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Sport e Giubileo, al via concorso fotografico per under 25

ROMA (ITALPRESS) – “Sport in Motion – l’essenziale resta
invisibile agli occhi” è il tema del concorso fotografico
internazionale promosso dal Dicastero per la cultura e
l’educazione, in partnership con Athletica Vaticana, nell’ambito
del Giubileo, e rivolto a giovani under 25. “Sport e speranza” è
il tema proposto, con quattro “categorie”: Sport e famiglia, Sport ed ecologia, Sport e disabilità e Sport e politica. Le 13
fotografie premiate (una per il tema Sport e speranza e tre per
ciascuna delle quattro categorie) saranno rese note sabato 14
giugno, in occasione del Giubileo dello sport. I vincitori – fa
presente il Dicastero – saranno presentati al Papa, visiteranno i
Musei vaticani, proprio nella prospettiva dell’esperienza
artistica, e vedranno le loro fotografie divulgate attraverso i
media vaticani. A sostenere il concorso, come partner, ci sono
“L’Osservatore Romano”, il Patto Educativo Globale, la Fondazione
pontificia Gravissimum educationis e Athletica Vaticana. La giuria è composta da rappresentanti di queste realtà, insieme a Giovanni Zenoni, giovane fotografo sportivo, e a Arturo Mariani, già calciatore della nazionale amputati e oggi allenatore e mental coach.
“L’obiettivo del concorso è unire tre parole che non sempre sono così vicine come dovrebbero: sport-giovani-arte”, spiega il cardinale Josè Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero per la cultura e l’educazione. L’iniziativa si propone come “una piattaforma artistica – la fotografia – attraverso la quale i giovani possono raccontare la speranza dello e nello sport”, vivendolo “come un luogo di speranza”. E manifestandone anche “la dimensione educativa, l’unità tra cultura ed educazione”. Il concorso è, dunque, una proposta ai giovani – particolarmente coinvolti nella pratica, nel linguaggio e nelle immagini dello sport – perchè “diventino produttori di arte e non solo consumatori di arte” e “possano raccontare la realtà attraverso i loro occhi, vedendo ciò che gli adulti non sempre riescono a vedere, mostrando quell”essenziale che è invisibile agli occhì (Il piccolo principe – Antoine de Saint-Exupèry)”. In particolare, innestate sul tema centrale della “speranza”, le quattro categorie del concorso (famiglia, ecologia, disabilità e politica) propongono una visione completa, poliedrica, dell’esperienza sportiva. Tessuta di valori incarnati in storie umane di riscatto e di fraternità, di sacrificio e di lealtà, di spirito di gruppo e di inclusione, come in un sempre nuovo Cantico delle creature che è proposta di pace. Ma anche indebolita da “corruzione, violenza, doping e razzismo”.
– Foto ufficio stampa Athletica Vaticana –
(ITALPRESS).

Di Sante al via della Maratona di New York con Athletica Vaticana

ROMA (ITALPRESS) – Roberto Di Sante, l’autore del best seller
“Corri. Dall’inferno a Central Park”, domenica 3 novembre tornerà
a correre, dopo dieci anni, la maratona di New York. E lo farà
indossando una maglia speciale dell’Athletica Vaticana con su
scritto un pensiero di Papa Francesco: “Lo sport costruisca ponti, abbatta barriere e favorisca la pace” (“Sport can build bridges, break down barriers and foster peace” in inglese). Una grande emozione per il giornalista-autore dei castelli romani che, proprio grazie al sogno di prendere parte alla maratona di New York, lui che non aveva mai corso in vita sua, riuscì ad
aggrapparsi a un filo luminoso per uscire dal buio della
depressione ritornando alla vita. La sua storia, tramite il libro
diventato anche uno spettacolo teatrale di successo, è stata di
ispirazione per tantissime persone che hanno ricominciato a
“correre” verso i loro sogni. “Il destino però – racconta Di Sante – non si arrende. Ti colpisce duro. Una, due, tre volte.
Lasciandoti a terra, riportandoti in quell’inferno da cui eri
scappato. Allora ho deciso dopo 10 anni di ritrovare quel filo. Un metro alla volta, un passo alla volta. Contro vento e contro
tutto. Nella eterna sfida tra la vita e la morte”. Perchè questa maglietta “speciale”? “Perchè – racconta Di Sante che quest’anno con ‘Corrì ha vinto il premio ‘Alda Merinì per la narrativa – ho capito che io non sono niente, i miei dolori non sono niente di fronte alla vera disperazione e alle vite spezzate, soprattutto di bambini, causate da guerre senza pietà nemmeno per i più deboli. Così ho voluto lanciare il mio piccolo e umile grido lungo le strade di New York. E ringrazio l’Athletica Vaticana che mi ha dato la possibilità di farlo”. “Nel
momento buio che stiamo vivendo lo sport potrebbe essere una
opportunità di pace” spiega Giampaolo Mattei, presidente
dell’Athletica Vaticana. L’autentico spirito sportivo è “un
antidoto per non cadere nella tragedia della guerra e per
riscattarsi ponendo fine alle violenze” come afferma il Papa nella prefazione del libro “Giochi di pace”, dal quale è presa la frase stampata sulla maglietta per la maratona. “Lo sport può essere un originale canale diplomatico per saltare ostacoli apparentemente insormontabili”. Ed è proprio “con questo spirito che, attraverso il linguaggio popolare della maratona- metafora della vita, accompagniamo il fraterno amico Roberto in questa corsa a New York per dire ‘nò a ogni guerra, ovunque si combatta anche lontano dai riflettori del mondo”, aggiungono da Athletica Vaticana. Sabato 2 novembre, alle 17.30, alla vigilia della gara a New York, sarà celebrata la “Messa del maratoneta” nella cattedrale di san Patrizio dove, nel 2007, è iniziata l’esperienza – oggi sostenuta da Athletica Vaticana in particolare a Roma, Firenze e Venezia – di celebrare l’Eucaristia coinvolgendo i podisti. Recitando la “Preghiera del maratoneta” e con la benedizione degli atleti ci si impegnerà, in particolare, a far sì che lo sport sia sempre più esperienza di pace.
– Foto Ufficio stampa Athletica Vaticana –
(ITALPRESS).

Cricket, Athletica Vaticana batte nazionale inglese senior

ROMA (ITALPRESS) – In una partita di ritorno molto attesa al Cappanelle Cricket Grounds di Roma, la squadra di Athletica Vaticana ha ottenuto una convincente vittoria per 7 wicket con la Nazionale inglese senior (England Seniors). Il 29 giugno scorso il Vatican Cricket Team aveva perso di misura con gli “England Seniors”, sul campo del Wormsley Estate, durante il “Light of Faith Tour” in Inghilterra. Entrambe le partite si sono giocate sotto la pioggia. Punteggio finale: England Seniors 66 per 8 in 20 overs; Vatican Cricket Team 67 per 3 in 14.3 overs. Padre Jaise è stato decisivo e, con una straordinaria prestazione in battuta, si è anche guadagnato il premio come “Man of the Match”. Ma a vincere, in realtà, è stato lo spirito di amicizia e di lealtà sportiva che rilancia lo stile messo in campo da Athletica Vaticana nelle varie discipline: far sì che lo sport possa costruire relazioni di pace.
– Foto Ufficio Stampa Athletica Vaticana –
(ITALPRESS).

Athletica Vaticana, il 25 il “Sinodo dello Sport”

ROMA (ITALPRESS) – Venerdì 25 ottobre, alle ore 17, a Palazzo San Calisto nella sede operativa di Athletica Vaticana, è in programma il “Sinodo dello sport”, in dialogo con atlete e atleti olimpici, paralimpici e rifugiati. Papa Francesco chiede a tutta la Chiesa di vivere e condividere un “percorso sinodale” come esperienza di ascolto reciproco e di tutti. Proprio in questi giorni (2-27 ottobre) è in corso in Vaticano la seconda sessione della sedicesima assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi. La parola “sinodo” significa “camminare insieme”: per le donne e gli uomini di sport – in particolare per Athletica Vaticana – dovrebbe essere più facile accogliere l’invito di Papa Francesco perchè già abituati a…”correre insieme” (ma anche a pedalare e a giocare, sempre insieme). Con uno “stile sinodale” di ascolto reciproco in fraternità, atlete e atleti olimpici e paralimpici – tra loro anche 2 protagonisti del Team dei rifugiati – condivideranno un’esperienza di incontro che si inserisce in questo “percorso sinodale” indicato dal Papa. Per crescere nelle dimensioni del dialogo, del racconto, della corresponsabilità su questioni centrali come la pace e del servizio reciproco sulle strade dei solidi valori sportivi: amicizia, lealtà, tenacia, spirito di gruppo, sacrificio, rispetto, solidarietà, inclusione.
Questo particolare “Sinodo dello sport” ha il sostegno del Dicastero per la Cultura e l’Educazione e del Dicastero per la Comunicazione. Saranno presenti: Amelio Castro Grueso, atleta paralimpico a Parigi 2024 con il Team dei rifugiati (scherma); Monica Contrafatto, medaglia di bronzo alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro 2016, Tokyo 2021 e Parigi 2024 (100 metri, atletica); Andy Diaz, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Parigi 2024 (salto triplo, atletica), con il suo allenatore Fabrizio Donato, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Londra 2012, medaglia d’oro agli Europei 2012 e agli Europei indoor 2009 (salto triplo, atletica); Rigivan Ganeshamoorthy, medaglia d’oro alle Paralimpiadi di Parigi 2024 e primatista del mondo (lancio del disco, atletica); Alice Mangione, atleta olimpica a Tokyo 2021 e Parigi 2024, medaglia d’oro alle World Relays 2021 e ai Giochi europei 2023 (200, 400 metri e staffetta, atletica); Antonella Palmisano, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo 2021 e agli Europei 2024 (marcia, atletica); e Mahdia Sharifi, atleta afghana del Team dei rifugiati (taekwondo).
– Foto ufficio stampa Athletica Vaticana –
(ITALPRESS).

L’Arcivescovo di Algeri primo cardinale maratoneta

ROMA (ITALPRESS) – Papa Francesco ha appena creato cardinale un… maratoneta che condivide l’esperienza sportiva di Athletica Vaticana: l’arcivescovo di Algeri, monsignor Jean Paul Vesco.
Nato a Lione nel 1962, domenicano, è stato un ottimo atleta in gioventù con un personal best in maratona di 2h52′. “Chi corre prega due volte” dice il cardinale eletto. “Da ragazzo avevo il progetto di fare l’atleta. Da adulto, poi, la corsa ha fatto di nuovo irruzione nella mia vita e a New York, nel lontano 1989, ho ottenuto il mio record nella maratona con 2h52′”. Racconta: “Ho scoperto che la motivazione su queste grandi distanze non è la competizione con gli altri ma è l’ascolto di te stesso. La corsa è libertà perchè trasforma qualsiasi percorso, anche urbano, in ampi spazi. Basta indossare le scarpe da corsa perchè l’universo interiore ed esteriore superi i propri limiti. Sant’Agostino dice che cantare è pregare due volte. Non so cosa avrebbe detto se fosse stato un runner, ma la corsa è per me un luogo di meditazione e speciale disponibilità interiore”. “Ricordo di aver avvertito una forte consapevolezza della chiamata a seguirLo in un momento in cui la mia vita era troppo rumorosa per sentirlo in qualsiasi altro posto oltre al ritmo della corsa nel deserto” rilancia. “Anche se ora non sono più un atleta sono felice di condividere l’esperienza di Athletica Vaticana e parteciperò qui, in Algeria, ad alcune gare con la maglietta biancogialla come esperienza di incontro e di dialogo”. Con particolare emozione monsignor Vesco ha accolto a Oran in Algeria nel 2022 Athletica Vaticana ai Giochi del Mediterraneo, nati proprio per comunicare, attraverso lo sport, un messaggio di pace e di dialogo tra religioni e culture.
– foto Athletica Vaticana –
(ITALPRESS).

Athletica Vaticana fra Mondiali di ciclismo e maratona Berlino

ROMA (ITALPRESS) – Correre la Maratona di Berlino e i Mondiali di ciclismo di Zurigo perchè, anche attraverso lo sport, l’Europa possa percorrere strade di pace: è questa la proposta di Athletica Vaticana che, domenica 29 settembre, rilancerà la visione dello sport di Papa Francesco, tra fraternità e inclusione. Berlino e Zurigo saranno le due nuove tappe della preghiera sportiva per la pace in Europa che Athletica Vaticana propone, sia negli eventi internazionali sia nelle “piccole” competizioni nelle periferie, dall’inizio della guerra in Ucraina.
Con queste iniziative sportive “di popolo” – come la maratona e il ciclismo – Athletica Vaticana accompagnerà il viaggio apostolico di Papa Francesco in Lussemburgo e Belgio tra il 26 e il 29 settembre. Abbracciando i motti delle visite ai due Paesi: “Per servire” e ‘”Sulla strada, con speranza”. Servizio e strada: parole chiave anche per la comunità dell’Atletica Vaticana.
Rien Schuurhuis ha finito di pedalare quindici giorni fa, proprio in Belgio, agli Europei e domenica a Zurigo sarà al via dei Mondiali: è la terza partecipazione di Athletica Vaticana alla rassegna iridata dopo le edizioni in Australia nel 2022 e in Scozia nel 2023. La giornata di sabato 28 sarà dedicata, nello stile della “squadra del Papa”, alla condivisione con le persone più fragili che vivono per strada a Zurigo: poveri, tossicodipendenti, prostitute che fanno riferimento alla comunità “Incontro” fondata da suor Arianne. Athletica Vaticana parteciperà anche al congresso dell’Unione ciclistica internazionale (ne fa parte da tre anni) per progettare anche la partecipazione ai prossimi Mondiali che si terranno, altra prima volta, in Africa. Precisamente in Rwanda: un’altra terra dove lo sport si schiera anche come esperienza di riconciliazione. L’impegno è quello di donare biciclette ai bambini per consentire loro di andare a scuola più facilmente. “Una medaglia che vale più dell’essere in strada domenica con i fenomeni del ciclismo, da Tadej Pogacar a Remco Evenepoel e Mathieu van der Poel” dicono i ciclisti biancogialli. Rispondendo all’invito dell’Ambasciata tedesca presso la Santa Sede, e con il sostegno della Nunziatura apostolica in Germania, tre maratoneti di Athletica Vaticana – Marco Alpigiani, Simone Ciocchetti e Mario Sanelli – correranno i 42,195 km per le strade di Berlino la mattina di domenica 29. Per il sesto anno, la rappresentanza diplomatica di Germania presso la Santa Sede presenta in segno di amicizia all’associazione sportiva ufficiale vaticana l’invito alla Maratona di Berlino, giunta al suo 50° anno, una delle più prestigiose al mondo. “Correre in fraternità e libertà proprio dove c’era il famoso muro che divideva Est e Ovest, accanto alla Porta di Brandeburgo, all’aeroporto di Tempelhof e ad altri luoghi simbolo per la storia dell’Europa ha un valore che va oltre il fatto agonistico: ma non possiamo dimenticare che non lontano da Berlino c’è oggi la guerra” fa presente Athletica Vaticana. Il giorno prima, inoltre, Athletica Vaticana accoglierà ai Musei Vaticani – consegnando il testimone della staffetta, simbolo della “squadra del Papa” – alcuni atleti che hanno partecipato alle Olimpiadi. Tra questi Antonella Palmisano, medaglia d’oro ai Giochi di Tokyo e agli di Roma 2024, e la spagnola Maria Perez Garcia, oro e argento a Parigi, nonchè campionessa mondiale ed europea. Ci saranno anche Marìa Corbera Muñoz – spagnola, campionessa mondiale ed europea di canoa, sesta alle Olimpiadi – e i marciatori italiani Francesco Fortunato, bronzo agli Europei di Roma 2024, e Andrea Agrusti e l’allenatore Lorenzo Dessi.
– foto ufficio stampa Athletica Vaticana –
(ITALPRESS).

Athletica Vaticana dagli Europei ai Mondiali di ciclismo

ROMA (ITALPRESS) – Rien Schuurhuis ha appena finito di pedalare, ieri, sul percorso degli Europei di ciclismo, lungo le strade storiche delle Fiandre, che già punta al nuovo traguardo, ovvero i Mondiali, che si svolgeranno a Zurigo domenica 29 settembre. Con Athletica Vaticana sarà impegnata anche in una “gara di solidarietà e inclusione” con coloro che vivono per strada – poveri, tossicodipendenti, prostitute – e fanno riferimento alla comunità “Incontro” fondata da suor Arianne.
Zurigo sarà una nuova tappa della preghiera sportiva per la pace in Europa che Athletica Vaticana sta proponendo, in particolare nelle manifestazioni internazionali, fin dall’inizio della guerra in Ucraina. Nella consapevolezza che, come suggerisce Papa Francesco, lo sport può essere esperienza di fraternità, proprio per il suo linguaggio popolare, e anche originale canale diplomatico.
Per gli Europei in Belgio la preghiera per la pace è stata rilanciata durante la celebrazione della messa ad Hasselt, sabato 14 settembre, con il vescovo Patrick Hoogmartens. Significativo l’incontro di Athletica Vaticana con la comunità cattolica della città fiamminga: in modo particolare con le persone più fragili che vivono in povertà o con disabilità. E ai Campionati Europei una gara è stata proprio riservata a atlete e atleti con disabilità intellettiva e relazionale, nell’ambito di Special Olympics. Parlando della corsa vera e propria, la vittoria è andata al belga Tim Merlier (31 anni). Schuurhuis è partito in testa e ha tenuto le ruote dei migliori fino a quando, a circa 60 chilometri dal traguardo, sono entrati in scena i due ciclisti più forti: l’olandese Mathieu Van der Poel e il danese Mads Pedersen.
“La gara è iniziata subito molto veloce e, se anche le mie gambe giravano bene, ho capito che, visto pure il tipo di percorso, sarebbe stato difficile entrare in una fuga”, ha detto il ciclista di Athletica Vaticana. Già al via, infatti, “Francia, Olanda, Belgio, Italia e Danimarca hanno subito schierato le loro squadre, compatte, nelle prime posizioni del gruppo. “Soprattutto nei tratti di pavè era molto complicato farsi strada per chi, come me, non aveva il sostegno di compagni di squadra”, ha aggiunto Schuurhuis.
“Lo stile di Athletica Vaticana è quello di una fraterna comunità sportiva. Non mancano mai i consigli di Valerio e Emiliano prima e dopo la gara. E lungo il percorso Simone e Rino – due compagni di squadra, o meglio due amici – erano sempre pronti per passarmi i rifornimenti e le borracce di acqua fresca e per un incitamento urlato con il cuore. Poi vedere mia moglie e i miei due figli mi ha dato una carica straordinaria”, ha concluso il ciclista della “squadra del Papa”.
– foto Athletica Vaticana –
(ITALPRESS).

Athletica Vaticana agli Europei di ciclismo in Belgio

ROMA (ITALPRESS) – Domenica Athletica Vaticana sarà presente al Campionato Europeo di ciclismo, in scena in Belgio, tra Zolder e Hasselt, nella provincia di Limburg. Si tratta di una partecipazione particolarmente significativa: dal 26 al 29 settembre Papa Francesco sarà in Belgio e, nello stile di fraternità sportiva, la sua squadra metterà su strada una proposta inclusiva e solidale per la pace, nel cuore dell’Europa ferita dalla guerra. Al via ci sarà Rien Schuurhuis (con il numero 131) che domenica 29 settembre correrà anche il Campionato del mondo, a Zurigo: è la terza volta per la “squadra del Papa”, dopo l’esordio ai Mondiali del 2022 in Australia e la presenza all’edizione 2023 in Scozia.
E’ la prima partecipazione, invece, al Campionato Europeo per Vatican Cycling, la Federazione ciclistica nell’ambito di Athletica Vaticana, membro ufficiale dell’UCI (Federazione internazionale) e della UEC (Federazione europea) da settembre 2021.
La partenza è prevista alle 12.30. Il percorso, che misura 222 chilometri con tratti di pavè, “racconta” la storia del ciclismo che in Belgio ha una straordinaria tradizione. Nello stile di Athletica Vaticana, in Belgio non si pedalerà “e basta”. Domani i ciclisti vaticani abbracceranno la comunità cattolica, punto di riferimento per le persone che vivono in condizioni di fragilità e povertà. Ad accogliere il team sarà il vescovo di Hasselt, monsignor Patrick Hoogmartens. Nella Santa Messa, celebrata nella cattedrale di San Quintino, si pregherà in particolare per tutti i ciclisti – professionisti e amatori – e perchè lo sport sia esperienza di pace. Con un particolare ricordo al viaggio compiuto da Giovanni Paolo II nel 1995 per la beatificazione del missionario Damian de Veuster, che visse nell’Ottocento tra i lebbrosi nell’isola di Molokai, originario proprio della terra che ospita gli Europei di ciclismo.
– foto Athletica Vaticana –
(ITALPRESS).

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