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Toti, accordo con la Procura per il patteggiamento

GENOVA (ITALPRESS) – L’ex presidente della Liguria Giovanni Toti, imputato per corruzione e finanziamento illecito, ha chiesto il patteggiamento alla Procura di Genova. In questo modo, se il giudice accoglierà l’istanza, non si terrà il processo previsto per il 5 novembre. Secondo quanto emerso, in base all’accordo tra i pm e la difesa dell’ex governatore, la pena sarà di due anni e un mese che verranno convertiti in circa 1500 ore di lavori di pubblica utilità. Prevista la restituzione da parte del Comitato Toti delle somme direttamente contestate.

“Come tutte le transazioni suscitano sentimenti opposti: da un lato l’amarezza di non perseguire fino in fondo le nostre ragioni di innocenza, dall’altro il sollievo di vederne riconoscere una buona parte”, afferma Toti. “Resta quel reato ‘di contesto’ definito corruzione impropria, legato non ad atti ma ad atteggiamenti, una accusa diffide da provare per la sua evanescenza, ma altrettanto difficile da smontare per le stesse ragioni”, prosegue. “Detto ciò, di fronte a questo finale, credo appaia chiaro a tutti la reale proporzione dei fatti avvenuti e della loro conclusione, che pone fine alla tormentata vicenda che ha pagato una istituzione oltre alle persone coinvolte e che lascia alla politica il dovere di fare chiarezza sulle troppe norme ambigue di questo paese che regolano aspetti che dovrebbero essere appannaggio della sfera politica e non giudiziaria”, conclude Toti.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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Incendio in un emporio cinese a Milano, morti tre giovani

MILANO (ITALPRESS) – E’ di tre morti il bilancio di un incendio avvenuto ieri sera intorno alle 23.00 a Milano in un emporio di articoli cinesi in via Ermenegildo Cantoni 3. Le vittime sono tutte giovani e di nazionalità cinese: si tratta di due fratelli di 19 e 17 anni ed un’altra di 24 anni. Sul posto sono intervenuti cinque mezzi del Comando di Milano che hanno lavorato tutta la notte per domare le fiamme e poi procedere alla messa in sicurezza del magazzino. Indagano carabinieri e polizia scientifica per capire le dinamiche del tragico evento. Sul posto anche 118 e polizia locale. I Vigili del fuoco stanno ancora lavorando per procedere al raffreddamento degli ambienti ed al conseguente smassamento.

Foto: ufficio stampa Vigili del Fuoco

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Thiago Motta “La Juve sta bene, ma attenzione all’Empoli”

TORINO (ITALPRESS) – Thiago Motta pensa solo alla gara di campionato di domani, in trasferta, contro l’Empoli, e non vuole pensare ad altro, nemmeno all’imminente inizio della Champions League. Il tecnico della Juventus, in conferenza stampa, è stato chiaro: “Stanno tutti bene, Nico Gonzalez ha giocato, Danilo ha giocato, altri hanno giocato in Nazionale e stanno tutti bene. Domani è una partita seria. Sarà una gara complicata, come tutte del resto in Serie A, dobbiamo pensare solo a questo match. Dovremo essere concentrati e cercare di imporre il nostro gioco. Il resto, la Champions, lo vedremo dopo. Il doppio impegno cambia poco nella gestione della rosa”. “Sono contento sia di come hanno lavorato i giocatori che sono rimasti qui a Torino che dei vari giocatori tornati dagli impegni con le proprie Nazionali. Domani è una partita da affrontare al meglio, contro un Empoli che sta bene. Anche noi stiamo bene e abbiamo preparato al meglio la sfida in questi ultimi giorni”, ha aggiunto l’allenatore bianconero.
Sulla formazione di domani, poi, Motta non si è sbilanciato: “Abbiamo tanti buoni giocatori. Douglas Luiz e Koopmeiners titolari? Sono due grandi calciatori, vedremo domani chi giocherà dall’inizio e chi entrerà dopo”. Chiusura quindi su Rabiot e su Vlahovic: “Adrien ha fatto la sua scelta, io gli auguro il meglio e spero che sia felice. Voglio bene a lui come ragazzo. Spero che possa trovare una squadra dove realizzarsi e dove riesca a dimostrare il suo talento. Dusan trasmette sempre durante gli allenamenti grande entusiasmo a tutti, anche a me. Arriva sempre con grande voglia e con energia positiva. Sono veramente contento di lui, sta facendo molto bene”.
– foto Ipa Agency –
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Manovra, Schlein “Scuola sia tra priorità, docenti vanno pagati meglio”

ROMA (ITALPRESS) – “Per noi l’istruzione pubblica è la prima grande leva di emancipazione sociale, le diseguaglianze si contrastano dai primi anni di vita. Un bimbo di Reggio Calabria ha cinque anni di aspettativa di vita in meno rispetto a un coetaneo di Bologna. L’Italia è già troppo divisa, altro che autonomia differenziata. Quest’ultimo provvedimento darà alla scuola del Paese un colpo letale”. Lo afferma la segretaria del Pd Elly Schlein in un’intervista al quotidiano La Repubblica.
“I docenti vanno pagati meglio, visto che oggi sono tra i peggio retribuiti del mondo sviluppato – prosegue -. Se è precaria la scuola, se è precaria la ricerca, è precario il futuro del Paese. Questo governo non crede nel futuro del Paese. Bisogna ridare ai docenti dignità sociale. Non è solo una questione di qualità didattica, è democrazia”.
“Chiedo uno sforzo economico maggiore, già nella prossima manovra, ma la verità è che il Governo Meloni ha fatto due manovre dimenticando scuola e diritto allo studio”, sottolinea la leader dem.
“Bisogna fare delle scelte, indicare le priorità. La scuola è tra le priorità, insieme a sanità, attività produttive, salari e ambiente. Su alcune questioni dobbiamo proseguire nel solco del Next generation europeo, ma gli stipendi degli insegnanti sono una responsabilità dello Stato. I fondi europei, comunque, vanno utilizzati con maggiore intelligenza”, dice ancora Schlein, che spiega: “Dobbiamo abbattere le rette di accesso ai nidi. In alcune regioni italiane si sta sperimentando un buon modo di fare inclusione aprendo il servizio a tutti. La politica è esattamente questo, scegliere che cosa fare”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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A Sutri “Magia del legno”, mostra dello scultore Ferdinando Codognotto

ROMA (ITALPRESS) – Sarà inaugurata oggi a Palazzo Doebbing a Sutri (Viterbo), “Magia del legno”, la mostra dello scultore italiano Ferdinando Codognotto, uno dei più importanti esponenti al mondo dell’arte di intagliare il legno. Il progetto espositivo dialoga con la grande mostra celebrativa su Alessio Paternesi, orgoglio della Tuscia viterbese, a un anno dalla sua scomparsa. La mostra di Codognotto, fortemente voluta dal mecenate e filantropo Professor Emmanuele F.M. Emanuele, che ha profuso per più di due anni il proprio impegno affinchè essa vedesse la luce, è promossa e realizzata dalla Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, presieduta dalla professoressa Alessandra Taccone, in collaborazione con il Comune e l’Assessorato comunale alla Cultura di Sutri.
I visitatori potranno ammirare in mostra quattro sculture di grandi dimensioni realizzate dal Maestro Codognotto, in diversi momenti della sua vita, in legno di cirmolo (o cembro, pino montano) della Val di Fiemme, con la tecnica della sega a nastro elettrica. Si tratta delle opere dal titolo “Marlin” (l’unica delle quattro dipinta con colori acrilici), “Amanti – Abbraccio Infinito” (realizzata nel 1972), “Cavallo del futuro” e “Pianta della prosperità e abbondanza”.
Il legno, per Codognotto, è il mezzo con cui comunicare il proprio repertorio ideativo nel quale, accanto a figure del mondo naturale, fiabesco, cosmico e religioso, si affiancano immagini e suggestioni della più estrema tecnologia. Le sculture del Maestro, tuttavia, sono e rimangono una manifestazione simbolica della realtà, una rappresentazione del mondo naturale da un lato e del razionalismo scientifico dall’altro, nella loro dialettica e nella loro sostanziale unità.
Codognotto non è un idealista. L’artista non rivendica, attraverso le proprie opere, un mondo irreale, sospeso nella sua perfezione. Soprattutto, non eleva a protagonista un singolo aspetto della propria poetica prediligendo la natura, la tecnologia, la religione o la fiaba: piuttosto, richiama l’attenzione sulla possibilità di una conciliazione delle parti attraverso il dialogo artistico.
“La sensibilità verso l’arte e l’attenzione del Barone Emanuele, nostro Cittadino Onorario, ci dà la possibilità di implementare la mostra dedicata ad Alessio Paternesi mantenendo quel filo conduttore e mettendo in dialogo due grandi artisti”, commenta il sindaco di Sutri Matteo Amori.
Gli fa eco la Delegata alla Cultura per il Comune di Sutri Claudia Mercuri: “Promuovere le attività culturali a Sutri è una delle priorità dell’Amministrazione Amori fin dal primo giorno. Sutri è la città dell’arte e degli artisti, siamo orgogliosi di avere oggi l’opportunità di esporre le opere del Maestro Codognotto e siamo grati al Barone Professor Emmanuele Emanuele e alla Professoressa Alessandra Taccone, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, per rendere possibile tutto ciò”.
Afferma Alessandra Taccone, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale: “Per me è stata una gioia ed un onore poter contribuire a realizzare, grazie alla Fondazione Terzo Pilastro, ed in collaborazione con il Comune di Sutri, questo omaggio – voluto, ideato e realizzato dal mio predecessore Prof. Emanuele, con la sensibilità artistica che da sempre lo contraddistingue – allo scultore del legno Ferdinando Codognotto, il quale è uno degli esponenti più importanti nel panorama culturale mondiale in tale disciplina, come testimoniato dal fatto che le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in Europa e all’estero. L’arte del Maestro Codognotto prende avvio dalla contemplazione della natura, eredità del padre progettista di giardini, che egli coniuga con uno spiccato senso estetico e con le suggestioni mutuate dal mondo delle fiabe, dalla religione, dalla filosofia e dalla fascinazione per la tecnologia, dando vita ad opere fortemente simboliche dall’afflato fantastico e capaci di suscitare istintive emozioni”.
Chiosa il professor Emanuele, Cittadino Onorario di Sutri e già Presidente della Fondazione Terzo Pilastro, che ha ideato e realizzato questa mostra: “E’ da sempre una mia ferma convinzione che l’arte non ha tempo, perchè essa, in tutte le sue espressioni, nasce dal fluire ininterrotto della sensibilità interiore dell’artista, dalla sua cultura e dal confronto con l’epoca in cui vive, in modo naturale e spontaneo, e a dimostrazione di ciò molte mostre da me realizzate, come “Ipotesi Metaverso” nel 2023, ne sono la testimonianza. I primi uomini apparsi sulla terra realizzavano arte utilizzando il materiale che avevano a disposizione: la pietra, la sabbia, coloranti naturali, ma soprattutto il legno, che abbondava nelle foreste del contesto in cui vivevano. Ferdinando Codognotto, lo scultore del legno, per me rappresenta da sempre la continuità di quel tempo antico. Il nostro rapporto amicale nasce più di cinquanta anni fa ed io, quando lo conobbi, apprezzai da subito questa sua capacità di trasformare i tronchi degli alberi che giacevano sui terreni delle contrade romane in meravigliose opere d’arte – conclude -. Questa solidarietà affettiva e la mia stima incondizionata per lui e per il suo lavoro mi hanno spinto ad adoperarmi per questa mostra, perchè da molti anni auspico che la sua arte venga conosciuta, così come egli merita, più di quanto accaduto fino ad oggi nel nostro Paese. Ringrazio pertanto il Sindaco Amori e l’Assessore Mercuri, nonchè la Professoressa Taccone, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, che hanno reso questo sogno finalmente realizzabile”.

– foto ufficio stampa Fondazione Terzo Pilastro –
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Diabete di tipo 1, l’Italia detta il passo sullo screening pediatrico

ROMA (ITALPRESS) – E’ passato un anno dall’approvazione in Parlamento della legge n.130/2023 che sancisce l’istituzione dello screening per l’individuazione di diabete di tipo 1 e celiachia nella popolazione pediatrica e molte cose sono cambiate. “L’approvazione della Legge – dice Nicola Zeni, Presidente di Fondazione Italiana Diabete – rappresenta un traguardo fondamentale nella lotta al diabete di tipo 1. Il Parlamento ha dimostrato, all’Italia e al mondo, che la salute dei cittadini non ha colore politico e che uniti si vince. Questi dodici mesi sono serviti per mettere le gambe alla legge, per dotarla della migliore organizzazione possibile, grazie allo straordinario lavoro dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute. Dopo un periodo di test in 4 regioni italiane (Campania, Lombardia, Marche e Sardegna), servito a mettere a punto le procedure operative, fra poche settimane potrà iniziare lo screening nazionale e siamo orgogliosi del traguardo raggiunto dopo due lunghi anni di lavoro. Il mondo ci guarda e abbiamo la responsabilità di fare del nostro meglio per consentire a questa Legge di produrre i risultati attesi, ovvero diminuire drasticamente gli esordi drammatici di diabete di tipo 1 nei bambini e permettere di mettere in campo tutte le strategie farmacologiche per ritardare o, speriamo, bloccare la malattia prima dell’esordio clinico”.
L’obiettivo di FID è finanziare la ricerca per la cura definitiva al Diabete di tipo 1, una malattia autoimmune, la cui causa è parzialmente sconosciuta e che non ha una cura definitiva preventiva o successiva. L’insulina è una terapia che tiene in vita le persone con diabete di tipo 1, ma non guarisce. Una malattia, che nonostante i progressi delle terapie e delle tecnologie a supporto della gestione, compromette pesantemente la vita di chi ne è affetto. Una malattia silente e invisibile, che in Italia colpisce circa 300 mila persone in larga parte di giovane età. Ecco perchè l’introduzione dello screening nazionale pediatrico assume oggi ancora più valore.
“Abbiamo fatto tanto, ad esempio realizzando un software di analisi e definizione del rischio (“risk-scoring”) di sviluppare il diabete di tipo 1 molto utile per implementare corretti percorsi di assistenza e terapia, nonchè fornendo un ampio contributo al progetto propedeutico dell’Istituto Superiore di Sanità e alla stesura del White Paper per l’implementazione della Legge 130/2023 che verrà presentato martedì 17 settembre in Parlamento, ma c’è ancora tanto da fare – continua Zeni – e la Fondazione ha chiari gli obiettivi da raggiungere. Serve lo sforzo di ciascuno di noi per trovare la cura definitiva a questa patologia e siamo determinati, anche sinergicamente con gli altri attori del sistema, a continuare su questa strada. Lo screening dovrà essere utilizzato anche per implementare la ricerca sulla causa di questa malattia e dovremo capire come mettere a disposizione della miglior ricerca mondiale i campioni prelevati. Ci dovremo concentrare anche sull’assistenza psicologica per i bambini e le loro famiglie a rischio, sulla necessità di maggiori investimenti per la ricerca, sul portare questa discussione a Bruxelles e sulla continua informazione al Paese in merito a quali stravolgimenti porti nelle famiglie la presenza di un soggetto affetto dal diabete di tipo 1 e quanto sia importante fare in fretta”.

– foto ufficio stampa Esperia Advocacy –
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Riforma Aifa, Salutequità “Serve più coinvolgimento dei pazienti”

ROMA (ITALPRESS) – ‘L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) svolge un ruolo cruciale per la Salute e l’accesso alle cure dei pazienti. La sua capacità di garantire con le risorse a disposizione il più alto livello di tempestività ed equità di accesso ai farmaci, a partire da quelli innovativi, coinvolgendo nei processi decisionali i pazienti, rappresentano importanti fattori di qualità del suo operato. A tal fine, otto mesi fa è stata approvata la cosiddetta ‘Riforma dell’AIFA’, attraverso la pubblicazione in G.U. del Decreto del Ministero della Salute n.3 dell’8 gennaio 2024. Un Decreto che rivede la governance dell’Agenzia, a partire ad esempio dalla soppressione della figura del Direttore Generale, dall’istituzione del Direttore tecnico scientifico e del direttore amministrativo, sino all’introduzione della Commissione (unica) scientifica ed economica del farmacò. Lo afferma Tonino Aceti, presidente di Salutequità.
‘Sciolte le riserve su tutte le caselle chiave e iniziata già da qualche mese la fase di messa a terra della riforma, oggi – da un’analisi dell’Osservatorio Salutequità – servono un maggiore protagonismo e coinvolgimento dei pazienti nei processi decisionali, nonchè ulteriori leve su tempi ed equità di accesso ai farmaci, anche pensando a possibili future limature/integrazioni alla riforma stessa e veri e propri interventi normativi ad hoc – sottolinea Aceti -. Sul coinvolgimento delle Associazioni di pazienti e cittadini
Bisogna fare molto di più. Andando infatti ad analizzare il Decreto di riforma dell’Aifa, non si colgono ad esempio innovazioni volte al riconoscimento formale delle Associazioni di pazienti e cittadini tra gli attori della governance dell’Agenzia. Proprio in questo senso va la decisione sulla composizione del suo Consiglio di Amministrazione: nessuna riserva specifica è stata prevista ai rappresentanti delle Associazioni dei pazienti. Stessa situazione per la composizione della Commissione scientifica ed economica del farmaco .
E se la cura dei rapporti con le Associazioni dei pazienti è oggi in capo al Presidente dell’Aifa, supportato dall’area relazioni esterne, dall’organigramma dell’Agenzia (in aggiornamento) non sembra ancora esserci un’Area o un Ufficio che si occupi specificatamente dei rapporti con le Associazioni dei cittadini e pazienti per un loro coinvolgimento strutturale e sistematico nelle politiche farmaceutiche del nostro Paesè.
‘Decisamente più aperta e moderna è invece la strategia di coinvolgimento adottata dall’European Medicines Agency (EMA), la quale all’interno del suo Consiglio di Amministrazione riserva due posti ai rappresentanti delle Organizzazioni dei pazienti . Ciò permette a quest’ultimi, a differenza dell’Italia, di essere parte attiva anche nella procedura di nomina del Direttore Esecutivo dell’Ema – spiega ancora il presidente di Salutequità -. Infine, le Associazioni di pazienti sono membri di molteplici ed importanti Comitati scientifici dell’Ema come: il Comitato di valutazione dei rischi per la farmacovigilanza (PRAC), il Comitato per i medicinali orfani (COMP), il Comitato per le Terapie Avanzate (CAT) e il Comitato Pediatrico (PDCO).
Altrettanto inclusivo nei confronti delle Associazioni dei pazienti è il Regolamento (UE) 2021/2282 relativo alla valutazione delle tecnologie sanitarie (HTA), e l’atto implementativo del 23 maggio 2024 . Quest’ultimo, infatti, agli articoli 9 e 14 prevede la possibilità per i pazienti di fornire contributi sulla proposta consolidata di ambito di valutazione e sulle bozze della relazione di valutazione congiunta e della relazione di sintesi. Invece, ritornando ancora all’Italia e in particolare alla Commissione Scientifico-Economica del farmaco dell’AIFA, non solo i rappresentanti delle Associazioni di pazienti non figurano tra i componenti della stessa Commissione, ma il loro punto di vista, che può (anzichè deve) essere richiesto dalla Commissione ai sensi dell’art. 11 del suo Regolamento – dice ancora Aceti -, ha ‘natura esclusivamente informativà, cioè: non è obbligatorio, non è vincolante e non è necessario da parte dell’Aifa ‘render contò di un suo eventuale scostamento nella decisione. Allo stesso regime sono sottoposti i pareri espressi dalle società scientifiche. La mancata previsione del coinvolgimento delle Associazioni dei pazienti sembra emergere anche in occasione di un altro recente passaggio delle politiche farmaceutiche del nostro Paese e cioè la Determina di costituzione del Tavolo tecnico per la revisione delle Note AIFA e Piani Terapeutici . Ragionare sulla revisione delle condizioni di ammissione alla rimborsabilità dei farmaci e sulle loro modalità di prescrizione ed erogazione, non dovrebbe mai prescindere dal punto di vista, dall’esperienza e dai bisogni dell’utente considerando anche l’impatto che possono avere sull’aderenza alle terapie e ciò che ne consegue per la salute della persona e per l’efficacia e l’efficienza del SSN’.
‘Un altro banco di prova della Riforma dell’Agenzia è certamente rappresentato dalla riduzione dei tempi di accesso alle terapie da parte dei pazienti, a partire da quelli con malattie croniche e rare. Su questo, se da una parte la riforma dell’Aifa elimina il doppio passaggio dei dossier tra Commissione tecnico scientifica e Commissione Prezzi e rimborso attraverso la costituzione della nuova Commissione (Unica) Scientifica-Economica del farmaco, che dovrà nella sua attività svolgere il compito non semplice di garantire il corretto bilanciamento tra la dimensione di analisi tecnico-scientifica e quella economica scongiurando il rischio che a guidare le scelte non sia sempre quest’ultima, dall’altra però la Commissione può contare su 10 membri anzichè su 20 come previsto prima della riforma – sottolinea Aceti -, con un compenso fermo al 2012 e pari a 25 mila euro annui lordi (per i componenti non di diritto) e il tutto, secondo la Relazione tecnica della Riforma, senza un rilevante rafforzamento della dotazione organica degli uffici. E se va riconosciuto che c’è stato un recupero nello smaltimento di pratiche accumulate nei precedenti mesi, è evidente che per abbattere in modo strutturale i tempi di accesso bisognerà lavorare velocemente anche a nuovi modelli di procedure semplificate, anche spostando sugli uffici tutto ciò che è processabile direttamente da loro e che non necessita dell’analisi della Commissione Unica. Come pure andrebbe subito semplificata la procedura di trasmissione in Gazzetta Ufficiale delle Determine, che oggi occupa mediamente un tempo inaccettabile di 60 giorni, attraverso l’individuazione di una modalità di pubblicazione semplificata ad esempio sul sito della stessa AIFA. Questo meccanismo, a costo zero, potrebbe ridurre mediamente di due mesi il tempo di accesso ai farmaci da parte dei pazienti e non sarebbe affatto poco! Anche perchè, poi, ai tempi delle procedure nazionali vanno sommati quelli delle Regioni, alcune delle quali hanno previsto ulteriori processi decisionali attraverso, ad esempio – prosegue il presidente di Salutequità -, i cosiddetti Prontuari Terapeutici Ospedalieri Regionali (PTOR) vincolanti, che incidono e molto sull’equità di accesso, minando uno dei principi che l’Aifa ha proprio nella sua mission: l’unitarietà del sistema farmaceutico. Su questo fronte la riforma dell’Agenzia e i successivi provvedimenti non individuano leve specifiche di intervento nei confronti delle Regioni, come ad esempio l’abrogazione dei Prontuari Regionali vincolanti e/o l’attivazione di un sistema di monitoraggio/valutazione dei tempi e dell’equità di accesso ai farmaci nelle Regioni. Infatti, il Rapporto sulle tempistiche delle procedure di prezzo e rimborso dei farmaci curato periodicamente dall’Aifa non fa riferimento alle tempistiche di accesso regionali. Allo stesso modo l’unico sistema istituzionale di monitoraggio e valutazione delle performance delle Regioni nella garanzia dei Livelli Essenziali di Assistenza, cioè il Nuovo Sistema di Garanzia dei Lea, non prevede alcun indicatore specifico sulla tempestività ed equità di accesso ai farmaci da parte delle Regioni – conclude Aceti -. Una lacuna importante da colmare subitò.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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Acqua Sorgesana è il nuovo Back of Shirt Partner del Napoli

NAPOLI (ITALPRESS) – Il Napoli e SGAM Spa annunciano che Acqua Sorgesana sarà il nuovo Back of Shirt Partner del club azzurro per le prossime tre stagioni sportive. La partnership fra Napoli e SGAM nasce nell’estate del 2005 e si è sviluppata su diciannove delle venti stagioni di gestione del presidente De Laurentiis, accompagnando il club azzurro dalla serie C fino allo scudetto.
Sorgesana rinnova il titolo di “Acqua Ufficiale della SSC Napoli” e rilancia la propria visibilità nazionale e internazionale posizionandosi sul retro maglia della Prima Squadra e della Primavera del Club nella ventesima stagione di partnership con il Club azzurro, accompagnando Staff e giocatori in ogni momento della loro vita sportiva: dagli allenamenti alle partite fino al loro piano alimentare dedicato, oltre a godere di una importante visibilità online e offline su tutti i media del Club.
Nel video reveal della partnership si fondono i valori fondamentali delle due aziende, quali l’integrità, la purezza e l’attenzione per il vivere in modo sano che saranno oggetto di mirate campagne marketing per tutta la Fan Base del Club nel corso delle prossime stagioni sportive.


“Le strade del Napoli e dei marchi del dottor Arnone si intrecciano sin dal principio del mio percorso nel calcio – ha commentato il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis -. E’ un piacere ed un onore ritrovare un brand che nasce nel nostro territorio sul retro della nostra maglia e sono certo che questo connubio andrà avanti anche in questa nuova fase di crescita del nostro Club”.
“Abbiamo creduto e scommesso fin dal primo momento sul progetto ambizioso tracciato dal presidente Aurelio De Laurentiis con la SSC Napoli. Oggi possiamo affermare con soddisfazione che quella scommessa è stata vinta – dichiara Nicola Arnone, presidente della SGAM -. La nostra collaborazione con una realtà così prestigiosa e amata ci ha permesso di consolidare il legame con la città di Napoli, che consideriamo parte integrante della nostra identità. Siamo, e continueremo ad essere, tra i primi sostenitori della squadra, essere sponsor del Napoli per noi significa condividere una passione sconfinata. Guardiamo con entusiasmo e fiducia al futuro e siamo certi che il nuovo capitolo del Napoli con Acqua Sorgesana sarà accompagnato da nuovi successi”.

– foto ufficio stampa Acqua Lete –
(ITALPRESS).

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