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MOTOMONDIALE: GP FRANCIA. DOMINIO MARQUEZ, DOPPIO PODIO PER LA DUCATI

LE MANS (FRANCIA) (ITALPRESS) – Marc Marquez domina e per il resto del gruppo c'è poco da fare. Al Gran Premio di Francia è ancora una volta il pilota spagnolo della Honda ad aggiudicarsi la gara centrando così la terza vittoria in stagione, seconda di fila dopo il successo a Jerez de la Frontera (per altro vittoria numero 300 per il team nipponico). E proprio come in Spagna, anche a Le Mans il campione del mondo ha preso il largo sulla concorrenza lasciando la polvere agli avversari. Ma la Ducati può esultare per la prima doppietta stagionale sul podio: infatti dietro a Marquez c'è Andrea Dovizioso in seconda posizione davanti al compagno di squadra Danilo Petrucci mentre Valentino Rossi si accontenta del quinto posto con un pizzico di fatica in sella alla sua Yamaha. Anche in Moto 2 c'è un Marquez che esulta ed è Alex, fratello del leader del campionato: lo spagnolo torna alla vittoria dopo quasi due anni dall'ultima volta davanti ai connazionali Navarro e Fernandez. Da segnalare, invece, una brutta caduta per l'italiano Baldassarri nell'incidente con Pasini. In Moto 3 prima vittoria per il team Petronas con McPhee davanti all'italiano Dalla Porta, terzo gradino del podio per Canet.

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CALCIO: SERIE A. EMPOLI VINCE E SPERA, PARMA SALVO, ROMA IN EUROPA

PALERMO (ITALPRESS) – L'Empoli ha battuto fra le mura amiche, per 4-1, il Torino (terzo successo di fila): adesso è quartultimo, a quota 38, e "vede" la salvezza. Di contro, per i granata sfumano di fatto i sogni di gloria: la Roma è più tre ed è matematicamente in Europa (perchè è in vantaggio negli scontri diretti); il Milan è a più due ma deve giocare oggi (alle 18) in casa contro il Frosinone, già retrocesso.

Contemporaneamente il Parma, al Tardini, ha battuto di misura la Fiorentina (1-0). I ducali sono salvi; i viola dovranno tremare sino all'ultimo secondo: sono fermi a 40 punti, al pari dell'Udinese e del Bologna. Grande paura, poi, in casa Genoa, che ora è terzultimo, a quota 37.

Emozioni a mai finire al "Castellani". Vantaggio dell'Empoli al 27' con un piattone in diagonale all'angolino di Acquah. A fine primo tempo palo colpito da Belotti. Nella ripresa ha riportato lo score in parità il neo entrato Iago Falque, con classico colpo mancino a girare. Poi è stato show degli azzurri.

Nell'ordine sono finiti sul tabellino dei marcatori: Brighi (in gol dopo 29" dal suo ingresso in campo), Di Lorenzo e Caputo. Gioia e speranze per Andreazzoli e i suoi uomini.

Festa iniziata invece a Parma. Dopo i pali colpiti da Gervinho e Gagliolo per i ducali e da Chiesa e Milenkovic per la Fiorentina, la gara è stata decisa, a dieci minuti dal termine, da uno sfortunato autogol di Gerson. Nell'ultima giornata di campionato match da dentro o fuori: i viola ospiteranno al "Franchi" il Genoa.

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FAMIGLIA CRISTIANA CRITICA SALVINI “SOVRANISMO FETICISTA”

ROMA (ITALPRESS)- “Il rosario brandito da Salvini e i fischi della folla a papa Francesco, ecco il sovranismo feticista”. E’ questo il titolo di un articolo di Famiglia Cristiana che critica Le parole di Matteo Salvini nel comizio di ieri pomeriggio a Milano. “Ieri pomeriggio – si legge sulla versione online del settimanale cattolico- è andato in scena a Milano l’ennesimo esempio di strumentalizzazione religiosa per giustificare la violazione sistematica del nostro Paese dei diritti umani. Mentre il capopolo della Lega esibiva il Vangelo un’altra nave carica di naufraghi veniva respinta e le Nazioni Unite condannavano l’Italia per il decreto sicurezza”. Poco prima era stato padre Antonio Spadaro, direttore della Civiltà Cattolica, la rivista dei gesuiti a criticare l’uso del rosario da parte del vice premier. Salvini aveva chiuso il suo comizio milanese stringendo nelle mani un rosario. “Rosari e crocifissi sono usati come segni dal valore politico, ma in maniera inversa rispetto al passato: se prima si dava a Dio quel che invece sarebbe stato bene restasse nelle mani di Cesare, adesso è Cesare a impugnare e brandire quello che è di Dio” aveva scritto padre Spadaro. Sull’argomento nel pomeriggio di oggi è intervenuto lo stesso leader leghista: “L’Europa che nega le proprie radici non ha futuro. Il confronto con le altre culture è possibile solo riscoprendo la nostra storia e riscoprendo i nostri valori, come peraltro detto negli ultimi decenni da tutti i Santi Padri. Sono orgoglioso di testimoniare, con azioni concrete e con gesti simbolici, la mia volontà di un’Italia più sicura e accogliente, ma nel rispetto di limiti e regole”.

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SEQUESTRATA NAVE SEA WATCH 3, SCONTRO VIMINALE-MAGISTRATURA SU SBARCO

LAMPEDUSA (ITALPRESS)- La Sea Watch 3 sequestrata dalla Guardia di Finanza. I militari delle fiamme gialle sono saliti a bordo della nave della ong tedesca ancorata a meno di un miglio dall'isola di Lampedusa per effettuare le operazioni di sequestro del natante ma anche per denunciare l'equipaggio. Sulla nave sono si trovano 47 migranti soccorsi dai volontari nelle acque del Mediterraneo. Intanto è scontro tra il Viminale e la Magistratura. "La Magistratura – affermano fonti del Ministero degli Interni- faccia come crede ma il Ministero continua e continuerà a negare lo sbarco da quella nave fuorilegge". In questo modo il dicastero guidato da Matteo Salvini chiude all'ipotesi di uno sbarco dei migranti su volontà della agistratura. "La vicenda Sea Watch 3 – intanto commentano fonti del Viminale- conferma una volta di più l'urgenza di approvare il decreto sicurezza bis già nel Consiglio dei ministri di domani, per rafforzare gli strumenti del governo per combattere i trafficanti di uomini e chi fa affari con loro". Il ministro dell'Interno Matteo Salvini- continuano le fonti del Viminale- "si aspetta provvedimenti nei confronti del comandante della nave, dal quale è lecito attendersi indicazioni precise sui presunti scafisti presenti a bordo. Resta un tema fondamentale: la difesa dei confini nazionali e l'ingresso in Italia di un gruppo di sconosciuti dev'essere una decisione dalla politica (espressione della volonta' popolare) o di magistrati e Ong straniere?".

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MILAN-FROSINONE 2-0, PIATEK E SUSO, ROSSONERI IN EUROPA

MILANO (ITALPRESS) – Donnarumma para un rigore, Piatek e Suso regalano i tre punti al Milan. I rossoneri soffrono ma piegano per 2-0 un orgoglioso Frosinone a San Siro e si giocheranno, in ogni caso, la qualificazione per la prossima Champions all’ultima giornata di campionato. In attesa dei risultati delle rivali, nel frattempo il Milan conquista la certezza aritmetica quantomeno per l’Europa League. Gattuso si affida al solito 4-3-3 per ‘vendicare’ lo 0-0 dell’andata con Borini e Suso ai lati di Piatek e sono proprio i due esterni rossoneri a cercare per primi di bucare la porta di Bardi senza successo. Il Milan fa comunque fatica a trovare sbocchi nella manovra offensiva nonostante un lungo possesso palla. I maggiori pericoli sono propiziati dalla catena di destra con Suso spesso cercato dai compagni: al 24’ il numero 8 pennella un cross su cui Borini non ci arriva per un soffio, al 30’ è invece Bakayoko a mandare a lato dal limite dopo la respinta della difesa ciociara. Il primo tempo si trascina così con poche emozioni sino al duplice fischio di Manganiello tra i mugugni di San Siro.

La squadra di Gattuso, dopo aver concluso i primi 45’ di gara senza aver mai concluso nello specchio, si divora il vantaggio dopo soli trenta secondi: Borini si impadronisce di un pallone vagante al limite dell’area e spedisce alto a tu per tu con Bardi con il piatto destro. Al 49’, però, è Donnarumma a tenere a galla il Milan: Abate (oggi alla sua ultima in rossonera a San Siro) sbaglia lo stop e atterra Paganini in area ma dagli 11 metri Ciano si lascia ipnotizzare dal numero 99 che si distende e respinge alla sua sinistra. Gattuso, a questo punto, lancia Cutrone al posto di Bakayoko ma al 53’ è ancora Borini a mancare il bersaglio grosso con il colpo di testa da posizione defilata. Il sospiro di sollievo arriva solamente al 57’: sul tiro sporco di Borini è vincente e in posizione regolare il tap-in di Piatek, che torna a sparare dopo sei partite e nel momento più delicato della stagione segnando l’1-0. Il Milan si scrolla di dosso un po’ di pressione e al 66’ raddoppia con una perla di Suso: magistrale la punizione dell’esterno spagnolo, che bacia la traversa e si infila alle spalle di un incolpevole Bardi. La squadra di casa può limitarsi quindi a gestire senza rischiare troppo.

Baroni si affida all’esperienza di Dionisi e Ciofani, dall’altro nel finale c’è tempo per il commovente saluto di Abate, abbracciato dai compagni e da Gattuso prima di lasciare il campo a Conti all’84’. Il Frosinone cerca il gol della bandiera con una potente girata di Valzania all’87’ ma Donnarumma è insuperabile: clean sheet portato a casa e terza vittoria di fila consecutiva per il Milan.

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TENNIS: INTERNAZIONALI. TRIONFA NADAL, DJOKOVIC KO IN FINALE

ROMA (ITALPRESS) – Al Foro Italico di Roma è stato incoronato Re Rafael Nadal. Lo spagnolo ha vinto oggi la finale degli Internazionali Bnl d'Italia, Masters 1000 Atp, battendo Novak Djokovic con il punteggio di 6-0 4-6 6-1. E' il nono successo di Nadal sulla terra rossa della capitale.

La volee affannata di Nole sul match point è la fotografia della partita. A Djokovic, che ha giocato cinque ore e mezza (fra quarti e semifinale) per arrivare in finale agli Internazionali d'Italia, infatti, non sono rimaste sufficienti energie per reggere a una terza maratona. Così, dopo due ore e 25 minuti, si sono alzate le bandiere spagnole per Nadal. L'iberico ha vinto 25 punti in più negli scambi sopra i cinque colpi. Poi ha fatto otto vincenti in più di dritto, costringendo il serbo a due errori forzati in più e al doppio degli errori gratuiti. Grazie a questi numeri Nadal ha conquistato il 34° Masters 1000 della carriera, su 50 finali disputate. Appuntamento per una nuova sfida fra i primi due del mondo al Roland Garros (Djokovic saldamente primo, lo spagnolo secondo).

Karolina Pliskova, invece, la nuova regina di Roma. E' la prima tennista ceca 41 anni dopo Regina Marsikova a trionfare al Foro Italico. Nella finale odierna ha battuto per 6-3 6-4, in un'ora e 25 minuti di gioco, la britannica Johanna Konta. Per la Pliskova è il 13esimo titolo in carriera, su 25 finali disputate: grazie a questo successo da domani risalirà al gradino numero 2 del ranking mondiale.

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MANDUKIC RISPONDE A ILICIC, JUVENTUS-ATALANTA 1-1

TORINO (ITALPRESS) – Pareggio per 1-1 tra Juventus e Atalanta nella 37esima giornata del campionato di Serie A. Al gol di Ilicic nel primo tempo, che ha fatto vedere all'Atalanta ancor più vicino il traguardo Champions, ha risposto nella ripresa Mandzukic, al rientro dopo oltre un mese. All'Allianz Stadium è stata anche la serata delle celebrazioni per lo scudetto e degli addii, ma anche di alcuni illustri ritorni: nella notte dell'ultimo tributo in bianconero all'Allianz Stadium per il tecnico Massimiliano Allegri e per il difensore Andrea Barzagli, e nella giornata della festa per l'ottavo scudetto consecutivo, sugli spalti si sono visti anche gli ex campioni Fernando Llorente e Gigi Buffon, quest'ultimo pure sceso in campo prima della partita per il tributo a Barzagli (premiato con una targa dal presidente Andrea Agnelli) e accolto con un'ovazione dai suoi ex tifosi che ha salutato andando sotto la curva. E allo Stadium è stato avvistato anche per la sua “prima” da juventino il gallese Aaron Ramsey già acquistato dall'Arsenal a febbraio e sotto contratto con i Gunners fino al termine di questa annata. In campo, invece, è stata partita vera: la Juventus ci ha provato fin da subito ad onorare al meglio la serata cercando il gol del vantaggio che ha sfiorato in un paio di occasioni con Ronaldo, ma è stata l'Atalanta a creare l'insidia maggiore all'8' quando sotto porta Hateboer ha messo clamorosamente fuori un gol praticamente fatto. La squadra di Gasperini, che continua a inseguire il sogno Champions, non ha invece fallito al 33' con Ilicic: da un angolo del Papu Gomez è stato Masiello sul primo palo a prolungare mettendo fuori causa tutta la difesa bianconera e permettendo allo sloveno di appoggiare in rete da pochi passi siglando così la sua personale quarta rete in carriera ai bianconeri. Seconda frazione con la Juve totalmente a trazione anteriore in cerca del pareggio che è arrivato a dieci minuti dalla fine quando, da un traversone di Cuadrado sulla trequarti di destra, è stato Mandzukic in spaccata, quasi sulla linea di fondo, a infilare un Gollini complice che si è fatto passare la palla sotto le gambe. L'attaccante croato non giocava dal 10 aprile scorso, data della gara di andata di Champions League giocata ad Amsterdam contro l'Ajax. Juve rimasta in dieci nei minuti di recupero per l'espulsione di Bernardeschi.

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CALCIO: SERIE A. POKER DEL NAPOLI, PER L’INTER CHAMPIONS A RISCHIO

NAPOLI (ITALPRESS) – Il Napoli vince 4-1 contro l'Inter e complica la qualificazione dei nerazzurri alla Champions League, complice il pareggio dell'Atalanta contro la Juventus e la vittoria odierna del Milan. Il bolide di Zielinski, il raddoppio di Mertens e la doppietta di Fabian Ruiz annientano i nerazzurri, che si consolano con l'inutile calcio di rigore di Icardi e si preoccupano per l'ultima giornata di campionato: giocheranno contro l'Empoli in casa. Fermi a quota 66 punti in classifica, raggiunti dai bergamaschi (davanti negli scontri diretti) e soltanto a più uno dal Milan al quinto posto, con più tre sulla sesta, ovvero la Roma. Vincere negli ultimi 90 minuti sarà fondamentale per non fallire l'obiettivo stagionale. L'inizio dell'Inter era stato positivo, la squadra di Spalletti comincia meglio e trova buone ripartenze con la velocità di Politano e le incursioni di Nainggolan.

Eppure il Napoli ci mette ben poco a prendersi il palcoscenico della partita, diventandone presto protagonista per gioco e occasioni. La squadra partenopea trova la rete del vantaggio con una magia al 16' di Zielinski, un bolide sul quale nulla può Handanovic. L'1-0 del Napoli paralizza l'Inter che fatica a reagire e rischia di subire il raddoppio, al 26' con un tiro di Ghoulam e al 42' con il tentativo di Callejon. Gli uomini di Spalletti soltanto nel finale di primo tempo sfiorano il pareggio al 37' con Martinez di prima intenzione e al 40' con Nainggolan dalla distanza. La notizia del momentaneo vantaggio dell'Atalanta a Torino contro la Juventus deve aver scosso i milanesi, ora a rischio Champions. Spalletti chiede ai suoi di darsi una svegliata e inizia la ripresa all'attacco con l'inserimento di Icardi, giocando con la doppia punta e la difesa a tre. La mossa è positiva, l'Inter si propone pur non tirando mai in porta, ma il Napoli prende ben presto le misure. Al 61' riesce a centrare il gol del 2-0, che indirizza definitivamente la partita: Callejon pesca in mezzo Mertens, il belga punisce con un colpo di testa.

Stavolta gli ospiti riescono a reagire, sfiorando la rete per riaprire il risultato: D'Ambrosio e Martinez però vengono fermati dalla parata di Karneziz, da un salvataggio di Koulibaly e dalla traversa. I definitivi colpi da ko che spengono ogni speranza dei nerazzurri arrivano con la doppietta di Fabian Ruiz che al 71' sigla il tris su suggerimento di Malcuit e al 78' (in contropiede) approfitta di un Handanovic non impeccabile. Del tutto inutile il calcio di rigore siglato da Icardi all'81', che fissa il risultato sul 4-1: pesante ma meritato il successo del Napoli.

(ITALPRESS).

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