MILANO (ITALPRESS) – Un Paulo Fonseca decisamente più rilassato si è presentato oggi in conferenza stampa, alla vigilia della gara di campionato contro il Cagliari, in trasferta, che segue il bel successo ottenuto in Champions League contro il Real Madrid. “Sarà una gara completamente diversa quella di domani”, ha spiegato il tecnico del Milan, precisando che “Leao sarà titolare” e che al posto dell’indisponibile Morata giocherà dal primo minuto il 16enne Francesco Camarda. “E’ importante confermare le cose buone viste in Champions e giocare con lo stesso spirito e lo stesso coraggio. Dovremo avere l’atteggiamento giusto però per vincere in Sardegna. Tutte le partite sono importanti. Dobbiamo tornare concentrati sul campionato e fare le cose corrette per ottenere un buon risultato”, ha affermato Fonseca. “Morata ha avuto uno scontro con Pavlovic: sta bene, ma non è pronto per giocare domani. Leao sarà in campo dal primo minuto. Ha fatto una buona partita contro il Real. Io ho detto che poteva fare anche meglio e fare alcune scelte migliori. Dobbiamo capire tutti che a Cagliari sarà una partita totalmente diversa per Rafa, con una marcatura individuale, senza lo spazio avuto a Madrid. Mi aspetto che Rafa possa confermarsi allo stesso livello visto in Champions”, ha spiegato ancora il tecnico portoghese. Infine, la notizia a sorpresa: “Domani giocherà Camarda, che ha grandi qualità. Lavora tutti i giorni bene con noi. Nel club crediamo tanto in lui. Io ho fiducia totale in lui. L’età non conta. Morata in questo momento ha un ruolo molto specifico: non è sempre un attaccante, ma tante volte è un giocatore che sblocca le linee di passaggio. Penso che Camarda in questo momento è più pronto di Abraham per fare questo ruolo. E devo dire che Abraham non è al meglio. Jovic? E’ dentro il progetto. Il problema è che non sta bene fisicamente. Non sarà con noi domani”.
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Fonseca “Concentrati sul Cagliari, Leao e Camarda titolari”
Conte “Inter la più forte ma il Napoli vuole restare primo”
CASTEL VOLTURNO (CASERTA) (ITALPRESS) – “Il ritorno a San Siro da capolista? Sicuramente fa sempre un certo effetto tornare dove si è lavorato duramente. E’ un carico di emozioni perchè comunque torni indietro nel tempo e quindi è inevitabile che ti riaffiorano alla mente tanti episodi. E’ un bell’effetto. Sono stati due anni felici. Nel primo siamo arrivati secondi perdendo la finale di Europa League. Nel secondo abbiamo vinto lo scudetto. E’ stata una bellissima esperienza che porto dentro di me”. Sono le parole di Antonio Conte nella conferenza stampa di presentazione di Inter-Napoli in programma domenica sera al Meazza. “Le parole di De Laurentiis che effetto hanno sull’ambiente? Non le ho lette. Poi qualsiasi cosa dice un presidente un allenatore non le deve mai commentare. Bisogna ascoltare e andare avanti. L’ho visto la settimana scorsa e non mi ha detto niente. Sono al di sotto del presidente”, ha detto ancora Conte che tornando sul posticipo di domenica si è soffermato sul valore della squadra campione d’Italia. “Sono tre punti importanti per noi e per l’Inter. E’ inevitabile che affrontiamo una squadra che oggi, per tutto quello che ha dimostrato negli ultimi anni, è la più forte. Hanno lavorato benissimo. Sono in una posizione più alta rispetto a tutte le altre antagoniste. Sono cresciuti tutti in maniera esponenziale. Ma ci sarà da giocare una partita. Non andiamo a sventolare la bandiera bianca. Ci giocheremo le nostre carte. Stiamo preparando la gara in maniera importante come facciamo con tutte le altre. Non lasciamo i tre punti prima ancora di giocare. Ci misureremo con la migliore del campionato. Ci arriviamo da primi in classifica. L’obiettivo è quello di rimanerci”. Sarà una partita particolare anche per Lukaku, grande ex che non sta vivendo il suo miglior momento. “Preoccupato per il suo rendimento? Ogni santa conferenza pre e post c’è sempre la domanda su Romelu. La crescita di Lukaku dipende dalla squadra, ma non vale solo per lui. Il singolo non è mai così determinante per spostare dei valori. Poi ci sono i singoli che devono essere esaltati. Il connubio di queste due cose ci deve portare lontano”, ha chiarito Conte che, a proposito di giocatori importanti per l’economia della squadra, ha parlato di Lobotka. “Conosciamo tutti la qualità e il valore di Lobo. Detto questo noi dobbiamo essere bravi a creare qualcosa che possa sopperire alle singole assenze. Penso che Gilmour abbia fatto molto bene. Come dico sempre non mi sentirete mai lamentarmi del fatto che manca questo o quello. Abbiamo cercato di fare una rosa ampia per sopperire a qualche infortunio. Lobotka lo abbiamo gestito. Sta bene, ha recuperato ed è a disposizione. Che poi possa partire dall’inizio è da valutare”. Il Napoli si presenta al Meazza dopo la sconfitta casalinga contro l’Atalanta. “E’ stata una settimana normale di lavoro. Non solo da un punto di vista tattico o fisico ma anche dal punto di vista dei video. Analizziamo le cose dopo una vittoria figurarsi dopo la sconfitta. Ci sono tante cose da valutare e capire perchè c’è stato questo inciampo. I ragazzi hanno voglia di lavorare e allenarsi”, ha concluso Conte.
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Primo derby della Mole per Thiago Motta “Sensazioni buone”
TORINO (ITALPRESS) – “Le sensazioni sono buone perchè vedo la squadra bene, con l’atteggiamento giusto in allenamento. Nei derby c’è sempre un’atmosfera speciale, domani daremo il massimo per fare una grande partita e portarla dalla nostra parte”. Thiago Motta mostra grande serenità alla vigilia del suo primo derby della Mole. “Ho fiducia nell’impegno di tutti, che giochi dall’inizio o a partita in corso. Entrerà al 200% in partita sia chi inizierà che chi subentrerà per dare un contributo alla squadra”, garantisce il tecnico bianconero, che però dovrà fare a meno di alcune pedine. “Douglas Luiz? Su mia richiesta è venuto con noi a Lille ma anche ieri in allenamento non si è ancora sentito al 100% e ho deciso di non rischiarlo domani. Non ci saranno nemmeno Nico Gonzalez che avrà bisogno di un pò più tempo, e Adzic che ha avuto un piccolo problema”. La Juve non perde un derby dal 2015 “ma il passato conta pochissimo, conta domani quando l’arbitro fischierà l’inizio della partita. Dovremo competere al massimo e cercare di imporre il nostro gioco contro una squadra pericolosa nelle ripartenze. Serve una grande partita per ottenere il risultato che vogliamo”. Nessun indizio su quale braccio andrà stavolta la fascia di capitano. “Cosa deve avere per me un capitano? Tutto. La fascia è qualcosa di straordinario, che va a chi sa trasmettere quello che vogliamo, a chi sa dare l’esempio e chi l’ha indossata aveva queste caratteristiche”, ha ribattuto Motta, che alla Juve sente di essere nel posto giusto al momento giusto. “Se ho accettato un impegno così è perchè non voglio essere di passaggio, anzi, voglio rimanere tanti anni. Ma penso solo al quotidiano, a quello che devo fare, a provare a fare le cose giuste cercando di fare del mio meglio e anche qualcosa in più. Tutto il resto arriverà e sarò comunque soddisfatto perchè avrò fatto quello che devo fare. E’ quello che chiedo anche ai miei ragazzi e quando vedo in loro questo atteggiamento sono contento, significa che siamo nella direzione giusta”.
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Ue, Meloni “Sappiamo cosa fare, domanda è sulle risorse agli Stati”
ROMA (ITALPRESS) – “Ci sono molte sfide e più o meno noi sappiamo cosa dobbiamo fare, la grande domanda alla quale dobbiamo rispondere è se vogliamo dare gli strumenti agli Stati membri per centrare gli obiettivi delle strategie che ci troviamo di fronte. Su tutte il tema delle risorse è certamente la questione che va affrontata. Secondo me, è il vero dibattito e l’elemento centrale sul quale intendo concentrarmi”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso di un punto stampa dal Consiglio europeo informale di Budapest. “A me pare che l’Europa debba trovare una quadra e prendere le misure di se stessa perchè poi sembra che scopriamo dei dibattiti oggi. Penso al tema della competitività, dei dazi o altro, ma ricordo che il dibattito sulla competitività europea è iniziato mesi fa e che ebbe un’impennata all’indomani del piano imponente degli aiuti di Stato dell’amministrazione Biden”, ha aggiunto.
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Mattarella “No tentazioni ritorno a mondo di blocchi contrapposti”
ROMA (ITALPRESS) – “Questo modo di porsi gli uni di fronte agli altri è un metodo fecondo, porta alla costruzione di un comune patrimonio. E’ una riflessione, un atteggiamento, che spinge a evadere tentazioni di ritorni anacronistici a un mondo di blocchi contrapposti. Gli italiani, membri fondatori dell’Unione Europea, sono sostenitori dell’importanza dei fenomeni aggregativi tra Paesi che condividono interessi o sensibilità. Ma non contrapposte ad altri”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo al forum culturale Italia-Cina alla presenza del presidente della Repubblica cinese Xi Jiping.
“Anzi, occorre sempre preservare un’interlocuzione costruttiva, per quanto lontani o diversi siano gli altri, senza alzare ingiustificati steccati. E’ il senso del multilateralismo, fondato su regole certe, condivise e per tutti vincolanti. Occorrono buona fede e buona volontà, e la convinta adesione a norme fondamentali di convivenza. Ad esempio, la norma che vieta l’uso – e anche la sola minaccia – della forza nei rapporti fra gli Stati”, ha aggiunto.
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Informazione, l’agenzia Italpress sigla un accordo con il Governo serbo
ROMA (ITALPRESS) – L’Ufficio per la diplomazia pubblica e culturale del Governo della Repubblica di Serbia, e l’Italpress, una delle principali agenzie di stampa italiane, hanno siglato una partnership per promuovere la collaborazione attraverso lo scambio di notizie e contenuti multimediali nel settore della diplomazia pubblica e culturale, la promozione di attività, l’organizzazione di eventi e la collaborazione su progetti comuni. 
L’accordo è stato firmato a Belgrado, nella sede del Governo Serbo, dal direttore dell’Office for Public and Cultural Diplomacy della Repubblica Serba, Arnaud Guyon e dal direttore e fondatore dell’Agenzia Italpress Gaspare Borsellino, alla presenza dell’Ambasciatore Italiano in Serbia Luca Gori e del presidente dell’Associazione dell’Amicizia tra Serbia ed Italia, Jovan Palalic. 
Per l’Italpress si tratta di un ulteriore passo verso l’internazionalizzazione. L’agenzia nata 36 anni fa a Palermo può contare oggi su redazioni e studi televisivi anche a Roma e Milano e su una presenza capillare nei principali paesi europei, nel bacino mediterraneo e negli Stati Uniti con corrispondenti e collaboratori a New York e Washington.
“Questo accordo è solo l’inizio di una nuova e proficua collaborazione con l’Italpress – ha affermato Guyon – ed è parte del progetto che vuole diffondere e migliorare l’immagine della Serbia all’estero”. 
“Oggi per Italpress è un momento importante, sono emozionato e orgoglioso di questo accordo – ha detto Gaspare Borsellino -. L’Italpress è nata 36 anni fa in Sicilia, nel Sud dell’Italia, oggi è una realtà nazionale e da qualche anno anche internazionale. Lo scorso anno abbiamo aperto a Washington il primo ufficio di corrispondenza in America, e da qualche mese lavoriamo molto sul versante dei Paesi del Nord Africa e Medio Oriente. E oggi ci troviamo qui perchè vogliamo consolidare la nostra presenza nei Balcani e prevediamo che Belgrado possa diventare l’hub per tutta l’area balcanica. Sono convinto che con questo nuovo accordo possiamo continuare a crescere nell’informazione sia dall’Italia verso i Balcani e viceversa – ha aggiunto – per creare un ponte tra questi due Paesi”.

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A Buccheri la fibra ottica di Open Fiber rilancia turismo e impresa
BUCCHERI (SIRACUSA) (ITALPRESS) – La fibra ottica FTTH negli ultimi anni sta contribuendo al rilancio delle aree dell’entroterra della Sicilia, permettendo a molti Comuni di cogliere le opportunità offerte dalla transizione digitale. Un grande progetto infrastrutturale che Open Fiber sta portando avanti per accelerare la crescita economica e sociale di piccoli centri urbani come quello di Buccheri, in provincia di Siracusa, uno dei più Borghi più Belli d’Italia dove oggi la rete è in vendibilità in oltre 1600 unità immobiliari tra abitazioni, imprese, attività commerciali, strutture ricettive, scuole e uffici pubblici.
Grazie alla fibra ottica FTTH (“Fiber to the Home”, la fibra ottica fino agli edifici), infatti, a Buccheri è possibile navigare su Internet con altissime prestazioni alla pari delle grandi e medie città. Un traguardo reso possibile dal Piano Banda Ultra Larga che oggi lo rende un “Borgo Smart”. Il processo di digitalizzazione e i sistemi di lavoro flessibili, infatti, possono rappresentare una possibile azione di contrasto del fenomeno dello spopolamento delle aree interne siciliane, migliorandone l’attrattività per quanti hanno la possibilità di lavorare da remoto e favorendo lo sviluppo di imprese locali in grado di sfruttare l’infrastruttura digitale a disposizione. Buccheri è una delle 24 tappe siciliane dell'”Open Fiber Tour”, il viaggio che da giugno l’azienda di telecomunicazioni – con la collaborazione delle Amministrazioni comunali – sta conducendo insieme agli Operatori Partner per illustrare agli utenti le potenzialità della fibra ottica FTTH.
“I vantaggi di una rete ultraveloce consente alla comunità di Buccheri di usufruire di una connettività stabile e performante per diversi utilizzi, dal lavoro allo svago, così come per le imprese di migliorare il posizionamento sui mercati – dice Gabriella Penzo, del team Vendite Mercato Residenziale di Open Fiber -. Un recente studio della società di consulenza Deloitte conferma che l’evoluzione della copertura della Banda Ultra Larga nei Borghi più Belli d’Italia è in forte crescita negli ultimi anni, sia considerando i Comuni sia le unità immobiliari coperte. Ad oggi il 63,9% dei borghi gode di una copertura FTTH. Una percentuale molto rilevante se si considera che solo nel 2019 questa arrivava solo al 2,2%. Questo dato evidenzia l’azione di Open Fiber per contrastare il divario digitale che riguarda molti piccoli Comuni che si sono ripopolati, scommettendo sul turismo e nuove forme di accoglienza – aggiunge Penzo -. Questi centri urbani sono un esempio di quella rinascita che può attuarsi solo quando le distanze si azzerano grazie alla banda ultra larga e alle tecnologie”.
Che la fibra ottica sia un ottimo alleato per il business delle imprese lo dimostra la storia de ‘La Cava Fiorità, un’impresa che a Buccheri che si occupa di progettazione, realizzazione e manutenzione del verde pubblico e privato e con diverse commesse con le aziende del Petrolchimico del Siracusano. L’azienda amministrata da Leandro Pepe fino a qualche tempo fa non era raggiunta dalla fibra ottica, con evidenti ripercussioni sulle normali attività degli uffici come, ad esempio, gestire la posta elettronica.
“L’arrivo della fibra ottica ci ha permesso di migliorare la qualità del lavoro, perchè inizialmente lavoravamo con il supporto di una parabola. Ma con il maltempo spesso avevano problemi di navigazione e questo rendeva tutto difficile – dice Salvatore Pepe, responsabile tecnico e progettista de La Cava Fiorita -. Oggi grazie alla fibra ottica di Open Fiber abbiamo la giusta velocità che serve ad una azienda per essere competitiva sul territorio. La nostra ditta partecipa a diverse gare d’appalto dove la puntualità delle scadenze per la presentazione dell’offerta è fondamentale, altrimenti si rischia di rimanere esclusi per pochi secondi di ritardo a causa di una connessione lenta e poco affidabile. Basti pensare che prima dell’arrivo della fibra mandavamo un nostro dipendente al Comune per partecipare alle gare e, con l’ausilio di una ricetrasmittente, verificavamo a distanza che l’offerta inviata telematicamente fosse stata effettivamente recapitata. Un ostacolo che la presenza della rete FTTH ci ha permesso di superare”.
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Il Genoa si salva nel recupero, Como beffato: 1-1 a Marassi
GENOVA (ITALPRESS) – In un insolito giovedì di campionato, Genoa e Como pareggiano per 1-1 al Ferraris, al termine di una partita piuttosto tesa. Alla rete di Da Cunha nel primo tempo ha risposto Vogliacco nel finale. Un punto prezioso per il Genoa, ma che ha il sapore della beffa per la squadra di Fabregas, dominante per lunghi tratti. E’ proprio il Como, infatti, a partire subito forte, macinando occasioni da gol per tutto il primo tempo e imponendo il proprio possesso palla. Al 17′ a sbloccare la partita ci pensa Da Cunha, alla prima gioia in Serie A. Nasce tutto da un’ingenuità di Pinamonti che si fa scippare il pallone sulla trequarti: Paz appoggia così per il trequartista francese, che con un destro ad incrociare batte Leali. Dopo l’1-0 i lariani sfiorano il raddoppio in più occasioni, peccando di precisione. La manovra del Genoa, invece, è troppo lenta e macchinosa: nonostante la tanta sofferenza, però, i ragazzi di Gilardino riescono comunque ad impensierire la non irreprensibile retroguardia del Como. Al 35′, dopo la parata di Leali su Fadera, su azione di contropiede Ekhator si ritrova solo davanti a Reina: il portiere spagnolo legge il tentativo di pallonetto dell’avversario, rimanendo in piedi e parando senza problemi. Successivamente Pinamonti di testa va a centimetri dal pareggio. Nella ripresa Gilardino inserisce Miretti e ridisegna la squadra con la difesa a quattro. Poco prima del sessantesimo il match viene momentaneamente interrotto per circa due minuti, a causa dell’intemperanza di alcuni tifosi del Genoa, contrariati da qualche decisione arbitrale: su uno degli assistenti di Rapuano piovono degli oggetti dalle tribune. In generale il secondo tempo viene giocato su ritmi più bassi e i contrattacchi dei rossoblù si rivelano inconsistenti. Il Como prova in più occasioni a colpire in contropiede e al 67′ viene annullato un gol a Cutrone per fuorigioco: sono tante le palle gol buttate alle ortiche dai ragazzi di Fabregas, poco lucidi nel cercare il 2-0. A venti minuti dalla fine Gilardino si gioca anche la carta Balotelli, ma la produzione offensiva del Grifone rimane sterile. Serve allora una palla inattiva per regalare un punto ai padroni di casa. Nel corso del secondo minuto di recupero, da corner, dopo la spizzata di Pinamonti, ci pensa Vogliacco a siglare l’1-1. Il Como alla fine paga i tanti errori sottoporta e non riesce a rialzarsi dai tre ko consecutivi.
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