posteriore da utilizzare solo nelle qualifiche. In considerazione del format di gara con pit-stop, sarà concesso l’utilizzo di due set in più di pneumatici rispetto ai quantitativi solitamente previsti. In entrambe le classi i piloti avranno a disposizione una finestra di tre giri per effettuare il cambio pneumatici, con un tempo fisso di 3 minuti in pit-lane. In WorldSBK la finestra sarà dal 9° all’11° giro mentre nel WorldSSP dall’8° al 10° giro. I piloti dovranno obbligatoriamente cambiare il pneumatico posteriore mentre potranno decidere se sostituire o meno l’anteriore in base alla disponibilità residua di ciascuno.
– foto ufficio stampa Pirelli –
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Barbier “Per Pirelli positivo il bilancio della stagione”

ROMA (ITALPRESS) – Il round spagnolo, ultimo appuntamento del Campionato Mondiale FIM Superbike 2023, si conclude con le vittorie dei piloti Ducati neocampioni del mondo, ovvero Alvaro Bautista in Superbike e Nicolò Bulega in Supersport. Sia lo spagnolo che l’italiano vincono tutte le gare del fine settimana e si aggiudicano anche il Pirelli Best Lap Award per aver realizzato nel corso dell’anno rispettivamente 19 e 11 giri veloci di gara. A ricevere il premio nel WorldSSP300 è invece Fenton Seabright (Kawasaki GP Project) con 4 giri veloci di gara. Per quanto riguarda i pneumatici utilizzati in questo round, all’anteriore la SC1 è stata scelta da tutti i piloti, sia in Superbike che in Supersport, mentre al posteriore tutte le soluzioni morbide in mescola SCX o SCQ hanno garantito ottime prestazioni anche con temperature relativamente basse e un’ottima costanza da inizio a fine corsa, come ha dimostrato il duello fino alle ultime curve tra Bautista e Razgatlioglu in Gara 2.
Soddisfatto per l’andamento della stagione Giorgio Barbier, direttore Racing Moto Pirelli. “Il bilancio è senza dubbio positivo: abbiamo portato avanti con successo il lavoro di sviluppo che ci eravamo prefissati a inizio anno. In Superbike, l’obiettivo principale era migliorare il chilometraggio della posteriore extra soft SCQ affinchè potesse essere utilizzata non solo in qualifica ma anche in Superpole Race, risultato raggiunto con la specifica C0004 che nel 2024 diventerà di gamma sostituendo l’attuale SCQ”.
“L’altra soluzione posteriore di sviluppo che entrerà a far parte della gamma sarà la media A1126 che diventerà la nuova SC1. Per quanto riguarda l’anteriore, quest’anno abbiamo iniziato a lavorare ad un’opzione soft SC0 e questo sviluppo proseguirà anche nella prossima stagione”, ha aggiunto Barbier.
“In Supersport il focus era sulla SC1 anteriore e, anche in questo, siamo riusciti a migliorarne le prestazioni con la specifica B1333 che entrerà a far parte della gamma come nuova SC1 anteriore. E’ evidente quindi che il Mondiale Superbike per noi resta la principale piattaforma di sviluppo dei nostri pneumatici racing perchè qui abbiamo la maggior parte delle case motociclistiche e quindi riusciamo a testare i nostri prodotti affinchè funzionino bene con più moto. Una condizione ideale considerando che questi stessi pneumatici sono regolarmente in vendita sul mercato e quindi devono assicurare versatilità e potersi adattare a tutte le moto. Ora resteremo a Jerez per due giorni di test finalizzati a preparare la prossima stagione”, ha concluso il direttore Racing Moto Pirelli.
– Foto Ufficio Stampa Pirelli –
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Bautista campione a Jerez, gestione gomme fra le chiavi

JEREZ DE LA FRONTERA (SPAGNA) (ITALPRESS) – Il sabato di Jerez della Frontera incorona Alvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati) campione del Mondo Superbike per il secondo anno consecutivo. Vincendo Gara 1, lo spagnolo della Ducati ottiene i due punti che gli mancavano per aggiudicarsi matematicamente il titolo iridato e chiude il campionato con una giornata di anticipo e due gare ancora da disputare. Per Bautista questo è il secondo titolo mondiale WorldSBK e il secondo vinto con Pirelli, anche grazie all’esemplare capacità di gestire i pneumatici che il binomio Bautista-Ducati ha dimostrato durante tutta la stagione. Nel WorldSSP il neo Campione del Mondo Nicolò Bulega (Aruba Racing WorldSSP Team) realizza il record per il maggior numero di pole position in una sola stagione (dieci) e si aggiudica anche Gara 1. In entrambe le classi i pneumatici di riferimento sono stati quelli in mescola super morbida SCX per quanto riguarda il posteriore, e in mescola SC1 all’anteriore.
In Superpole, in particolare, tutti i piloti utilizzano la soluzione extra-soft SCQ al posteriore e la SC1 di gamma all’anteriore. Con il tempo di 1’38″635 Bautista ottiene la pole position davanti a Dominique Aegerter (GYTR GRT Yamaha WorldSBK Team) e Alex Lowes (Kawasaki Racing Team WorldSBK). In Gara 1 tutti i piloti scelgono di prendere il via con la SC1 di gamma anteriore, mentre al posteriore la maggior parte di loro utilizza la SCX di gamma, alcuni la SCX di sviluppo B0800 e solo Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK) decide di optare per la SC0 di gamma, l’opzione più dura tra quelle a disposizione. Bautista scatta bene dalla pole e mantiene la prima posizione indisturbato fino al traguardo. Nel corso della gara Razgatlioglu riesce a portarsi dalla settima fino alla seconda posizione senza però riuscire mai ad infastidire il ducatista. Terzo posto al traguardo per il compagno di squadra del turco, Andrea Locatelli (Pata Yamaha Prometeon WorldSBK).
In Supersport decima pole quest’anno per Bulega su un totale di 12 gare di campionato, record assoluto di pole position in una sola stagione. Il neo Campione del Mondo 2023 ottiene la pole con il tempo di 1’41″823. In Superpole, che si è svolta con una temperatura dell’asfalto di 20 gradi, tutti i piloti hanno utilizzato la soluzione posteriore SCX di gamma per realizzare il loro miglior tempo. Per quanto riguarda la scelta del pneumatico posteriore, in Gara 1 tutti i piloti, ad eccezione di Bahattin Sofuoglu che utilizza una SC0 di gamma, decidono di partire con la soluzione super soft SCX di gamma mentre all’anteriore la soluzione SC1 di sviluppo in specifica B1333 è quella nettamente più utilizzata dai piloti. Bulega va a vincere la gara dominandola dall’inizio alla fine, completano il podio Stefano Manzi (Ten Kate Racing Yamaha), secondo, e Federico Caricasulo (Althea Racing Team), terzo. Il team Ten Kate Racing Yamaha si aggiudica il Titolo Mondiale per team.
“Anche quest’anno Bautista e la Ducati si sono confermati il binomio vincente – commenta Giorgio Barbier, direttore Racing Moto Pirelli – Ducati è senz’altro la moto migliore in pista e questo è dimostrato anche dalla vittoria del mondiale costruttori. Ma la differenza l’ha fatta anche Bautista che è riuscito a tirare fuori il meglio dalla Panigale V4R cucendosela praticamente addosso: quello che è riuscito a fare lui con questa moto non è riuscito a nessun altro pilota Ducati. E parte di questo successo sta anche nella capacità di Bautista e della Ducati di far lavorare al meglio i pneumatici, non sono su questa pista ma per tutta la stagione. Anche nelle piste più difficili e che mettono più a dura prova le gomme, la gestione pneumatici di Bautista e della Ducati hanno giocato un ruolo chiave per la vittoria. I miei complimenti quindi a Bautista per questo meritato successo e a tutti gli uomini Ducati per il grande sviluppo che hanno portato avanti e l’ottimo lavoro di squadra. In questa giornata i pneumatici si sono comportati come da aspettative e le soluzioni più utilizzate sono state quelle più morbide, in mescola SCX posteriore e SC1 anteriore”.
– foto LivePhotoSport –
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Pirelli schiera a Jerez la gamma anteriore al completo

JEREZ DE LA FRONTERA (SPAGNA) (ITALPRESS) – Il prossimo fine settimana il circuito di Jerez-Angel Nieto ospiterà il gran finale della stagione 2023 del Mondiale Superbike decretando chi sarà il vincitore della classe regina tra Alvaro Bautista (Ducati), il Campione del Mondo in carica e grande favorito, e Toprak Razgatlioglu (Yamaha), che ha uno svantaggio di 60 punti dallo spagnolo quando ne restano solo 62 in palio. Per quest’ultimo round Pirelli porta in campo tutte le soluzioni più utilizzate ed apprezzate dai piloti quest’anno con la gamma anteriore al completo e le soluzioni posteriori morbide. Il circuito di Jerez presenta lunghi rettilinei pari al 70% della pista e curve lente alternate a tratti veloci. Alcune curve, come la 4 e la 5 e le tre curve in successione sulla destra nell’ultimo settore possono mettere alla prova i pneumatici, soprattutto per quanto riguarda l’anteriore che deve essere in grado trasmettere una sensazione di fiducia al pilota. L’escursione termica tra sessioni mattutine e pomeridiane richiede inoltre buone versatilità ed adattabilità da parte dei pneumatici.
Pirelli, come detto, porta per l’anteriore la gamma al completo composta dalla morbida SC0 di sviluppo in specifica C0927, disponibile nel quantitativo di 5 pezzi a pilota; dalla media SC1 di gamma, nella disponibilità di 9 pezzi a pilota; e infine dalla dura SC2 di gamma, in 8 pezzi a pilota. Al posteriore la SCX sarà la soluzione più morbida per le gare di 20 giri e sarà a disposizione dei piloti sia come SCX di gamma che come SCX di sviluppo B0800. La SC0 di gamma sarà invece l’alternativa più dura. Come pneumatico per Superpole e Superpole Race ci sarà la SCQ di sviluppo C0004, già vista in azione a Imola, Magny-Cours e Aragon. Per il WorldSSP, all’anteriore confermate le tre alternative in mescola media: SC1 di gamma di riferimento per la classe WorldSSP in misura 120/70, SC1 di gamma in misura 125/70 utilizzata nel WorldSBK e SC1 di sviluppo in specifica B1333, sempre in misura 120/70 e particolarmente apprezzata dai piloti negli ultimi round. Due le opzioni per il posteriore, entrambe di gamma: la super mordida SCX e la morbida SC0.
“Con il round di Jerez si conclude la ventesima stagione di Pirelli in qualità di fornitore unico per tutte le classi del Mondiale Superbike – ricorda Giorgio Barbier, direttore Racing Moto Pirelli – Per il gran finale che decreterà il Campione del 2023 nella classe regina, abbiamo portato praticamente tutta la nostra gamma al completo con le tre opzioni anteriori e tutte le posteriori più utilizzate nel corso dell’anno. In questa stagione i nostri sforzi si sono concentrati soprattutto sullo sviluppo della SCQ per accrescerne il chilometraggio e permetterne l’utilizzo nella Superpole Race, obiettivo che abbiamo raggiunto con la nuova specifica C0004 già utilizzata con successo negli ultimi round”. “Abbiamo invece ancora qualche punto aperto per quanto riguarda la soluzione SC1 anteriore per la classe WorldSSP – aggiunge Barbier – vediamo come si comporterà ad Jerez la nuova specifica B1333 e poi decideremo se potrà diventare o meno la nuova SC1 di riferimento per la classe Supersport a partire dalla prossima stagione. Proprio in questa classe, a Jerez avremo diverse wild card e piloti one event che corrono con Pirelli in realtà nazionali e che, anche grazie alla compresenza di Pirelli nel Mondiale e nei campionati nazionali, hanno la possibilità di dimostrare il loro talento su un palcoscenico internazionale”.
– foto ufficio stampa Pirelli –
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In Portogallo Pirelli di gamma per il triplete di Bautista

ROMA (ITALPRESS) – Il Pirelli Portoguese Round, penultimo appuntamento del Campionato Mondiale FIM Superbike, si conclude con un bilancio perfetto per Ducati. La casa di Borgo Panigale lascia il circuito portoghese con la vittoria del Titolo Costruttori sia WorldSBK che WorldSSP, con il Mondiale Piloti WorldSSP ad opera di Nicolò Bulega e con tre prove su tre vinte da Alvaro Bautista che, con un totale di 56 gare vinte, diventa il pilota Superbike più vincente della storia Ducati, superando i 55 successi realizzati da “King” Carl Fogarty.
Nel WorldSSP, Gara 2 viene vinta da Stefano Manzi su Yamaha mentre Jeffrey Buis si laurea Campione del Mondo WorldSSP300 per la seconda volta dopo il titolo iridato ottenuto nel 2020.
Soddisfazione in casa Pirelli per le prestazioni dei pneumatici di gamma: l’accoppiata anteriore media SC1 e posteriore morbida SC0 per le gare lunghe o super morbida SCX per la Superpole Race ha messo d’accordo tutti i piloti offrendo performance costanti sulla durata gara.
“Innanzitutto, vorrei complimentarmi sia con Bautista che con Razgatlioglu che sono stati gli indiscussi protagonisti del fine settimana di Portimao e ci hanno regalato dei bellissimi duelli. Alvaro e la Ducati hanno confermato di essere un binomio perfetto e quasi imbattibile ma anche la perseveranza e tenacia di Toprak è lodevole: due grandi talenti che in pista sanno fare la differenza. Per quanto riguarda le prestazioni dei pneumatici non possiamo che ritenerci soddisfatti. Su un circuito non banale come questo, le soluzioni di gamma, ovvero SCX e SC0 posteriore e SC1 anteriore, sono state impeccabili dimostrando costanza, velocità e livelli di usura limitati. Un’ulteriore conferma della solidità e versatilità della nostra gamma di cui tutti i motociclisti nel mondo possono beneficiare, essendo pneumatici regolarmente in vendita al pubblico”, ha detto Giorgio Barbier, direttore Racing Moto Pirelli.
“Infine, le mie congratulazioni a Jeffrey Buis e al team MTM Kawasaki per la vittoria del titolo iridato WorldSSP300”, ha concluso Barbier.
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Barbier “Complimenti alla Ducati per il titolo costruttori”

ROMA (ITALPRESS) – La prima giornata di gare del Pirelli Portuguese Round, penultimo appuntamento del Campionato Mondiale FIM Superbike, è stata un successo assoluto Ducati. Nel WorldSBK la casa di Borgo Panigale ha conquistato, grazie alla vittoria di Alvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati) in Gara 1, il titolo costruttori mentre nel WorldSSP Nicolò Bulega si è laureato campione del mondo 2023 con tre gare di anticipo rispetto alla fine del campionato. In entrambe le classi i piloti hanno potuto sfruttare al meglio le soluzioni portate da Pirelli, in particolare la SC0 di gamma che ha dimostrato di essere veloce e costante. Ancora aperti i giochi nel Campionato Mondiale FIM Supersport300 dove la vittoria di Gara 1 da parte di Mirko Gennai (Team BrCorse) su Yamaha. “Quello di Portimao non è un circuito facile, se ci fosse un podio dei tracciati più impegnativi per le gomme tra quelli in cui corre la Superbike si guadagnerebbe probabilmente il gradino più basso dopo Phillip Island e Most – ha spiegato Giorgio Barbier, direttore racing moto Pirelli – Per questo motivo, ci siamo tutelati portando sia al posteriore che all’anteriore anche le soluzioni più dure”. “Alla fine, però, le protagoniste di giornata si sono confermate ancora una volta la morbida SC0 al posteriore e la media SC1 all’anteriore, entrambe soluzioni di gamma regolarmente in vendita al pubblico. Sia la SC0 che la SC2 anteriore non sono state praticamente utilizzate da nessun pilota perchè meno competitive rispetto alla SC1. Nonostante le temperature piuttosto elevate, le prestazioni dei pneumatici sono state molto costanti e i tempi sul giro ne sono una dimostrazione. Complimenti a Ducati e ai suoi piloti per aver meritatamente portato a casa il Titolo Costruttori e a Nicolò Bulega per il titolo iridato dopo una stagione ricca di vittorie e in cui ha dimostrato costanza e tenacia dall’inizio alla fine”, ha concluso Barbier.
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Pirelli porta a Portimao tutte le mescole per l’anteriore

ROMA (ITALPRESS) – Archiviato il round di Aragon, il circus del Mondiale FIM Superbike si trasferisce in Portogallo dove, il prossimo fine settimana, si svolgerà il penultimo appuntamento stagionale di cui Pirelli è Event Main Sponsor. Per affrontare le sfide che l’Autodromo Internacional do Algarve di Portimao propone, Pirelli porta per l’anteriore tutte le mescole, dalla più morbida SC0 alla più dura SC2, mentre al posteriore punta su soluzioni più dure in grado di sostenere gli elevati carichi, sia laterali che longitudinali, cui i pneumatici sono sottoposti, cercando altresì di compensare il poco grip offerto dalla pista. Sia in WorldSBK che nel WorldSSP la soluzione di riferimento posteriore sarà la morbida di gamma, la SC0, affiancata in entrambi i casi da due soluzioni di sviluppo in mescola media già utilizzate con successo in passato su circuiti impegnativi come Phillip Island e Most. Alla SCX sarà affidato il ruolo di gomma da qualifica ed eventualmente Superpole Race. “Quello di Portimao non è sicuramente il circuito più impegnativo su cui siamo chiamati a correre durante la stagione – spiega Giorgio Barbier, direttore racing moto Pirelli – ma resta comunque uno di quei tracciati da non sottovalutare sia da parte dei piloti che da noi costruttori di pneumatici. Per i piloti è difficile per via dei saliscendi e delle curve cieche seguite da brusche frenate ma, proprio per questo motivo, ricco di fascino. Ma è anche un circuito che, nonostante la riasfaltatura completa nel 2020, è molto povero di grip e, al contempo, sottopone i pneumatici a elevati carichi laterali e longitudinali. Quindi soluzioni troppo morbide sulla distanza gara potrebbero essere penalizzate per via del graining cui potrebbero andare incontro, soprattutto con temperature poco calde. Ecco perchè la SCX la utilizzeremo al posto della SCQ come gomma da qualifica ed eventualmente Superpole Race mentre per le gare lunghe la scelta ricade su SC0 di gamma oppure su SC1 di sviluppo in grado di assicurare una migliore costanza di prestazione”.
– Foto Ufficio Stampa Pirelli –
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