Home Top News

LIBIA, MOAVERO INCONTRA SALAMÈ “DIALOGO POSSIBILE”

ROMA (ITALPRESS) – Un sostegno alla linea del dialogo portata avanti dalle Nazioni Unite, ma anche un messaggio per avvertire l’Unione Europea che l’Italia avrà bisogno di un sostegno straordinario nel caso in cui dalla Libia provengano flussi importanti di migranti. È questa la posizione ribadita dal ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, al termine di una riunione con Ghassan Salamé, rappresentante del segretario generale delle Nazioni Unite per la Libia. Secondo Moavero, la Farnesina ha “allertato” la Commissione Europea che potrebbe rendersi necessaria l’applicazione del terzo paragrafo dell’articolo 78 del trattato europeo, per cui dinanzi a «un afflusso improvviso di cittadini di paesi terzi, il Consiglio, su proposta della Commissione, può adottare misure temporanee a beneficio dello Stato membro o degli Stati membri interessati».

«Esiste una preoccupazione per possibili flussi di profughi. Nei giorni scorsi ho scritto alla commissione europea, perché si tenga pronta l’azione europea nel caso si verifichino flussi significativi. Il trattato europeo offre gli strumenti necessari per questo. Nel 2015 – ha specificato il ministro, nel corso di un punto stampa congiunto alla Farnesina – queste misure furono applicate, ma alcuni paesi non vollero ottemperare. In quest’ottica, per essere pronti giuridicamente abbiamo allertato la commissione e auspichiamo che non si verifichi questa eventualità». Uno dei timori del governo italiano è che un considerevole numero di persone fugga dal conflitto, usando la tratta del Mediterraneo e rifugiandosi in Italia. A tal proposito, Salamé ha parlato di un’ossessione europea sul tema dei centri di detenzione e sul flusso di migranti: «I numeri non sono variati rispetto al passato: abbiamo circa 700.000 stranieri in Libia. Ma non tutti, anzi, pochissimi di loro vogliono attraversare il Mediterraneo. Non dovete ossessionarvi con i centri di detenzione», ha detto il rappresentante delle Nazioni Unite.

(ITALPRESS).

“DENTRO CARAVAGGIO” AL CINEMA DAL 27 AL 29 MAGGIO

ROMA (ITALPRESS) – A cinque secoli dalla morte, con l’infinito numero di libri e mostre a lui dedicati, i film, i fumetti, gli articoli di giornale, gli approfondimenti, cosa continua a raccontarci la figura di Caravaggio? Come mai questo personaggio riesce sempre, in maniera così densa e composita, a scuotere chi osserva le sue opere e chi legge della sua vita?

È per provare a rispondere a queste domande che, una sera d’inverno, Sandro Lombardi, uno degli artisti più carismatici e poliedrici del panorama teatrale italiano, sale le scale di Palazzo Reale a Milano per visitare la mostra Dentro Caravaggio, un'esposizione che ha presentato al pubblico opere provenienti dai maggiori musei italiani e da altrettanto importanti musei stranieri, affiancando per la prima volta le tele di Caravaggio alle rispettive immagini radiografiche. Da questo viaggio dentro le opere e dentro l’uomo Caravaggio, prende il via il percorso del docu-film: proprio nello stesso luogo in cui, nel 1951, Roberto Longhi propose la Mostra del Caravaggio e dei caravaggeschi, punto fermo assoluto nella storia della riscoperta critica dell’artista.

Dentro Caravaggio, il film evento diretto da Francesco Fei, sceneggiato da Jacopo Ghilardotti e prodotto da Piero Maranghi e Massimo Vitta Zelman con Marco Colombo e Francesco Melzi d’Eril, è una produzione di Italia Classica, Skira Editore, Adler Entertainment, con il sostegno di Intesa Sanpaolo. Arriverà nelle sale solo il 27, 28 e 29 maggio distribuito da Nexo Digital per guidare gli spettatori attraverso una lettura originale e accurata delle opere e della vita di Caravaggio (1571-1610).

(ITALPRESS).

MATTARELLA “25 APRILE FU UN NUOVO RISORGIMENTO”

ROMA (ITALPRESS) – "La festa del 25 aprile ci stimola a riflettere come il nostro paese risorse dopo il conflitto della seconda guerra mondiale. Un nuovo Risorgimento per il nostro Paese, materialmente distrutto ma che ha saputo resistere, una resistenza soprattutto morale". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso dell'incontro con gli esponenti delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma della ricorrenza del 74esimo anniversario della Liberazione.

"Tutti conosciamo le gesta dei partigiani, e le molteplici forme di solidarietà popolare. Conoscere la tragedia che l'Italia attraversò in quel periodo ci aiuta a comprendere tante sofferenze che si consumano alle porte dell'Europa – ha sottolineato il capo dello Stato -. Domani in moltissime località vanno ricordati donne e uomini che in Italia e all'estero contribuirono al doloroso percorso verso la libertà e il riscatto del nostro paese. Non sono traguardi conseguiti per sempre ma vanno difesi".

Ricordando i giorni della Liberazione, il presidente Mattarella ha parlato di "popolo capace di riscattarsi, riconquistare il proprio destino", e rivolgendosi alle associazioni ha concluso: "La vostra testimonianza è un monito permanente e un argine di verità contro le interessate riscritture della storia".

(ITALPRESS).

CALCIO: TIM CUP. MILAN-LAZIO 0-1, CORREA-GOL, BIANCOCELESTI IN FINALE

MILANO (ITALPRESS) – La Lazio vince di misura sul Milan per 1-0 a San Siro e conquista la finale di Coppa Italia 2019. Dopo lo 0-0 della semifinale di andata, i biancocelesti riescono a espugnare Milano grazie al gol di Correa al 58° e riscattano anche la sconfitta con i rossoneri di una settimana fa in campionato. Adesso attendono di conoscere la propria avversaria, la vincente di Atalanta-Fiorentina. Quanto accaduto nel pomeriggio a Milano, con lo striscione inneggiante Mussolini esposto dai tifosi della Lazio, ma anche prima della partita con i cori razzisti nei confronti di Bakayoko, non influenza la partita. La squadra di Inzaghi, che perde al 15' Milinkovic-Savic (fuori in lacrime per infortunio), trova la prima chance del match al 26' con il tentativo di Immobile e va più vicina al vantaggio dei rossoneri. Al 47' il tiro di Bastos finisce di poco al lato mentre al 48' la giocata di Correa viene fermata dalla parata di Reina. Il Milan, che da parte sua paga l'infortunio di Caldara, ci prova più timidamente: al 28' è reattivo Strakosha a deviare in corner su Calabria, invece al 43' Suso non trova di poco lo specchio della porta. La Lazio ricomincia da dove aveva lasciato, anzi si rende talmente pericolosa da meritare il vantaggio. Le occasioni da rete diventano numerose: al 51' è ancora una gran parata di Reina a negarglielo, un minuto dopo ci riprova Bastos che manda di un niente fuori di testa e al 55' di nuovo lo spagnolo sbarra la strada a Correa. Al 58' il Milan si fa sorprendere in contropiede e la Lazio con tre passaggi arriva in porta: l'assist di Immobile e la firma di Correa siglano lo 0-1 della squadra ospite. Il subentrato Cutrone illude di pareggiare i conti al 76' ma l'1-1 è viziato da posizione di fuorigioco. La squadra capitolina avrebbe anche l'occasione di raddoppiare e chiudere i conti, con una doppia occasione di Immobile, una divorata e l'altra annullata dal solito Reina. La vittoria di misura, comunque, basta per conquistare la decima finale di Coppa Italia.

(ITALPRESS).

CONTE “SBAGLIA CHI NON CELEBRA 25 APRILE”

"Penso che questa giornata non debba essere vissuta riproponendo antiche divisioni o vecchi pregiudizi. È il giorno in cui abbiamo riconquistato la nostra indipendenza, che ha avviato la rinascita della nazione e nel quale possiamo tutti rinvenire le radici del nostro patto costituzionale". Cosi', in un'intervista a la Repubblica il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in merito al 25 aprile. "Non rispondo delle scelte di Salvini ma delle mie – aggiunge -. E dico che dobbiamo distinguere. All’origine di questa ricorrenza vi è una guerra civile, un evento lacerante per le coscienze di chi l’ha vissuta. Per onestà intellettuale potremmo noi stessi interrogarci su quale sarebbe stata la nostra scelta di campo se fossimo vissuti in quell’epoca: a favore della Resistenza, con la Repubblica sociale o in attesa dello svolgimento degli eventi. Ma questi dubbi oggi non hanno motivo di sussistere e non possono contribuire ad alimentare divisioni. Oggi noi dobbiamo festeggiare, insieme, il nostro patto fondativo, la scelta compiuta di riprendere il futuro nelle proprie mani".

"Non intendo alimentare polemiche partitiche in questo giorno di festa nazionale", sottolinea Conte, che aggiunge: "Non ritengo vi siano concrete possibilità che il nostro sistema democratico possa subire involuzioni autoritarie sino al punto di riprodurre un modello dittatoriale. I presidi democratici sono incisi nella nostra Costituzione e sono penetrati ormai a fondo nel tessuto della nostra vita sociale. Questo non significa che non dobbiamo vigilare affinché vi sia sempre, anche nel linguaggio, nel dibattito pubblico, nelle relazioni interpersonali, il massimo rispetto per i valori della dignità umana e della piena libertà personale". "Le conquiste democratiche non possono essere ridiscusse".

(ITALPRESS).

BASKET: NBA. GALLINARI TIENE IN CORSA CLIPPERS, HOUSTON AVANTI

OAKLAND (USA) (ITALPRESS) – I Clippers non mollano e portano Golden State a gara 6. Piccolo capolavoro di Los Angeles alla Oracle Arena, dove i Warriors falliscono il primo match-point e si arrendono per 129-121. Lou Williams, Patrick Beverley e Danilo Gallinari i protagonisti assoluti: il primo chiude con 33 punti e 10 assist, doppia doppia anche per Beverley (17 punti e 14 rimbalzi), l'azzurro mette a referto 26 punti in 37' (9/22 dal campo con 3/11 dall'arco e 5/6 dalla lunetta), corredati da 7 rimbalzi, due assist, una palla persa e una recuperata. Golden State, a cui non basta la miglior prestazione in carriera nei play-off di Kevin Durant (45 punti), dovrà ora fare visita allo Staples Center per gara 6, sperando che Curry (24 punti) e Thompson (22 punti) forniscano ben altra prestazione in difesa.

Alla finestra c'è Houston, che chiude sul 4-1 la serie con Utah (100-93) e attende la vincente fra Warriors e Clippers. Per il terzo anno di fila i Rockets sono in semifinale di Conference e il merito è anche del solito James Harden, 26 punti in gara 5. Ma è tutta la squadra a girare: 12 palle recuperare e 12 stoppate, era da gara 5 della finale di Conference del '94 che Houston non faceva registrare questi numeri. Il Barba piazza la giocata decisiva nel finale quando stoppa Gobert e realizza i successivi due liberi che valgono il +5 (98-93) a 38" dalla sirena, poi Mitchell (4/22 al tiro) manca la tripla e Paul chiude i conti dalla lunetta.

(ITALPRESS).

CALCIO: ROMA. RANIERI ALLONTANA FUTURO “LAVORIAMO PER POSTO CHAMPIONS”

ROMA (ITALPRESS) – Per il futuro si vedrà, per ora testa bassa e pedalare perchè la concorrenza non molla di un millimetro. Sette punti nelle ultime tre gare e appena un gol subito, la Roma riprenderà sabato, all'Olimpico contro il Cagliari, la rincorsa a un posto in Champions. Claudio Ranieri esclude cali di attenzione perchè "bisogna rispettare sempre ogni avversario ma i ragazzi stanno lavorando molto intensamente e molto seriamente per poter concorrere per questo benedetto posto in Champions, per il quale ci sono diverse squadre in lizza. Sarebbe da sciocchi prendere una partita sottogamba". E a maggior ragione se l'avversario è il Cagliari, "una squadra che non molla mai, che sta facendo un gran finale e ha diversi ottimi giocatori, con Pavoletti che è un punto di riferimento costante su ogni pallone alto. È una partita da giocare con intelligenza e attenzione. Cragno e Barella? Due giovani molto in gamba, con un futuro roseo anche in nazionale". Mentre la rincorsa Champions continua, non mancano le voci sul futuro e in particolare quelle sulla panchina giallorossa. Ranieri nei giorni scorsi ha dato l'impressione di sentirsi un candidato a pieno titolo, salvo precisare oggi che "non mi sono mai proposto in vita mia. Io mi sento l'allenatore della Roma fino alla fine del campionato, poi Dio vedrà e provvederà. Mi hanno chiamato in un momento di necessità e ho accettato a scatola chiusa questa parte di stagione. Non penso al prossimo anno ma solo alla partita col Cagliari".

(ITALPRESS).

25 APRILE: MATTARELLA “RITORNO A LIBERTÀ E DEMOCRAZIA DOPO DITTATURA”

TREVISO (ITALPRESS) – "Festeggiare il 25 aprile significa

celebrare il ritorno dell'Italia alla liberta' e alla democrazia,

dopo vent'anni di dittatura, di privazione delle liberta'

fondamentali, di oppressione e di persecuzioni. Significa

ricordare la fine di una guerra ingiusta, tragicamente combattuta

a fianco di Hitler. Una guerra scatenata per affermare tirannide,

volonta' di dominio, superiorita' della razza, sterminio

sistematico". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio

Mattarella alla cerimonia di Vittorio Veneto.

"Se oggi ci troviamo qui e in tutte le piazze italiane – ha

sottolineato – e' perche' non possiamo e non vogliamo dimenticare

il sacrificio di migliaia di italiani caduti per assicurare la

libeta' di tutti gli italiani".

(ITALPRESS).

Top News su Facebook

Top News su Twitter