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CALCIO: SERIE A. SI CHIUDE IN PARITA’ IL DERBY DELLA MOLE

TORINO (ITALPRESS) – Stasera il Torino ci ha sperato a lungo ma alla fine non è riuscito a vincere in casa della Juventus. Nella 35esima giornata del campionato di Serie A, è finito 1-1 il Derby della Mole. Un pari che alla Juventus già campione d'Italia serviva a poco o nulla e che invece ha complicato non poco i programmi della squadra di Walter Mazzarri che potrebbe aver così vanificato la corsa al quarto posto che vale la Champions League. Dopo una prima fase di studio, con la Juventus più votata a spingere e il Toro a rispondere di rimessa, a sbloccare la gara è stato il Torino al 18' su un errore di Pjanic: rimessa laterale all'indietro di Cancelo, il bosniaco ha fatto scorrere la palla ma se l'è fatta rubare dal centrocampista serbo che è entrato in area e ha superato Szczesny con un diagonale di precisione mettendo così a segno il suo primo gol con la maglia granata. Per il resto, primo tempo abbastanza avaro di emozioni con la Juventus che ha poi provato con un paio di conclusioni, prima di Matuidi respinta da Sirigu e poi di Ronaldo fuori di poco, a trovare il pareggio. Il Toro ha fatto il suo con ordine arginando molto bene le incursioni dei padroni di casa, ancora una volta abbastanza “bruttini” come già successo troppo spesso in questo finale di stagione. Bianconeri che hanno provato ad aumentare la pressione nella ripresa alla ricerca del pari. Pari che faticava ad arrivare e che con il passare dei minuti ha fatto salire il livello di insoddisfazione del popolo di Madama che ha invece applaudito al 21' lo striscione “Onore ai caduti di Superga” esposto in curva dalla tifoserie organizzata bianconera. A togliere le castagne dal fuoco ci ha pensato ancora una volta l'uomo simbolo dei bianconeri, quel Cristiano Ronaldo che al 39' ha raccolto un cross dalla sinistra di Spinazzola e con un colpo di precisione è andato a mettere sotto il sette alla sinistra di Sirigu vanificando così le speranze granata. Ancora un gol per CR7 che continua la rincorsa alla vittoria nella classifica cannonieri. Nel Torino, da rilevare l'ottima prestazione di Nkolou in difesa e di Lukic a centrocampo. Con il pari di stasera i bianconeri hanno mantenuto quell'imbattibilità casalinga che perdura dal 1995 e per il sedicesimo derby sono andati a segno. Soltanto una volta nel massimo campionato, i bianconeri avevano fatto meglio trovando la rete per più gare di fila contro il Torino (17 tra il 1980 e il 1988).

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CAMORRA: OMICIDIO DAVANTI A SCUOLA A NAPOLI, ARRESTI

NAPOLI (ITALPRESS) – E´ in corso una vasta operazione di Polizia e Carabinieri nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, per l´esecuzione di un fermo d´indiziato di delitto nei confronti di 7 esponenti del clan D´Amico-Mazzarella per l´omicidio di Luigi Mignano avvenuto lo scorso 9 aprile davanti ad una scuola e di un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 5 appartenenti al clan camorristico Formicola per gli omicidi dei fratelli Massimo e Salvatore Petriccione avvenuti il 29 giugno 2002 e l´8 marzo 2004. A carico di tutti gli arrestati sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza che hanno consentito all´autorità giudiziaria l´emissione dei due provvedimenti.

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BASKET: NBA. ETTORE MESSINA FRA CANDIDATI A PANCHINA CLEVELAND

NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Ettore Messina potrebbe avere finalmente la sua chance in Nba. Secondo Marc Stein del "New York Times", San Antonio avrebbe dato il via libera a Cleveland per contattare i due assistenti di coach Popovich, l'ex ct azzurro e Ime Udoka, per la posizione di capo allenatore. I Cavaliers, salutato Larry Drew dopo appena una stagione (19 vittorie e 63 sconfitte), avrebbero già sondato altri 4 candidati (Jamahl Mosley e Juwan Howard, assistenti negli staff tecnici di Dallas e Miami, l'ex coach di Memphis J.B. Bickerstaff e Alex Jensen, oggi braccio destro di Snyder a Utah) e ora starebbero valutando i due collaboratori di Popovich.

Udoka è considerato il principale artefice dell'arrivo di Aldridge e della crescita di Leonard ed è nello staff degli Spurs dal 2012. Messina, invece, è al fianco di Popovich dalla stagione 2014-15 e in più di un'occasione è stato preso in considerazione come possibile capo allenatore da altri team, l'ultimo dei quali i Sacramento Kings che poi hanno virato su Walton.

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ESERCITO: MATTARELLA “HA ARRICCHITO PRESTIGIO ITALIA”

ROMA (ITALPRESS) – "Nella ricorrenza del 158° anniversario della costituzione dell'Esercito Italiano rinnovo, con immutata gratitudine, l'omaggio del Paese alla Bandiera della Forza Armata, simbolo dei valori di onore testimoniati in tante occasioni, e ai caduti, il cui sacrificio ha permesso la realizzazione di uno Stato indipendente, unificato, libero". E' quanto si legge nel messaggio che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, generale di Corpo d'Armata, Salvatore Farina.

"L'entusiasmo, lo spirito di sacrificio, la dedizione delle donne e degli uomini dell'Esercito hanno sempre rappresentato una importante risorsa anche morale, rafforzata, oggi, dai compiti attribuiti alle Forze Armate dai principi espressi nella Costituzione Repubblicana – aggiunge il Capo dello Stato -. In piena continuità con la sua storia gloriosa la Forza Armata terrestre opera in difesa della comunità nazionale e della collettività internazionale, con la presenza in aree martoriate a salvaguardia dei diritti umani e contro le derive destabilizzanti del terrorismo, fornendo un significativo contributo, a fianco delle forze di polizia, alla sicurezza delle nostre città e intervenendo in occasione di calamità naturali ed eventi atmosferici di particolare gravità". "La grande umanità e la tradizionale capacità di rispetto e di dialogo che i soldati italiani evidenziano in ogni contesto sono una caratteristica distintiva del nostro popolo, che ha meritato loro l'apprezzamento generale – sottolinea Mattarella -. L'autorevolezza manifestata nelle missioni per la salvaguardia della pace e della stabilità internazionale ha arricchito ovunque il prestigio dell'Italia e delle sue Forze Armate".

"Ufficiali, sottufficiali, graduati, militari di truppa e personale civile dell'Esercito Italiano, siate fieri di essere la componente più antica delle nostre Forze Armate, cara a tutti gli Italiani – conclude Mattarella -. Con questi sentimenti ed auspici, a nome dei nostri concittadini, rivolgo a voi e ai vostri familiari, un affettuoso augurio ed esprimo il più vivo apprezzamento per il vostro lavoro. Viva l'Esercito Italiano, viva le Forze Armate, viva la Repubblica!".

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GOVERNO: SALVINI “VA AVANTI, INUTILI POLEMICHE MEDIA”

ROMA (ITALPRESS) – "Il governo va avanti se ne facciano una ragione tutti quanti. Non è una poltrona in più o in meno a fare la differenza. A me interessa lavorare e finora abbiamo fatto fatti". Lo ha dichiarato il vicepremier Matteo Salvini.

"I giornalisti sono liberi di scrivere quello che vogliono ma poi non si devono lamentare se i giornali vendono sempre meno – ha aggiunto -. Meglio vedere Peppa Pig in televisione con mia figlia invece di certi telegiornali e programmi".

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BIMBA FERITA: OPERATA NELLA NOTTE, CONDIZIONI CLINICHE GRAVI

NAPOLI (ITALPRESS) – La bambina di 4 anni ferita nel corso di una sparatoria verificatasi nel pomeriggio di ieri, a Napoli, ricoverata presso l’Ospedale Santobono, è stata operata nella notte. Lo rende noto il nosocomio, sottolineando in una nota che la valutazione dell’opportunità dell’intervento è stata fatta dai chirurghi e dai rianimatori a seguito del monitoraggio dell’evoluzione delle condizioni cliniche. L’intervento ha permesso di asportare il proiettile che è apparso integro. Nelle prossime ore sono programmate ulteriori indagini diagnostiche per una valutazione più accurata dei danni

Attualmente la bambina, ricoverata presso il reparto di Terapia Intensiva, è in coma farmacologico indotto. Le sue condizioni cliniche appiono estremamente gravi.

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CALCIO: NAPOLI. ANCELOTTI “VOGLIAMO CHIUDERE BENE LA STAGIONE”

CASTELVOLTURNO (ITALPRESS) – La partita di domani col Cagliari "è importante perchè abbiamo l'obiettivo di conservare il secondo posto, la voglia di cercare di fare gli 80 punti e chiudere bene la stagione. La squadra dà segnali positivi, è brillante, non ci sono segnali di stanchezza fisica o mentale". Carlo Ancelotti assicura che il Napoli è ancora sul pezzo e domani recupererà una pedina importante come Albiol: "Sta bene e giocherà dall'inizio, ci è mancata la sua esperienza, la sua personalità. Le ultime partite sono un esame per tutti, vorremmo dare un segno ancora più forte di serietà, di professionalità". Ma anche se mancano 4 giornate alla fine, tiene già banco il mercato. "Della prossima stagione parliamo già da un po', si è in continua evoluzione", sottolinea il tecnico di Reggiolo, che una certezza però già ce l'ha e si chiama Insigne: "C'è stato questo incontro in cui Lorenzo ha ribadito di voler rimanere e allungare il contratto, di voler essere una pedina importante per il Napoli e noi siamo contenti di questo, non c'è mai stata da parte nostra la volontà di cederlo". Per il resto, "vogliamo migliorare la qualità della squadra, l'esperienza, l'intensità, la capacità di leggere la partita. Quello del mercato sarà un periodo molto lungo, da qui al 31 agosto possono succedere tante cose. Trippier e Lozano? Sono fra i giocatori che stiamo valutando e visionando. Barella? Anche se l'apprezzamento resta perchè è un grandissimo centrocampista, non rientra fra i giocatori sotto osservazione".

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SIRI: CONTE “NESSUNA CONTA IN CDM”, DI MAIO “CASINO PER UNA POLTRONA”

ROMA (ITALPRESS)- "Non ci sarà alcuna conta in Consiglio dei

Ministri. Noi stiamo lavorando, stiamo portando avanti il

programma di lavoro che ci impegnerà per tutta la legislatura". Sul caso Siri Giuseppe Conte, in visita in Puglia, ha smentito voci e replicato all'ipotesi di una conta in Consiglio dei Ministri per il licenziamento del sottosegretario indagato. Il premier ha rassicurato sulla tenuta del Governo ed incontrando i giornalisti ha sbottato. "Non raccontate false notizie, non serve alimentare polemiche. Il caso Siri non è il caso all'ordine del giorno adesso, lo è stato venerdì, ci ritorneremo

al prossimo Consiglio dei Ministri". "Quanto casino per una poltrona". Intanto con una battuta, dalla Sardegna dove è in tour elettorale, Luigi Di Maio stronca l'atteggiamento di strenua difesa del sottosegretario Armando Siri da parte della Lega. "Sul sottosegretario dispiace leggere ogni giorno di una Lega che dice di voler far cadere questo governo per una poltrona". "La vicenda – osserva il vice premier – si poteva risolvere con un passo indietro invece è diventato un caso di Stato. Quando chiediamo le dimissioni di un sottosegretario che è accusato di avere avvantaggiato un imprenditore a scapito di tanti altri, lo facciamo perchè vogliamo applicare coerenza. Se siamo il governo del cambiamento dobbiamo fare il nostro dovere e questo significa

mettere in panchina un proprio componente indagato".

(ITALPRESS).

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