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Niente anticipo al Dall’Ara, Bologna-Milan rinviata

MILANO (ITALPRESS) – Bologna-Milan è stata ufficialmente rinviata. La decisione è arrivata a causa delle condizioni meteo e del maltempo che ha colpito l’Emilia Romagna nei giorni scorsi. Ad influire anche la decisione del sindaco e del prefetto di firmare un’ordinanza che impediva il normale svolgimento della gara valida per la nona giornata e inizialmente in programma domani 26 ottobre alle ore 18.30.
Pareri discordanti, c’è chi non condivide come il presidente del Milan, Paolo Scaroni. “Bologna-Milan viene rinviata con una decisione incomprensibile a mio parere, il sindaco ha vietato la partita a porte chiuse, non ho capito perchè. Di fronte l’ordinanza del sindaco abbassiamo la testa, ovviamente”, le sue parole. Di tutt’altro avviso l’amministratore delegato del Bologna, Claudio Fenucci. “C’è una situazione oggettiva di difficoltà nella zona dello stadio, dove ci sono stati anche dei crolli. Quindi al di là della solidarietà che sempre esprimiamo a favore delle famiglie, c’era anche una situazione oggettiva che rendeva difficile la disputa della partita a Bologna. Mi sembra che sia la decisione più saggia, perchè consente anche di salvaguardare l’incasso della gara che in parte sarà devoluto alle popolazioni colpite – spiega l’ad rossoblù -. Ci sono necessità organizzative alla base di ogni partita di calcio, giocare a porte chiuse sarebbe sempre una sconfitta per tutto il movimento”.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Regione Lazio, bando da 13 mln per favorire l’innovazione delle Pmi

ROMA (ITALPRESS) – La Regione Lazio ha presentato questa mattina, nell’ambito dell’evento internazionale “Maker Faire 2024”, presso gli spazi del Gazometro Ostiense, il nuovo bando “Voucher Digitalizzazione PMI”, il cui obiettivo è sostenere le imprese che intendono acquistare tecnologie digitali e servizi.
La dotazione complessiva, finanziata dal Programma FESR Lazio 2021-2027, è di 13 milioni di euro.
“Con questo bando vogliamo offrire alle imprese del Lazio un’opportunità per accrescere l’efficienza, la competitività e l’innovazione, attraverso la trasformazione e il consolidamento digitale – ha detto Roberta Angelilli, vicepresidente della Regione Lazio e assessore a Sviluppo economico, Commercio, Artigianato, Industria, Internazionalizzazione -. Si tratta di una misura strategica che coinvolge diversi aspetti del business aziendale, tra cui la gestione dei processi, la comunicazione con i clienti, la raccolta e l’analisi dei dati, la presenza online, la sicurezza dei dati, che favorisce l’accesso a nuovi mercati per raggiungere un pubblico più vasto e internazionale. Il mercato ICT è in costante crescita e, grazie a questa misura che si affianca alle altre azioni messe in campo per il credito e le garanzie alle imprese, vogliamo sostenere il sistema produttivo del Lazio per rispondere più efficacemente alle esigenze di digitalizzazione dei comparti, con procedure rapide e semplificate”.
L’intervento è destinato alle PMI iscritte al Registro delle imprese italiano e risultanti attive e con una sede operativa nel Lazio. Quest’ultima può essere acquisita prima della erogazione del contributo.
Il contributo massimo concedibile è di 50.000 euro per le Micro Imprese, 100.000 euro per le Piccole Imprese e 150.000 euro per le Medie Imprese. Il contributo minimo erogabile non può essere inferiore a 14.000 euro.
In particolare, i contributi previsti riguarderanno: Diagnosi Digitale (solo per le PMI) Obbligatoria per le imprese che partecipano al bando, valuta il livello di digitalizzazione e individua, con esperti indipendenti, gli investimenti tecnologici opportuni; Digital Workplace (per Microimprese e PMI). Finanzia l’acquisto di postazioni di lavoro digitale, per favorire l’uso di tecnologie utili ad aumentare la produttività; Digital Commerce and Engagement (per Microimprese e PMI). Offre contributi per l’apertura e/o l’ampliamento di piattaforme e canali digitali, per il marketing, la commercializzazione, la fidelizzazione e i servizi di supporto post-vendita; Cloud Computing (solo per le PMI). Offre contributi per l’acquisto di spazi digitali di archiviazione e di gestione dei dati on line, per modernizzare le infrastrutture informatiche e ridurne i costi di gestione; Cyber Security (solo per le PMI) Offre contributi per prevenire eventuali attacchi informatici e garantire un elevato livello di sicurezza.
Il bando aprirà nella prima metà di dicembre 2024, fino alla seconda decade di gennaio 2025, ed è gestito da Lazio Innova tramite la piattaforma GeCoWeb Plus.

– foto ufficio stampa Lazio Innova –
(ITALPRESS).

Verona ospiterà il primo museo internazionale del vino in Italia

VERONA (ITALPRESS) – Verona si prepara a ospitare il primo museo internazionale del vino in Italia. Il progetto è stato presentato ufficialmente nel corso del convegno “I Musei del Vino tra Cultura, Innovazione e Promozione Territoriale”, che si è svolto nella sede della Camera di Commercio di Verona. La prima parte della giornata ha concentrato infatti l’attenzione sullo sviluppo del MUVIN di Verona, destinato a diventare un riferimento internazionale per l’intero settore, che si appresta a passare dalla fase progettuale a quella realizzativa.
“L’impatto diretto e indiretto sull’economia della provincia ammonterà a circa 700 milioni di euro in 10 anni – ha sottolineato Diego Begalli, presidente della fondazione MUVIN e prorettore dell’Università di Verona -. La ricaduta sul sistema regionale e multiregionale raggiunge invece 3-400 milioni di euro con un moltiplicatore di 1 a 30, se consideriamo che l’investimento complessivo sarà nell’ordine di 20 milioni di euro. Si tratta di un impatto ben superiore alla media definita dagli studi più accreditati sull’economia della cultura”.
Nel corso dell’evento si è entrati nel dettaglio, con la presentazione del Business Plan 2024 del MUVIN, a cura di Enrico Ghinato, consigliere d’amministrazione della fondazione e già alla guida di parchi tematici del livello di Gardaland e Aquardens. “Il MUVIN impiegherà a regime circa 200 persone – ha spiegato -. Una vera e propria impresa culturale che, già nella fase di start up, raggiungerà l’equilibrio tra ricavi e costi di gestione e arriverà in cinque anni al traguardo di 350 mila visitatori e 7 milioni di fatturato. Ma l’aspetto ancora più importante riguarda il ricavo medio per visitatore, che si attesterà a 14 euro, grazie a un modello di business basato su un mix di esperienze e offerte, incluse degustazioni e merchandising. Un risultato che ci allinea ai più virtuosi standard internazionali di gestione museale”.
Il convegno si è tenuto a chiusura di una settimana che ha visto Verona ospitare l’appuntamento annuale di Great Wine Capitals. L’evento è stato finanziato grazie al contributo della Regione Veneto, a seguito dell’approvazione di una proposta di legge presentata dal consigliere regionale Enrico Corsi. “Nel 2020 il Consiglio Regionale all’unanimità ha approvato la legge sugli ecomusei del Veneto – ha ricordato Corsi -. L’Italia, unico grande produttore d’Europa a non avere un museo internazionale del vino, ha oggi l’opportunità di costruire un hub culturale di ultima generazione e allineato ai linguaggi più moderni della multimedialità e del nuovo turismo culturale. Questo avrà un grande impatto sul territorio e permetterà di valorizzare la fiera con il Vinitaly e tutte le realtà del settore, grazie alla promozione dell’enoturismo e dei nostri prodotti enogastronomici”.
Il convegno ha offerto anche l’opportunità di condividere le buone pratiche tra i più importanti esperti e istituzioni del settore e di discutere il ruolo chiave dei musei e degli hub del vino nel panorama culturale, economico e territoriale. Steve Charters, professore di Wine marketing e curatore scientifico del MUVIN, ha sottolineato che “sebbene esistano già percorsi museali dedicati al vino in Europa e nel mondo, questo progetto si contraddistingue per il fatto che il focus, a differenza degli altri casi, non sarà sul prodotto e la sua produzione, bensì sul valore culturale del vino. Ed è molto importante di questi tempi, perchè penso che stiamo sottovalutando l’importanza di quest’aspetto fondamentale e delle figure associate, dai produttori ai consumatori. Penso che debba passare questo messaggio e che il progetto MUVIN possa essere un’ottima opportunità per farlo”, ha concluso.

– Foto f17/Italpress –

(ITALPRESS).

Herpes zoster e RSV, vaccini e prevenzione al centro del Congresso Siti

PALERMO (ITALPRESS) – Insistere sulla vaccinazione della popolazione adulta (in particolare nella fascia over 65) e fragile per coprire e contrastare patologie emergenti come Virus respiratorio sinciziale (Rsv) o Herpes zoster: è uno dei messaggi che arriva da Palermo, in occasione del 57° Congresso Nazionale della Società Italiana di Igiene, Medicina preventiva e Sanità Pubblica (Siti). “Vogliamo fare rete affinchè la prevenzione raggiunga tutti i cittadini allo stesso modo: abbiamo molti strumenti per la prevenzione delle patologie infettive in anziani e soggetti fragili – ha detto la presidente di Siti, Roberta Siquilini -. E’ importantissimo vaccinarsi contro patologie che conosciamo molto bene come influenza, Covid, patologie da pneumococco, ma è altrettanto importante che in Italia venga presto riconosciuto anche il vaccino contro il virus respiratorio sinciziale (Rsv): non dimentichiamo poi la vaccinazione contro l’herpes zoster, che è estremamente doloroso e frequente quando le difese immunitarie si abbassano. In più nelle persone già malate causa un aumento di ricoveri e un andamento più negativo della patologia di base”.
Facendo un punto generale sull’andamento del congresso Siti, Siquilini racconta che “i lavori stanno andando molto bene e molti feedback sono positivi: ci sono grandi possibilità di interazione sul tema della prevenzione, con le direzioni generali date dal ministero della Salute, dal dipartimento della Prevenzione e dall’Istituto superiore di sanità”.
“Per noi è una bellissima opportunità partecipare al congresso Siti – sottolinea Fabio Landazabal, presidente di Gsk Italia e del gruppo di prevenzione Farmindustria -. Portiamo innovazioni nel campo della prevenzione su quelle malattie prevedibili sia nei soggetti sani sia nei pazienti cronici. E’ molto interessante vedere come gli igienisti vogliano portare questi vaccini in tutto il territorio italiano: il vaccino contro l’herpes zoster è già disponibile, perchè fa parte del Piano nazionale, mentre per quanto riguarda il vaccino contro l’Rsv aspettiamo che venga integrato nel calendario cosi che possa essere disponibile per tutti i soggetti a rischio”.
Per Elisa Calabrò, docente di Igiene pubblica presso il dipartimento di Scienze della vita dell’Università Cattolica, “l’impatto della vaccinazione sulla popolazione anziana e fragile non ha un valore solo sociale e personale, ma riguarda anche la dimensione economica e di sostenibilità per il Servizio sanitario nazionale: i soggetti a rischio rappresentano una priorità e oggi abbiamo le armi a disposizione per venirgli incontro. La vaccinazione anti herpes zoster ci impone ancora una sfida importante in termini di coperture da raggiungere, mentre contro l’Rsv abbiamo a disposizione un vaccino che ad oggi può essere efficace per tre stagioni consecutive”.
Su questo vaccino, aggiunge la docente, “abbiamo sviluppato in collaborazione con esperti di sanità pubblica di altri atenei e rappresentanti di società scientifiche il primo report di High technology assessment (Hta, ndr): attraverso questo strumento di prevenzione siamo riusciti a dimostrare come tale vaccinazione sia raccomandabile per la popolazione adulta. Auspichiamo che le evidenze scientifiche che ci supportano possano effettivamente portare a determinati processi decisionali in favore della nostra popolazione: il Piano nazionale per la prevenzione vaccinale 2023-2025 ci dà per la prima volta l’opportunità di scindere il calendario vaccinale dal Piano vero e proprio, auspichiamo dunque che alla luce delle evidenze prodotte anche questa vaccinazione possa entrare in calendario”.

– foto Italpress –
(ITALPRESS).

Fontana “De Gasperi artefice ricostruzione e pioniere Europa unita”

ROMA (ITALPRESS) – “Alcide De Gasperi è stato artefice della ricostruzione postbellica del nostro Paese e pioniere dell’Europa unita e pacificata. Egli ha svolto un ruolo cruciale nella scelta euroatlantica dell’Italia e nella promozione del processo di integrazione europea”. Così il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, nel corso della cerimonia commemorativa a 70 anni dalla morte di Alcide De Gasperi.
“Tenace oppositore di qualsiasi totalitarismo, pagò a caro prezzo la sua ostilità nei confronti del fascismo. Perseguitato dal regime, rimase a lungo isolato ai margini della vita civile, affrontando anche la terribile prova del carcere. Ma quelle sofferenze non riuscirono a scalfire la tempra di un uomo che, sempre ispirato dal messaggio evangelico, tornò a svolgere un ruolo di primo piano negli anni cruciali della Resistenza. Nel difficile panorama del secondo dopoguerra, la risolutezza e la visione strategica di grande statista furono decisivi per la ricostruzione del Paese e per la riaffermazione del suo prestigio internazionale”, ha aggiunto Fontana.
“Esemplare fu la gestione della delicata fase della transizione istituzionale dopo la proclamazione dei risultati del referendum. Gli esecutivi presieduti da De Gasperi ebbero il merito e la capacità di muoversi sul terreno delle riforme, senza cedere a derive di stampo reazionario o rivoluzionario. In questo modo riuscirono a creare le premesse di una stabilizzazione di segno moderato, essenziale per una comunità uscita lacerata dalla guerra”, ha sottolineato il presidente della Camera, per il quale “De Gasperi affermò l’importanza di una pace stabile e duratura tra i popoli, da perseguire in un clima di solidale collaborazione tra Nazioni libere e indipendenti. In un mondo diviso in blocchi contrapposti, la scelta euroatlantica si rivelò una delle più felici intuizioni della sua politica estera. In un’epoca come la nostra connotata da conflitti e dall’instabilità, la sua visione di un’Europa come protagonista nelle relazioni internazionali è estremamente attuale. A 70 anni dalla sua scomparsa, il grande patrimonio ideale politico e morale lasciato da Alcide De Gasperi conserva dunque intatto il suo valore. A lui dobbiamo la nostra gratitudine, per lo spirito di servizio, la dedizione verso le Istituzioni repubblicane e la lungimiranza con la quale ha contribuito ad assicurare anni di pace e prosperità”, ha concluso Fontana.

– Foto ufficio stampa Camera dei Deputati –

(ITALPRESS).

Ucraina, Metsola “Saldamente dalla sua parte, si tratta dell’Europa”

ROMA (ITALPRESS) – “Sono trascorsi quasi mille giorni dall’aggressione russa alle porte dell’Europa, una guerra che l’Ucraina non ha voluto nè provocato, ma che ha affrontato con incredibile valore”. Lo ha detto Roberta Metsola, presidente del Parlamento Europeo, intervenendo nell’aula di Montecitorio alla cerimonia commemorativa per il 70mo anniversario della scomparsa di Alcide De Gasperi, alla presenza tra gli altri del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Sono orgogliosa del modo in cui l’Unione europea si è unita e ha sostenuto senza esitazioni i nostri alleati ucraini, di come abbiamo superato le nostre paure sulla scarsità del combustibile per riscaldare le nostre case, su come alimentare le nostre industrie, e su come proteggere le nostre famiglie”, ha aggiunto. “Siamo saldamente dalla parte dell’Ucraina non solo per carità cristiana, ma perchè comprendiamo che non si tratta solo dell’Ucraina. Si tratta dell’Europa. Del nostro stile di vita. Della tenuta dell’ordine internazionale basato sulle regole”, ha concluso Metsola.
(ITALPRESS).
-Foto: webtv Camera-

Marc Marquez vola nella Practice del Gp Thailandia

BURIRAM (THAILANDIA) (ITALPRESS) – Lo spagnolo Marc Marquez (Ducati Gresini) è stato il migliore nel corso della Practice del Gran Premio di Thailandia, disputata sul circuito di Chang. Il tempo dell’otto volte campione del mondo è stato di 1’29″165 (nuovo record). Si deve accontentare, invece, della seconda piazza l’altro iberico Jorge Martin (Ducati Prima Pramac, +0″110). A completare il podio del turno c’è Enea Bastianini (Ducati Lenovo, +0″162). Francesco Bagnaia chiude con il quarto crono (Ducati Lenovo, +0″195), precedendo un convincente Maverick Vinales (Aprilia, +0″341), al quinto posto. Nell’ordine, completano la top ten e accedono al Q2 Franco Morbidelli, Pedro Acosta, Alex Marquez, Marco Bezzecchi e Johann Zarco. Out e costretti a passare dal Q1, tra gli altri, Binder, Quartararo e Di Giannantonio. Non ha, invece, terminato la sessione Aleix Espargaro, alle prese con problemi fisici, a seguito della caduta avvenuta nelle FP1 mattutine. La classe regina tornerà in pista nella notte alle ore 5:05, in vista delle FP2.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Lavoro, formazione continua al centro della doppia transizione

MILANO (ITALPRESS) – La formazione continua dei lavoratori e la sua importanza per affrontare la doppia transizione ecologica e digitale. Questo l’argomento al centro dell’intervista di Claudio Brachino ad Aurelio Regina, presidente di Fondimpresa, Natale Forlani, presidente di Inapp (Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche), e Marco Piccolo, ceo della Reynaldi, per il magazine televisivo Italpress Economy.
La formazione continua dei lavoratori “fondamentale” ed “è importante per accompagnare questo processo di trasformazione. Credo che sia importante che anche la parte pubblica accompagni lo sforzo delle imprese: ci sono ritardi o azioni mai realizzate, ancora oggi la formazione finanziata viene considerata dall’Unione Europea un aiuto di Stato”, ha detto Aurelio Regina.
Per Natale Forlani “l’errore di fondo è ritenere che basta spingere sugli investimenti per determinare degli effetti sull’occupazione: la crescita ovviamente è importante, ma la capacità di valorizzare il capitale è data dalla qualità delle persone, quindi l’investimento sulle persone è una condizione dello sviluppo. Bisogna cambiare il paradigma: avremo una perdita di 4 milioni di persone in età di lavoro da qui al 2040, rigenerare in maniera quantitativa e qualitativa la popolazione attiva è una condizione di sostenibilità di tutto l’impianto, non solo economico ma anche sociale. Investire sulle risorse umane e anche imprenditoriali è la priorità”.
Secondo Marco Piccolo “il sistema Paese sconta dei ritardi storici sulle riforme non realizzate: siamo inchiodati, ci mettiamo anni per discutere, ma il mondo economico va avanti. Manca un coordinamento fra istituzioni, formazione e lavoro”.
Per Regina, le aziende italiane “stanno rispondendo bene” alla sfida delle transizioni, su quella “ecologica le nostre imprese sono più avanti rispetto a quella digitale”, ma “c’è una maggiore consapevolezza” del fatto “che due questi due momenti di cambiamento trasformativi per la nostra industria – ma anche per la società e per l’economia – debbano essere legati sempre di più alle strategie industriali e quindi debbano entrare profondamente nei sistemi produttivi”. Secondo Forlani “c’è una parte del tessuto produttivo che risponde bene, quello più esposto alla competizione e che è più stimolato a introdurre innovazioni, soprattutto digitali. La sperimentazione realizzata da Inapp insieme a Fondimpresa, con 100 aziende che hanno sperimentato la combinazione dell’utilizzo del capitale con la formazione dei lavoratori, ha dato risultati strepitosi in termini di soddisfazione delle imprese, di produttività e di competitività, ma anche di autostima dei lavoratori e crescita delle competenze. Sono esempi che possono tracciare una strada”.
Per Piccolo, che è anche delegato alla Sostenibilità ed Etica delle imprese per Confindustria Piemonte, “in questo momento di transizione, le piccole e medie imprese hanno necessità di formazione. Ci sono stati tantissimi investimenti sulla digitalizzazione delle imprese, ma il problema vero è il cambiamento del paradigma mentale”. Anche quello della sostenibilità è “un nuovo mondo che nasce velocemente e non ci sono ancora laureati, bisogna trovare o formare figure specifiche in azienda. Questo cambiamento deve essere velocissimo”.
Anni fa, ricorda Regina, “il problema principale del mercato del lavoro era la disoccupazione. Oggi è esattamente il contrario: abbiamo più posti di lavoro che lavoratori, a causa della crisi demografica, che purtroppo in Italia sta diventando un serio problema”, e “per la grande velocità di questi cambiamenti. Il sistema di formazione non è adeguato a questo tipo di velocità”. “La formazione oggi – prosegue – diventa fondamentale per colmare questo mismatch e far transitare i vecchi lavoratori in nuovi lavori e per garantire anche ai lavoratori extra UE di entrare nel nostro sistema e poter sopperire alle nostre carenze di personale”. Per Forlani “le aziende italiane spendono poco in formazione, anche per la struttura produttiva che è fatta in larga parte di piccole e piccolissime imprese” e “le buone esperienze fanno fatica a diffondersi. Abbiamo una domanda di competenze largamente superiore alla capacità di risposta: la risorsa umana è un bene preziosissimo per la capacità di sviluppo di un Paese”. Anche Piccolo sottolinea che “il mondo sta cambiando velocemente” e “le persone devono studiare e continuare a formarsi. Oggi i giovani non cercano solo imprese che diano uno stipendio, ma anche che diano un valore aggiunto di formazione. Gli imprenditori devono iniziare a capire che il sistema di formazione dei collaboratori è strategico per le imprese e per tenere le persone con sè”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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