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CALCIO: FIGC. TISCI “MOVIMENTO FEMMINILE STA CRESCENDO MOLTO”

GATTEO A MARE (ITALPRESS) – "Sono molto soddisfatto per una giornata così, all'insegna dello sport e dei valori dello sport". Così, all'Agenzia Italpress, il presidente del Settore giovanile e scolastico della Figc, Vito Tisci, presente questa mattina a Gatteo Mare per la Final Four del torneo nazionale femminile Under 17 vinto dalla Juventus, al termine di una finale combattutissima contro l'Inter e terminata ai rigori. Per Tisci la giornata odierna "lancia un messaggio forte: la conferma che il calcio femminile sta crescendo ogni anno con grandi progressi". Merito da condividere tra la Federazione e "le società sportive. La Federazione – prosegue – sta mettendo in campo le proprie energie e investimenti, e oggi abbiamo visto due belle finali, combattute fino in fondo. Complimenti – conclude – alle ragazze e complimenti alle società".

(ITALPRESS).

LIBRI:”INDIMENTICABILE”, PREZIOSI RACCONTA I 33 GIORNI DI PAPA LUCIANI

ROMA (ITALPRESS)- Un'opera che racconta il brevissimo pontificato di Papa Giovanni I, attraverso una ricostruzione precisa dell'operato di un pontefice successore di Pietro per poco più di un mese. "Indimenticabile" è il libro scritto dal giornalista Rai Antonio Preziosi e che appunto racconta i 33 giorni del pontificato di Albino Luciani. Il giornalista fa luce sui dubbi legati alla sua improvvisa scomparsa e spiega le ragioni per le quali, ad oltre quarant'anni di distanza dalla sua elezione e morte, questo Pontefice è rimasto vivo nella memoria del mondo intero. Oltre alla prefazione del segretario di stato vaticano cardinale Pietro Parolin, il volume contiene una intervista esclusiva al cardinale Angelo Becciu. Giovanni Paolo I morì di morte improvvisa, espressione con la quale in medicina legale si intende sempre la "morte naturale". Lo scrive con inequivocabile chiarezza il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin nella prefazione del libro pubblicato da Cantagalli e da Rai Libri.

Nei dieci capitoli del volume, l'autore ricostruisce con semplicità e rigore giornalistico la portata innovativa del pontificato di Albino Luciani, salito al soglio di Pietro con il nome di Giovanni Paolo I. Si raccontano i gesti, i discorsi, le premonizioni, i segni che annunciarono e poi costituirono un pontificato destinato – pur nella incredibile brevità dei suoi 33 giorni – ad aprire una fase nuova nella vita della Chiesa, i cui semi germoglieranno con San Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e soprattutto con papa Francesco. "Non buttò via nemmeno un minuto – scrive Antonio Preziosi – e questo rende il suo pontificato ancorchè breve, veramente indimenticabile". Il libro è edito da Cantagalli e da Rai Libri.

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CICLISMO: GIRO2019. VERONA SI INCHINA A CARAPAZ, CORSA E’ SUA

VERONA (ITALPRESS) – Ciò che sembrava impossibile è diventato reale. Richard Carapaz ha vinto l'edizione numero 102 del Giro d'Italia, mantenendo anche a Verona il comando della classifica generale davanti a Vincenzo Nibali. Sul podio, in extremis, sale Primoz Roglic, che ha scavalcato Mikel Landa, quarto. A decretare il primo e dunque storico trionfo di un corridore ecuadoregno al Giro, la cronometro di 17 chilometri: è stata l'Arena di Verona ad accogliere Carapaz, che all'arrivo ha sciolto tre settimane di tensione in un pianto liberatorio e ancora incredulo. Può partire la festa anche in Ecuador per lo scalatore di El Carmelo, che ha compiuto 26 anni lo scorso 29 maggio: nessun colpo di scena nella 21esima e ultima tappa della corsa rosa 2019 vinta dallo statunitense Chad Haga, che con il tempo di 22"07 ha preceduto i due corridori della Lotto, Victor Campenaerts e Thomas De Gendt. Quarto invece Damiano Caruso. Nibali ha fatto quel che ha potuto ("nessun rimpianto, penso di aver fatto un bel Giro", ha detto lo Squalo), chiudendo la crono al nono posto e riducendo il distacco di 49 secondi, con un gap complessivo di 1'05" da Carapaz. Sul podio sale anche Roglic che beffa dunque Landa. Quella di Verona è stata anche la giornata di Haga, pure lui in lacrime man mano che gli avversari si riducevano e il primato si consolidava. Il texano della Sunweb, 31 anni ad agosto, si è ripreso dopo il terribile incidente del gennaio 2016, in cui fu investito assieme ad altri cinque durante un allenamento in Spagna.

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SALVINI: “NON HO RICHIESTO INCONTRO CON PAPA, MA NE SAREI ONORATO”

ROMA (ITALPRESS)- "E' vero che nessuno ha mai chiesto un incontro

al Papa, ne sarei onorato, ma non l'ho ancora richiesto". Il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini,

ospite di "Non e' l'arena" su La7, conferma di non avere mai richiesto un'udienza al Pontefice, come d'altronde aveva fatto sapere ai giornalisti lo stesso Francesco sul volo di ritorno dalla Romania. Salvini, in diretta tv ha parlato dello stato di salute del governo, delle polemiche sul 2 giugno e di tav. Augurandosi di ottenere un risultato già questa settimana: "Continuo a non rispondere agli insulti che mi fanno, spero che ora i no si trasformino in si, spero che il decreto sicurezza bis, già pronto, sia approvato in questa settimana. Io voglio un'Italia che sogna". "Io – ha aggiunto – supero le critiche, vado oltre, penso ci sia spazio per costruire e vado avanti, il lavoro è pronto, le riforme sono pronte, la revisione delle regole europee, le idee ci sono, un'idea di Italia che torna a crescere". "Se ogni giorno ti senti dare del cretino, poi mi passa la voglia di sorridere- ha però osservato Salvini – ma sono convinto che da domani i no diventeranno i si". Netto il suo punto di vista sulla Tav: "In Piemonte ha stravinto la Lega e governa il centrodestra, nel contratto c'è scritto di rivedere il

contratto, un'opera che fa bene al paese, non è un capriccio di

Salvini, conto che prevalga il buonsenso e non l'ideologia". Il leader della Lega è tornato sulla polemica legata alla giornata del 2 giugno, e che lo ha visto contrapposto al presidente della Camera Roberto Fico: "Dire che oggi era la festa dei rom e dei migranti era una mancanza di rispetto verso uomini e donne che hanno dato la vita, oggi era la festa di tutti gli italiani. Da Fico una polemica gratuita – ha aggiunto Salvini- oggi è la festa dell'unità: più forti e più uniti siamo e più forte è l'Italia". Salvini ha poi tirato fuori un crocefisso: "Me l’ha regalato una signora poco fa: 'Che San Benedetto ci aiuti e ci protegga' mi ha detto".

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CALCIO: SERIE B. VERONA RIBALTA CITTADELLA ED E’ PROMOSSO IN A

VERONA (ITALPRESS) – Il Verona torna in Serie A dopo un anno in cadetteria. Nella finale di ritorno dei play-off di Serie B 2018-2019, i gialloblù ribaltano la gara d’andata e si impongono per 3-0 sul Cittadella con le reti di Zaccagni, Di Carmine e Laribi. Sfuma sul più bello, invece, il sogno della prima storica promozione in massima serie per i granata che non riescono a proteggere il 2-0 maturato al Tombolato con la doppietta di Diaw e terminano il match con la doppia inferiorità numerica.

Il Verona, sospinto dagli oltre 20.000 spettatori presenti al Bentegodi, parte forte e al 27’ passa in vantaggio. Faraoni e Di Carmine combinano di prima al limite dell’area, Zaccagni si inserisce con i tempi giusti e davanti a Paleari non sbaglia. La chiave di volta della sfida arriva al 62’ con l’arbitro Piccinini che sventola, probabilmente in maniera troppo severa, il secondo giallo a Parodi per un intervento in ritardo su Bianchetti. Il Cittadella resta in 10 e Venturato si copre sostituendo Moncini con Cancellotti, il Verona aumenta invece il peso offensivo inserendo Pazzini al posto di Henderson. Al 69’, quindi, i gialloblù trovano la via della rete con una magia di Di Carmine, a segno di tacco sul cross basso di Vitale. Il Cittadella perde la testa, resta addirittura in 9 per il doppio giallo a Proia e all’83’ subisce il colpo del ko: Pazzini serve in profondità Laribi che salta Paleari e insacca a porta vuota per il 3-0, dando il via alla festa con qualche minuto d’anticipo.

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CRAC DA 4 MILIARDI DEL GRUPPO MARENCO, 51 DENUNCIATI

TORINO (ITALPRESS) – Sono 51 le persone denunciate dalla Guardia di Finanza di Torino e Asti in merito al fallimento delle società facenti capo a Marco Marenco, 're del gas' ed ex patron dello storico marchio di cappelli Borsalino. Sono ritenute responsabili, a vario titolo, di bancarotta fraudolenta – secondo i finanzieri seconda in Italia solo a quella di Parmalat – ai danni di 12 aziende del gruppo, operanti nei settori dell’import-export di gas naturale e della produzione di energia elettrica. Nel corso dell’inchiesta sono stati anche sequestrati beni per un valore complessivo di 107 milioni di euro.

Notificati gli avvisi di conclusione delle indagini, che hanno messo in luce un crac societario di oltre 4 miliardi di euro, nonchè condotte distrattive per circa 1 miliardo e 130 milioni di euro.

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GOVERNO, CENTINAIO “AUSPICO CHE CONTE FACCIA UN MIRACOLO”

ROMA (ITALPRESS) – "Auspico che il presidente Conte faccia un miracolo. Continuo a essere dell'idea che la campagna elettorale è finita e i toni si devono abbassare, perché se si vuole andare avanti si devono abbassare, e bisogna parlare di cose concrete. Il premier deve ricominciare a far parlare la politica, e soprattutto i due contraenti del contratto, di cose concrete e creare un'agenda di governo con argomenti realizzabili, concreti e che interessano agli italiani". Così, ospite a 'Circo Massimo' su Radio Capital, il ministro delle Politiche agricole e del turismo Gian Marco Centinaio. "Da parte nostra c'è la buona volontà, ma se non ci dovessero essere le condizioni, se non si riesce a mettersi d'accordo, non vedo alternativa a elezioni. In Parlamento non ci sono numeri per governo con Berlusconi e Meloni, sennò l'avremmo già fatto", aggiunge.

Centinaio non è spaventato dalle elezioni a settembre: "Siamo pronti. Non ci spaventavano neanche a luglio un anno fa, quando non si riusciva a trovare un governo, poi abbiamo dovuto, e sottolineo dovuto, fare un governo perché c'era lo spread che saliva e tutti avevano chiesto a M5S e Lega di fare il governo, tranne il Pd. E noi il governo l'abbiamo fatto. Ma anche un anno fa eravamo pronti alle elezioni".

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F.1: GP CANADA. VETTEL ASSICURA “DARO’ IL MASSIMO PER FARE BENE”

ROMA (ITALPRESS) – "Quella del Canada è una delle corse più attese della stagione da parte di noi piloti". Sebastian Vettel scalda i motori in vista del 50esimo Gran Prmeio del Canada, che si disputerà domenica. "Gareggiamo su un'isola che si trova nel cuore di Montreal, un luogo fantastico, pieno di appassionati che garantiscono un’atmosfera unica – spiega il pilota tedesco della Ferrari – La parte finale di solito è decisiva: al grande tornante la frenata va eseguita alla perfezione così da avere un’uscita ottimale e riuscire a portare tutta la velocità sul lungo rettilineo che immette in corsia box o porta all’ultima chicane. In questo punto si può provare ad effettuare dei sorpassi. Lo scorso anno sono partito in pole position e ho vinto la corsa – ricorda Vettel – a 40 anni di distanza dal successo di Gilles Villeneuve. Darò il massimo per fare bene". "Il Gran Premio del Canada ci offre un'occasione in più per cercare di portare a casa un buon risultato – le parole dell'altro pilota della Rossa, il monegasco Charles Leclerc – Dobbiamo lavorare al meglio per riuscire a preparare la vettura fin nei minimi dettagli così da poterne estrarre il massimo potenziale".

(ITALPRESS).

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