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Meeting di Rimini, 45^ edizione si chiude con +10% di partecipanti

RIMINI (ITALPRESS) – «Il Meeting di quest’anno ci ha sorpreso per l’intensità della partecipazione, la forza delle testimonianze, la profondità delle riflessioni e l’apertura al mondo». Così il presidente del Meeting di Rimini Bernhard Scholz sulla 45esima edizione della manifestazione.
Sulla scorta del titolo “Se non siamo alla ricerca dell’essenziale, allora cosa cerchiamo?” sono emerse esperienze e prospettive per sostenere un’educazione appassionata al bene dei ragazzi, per promuovere un’economia equa e sostenibile, per favorire una politica orientata al bene comune e per utilizzare in modo adeguato i media e l’intelligenza artificiale.
A partire dal dialogo inaugurale con il Patriarca di Gerusalemme dei Latini, il cardinale Pierbattista Pizzaballa, in tanti incontri si è cercato di dare voce a iniziative di pace e di riconciliazione in Russia, Ucraina, Israele, Palestina e Myanmar. Temi centrali sono stati anche il futuro della democrazia e il dialogo interreligioso: su quest’ultimo punto sono intervenuti il presidente della Cei cardinale Matteo Maria Zuppi e il segretario generale della Lega Musulmana Mondiale Muhammad Bin Abdul Karim Al-Issa.
Le 16 mostre hanno incontrato anche quest’anno un grande interesse, con più di 150mila visitatori, con artisti come Curran Hatleberg e William Congdon, oppure attraverso le vite diverse tra loro ma tutte segnate in modo drammatico dalla ricerca dell’essenziale di Franziska e Franz Jàgerstàtter, Alcide De Gasperi e del medico modenese Enzo Piccinini. Di rilievo anche la mostra sulla storia dei Giubilei in vista dell’Anno Santo 2025.
Lo spettacolo inaugurale sul viaggio in Terra Santa dello scrittore francese Eric-Emmanuel Schmitt e il concerto del pianista iraniano Ramin Bahrami sono solo due esempi tra i 18 spettacoli presentati in questa edizione del Meeting. Anche quest’anno poi è da segnalare il successo del Meeting Music Contest, con la partecipazione di oltre 200 giovani musicisti e band.
Quanto alle cifre, i partecipanti sono aumentati rispetto all’edizione 2023 con una crescita attorno al 10 per cento. I 140 convegni con 450 relatori di cui 100 provenienti dall’estero, le 16 mostre e i 18 spettacoli hanno registrato quasi costantemente il sold out e lo stesso vale per il Villaggio Ragazzi Yoga e la Cittadella dello Sport che hanno visto la presenza di decine di migliaia di bambini e ragazzi. In aumento anche le aziende partner, arrivate a quota 180, con un coinvolgimento anche nella riflessione sui temi del Meeting, mentre le dirette di 80 convegni (praticamente tutti i principali) sono state rilanciate quasi 300 volte dalle principali testate giornalistiche italiane, con un impatto mediatico complessivo sensibilmente maggiore rispetto all’anno scorso.
“Sono cifre – spiega la Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli ETS – che ci devono spingere a pensare il Meeting sempre di più come un luogo di incontro, di dialogo, di pacificazione, di collaborazione e di approfondimento comune per il nostro Paese e per il mondo, come ha ricordato nel suo messaggio papa Francesco: «Puntare all’essenziale ci aiuta a prendere in mano la nostra vita e a farne uno strumento di amore, di misericordia e di compassione, diventando segno di benedizione per il prossimo»”.
La 46ma edizione del Meeting si terrà nella Fiera di Rimini dal 22 al 27 agosto 2025, con il titolo, tratto dai Cori da “La Rocca” di Thomas Stearns Eliot: “Nei luoghi deserti costruiremo con mattoni nuovi”.

– Foto ufficio stampa Meeting di Rimini –

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Norris vince in Olanda davanti a Verstappen e Leclerc

ZANDVOORT (OLANDA) (ITALPRESS) – Torna a vincere Lando Norris, che taglia il traguardo davanti a tutti al Gran Premio d’Olanda, battendo il padrone di casa e dominatore del campionato, Max Verstappen. Nel giardino del pilota della Red Bull – tre vittorie su tre per Verstappen da quando la gara di Zandvoort è tornata nel circuit del Mondiale – è la McLaren a dimostrarsi la macchina più veloce in pista, concretizzando la pole position conquistata dal numero 4 al termine delle qualifiche. Solo secondo, dunque, Verstappen, che nonostante il sorpasso al via sullo stesso Norris non riesce a tenere, davanti ai suoi tifosi, una prima posizione che avrebbe potuto coronare al meglio la duecentesima gara in carriera del pilota olandese. Terzo e a podio Charles Leclerc, che partendo dalla sesta posizione è riuscito a difendersi dai continui attacchi di Oscar Piastri, che in trentasette giri non è riuscito a passare la Ferrari numero 16 con la sua McLaren. Quinto posto e buon risultato anche per l’altra Rossa di Carlos Sainz, che dalla decima posizione è riuscito a risalire la griglia, mettendosi dietro la Red Bull di Sergio Perez e le Mercedes di George Russell e Lewis Hamilton, con l’Alpine di Gasly e l’Aston Martin di Alonso a chiudere la zona punti.
– foto Ipa Agency –
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Medio oriente, parte la rappresaglia di Hezbollah. Israele risponde

ROMA (ITALPRESS) – Nella notte Hezbollah ha lanciato la sua rappresaglia nei confronti di Israele, lanciando centinaia di razzi e droni esplosivi, in risposta all’uccisione del comandante militare del gruppo terroristico, Fuad Shukr, del luglio scorso. L’esercito israeliano ha poi risposto, colpendo centinaia di obiettivi. La milizia sciita ha detto di aver lanciato droni esplosivi contro Israele, prendendo di mira siti militari, sottolineando di avere lanciato più di 320 razzi verso il nord di Israele nelle ultime ore, insieme a diversi droni carichi di esplosivo, e di avere preso di mira 11 basi militari. Il portavoce dell’Idf Daniel Hagari ha spiegato poi che l’esercito ha colpito le postazioni di Hezbollah in Libano da cui partono i razzi contro Israele. “Stiamo rimuovendo le minacce al fronte interno israeliano. Decine di aerei stanno ora attaccando obiettivi in diverse aree del Libano meridionale. Hezbollah sta lanciando razzi e droni contro Israele. I nostri sistemi di difesa aerea, le navi della Marina e gli aerei dell’Aeronautica stanno proteggendo i cieli del Paese, identificando e intercettando le minacce e colpendo ovunque in Libano, dove è necessario rimuovere le minacce e colpire Hezbollah” ha detto. Secondo Al Jazeera, prima di lanciare l’offensiva contro gli Hezbollah, l’esercito israeliano aveva lanciato raid aerei sulla Striscia uccidendo oltre 70 persone. Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha dichiarato lo stato di emergenza in Israele per le prossime 48 ore. Infine, il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Sean Savett, ha dichiarato che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden sta “monitorando attentamente gli eventi in Israele e Libano”. (ITALPRESS).

Foto: Ipa Agency

Meeting, Fronteddu (JTI) “Certezza regole stimola investimenti sociali”

RIMINI (ITALPRESS) – “Se un’azienda può contare su un contesto normativo e fiscale agile e prevedibile, sarà ulteriormente incentivata a investire all’interno del Paese. E le aziende, sempre più spesso, scelgono di investire anche sul sociale, reinvestendo parte dei loro utili per il bene dei territori sui quali operano e delle loro comunità. Negli ultimi anni, infatti, il ruolo delle aziende si è evoluto, l’impegno nel sociale è cresciuto in modo costante e continuerà a crescere; questo perchè siamo convinti che lo Stato, nonostante i mezzi e le risorse profuse, non possa arrivare ovunque e quindi le aziende possono rivelarsi un validissimo alleato nel supportare interventi concreti in materia sociale, nel rispetto di quel principio di sussidiarietà che negli ultimi giorni è stato più volte ricordato. Ecco quindi che il tema della fiscalità diventa centrale non soltanto per attrarre gli investimenti economici delle aziende all’interno del Paese, ma anche come volano per generare opere buone e investimenti sul sociale”. Questa la sintesi dell’intervento di Lorenzo Fronteddu, Corporate Affairs & Communication Director di JTI Italia, intervenuto oggi al panel “Coesione è competizione”, presso il Meeting di Rimini.
Protagonisti del confronto, organizzato da Compagnia delle Opere e moderato dal Direttore di Economy Sergio Luciano, anche Ermete Realacci, presidente Fondazione Symbola; Alice Stefanizzi, Marketing, Fundraising & Communication Director di Fondazione Progetto Arca e Marco Osnato, Presidente della VI Commissione Finanze alla Camera dei Deputati.
“Dopo tanti anni di esperienza in questo settore, ho maturato la consapevolezza che non c’è limite ai risultati che si possono ottenere quando pubblico e privato condividono sinergie e strumenti, procedendo insieme verso un obiettivo comune”, ha continuato Fronteddu, ponendo l’accento sull’importanza della collaborazione e del dialogo tra istituzioni e mondo dell’impresa per favorire una fiscalità in grado di incentivare investimenti, anche in materia sociale.
“Realtà come Fondazione Progetto Arca, Save the Planet e Banco dell’Energia, che da anni sono al nostro fianco nella messa a terra di progetti di valore, meritano di essere sostenute – ha quindi concluso Fronteddu -. In JTI, crediamo in un approccio integrale alla sostenibilità. Che insieme agli investimenti economici sul territorio, si traduce in iniziative capaci di fare la differenza per l’ambiente e per chi ne ha più bisogno. E sono certo che, collaborando, saremo in grado di fare per queste realtà virtuose, che da anni ci accompagnano nel nostro percorso di sostenibilità, ancora di più di quanto già fatto in passato”.

– Foto f09/Italpress –

(ITALPRESS).

Papa Francesco “In Ucraina non sia abolita nessuna chiesa cristiana”

ROMA (ITALPRESS) – “Continuo a seguire con dolore i combattimenti in Ucraina e nella Federazione russa, e pensando alle norme di legge adottate di recente in Ucraina, mi sorge un timore per la libertà di chi prega, perchè chi prega veramente prega sempre per tutti. Non si commette il male perchè si prega. Se qualcuno commette un male contro il suo popolo sarà colpevole per questo, ma non può avere commesso il male perchè ha pregato. E allora si lasci pregare chi vuole pregare in quella che considera la sua Chiesa. Per favore, non sia abolita direttamente o indirettamente nessuna Chiesa cristiana. Le Chiese non si toccano”. Lo ha detto Papa Francesco nel corso dell’Angelus in piazza San Pietro.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

Sonego vince il Winston-Salem Open, battuto Michelsen in finale

ROMA (ITALPRESS) – Lorenzo Sonego ha vinto il “Winston-Salem Open”, torneo Atp 250 organizzato dal 2011 sul cemento del Wake Forest Tennis Complex. L’italiano ha battuto Alex Michelsen, 19enne statunitense, numero 52 al mondo, per 6-0, 6-3
Per l’azzurro è il quarto titolo Atp della carriera. Un’ora e 3 minuti di un match senza storia, giocato in modo impeccabile dal piemontese. Il dominio assoluto di Sonego si concretizza nel quarto game quando brekka nuovamente il rivale per il 4-0. E la partita potrebbe finire qui perchè Michelsen, stizzito, lancia la pallina a fondo campo colpendo involontariamente una spettatrice seduta in prima fila. La giudice di sedia Aurelie Tourte va ad indagare. Ci potrebbero essere gli estremi per una squalifica, ma la partita riprende dopo le scuse del giocatore. Sonego non si deconcentra, sale 5-0 e poi completa il filotto per il 6-0 con il terzo break. Mai nessun tennista italiano è riuscito a vincere una finale dell’Era Open perdendo meno di tre game in finale. Prima di Sonego c’erano riusciti Marco Cecchinato a Buenos Aires nel 2019 (61 62 a Diego Schwartzman) e Francesco Cancellotti a Palermo nel 1994 (60 63 a Miloslav Mecir). Per l’Italia è il 95esimo titolo dell’Era Open, il decimo dell’anno dopo i titoli di Sinner all’Open d’Australia, Rotterdam, Miami, Halle e Cincinnati, di Luciano Darderi a Cordoba e di Matteo Berrettini a Marrakech, Gstaad e Kitzbuhel.

– Foto: Ipa Agency –

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Valditara “Legittime differenze, ma la maggioranza è compatta”

RIMINI (ITALPRESS) – “Dobbiamo dare una risposta ai nostri giovani e alle esigenze del nostro mondo produttivo perchè non deve farci schifo il rapporto tra scuola e mondo del lavoro e delle imprese. Il mondo delle imprese ci dice che mancano drammaticamente delle competenze, allora dobbiamo avere il coraggio di costruire un percorso scolastico che sia sempre dialogante con il mondo dell’impresa e del lavoro”. Così il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, al Meeting di Rimini. “Credo che dobbiamo uscire dal modello vecchio di scuola che considerava unitaria l’intelligenza, se vogliamo davvero mettere la dignità della persona al centro non possiamo partire che da questo presupposto. Noi dobbiamo potenziare anche quei percorsi scolastici che danno valore a quelle intelligenze più concrete che invece, secondo l’impostazione più tradizionale, venivano messe da parte”, aggiunge.
“La mia visione di scuola è quella costituzionale, la scuola che mette la persona al centro, che ruota attorno alla valorizzazione della persona e dello studente – ha spiegato -. Se la persona è al centro dobbiamo essere conseguenti, valorizzare le differenze dei talenti, dobbiamo costruire un modello di scuola che li individui e li valorizzi. Questo deve essere realizzato e da qui l’idea del docente tutor che è già una piccola rivoluzione, ovvero l’idea di una formazione dove la struttura dell’insegnamento sia tagliata sulle potenzialità del singolo giovane. Non può esserci un percorso uguale per tutti perchè ci sono talenti diversi che vanno valorizzati, da qui la riforma del 4+2 dove le soft skills sono già contenute”.
Per il ministro è necessario “potenziare l’insegnamento dell’italiano agli stranieri, questo perchè abbiamo scoperto che un terzo degli studenti stranieri non va più a scuola. Se non andiamo a potenziare l’insegnamento dell’italiano con un percorso di formazione e reclutamento degli insegnanti specializzati, non facciamo vera integrazione”.
“Per la mia esperienza in questi quasi due anni di governo, non c’è stata una volta in cui in Consiglio dei ministri abbiamo votato a maggioranza, ci siamo sempre compattati e, al di là delle legittime differenze, credo che questa maggioranza abbia ben chiaro che è qui per cambiare l’Italia, per cambiarla in meglio facendo quello che i precedenti governi non hanno saputo fare ad iniziare dalla scuola. Credo che al di là di una legittima discussione ognuno ha le sue opinioni, ma poi ci sarà sempre un punto di sintesi”, ha poi detto Valditara nel corso di un punto stampa, rispondendo a una domanda sullo Ius Scholae.
“Ho letto gli ultimi commenti di Tajani, Ronzulli e Gasparri e mi sembra si vada proprio in questa direzione”, ha ribadito.
In merito alla prossima legge di bilancio, “ho incontrato il ministro Giorgetti prima della pausa estiva, ho trovato molta comprensione, c’è stata molta attenzione al tema della scuola – ha spiegato -. Non dimentichiamoci che lo scorso anno sono stati stanziati 3 miliardi di euro per il contratto degli insegnanti e per il mondo della scuola”.

– Foto xb1/Italpress –

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Prima vittoria Inter, Darmian e Calhanoglu piegano il Lecce

MILANO (ITALPRESS) – Ritorno vincente tra le mura di San Siro per l’Inter di Simone Inzaghi, che vince per 2-0 sul Lecce e conquista il primo successo del suo campionato dopo il pareggio per 2-2 nell’esordio stagionale in trasferta contro il Genoa. Altra sconfitta, invece, per il Lecce di Luca Gotti, che dopo il 4-0 casalingo contro l’Atalanta deve arrendersi ad un’Inter nel complesso dimostratasi superiore. Le reti, una per tempo, siglate in apertura di gara da Darmian e su calcio di rigore da Calhanoglu. Bastano infatti cinque minuti all’Inter per trovare la rete del vantaggio, grazie al cross dalla sinistra di Dimarco spizzato bene da Taremi per la testata vincente di Darmian. Gara da subito in discesa per i nerazzurri, che colpiscono a freddo il Lecce continuando così ad attaccare alla ricerca del secondo gol. Schiacciata ma complessivamente ben ordinata in campo, invece, la squadra di Gotti, che aspetta compatta l’Inter cercando poi di ripartire. Poche le occasioni degne di nota fino all’intervallo, con l’Inter però sempre presente nella trequarti campo salentina. In avvio di secondo tempo i nerazzurri si faranno nuovamente pericolosi, con la transizione che porta al servizio di Barella per Thuram, che con il sinistro non trova di poco lo specchio difeso da Falcone. La prima, timida, reazione del Lecce arriva al 67′, con il colpo di testa di Krstovic sul quale ha presa facile Sommer. Nemmeno un minuto però ed è l’Inter a trovare il gol, con Calhanoglu che realizza il calcio di rigore causato dalla trattenuta in area di Gaspar su Thuram. 2-0 e giallorossi che sembrano alzare bandiera bianca di fronte ad un’Inter in fase di gestione dell’ultimo quarto di partita. Nel finale due i lampi del Lecce: il primo con la conclusione dalla distanza di Dorgu, con il pallone bloccato da Sommer; la seconda, ancora con il portiere svizzero protagonista nell’intervento in tuffo a respingere in corner il tiro del neo entrato Berisha. Tiene duro l’Inter, che dopo sei minuti di recupero vede andare in archivio la pratica Lecce, conquistando la sua prima vittoria stagionale.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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