ROMA (ITALPRESS) – Papa Francesco “al termine dell’udienza generale si è recato presso il Policlinico Universitario A. Gemelli dove nel primo pomeriggio sarà sottoposto in anestesia generale ad un intervento chirurgico di laparotomia e plastica della parete addominale con protesi”. Lo ha comunicato la Sala Stampa della Santa Sede. “L’operazione, concertata nei giorni scorsi dall’equipe medica che assiste il Santo Padre, sì è resa necessaria a causa di un laparocele incarcerato che sta causando sindromi sub occlusive ricorrenti, dolorose e ingravescenti. La degenza presso la struttura sanitaria durerà diversi giorni per permettere il normale decorso post operatorio e la piena ripresa funzionale”. Athletica Vaticana – si legge in un post su facebook – accompagna Papa Francesco con la preghiera. Questa mattina il Pontefice ha tenuto regolarmente l’udienza generale e prima di iniziare ha venerato le reliquie di santa Teresina del Bambino Gesù, alla quale è particolarmente devoto, deponendo davanti all’urna una rosa bianca. Il Papa ha poi benedetto la fiaccola del pellegrinaggio Macerata-Loreto che ha in Paolo Guerra il tedoforo rappresentante della ‘squadra del Papà.
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Athletica Vaticana con Papa Francesco “Vicini con la preghiera”
Napoli, De Laurentiis e Simeone in udienza dal Papa
NAPOLI (ITALPRESS) – “Giornata speciale di grande coinvolgimento spirituale ed emotivo per Aurelio De Laurentiis”. Con queste parole il sito del Napoli descrive quanto vissuto dal presidente azzurro e da Giovanni Simeone. Il numero 1 del club e l’attaccante argentino “sono stati ricevuti da Papa Francesco presso il centro Agostinianum in occasione del decennale di Scholas Occurrentes, una Organizzazione Internazionale creata e guidata dal Pontefice a sostegno delle comunità indigenti di tutto il mondo. Nel corso dell’incontro, il presidente De Laurentiis e Giovanni Simeone hanno avuto l’occasione di intrattenersi per qualche istante con Papa Bergoglio omaggiando il Santo Padre di una maglia personalizzata con il numero 10 e un pallone autografato dalla squadra. Il Pontefice ha ricambiato donando un ulivo Benedetto che verrà piantumato in occasione di futuri eventi calcistici. Il presidente ha inoltre donato al Papa un piccolo calco del piede di Maradona come metafora per dare un calcio alle ingiustizie del mondo. Prima di salutare il Santo Padre, Aurelio De Laurentiis ha confidato un proprio desiderio: ‘Spero tanto un giorno di poter organizzare una partita tra il Napoli e il San Lorenzo la Sua squadra del cuorè”.
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Sei corridori di Athletica Vaticana all’ultima tappa Giro-E
ROMA (ITALPRESS) – Sei atleti di Athletica Vaticana-Vatican Cycling pedaleranno con le e-bike nell’ultima tappa del Giro-E, domenica 28 maggio nel cuore di Roma. Con partenza da Castel Sant’Angelo e traguardo ai Fori Imperiali dove, poche ore dopo, arriverà la maglia rosa con i ciclisti del Giro d’Italia. La “squadra del Papa”, che fa parte dell’Unione Ciclistica Internazionale, pedalerà in particolare per sostenere l’esperienza sportiva e solidale del “Giro d’Italia delle cure palliative pediatriche”: una manifestazione, presentata ieri al Ministero della Salute, che, fino al 18 giugno, sta promuovendo l’attenzione su questo particolare servizio sulle frontiere della vita. Vatican Cycling collabora già da tempo con il Centro per le cure palliative pediatriche aperto dall’ospedale “Bambino Gesù” a Passoscuro, vicino Roma, diretto da Michele Salata. E’ la stessa visione sportiva, solidale inclusiva e culturale, che anima il Giro d’Italia-E, corsa cicloturistica organizzata tra il 6 e il 28 maggio da Rcs Sport, sulle stesse strade del Giro d’Italia vero e proprio, che abbraccia i valori di fondo della Federazione ciclistica vaticana, anche attraverso la sensibilizzazione per la mobilità sostenibile legata all’ambiente (nelle tappe del Giro-e è allestito il “Villaggio della sostenibilità”, a Roma sarà a piazza del Popolo), e cioè al rispetto delle persone e della natura nel segno delle encicliche di Papa Francesco Laudato sì e Fratelli tutti. “In Italia oltre 35.000 bambini necessitano di cure palliative pediatriche ma solo pochi ricevono questo tipo di assistenza – spiegano i responsabili della Fondazione Maruzza che coordina l’iniziativa del Giro ciclistico – Sono necessari un cambio di approccio, lo sviluppo di una cultura delle cure palliative pediatriche diffusa e condivisa nella società civile e nella comunità scientifica e la costituzione di reti di professionisti specificatamente formati”. Anche attraverso l’esperienza sportiva, si intende riaffermare che “le cure palliative pediatriche sono un diritto”, sono personalizzate secondo i bisogni del bambino e ne promuovono lo sviluppo, abbracciando il nucleo familiare. Con l’obiettivo del rispetto della dignità della persona lungo tutto il percorso di cura. Al Giro-E si partecipa esclusivamente con biciclette da corsa a pedalata assistita, omologate per una velocità massima di 25 km/h. Proprio grazie alle e-bike, che consentono a ciclisti normalmente allenati di affrontare anche le leggendarie “salite dei campioni”, il Giro-E dà l’opportunità di vivere in pieno l’esperienza della “corsa rosa”, della quale ricalca il percorso e l’arrivo (a cambiare sono il punto di partenza e il chilometraggio). In particolare, la tappa di Roma sarà corsa, in un anello sui Lungotevere, a gruppo compatto, eccetto per alcuni tratti con prove speciali, e nel finale ci sarà la volata su via dei Fori Imperiali.
– foto ufficio stampa Athletica Vaticana –
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Il 24/5 nuovo appuntamento con “Quando lo sport ti fa più nobile”
ROMA (ITALPRESS) – Per rilanciare la visione inclusiva e solidale di Papa Francesco per lo sport, Athletica Vaticana – la polisportiva della Santa Sede – sta proponendo una serie di dialoghi aperti con atlete e atleti di alto livello per raccontare e condividere le loro storie di vita. Il prossimo appuntamento sarà mercoledì 24 maggio, alle ore 16, ai Musei Vaticani. Barbara Jatta, direttore dei Musei Vaticani, dialogherà con Silvia Bennardo e Claudia Gennaro, giocatrici della Nazionale italiana pallavolo sorde vice-campione olimpica e mondiale e campione europea. Rilanciando il valore dello sport paralimpico con uno sguardo femminile, l’incontro fa seguito al dialogo tra il cardinale Josè Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero per la cultura e l’educazione, con il campione olimpico Filippo Tortu e, successivamente, con l’allenatore della Roma, Josè Mourinho, nel contesto della Pontificia Università Gregoriana.
Il dialogo sarà moderato da Chiara Porro, ambasciatore di Australia presso la Santa Sede. Interprete per il linguaggio dei segni sarà suor Veronica Donatello, responsabile del Servizio Nazionale della Conferenza episcopale italiana per la Pastorale delle persone con disabilità.
“Quando lo sport ti fa più nobile” è l’espressione di Papa Francesco (“Il Natale che vorrei” – intervista trasmessa da Canale 5 il 18 dicembre 2022) filo-conduttore del progetto di Athletica Vaticana per uno sport che sia anche autentica espressione di cultura e opportunità di crescita sociale. A rendere possibile l’iniziativa sono il Dicastero per la comunicazione e il Dicastero per la cultura e l’educazione, al quale il Papa nella Costituzione Apostolica “Praedicate Evangelium” ha affidato lo sport.
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Fitp ricevuta da Papa Francesco “Lo sport è gioco”
ROMA (ITALPRESS) – La Federazione Italiana Tennis e Padel è stata ricevuta in udienza in Vaticano da Papa Francesco. Il presidente della FITP Angelo Binaghi ha regalato a Papa Francesco una racchetta da padel. Uno sport, ha detto, che è anche una metafora “di come c’è sempre una seconda opportunità nella vita, di come gli ostacoli possono diventare occasioni di novità, di come i perimetri possono diventare soluzioni utili al riscatto, di come la resilienza e lo spirito di adattamento siano esperienze molto più frequenti di quanto si possa immaginare”. Ai ragazzi, ai giocatori, ai maestri presenti, Papa Francesco – secondo quanto riporta il sito della Fitp – ricorda che “il tennis è un gioco, il padel è un gioco. La forza educativa sta proprio nella dinamica del gioco. Non perdete il gusto di fare sport per passione. L’agonismo è buono se non toglie questa dimensione. Se prevale la dinamica della competizione, questa fa scattare varie forme di egoismo che rovinano la pratica sportiva”.
Un messaggio prezioso per la platea composta, come ha ricordato il presidente Binaghi nel suo saluto al Santo Padre, “dal nostro mondo del tennis, dagli allievi delle scuole e i loro insegnanti che provengono da tutto il mondo. Il nostro sport è diffuso in tutto il mondo ed è un grande veicolo culturale ed educativo che promuove e consolida ovunque principi fondamentali quali l’autodisciplina, la lealtà, il rispetto dell’avversario e delle regole, l’amicizia che prescinde dalle differenze con gli altri e, specie nel nostro caso, persino dal confronto diretto in campo. Valori questi che contribuiscono alla formazione di persone spiritualmente sane, in grado di utilizzare anche nella vita di tutti i giorni il bagaglio etico raccolto in campo”. Il maestro di tennis e padel, spiega Papa Francesco, “non è solo un tecnico, è soprattutto un educatore. Vi incoraggio a proseguire su questa strada”.
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All’asta la “racchetta solidale” firmata da Papa Francesco
ROMA (ITALPRESS) – La “racchetta solidale” da padel, firmata e benedetta da Papa Francesco, è all’asta da venerdi 5 maggio per sostenere il servizio del Dispensario pediatrico vaticano “Santa Marta” in favore di 500 famiglie povere con bambini piccoli. Sarà possibile fare un’offerta sui canali social del marchio spagnolo Bullpadel che ha realizzato la racchetta e la rilancia con il sostegno dei top player e un video prodotto da Vatican News. L’iniziativa della “racchetta solidale” è stata promossa insieme dall’International Padel Federation e da Athletica Vaticana, l’associazione polisportiva ufficiale della Santa Sede. Papa Francesco ha incoraggiato personalmente, lo scorso 26 aprile, questo progetto solidale ricevendo in udienza i promotori benedicendo e firmando la racchetta disegnata dall’artista romana Barbara Salvucci con motivi che richiamano proprio l’esperienza dell’inclusione attraverso lo sport. A presentare a Papa Francesco la “racchetta solidale” ora all’asta è stata Delfina Brea, vice campionessa del mondo di padel e tra le numero uno del ranking internazionale, che 23 anni fa è stata battezzata dall’arcivescovo Jorge Mario Bergoglio a Buenos Aires: nella chiesa di San Josè, nel Barrio Flores dove entrambi sono nati e cresciuti, scoprendo le loro strade. Ventitrè anni dopo quel battesimo le mani di Papa Francesco hanno nuovamente stretto le mani di Delfina per incoraggiarla nell’iniziativa sportiva solidale. “Ho rincontrato Papa Francesco proprio grazie alla racchetta da padel che è la mia passione e il mio lavoro”, dice Delfina Brea.
C’è tutta la visione sportiva, inclusiva e solidale, del Papa nelle parole della star del padel: «Con questa iniziativa per il Dispensario Santa Marta ho scoperto che una racchetta ha due ‘faccè sul campo ma molte di più nella vita, semplicemente facendo squadra e non perdendo di vista le persone più fragili, chi è rimasto indietro. Aiutare le famiglie povere con bambini piccoli non è un dovere, è un privilegio». Con la campionessa argentina ad illustrare al Papa l’iniziativa in piazza San Pietro c’erano Luigi Carraro, presidente della International Padel Federation, Diego Miller, in rappresentanza delle federazioni del continente americano, e Alfredo Penalver, presidente di Bullpadel. Da parte vaticana, Alessandra Turco, direttore di Vatican Padel (da un anno membro ufficiale della International Padel Federation). In particolare, per Luigi Carraro la “racchetta solidale” invita gli appassionati di padel a essere messaggeri «di lealtà, solidarietà, amicizia, inclusione e motivazione con l’obiettivo di imparare, crescere, migliorarsi come persone attraverso lo sport». E per Alfredo Penalver la “racchetta solidale” è stata «realizzata in nome dell’inclusione, del sostegno reciproco e dell’attenzione verso il prossimo: è un’iniziativa che ricorda quanto lo sport possa essere un potente motore di fraternità, amicizia e aiuto per i più deboli».
– Foto Ufficio Stampa Athletica Vaticana –
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La racchetta firmata dal Papa a sostegno di 500 famiglie povere
ROMA (ITALPRESS) – Ben 23 anni fa l’allora arcivescovo Jorge Mario Bergoglio ha battezzato Delfina Brea – vice campionessa del mondo di padel e tra le numero 1 del ranking internazionale – a Buenos Aires: nella chiesa di san Josè, nel Barrio Flores dove entrambi sono nati e cresciuti, scoprendo le loro strade. Stamani, in piazza San Pietro, le mani di Papa Francesco hanno nuovamente stretto quelle di Delfina per incoraggiarla nell’iniziativa sportiva solidale promossa con Athletica Vaticana e la International padel federation in favore delle 500 famiglie povere assistite dal Dispensario pediatrico Santa Marta, i “vicini di casa” del Pontefice. Il Papa ha firmato la racchetta da padel che, nel disegno dell’artista Barbara Salvucci, richiama proprio l’esperienza dell’inclusione attraverso lo sport. La “racchetta solidale” sarà ora messa all’asta sui canali del prestigioso marchio spagnolo Bullpadel, con il sostegno dei top player, e il ricavato andrà interamente a sostenere il servizio del Dispensario Santa Marta.
“Sono stata battezzata da Papa Francesco quando era arcivescovo di Buenos Aires e oggi l’ho rincontrato in Vaticano proprio grazie alla racchetta da padel che è la mia passione e il mio lavoro”, dice Delfina Brea, con un pensiero di gratitudine alla sua famiglia e ai suoi genitori Soledad e Nito, famoso coach, per la scelta di quel battesimo nel 2000. “Con questa iniziativa per il Dispensario Santa Marta ho scoperto che una racchetta ha due ‘faccè sul campo ma molte di più nella vita, semplicemente facendo squadra e non perdendo di vista le persone più fragili, chi è rimasto indietro. Aiutare le famiglie povere con bambini piccoli non è un dovere, è un privilegio”. Con la campionessa argentina a presentare al Papa l’iniziativa in piazza San Pietro c’erano Luigi Carraro, presidente della International padel federation; Diego Miller, in rappresentanza delle federazioni del continente americano; e Alfredo Peñalver, presidente di Bullpadel. Da parte vaticana, Alessandra Turco, direttore di Vatican Padel, e il giocatore più giovane, il 21enne Davide De Santis.
– foto ufficio stampa Athletica Vaticana –
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Earth Day, Athletica Vaticana a Villa Pamphili per il pianeta terra
ROMA (ITALPRESS) – Una camminata per entrare a contatto con la natura e ribadire con forza la centralità e il ruolo delle persone nella lotta al cambiamento climatico in una data decisamente simbolica come quella del 22 aprile, Giornata Internazionale della Terra. Si è tenuta, infatti, una passeggiata all’interno di Villa Pamphili, uno dei più importanti parchi della città di Roma, cuore verde della Capitale d’Italia, con Athletica Vaticana insieme ai rappresentanti dell’ambasciata degli Stati Uniti d’America, di Gran Bretagna, Irlanda e Australia, quest’ultima candidata insieme alle nazioni del Pacifico ad ospitare la COP31 nel 2026, presso la Santa Sede. Un’occasione per ritrovarsi, promuovere l’amore per la natura e dare spazio a idee che possano aiutare a risolvere il problema ambientale, diventato sempre più importante negli ultimi anni.
“Questa è una camminata nella sua semplicità perchè si può fare sport anche solo camminando. Un’esperienza di amicizia facendo insieme un tratto di strada per conoscersi e conoscere le proprie storie in pieno rispetto dello stile di Athletica Vaticana perchè, come ci insegna Papa Francesco, attraverso lo sport si costruisce un dialogo di pace. E quando lo sport è praticato così si ha meno voglia di fare la guerra”, le parole di Giampaolo Mattei, presidente di Athletica Vaticana, la polisportiva del Papa che si propone come testimone cristiano usando iniziative spirituali, di supporto e culturali per dialogare con la comunità sportiva mondiale. Un incontro, quello svolto a Villa Pamphili, utile per sensibilizzare sul problema climatico nella giornata dedicata al pianeta e che mostra come le persone, pur nella frenetica vita quotidiana scandita da mille impegni, possano ancora unirsi per un obiettivo importantissimo come la salvaguardia del proprio pianeta.
– Foto spf/Italpress –
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