Una Chiesa in mezzo alla gente. Sacerdoti non più solo in sacrestia, ma sui campi di calcio. Un pallone benedetto da Papa Francesco, capitano universale di tutte le 16 squadre del torneo. Tornano così, dopo un anno di attesa, le suppliche e le reti della Clericus Cup, il Mondiale della Chiesa, promosso dal Centro Sportivo Italiano, con il patrocinio dell’Ufficio Nazionale del tempo libero, turismo e sport della Cei, del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita e del Pontificio Consiglio della Cultura del Vaticano. L’edizione numero 14 del campionato di calcio per seminaristi e sacerdoti di tutto il mondo, supportato quest’anno dai Cavalieri di Colombo, sarà presentato alla stampa giovedì 27 febbraio 2020, alle ore 11 presso il Centro Sportivo Pio XI (Via di Santa Maria Mediatrice, 22). Alle ore 10 presso la Cappella dei Cavalieri di Colombo la Santa Messa della Clericus Cup, celebrata da don Alessio Albertini, assistente ecclesiastico nazionale del Csi. Sabato 7 marzo il match inaugurale del torneo ecclesiastico internazionale.
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Torna la Clericus Cup, presentazione il 27 febbraio
Sabato 28 marzo Messa del maratoneta a Roma
Sabato 28 marzo alle ore 18, alla vigilia della maratona di Roma, si celebrerà la Messa del maratoneta nella Basilica di Santa Maria in Montesanto (Chiesa degli Artisti) a Piazza del Popolo. Con il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, e Mons. Melchor Sanchez presidente di Athletica Vaticana, concelebreranno numerosi sacerdoti maratoneti di diverse nazionalità. Si tratta di un particolare momento di spiritualità per tutti gli atleti – professionisti e amatori – e non solo per coloro che parteciperanno alla maratona di Roma. Al termine della celebrazione ci sarà la benedizione degli atleti e sarà recitata la Preghiera del Maratoneta, disponibile in 37 lingue. L’iniziativa, promossa da Athletica Vaticana in collaborazione con la maratona di Roma e con il gruppo sportivo delle Fiamme Gialle, prosegue l’esperienza della Messa del maratoneta che si celebra a New York, Firenze, Valencia e Venezia.
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Don Puccio 6° alla Maratonina dei Nebrodi
Antonino Lollo dell’Atletica Bergamo 1959 Oriocenter ha vinto la 7a edizione della Maratonina dei Nebrodi, in programma a Sant’Agata di Militello. La manifestazione, organizzata dall’Atletica Nebrodi, che apre il 19° Grand Prix Sicilia di mezze maratone, ha visto al via 680 iscritti. Lollo, che ha concluso la gara in 1h09’20”, ha preceduto Lorenzo Abbate e Giovanni Soffietto, entrambi della Universitas Palermo. Sesto posto per il campione uscente, Don Vincenzo Puccio dell’Atletica Vaticana che è partito con il pettorale numero uno e che, al rientro all’agonismo dopo qualche problema fisico ed una bronchite, ha chiuso in 1h17’05”
Ma il vero vincitore è stato Francesco, a cui don Vincenzo ha regalato la sua medaglia, rilanciando l’essenza e lo stile della sua esperienza sportiva come sacerdote. Testimoniata anche dal momento di preghiera con gli atleti subito prima della partenza.
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COMITATO OLIMPICO VATICANO, MONS. SANCHEZ “UN SOGNO”
“Lo sport è fondamentalmente un’attività che sviluppa le capacità e le potenzialità del corpo ma anche della mente, perchè l’uomo è un’unità di corpo, mente e anima. E tutto ciò che sviluppa la persona umana nelle sue capacità fa parte del progetto di Dio. C’è un antico scrittore cristiano che dice: ‘La gloria di Dio è l’uomo vivente’. Quando c’è un uomo vivo che dispiega la vita in tutte le sue potenzialità, Dio è felice”. A parlare del rapporto tra lo sport e la religione è Monsignor Melchor Sanchez de Toca, sottosegretario del Pontificio Consiglio della Cultura. Nel corso di un forum nella sede romana dell’agenzia di stampa Italpress, riconosce come siano molti i valori che accomunano lo sport ed il cattolicesimo: “Solo per rifarmi alla storia, abbiamo l’esperienza incredibile degli oratori in Italia. Grandi santi educatori che hanno capito il potenziale educativo dello sport: Don Bosco, San Filippo Neri e in tempi più recenti Don Pino Puglisi. Lo sport fa parte del processo di crescita normale delle persone, di sviluppo personale, e tutto ciò che riguarda il bene della persona è per noi importante”. Il 2020, per gli sportivi, è innanzitutto l’anno dei Giochi olimpici di Tokyo e Monsignor Sanchez preferisce non sbilanciarsi troppo sulla possibilità che, in un futuro più o meno prossimo, vi possa essere una selezione vaticana ai Giochi Olimpici: “Rimane un sogno poter costituire un giorno un comitato olimpico vaticano, che avrà sempre funzioni simboliche e rappresentative, più che reali. Non si farà un comitato olimpico per lottare per il podio o per le medaglie, tantomeno per andare a racimolare in giro atleti, ma per dare un piccolo segnale: lo sport è importante per la Chiesa come lo è la fede per il mondo dello sport”. Monsignor Sanchez è anche presidente dell’Athletica Vaticana, la prima rappresentativa podistica della Santa Sede riconosciuta dal Coni, la cui mission va ben oltre la mera partecipazione alle gare. “Il nostro obiettivo è promuovere la pratica dello sport, per noi non si tratta di correre e basta: il nostro motto, ‘corriamo insieme’, è preso da una citazione del Vangelo di Giovanni. Si tratta di fare sport insieme con tante attività di tipo solidale, culturale e spirituale. Per noi sono importanti la carità e la solidarietà così come le iniziative di tipo culturale. E poi – conclude Monsignor Sanchez – ci sono la preghiera e la messa del maratoneta, che si stanno diffondendo e che fanno parte della nostra identità”.
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UNA BIBBIA DA PAPA FRANCESCO, ZANIOLO FRA I DESTINATARI
Nicolò Zaniolo riceverà una Bibbia da Papa Francesco. Il prossimo 26 gennaio si celebrerà per la prima volta la Domenica della Parola di Dio e la mattina, alle 10, il Santo Padre presiederà la santa Eucaristia nella Basilica di San Pietro. A conclusione della celebrazione eucaristica, fa sapere il Pontificio Consiglio per la Promozione della nuova Evangelizzazione, “Papa Francesco compirà un gesto simbolico: consegnerà la Bibbia a 40 persone in rappresentanza di tante espressioni della nostra vita quotidiana: dal vescovo allo straniero; dal sacerdote alle catechiste; dalle persone consacrate al poliziotto e alla guardia svizzera; dagli ambasciatori dei vari continenti ai docenti universitari e maestri di scuola primaria e secondaria; dal povero al giornalista; dal Gendarme al detenuto che sta scontando l’ergastolo in stato di semilibertà; da alcune famiglie a Nicolò Zaniolo in rappresentanza degli sportivi; la riceveranno anche un rappresentante delle Chiese Ortodosse e delle Comunità Evangeliche”.
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ALL’ ETIOPE MENGESHA LA WE RUN ROMA
Grande partecipazione anche quest’anno all’Atleticom We Run Rome. Nella nona edizione della gara di San Silvestro, a Roma, migliaia di podisti al via e il secondo posto sui 10 chilometri maschili per Daniele Meucci. L’azzurro, dopo il successo della scorsa stagione, stavolta chiude in 29’44” con quasi un minuto di ritardo sul giovane etiope Milkesa Mengesha,
oro mondiale under 20 di cross, protagonista di un assolo vincente in 28’50”. Per l’ingegnere pisano dell’Esercito c’e’ comunque il ritorno sul podio, confermandosi il migliore degli italiani in
questa manifestazione davanti a Yassine El Fathaoui (Circolo Minerva Parma), terzo con 29’49”. Al femminile netta affermazione della turca Yasemin Can. La quattro volte campionessa europea di cross prevale con 32’17” ma si comporta bene l’ucraina Sofiia Yaremchuk (Acsi Italia Atletica), seconda in 32’35”. Podio italiano anche al femminile per merito di Federica Sugamiele: e’ terza al traguardo la 23enne siciliana della Caivano Runners con il tempo di 34’08” e undici secondi di vantaggio nei confronti della piemontese Valeria Roffino (Fiamme Azzurre), quinta la tricolore assoluta sulla distanza Fatna Maraoui (Esercito).
Un anno di corsa (Maratona compresa…), inoltre, valgono per Sara Vargetto una meritatissima premiazione alla We Run Rome! Con lei – sulle strade nel cuore di Roma – Athletica Vaticana presente anche con il papà Paolo, Michele Di Cosimo (atleta non vedente), Mirko Taliani, Marco Bellapadrona, Rino Alberto Bellapadrona, Luca Ceccarelli, Simone Ciocchetti e Giuseppe Moreschi!
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NOMINATO NUOVO CDA FONDAZIONE GIOVANNI PAOLO II
Daniele Pasquini, presidente del centro sportivo italiano – comitato provinciale di Roma e neo consultore del Pontificio Consiglio della Cultura – è stato eletto presidente della Fondazione Giovanni Paolo II per lo sport succedendo ad Edio Costantini presidente dal 2008. L’elezione è arrivata nel corso dell’Assemblea per il rinnovo degli organi direttivi della Fondazione, nata dieci anni fa come strumento a servizio della Chiesa per sviluppare progetti e attività in ambito di sportivo. Nel Consiglio di Amministrazione sono stati nominati Andrea Abodi, presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo che ricoprirà anche la carica di vicepresidente della Fondazione; Mons. Carlo Mazza, presidente onorario della Fondazione Giovanni Paolo II per lo sport; Mons. Melchior Sanchez, sottosegretario Pontificio Consiglio per la Cultura;
Santiago Perez de Camino Gaisse, responsabile Sezione Chiesa e Sport del Dicastero per i Laici, Famiglia e Vita; Mario Del Verme, coordinatore area Sport della Fondazione Pontificia Scholas Occurrentes; Don Franco Finocchio, incaricato per la pastorale dello sport della diocesi di Novara. Il segretario sarà Eliana Ventola. “Giovanni Paolo II è stato un papa sportivo. Il suo magistero ha segnato profondamente la cultura dello sport moderno. Sono onorato di presiedere la Fondazione che ha il compito di promuovere attività e progetti ancorati alla visione cristiana di sport e di persona, che lui stesso ci ha insegnato” le parole di un emozionato Daniele Pasquini dopo l’elezione.
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FAMIGLIE “SANTA MARTA” A PRANZO CON GLI ATLETI DELLE FIAMME GIALLE
Lunedì prossimo le famiglie assistite dal Dispensario pediatrico vaticano “Santa Marta” sono state invitate al pranzo natalizio offerto dagli atleti delle Fiamme Gialle, nel Centro sportivo della Guardia di Finanza a Castelporziano. Saranno gli stessi atleti – medagliati olimpici e mondiali tra cui Tania Cagnotto, Fabrizio Donato e Antonella Palmisano – a cucinare il pranzo e a servirlo a tavola agli ospiti, condividendo soprattutto con i bambini una giornata di festa, all’insegna del divertimento che lo sport può offrire in un clima di famiglia, e anche doni simbolici. Non mancherà una simbolica torta per fare gli auguri a Papa Francesco, alla vigilia del suo compleanno. L’iniziativa è stata resa possibile da Athletica Vaticana, la rappresentativa podistica della Santa Sede, che ha voluto rilanciare l’appello di Papa Francesco a vivere il Natale all’insegna della solidarietà e dell’attenzione concreta alle persone più bisognose. Ed è una testimonianza di carità e fraternità attraverso il linguaggio dello sport che, per sua natura, prevede l’inclusione e il rispetto per la dignità degli ultimi. Già nel periodo di Pasqua gli atleti del Fiamme Gialle – sempre particolarmente attenti a quanti vivono esperienze di emarginazione e di sofferenza – si erano personalmente recati in Vaticano a incontrare le famiglie nella sede del Dispensario, portando materiale scolastico e sportivo per i bambini oltre alle tradizionali uova di cioccolato. La Fondazione Dispensario pediatrico “Santa Marta” – presieduta dal Cardinale elemosiniere apostolico – offre gratuitamente in Vaticano, proprio accanto alla “casa del Papa”, assistenza sanitaria alle famiglie con bambini senza tessera del servizio sanitario: sono soprattutto stranieri e di religione diverse. Aperto in Vaticano nel 1922 e affidato alle suore Figlie della carità di San Vincenzo de’ Paoli, il Dispensario svolge anche il servizio di consultorio familiare.
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