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Stagione d’oro per Giordano e Suzuki “Non abbiamo sbagliato nulla”

ROMA (ITALPRESS) – Otto tappe tra l’asfalto e la terra in sette diverse regioni d’Italia, ben quindici piloti entrati nella classifica finale hanno scritto la storia della 15a edizione per la Suzuki Rally Cup. Il trofeo monomarca ideato e promosso da Suzuki Italia ha animato le massime serie tricolori rally anche nella stagione 2022, portando al via delle gare titolate un gruppo sempre nutrito di equipaggi, sulle diverse versioni della Suzuki Swift e dell’intramontabile Baleno. Tra le Sport Hybrid, le Sport 1600 e i due modelli della BoosterJet 1.0 in categoria Racing Start, anche stavolta a rubare la scena è stata l’ultima nata per la casa di Hamamatsu, la vettura ibrida di classe RA5H che ha dominato le classifiche sia per il trofeo che per il tricolore. La Swift Sport Hybrid ha infatti consegnato a Suzuki il secondo titolo consecutivo nel Campionato Italiano R1 e ha portato al successo Matteo Giordano nella Suzuki Rally Cup. Il 41enne pilota cuneese è stato assoluto protagonista al suo rientro nelle gare tricolori dopo un periodo d’assenza. Il talento si era notato già al suo esordio, nella stagione 2008, quando proprio con i colori giallo-blù di Suzuki si distinse tra i più veloci della primissima edizione della Rally Cup. Un ritorno di fiamma quindi per Giordano, che è riuscito subito a trovare la sintonia con la sua Swift Sport Hybrid sulla quale ha vinto cinque delle prime sei gare su asfalto, Ciocco, Sanremo, Alba, e 1000 Miglia, tutte in affiancamento al Campionato Italiano Assoluto Rally Sparco, oltre al Rally Lana all’interno del Campionato Italiano Rally Asfalto.

Successi conquistati per gran parte in coppia con la moglie Manuela Siragusa, poi vincitrice del trofeo dedicato ai Navigatori. L’esordio al Rally Il Ciocco ha offerto subito la traccia di quello che sarebbe stato l’andamento della stagione, con Giordano davanti a tutti con quasi 1′ di vantaggio sui primi rivali. “Siamo partiti con tanta voglia di fare bene – racconta Giordano – ma con poche certezze perchè la macchina l’abbiamo conosciuta solo al Ciocco. Quindi ci abbiamo messo del tempo per capire le nostre potenzialità. E’ stata una stagione perfetta, non abbiamo sbagliato nulla e la vettura è stata sempre performante, ci ha permesso di dare sempre il massimo. La vittoria più bella? Forse a Sanremo, perchè lì abbiamo capito che se sarebbe stato tutto apposto saremmo riusciti a vincere. E’ stata una gara difficile, in condizioni particolari visto che ha anche grandinato. Lì ci siamo resi conto che potevamo davvero puntare al titolo. E’ stata una stagione sorprendente, anche perchè abbiamo dovuto affrontare rally tutti nuovi, con percorsi che non avevo mai visto prima. Poi vincere con mia moglie al fianco ha un sapore speciale, riusciamo a condividere una passione al di fuori della routine quotidiana e per questo dobbiamo ringraziare i nonni che ci aiutano con i nostri due bambini…”, sorride Giordano, papà vincente. La vittoria per Matteo Giordano della coppa e del Campionato R1 non è mai apparsa in discussione, quindi la battaglia più interessante si è rivelata quella per la piazza d’onore.

Almeno tre piloti hanno acceso una sfida conclusa solo all’ultimo round, sugli sterrati del Rally delle Marche, gara subentrata in calendario a seguito dell’annullamento della Liburna Terra. A emergere stavolta è stato il più giovane del gruppo, l’ossolano Igor Iani già primo attore nelle precedenti edizioni della Suzuki Rally Cup. Il ventiduenne di Malesco è stata a tutti gli effetti la prima alternativa al dominio di Giordano, già in luce nella vittoria strappata in Sicilia alla Targa Florio Rally, ad interrompere la serie consecutiva del leader. La battuta d’arresto al successivo Rally di Alba sembrava poter condizionare il piazzamento di Iani, che invece ha saputo reagire e ha costruito un bel finale di stagione con la seconda vittoria al Rally Due Valli prima del sigillo nelle Marche, dove ha conquistato un secondo posto che gli ha garantito matematicamente la seconda posizione della coppa. Non è tutto, perchè Igor Iani si è guadagnato la copertina anche grazie alla vittoria del trofeo Under 25, che lo conferma come uno dei giovani più interessanti del panorama rallistico nazionale. “Volevamo provare a vincere – spiega Iani – visto che per noi era il terzo anno nel trofeo Suzuki. Ma è arrivato qualcuno più forte di noi come Giordano, con più esperienza. Abbiamo visto che per puntare al vertice dobbiamo ancora crescere. Ma è stata una bella stagione, che ci è servita molto per continuare a fare esperienza nelle gare dei campionati italiani”.

“Alla fine siamo riusciti a trovare anche il terzo successo consecutivo nell’Under 25, quindi il risultato è ottimo. Il punto più alto probabilmente è stato al Due Valli, un rally combattuto prova per prova proprio con Giordano. Anche la Targa e l’ultima su terra sono state avvincenti, anche se mi è rimasto un pò di rammarico al Marche per la partenza troppo soft da parte nostra. Ma fa tutto parte del bagaglio d’esperienza ottenuto con Suzuki. Per questo voglio ringraziare il supporto di Zinox, della Gliese e della scuderia New Turbomark”. Tra gli avversari di Iani per la seconda posizione c’erano tutti i veterani della Suzuki Rally Cup, a partire da Roberto Pellè. Per il trentino è stata una stagione più complicata del previsto, iniziata bene con due secondi posti nelle prime due uscite ma rallentata con due passaggi a vuoto nella fase calda. L’esperienza del trentino è però emersa nel finale di stagione, sui difficili sterrati del maceratese dove Pellè ha dato il tutto per tutto e ha firmato la vittoria per confermarsi come terza forza della serie. Una reazione finale che gli ha permesso di guadagnare la posizione in classifica sull’assente Giorgio Fichera, altro nome di spicco in casa Suzuki. Il pilota catanese ha rappresentato per lunghi tratti l’avversario di riferimento per Giordano, ma tre 0 in stagione, al netto di quattro podi Suzuki conquistati, hanno macchiato il suo risultato finale.

L’ultimo episodio nelle Marche ha sorriso quindi a Cristian Mantoet, che oltre a togliersi la soddisfazione di salire sul terzo gradino del podio ha festeggiato anche la vittoria della categoria Racing Start. Un successo quasi inatteso per il driver trevigiano, arrivato dopo una grande rimonta sul garfagnino Stefano Martinelli, altro pilota immancabile tra le fila della Suzuki, che si è dovuto accontentare del secondo posto di categoria che vale il settimo assoluto. Tra i due della Racing Start nella classifica generale si è inserito un altro giovane profilo sulle Swift come Gianandrea Gherardi. Il pisano, secondo miglior Under25 dietro a Iani, è riuscito a guadagnarsi la ribalta nonostante abbia dovuto scoprire gran parte delle prove speciali, per la prima volta impegnato nei campionati italiani. Non ultime quelle attorno a Cingoli dove ha fatto anche il suo debutto assoluto su terra, con successo. Nella topten finale della Suzuki Rally Cup hanno fatto il loro ingresso altri tre nomi nuovi come Danilo Costantino, Massimiliano Milivinti, terzo nell’Under 25 e Marcello Sterpone.
– foto ufficio stampa Suzuki Italia
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Suzuki, nel secondo trimestre fatturato e utile in crescita

TORINO (ITALPRESS) – Suzuki annuncia i risultati finanziari del secondo trimestre dell’esercizio 2022. Nel periodo aprile-settembre, il fatturato netto e l’utile netto sono aumentati su base annuale (YoY), grazie in particolare al miglioramento del mix/prezzo di vendita, all’incremento dei volumi e all’impatto dei tassi di cambio. Le previsioni per l’intero anno sono state riviste al rialzo per riflettere i progressi registrati nella prima metà dell’esercizio, la revisione delle vendite unitarie e la debolezza dello yen. Il fatturato netto è aumentato di 543,9 miliardi di yen (3,9 miliardi di euro, +32,5%) su base annuale (YoY), raggiungendo i 2.217,5 miliardi di yen (16,1 miliardi di euro). Il risultato operativo è cresciuto di 65,2 miliardi di yen (472,4 milioni di euro, +65,8%) su base annuale (YoY), raggiungendo quota 164,3 miliardi di yen (1,2 miliardi di euro). Il risultato dell’attività ordinaria ha registrato un aumento di 44,1 miliardi di yen (319,5 milioni di euro, +29,7%) raggiungendo i 192,3 miliardi di yen (1,4 miliardi di euro) su base annuale (YoY), mentre l’utile attribuibile ai soci della controllante è cresciuto di 14,6 miliardi di yen (105,8 milioni di euro, +14,5%) su base annuale (YoY), raggiungendo quota 115,1 miliardi di yen (834,1 milioni di euro).

Foto: ufficio stampa Suzuki Italia

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Suzuki GSX-8S E V-Strom 800DE saranno protagoniste della Première Show

TORINO (ITALPRESS) – Le novità 2023 di Suzuki sono state regine dell’Eicma, l’Esposizione Internazionale delle due ruote che si è svolta a Milano dal 10 al 13 novembre scorsi. Il pubblico ha affollato lo stand di Hamamatsu per ammirare la V-Strom 800DE e la GSX-8S, che sono state presentate in anteprima mondiale durante la kermesse meneghina, oltre alla V-Strom 1050DE, alla sua prima apparizione in Italia dopo il debutto avvenuto in ottobre all’Intermot di Colonia. I tre nuovi modelli sono ora pronti a essere ammirati durante le Première Show. L’evento itinerante porterà le moto a essere protagoniste in serate esclusive, che si svolgeranno presso le concessionarie Suzuki (vedere calendario data/concessionario). Il primo appuntamento è in programma il 22 novembre in Lombardia, nello showroom della Conti Moto, a Como, mentre l’ultimo sarà il 9 febbraio 2023 in Piemonte, presso la Gian Moto di Alba, in provincia di Cuneo.
La Première Show si articolerà su oltre quaranta tappe e toccherà in totale tredici regioni, coprendo l’Italia da Nord a Sud e toccando anche le isole maggiori, Sardegna e Sicilia.
Tutti gli eventi della Première Show si terranno in giornate infrasettimanali e il personale Suzuki illustrerà le caratteristiche dei nuovi modelli e sarà a disposizione per rispondere a ogni domanda. Per ciascun partecipante è previsto in omaggio un simpatico gadget Suzuki.

foto: ufficio stampa Suzuki Italia

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Suzuki Cup, sigillo Pellè-Franceschini al Rally delle Marche

ROMA (ITALPRESS) – Si è chiusa in bellezza la 15^ edizione della Suzuki Rally Cup nell’ottavo ed ultimo atto al Rally delle Marche. E’ stata una stagione in continua progressione per i protagonisti del trofeo ideato e promosso da Suzuki Italia, con il supporto tecnico di Emmetre Racing, che ha avuto come riferimento centrale la Suzuki Swift, dalla piccola e scattante 1.0 BoosterJet alla 1.6 Sport, fino ad arrivare all’ultima nata, da subito vincente, versione Sport Hybrid. Un percorso partito con sette tappe su asfalto prima dell’ultimo round sulle strade bianche della provincia maceratese. Con il trofeo già assegnato a Matteo Giordano, l’attenzione era concentrata sulla corsa al montepremi per il secondo ed il terzo posto, nonchè al titolo dedicato alla categoria Racing Start. I tre giri sui tratti “Dei Laghi”, “Cupramontana” e “Colognola”, per 54 chilometri cronometrati attorno alla località centrale di Cingoli hanno visto brillare Roberto Pellè e Luca Franceschini sulla vettura ibrida di classe RA5H, fino a centrare la loro prima vittoria stagionale. Un successo meritato per il pilota trentino, tra i fedelissimi della casa di Hamamatsu, legittimato dal miglior crono fatto segnare su sei delle nove prove speciali affrontate, Power Stage compresa, in un rally dominato sin dai primi chilometri. “Sono davvero felice di questa vittoria – racconta Pellè a fine rally – abbiamo fatto tutto quello che potevamo e la nostra prestazione è stata importante anche rispetto alla classifica assoluta di gara. E’ stata una bella sfida con Iani e purtroppo, per appena 3,5 punti, non siamo riusciti a chiudere davanti a lui nella graduatoria generale della Suzuki Rally Cup. Ma sul nostro piazzamento nel trofeo hanno pesato i risultati mancati nella parte centrale della stagione, ma è stata comunque una splendida annata conclusa nel migliore dei modi”. Alle sue spalle si è accontentato della piazza d’onore Igor Iani, sempre navigato da Nicola Puliani sulla Swift Hybrid. Un secondo posto decisivo a 22″4 da Pellè, arricchito da tre scratch in prova, per concedere al giovanissimo ossolano già vincitore della categoria Under 25 il premio in palio per il secondo posto assoluto nella coppa. Più staccati gli altri concorrenti, tra i quali però si è distinto Cristian Mantoet con Roberto Simioni, vincitore della sfida tra le Racing Start che gli ha garantito il trofeo di classe. All’esperto driver trevigiano brillavano gli occhi in piazza Vittorio Emanuele a Cingoli, prima di salire sul terzo gradino del podio per la Suzuki Rally Cup, quando ha realizzato l’impresa compiuta dopo una stagione in costante rimonta tra le Boosterjet, conclusa con il sorpasso in classifica proprio in quest’ultima gara sui rivali diretti Stefano Martinelli e Fabio Menchini. Il pilota di Barga ha infatti chiuso al quinto posto tra le vetture giapponesi, secondo di classe RS, staccato a 40″ Mantoet. Tra i due contendenti della Racing Start si è inserito invece l’altro giovane del trofeo Gianandrea Gherardi, navigato da Sandro Sanesi sulla Swift Sport Hybrid. Il ragazzo pisano si è confermato quindi al secondo posto per l’Under 25, alle spalle di Igor Iani, grazie ad una prestazione subito efficace al primo rally su terra in carriera. A completare la formazione arrivata al traguardo del Rally delle Marche le due Swift in versione Sport 1.6 di Marco Longo con Roberto Riva, sesti nonostante una penalità di 10″ subita per partenza anticipata sulla prima speciale, e di Sergio Denaro, settimo in coppia con Enzo Colombaro.
– foto ufficio stampa Suzuki Italia –
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Rally: Bordonaro-Briani campioni d’italia cross country con Suzuki

ROMA (ITALPRESS) – Il Baja delle Marche ha incoronato di nuovo Suzuki e il Grand Vitara regina e re del Cross Country all’italiana. La sesta ed ultima tappa del Campionato Italiano Cross Country Baja ha offerto uno spettacolo intenso in quella che era anche la tappa di chiusura del 23° Suzuki Challenge. Il weekend maceratese, sviluppato su oltre 220 chilometri di strade sterrate attorno a Cingoli, in una tappa affiancata al rally, si è trasformato nell’apoteosi per la casa giapponese trascinata dal duo composto da Alfio Bordonaro al volante e Roberto Briani alle note sull’intramontabile Grand Vitara di Gruppo T1, i nuovi Campioni d’Italia. Un titolo Assoluto Piloti, l’undicesimo conquistato da Suzuki con questo modello del Prototipo dal 2008, anno della nuova titolazione del Campionato Italiano Cross Country, che si aggiunge così a quello Costruttori già in bacheca con una gara d’anticipo. E’ stata la gara perfetta per il pilota catanese, che ha chiuso al secondo posto assoluto in gara, primo tra le vetture giapponesi. Abbastanza per far sua anche la vittoria nel Suzuki Challenge. Due successi in uno raggiunti con caparbietà da Bordonaro, al primo titolo tricolore in carriera, mai in discussione nonostante i tanti avversari in lotta con lui su entrambi i fronti: “Quasi non mi sembra vero. Sapevamo dall’inizio della stagione che avremmo potuto lottare per il vertice, ma dopo tutte le difficoltà sofferte, ritiri ed errori, ci abbiamo messo del nostro per sperare fino in fondo alla vittoria”. “Merito di un lavoro collettivo – ha commentato ancora Bordonaro – Per questo devo ringraziare tutti quelli che hanno creduto in me, dal mio compagno di viaggio Roberto, alla mia famiglia, come Suzuki che mi ha affidato questo mezzo vincente, sempre performante; al super campione Codecà, che mi ha affidato il suo sedile sul Grand Vitara; ai meccanici e ad Emmetre Racing, sempre presente al nostro fianco. Qui tra i fuoristrada Suzuki è una grande famiglia, è anche merito loro”.
Soddisfazione tra i piloti sul Grand Vitara anche per Emilio Ferroni e Daniele Fiorini, sul terzo gradino del podio a quasi 1′ da Bordonaro-Briani. Per l’esperto driver modenese si tratta del secondo podio consecutivo dopo quello raggiunto con la vittoria assoluta al Baja Vermentino. Ma stavolta ha dovuto costruirlo in rimonta a causa di una rottura al semiasse anteriore del suo Prototipo, nella parte finale della seconda prova speciale. Dopo più di 5 chilometri cronometrati con sole due ruote motrici, Ferroni e la sua squadra di meccanici sono riusciti ad intervenire con successo in assistenza e a ripartire con il passo giusto per andare a prendere il terzo posto nella classifica generale. Ai piedi del podio assoluto, terzi tra le Suzuki, due veterani dello sterrato nella formazione delle vetture giapponesi come Andrea Luchini e Piero Bosco. Un finale di stagione in crescita quindi per il driver lucchese, il migliore anche in questo Baja nel Gruppo T2 riservato ai Veicoli di Serie. A completare il podio virtuale della categoria Samuele Lelli e Gilberto Menetti, seguiti da Mauro Cantarello e Federico Lezi, entrambi sul Grand Vitara in versione originale. Proprio il rodigino al sesto posto è tra i piloti usciti con più rammarico dalla trasferta marchigiana. Arrivato con concrete possibilità di ambire al titolo, Cantarello non si è trovato mai abbastanza vicino agli imprendibili Prototipi per poter centrare l’obiettivo. In settima posizione spicca ancora il piazzamento ottenuto dal piccolo Suzuki Jimny, con il campione uscente Lorenzo Codecà alla guida e Mauro Toffoli alle note. L’ultimo modello lanciato dalla casa di Hamamatsu ha saputo ricavarsi un ruolo di spicco tra i giganti del fuoristrada, nonostante le sostanziali differenze di cavalli che una vettura da 1000 cc avrebbe potuto soffrire rispetto ai Prototipi e ai Grand Vitara, seppur di serie. Con sei traguardi tagliati su sei gare affrontate, il Jimny si è confermata quindi un mezzo estremamente affidabile, oltre a rappresentare il compromesso ideale tra bassi costi ed elevate performance. Quindi il tris Suzuki nel Gruppo TH, anche stavolta classifica comandata da Gianluca Morra e Gianluca Sbaraglia, sempre su Vitara, che hanno fatto il bis dopo la vittoria di categoria ottenuta al Vermentino. Alle loro spalle è bastata la seconda posizione a Giovanni e Francesco Farina, ottavi assoluti su altro Vitara, per assicurarsi la vittoria della Trofeo d’Italia TH. A chiudere la formazione la coppia formata da Giuseppe Milvio Grisi e Umberto Parravicini su Suzuki Samurai.
– foto ufficio stampa Suzuki Italia –
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Ultimo atto per il Suzuki Challenge Cup al Baja delle Marche

ROMA (ITALPRESS) – Semaforo verde per gli specialisti del fuoristrada, attesi dalle prove sterrate di Cingoli, località nella provincia di Macerata. Il territorio marchigiano ospiterà infatti la prima edizione del Baja delle Marche, ultimo atto del Campionato Italiano Cross Country e SSV, nonchè del 23esimo Suzuki Challenge Cup. Si disputerà nel weekend, accanto alle vetture iscritte al Campionato Italiano Rally Terra, anch’esso alle battute conclusive nel penultimo atto della stagione. La 23^ edizione del trofeo monomarca organizzato da Suzuki Italia è ormai giunta al round finale che decreterà il vincitore, al volante di una delle vetture della casa giapponese. A sfidarsi saranno 73 equipaggi in tutto, tra i principali protagonisti del rally e del fuoristrada che affronteranno le prove speciali in versione rallistica “Dei Laghi”, “Cupramontana” e “Colognola”, da percorrere per un totale di tre volte unicamente nella giornata di domenica. Dopo la vittoria ottenuta nella classifica tricolore riservata ai costruttori, Suzuki si appresta a decretare il vincitore del monomarca, attualmente conteso tra Andrea Luchini (100 pt), Alfio Bordonaro (113 pt) e Mauro Cantarello (119 pt), quest’ultimo pronto a consolidare la leadership nella gara marchigiana. Il driver su New Gran Vitara di Gruppo T1 e navigato da Federico Lezi ha guadagnato un margine minimo grazie alla vittoria siglata al Baja Greece Off Road lo scorso maggio. Differente, invece, è stato l’epilogo del Baja Vermentino e Terre di Gallura, dove si è posizionato ai piedi del podio, alle spalle del Grand Vitara di Gruppo T1 di Alfio Bordonaro, al Vitara di Serie nelle mani di Andrea Luchini, quindi all’altro Prototipo con al volante Emilio Ferroni, che invece ha siglato la sua prima vittoria del 2022 con Daniele Fiorini alle note. Al Baja delle Marche proverà quindi il sorpasso in extremis Alfio Bordonaro su Suzuki Gran Vitara, con Roberto Briani sul sedile di destra, pronto a registrare il terzo successo stagionale dopo aver centrato la vittoria al Baja Adriatico a metà maggio e all’Italian Baja a Pordenone nel mese di luglio. Con una vittoria, oltre a riscattare le sfortune che lo hanno limitato in Sardegna, il catanese si assicurerebbe il titolo. Terza nel Challenge la Grand Vitara di Gruppo T2 di Andrea Luchini e Piero Bosco, vincitori della gara di apertura all’Italian Baja di Primavera – Artugna Race. Il lucchese, a 19 punti dalla vetta, ha conquistato il podio in tre partecipazioni su quattro. Sarà proprio qui nelle Marche che proverà a siglare un altro risultato utile per avvicinarsi ai suoi avversari. Quarto posto in graduatoria per Lorenzo Codecà in coppia con Mauro Toffoli sul debuttante Jimny, che ha saputo distinguersi in ogni round del campionato nonostante una vettura ancora completamente di serie ed in fase di adattamento sugli sterrati del Baja. Quindi quinto l’equipaggio su Vitara Proto V6 di Ferroni-Fiorini con un totale di 53 punti, ai nastri di partenza a Cingoli per provare la doppietta dopo l’exploit in terra sarda. Così come il duo formato da Giovanni e Francesco Farina sull’inossidabile Suzuki Vitara di Gruppo TH, attualmente al sesto posto della classifica del Trofeo. Al via tra i TH anche Samuele Lelli su Grand Vitara con Gilberto Menetti, Gianluca Morra navigato da Gianluca Sbaraglia, sempre al volante del Vitara e Giuseppe Milvio Grisi, che si appresta ad affrontare gli sterrati marchigiani sul sempre affascinante Suzuki Samurai, con Umberto Parravicini sul sedile di destra.
Saranno due giornate di azione nel maceratese. Sabato preparativo con in programma unicamente lo shakedown, i test con vetture in assetto da gara, previsto dalle ore 12.30 sul prolungamento del tratto “Colognola” che verrà affrontato poi in prova. Domenica la sfida vera sviluppata in tre giri su tre tratti cronometrati “Dei Laghi” (8,52 km – PS1 ore 7:12, PS4 10:37, PS7 14:02), “Cupramontana” (6,04 km – PS2 ore 7:54, PS5 11:19, PS8 14:44), ed in chiusura appunto la breve “Colognola” (4,40 km – PS3 ore 8:16, PS6 11:41, PS9 15:06). Dopo ogni trittico di prove ci sarà un passaggio in assistenza, nell’area degli Impianti Sportivi a Cingoli, la località centrale dell’evento che ospiterà anche il Quartier Generale e la cerimonia di arrivo finale dalle 16 in Piazza Vittorio Emanuele II.
– foto ufficio stampa Suzuki Italia –
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Settimana di chiusura per la 15^ Suzuki Rally Cup

ROMA (ITALPRESS) – E’ la settimana di chiusura per la 15esima edizione della Suzuki Rally Cup, che vivrà il suo ottavo ed ultimo round sugli sterrati del 15° Rally delle Marche. Nelle giornate di sabato 12 e domenica 13 novembre si svolgerà la gara organizzata da PRS Group, valida sia per il Campionato Italiano Rally Terra che per il Campionato Italiano Cross Country Rally e Side by Side. Un doppio affiancamento che riporterà a correre fianco a fianco anche le due serie stradali promosse ed organizzate da Suzuki Italia, vista la concomitanza con l’ultimo atto del Suzuki Challenge. Dopo una stagione caratterizzata dai tornanti in asfalto, le Suzuki Swift del trofeo giapponese si confronteranno ora anche con la polvere e le insidiose prove speciali attorno a Cingoli, località in provincia di Macerata che ospiterà l’evento. Saranno due giornate di azione, la prima preparativa con il solo shakedown in programma dalle ore 12.30, seguita da una domenica molto intensa, sviluppata su tre giri per tre diversi tratti cronometrati. Il percorso si articolerà in 9 prove speciali per 54 chilometri cronometrati, dalla “Dei Laghi” (8,52 km – PS1 ore 7:12, PS4 10:37, PS7 14:02), alla “Cupramontana” (6,04 km – PS2 ore 7:54, PS5 11:19, PS8 14:44), per finire con la più breve prova speciale “Colognola” (4,40 km – PS3 ore 8:16, PS6 11:41, PS9 15:06). L’arrivo finale è previsto dalle ore 16:00 in Piazza Vittorio Emanuele II, sempre a Cignoli. Il Rally delle Marche offrirà un punteggio maggiorato a coefficiente 1,2 per i concorrenti della Suzuki Rally Cup. Assente il mattatore della stagione Matteo Giordano, già vincitore del trofeo al Rally 1000 Miglia, l’attenzione sarà rivolta soprattutto alla piazza d’onore e allo scontro di vertice per la categoria Racing Start. Tra i piloti più attesi sulle Swift nelle varie versioni c’è l’ossolano Igor Iani, con Nicola Puliani al volante delle Sport Hybrid, vincitore della precedente sfida andata in scena a Verona nel Rally Due Valli. Il talento cresciuto con Suzuki ha un leggero vantaggio rispetto all’esperto trentino Roberto Pellè, stavolta in coppia con Luca Franceschini su altra ibrida, ancora a caccia della prima vittoria stagionale. Molto quotato per le posizioni di vertice anche l’altro Under 25 Gianandrea Gherardi, sesto nella classifica di Coppa, navigato da Franco Nannetti a completare il trio delle Swift Sport Hybrid. Sfida nella sfida quella tra le swift nella precedente versione 1.6, con il pilota di Predazzo Marco Longo e Roberto Rivia che dovranno vedersela con l’esperto siciliano Segio Denaro navigato da Enzo Colombaro. Quindi il duello finale per la Racing Start, con il driver di Barga Stefano Martinelli, insieme a Fabio Menchini, che dovrà difendere il vantaggio di appena 3 punti in classifica sul trevigiano Cristian Mantoet con Roberto Simioni sull’altra Swift Boosterjet 1.0.
– Foto Ufficio Stampa Suzuki –
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Suzuki presenta la nuova Hayabusa GP Edition

TORINO (ITALPRESS) – Suzuki presenta l’Hayabusa GP Edition, una versione rievocativa che mette l’accento sulla sportività e sulle eccezionali prestazioni della “Ultimate Sport Bike” di Hamamatsu. Questo allestimento speciale offre agli appassionati la possibilità di acquistare la moto con una livrea personalizzata, ispirata ai colori delle GSX-RR schierate dal Team Ecstar nel Campionato del Mondo della MotoGP. La GP Edition affianca le colorazioni già presenti a catalogo, l’elegante Nero/Gold e il fresco abbinamento Silver/Rosso, rendendo omaggio alla lunga tradizione di Suzuki nel Motomondiale e alle gesta dei piloti Joan Mir e Alex Rins, che negli ultimi anni hanno regalato alla Casa di Hamamatsu un titolo mondiale e numerose vittorie.
La decisione di dar vita alla Hayabusa GP Edition è nata grazie al grande successo riscosso dai due esemplari con look racing esposti in occasione della manifestazione Autolook Week Torino, svoltasi a settembre scorso. Il grande interesse suscitato dalle Special ha fatto sì che l’esperimento estemporaneo si trasformasse in una vera e propria serie speciale.
Utilizza come colori dominanti il blu e l’argento ardesia, che furono portati in gara dalle prime Suzuki da Gran Premio degli Anni 60 e che dal 2020 caratterizzano anche le GSX-RR ufficiali del Team Ecstar. Queste ultime hanno inserti di colore diverso, per consentire agli spettatori e agli addetti ai lavori di identificare anche da lontano Mir e Rins in corsa. Allo stesso modo, anche la GP Edition permette all’acquirente della Hayabusa di scegliere tra due varianti, Giallo Pista e Rosso Pista. Le tinte sono utilizzate per la cornice inferiore del faro, per le griglie sui fianchi della carenatura, per la porzione del codone che circonda la sella e per gli adesivi apposti sulle ruote. Tutto è realizzato secondo i migliori standard qualitativi, come prassi Suzuki. Vero e proprio fiore all’occhiello di questa GP Edition è un doppio terminale di scarico omologato Akrapovic (slip-on) in titanio, capace di appagare sia la vista che l’udito, con una straordinaria cura dei dettagli e un sound esaltante.
La livrea mette in risalto la sagoma filante e slanciata delle Suzuki Hayabusa, che pare più che mai protesa in avanti, proprio come il falco pellegrino giapponese da cui prende il nome. Ogni elemento estetico svolge una precisa funzione aerodinamica. La Hayabusa ha un coefficiente di penetrazione eccezionale per una moto di serie e garantisce una protezione ottimale e una grande stabilità anche alla velocità massima, autolimitata a 299 km/h. A portare con disinvoltura la Hayabusa a questa velocità è un motore a quattro cilindri da 1.340 cc capace di sviluppare una potenza massima di 140 kW (190 cv) a 9.700 giri e una coppia massima è di 150 Nm a 7.000 giri. Più che il picco, va però sottolineato come la Hayabusa esprima valori di coppia più alti di qualsiasi altra moto sportiva fino a 6.000 giri, pur rispettando i limiti Euro 5 sulle emissioni.
Le prestazioni assolute di Hayabusa possono essere sfruttate con facilità dal pilota grazie a un telaio e a un forcellone in alluminio abbinati a sospensioni KYB completamente regolabili e a una dotazione tecnologica all’avanguardia assoluta. Hayabusa dispone di una piattaforma inerziale a sei assi e dei più evoluti dispositivi elettronici di supporto al pilota. Attraverso il sistema Suzuki Drive Mode Selector Alpha (SDMS-a) il guidatore può scegliere per esempio tra tre modalità di guida pre-impostate e altre tre personalizzabili.
Ciascuna modalità varia automaticamente la logica di funzionamento di cinque sistemi: Sistema “Aprisereno” – Traction Control (Motion Track Traction Control System – 10 livelli + off). Funzione “Gestiscilapotenza” (Power Mode Selector – 3 livelli). Sistema “Cambiarapido” bidirezionale (Bidirectional Quick Shift System – 2 livelli + off). Sistema “Giùlaruota” anti impennata (Anti Lift Control System – 10 livelli + off). Sistema “Frenomotore” (Engine Brake Control System – 3 livelli + off).
Hayabusa è equipaggiata di limitatore di velocità. Il sistema “Fissaillimite” (Active Speed Limiter) permette di impostare una velocità che la moto non supererà, eliminando il rischio di trovarsi per distrazione a velocità superiori a quelle desiderate.
La dotazione di Hayabusa comprende poi il Cruise Control System e i sistemi “Partiarazzo” (Launch Control System – 3 livelli), “Segnalainchiodata” (Emergency Stop Signal), “Frenainpiega” (Motion Track Brake System – 2 livelli), “Discesanostoppie” (Slope Dependent Control System) e “Spuntofacile” (Hill Hold Control System).
Il pilota può visualizzare in ogni momento le impostazioni attive nel pannello TFT LCD posto tra il contagiri e il tachimetro analogici. Lo schermo permette di visualizzare una schermata dell’Active Data display con l’angolo di piega (e con memoria della piega massima raggiunta), la pressione applicata ai freni anteriori e posteriori, l’accelerazione longitudinale e il grado di apertura dell’acceleratore. La Hayabusa GP Edition ha un prezzo di lancio di 23.690 euro e può essere prenotata da oggi in Concessionaria o tramite piattaforma Smart Buy, l’E-commerce Suzuki. In questo secondo caso la variante di colore preferita potrà essere indicata in una fase successiva all’ordine, quando ci si recherà presso il dealer a perfezionare il contratto.

foto: ufficio stampa Suzuki Italia

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