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SALVINI “CON CORAGGIO ITALIA PRIMA POTENZA ECONOMICA IN UE”

ROMA (ITALPRESS) – "Questo è il miglior messaggio ai mercati internazionali, alle Borse, ai signori dello spread, agli investitori: questa è l'Italia, l'Italia del sì su cui investire, l'Italia del fare, del coraggio". Lo ha detto il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, nel corso dell’inaugurazione del primo tratto della superstrada Pedemontana Veneta, tra la A31 Valdastico e Breganze, in provincia di Vicenza. "Troppi dubbi, troppi forse, troppi vediamo, troppi valutiamo. Intanto – ha aggiunto – gli altri corrono, accelerano, noi cresciamo dello 0,1%. Oggi questa opera ci dice che l'Italia non merita una crescita dello zero virgola, se abbiamo coraggio noi torniamo a essere la prima potenza economica dell'Ue".

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IMPRESE, RALLENTA TENDENZA A DELOCALIZZARE ALL’ESTERO

ROMA (ITALPRESS) – Nel periodo 2015-2017 il 3,3% delle medie e grandi imprese ha trasferito all'estero attività o funzioni svolte in Italia, contro il 13,4% del periodo 2001-2006. Analogo trend in Europa. Tra le imprese che hanno delocalizzato, il 69,3% ha trasferito all'estero attività o funzioni di supporto dell'attività principale, il 43,4% l'attività principale. Lo rende noto l'Istat. Riduzione della pressione fiscale (84,5% delle imprese), politiche per il mercato del lavoro (79%) e incentivi per Innovazione, Ricerca e Sviluppo (70,9%) sono tra i fattori indicati da medie e grandi imprese per scegliere di riportare in Italia attività o funzioni svolte all'estero.

L'internazionalizzazione ha interessato più diffusamente le imprese industriali (4,2%) rispetto a quelle operanti nel settore dei servizi (2,3%). In particolare, nel settore manifatturiero sono le industrie ad alta e medio-alta tecnologia a trasferire all'estero, con percentuali pari rispettivamente all'8,5% e al 6,6%. La dimensione aziendale e l'appartenenza a gruppi di impresa rappresentano fattori importanti per tale scelta. Delocalizza all'estero il 5,6% delle grandi imprese contro il 2,9% delle medie e il 4,6% delle imprese appartenenti a gruppi contro lo 0,6% delle imprese indipendenti.

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SCHERMA: MATTARELLA FESTEGGIA 110 ANNI FIS “ITALIA ORGOGLIOSA DI VOI”

PALERMO (ITALPRESS) – "La scherma è inserita pienamente nella società del nostro Paese: ne fa parte totalmente. È uno sport genuino, non è un mondo artificiale'. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha omaggiato la scherma italiana nel giorno della festa per i 110 anni di storia. A Palazzo dei Normanni sede dell'Ars a Palermo, città che ospiterà la 100esima edizione degli Assoluti, il Capo dello Stato ha presenziato alle celebrazioni per la ricorrenza di un "mondo, quale quello della scherma che è affascinante e si fonda sulla passione che fa accettare e superare i sacrifici e gli impegni che lo sport richiede. La prestazione sportiva – ha continuato il Capo dello Stato – è realizzata insieme all'avversario, nel rispetto massimo dello stesso. Ricordo una strepitosa rimonta di Valentina Vezzali al Mondiale di Catania: senza l'avversario questo non sarebbe stato possibile". Il Presidente della Repubblica si è poi aperto ai ricordi che lo legano alla scherma. "Non sono mai stato estraneo alla scherma – ha detto il Capo dello Stato -. Ricordo le medaglie di Irene Camber ad Helsinki 1952, quando si seguiva alla radio. Ho seguito i successi di Valentina Vezzali e di Bebe Vio adesso grazie ai nuovi mass media. Apprezzo la scherma perché è riuscita a mantenere inalterati i suoi valori. Non è senza significato che l'istruttore sia chiamato Maestro: c'è un valore pedagogico fondamentale in questo sport". Le parole di Mattarella rappresentano il manifesto che compendia 110 anni di storia della Federazione Italiana Scherma. Anni di successi, trionfi e medaglie che rivivono nella mostra 'Un TesOro Italiano' che espone le medaglie d'oro vinte dagli atleti di scherma ai Giochi Olimpici e Paralimpici della storia e tutte quelle conquistate dagli atleti siciliani nelle varie edizioni olimpiche e paralimpiche. Il Capo dello Stato, con sguardo attento ed appassionato, è stato il primo visitatore della mostra, si è fermato dinanzi ogni teca ricevendo dal Presidente della Fis Giorgio Scarso, indicazioni, aneddoti e ricordi legati a ciascun momento della storia della scherma azzurra. Il Presidente Mattarella ha poi incontrato alcuni dei campioni presenti sia fisicamente che con le proprie medaglie: da Irene Camber, prima donna italiana a vincere una medaglia d'oro, a Maurizio Randazzo, sino a Valentina Vezzali ed a Carola Mangiarotti, figlia dell'azzurro più medagliato della storia.

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PIL, PER CONFINDUSTRIA SCENARIO RESTA FRAGILE

ROMA (ITALPRESS) – Nel secondo trimestre il Pil italiano è atteso ancora debole, dopo che nel primo ha smesso di ridursi (+0,1%). Lo scenario, infatti, resta fragile. La produzione industriale è attesa in calo in aprile e in recupero a maggio; nel trimestre sarebbe in flessione. Preoccupa il basso livello degli ordini industriali domestici, pur risaliti di poco a maggio.

E' quanto emerge dai dati della Congiuntura flash del Centro Sudi Confindustria. Nel primo trimestre l’export italiano di beni e servizi è cresciuto appena (+0,2%), l’import è caduto (-1,5%), segnalando debolezza della domanda interna. Positivo il primo trimestre per gli investimenti (+0,6%), grazie a quelli in costruzioni; in calo invece quelli in impianti e macchinari. Dagli indicatori per il secondo, pochi buoni segnali. A maggio la fiducia delle imprese è risalita, tornando ai livelli di fine 2018: il recupero è marcato nelle costruzioni, molto meno nel manifatturiero. In aprile-maggio gli ordini interni dei produttori di beni strumentali sono rimasti fermi sui livelli del primo trimestre, più bassi rispetto a fine 2018. La spesa delle famiglie ha registrato un modesto +0,1% nei primi tre mesi del 2019. L’ha sostenuta l’occupazione, cresciuta a marzo (+48mila unità nel primo trimestre). Gli indicatori per il secondo forniscono segnali misti: la dinamica dei consumi resterà fiacca.

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CALCIO: CHELSEA. JORGINHO “SARRI-JUVE? PER NAPOLI SAREBBE TRADIMENTO”

FIRENZE (ITALPRESS) – "Un tradimento per i napoletani il passaggio di Sarri alla Juventus? Lo so, è normale che sia così. Il napoletano aveva e ha mister Sarri nel cuore. Sappiamo come è il popolo napoletano, molto caloroso, ti da' tutto, e quindi per loro sicuramente potrebbe essere un tradimento, perché loro sono fatti così. Però vediamo quello che succederà, non lo sappiamo”. Lo ha detto il centrocampista azzurro e del Chelsea Jorginho parlando da Coverciano, sede dove la Nazionale guidata da Roberto Mancini sta preparando la sfida contro la Grecia, valida per le qualificazioni ai prossimi Europei del 2020. “Credo che dispiacerebbe a tutti” se Sarri andasse via dal Chelsea “sia per il lavoro che ha svolto che è stato sicuramente positivo, al di là di tutte le critiche, sia perché siamo riusciti ad arrivare terzi in campionato, in finale di Coppa di Lega e a vincere l’Europa League – ha aggiunto l'ex centrocampista del Napoli – Credo che Sarri sia cresciuto molto e abbia imparato molto in Premier, non soltanto per averci allenato ma anche per essere arrivato in una grandissima squadra, una delle piu’ grandi al mondo. Aver lavorato con giocatori di un certo tipo lo ha aiutato a crescere nel suo modo di vedere e di allenare”.

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FCA: DI MAIO “DA GOVERNO ATTENZIONE E SUPPORTO”

ROMA (ITALPRESS) – "Sono in contatto con i vertici di FCA. Stiamo seguendo come Governo l’operazione FCA-RENAULT che, vista la portata, vede il nostro Paese tra i suoi protagonisti. L’obiettivo dichiarato di questa operazione è una partnership tecnologica che permetta lo sviluppo di nuovi prodotti e la crescita del comparto automotive in Europa e in Italia. Stiamo monitorando l’operazione per conoscere il notevole valore aggiunto che dovrà portare all’Italia". Lo scrive su Facebook il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio.

"Il mio auspicio è che possa creare più lavoro, portando più tecnologia e più crescita al nostro mercato dell’automotive, ma a quanto si apprende pubblicamente, le trattative sono ancora in corso. Diamo per scontato che si salvaguardino prima di tutto i lavoratori e che, piuttosto, attraverso il mantenimento e il potenziamento del piano di investimenti sugli stabilimenti italiani, questi aumentino nel prossimo futuro – aggiunge -. Lo Stato ha già supportato e supporta FCA in Italia e lo ha fatto attraverso entrambi i ministeri che ho l’onore di dirigere, sia nell’interesse dei lavoratori che dell’azienda. Lo ha fatto prima di tutto nel rispetto della tradizione di un marchio indissolubilmente legato all’Italia e alla sua storia e che ci auguriamo continui a essere rispettato, perché solo in quel caso staremmo parlando di un’operazione di crescita e sviluppo aziendale come da noi intesa".

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RAI2: FINALE “THE VOICE OF ITALY”, VENTURA TORNA ALLA DIRETTA

MILANO (ITALPRESS) – Sono quattro, uno per coach come da regolamento, i finalisti di “The Voice of Italy”, in onda il 4 giugno alle 21.05 in diretta su Rai2. Per il vincitore subito in calendario un appuntamento musicale unico, con la partecipazione ai Music Award in programma mercoledì all'Arena di Verona.

Morgan ha portato in finale Dominique Chillé Diouf in arte Diablo, Elettra Lamborghini ha scelto Miriam Di Criscio detta Miriam Ayaba, Guè Pequeno ha scommesso su Brenda Carolina Lawrence mentre Gigi D’Alessio ha portato fino in fondo la sedicenne Carmen Pierri. Gli ospiti che si alterneranno con i finalisti sul palco dello Studio 2000 del Centro di Produzione Tv Rai di Milano saranno Arisa, Holly Johnson, Lizzo, Lost Frequencies, Planet Funk, Shaggy.

“Carmen ha voce, tecnica, fisicità e l’età giusta”, ha detto il cantautore napoletano della sua finalista. L’entusiasmo ha contagiato anche Guè Pequeno, “perché finalmente ho dimostrato di saper mettere in fila qualche concetto”. E se Morgan ha confessato di aver trovato motivazioni strada facendo grazie al talento del suo Diablo col quale, spiega, tiene un atteggiamento “paterno”, la più determinata è senz’altro Elettra Lamborghini.

“Oltre al talento serve la personalità. Per questo – spiega – ho portato Miriam in finale”. Per tutti i concorrenti oltre l’incognita del televoto, ci sarà anche la tensione della diretta, la prima di tutta l’edizione. Una tensione che, a sorpresa, coinvolge anche la navigata Simona Ventura. “Per me è un ritorno alla diretta dopo tanto tempo e sento questa prova come Liverpool-Tottenham, la finale di Champions”, ammette la conduttrice che non si sbilancia sul futuro che potrebbe vederla al timone di “Pechino Express” al posto di Costantino della Gherardesca. “Credo che la Rai si sia liberata dei reality troppo presto. Questo è un momento molto problematico. Ne parleremo da dopodomani in poi”, taglia corto dicendosi soddisfatta degli ascolti. “The Voice arriva ultimo nella stagione dei talent in una rete generalista. Anche mia figlia 13enne lo guarda anche se su YouTube e non sulla tv ed è bello così, perché la tv deve essere includente”, dice ringraziando anche i coach per la loro professionalità. “Se ci sono state polemiche – conclude – non le abbiamo fatte vedere”.

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CONTI PUBBLICI, A MAGGIO FABBISOGNO 900 MILIONI

ROMA (ITALPRESS) – A maggio 2019 il saldo del settore statale si è chiuso, in via provvisoria, con un fabbisogno di 900 milioni, in diminuzione di circa 7.000 milioni rispetto al corrispondente mese dello scorso anno (7.943 milioni). Il fabbisogno dei primi cinque mesi dell’anno in corso presenta un valore pari a 32.525 milioni, in riduzione di circa 5.500 milioni rispetto a quello registrato nel periodo gennaio-maggio 2018. Lo rende noto il ministero dell'Economia e delle Finanze.

"Il risultato del mese di maggio 2019 ha beneficiato, dal lato degli incassi, di un aumento di circa 3.400 milioni dovuti, quasi esclusivamente, al pagamento dei premi INAIL in autoliquidazione 2018-19, slittato da febbraio a maggio sulla base di quanto disposto dalla Legge di Bilancio per il 2019 al fine di consentire all’Istituto l’applicazione delle nuove tariffe dei premi oggetto di revisione come previsto dalla Legge di Bilancio per il 2019 – commenta il Mef -. Al risultato positivo ha contribuito una contrazione dei pagamenti di circa 3.600 milioni, dovuta principalmente alla minore spesa per stipendi (-1.000 milioni) rispetto all’anno precedente, anno in cui sono stati pagati gli arretrati per i rinnovi contrattuali, e alle minori spese delle amministrazioni centrali (-900 milioni). La spesa per interessi sui titoli di Stato presenta un lieve aumento rispetto all’anno precedente per circa 230 milioni".

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