Il Generale Vincenzo Parrinello, Comandante del Gruppo Polisportivo “Fiamme Gialle” della Guardia di Finanza e Vicepresidente della Federazione Italiana di Atletica Leggera, è stato insignito dell’onorificenza pontificia di Commendatore dell’Ordine di San Gregorio Magno nel corso di una semplice cerimonia privata in Vaticano avvenuta ieri. È stato il Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, in presenza del Sottosegretario del Dicastero, Mons. Melchor Sanchez de Toca, a consegnare a Parrinello l’onorificenza, attribuitagli in segno di apprezzamento e riconoscimento per il disinteressato e costante servizio alla Chiesa Cattolica. “Da tempo il Generale Parrinello collabora – con grande competenza e sensibilità – con il Pontificio Consiglio della Cultura e con le sue strutture interne dedicate allo sport e al dialogo con i non credenti”, ha commentato il Cardinale Gianfranco Ravasi. “Proprio nello spirito di Athletica Vaticana e del “Cortile dei Gentili”, infatti, ha contribuito concretamente a realizzare diversi progetti per promuovere – anche attraverso la pratica sportiva – l’incontro tra persone e culture, l’inclusione e la solidarietà. Sono, perciò, particolarmente lieto di potergli consegnare e attribuire oggi questa importante Onorificenza – concessa dal Santo Padre: è per noi tutti un’occasione per rinnovargli la nostra stima e la nostra riconoscenza, con l’augurio di poter continuare a condividere parte del nostro cammino”.
“L’Onorificenza di Commendatore dell’Ordine di San Gregorio, secondo gli statuti, è riservata a uomini e donne di religione cattolica per il loro servizio alla Chiesa, per impieghi straordinari in supporto alla Santa Sede e per il loro buon esempio presso le comunità e nel paese”, ha aggiunto poi Mons. Sanchez, responsabile del Dipartimento Sport del Pontificio Consiglio della Cultura. “Sono tutte condizioni, queste, che il nostro caro Generale Parrinello adempie in grado eminente e anche gioioso”. Parrinello, infatti, ha partecipato a diversi progetti del Pontificio Consiglio della Cultura, collaborando anche con Athletica Vaticana, la prima Associazione Sportiva con sede nello Stato della Città del Vaticano e affidata dalla Segreteria di Stato al Dicastero della Cultura. Sin dalla nascita dell’Associazione, infatti, il Generale Parrinello ha messo con amicizia a servizio di Athletica Vaticana – nella quale è tesserato come dirigente presso la Federazione italiana di atletica leggera – tutto il suo personale sostegno e la sua vasta, creativa e qualificata esperienza di dirigente sportivo, aiutando a definire i protocolli d’intesa con le autorità sportive italiane e dando vita a un vero e proprio “gemellaggio” sportivo, solidale e spirituale, anche attraverso incontri aperti alle famiglie e allenamenti specifici, con i tecnici e gli atleti delle “Fiamme Gialle”, nel Centro sportivo della Guardia di Finanza a Castelporziano. Creando così un rapporto di fraternità e di amicizia che propone una testimonianza concreta – anche attraverso la promozione della celebrazione della Messa nell’ambito di significativi appuntamenti popolari – dei più autentici valori sportivi.
Le competenze professionali e le qualità umane di Parrinello si sono, inoltre, confermate durante diversi progetti e iniziative, nate proprio grazie alla proficua partnership tra il Pontificio Consiglio della Cultura, Athletica Vaticana e il Gruppo Sportivo “Fiamme Gialle”. Tra le più significative si ricorda l’asta sportiva di beneficenza “We Run Together” (anche in collaborazione con il “Cortile dei Gentili” e Fidal-Lazio), che – grazie allo straordinario supporto e alla benedizione di Papa Francesco e all’adesione di oltre 150 prestigiosi atleti, ha permesso di raccogliere 100.000 euro da devolvere al personale sanitario di due ospedali di Brescia e di Bergamo, in prima linea nella lotta contro il Covid. Il Generale Parrinello si è poi impegnato personalmente anche nell’organizzare e promuovere diverse iniziative ed alcuni progetti di carattere solidale.
“Ho abbracciato con amicizia e con passione, fin dai primi passi, l’esperienza di Athletica Vaticana perché credo sia una straordinaria opportunità di servizio e di testimonianza nel mondo dello sport”, ha commentato il Generale Parrinello. “Ho personalmente ringraziato il Santo Padre – quando ho avuto modo di incontrarlo nei giorni scorsi – per questa collaborazione che mi sta dando molto umanamente e spiritualmente. E ho detto “grazie” al Papa anche perché, collaborando con gli amici di Athletica Vaticana, ho avuto la conferma che c’è più gioia nel dare che nel ricevere. Prendendo spunto proprio dal recente libro del Papa rinnovo il mio impegno a “mettermi in gioco” per sostenere quei valori essenziali che costituiscono l’essenza del progetto di Athletica Vaticana. L’incoraggiamento di Papa Francesco, il sostegno del Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, e l’amicizia delle amiche e degli amici di Athletica Vaticana, mi incoraggiano a proseguire su questa strada per uno sport inclusivo e solidale”.
(ITALPRESS).
Parrinello Commendatore dell’Ordine di San Gregorio Magno
We Run Together, Papa Francesco “Avanti insieme per l’inclusione”
Papa Francesco ha ricevuto in udienza, nella Biblioteca privata, una rappresentanza dei partecipanti all’iniziativa sportiva e solidale We Run Together, promossa da Athletica Vaticana, con il Cortile dei Gentili, le Fiamme Gialle e FIDAL Lazio, per il personale degli ospedali di Bergamo e di Brescia. Accompagnati dal cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura – che ha presentato al Papa il gruppo parlando della bellezza del dare più che del ricevere – erano presenti 6 degli oltre 150 protagonisti dello sport che hanno sostenuto personalmente l’asta solidale: Nicole Orlando, atleta con sindrome di Down, più volte campionessa del mondo di atletica; Daniele Cassioli, atleta non vedente, 25 volte campione del mondo di sci nautico; Monica Contrafatto, atleta con amputazione a una gamba in seguito a un attentato in Afghanistan; Valerio Aspromonte e Carolina Erba (con il loro bambino, Leone, 3 anni), campioni olimpici e mondiali di scherma che per We Run Together hanno aperto la porta di casa a una famiglia di Bergamo. Con loro anche Manuela Olivieri Mennea, moglie di Pietro Mennea, figura emblematica dei valori sportivi.
Il Papa ha personalmente ringraziato il personale degli ospedali “Papa Giovanni XXIII” di Bergamo e “Fondazione Poliambulanza” di Brescia per il loro servizio, in prima linea, nella lotta contro il Covid-19. A rappresentare queste due comunità all’udienza erano presenti per l’ospedale bergamasco il direttore generale Maria Beatrice Stasi, che ha avuto il virus; il direttore sanitario Fabio Pezzoli, che ha seguito ogni fase di attività dell’unità di crisi ed è sicuramente un testimone privilegiato per attività e per aver contratto, a sua volta, il Covid; e Simonetta Cesa, direttore delle professioni sanitarie (infermieri, operatori tecnici e sanitari, personale riabilitativo) e artefice con il suo staff del grande lavoro per allestire i reparti-Covid e per la formazione del personale per trattare i pazienti bisognosi di ossigeno. Anche lei ha vissuto personalmente l’esperienza del virus. A rappresentare l’ospedale bresciano erano presenti il presidente Mario Taccolini; l’infermiera di terapia intensiva Stefania Pace, coordinatrice del servizio infermieristico, che ha lavorato in corsia per tutta l’emergenza e in prima linea nell’ordine professioni infermieristiche per far sì che agli infermieri vengano riconosciuti più dignità e diritti; e Paolo Terragnoli, direttore del pronto soccorso, presente in ospedale durante l’emergenza 24 ore su 24 per settimane.
Papa Francesco ha anche ringraziato le realtà che hanno collaborato con Athletica Vaticana nell’iniziativa We Run Together: il Cortile dei Gentili – struttura del Pontificio Consiglio della Cultura costituita per favorire l’incontro e il dialogo tra credenti e non credenti – le Fiamme Gialle, il gruppo polisportivo della Guardia di Finanza, rappresentate dal comandante Vincenzo Parrinello e FIDAL Lazio con il presidente Fabio Martelli. “Siamo particolarmente grati al Santo Padre per l’attenzione e l’affetto che ha riservato alla nostra iniziativa – le parole del generale Parrinello, in rappresentanza delle Fiamme Gialle – Mi sono permesso, sabato, incontrandolo, di ricordare che nel 1905 e nel 1908 proprio all’interno del Vaticano, nei due cortili di San Damaso e del Belvedere, si svolsero alcune gare con la partecipazione anche di atleti stranieri. Dopo più di un secolo, grazie alla straordinaria e significativa presenza di Athletica Vaticana, potrebbe essere oggi l’occasione giusta per rinnovare quell’evento!”.
L’asta sportiva di beneficenza We Run Together è stata lanciata da Papa Francesco il 20 maggio scorso, con un’udienza e un videomessaggio. Sono stati raccolti 100.000 euro. All’iniziativa hanno partecipato oltre 150 atleti, molti dei quali con disabilità, e numerose squadre e società sportive internazionali. Il Papa ha donato 4 oggetti sportivi per l’asta. L’obiettivo dell’iniziativa è stato sì raccogliere fondi ma anche testimoniare la possibilità di uno sport che sia davvero solidale e inclusivo. Il progetto nasce “in sostituzione” del Meeting inclusivo di atletica (con campioni, disabili fisici, mentali, rifugiati e carcerati) che avrebbe dovuto svolgersi il 21 maggio scorso del Centro Sportivo della Guardia di Finanza a Castelporziano. Rimandato per la pandemia, quel Meeting è stato “sostituito” dall’asta solidale, nella speranza di poterlo riorganizzare in pista nel 2021.
“Insieme, il 20 maggio scorso – ha ricordato Papa Francesco nel suo saluto – abbiamo lanciato l’iniziativa sportiva solidale We Run Together, come sostegno e ringraziamento per due realtà in prima linea nell’assistere i malati di coronavirus: l’Ospedale Giovanni XXIII di Bergamo e la Fondazione Poliambulanza di Brescia. Oggi una rappresentanza del loro personale è qui presente. Benvenuti! E salutando voi, saluto tutti i vostri colleghi d’Italia e del mondo intero, che lavorano con sacrificio accanto ai malati. Dio vi renda merito per il vostro impegno! E oggi desidero ringraziare anche tanti atleti di vari Paesi, che hanno offerto vari oggetti sportivi per l’asta solidale. Mi ha fatto molto piacere sapere che alcuni atleti hanno anche aperto la porta della loro casa per la gioia di un incontro diretto. E questo è importante: aprire la porta della propria casa è aprire il cuore. È un segnale [per dire]: “Ti apro il cuore”. In effetti, l’iniziativa We Run Together ha fatto incontrare sullo stesso piano di dignità umana e sportiva campioni famosi e altri campioni che portano una disabilità e che così fanno onore allo sport. Uno sport inclusivo, fraterno, capace anche di guarire ferite, di costruire ponti, costruire amicizia sociale. Questo, soprattutto per i più giovani, è un messaggio eloquente. E un vero sport, ha sempre quella dimensione di amatorialità, l’amateur… È gratuito. Il Cardinale [Ravasi] ha detto la parola “gratuità”. È proprio dello sport amateur”. “Sono contento che voi di “Athletica Vaticana” portiate avanti questo modo di vivere lo sport – ha proseguito il Pontefice – Continuate così! E auspico che possiate realizzare appena possibile il Meeting che era previsto per la scorsa primavera, in collaborazione con la Guardia di Finanza, il “Cortile dei Gentili” e la Fidal Lazio. Intanto, mi fa piacere offrire in un nuovo libro della Libreria Editrice Vaticana alcuni miei interventi sul tema dello sport. Grazie a tutti per quello che fate e per questo incontro. Con l’aiuto di Dio, we run together, corriamo insieme, per la fraternità e la dignità umana”.
“Mettersi in gioco”, i pensieri di Papa Francesco sullo sport
“Un barattolo di pillole, di vitamine per la ripartenza. Una antologia di pensieri sullo sport: non un libro di discorsi, ma spunti di riflessione, vitamine spirituali e morali per la ripartenza”. Monsignor Melchor Sanchez de Toca, sottosegretario del Pontificio Consiglio della Cultura, presenta così “Mettersi in gioco. Pensieri sullo sport” (pag. 124; Euro 5,00), edito dalla Libreria Editrice Vaticana – Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, con il patrocinio di Athletica Vaticana. Una manuale che suggerisce la possibilità di vivere lo sport, ma anche la vita stessa, secondo le indicazioni concrete di un coach d’eccezione: Papa Francesco. Il libro, realizzato con uno stile semplice e diretto tipico del magistero di Papa Bergoglio, raccoglie i pensieri del Pontefice tratti dai suoi discorsi più significativi agli sportivi e da lui stesso condivisi nelle molteplici occasioni che lo hanno visto insieme ad atleti: grandi campioni, donne e uomini con disabilità fisica o intellettiva, ma anche bambini e giovani delle periferie della vita. Papa Francesco evidenzia spesso come la pratica sportiva educhi al gioco di squadra, “ad essere leali, onesti, a coltivare la semplicità, il senso di giustizia, l’autocontrollo, tutte virtù non solo di chi fa sport ma più propriamente dell’uomo”.
Alla presentazione del “manuale”, nella suggestiva cornice dello stadio “Nando Martellini” tra la bellezza delle Terme di Caracalla e l’universalità della sede della Fao, hanno partecipato il presidente del Coni Giovanni Malagò e il numero uno del Comitato italiano paralimpico Luca Pancalli. “L’iniziativa di questo libro ci rende molto orgogliosi – ha sottolineato Malagò – Non sono nessuno per dare un giudizio sull’operato del Santo Padre, ma una cosa voglio dirla: ho incontrato tante volte Papa Francesco e immaginare una persona più disponibile e attenta alle istanze del nostro mondo secondo me è impossibile”. “Questo libro non è solo la testimonianza dei valori tradizionali dello sport – ha rimarcato Pancalli – ma mette in luce la sua funzione come strumento di crescita, nella formazione dei bambini e dei ragazzi. Il Papa mi ha colpito nella semplicità con cui dice le cose: per lui abbiamo scelto una parrocchia per i Giochi di Rio2016, un piccolo gesto nato da una affermazione del Santo Padre con l’obiettivo di lasciare qualcosa. E da oggi, con questo testo, il Papa diventa il nostro coach, il tecnico dello sport italiano”.
Le citazioni raccolte nel libro, selezionate da Lucio Coco e proposte in un formato tascabile e accessibile a tutti, sono la base per un allenamento spirituale e una vera e propria bussola per tutti coloro che intendono orientarsi nella ricerca delle motivazioni più autentiche della propria passione. Lo confermano le tre testimonianze, che fanno da prefazioni alle parole del Santo Padre, firmate da Francesco Totti, dalla ex maratoneta kenyana Tegla Loroupe (responsabile del Team dei rifugiati del Comitato Olimpico Internazionale) e da Alex Zanardi che ha inviato il suo contributo poco prima del grave incidente. “Vorrei sintetizzare il messaggio di questo libro in due concetti – ha osservato Melchor Sanchez – Innanzitutto la Chiesa ha bisogno dello sport. Di uno sport educativo, culturale e spirituale, integrato nei processi formativi della Chiesa, come hanno capito i grandi oratori come Don Bosco e Don Pino Puglisi. Ma allo stesso tempo lo sport ha bisogno della Chiesa: non perché vogliamo dettare le regole ma perché, con l’esperienza, l’umanità e la saggezza che viene dal Vangelo, vogliamo aiutare lo sport, insieme alle grandi tradizioni religiose dell’umanità, con un supplemento di valori. Un barattolo di vitamine per la ripartenza”. Peraltro “Mettersi in gioco” si inserisce nel progetto “We Run Together”, lanciato da Papa Francesco lo scorso 20 maggio e affidato ad Athletica Vaticana che ha appena portato a termine un’asta di beneficenza sportiva volta a contribuire attivamente alla lotta contro il Covid-19: nel 2021, se le condizioni sanitarie lo consentiranno, organizzerà un Meeting inclusivo di atletica leggera nel Centro sportivo delle Fiamme Gialle a Castelporziano.
I partecipanti di “We Run Together” in udienza dal Papa
Papa Francesco ha ricevuto oggi in udienza, nella Biblioteca privata, una rappresentanza dei partecipanti all’iniziativa sportiva e solidale “We Run Together”, promossa da Athletica Vaticana – con il Cortile dei Gentili, le Fiamme Gialle e Fidal Lazio – per il personale degli ospedali di Bergamo e di Brescia. Accompagnati dal cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura – che ha presentato al Papa il gruppo parlando della gratuità della bellezza del dare più che del ricevere – erano presenti 6 degli oltre 150 protagonisti dello sport che hanno sostenuto personalmente l’asta solidale: Nicole Orlando, atleta con Sindrome di Down, più volte campionessa del mondo di atletica; Daniele Cassioli, atleta non-vedente, 25 volte campione del mondo di sci nautico; Monica Contrafatto, atleta con amputazione a una gamba in seguito a un attentato in Afghanistan; Valerio Aspromonte e Carolina Erba (con il loro bambino, Leone, 3 anni), campioni olimpici e mondiali di scherma che per “We Run Together” hanno aperto la porta di casa a una famiglia di Bergamo. Con loro anche Manuela Olivieri, moglie di Pietro Mennea, figura emblematica dei valori sportivi, morto nel 2013. Il Papa ha personalmente ringraziato il personale degli ospedali “Papa Giovanni XXIII” di Bergamo e “Fondazione Poliambulanza” di Brescia per il loro servizio, in prima linea, nella lotta contro il Covid19. A rappresentare queste due comunità all’udienza erano presenti per l’ospedale bergamasco il direttore generale Maria Beatrice Stasi, che ha avuto il virus; il direttore sanitario Fabio Pezzoli, che ha seguito ogni fase di attività dell’unità di crisi ed è sicuramente un testimone privilegiato per attività e per aver a sua volta contratto il Covid; e Simonetta Cesa, direttore delle professioni sanitarie (infermieri, operatori tecnici e sanitari, personale riabilitativo) e artefice con il suo staff del grande lavoro per allestire i reparti-Covid e per la formazione del personale per trattare i pazienti bisognosi di ossigeno. Anche lei ha vissuto personalmente l’esperienza del virus. Per l’ospedale bresciano erano invece presenti il presidente Mario Taccolini; l’infermiera di terapia intensiva Stefania Pace, coordinatrice del servizio infermieristico, che ha lavorato in corsia per tutta l’emergenza e in prima linea nell’ordine professioni infermieristiche per far sì che agli infermieri vengano riconosciute più dignità e diritti; e Paolo Terragnoli, direttore del pronto soccorso, presente in ospedale durante l’emergenza 24 ore su 24 per settimane. Il Santo Padre ha anche ringraziato le realtà che hanno collaborato con Athletica Vaticana nell’iniziativa “We Run Together”: il Cortile dei Gentili – struttura del Pontificio Consiglio della Cultura costituita per favorire l’incontro e il dialogo tra credenti e non credenti – le Fiamme Gialle, il gruppo polisportivo della Guardia di Finanza, rappresentate dal comandante Vincenzo Parrinello, e Fidal Lazio con il presidente Fabio Martelli. L’asta sportiva di beneficenza è stata lanciata da Papa Francesco, il 20 maggio scorso, con un’udienza e un videomessaggio. Sono stati raccolti 100.000 euro. All’iniziativa hanno partecipato oltre 150 atleti, molti dei quali con disabilità, e numerose squadre e società sportive internazionali. Il Papa ha donato 4 oggetti sportivi per l’asta. Il progetto nasce “in sostituzione” del meeting inclusivo di atletica che avrebbe dovuto svolgersi il 21 maggio scorso del Centro Sportivo della Guardia di Finanza a Castelporziano. Sulla stessa linea dei contenuti del meeting e dell’asta anche la pubblicazione del libro “Mettersi in gioco” che raccoglie i pensieri di Papa Francesco sullo sport e ha tre prefazioni firmate da Alex Zanardi (scritta poco prima del grave incidente), Francesco Totti e l’ex maratoneta kenyana Tegla Loroupe. Il libro sarà presentato lunedì, alle ore 11.30, nello stadio delle Terme di Caracalla. Papa Francesco ha personalmente consegnato agli atleti e ai rappresentanti degli ospedali lombardi una copia del libro come segno di ringraziamento per aver sostenuto l’iniziativa di beneficienza.
(ITALPRESS).
Betori “Con dovute precauzioni torni il pubblico negli stadi”
“Mi piacerebbe pensare che, con le dovute precauzioni, le dovute accortezze e con le limitazioni di cui c’è necessità, si possa anche tornare come spettatori agli eventi sportivi perché credo che se le cose vengono fatte con accortezza e con precisione, è possibile anche riportare delle persone negli impianti sportivi”. Lo ha detto il cardinale Giuseppe Betori, a margine di un evento all’interno del Mercato centrale di Firenze. “Noi lo abbiamo fatto con le nostre chiese con molto impegno da parte dei parroci ma fino ad ora il Signore ci ha benedetto e non abbiamo mai avuto problemi di focolai o cose di questo genere – ha aggiunto – Credo che, gestendo bene e con fermezza la situazione, sia necessaria una ripresa del rapporto fra evento sportivo e spettatori”. Dal cardinale Betori anche una battuta sulla Nazionale, di scena domani al “Franchi” contro la Bosnia in Nations League. “Mi auguro che questo cammino inizi bene e si vada avanti. Torna la Nazionale, torna anche il senso di una nazione perché la Nazionale è simbolo anche di un’unità. Siamo così tanto divisi tra le squadre di calcio e così avversi gli uni altri, che abbiamo bisogno ogni tanto di ritrovarci insieme”.
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“Mettersi in gioco”, manuale degli sportivi con i consigli del Papa
Un “manuale” che suggerisce la possibilità di vivere lo sport – ma anche la vita stessa – secondo le indicazioni concrete di un coach d’eccezione: Papa Francesco. Ecco il senso e il valore del nuovo volume “Mettersi in gioco. Pensieri sullo sport” (pag. 124; Euro 5,00), edito dalla Libreria Editrice Vaticana – Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, con il patrocinio di Athletica Vaticana. Il libro – realizzato con uno stile semplice e diretto tipico del magistero di Papa Bergoglio – raccoglie i pensieri del Pontefice tratti dai suoi discorsi più significativi agli sportivi e da lui stesso condivisi nelle molteplici occasioni che lo hanno visto insieme ad atleti: grandi campioni, donne e uomini con disabilità fisica o intellettiva, ma anche bambini e giovani delle periferie della vita. Papa Francesco evidenzia spesso come la pratica sportiva educhi al gioco di squadra, “ad essere leali, onesti, a coltivare la semplicità, il senso di giustizia, l’autocontrollo, tutte virtù non solo di chi fa sport ma più propriamente dell’uomo”.
Le citazioni raccolte – selezionate da Lucio Coco e proposte in un formato tascabile e accessibile a tutti – sono la base per un allenamento spirituale e una vera e propria bussola per tutti coloro che intendono orientarsi nella ricerca delle motivazioni più autentiche della propria passione. Lo confermano le tre testimonianze, che fanno da prefazioni alle parole del Santo Padre, firmate da Francesco Totti, dalla ex maratoneta kenyana Tegla Loroupe (responsabile del Team dei rifugiati del Comitato Olimpico Internazionale) e da Alex Zanardi che ha inviato il suo contributo poco prima del grave incidente.
Il libro sarà presentato a Roma lunedì 7 settembre, alle ore 11.30, nella suggestiva cornice dello stadio “Nando Martellini”, tra la bellezza delle Terme di Caracalla e l’universalità della sede della FAO. Interverranno: Giovanni Malagò, presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico, monsignor Melchor Sànchez de Toca, sotto-segretario del Pontificio Consiglio della Cultura, insieme ad atlete, atleti e protagonisti del mondo sportivo. A moderare l’incontro sarà Alessandro Gisotti, vicedirettore editoriale del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede.
Mettersi in gioco si inserisce nel progetto “We Run Together”, lanciato da Papa Francesco lo scorso 20 maggio e affidato ad Athletica Vaticana che ha appena portato a termine un’asta di beneficienza sportiva volta a contribuire attivamente alla lotta contro il Covid-19 e nel 2021, se le condizioni sanitarie lo consentiranno, organizzerà un Meeting inclusivo di atletica leggera nel Centro sportivo delle Fiamme Gialle a Castelporziano.
(ITALPRESS).
Papa Francesco benedice i corridori del Giro di Polonia
L’ultima evocativa tappa del Giro di Polonia 2020 si è aperta con una toccante benedizione di Papa Francesco a tutti i corridori che partecipano alla competizione. Durante la celebrazione dell’Angelus in Vaticano, il Santo Padre ha avuto un pensiero per la corsa polacca, ricordando che questa è un’edizione molto speciale che celebra Papa Giovanni Paolo II nel centenario della sua nascita. La tappa di oggi terminerà a Cracovia dove Karol Wojtyla è stato vescovo per alcuni anni.
(ITALPRESS).
We Run Together raccoglie 95mila euro…E non si ferma
L’asta sportiva e solidale WE RUN TOGETHER, promossa da Athletica Vaticana e sostenuta da Papa Francesco per gli ospedali di Bergamo e Brescia, si è conclusa giovedì 6 agosto. Sono stati raccolti 95.034 euro. Hanno partecipato oltre 150 atleti e squadre internazionali, con una significativa partecipazione di campioni paralimpici a cominciare da Alex Zanardi, tra i primi ad aderire qualche giorno prima del grave incidente. Come suggerito da Papa Francesco, WE RUN TOGETHER non è stata “solo” una raccolta fondi ma anche, e forse soprattutto, la testimonianza del volto solidale e inclusivo dello sport come motore sociale per “correre insieme”. Per questo il progetto WE RUN TOGETHER non finisce con l’asta ma prosegue per le strade…Ora Athletica Vaticana riparte con più slancio con questo concreto stile solidale, proponendo a tutti di “correre insieme”, provando a vivere una testimonianza cristiana tra la gente, per le strade e nei luoghi sportivi.
(ITALPRESS).






















