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Ius scholae, Tajani “Si potrà lavorare per presentare una proposta”

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – Sul diritto di cittadinanza “ne parleremo alla riapertura delle attività parlamentari, con i gruppi di Forza Italia, ma credo che si potrà lavorare per presentare una proposta di legge che corregga alcune cose che riguardano la cittadinanza”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, al suo arrivo al Consiglio informale Esteri a Bruxelles.
Tajani ha citato “due aspetti”. “Quello della concessione della cittadinanza a giovani che abbiano completato il corso di studi con successo – ha spiegato – e acquisito la conoscenza di lingua, storia, geografia, educazione civica, quindi siano di fatto culturalmente italiani”. Si tratta, ha aggiunto, di “una regola più giusta e più severa di quella che c’è oggi”.
“L’altro aspetto – ha affermato – è quello delle cittadinanze concesse grazie allo Ius Sanguinis in molti paesi, dove chi cerca la cittadinanza lo fa per ottenere un passaporto italiano e comunitario, non per voler essere cittadino italiano”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Ucraina, Borrell “Necessità di eliminare restrizioni all’uso delle armi”

ROMA (ITALPRESS) – “Abbiamo discusso del supporto militare e della necessità di eliminare le restrizioni all’uso delle armi contro gli obiettivi militari della Russia ai sensi del diritto internazionale. Abbiamo anche parlato del percorso diplomatico e della formula di pace dell’Ucraina”. Così, in un post su X, l’alto rappresentante dell’Unione europea per la Politica estera, Josep Borrell, che ha accolto a Bruxelles il ministro degli esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in occasione del Consiglio informale Esteri.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Sequestrate 3.100 tonnellate di rifiuti misti in Brianza, 4 denunciati

MONZA (ITALPRESS) – La Guardia di Finanza di Monza ha sequestrato, in collaborazione con la Polizia Provinciale di Monza, tre vaste aree private adibite a stoccaggio incontrollato di rifiuti di ogni tipo. Gli interventi hanno riguardato un terreno di 6.850 mq, di proprietà di una onlus e sito nel comune di Triuggio e due aree per complessivi 6.000 mq, detenute da società operanti nell’edilizia nel comune di Varedo, individuate a seguito di una preventiva mappatura del territorio su ampia scala effettuata dalle Fiamme Gialle brianzole con la collaborazione della Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Varese che hanno effettuato specifici sorvoli, a bordo di elicotteri equipaggiati con tecnologia di ultimissima generazione. I Finanzieri hanno perquisito le aree individuate al fine di effettuare la “caratterizzazione” dei rifiuti risultati illecitamente depositati in cumuli di macerie.
Nell’ambito delle operazioni è stato rinvenuto anche un manufatto abusivo ad uso deposito nonchè reperiti rifiuti classificabili come pericolosi, tra i quali un autocarro, un trattore ed un generatore a gasolio in evidente stato di abbandono, che sarebbero dovuti essere avviati alle operazioni di
smaltimento.
L’attività ha permesso di sequestro – complessivamente – 3.100 tonnellate di rifiuti misti speciali, pericolosi e non, consistenti in materiale ferroso, provenienti da demolizioni industriali ovvero da lavori edili, R.A.E.E. (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) derivanti da impianti
dismessi – strumentazione fuori uso – e batterie, oltre a rifiuti da giardinaggio (cassette di plastica, vasi, reti metalliche, tubi da irrigazione), parti di veicoli, quali sedili e centinaia di pneumatici, rifiuti di lana di vetro e lana di roccia, vetro e mobilio. Sono quattro i denunciati alla Procura della Repubblica di Monza per attività di gestione di rifiuti non autorizzata, di cui uno altresì responsabile di abuso edilizio e paesaggistico in relazione ad una delle aree individuate e ricompresa nel Parco Valle del Lambro.

– Foto: ufficio stampa Guardia di Finanza

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Autonomia, Fontana “La Lombardia partirà senza attendere i lep”

ROMA (ITALPRESS) – “Abbiamo una parte della Costituzione che rende possibile l’Autonomia differenziata, una legge approvata dal presidente della Repubblica. Non vedo perchè non si possa iniziare un percorso che si concluderà con l’approvazione dei Lep”. Così il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, in una intervista al Corriere della Sera in tema di Autonomia differenziata.
Sulla posizione di Forza Italia secondo cui senza Lep, niente Autonomia: “Mi spieghino il motivo. Non c’è nessun motivo perchè non si debba dare applicazione alla nostra Carta costituzionale dal momento che non si vanno a toccare i Lep. Applicando queste materie non si va a violare nessun principio. Non si deve cercare di buttare la palla in tribuna per non affrontare il problema. Quello che sta sostenendo FI con la questione dei Lep è un problema che andrà affrontato ma in un secondo momento”.
In merito alla questione Ius Scholae: “E’ un falso problema. Una delle situazioni in cui si vuole fare politica senza un vero motivo di fondo. Non si dice neanche quanti devono essere i cicli scolastici per avere la cittadinanza. Può essere che un ragazzino, finite le elementari, a 11 anni, sia nelle condizioni di diventare o no un cittadino italiano? Stesso discorso per un ragazzo di 16 anni. E poi si arriverebbe anche all’assurdità di avere un bambino o un ragazzo che ha la cittadinanza mentre i genitori no. La vera battaglia che dovremo far tutti è quella di velocizzare la cittadinanza».
Alla domanda se teme di più il ricorso alla Corte costituzionale o il referendum sull’Autonomia Fontana risponde: “Non temo nessuna delle due cose. Temo però che questa modalità di affrontare il problema possa creare, questa sì, una spaccatura all’interno del Paese. Sono preoccupato che la violenza con cui si sta affrontando il problema crei danni irreparabili”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Autonomia, Zaia “Apriamo un confronto con la Conferenza episcopale”

ROMA (ITALPRESS) – “Mi rivolgo al cardinale Matteo Zuppi, che stimo molto: apriamo un confronto sull’Autonomia differenziata all’interno della Cei”. Così Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, in un’intervista al quotidiano La Repubblica.
“Io metto a disposizione – prosegue – i nostri migliori tecnici, loro ne trovino altri che hanno promosso il referendum. Propongo un confronto aperto con i membri della Conferenza episcopale, così si renderebbero conto se questo è davvero il Far West che qualcuno vuole dipingere”, aggiunge Zaia in risposta a una domanda sulle parole del vicepresidente della Cei, Francesco Savino, che in un’intervista a Repubblica ha definito la legge un cavallo di Troia per dividere in due l’Italia.
Il governatore veneto afferma di aver “letto due volte le dichiarazioni e – spiega – sono rimasto basito. Sono rimasto colpito anche umanamente, come amministratore e come cattolico”.
In merito ai dubbi sull’avvio della riforma in assenza dei Lep, per Zaia “basta leggere le carte per capire che l’Autonomia non si farà finchè non saranno approvati i Lep”.
“Siamo pronti a parlare con i vescovi – aggiunge – ma non io, i tecnici qualificati: professori universitari di altissimo profilo che hanno studiato ogni aspetto della riforma. Facciamolo in stile question time, con domande dalla platea. Vedrete che nessuno vuole spaccare il paese e io, da cattolico – conclude -, di certo non ho nel cuore il concetto di Far West”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Governo, Lupi “I nostri elettori ci chiedono unità”

ROMA (ITALPRESS) – “Quello che i nostri elettori ci chiedono continuamente è unità. E quello su cui si gioca la partita del nostro governo è ciò che sapremo fare di concreto per il Paese. Quindi dobbiamo evitare i distinguo continui, che non servono a nessuno perchè la visibilità non significa consenso, così come dovremmo essere capaci di affrontare cose serie all’interno della coalizione”. Lo afferma Maurizio Lupi, leader di Noi moderati, in una intervista al Corriere della Sera.
“Il tema della cittadinanza è uno di questi, ma non può essere usato come spot. Deve essere inserito all’interno di un’architettura complessiva, che comprende crescita, natalità, immigrazione, famiglia, lavoro, protezioni sociali. Si può fare, senza offrire il fianco alle opposizioni” ha continuato Lupi.
“Sarà importantissimo per il governo avere un commissario europeo con deleghe importanti e, come spero e credo, una vicepresidenza esecutiva. Averli significa dimostrare l’importanza e la centralità dell’Italia dove davvero si costruisce il futuro di tutti, in Europa».
“Fitto? Il fatto che la premier abbia pensato a lui indica lungimiranza: mettere a disposizione della commissione l’uomo che in Italia ha uno dei ruoli più delicati, gestendo la partita del Patto di stabilità e del Pnrr, significa aver capito quanto è importante avere un ruolo cruciale in Europa. Ci rafforza prosegue Lupi.
Sulle pensioni: “In un Paese che ha 14 milioni di pensionati e spende il 70% delle risorse per la previdenza e solo l’1% per natalità e sostegno alle famiglie, è impensabile immaginare di destinare risorse ai pensionamenti anticipati, che siano quota 41 o 42. Dobbiamo rovesciare la prospettiva, e questo sarà uno dei temi su cui noi del centro e del centrodestra dobbiamo caratterizzarci».
Sul tema della cittadinanza: “E’ una questione reale. Ma non può essere affrontata con slogan o peggio andando a traino della sinistra. Noi siamo il governo che ha portato a 500 mila i permessi di lavoro per gli immigrati, chiaro che dobbiamo occuparci anche di ius scholae, io lo proposi nel 2015. Ma all’interno di un discorso complessivo. Intanto cominciando a sveltire le pratiche burocratiche per chi già ne ha diritto, che appena lo matura riesce a ottenere le carte mediamente in 4 anni. Troppi. Ma appunto, non è con i distinguo o con le stoccate che si affrontano certe sintesi. Si discute e si trova la sintesi».

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Al via le Paralimpiadi, Parigi città di uguaglianza e inclusione

PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Con l’accensione del braciere ai Giardini delle Tuileries hanno preso ufficialmente il via i XVII Giochi Paralimpici. Proprio come accaduto per i Giochi Olimpici, la cerimonia di apertura si è svolta all’esterno, questa volta con il favore del meteo, con il tiepido sole del pomeriggio che ha lasciato lo spazio a uno splendido tramonto e a una serata serena. Di fronte a 35.000 spettatori, gli atleti delle 168 delegazioni hanno sfilato sugli Champs-E’lysèes fino a raggiungere la piazza più grande e bella di Parigi: Place de la Concorde. Un luogo simbolo della storia francese, ambientazione ideale per evocare il paradosso di una società. Teatro degli eventi più significativi della Rivoluzione francese, simboleggia la transizione dalla discordia rivoluzionaria alla ricerca della concordia nazionale. E la cerimonia ha messo in scena proprio il paradosso di una società che si dichiara inclusiva ma che rimane piena di pregiudizi nei confronti delle persone con disabilità. Un paradosso ancora più evidente per gli atleti paralimpici, le cui performance li vedono proclamati eroi, in contrasto con una realtà quotidiana in cui affrontano numerosi ostacoli in società e città che non sono adatte alle loro esigenze. Da “Discord a Concord”, dalla discordia alla concordia, la cerimonia si è aperta con una coreografia che ha rappresentato questo paradosso, due gruppi inizialmente lontani usano la creatività per colmare la distanza che li separa e che provano a confrontarsi fino a ritrovarsi faccia a faccia sulle note di una nuova versione dell’iconica canzone di E’dith Piaf “Non, je ne regrette rien”, eseguita dall’artista francese Christine and the Queens. Poi i colori della bandiera francese hanno solcato il cielo, fino a dare il via alla sfilata delle delegazioni, al via con l’Afghanistan e chiusa, come tradizione, dal Paese ospitante, la Francia. Grande entusiasmo per la delegazione azzurra, la numero 74 a sfilare, guidata dai portabandiera Luca Mazzone e Ambra Sabatini. “E’ un onore incredibile interpretare questo ruolo quest’anno in una Paralimpiade che sto vivendo in modo diverso rispetto a Tokyo. Le porte saranno aperte al pubblico, al Villaggio si respira un’atmosfera completamente diversa, e non oso nemmeno immaginare cosa sarà allo stadio che finalmente sarà pieno”, ha detto Sabatini prima di iniziare la sfilata. Ad applaudirli in prima fila il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il ministro il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, il presidente del Coni Giovanni Malagò assieme al presidente del Cip Luca Pancalli. “Mentre ci prepariamo ad aprire al massimo i Giochi, apriamo al massimo le nostre menti. Gli atleti paralimpici vi faranno conoscere abilità e competenze che vi sorprenderanno, livelli di tenacia e determinazione che vi daranno energia. Gli atleti paralimpici sono qui per competere, vincere e battere i record del mondo, e anche per raggiungere qualcosa di molto più grande della gloria personale. Chiedono uguaglianza e inclusione, per se stessi e per gli 1,3 miliardi di persone con disabilità in tutto il mondo. Attraverso le loro performance, gli atleti paralimpici sfideranno lo stigma, cambieranno atteggiamenti e ridefiniranno i confini di ciò che pensi sia possibile”, ha detto il Presidente dell’International Paralympic Committee Andrew Parsons, prima di dare la parola al presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato aperte ufficialmente le Paralimpiadi di Parigi 2024. Con la notte parigina cala anche il sipario sulla cerimonia di apertura. Ora spazio agli atleti, pronti a gareggiare e illuminare le giornate francesi.
– Foto Cip/Ferraro –
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Ue, Tajani “Cdm 30/08 dovrebbe formalizzare nomina Fitto a Commissario”

MILANO (ITALPRESS) – “La decisione formale credo verrà presa dal Consiglio dei ministri del giorno 30 agosto. Io sono assolutamente favorevole, sono sempre stato il primo a dire che Fitto sarebbe stato il miglior commissario europeo per l’Italia proprio per la sua esperienza. Non andrà lì a fare l’apprendista commissario. Tanti anni a Bruxelles, due anni come ministro delle politiche comunitarie, responsabile del Pnrr. Quindi è un uomo che conosce e che sa. Farà bene per il nostro Paese e ritengo che il 30 verrà formalizzata la sua nomina”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervistato da Giuseppe Brindisi a ‘Zona Biancà su Retequattro. (ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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