A Roma, dopo la semifinale di Champions League e la finale della Tim Cup, gli appassionati di calcio possono tornare godersi le emozionanti e mai scontate sfide della Clericus Cup. Sabato 12 maggio, alla vigilia dell’Ascensione, arrivano solenni le semifinali, dove si conosceranno le due squadre che si contenderanno la vittoria del mondiale vaticano promosso dal Csi, con il patrocinio dell’Ufficio Nazionale del tempo libero, turismo e sport della Cei, del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita e del Pontificio Consiglio della Cultura del Vaticano. Appuntamento, come sempre, sui campi del Centro Pio XI (via di Santa Maria Mediatrice 24, nei pressi del Vaticano), con il Cupolone sullo sfondo. Molto attesa, alle 9, la sfida infinita tra Gregoriana e Collegio Urbano, rivincita della finale dell’anno scorso vinta dai Leoni d’Africa dell’Urbaniana. Gli amaranto della Gregoriana, dopo aver superato il girone eliminatorio a fatica, nei quarti hanno battuto in rimonta l’OMI. I campioni in carica, invece, hanno passeggiato nel girone (a punteggio pieno), mentre nei quarti hanno piegato il Mater Ecclesiae, in rimonta e solo ai calci di rigore. Quattro gli scudetti in campo in questo “classico” della Clericus. La Gregoriana si è laureata campione nel 2011, mentre il Collegio Urbano ha conquistato lo scudetto clericale ben tre volte (2014, 2015 e 2017). Sei i precedenti, con gli africani in vantaggio per 4-2 negli scontri diretti. L’Urbano ha vinto nel 2007 (3-1 ai gironi) e nel 2009 (3-0 ai quarti di finale). La Gregoriana si è riscattata nei due incontri successivi: 2-0 nel 2010 e 8-6 ai rigori nel 2011, dopo uno scoppiettante 3-3 ai tempi regolamentari, nella fase a gironi. Infine due vittorie del Collegio Urbano, che ha battuto la Gregoriana per 2-1 nella semifinale 2015 e 2-0 nella finalissima di un anno fa, quando i gol africani dell’ugandese Ssekate e del nigeriano Mbah hanno consegnato ai seminaristi di Propaganda Fide la terza Coppa con il Saturno.
L’altra semifinale, alle 10.30, vedrà di fronte Sedes Sapientiae e North American Martyrs, seminari entrambi sempre presenti nelle dodici edizioni del mondiale della Chiesa. Gli statunitensi puntano al “triplete”, dopo il doppio successo nel 2012 e nel 2013. Il Sedes sogna invece di sfatare il tabù scudetto, per lo meno di disputare per la prima volta la finale per il “Saturno”. Dopo aver superato le insidie dei rispettivi gironi, nei quarti i NAM hanno eliminato la sorpresa San Guanella, mentre il Sedes ha interrotto il sogno della Chape clericale. Per i tre precedenti bisogna tornare molto indietro nel tempo. Nel 2008 vittoria netta, per 3-0, del Sedes Sapientiae contro l’allora Pontificio Collegio Americano del Nord. Stesso risultato, ma a favore dei North American Martyrs, nei quarti di finale del 2010. L’anno successivo, infine, vittoria per 2-1 del Sedes nella finalina per il terzo e quarto posto.
(ITALPRESS).
CLERICUS CUP. E’ TEMPO DI SEMIFINALI
CAPPELLINA BARTALI A MUSEO DELLA MEMORIA ASSISI
Nuova location e maggiori contenuti per il “Museo della Memoria, Assisi 1943-1944” che verrà aperto il 16 maggio alle ore 9,30 nei locali del Vescovado di Assisi- Santuario della Spogliazione dove, grazie al vescovo di allora monsignor Giuseppe Placido Nicolini, ci fu il quartier generale dell’organizzazione clandestina che negli anni dell’occupazione nazi-fascista nascose e salvò oltre 300 ebrei arrivati in Assisi. Oltre all’attuale esposizione inaugurata nel 2011 e sostenuta dall’Opera Casa Papa Giovanni su un’idea della curatrice Marina Rosati, il Museo si arricchisce della cappellina di Gino Bartali dedicata a Santa Teresina del Bambin Gesù e donata al Museo dalle nipoti Gioia e Stella Bartoli.
La nuova apertura si inserisce sia nelle iniziative della Settimana del Santuario della Spogliazione che andrà dal 15 al 20 maggio con una serie di momenti di preghiera, approfondimento, riflessione sui giovani, sia negli eventi del Comune per la tappa del Giro d’Italia che parte proprio il 16 maggio alle ore 13,05 da Assisi (Santa Maria degli Angeli). Un Giro che inizierà proprio la settimana prossima in Israele con la prima tappa del 4 maggio dedicata a Gino Bartali, che per la sua opera di salvataggio degli ebrei è stato dichiarato Giusto tra le Nazioni.
“Abbiamo voluto fortemente questo momento e il trasferimento del Museo realizzato dall’Opera Casa Papa Giovanni, fondazione della Diocesi – spiega il vescovo di Assisi monsignor Domenico Sorrentino – perché in questo Vescovado, che ho l’onore di abitare, monsignor Nicolini accolse gli ebrei perseguitati e diede il via all’attività di nascondimento grazie all’aiuto del suo segretario don Aldo Brunacci, di padre Rufino Niccacci, delle suore di clausura e tante persone benemerite. Ma il nuovo allestimento ha un significato ancora più forte se pensiamo alle parole di papa Francesco che, venendo qui nel 2013 e incontrando Graziella Viterbi, una delle ebree salvate in Assisi, ebbe a sottolineare come questa opera di accoglienza è ‘spogliazione, che parte sempre dall’amore, dalla misericordia di Dio!’ Ecco perché abbiamo ritenuto giusto trasferirlo qui, sia per un naturale motivo storico sia per l’alto significato valoriale del Santuario della Spogliazione, quale luogo di discernimento e di scelta”.
A livello contenutistico il Museo si arricchisce quindi di una sezione legata a Bartali, Giusto tra le Nazioni e con la sua cappellina espressione della sua grande fede. Il ciclista toscano divenne Terziario Carmelitano nel 1937 e volle questa cappellina in memoria del fratello Giulio, morto prematuramente in un incidente in corsa nel 1936. Fu consacrata nel 1937 dal cardinale e vescovo di Firenze, Elia Dalla Costa, personaggio fondamentale nella salvezza degli ebrei tra Firenze e Assisi. All’interno sono conservati alcuni oggetti altamente legati alla città serafica, a testimonianza del legame che il ciclista aveva con il vescovo Nicolini, già prima delle sue missioni per trasportare i documenti falsi stampati dalla tipografia Brizi da Assisi a Firenze.
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GRANDE FESTA SPORT CON XIII ORATORIO CUP
È stata una grande festa di sport quella che ha animato lo scorso weekend il CS Torraccia, in via Francesco Paolo Bonifacio, a Roma, dove si sono svolte le fasi finali della XIII edizione della “Oratorio Cup 2017/2018”, un evento calcistico organizzato dal Csi, il Centro Sportivo Italiano – Comitato di Roma.
Nel corso del lungo weekend calcistico che ha visto la partecipazione di oltre 2000 atleti e altrettanti tra educatori, parenti e amici, si sono disputate ben 70 partite, al termine delle quali si sono delineate le graduatorie finali e le vincitrici di ben 11 categorie: Under 8 – Astro Garbatella; Under 9 – San Romano; Under 10 – Eur TM; Under 11 – Eur TM; Under 12 – San Gaspare del Bufalo; Under 13 – San Gaspare del Bufalo; Under 14 – San Giuseppe al Trionfale; Under 16 – Gesù Bambino al Sacco Pastore; Under 20 – San Giuseppe al Trionfale; Open – Asd LIFE; Amatori – Astro Garbatella.
Sabato, all’interno della manifestazione, si è svolta anche la 7^ giornata della IX edizione della Coppa del Sorriso, torneo di calcio a 5 per ragazzi diversamente abili, in particolare con disabilità cognitivo-relazionale. L’Oratorio Cup può essere definita a pieno diritto la quintessenza dello sport di marca Csi. Non è semplicemente il campionato dedicato alle parrocchie e nemmeno un modo per far giocare i ragazzi, ma un progetto educativo e formativo ad ampio respiro e a lunga gittata, che coinvolge tutte le fasce d’età e unisce tutti i partecipanti in un grande coro di persone. Basti ricordare i numeri della passata stagione: 216 squadre, 2354 atleti, 321 educatori, 1211 partite disputate.
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CLERICUS CUP, AL VIA QUARTI CON APPELLO PRO SIRIA
Dopo la Pasqua ed i quarti di Champions ed Europa League, anche in Vaticano al Centro Sportivo Pio XI è tempo di sfide decisive. Sabato otto squadre si giocheranno l’accesso in semifinale. Tra i sacerdoti e seminaristi di tutto il Mondo alla conquista della Coppa col Saturno ci sono i trasteverini del Sedes Sapientiae che sfideranno gli Amici della Chape. I Guanelliani se la vedranno contro il North American Martyrs, con un solo precedente datato 2010 a favore della compagine a stelle e strisce. Il big match di giornata è indubbiamente quello tra i campioni in carica del Pontificio Collegio Urbano ed il Mater Ecclesiae. Nel 2015 e nel 2016 le due squadre si sono incontrate in finale, vincendo una volta a testa; tuttavia, brucia ancora la sconfitta della Madonna Celeste nella semifinale del 2017, con i Leoni d’Africa che si imposero per 3-1. Infine la gara tra la Pontificia Università Gregoriana e l’OMI: un unico precedente, lontanissimo, nella prima edizione del torneo che vide i Missionari oblati di Maria Immacolata travolgere i gesuiti per 3a0.
Tra gli studenti di Piazza della Pillotta, centrocampista amaranto, c’è Aram Sado, seminarista armeno cattolico, che risiede al Pontificio Collegio Armeno ed è nato in Siria, che ha così introdotto la sfida di sabato: “Stiamo disputando un buon torneo anche quest’anno. Abbiamo perso solo la prima partita, poi ci siamo riscattati mostrando un grande spirito di squadra e siamo arrivati ai quarti di finale grazie agli allenatori Mario e Fabio oltre che a tutti i ragazzi che aiutano a creare questo spirito all’interno della squadra. Ora mancano un paio di passi per arrivare alla finale, vorrebbe dire la nostra seconda volta consecutiva”.
“Ma non posso non pensare anche a ciò che sta succedendo ancora nella mia patria in Siria, lego le mie parole a quelle del Santo Padre, recitate dopo il Regina Coeli, lanciando un appello per la pace, chiamando tutti a pregare per i defunti, per i feriti e per le famiglie che soffrono in Siria; a pregare perché i responsabili, politici e militari, scelgano l’altra via: quella del negoziato, la sola che può portare alla pace”.
(ITALPRESS).






















