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Società Stretto “Il ponte? Progettato per resistere al sisma più forte”

ROMA (ITALPRESS) – “Il progetto definitivo del ponte sullo Stretto è completo e molto approfondito, non manca di alcun “via libera sismico” o “certificazione” come riportato nell’articolo de la Repubblica in data odierna. Ricercatori di INGV hanno collaborato con il Contraente Generale Eurolink sia nella fase di redazione del Progetto definitivo del 2011, sia nel recente aggiornamento per la ulteriore definizione nel dettaglio del quadro geosismotettonico, non solo mediante analisi bibliografiche, ma anche mediante rilievi in sito, prospezioni geosismiche, sondaggi geognostici. Il Dipartimento Scienze della Terra dell’Università la Sapienza di Roma, incaricata da Eurolink per approfondimenti, ha stipulato recentemente un accordo scientifico con INGV per l’aggiornamento del quadro geosismotettonico. Inoltre, la Stretto di Messina ha recentemente stipulato un accordo di collaborazione tecnico-scientifica con INGV per la gestione della rete di monitoraggio geotecnica e per lo scambio di dati e informazioni scientifiche. Nell’ambito di queste collaborazioni Stretto di Messina conferma la sua disponibilità a illustrare nel dettaglio quanto previsto dal progetto per il tema sismico”. E’ quanto si legge in una nota della Società Stretto di Messina.
“E’ utile ricordare – continua la nota – che la predisposizione e l’approvazione del progetto definitivo sono il risultato di un articolato procedimento che, a partire dal progetto redatto e aggiornato da Eurolink (principali partner sono Webuild, IHI, Sacyr, Cowi massimo specialista di realizzazione di ponti sospesi nel mondo), ha coinvolto per le approfondite verifiche, oltre alla Direzione Tecnica della Stretto di Messina, la Parsons Transportation Group in qualità di Project Management Consultant, Edison Next in qualità di monitore ambientale e un Expert Panel quale Organo a supporto per le attività tecnico-specialistiche di Alta Sorveglianza, composto da quattro massimi rappresentanti nelle discipline di aerodinamica-aeroelastica, sismica, geotecnica e ambiente. La Società ha inoltre acquisito dal Comitato Scientifico, Organo autonomo e indipendente, il parere favorevole. La complessa articolazione di questo procedimento non trova riscontri a livello italiano ed estero”.
“Per la faglia di Cannitello – continua la Società Stretto – si ribadisce che non è sismogenetica, ovvero in grado di produrre scuotimento sismico del suolo. Questa certezza deriva da ampi studi condotti con indagini sul campo nell’area. Studi e indagini molto più approfonditi di quelli presenti nella catalogazione, dichiaratamente bibliografica, ISPRA-ITHACA delle faglie attive sul territorio nazionale che soffre di rilevanti carenze e non viene uniformemente accettata dagli esperti. L’individuazione delle faglie non è supportata in gran parte dei casi da indagini che ne ricostruiscano la geometria in profondità, come avviene invece per le faglie descritte nel database dell’INGV, che non contiene le faglie indicate dell’On. Bonelli”.
Ancora, “la faglia di Cannitello manca di una espressione superficiale univocamente riconosciuta dai ricercatori esperti della materia. Inoltre, dai dettagliati carotaggi effettuati per la redazione del progetto definitivo non è stato rinvenuto alcun indizio di dislocazione avvenuta in tempi recenti lungo la medesima faglia di Cannitello, tale da coinvolgere sedimenti superficiali investigabili per mezzo di ‘trincee paleosismologichè”.
“La definizione dell’azione sismica per il progetto del Ponte è stata oggetto di grandissima attenzione sin dalle fasi iniziali degli studi di progettazione, considerata la particolarità dello Stretto di Messina sotto il profilo delle problematiche geosismotettoniche. Come noto l’energia liberata da un terremoto in un sito (magnitudo) è strettamente legata alle dimensioni delle strutture tettoniche (faglie) lì presenti e gli studi eseguiti per lo Stretto di Messina hanno concluso che le strutture sismogenetiche presenti possono dare luogo a eventi sismici di magnitudo non superiori a magnitudo 7,1 Richter. Il Ponte sullo Stretto è stato pertanto progettato per resistere, con margine sicuro, al più forte sisma attendibile nell’area dello Stretto, cioè un evento simile al terremoto di Messina del 1908, classificato da studi pubblicati sulle riviste più autorevoli del settore, come un evento estremamente raro la cui probabilità di accadimento resterà molto bassa per svariati secoli (il periodo di ritorno è infatti stato determinato in 1500-2000 anni)”, sottolinea ancora la Società Stretto di Messina.
“Qualora il Ponte fosse investito da un terremoto così raro non subirebbe alcun danno, poichè le sue strutture sono state progettate per rimanere in campo elastico, mantenendo ulteriori margini di resistenza anche oltre la soglia prevista – continua la nota -. Il progetto del Ponte sullo Stretto è redatto secondo criteri e parametri di resistenza sismica che sono specifici e più severi rispetto a quelli previsti dalla vigente Normativa per le Costruzioni del 2018 (Decreto Ministeriale 17 gennaio 2018, in breve NTC18)”.
“In altre parole – conclude la nota -, il Ponte sullo Stretto ha caratteristiche intrinseche ed è progettato con azioni sismiche e criteri che ne fanno una delle strutture sismicamente più sicure in Italia e nel mondo, sulla base del più moderno stato dell’arte tecnico scientifico internazionale”.

foto agenzia Fotogramma.
(ITALPRESS).

Papa “Preghiamo per la pace in tutto il mondo”

ROMA (ITALPRESS) – “Preghiamo per il Mozambico affinchè quello che sta accadendo non faccia smarrire la fiducia nella democrazia, nella giustizia e nella pace, aprendo al dialogo”. Così Papa Francesco nel corso dell’Angelus domenicale a Piazza San Pietro riferendosi ai disordini con decine di morti dopo le elezioni. “E non dimentichiamo la martoriata Ucraina, dove sono stati colpiti anche degli ospedali ed altri edifici civili” ha aggiunto il Santo Padre che ha esortato anche a pregare per la Palestina, Israele il Libano. Pregiamo per la pace nel mondo intero”. Papa Francesco ha anche ricordato che “tre anni fa veniva avviata la piattaforma dell’azione Laudato sì. Ringrazio quanti operano in favore di questa iniziativa e a tale proposito auspico che la Conferenza sui cambiamenti climatici Cop29, che inizierà domani a Baku, dia un contributo efficace per la tutela della nostra casa comune”.

foto: Agenzia Fotogramma

(ITALPRESS).

La Roma in ginocchio all’Olimpico, vince il Bologna 3-2

ROMA (ITALPRESS) – Prosegue la crisi della Roma, che viene sconfitta 3-2 dal Bologna nel match dello Stadio Olimpico valevole per la dodicesima giornata di Serie A: decidono le reti di Castro, Orsolini e Karlsson. Inutile, invece, ai fini del risultato, la doppietta di El Shaarawy. Per il team di Italiano terzo successo consecutivo in campionato. Quarto ko nelle ultime cinque uscite in Serie A, di contro, per la squadra giallorossa, con Juric quanto mai in discussione e con le contestazioni del pubblico sempre più decise e “rumorose”.
Dopo un’iniziale fase di studio, la compagine rossoblù trova la prima conclusione verso la porta con Miranda, che però viene bloccata senza problemi da Svilar. Al 16′ è Pisilli che, dopo uno scambio con Dovbyk, va al tiro ma anche in questo caso c’è poca potenza e Skorupski riesce a neutralizzare agevolmente. Qualche minuto più tardi Orsolini salta Angelino e crossa per Ndoye, il quale non trova la palla e finisce contro il palo: l’attaccante resta vittima di un infortunio e deve abbandonare il campo in barella, lasciando il posto a Karlsson. Al 25′ i ragazzi di Vincenzo Italiano passano in vantaggio con Santiago Castro che, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, realizza il tap-in vincente in mischia. La risposta della Roma non si fa attendere, infatti, al 30′ colpisce una clamorosa traversa con Soulè che, dopo aver ricevuto la sfera da Konè, va vicinissimo al pareggio.
La squadra capitolina prova ancora a sfondare il muro eretto dalla difesa avversaria, ma fatica a rendersi realmente pericolosa; si va, dunque, a riposo sul parziale di 0-1. Nella ripresa Ivan Juric decide di inserire forze fresche per provare a riprendere la partita e la sua squadra crea alcune interessanti occasioni con Stephan El Shaarawy. L’attaccante prima sfiora il gol su calcio di punizione e poi al 63′ realizza il colpo di testa vincente su assist di Mancini, firmando l’1-1 complice anche un errore di Skorupski. Neanche il tempo di gioire per i giallorossi, che il Bologna si riporta immediatamente in vantaggio al 66′ con il solito Riccardo Orsolini che, su lancio di Castro, si invola verso la porta e batte Svilar. Al 72′ la Roma rischia di capitolare con il tris felsineo di Dallinga, ma la rete viene annullata dal Var per un fallo di mano dell’olandese. L’appuntamento con il terzo gol del Bologna, però, è solo rimandato poichè al 77′ ci pensa Jesper Karlsson, su suggerimento di Miranda, a segnare la sua prima marcatura in Italia per il 3-1.
I giallorossi non si arrendono e all’82’ riaprono la contesa ancora una volta grazie a Stephan El Shaarawy, che scarica un potente tiro sotto la traversa regalando un finale incandescente al pubblico. Negli ultimi minuti Dovbyk ha una grande chance per il pareggio, ma l’ucraino non riesce a sfruttarla e, dopo una rissa sfiorata, gli emiliani riescono a difendere il 3-2 fino al triplice fischio. In virtù di questo risultato il Bologna sale a 18 punti mentre la Roma, sotto i fischi dell’Olimpico, incassa la quarta sconfitta nelle ultime cinque gare e resta a quota 13, con Ivan Juric sempre più in bilico. Dopo la sosta i giallorossi affronteranno il Napoli al Maradona, mentre i rossoblù torneranno all’Olimpico per sfidare la Lazio.
– foto Ipa Agency –
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Tripletta Kean, la Fiorentina batte 3-1 il Verona

FIRENZE (ITALPRESS) – La Fiorentina conquista il suo sesto successo consecutivo in campionato e per qualche ora si gode la vetta del campionato in coabitazione con Atalanta e Napoli. Non è stata una impresa semplice per i gigliati portare a casa i tre punti ma ci ha pensato Moise Kean, giunto a dodici gol complessivi in stagione (uno con la Nazionale, che raggiungerà in serata a Coverciano), a consentire ai toscani di Palladino di avere la meglio su un coriaceo Verona. L’andamento della partita vede i padroni di casa che ci provano subito a mettere la gara in discesa passando in vantaggio già al 4′, quando Ranieri in tackle recupera palla fuori dalla propria area di rigore, serve Beltran che in conduzione arriva fino ai 30 metri avversari e serve Kean, che buca centralmente la difesa scaligera e batte Montipò. La formazione di Zanetti non si abbatte e al 17′ sfrutta al meglio una palla persa da Bove e con Serdar da fuori area fulmina De Gea. La strategia successiva del Verona è chiara: coprire al massimo ogni spazio con quanti più uomini possibili e provare a ripartire.
La Fiorentina fa fatica a costruire occasioni importanti pur avendo in mano il pallino del gioco. Serve Kean ancora una volta per riportare in avanti i suoi poco prima dell’ora di gioco correggendo in porta un angolo da sinistra battuto da Adli. Sotto di una rete Zanetti decide di immettere forze fresche inserendo prima Mosquera e Belahyane, poi Kastanos e Sarr. E’però un colpo di testa di Coppola a spaventare tutto il Franchi alle soglie del quarto d’ora finale. Palladino capisce il segnale e manda sul terreno di gioco due terzini ad agire come fossero ali, il tutto pochi istanti prima che Kean si divori il terzo gol. L’attaccante di Vercelli ha modo però di rifarsi nel recupero consegnando il successo finale alla Fiorentina e portandosi a casa il pallone con le firme di tutti i giocatori.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Beninati rieletto presidente della Federazione italiana Badminton

ROMA (ITALPRESS) – Ripartire dai risultati ottenuti alle Olimpiadi e Paralimpiadi di Parigi 2024 e confermarli, investendo sulla formazione e sullo sviluppo sul territorio. Questi i punti principali del programma di Carlo Beninati, confermato alla guida della Federazione Italiana Badminton per il terzo mandato consecutivo dopo aver ottenuto l’85,5% dei voti nell’assemblea elettiva svolta presso il Salone d’Onore del Coni. “Vogliamo consolidare e potenziare la presenza degli atleti italiani a livello olimpico, confermando la qualificazione maschile (dopo la prima, storica, ottenuta con Giovanni Toti, ndr) e preparando la qualificazione nel singolo femminile”, le parole di Beninati, che ha spiegato che con Toti e con la partecipazione di Rosa De Marco alle Paralimpiadi parigine “è stata tracciata una linea”. Non solo alto livello, perchè “l’impegno della federazione sarà in tanti settori, uno su tutti la formazione, che comprende anche la formazione dei tecnici, degli ufficiali di gara e dei dirigenti delle associazioni sportive, oltre allo sviluppo e alla promozione sul territorio. Ci rimbocchiamo le maniche per ripartire con più forza senza guardarci allo specchio, perchè abbiamo raggiunto un risultato minimo rispetto a quello che possiamo raggiungere lavorando ancora di più per il futuro”, ha concluso Beninati.
Presente per un saluto anche il presidente del Comitato Paralimpico, Luca Pancalli: “Sin dalla prima ora avete accolto l’impegno di condividere l’obiettivo con il CIP, raggiungendo il risultato importante della prima qualificazione ai Giochi Paralimpici. Con questo impegno state partecipando a qualcosa di molto più grande, che è la trasformazione del Paese: regalare una speranza e un sorriso a volte vale più di qualsiasi medaglia”.
Per quanto riguarda i consiglieri federali, in quota dirigenti sono stati eletti Federico Bianchi, Lucia Cannata, Luca Colusso, Francesco Feliziani, Giuseppe Lassandro e Massimo Merigo; in quota atleti Giovanni Greco e Claudia Nista; in quota tecnici Franca Patrizia Piacentini. Maurizio Attilio Amadio, infine, è stato eletto presidente del Collegio dei Revisori dei Conti.
– foto spf/Italpress –
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Webuild, contratto da 1 mld di euro per nuova metropolitana di Melbourne

MILANO (ITALPRESS) – Nuovo progetto di mobilità sostenibile per Webuild in Australia: il Gruppo, leader della joint-venture “Terra Verde”, ha firmato il contratto del valore complessivo di 1,7 miliardi di dollari australiani (1 miliardo di euro circa, ndr) per la progettazione e la costruzione del lotto “Tunnels North” del Suburban Rail Loop (SRL) East, progetto destinato a trasformare il trasporto pubblico di Melbourne, a supporto della forte crescita attesa della città nei prossimi anni. Il Suburban Rail Loop, di cui la tratta “East” è parte, migliorerà l’efficienza dei trasporti per oltre l’80% dei cittadini, contribuendo a eliminare oltre 600 mila viaggi in auto ogni giorno. Webuild, con una quota pari al 33,5%, guida la joint-venture che realizzerà il lotto in un consorzio internazionale con GS E&C della sudcoreana GS Group e con Bouygues Construction Australia della francese Bouygues. La stessa joint-venture era già stata nominata preferred bidder lo scorso luglio.
Commissionato dalla Suburban Rail Loop Authority, il contratto prevede lo scavo di due tunnel paralleli, lunghi ognuno circa 10 chilometri, tra le future stazioni di Box Hill e Glen Waverley, e la realizzazione di 39 tunnel secondari di collegamento e di strutture funzionali alla realizzazione di due future stazioni. Il progetto prevede anche lo scavo di due pozzi di accesso e di un pozzo di emergenza e per la ventilazione. Per lo scavo dei tunnel è previsto l’impiego di TBM (Tunnel Boring Machine), grandi talpe meccaniche che permetteranno lo scavo meccanizzato delle gallerie.
Il Suburban Rail Loop è una linea ferroviaria orbitale di 90 chilometri che contribuirà a supportare la trasformazione in corso della città, garantendo più trasporti e possibilità di espansione delle aree abitate. La prima fase di questo progetto, il Suburban Rail Loop East, è attualmente in costruzione, con previsione di avvio dello scavo delle gallerie nel 2026 e di messa in esercizio nel 2035. La presenza del Gruppo nella città di Melbourne ha radici storiche, con la realizzazione negli anni ’80 di gran parte dei tunnel e delle stazioni del Melbourne Underground Rail Loop (MURL), aperta al pubblico nel 1985. Sempre a Melbourne, il Gruppo sta lavorando allo scavo dei tunnel del North East Link, importante tratta della rete autostradale della città. Con il nuovo progetto parte del SRL, il Gruppo Webuild mette ancora una volta in campo nella città la sua leadership mondiale dello scavo in sotterraneo, con un parco di 63 TBM tra quelle in montaggio, ordinate e da ordinare per i progetti pianificati, di cui 16 sono già operative sui diversi cantieri nel mondo, dall’Australia agli Stati Uniti, insieme a centinaia di specialisti nel tunneling di decine di nazionalità.
Il Gruppo è oggi nella Top 5 dei contractor internazionali in Australia secondo la classifica ENR, in un percorso in crescita grazie alla realizzazione di progetti strategici a supporto dei programmi di transizione energetica del paese. Con la sua controllata australiana Clough, Webuild sta infatti lavorando a progetti in tutta l’Australia e si sta espandendo anche in nuovi settori. A Sydney, Webuild sta partecipando allo sviluppo della linea ferroviaria che arriverà al Western Sydney International Airport, il più grande progetto in PPP (Public-Private Partnership) nel New South Wales, stato in cui Webuild e Clough stanno realizzando anche Snowy 2.0, il più grande progetto per la produzione di energie rinnovabili in costruzione nel paese. In Western Australia, il Gruppo sta realizzando uno degli impianti di urea per la produzione di fertilizzanti più grandi al mondo e il progetto per il potenziamento del processo di trattamento dei fanghi dell’impianto per il trattamento delle acque reflue più grande dello stato.

foto: ufficio stampa Webuild

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Pasalic e un autogol, l’Atalanta batte l’Udinese in rimonta

BERGAMO (ITALPRESS) – Una vittoria sofferta, ma preziosa. L’Atalanta vince 2-1 contro l’Udinese grazie alla rete di Pasalic e all’autogol di Tourè dopo un primo tempo in cui la squadra di Gasperini ha faticato parecchio: ottava vittoria in campionato, sesta consecutiva, ma soprattutto primo posto in classifica insieme al Napoli, in attesa del big match di San Siro contro l’Inter. Al ritorno dalla sosta ci sarà la trasferta di Parma, altra gara in cui la Dea vuole continuare a stupire.
Tante occasioni, due gol annullati e un ritmo abbastanza alto. Il solito dominio nerazzurro è stato gestito dai bianconeri (oggi in maglia gialla) durante tutto l’arco del primo tempo, la banda di Gasperini ha fatto fatica a trovare la soluzione giusta: il primo squillo è stato di Retegui, poi il numero 32 ha trovato la rete del vantaggio, ma Di Bello ha poi annullato l’azione perchè la palla ha toccato Lookman, in evidente posizione di fuorigioco.
Gli ospiti hanno risposto immediatamente presente con due conclusioni, una di Davis l’altra di Thauvin: in entrambi i casi Carnesecchi si è superato con due ottimi interventi. Nella seconda parte della prima frazione Gasperini è stato costretto a perdere due giocatori per infortunio: Djimsiti è uscito a causa di un trauma distorsivo alla caviglia, Zappacosta per via di un risentimento muscolare al polpaccio sinistro. I bergamaschi ci hanno messo cinque minuti per ribaltare una gara che stava prendendo i binari sbagliati: prima un’azione collettiva, con Pasalic che ha sfruttato il passaggio di Bellanova, poi l’ex Inter ha sfoderato l’assist per l’autogol di Tourè. Il doppio colpo ha tagliato le gambe ai friulani che non sono riusciti più ad abbozzare una reazione, i nerazzurri invece sono andati a più riprese vicini al terzo gol. Otto successi in stagione, sei sconfitte invece per i bianconeri.

– foto Ipa Agency –
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Mattarella “No a chi predica contrapposizione e pratica guerre”

PECHINO (CINA) (ITALPRESS) – “Il futuro richiede tanti Marco Polo, in alternativa a chi invece predica contrapposizione e pratica guerre. Lo stile di Marco Polo è quello della curiosità per mondi che non si conoscono, poi per l’ammirazione per quello che vede e apprende e quindi il rispetto reciproco per un comune arricchimento culturale. Questo è quello che ha fatto crescere il mondo nel corso dei millenni e dei secoli, ed è invece quello che viene contrastato da chi alimenta contrapposizioni e coltiva incompatibilità. C’è un’esigenza crescente nel mondo – lo vediamo in questa stagione politica internazionale – di recuperare quello spirito in cui incontrarsi, dialogare, apprendere vicendevolmente è il modo per crescere tutti insieme”. Così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso di una intervista a CGTN.

foto: Agenzia Fotogramma

(ITALPRESS).

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