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Suzuki Rally Cup, Goldoni e Macori vincono al Ciocco

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È ufficialmente partita la 14^ edizione della Suzuki Rally Cup. Sulle prove speciali del 44^ Rally Il Ciocco e Valle del Serchio, gara inaugurale del Campionato Italiano Rally, le Swift R1 si sono messe in mostra sfidando le insidie del percorso andato. A guadagnarsi la prima vittoria, tra i diciassette partenti del trofeo firmato Suzuki Italia, è l’aostano Simone Goldoni, agguerrito più che mai insieme ad Eric Macori, a bordo della versione ibrida della Swift R1, una delle cinque in gara al Rally del Ciocco, alla quale si aggiungerà una sesta dal round di Sanremo. “Sono davvero contento di questo primo risultato. Siamo ripartiti con la Hybrid, lottando finalmente per il titolo – ha spiegato Goldoni all’arrivo del Ciocco – Dopo un anno di sviluppo sulla vettura, siamo veramente soddisfatti di essere riusciti a capitalizzare il lavoro portato avanti nella passata stagione; quest’anno si vedono i frutti del lavoro dell’anno passato. Un ringraziamento particolare è rivolto al mio team ed a Suzuki Italia”.

Goldoni ha corso una gara dai tempi straordinari, impegnato nella lunga giornata di sabato in una lotta serrata con Giorgio Fichera. Bravo il siciliano, navigato da Alessandro Mazzocchi, a bordo della Suzuki Hybrid, autore di tre scratch, aggiudicandosi anche la PS3 “Carreggine 1”, valida come “Power Stage” del monomarca: secondo posto finale per lui. Alle sue spalle, da evideziare, l’ottima prestazione del giovane Igor Iani. Primo dell’Under, Iani, affiancato da Nicola Puliani, non ha deluso le aspettative concludendo la sua gara toscana sul terzo gradino del podio, sempre con la versione Hybrid della Swift. Ai piedi del podio di Suzuki si piazza Andrea Scalzotto, navigato da Mattias Conci. Il vincitore della scorsa edizione si è distinto tra le vetture R1, rinnovando la battaglia per i prossimi appuntamenti della stagione 2021. Ancora ibrida la quinta posizione con il ligure Fabio Poggio accompagnato da Valentina Briano. A seguire, compaiono la Swift R1 dello svizzero Ivan Cominelli e la Hybrid del savonese Davide Bertini. Concludono la classifica e portano fino in fondo la gara toscana il trentino Roberto Pellè, Marco Longo, il giovane Alessandro Forneris e il siciliano Sergio Denaro, mentre si porta a casa i primi punti per la classifica della Racing Start Marco Soliani.

Tra le Swift R1, primo round sfortunato per il pilota di casa Stefano Martinelli, incappato in un problema alla pompa di benzina e, per il padovano Nicola Schileo, costretto ad uscire dai giochi prima del traguardo per problemi di trasmissione.
La sfida per la Suzuki Rally Cup tornerà a dare spettacolo il primo weekend di aprile, sugli asfalti del Rallye Sanremo, secondo atto del CIR Sparco 2021.
(ITALPRESS).

Suzuki Rally Cup, la sfida parte dal Ciocco

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Si rinnova la sfida mozzafiato per una nuova stagione 2021 firmata Suzuki Motorsport. Anche per il 2021, il programma della Suzuki Cup si presenta con un calendario eccellente fatto di otto gare, sei inserite nel Campionato Italiano Rally Sparco, più il Rally Alba nel Campionato Italiano WRC e, il Rally Città di Modena nella Finale Nazionale ACI Sport Rally Cup Italia 2021.
Si comincia questo fine settimana con il Ciocco, poi toccherà agli asfalti internazionali del Rallye Sanremo e quelli del classico round della Targa Florio. Le sfide arriveranno nella terra di San Marino e proseguiranno nuovamente sull’asfalto del Rally 1000 Miglia, prima, e Rally Due Valli, poi. Il gran finale si disputerà al Rally Città di Modena, a metà novembre. “I numeri dei partecipanti confermano il grande lavoro di squadra tra Suzuki Italia, rappresentata dal presidente Massimo Nalli e il nostro team corse per il trofeo monomarca Suzuki, promuovendolo e sostenendolo nelle sue quattordici edizioni – spiega Massimo Nicoletti, team manager di Emmetre Racing -. Suzuki Rally Cup è ormai una realtà di comprovato successo per quanto riguarda il panorama rallistico nazionale”. “Dopo la complessa annata 2020, quest’anno ripartiamo bene, sia in termini di numero di iscritti – alcuni sono tornati dopo un anno di stop e altri si ripresentano ancora più determinati – e questo fa ben sperare per il proseguo della stagione – aggiunge Nicoletti -. Possiamo ritenerci soddisfatti di questa anteprima e di presentare al Ciocco cinque vetture ibride, con la consapevolezza di una sesta vettura Hybrid che arriverà al Rallye di Sanremo”. Al Rally del Ciocco, a correre per l’ambito montepremi messo in palio da Suzuki Italia, quindi anche per il Campionato Italiano R1, saranno 17 vetture. Cinque gli equipaggi a bordo del modello Suzuki Swift Sport Hybrid, tra cui l’attesissimo precursore Simone Goldoni, insieme ad Eric Macori. Evoluzione ibrida della Swift anche per il ligure Fabio Poggio con Valentina Briano, il siciliano Giorgio Fichera, navigato da Alessandro Mazzocchi e il giovane promettente piemontese Igor Iani, navigato da Nicola Puliani. Con la versione Hybrid si aggiunge anche il savonese Davide Bertini, affiancato da Luca Vignolo.
Il parterre del trofeo si mantiene ricco anche nella classica versione della Swift R1 aspirata o turbo, con capofila il vicentino Andrea Scalzotto, insieme a Mattias Conci, a caccia del bis nel trofeo dopo il successo della stagione scorsa. Tornano, sulle strade della Garfagnana, anche i nomi noti del Suzuki Rally Cup come il padovano Nicola Schileo, il pilota svizzero Ivan Cominelli recente protagonista al Rally dei Laghi, e il trentino Roberto Pellè con Giulia Luraschi. In gara al Ciocco anche Sergio Denaro con Beatrice De Paoli, Marco Longo navigato da Roberto Rivia, Stefano Martinelli, che non manca mai la gara di casa, accompagnato da Fabio Menchini. Promette bene anche Alessandro Forneris, classe 2001, navigato da Vincenzo Torricelli. Nuova avventura per il bellunese Manuele Stella, con Milena Danesi e per un altro pilota della zona, Davide Puppa, insieme a Christian Soriani. Già di famiglia, tra i trofeisti Suzuki e pronti a dire la loro, ci saranno Cristian Mantoet, con Roberto Simioni e Marco Soliani navigato da Alessio Spezzani, entrambi a bordo di Swift in versione Racing Start.
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Suzuki Challenge, sei appuntamenti fra marzo e ottobre

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MILANO (ITALPRESS) – La passione per il fuoristrada e lo spirito competitivo che anima le corse, parte integrante del Dna di Suzuki, trovano una sintesi perfetta nel Suzuki Challenge, il trofeo monomarca che sarà uno degli eventi clou nella prossima stagione sportiva dell’off-road tricolore. Per la stagione 2021, Suzuki e Emmetre Racing hanno inserito in agenda sei appuntamenti tra marzo e ottobre, in concomitanza con le gare del Campionato Italiano Cross Country Rally 2021.
Il brianzolo Lorenzo Codecà è pronto a lanciarsi nuovamente in pista e sarà l’uomo da battere. Tornerà nella massima serie sempre su Suzuki Gran Vitara 3.6 V6 benzina di Gruppo T1, la vettura che lo ha accompagnato fedelmente sin dal primo Campionato Italiano vinto insieme nel 2008. Con lui, il navigatore friulano Mauro Toffoli, una coppia che ha prodotto una serie di successi da record e che per il 2021 punterà all’undicesimo tricolore assoluto. “Il 2020 è stato un anno difficile per tutti, ecco perché affronteremo il campionato 2021 con serietà, audacia, rispetto e la voglia di vincere che ci contraddistingue da sempre – afferma Codecà – La nostra Suzuki Grand Vitara è affidabile e robusta e ha una grande maneggevolezza e guidabilità che sono il suo punto forte per affrontare le prove tecniche di questo campionato”. Una delle caratteristiche più apprezzate del Suzuki Challenge, che costituisce da sempre un motivo di richiamo per tanti iscritti, è il fatto di svolgersi su percorsi straordinari, in un contesto agonistico e organizzativo di prim’ordine. L’edizione 2021 si articolerà su sei gare (una delle quali su due tappe), le stesse che compongono il calendario del Campionato Italiano Cross Country Rally 2021. Questo il calendario: 19 marzo – Italian Baja Nazionale (PN); 18 aprile – Baja del Vermentino e Terre di Gallura (OT); 6 giugno – Rally Greece Offroad; 25 giugno – San Marino Cross Country (San Marino); 10 settembre – Italian Baja Internazionale (1a tappa) (PN); 11 settembre – Italian Baja Internazionale (2a tappa) (PN); 12 ottobre – CCR Roma-Duz (tappa italiana) (RM).
Alcune di queste tappe sono di caratura internazionale e permettono ai partecipanti di confrontarsi con equipaggi stranieri. L’Italian Baja di settembre è, per esempio, valido anche come prova della Coppa del Mondo, mentre l’evento in terra ellenica, fa parte della Fia European Baja Cup. La quota d’iscrizione per i piloti già iscritti a una delle precedenti edizioni è di 500 euro + Iva, che diventano 1.000 + Iva per i nuovi iscritti.
Per i vincitori del Challenge, Suzuki mette in palio un premio in denaro totale 20.000 euro. La classifica finale sarà stilata sulla base dei quattro migliori risultati ottenuti, con dunque la possibilità per i concorrenti di scartare i punteggi peggiori.
Le protagoniste del Suzuki Challenge 2021 saranno le Grand Vitara 3p DDiS allestite con le specifiche del Gruppo T2 del regolamento Rally Cross Country, tutte equipaggiate con pneumatici BF Goodrich G2 nella misura 205/90-16. Queste vetture, collaudate e molto affidabili, si rivelano combattive e sempre competitive. Con un palmares invidiabile, nel 2020 hanno regalato a Suzuki nuovi titoli italiani Piloti e Costruttori nell’ambito del CICCR e nel 2021 nutrono ancora legittime ambizioni di successo.
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Otto prove per la Suzuki Rally Cup 2021, si parte il 13 marzo

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MILANO (ITALPRESS) – Conclusa la stagione sportiva 2020, Suzuki si appresta a vivere il nuovo anno da grande protagonista della scena rallistica nazionale e annuncia la 14esima edizione della Rally Cup, che si prospetta più avvincente e interessante che mai.
La stagione 2021 del trofeo monomarca Suzuki si svilupperà su otto appuntamenti, in concomitanza con alcuni tra i più prestigiosi rally tricolori. La Rally Cup 2021 vedrà la presenza di Swift Sport Hybrid R1, già entrata nella storia dell’automobilismo come la prima auto ibrida ad affacciarsi nel mondo dei rally italiani. Con la sua capacità unica di unire competitività a costi accessibili e a un ricco montepremi finale, la Suzuki Rally Cup 2021 coinvolgerà numerosi giovani piloti in erba e gentleman driver e regalerà avvincenti performance al pubblico degli appassionati delle corse. Ogni gara vedrà i concorrenti gareggiare in prove sfidanti sul filo dei secondi per conquistare la vittoria finale, nel rigoroso rispetto del regolamento e con la massima lealtà verso gli altri equipaggi, che rappresentano due valori cardine della presenza di Suzuki nel motorsport.

A rendere competitivo e stimolante ogni confronto sarà, come sempre, il grande equilibrio di prestazioni tra le vetture al via, che porterà di volta in volta a prevalere gli equipaggi più abili ed esperti. Ad accomunare tutte le vetture in gara sono la leggerezza (un peso minimo di 1080 per Swift Sport R1 Hybrid) e la sensibilità alle regolazioni. Oltre a rendere le vetture competitive in senso assoluto, queste caratteristiche permettono ai piloti di esprimere tutto il loro talento e di affinare la sensibilità e le capacità di guida. Per uniformare il più possibile il livello delle prestazioni in campo, tutte le auto della Rally Cup montano le stesse pastiglie freno Ferodo Racing e, nelle gare su asfalto, i medesimi pneumatici Toyo. Questo il calendario: 13 e 14 marzo – 45° Rally Il Ciocco e Valle del Serchio; 10 e 11 aprile – 68° Rally Sanremo; 8 e 9 maggio – 105a Targa Florio; 12 e 13 giugno – 15° Rally di Alba; 26 e 27 giugno – 49° San Marino Rally (terra); 4 e 5 settembre – 44° Rally MilleMiglia; 9 e 10 ottobre – 39° Rally 2 Valli; 13 e 14 novembre – 41° Ralli di Modena.

La Suzuki Rally Cup 2021 mette in palio un montepremi di tutto rispetto, con riconoscimenti in denaro per i vincitori delle varie categorie indicate dal regolamento per un massimo di 90.000 euro. Ai fini della classifica finale, i concorrenti potranno sommare sei risultati, scartando i due piazzamenti peggiori ottenuti nelle otto gare del calendario. La Suzuki Rally Cup 2021 premierà inoltre con 5.000 euro il primo tra piloti Under 25 e con un cronografo il migliore degli Over 50. A chi primeggerà, tra i navigatori, per i quali varranno tutti i punteggi a prescindere da quale sarà il pilota di volta in volta navigato, saranno assegnati 1.000 euro. Suzuki rende anche accessibile il suo trofeo monomarca, che è caratterizzato da costi d’iscrizione contenuti. Per coloro che hanno partecipato alle precedenti edizioni, la quota di partecipazione per la stagione 2021 rimane invariata a 500 euro + Iva, mentre ammonta a 1.000 euro + Iva per i nuovi iscritti, quota che comprende una tuta ignifuga HRX Suzuki.

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Suzuki, dopo 42 anni lascia il presidente, varato nuovo piano al 2025

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Si ritirerà in occasione della 155esima assemblea dei soci del prossimo giugno, l’attuale presidente di Suzuki, il 91enne Osamu Suzuki. Nato il 30 gennaio del 1930 a Gero, nella prefettura di Gifu, sposò Shoko Suzuki, la nipote di Michio. Essendo l’unico maschio nella linea di successione, cominciò a lavorare nell’azienda omonima nel 1958, fino a diventarne Ceo e Presidente nel 1978. Dal 2000 Suzuki ricopre solo il ruolo di presidente. Ha creato fondamentali partnership per il gruppo che ne hanno determinato la crescita in Thailandia, Indonesia, Filippine e India, dove la quota di mercato Suzuki è del 55%. Alleato con Toyota, oggi il gruppo ha cambiato pelle, e le automobili rappresentano il business principale, un posto occupato dalle moto in passato. Oltre all’avvicendamento ai vertici, Suzuki ha anche annunciato un nuovo piano industriale al 2025, ribattezzato “Sho-Sho-Kei-Tan-Bi” dove le economie emergenti continueranno a essere un pilastro della crescita.
L’obiettivo del piano è passare dai 2,38 milioni auto del 2020, a 3,7 milioni. Sul fronte due ruote si vuole passare da 1,48 milioni a due milioni. Ciò determinerà una crescita del fatturato da 3 a 4,8 trilioni di yen, con payout ratio del 30%, un margine operativo al 5,5% e un aumento da 150 miliardi a 200 miliardi di yen nella spesa per ricerca e sviluppo. Per quanto le nuove tecnologie, sarà avviata dal 2025 la produzione di vetture elettriche, e dal 2030 è prevista una crescita su larga scala. Per quanto riguarda invece le emissioni industriali, l’obiettivo è essere neutrali nel 2050. Nel settore automobilistico, l’obiettivo per il Giappone è mantenere il 30% o più quota nel mercato delle minicar, nonché un aumento del 50% delle auto compatte vendite. In India, Suzuki prenderà l’iniziativa nella promozione dell’elettrificazione in risposta ai problemi ambientali in quel Paese. Per quanto riguarda l’alleanza con Toyota, sarà approfondita l’alleanza collaborando in veicoli elettrificati, mercato africano e prodotti complementari e componenti. Nel settore motociclistico, Suzuki costruirà una gamma interessante e diversificata utilizzando una piattaforma comune per garantire vendite di 2 milioni di unità.
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Suzuki nuovo partner della Federazione italiana rugby

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ROMA (ITALPRESS) – Il pacchetto di mischia come una 4X4. Suzuki e Federazione italiana rugby insieme per il 2021, già a partire dalla sfida di oggi all’Olimpico fra Italia e Francia nella giornata inaugurale del Sei Nazioni. L’accordo di partnership presentato oggi, di durata annuale ma con l’auspicio di entrambe le parti di proseguire anche oltre, prevede la fornitura per la Fir di una flotta di vetture Hybrid con tecnologia 4×4 Allgrip, con Suzuki che apporrà il proprio marchio sulle divise degli azzurri. “Ne siamo onorati e faremo diventare la nostra ‘S’ bianca anche per garantire eleganza alla gloriosa divisa della Nazionale – le parole di Massimo Nalli, presidente di Suzuki Italia, durante la presentazione dell’accordo – Nel momento in cui le Federazioni faticano a trovare dei partner, mentre le case automobilistiche si chiedono quale sia la corretta strategia di comunicazione, siamo felicissimi che una Federazione dalla lunghissima tradizione abbia scelto di guidare Suzuki. Nel rugby si consolida la posizione per poi procedere nell’avanzata, con piccoli passi, senza fermarsi mai, si va lontano e questo fa parte anche della cultura giapponese e della nostra azienda. Il Dna di fare squadra e avanzare a passi progressivi ma continui ci accomuna”. Suzuki vede nel mondo dello sport la cornice ideale nella quale esprimere i propri valori: passione nel realizzare i propri sogni, ricerca del successo attraverso l’impegno costante, spirito di squadra e condivisione dell’obiettivo. Grazie ad una forte tradizione costruita su ideali incrollabili, il rugby è uno dei più fulgidi esempi di come agonismo, tenacia e competitività possano essere abbinati al rispetto delle regole e degli avversari, principi che ispirano anche l’impegno di Suzuki in ogni attività. “La Coppa del Mondo del 2019 in Giappone ha evidenziato il profondo legame tra la cultura nipponica ed i principi caratterizzanti del gioco di rugby – ha sottolineato dal canto suo Alfredo Gavazzi, numero uno della Federazione – La scelta di Suzuki quale partner automotive di Fir è coerente con la nostra volontà di legare il brand Italrugby ad aziende che condividono i nostri valori e che, come il movimento rugbistico italiano, sono costantemente impegnate ad evolvere rimanendo fedeli alle proprie radici”. Un altro aspetto fondamentale che stabilisce lo stretto legame tra Suzuki e il rugby è il terreno. Nelle mischie come durante i raggruppamenti i giocatori cercano sempre di trovare una buona presa sul terreno per poter primeggiare sugli avversari. Erba, terra e fango sono le superfici con cui si devono confrontare spesso anche i modelli di Hamamatsu per scaricare al suolo la loro potenza e avanzare in maniera sicura. Da oltre cinquant’anni Suzuki è il punto di riferimento indiscusso in materia di vetture compatte a trazione integrale, che è disponibile sulla totalità dei modelli (esclusa Swace la nuova Openspace della gamma), dal Suv ultra-compatto Ignis Hybrid all’ammiraglia Across Plug-in, passando per la grintosa Swift Hybrid e per l’ultima generazione della gloriosa Vitara Hybrid e il Jimny Pro, l’inarrestabile iconico fuoristrada del marchio di Hamamatsu. “La Federazione sceglie Suzuki come auto ufficiale del rugby italiano e della nostra nazionale, per noi è un motivo di grandissimo orgoglio – ha aggiunto Carlo Checchinato, Commercial director della Fir – La scelta di Suzuki non è casuale. Siamo due mondi che condividono valori come spirito di sacrificio, dedizione, lavoro di squadra, elementi fondamentali per migliorarsi giorno dopo giorno e creare i presupposti perchè i risultati positivi possano arrivare”.
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Suzuki rilancia il mito Hayabusa, ecco la terza generazione

E’ stata presentata stamattina in anteprima mondiale la nuova Suzuki Hayabusa, aggiornamento di una delle signore del motociclismo mondiale. La nuova super sport della casa Hamamatsu è sviluppata non solo per ottenere un equilibrio delle massime prestazioni ancora più elevato, ma comprese negli standard Euro 5, ma per catturare anche i cuori di chi ama il design audace. Dal suo lancio nel 1999, Hayabusa ha continuato a fornire ai motociclisti più potenza e coppia rispetto a qualsiasi altra moto sportiva. In questa terza generazione sono state migliorate ulteriormente fluidità di coppia e potenza ai regimi medio-bassa, grazie a nuovi controlli elettronici intelligenti, in grado di gestire ben sei diverse impostazioni di guida, tre definite da Suzuki e altre tre che il cliente può far settare a suo piacimento.
A livello di design, Suzuki la definisce “The refined beast”, celebrando nuove linee attorno al concetto del falco pellegrino, che tradotto in giapponese è appunto Hayabusa. La nuova versione eredita il motore a quattro cilindri in linea raffreddato a liquido da 1.340 cm cubi, con molti perfezionamenti per migliorarne ulteriormente l’efficienza e la durata. Il nuovo sistema di scarico dal design esclusivo contribuisce a migliorare la potenza, rendendola più fruibile anche nell’uso di tutti i giorni. Equipaggiata con freni Brembo, e pneumatici Bridgestone esclusivi, la nuova Hayabusa è stata migliorata anche nel confort della posizione di guida. Anche perchè gestire Hayabusa, è un lavoro da biker esperti. Passa da 0 a 200 km/h in 6,8 secondi, in 3,2 secondi da 0 a 100 km/h. La velocità di punta è confermata a 299 km/h come sulla versione precedente, nonostante il motore eroghi sette cavalli in meno rispetto alla versione precedente, “scendendo” da 197 a 190 cavalli a 9.700 giri. Migliorati i consumi, si passa da 17,6 e 14,9 litri per 100 chilometri nel ciclo Wmtc. Questo grazie a nuovi pistoni, nuove bielle e un sistema di distribuzione dell’olio più efficiente. La nuova Hayabusa è lunga 2,18 metri, per 264 chili di peso. Sarà nelle concessionarie Suzuki italiane da marzo, con un prezzo base di 19.390 euro.
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Suzuki Swace, l’open space su quattro ruote è solo ibrido

Dopo la Across, si chiama Swace il secondo modello Suzuki frutto dell’alleanza con Toyota siglata nel 2019. La nuova station wagon della casa di Hamamatsu viene assemblata in un impianto Toyota a Burnaston, in Inghilterra, ma è a tutti gli effetti una Suzuki. Il lancio commerciale in Italia è previsto il 13 febbraio. L’obiettivo è venderne 1.450 quest’anno, nonostante il continuo calo del segmento di quelle che si chiamavano familiari, soppiantate negli anni dai suv. L’asso nella manica di Suzuki è anche per la Swace la motorizzazione ibrida, che abbina un potente motore elettrico e un 1.800 a benzina progettato appositamente per le applicazioni ibride. La gestione dei due motori è automatica, difficile da percepire quando si guida, ma apprezzabilissima guardando alla lancetta dei consumi. Il motore elettrico è infatti alimentato da batterie che si ricaricano durante le fasi di rallentamento e di frenata, senza alcun bisogno di collegamenti esterni. Le ibride pure, rappresentano il 16% del mercato italiano, contro il 2% delle plug-in.
E’ uno degli ingredienti del successo commerciale dell’intera gamma Suzuki, che ha chiuso il 2020 con una quota in crescita al 2,4%, e il minor calo delle vendite tra tutti i brand presenti sul nostro mercato. La Swace ha però un asso nella manica, che la equipara alle plug-in, grazie alla potenza del motore elettrico e alla notevole capacità delle batterie, è dotata della modalità di guida solo elettrica. L’autonomia full electric è limitata, appena un chilometro, sufficiente però per entrare e raggiungere un parcheggio anche nei centri città con limitazioni al traffico. Il Drive Mode Select prevede anche altre tre modalità di guida: Normal, Eco e Sport. Due gli allestimenti: Cool e Top. Anche se la dotazione di serie è già molto ampia, la versione più pregiata comprende anche il sistema di parcheggio senza mani.
Pensata per le famiglie e tutti coloro che devono poter contare su una straordinaria capacità di carico, Swace è spaziosa con un’impostazione minimalista. Suzuki la definisce un “un vero open space da guidare”. Ed è vero, la posizione di guida come la panca posteriore sono comodi e lasciano molto spazio per le gambe di driver e passeggeri.
La plancia è disegnata con numerose linee orizzontali, dove spiccano un touch screen da 8 pollici, cuore di un avanzato sistema d’infotainment. Di serie il climatizzatore bizona S-FLOW con rilevatore di presenza dei passeggeri e i sedili e il volante riscaldabili. La strumentazione è chiara e ben leggibile, abbinando due indicatori analogici ad un ampio display a colori da 7 pollici con schermate personalizzabili, in grado di fornire molteplici informazioni. In vari punti dell’abitacolo, sia nella prima fila di sedili, sia nella seconda, sono presenti vani che consentono di riporre i piccoli oggetti di uso quotidiano come i telefoni, le monete, le chiavi o le bibite. Amplissimo anche il portabagagli con un capacità base di 596 litri, che possono salire a 1.606 abbattendo i sedili posteriori, abbastanza per sistemare a bordo anche una bicicletta o altre attrezzature sportive ingombranti. Il design esterno è quello della Toyota Corolla Sw, da cui deriva la Swace, diverso però è il frontale dominato da una griglia esagonale che richiama quella della Swift.
I prezzi partono da 29.500 euro per la versione Cool e salgono a 32.000 per la Top. Per chi permuta l’usato, sono previsti 4.600 euro di sconto Suzuki che ai aggiungono ai 1.500 euro di incentivi. Che si possono convertire in un finanziamento Suzuki Solutions con rate da 248 a 299 euro al mese.
(ITALPRESS).

 

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