E’ andata subito sold out la serie speciale che ha segnato il debutto online di Suzuki Swace Hybrid sul mercato italiano. Il sistema di prenotazione online Suzuki semplice, conveniente e che mette a frutto la grande esperienza maturata dal marchio negli ultimi anni in materia di e-commerce grazie alle numerose Limited Web Edition, ha premiato anche Swace Hybrid Web Edition, la versione che ha segnato il debutto sul mercato della versatile e spaziosa ibrida di Hamamatsu. L’intero lotto di quindici vetture, prenotabili online, è andato esaurito in breve tempo, dimostrando come gli automobilisti abbiano gradito la formula di acquisto tramite il web. A rendere speciale ogni esemplare era una ricercata verniciatura BiColor, con il bianco, il nero o il blu metallizzati abbinati al tetto silver.
I Clienti che hanno prenotato le esclusive Swace Hybrid tramite l’e-commerce di Suzuki hanno quindi formalizzato i rispettivi contratti in breve tempo, contribuendo a mettere idealmente il definitivo sigillo “sold-out” sulla Web Edition.
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Subito sold-out Suzuki Swace Hybrid Web Edition
Tutta incentivata la gamma Suzuki
Suzuki Italia, dopo aver chiuso il 2020 con una quota record del 2,42%, punta nel 2021 a consolidare e ampliare la sua espansione sul mercato italiano, forte di tutti i suoi modelli, 100% ibridi ed “Euro 6 di ultima generazione”, che godono dei benefici previsti dalla legge per le rispettive fasce di emissioni. Nel prossimo periodo, tutte le Suzuki potranno pertanto usufruire degli incentivi varati dal Governo. Parlando di emissioni va sottolineato come la media calcolata per le Suzuki immatricolate nello scorso dicembre risulti di soli 92,2 g/km di CO2, il livello più basso mai ottenuto da Suzuki. Si tratta di un dato che migliora il record precedente di 93,6 g/km fissato a novembre e che appare straordinario se rapportato al valore medio registrato nello stesso mese per l’intero mercato, pari a 98,5 g/km. I clienti Suzuki potranno usufruire dei nuovi incentivi statali previsti per l’acquisto delle auto Euro 6 di ultima generazione.
Chi rottamerà un’auto con omologazione fino a Euro 5, immatricolata prima dell’1° gennaio 2011, per passare a Suzuki Ignis Hybrid, Swift Hybrid, Vitara Hybrid, S-Cross Hybrid, oppure a Swace Hybrid, potrà utilizzare un bonus di 1.500 Euro concesso dallo Stato e uno sconto a partire da 2.000 Euro, applicato dai Concessionari. Tali agevolazioni premiano il rispetto per l’ambiente da sempre manifestato da Suzuki, la cui gamma è composta interamente da modelli che si trovano nella fascia di emissioni compresa tra i 61 e 135 g/km di CO2.
Un discorso a parte merita l’ancor più virtuosa Across plug-in, che ricade invece nella fascia tra i 21 e i 60 g/km di CO2.
Chi sceglierà di mettersi al volante di questa nuova Suv potrà usufruire di un bonus statale fino a 4.500€ nel caso in cui l’acquisto sia accompagnato dalla rottamazione di un’auto ante 2011 ritenuta inquinante, al quale si aggiunge lo sconto di 5.500€ applicato dalle concessionarie Suzuki, che porta il vantaggio complessivo per il cliente a 10.000 euro. A completare la gamma incentivata Suzuki c’è infine Jimny Pro con omologazione N1, dove si può contare su un ecoincentivo statale fino a 1.200€ in caso di rottamazione di un veicolo N1 fino ad euro 4.
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Suzuki in Italia nel 2020 chiude un anno record
Suzuki archivia il 2020 con la grande soddisfazione di aver ottenuto un record storico, dopo aver acquisito, nei mesi precedenti, una lunga serie di risultati positivi. Secondo i dati diffusi dall’UNRAE, il marchio di Hamamatsu ha immatricolato, nel corso dell’anno, 33.455 auto, un valore che, rapportato alle 1.381.496 immatricolazioni effettuate in totale in Italia nello stesso periodo, permette a Suzuki di portare al 2,42% la sua quota di mercato. Questa percentuale segna un importante passo avanti rispetto ai precedenti primati del 2,00%, fissato alla fine del 2019, e dell’1,72%, con cui si chiuse il 2018, a testimonianza di un’espansione costante nel tempo. Suzuki ha registrato una diminuzione del 12,61% nelle immatricolazioni, rispetto all’anno 2019. Per quanto possa apparire rilevante, questa flessione rappresenta la migliore performance anno su anno registrata tra i primi 18 marchi per volume in Italia ed è di gran lunga inferiore al calo del 27,93% patito dal mercato nel suo complesso.
Tra le Case più importanti presenti sulla scena nazionale, Suzuki è stata, dunque, quella che risposto meglio alle mutate esigenze di mobilità degli automobilisti e alla crisi innescata dall’emergenza sanitaria Covid-19, con una strategia di prodotto vincente. Grazie a una gamma 100% ibrida, a trazione integrale con un cambio automatico disponibili su tutti i modelli e complice una politica commerciale basata su prezzi chiari, vantaggiosi e dotazioni sempre ricche, Suzuki ha saputo conquistare un pubblico ampio e trasversale. Parlando di clientela, da una sua analisi emerge un altro dato che rende ancor più positivo il bilancio 2020 di Suzuki. Il marchio di Hamamatsu è infatti in assoluto quello che vanta la maggior incidenza dei privati sul totale delle vendite, con una percentuale del 92,93%. Questo valore da una parte esprime la forza del brand, mentre dall’altra si traduce in un’ottima tenuta del valore nel tempo del parco circolante Suzuki.
Entrando nel merito dei risultati commerciali dei vari modelli, a brillare sono soprattutto Ignis e Swift. Entrambe sono presenti nella top ten delle auto ibride più vendute: Ignis si trova al settimo posto con 10.918 unità vendute, seguita proprio da Swift con 10.078 unità. Il loro ruolo trainante porta Suzuki a occupare la terza piazza nella classifica dei costruttori per numero di auto ibride vendute in Italia. Il Suv ultra compatto Ignis figura inoltre quarto nella graduatoria delle vetture più vendute del segmento A con 11.361 unità, con il contributo dato – in particolare all’inizio dell’anno – da 443 esemplari spinti dal solo motore termico. Vitara e S-Cross, chiamate a confrontarsi nei combattuti segmenti riservati a Suv compatti e crossover, hanno registrato rispettivamente 6.215 (di cui 4.677 ibride) e 1.949 (di cui 1.608 ibride) unità; Vitara Hybrid 4WD AllGrip figura anche nella top ten delle fuoristrada più vendute, con 3.496 esemplari.
Nelle ultime settimane del 2020 la gamma Suzuki si è ampliata con l’ingresso in listino di Across plug-in, la Suv “elettrica sempre e ibrida quando serve”, e con l’inizio del 2021 si arricchirà, per la prima volta, della spaziosa Swace Hybrid. Grazie anche al loro apporto, Suzuki Italia punta ad accrescere ulteriormente la sua quota di mercato nel 2021. La scelta di Suzuki di proporre soltanto modelli ibridi e di grande personalità, tutti equipaggiati o equipaggiabili anche con cambio automatico e trazione integrale (tranne Swace), oltre che dotati di un allestimento completo in rapporto alle rispettive fasce di prezzo, le permetterà di conquistare in termini relativi una clientela ancor più vasta. Lo scenario economico e sociale in costante e rapida evoluzione rende aleatorio quantificare quali potranno essere i volumi assoluti del mercato italiano e di conseguenza anche gli obiettivi di Suzuki, ma le vendite di Hamamatsu dovrebbero attestarsi attorno alle 38.000 vetture, in un mercato nazionale ipotizzabile nell’ordine delle 1.600.000 unità.
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Suzuki Italia, nuova divisione moto e marine
Suzuki Italia, presieduta da Massimo Nalli, riorganizza le divisioni Moto e Marine e, a partire dal 1° gennaio, Paolo Ilariuzzi assume la carica di Direttore della Divisione Moto e Marine con la responsabilità dei settori commerciali, marketing, PR e post-vendita della filiale Italiana.
Paolo Ilariuzzi, 50 anni, torinese, sposato con 3 figli, entra in Suzuki Italia nel 1995 e grazie alla consolidata esperienza nei reparti post vendita delle tre linee prodotto, di Service, Customer Relation ed omologazioni, nel 2011 assume la responsabilità del settore commerciale dei motori marini con il ruolo di Direttore Commerciale. Paolo Ilariuzzi, rispondendo come Direttore di Divisione Moto e Marine al Vice-Presidente Tomoki Taniguchi, manterrà ad interim la carica di Direttore Commerciale di Suzuki Italia Divisione Marine. Enrico Bessolo, 46 anni, sposato con 2 figli, laureato in Economia aziendale in Bocconi mantiene la carica di Direttore Commerciale del settore Moto, a lui continuano a rispondere i settori commerciale, marketing e PR.
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Suzuki presenta il suv Across Plug-in
TORINO (ITALPRESS) – Suzuki, con Across Plug-in, entra nel segmento dei Suv da oltre 4,5 metri, il veicolo più complesso e tecnologico nella gamma. Le dimensioni (lunghezza 4.635 mm, larghezza 1.855 mm, altezza 1.690 mm e interasse 2.690 mm) sono importanti ed elevata è la massa di 2.015 kg in ordine di marcia. Un peso giustificato, oltre che dalle dimensioni, dalla dotazione di sicurezza e, ovviamente, dalla presenza di un pacco batterie agli ioni di litio in grado di garantire fino a 98 chilometri in elettrico nella guida urbana. Consumi ed emissioni, secondo il ciclo combinato WLTP, si attestano rispettivamente a 1.0 litri/100 km e 22 gr CO2/Km. La tecnologia di Suzuki Across Plug-in ruota attorno a un’unità di potenza costituita da due motori elettrici e un motore endotermico. I 306 CV (225 kW) che costituiscono la cosiddetta ‘potenza massima di sistemà sono una quota parte della potenza massima delle singole unità, ottimizzata dal sistema di gestione. La presenza di un motore elettrico di elevata potenza su ciascuno dei due assi (l’anteriore denominato MG2, il posteriore MGR) consente alla Across Plug-in di muoversi a ‘zero emissionì con quattro ruote motrici, con la coppia ripartita in base alle condizioni di aderenza. Caratteristica peculiare di Across Plug-in è il funzionamento prioritario in elettrico, con il passaggio alla modalità ibrida che si attiva automaticamente o su richiesta di chi guida. Quattro le modalità di gestione dell’energia. In EV Mode si abilita la marcia 100% elettrica fino a una velocità massima di 135 km/h e con un’accelerazione 0-100 km/h in 9,2 secondi (che diventano 6 secndi quando si ricorre alla potenza combinata di motori elettrici e motore termico). In HV Mode il sistema gestisce il motore termico e quelli elettrici in modo ibrido, ottimizzando i consumi e la progressività dell’erogazione della coppia, mantenendo il consumo della batteria al minimo.
La modalità AUTO EV/HV consente al sistema di scegliere automaticamente la modalità più conveniente, privilegiando sempre quella elettrica ma utilizzando anche il motore termico ove venisse richiesto il massimo della potenza erogabile.
La modalità CHG Mode consente infine di ricaricare la batteria utilizzando il motore termico. Si tratta di una funzione che può risultare molto efficace quando si vuole ad esempio ricaricare la batteria durante un trasferimento autostradale, per utilizzare successivamente la vettura in EV Mode e non sia possibile accedere a una fonte esterna. Il quattro cilindri di 2.487 cm3 Euro6d a benzina da 185 Cv, tramite un rotismo epicicloidale, è collegato al motore elettrico MG1 da 54,4 Cv che svolge funzioni di starter, di generatore per la ricarica della batteria e di regolatore del rapporto di trasmissione. Il motore elettrico principale MG2 da 182 Cv è collegato in parallelo al gruppo MG1/motore termico e agisce come unità principale di trazione anteriore e generatore in fase di ricarica della batteria.
All’alimentazione dei motori elettrici provvede una batteria agli ioni di litio da 18,1 kWh costituita da 96 celle da 3,7V ciascuna, per una tensione complessiva di 355,2V.
Su Across Plug-in è di serie la guida autonoma di livello 2 realizzata attraverso un radar a onde millimetriche e una telecamera monoculare in grado di catturare un’immagine fino a 50 metri di distanza e riconoscere la linea bianca, il ciglio stradale, la luce dei fari, i veicoli, i pedoni (di giorno e di notte), le biciclette e i segnali. Suzuki Across Plug-in Top entra a listino insieme alla versione Yoru, a partire da 46.900 euro.
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Il Torino celebra Mir e Suzuki con una maglia speciale
In occasione del posticipo della nona giornata di Serie A, lunedì alle 18.30 contro la Sampdoria al Grande Torino, la squadra granata e Suzuki scenderanno in campo con una maglia speciale per celebrare la vittoria ottenuta da Joan Mir e dalla casa giapponese nel Mondiale MotoGp 2020.
Belotti e compagni, nella partita contro la Sampdoria, indosseranno la maglia celebrativa in edizione limitata con l’iconica S, in color argento, cinta da due rami d’alloro stilizzati, mentre sotto la scritta Suzuki apparirà la dicitura “MotoGP Champion”. La maglia avrà il suo inconfondibile colore granata e sarà caratterizzata da personalizzazioni argento e blu sul bordo delle maniche, riproponendo l’abbinamento portato in gara quest’anno dai piloti del Team Ecstar e con cui la casa di Hamamatsu ha voluto festeggiare il 100° anniversario della sua fondazione e il 60° del debutto nel Motomondiale.
Suzuki Italia e il Torino sono legati da una partnership che vede la Casa di Hamamatsu supportare i granata, dapprima come official sponsor e poi, dal 2015, nella prestigiosa veste di main sponsor.
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Mir, Team e Costruttori: Suzuki a Valencia per sognare
Suzuki sogna. La casa giapponese sta vivendo un momento d’oro in MotoGP, proprio in concomitanza dei festeggiamenti per i 100 anni dalla fondazione della sua costituzione e per i 60 anni dall’esordio nell’attività sportiva. Il Team Suzuki Ecstar ha portato in pista una GSX-RR veloce, perfetta e affidabile e, grazie alle performance dei suoi piloti, a sole due tappe dalla conclusione del campionato MotoGP, può vantare un palmares di ben 11 podi complessivi e questo weekend concorrerà per il titolo mondiale piloti. Il giovane maiorchino Joan Mir, che domenica a Valencia ha conquistato per la prima volta il gradino più alto del podio, si trova adesso in testa alla classifica del mondiale piloti, a 37 punti di margine dal suo compagno di squadra Alex Rins, a pari merito con il pilota Yamaha Fabio Quartararo. E domenica può laurearsi campione. Ma la Suzuki aspira anche ad altri due titoli. Grazie ai quattro podi conquistati anche da Rins, che ha contribuito in modo determinante negli anni scorsi allo sviluppo della GSXRR, la casa giapponese è in testa anche alle classifiche Costruttori e Team e sogna un incredibile “triplete”.
Merito anche del lavoro del team manager Davide Brivio, punto di riferimento della squadra, che ha creato un clima in cui forza, sicurezza e consapevolezza dei propri mezzi hanno arricchito il box Suzuki, dando forma ad un team compatto e portando gli ingegneri a lavorare all’unico obiettivo di annoverare la GSX-RR tra le moto più competitive ed in corsa per il titolo. Per tutti questi motivi, sperando di festeggiare, domenica – a partire dalle ore 13.30 – Suzuki ha previsto sulla sua pagina Facebook una diretta Live per commentare la gara insieme al campione del mondo su Suzuki, Marco Lucchinelli e al giornalista e commentatore storico della Superbike, Max Temporali.
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Dopo le finali di Como Scalzotto vince la Suzuki Rally Cup
È stata una gara combattutissima quella che si è corsa sugli asfalti lariani del Trofeo Aci Como, grande finale Nazionale della Coppa Rally di Zona Aci Sport e round conclusivo della Suzuki Rally Cup. Prova di forza per i 17 i partecipanti di Suzuki Italia compreso l’aostano Simone Goldoni insieme ad Eric Macori, trasparente ai fini della classifica di trofeo in corsa con la sua Swift Hybrid nella categoria Classe R1 Ibr. Naz. È stata battaglia nel verdetto finale nel trofeo e relativo montepremi messo in palio da Suzuki Italia. Una sfida iniziata bene il venerdì tra i sedici equipaggi a bordo di Suzuki, scelte tra i modelli sportivi SWIFT 1.6 Sport R1, SWIFT 1.0 Boosterjet R1 oppure Racing Start e Baleno 1.0 Boosterjet, che ha messo subito in luce Ivan Cominelli. Lo svizzero insieme a Igor Leone Fieni, si è aggiudicato la prima prova di Alpe Grande. Cominelli ha però dovuto abbandonare le sfide il giorno dopo per un braccetto rotto alla sua Swift R1. Destino simile per l’aostano Simone Goldoni insieme ad Eric Macori, trasparente ai fini della classifica di trofeo in corsa con la sua Swift Hybrid nella categoria Classe R1 Ibr. Naz. penalizzato da una toccata è stato costretto al ritiro sulla penultima prova.
Spazio, dunque, tutto per i più attesi del monomarca di casa Hamamatsu. In quattro si sono messi in evidenza per la vittoria assoluta della gara lariana. Simone Rivia, Andrea Scalzotto, ma anche Nicola Schileo e Igor Iani. I quattro sfidanti su Swift R1 gommate Toyo Tires si sono alternati negli scratch del day 2, dove Scalzotto si è imposto su entrambi i passaggi della lunga prova di Sormano, valida come prima power stage del trofeo. Dal canto suo Rivia, passato al comando dell’assoluta nella prima frazione di gara del sabato, ha realizzato i migliori tempi sulle prove di Bellaggio e sul secondo passaggio della Alpe Grande qui appaiato con il giovanissimo Iani. Bravo fino alla fine, l’under25 con Nicola Puliani, è stato colpito dalla sfortuna mancando il traguardo finale per la rottura della sua vettura durante l’ultimo trasferimento. In chiusura sugli 11 chilometri della Bellagio, ultima frazione cronometrata in programma valida come seconda power stage del trofeo, Schileo navigato da Gianguido Furnari, su Swift 1.0 turbo R1, si è messo in luce come il più veloce in prova.
Questo in breve il bilancio di un entusiasmante weekend di Suzuki Italia che di fatto aveva consegnato il trofeo nelle mani dell’equipaggio Rivia-Dresti. La classifica è stata poi aggiornata in seguito alle verifiche tecniche e alla decisione di esclusione dalla classifica del rally comminatagli dai Commissari Sportivi per irregolarità tecnica come riportato dalla Decisioni dei Commissari Sportivi n.6 esposta nell’albo di gara del 39°Trofeo ACI Como. Dunque il gradino più alto del trofeo è passato al vicentino Andrea Scalzotto che conclude la sua stagione nel Suzuki Rally Cup con 51 punti finali, cinque di vantaggio su Nicola Schileo, secondo assoluto del trofeo. Resta a 38 punti Simone Rivia appaiato con Giorgio Fichera. Il siciliano navigato da Alessandro Mazzocchi centra la vittoria nella classe Racing Start, davanti all’avversario di classe Roberto Pellé con Giulia Luraschi. Il trentino conclude la sua stagione nel Suzuki Rally Cup con 35 punti. Il Rally di Como ha raccontato altre belle storie tra gli aspiranti trofeisti di Suzuki Italia come quella di Andrea Lamanna. Nel Rally di Como il pilota classe 2000 accompagnato da Alessandro Albertini ha davvero impressionato tutti.
Ottimi tempi alla guida della Swift e un quarto posto assoluto per il giovanissimo emiliano gettano buone basi per una sua partecipazione nella prossima stagione del trofeo. Sulle strade lariane, buone prestazioni per gli altri attori tra le Swift R1B come l’altro giovane in corsa nel trofeo Mattia Zanin con Fabio Pizzol, seguito da Simone Calcagno con Alessandro Parodi e Giovanni Pelosi navigato da Tiziano Pieri sulla Swift in versione RSTB1.0. Traguardo finale nell’ordine anche lo svizzero Lorenzo Albertolli con Valentina Bucksch e Christian Mantoet insieme a Roberto Simioni.
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