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Medio Oriente, Schlein “Governo chieda embargo totale armi a Israele”

ROMA (ITALPRESS) – “Abbiamo tutti condannato con forza l’attacco all’Unifil, chi attacca l’Onu attacca il mondo, non è solo inaccettabile ma è un punto di non ritorno nell’attacco sfrontato al multilateralismo e anche all’Italia e non si capisce se pensa di poter fermare Netanyahu con le telefonate o con atti concreti. Chiediamo al governo di unirsi agli altri governi europei che stanno chiedendo l’embargo totale all’invio di armi a Israele da parte di tutti i Paesi”. Così la segretaria del Pd, Elly Schlein, dopo le comunicazioni del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del Consiglio europeo del 17 e 18 ottobre.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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Mattarella “Vigili del fuoco indispensabili per sicurezza Paese”

ROMA (ITALPRESS) – “E’ un piacere incontrarvi. Sapere che c’è in cielo qualcuno che vigila sulla sicurezza è rassicurante per tutti noi, grazie per quello che fate”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando al Quirinale una rappresentanza della componente aeronautica del Corpo dei Vigili del Fuoco, in occasione del 70esimo anniversario.
“Il corpo dei reparti di volo dei Vigili del fuoco è uno strumento di eccellenza della Repubblica, con una grande quantità di interventi richiesti, già oltre mille in questi primi dieci mesi dell’anno. Questa è un’occasione per ringraziarvi per quanto fate. E’ indispensabile la vostra attività – ha aggiunto il capo dello Stato -. Gli incendi funestano di frequente il nostro Paese e gli interventi di soccorso sono un indispensabile elemento della sicurezza. La vostra è una componente essenziale del corpo dei Vigili del fuoco, che richiede amore per il volo, perizia, specifica professionalità nelle operazioni di spegnimento degli incendi. Ringrazio tramite voi l’intero corpo dei Vigili del fuoco, anche rinnovando il cordoglio per i tanti che hanno perso la vita nel servizio o per chi è rimasto con difficoltà fisiche”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

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Calenda “Meloni chiede responsabilità opposizioni, ma servono atti”

ROMA (ITALPRESS) – “Finisce un pò come al solito, con il governo che ci dice che noi siamo con gli scafisti, addirittura contro l’Europa giusta, quella interdipendente. Il problema di questa discussione tenuta in questi toni è che possiamo andare avanti a rinfacciarci tante cose. In quest’Aula chiede responsabilità alle opposizioni, la mia domanda è: cosa succede se le opposizioni responsabili chiedono di condividere il piano strutturale di bilancio, di discuterne i principi? O quando le opposizioni chiedono di discutere la questione disastrosa dell’automotive che va risolta a livello europeo? Lei chiede molta responsabilità, ma la responsabilità non è un sentimento individuale a seconda della propria utilità, bisogna fare atti concreti o si cade in slogan da una parte e dall’altra”. Così il leader di Azione, Carlo Calenda, nel corso delle dichiarazioni di voto dopo le comunicazioni in Senato del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del Consiglio europeo del 17 e 18 ottobre.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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Duro colpo alla mafia foggiana con 39 arresti, tre 41 bis

BARI (ITALPRESS) – Duro colpo per la criminalità organizzata foggiana. Nella notte l’esito di un’indagine antimafia della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari che ha coinvolto anche la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, i Servizi Centrali e Interprovinciali di Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza e i loro ulteriori organismi territoriali, ha infatti dato vita all’operazione “Mari e Monti”, che ha portato a tre provvedimenti ministeriali applicativi del regime detentivo speciale 41 bis per alcuni indagati, alla custodia in carcere per 37 indagati in tutto (tra cui una donna) e agli arresti domiciliari per altri due (di cui una donna). Alcuni di tali soggetti erano peraltro già detenuti.
Nel dettaglio, gli indagati sono stati contestati 48 diversi capi di imputazione: un’associazione mafiosa (a carico di 25 indagati), due associazioni finalizzate al traffico di stupefacenti (una a carico di 11 indagati, l’altra a carico di 10 indagati), 21 delitti in tema di stupefacenti, 11 delitti estorsivi, cinque delitti in materia di armi, nove delitti vari (rapina, furto aggravato, favoreggiamento, trasferimento fraudolento di valori, ricettazione). Il valore complessivo sottoposto a sequestro patrimoniale è invece di circa 10 milioni di euro.
Il procedimento avrebbe dovuto comprendere altre sette posizioni soggettive di esponenti della consorteria, tutti deceduti per morte violenta a causa di lesioni da colpi d’arma da fuoco. Il gip ha inoltre ritenuto di rigettare la misura nei confronti di ulteriori sette indagati, dei quali due per mancanza di gravità indiziaria e cinque per mancanza di attualità di esigenze cautelari (sebbene ne riconosca la gravità indiziaria).
Nel corso dell’indagine, sono stati resi 33 interrogatori da 18 differenti collaboratori di giustizia, per totali 3580 pagine. Sono state effettuate 75 intercettazioni di differenti utenze telefoniche, resi oggetto di intercettazione tra presenti 53 ambienti e intercettati 16 apparati telefonici. Sono poi stati sottoposti a videosorveglianza 22 siti, intercettati 16 colloqui carcerari (con 43 colloqui utilizzati), acquisite e versate in atti 160 pronunce giudiziarie, collegati e analizzati 26 procedimenti penali, esaminate 14 interdittive antimafia e sciolti tre comuni (Monte S. Angelo, Mattinata e Manfredonia).
Nel tempo, ci sono infine stati un elevato numero di verbali di arresto e di annotazioni di polizia giudiziaria, i sequestri di 11 fucili, nove pistole, tre ordigni esplosivi, dieci chili di materiale esplosivo, 636 munizioni, 1674 chili di marijuana, 1,3 chili di cocaina; un chilo di eroina e tre chili di hashish. Sono stati analizzati 120 soggetti per le misure patrimoniali.
Tutti questi numeri sottolineano l’importanza dell’operazione, anche alla luce del fatto che “lo stato di belligeranza permanente tra le due organizzazioni mafiose ‘Li Bergolis’ e ‘Romito-Ricucci-Lombardì”, si legge in una nota della Procura della Repubblica, “a far data dal 2009 ha originato 21 omicidi e 18 tentati omicidi, talchè è immanente il rischio di pianificazione e consumazione di ulteriori fatti di sangue. Pertanto, non sorprende che il giudice nel provvedimento cautelare definisca lo scenario associativo investigato come ‘la più allarmante criminalità organizzata del territorio pugliesè”.
“Di fronte alla cosiddetta ‘quarta mafià – ha affermato in conferenza stampa il procuratore della Repubblica di Bari Roberto Rossi – abbiamo qui davanti plasticamente la migliore risposta che lo Stato potesse dare. Abbiamo la rappresentanza di una squadra che ha agito in questo caso con una unitarietà e una forza che si sono sviluppate all’interno di un’operazione che, al di là della quantità e dei numeri, ha una qualità derivante proprio dall’aver agito su tutti i piani: su quello delle misure personali, su quello della misura di prevenzione per il recupero dell’illecito profitto, sul piano dell’aggravamento da un punto di vista della sicurezza all’interno delle carceri e poi soprattutto sul piano di una capacità di lavorare insieme tutti quanti, senza gelosie, ma con una capacità di lavoro comune”.
“Questa misura – ha spiegato il Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Giovanni Melillo – colpisce una delle organizzazioni più potenti delle mafie foggiane, oltretutto colmando un deficit di intervento repressivo che durava da una quindicina d’anni, perchè l’ultima operazione che riguardava il clan Li Bergolis risale alla fine del primo decennio del secolo. E’ stata un’indagine avviata già da alcuni anni, proseguita e sviluppatasi e via via incrementata di contributi informativi e probatori sempre più significativi. Tutto questo giustifica la raffigurazione datale oggi dal giudice, con un’ordinanza che ha accolto quasi integralmente le richieste del pubblico ministero e fotografa una realtà di straordinaria pericolosità”.
“E’ importante sottolineare – ha aggiunto – la dimostrata necessità di richiedere la sottoposizione al regime detentivo speciale per tre capi di questa organizzazione, che erano già nel regime di alta sicurezza. Le indagini hanno però dimostrato ancora una volta che il circuito penitenziario dell’alta sicurezza è inidoneo a contenere la pericolosità delle principali figure mafiose. Non si cessa di essere mafiosi una volta arrestati, il carcere è un luogo di normale operatività delle organizzazioni criminali. E’ necessario rimuovere la situazione di sostanziale dominio che le associazioni mafiose esercitano anche al loro interno. Questo è un tema di carattere generale”.

– Foto: xa2/Italpress –

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Ad agosto debito pubblico in aumento, vicino ai 3.000 miliardi di euro

ROMA (ITALPRESS) – Nel mese di agosto il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato di 11,9 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.962,5 miliardi. L’incremento è dovuto all’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (19,8 miliardi, a 65,2) e all’effetto complessivo di scarti e premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (0,2 miliardi), parzialmente compensati dall’avanzo di cassa (8,0 miliardi). Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, l’aumento del debito è riconducibile a quello delle Amministrazioni centrali (cresciuto di 12,1 miliardi); quello delle Amministrazioni locali e degli Enti di previdenza è rimasto sostanzialmente invariato. E’ quanto emerge dalla pubblicazione statistica “Finanza pubblica: fabbisogno e debito” di Banca d’Italia.
La vita media residua è rimasta stabile a 7,8 anni. La quota del debito detenuto dalla Banca d’Italia è lievemente diminuita (al 22,7%, dal 22,9 del mese precedente); a luglio (ultimo mese per cui questo dato è disponibile) quella detenuta da non residenti è leggermente aumentata (al 29,4%, dal 29,3 di giugno), mentre quella in capo agli altri residenti (principalmente famiglie e imprese non finanziarie) è rimasta stabile al 14,4%. Ad agosto le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 62,4 miliardi, in aumento del 13,4 per cento (7,4 miliardi) rispetto allo stesso mese del 2023. Nei primi otto mesi dell’anno le entrate tributarie sono state pari a 371,7 miliardi, in aumento del 5,5 per cento (19,2 miliardi) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Rispetto ai dati pubblicati lo scorso 16 settembre, il debito delle Amministrazioni pubbliche è stato rivisto al rialzo di 2,5 miliardi nel 2020, 4,6 nel 2021, 4,7 nel 2022 e 5,0 nel 2023. Oltre agli effetti della Revisione generale e dell’ordinario aggiornamento delle fonti, le nuove stime riflettono in particolare una modifica metodologica, concordata a livello europeo, nella contabilizzazione degli interessi differiti sui prestiti dello European Financial Stability Facility (EFSF) alla Grecia.

– grafico ufficio stampa Banca d’Italia –
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Mattarella “Non consentire che tornino divari territoriali”

ROMA (ITALPRESS) – “Il sistema di Welfare, frutto dei principi della Costituzione e delle scelte compiute nei decenni repubblicani, costituisce un pilastro del nostro modello sociale, oltre che un tratto essenziale della stessa cittadinanza”. Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un messaggio in occasione del Forum “Welfare, Italia”2024.
“Tuttavia – aggiunge – i servizi, le regole, gli equilibri raggiunti, non sono garantiti in astratto, ma necessitano di continuo adeguamento e rafforzamento rispetto ai mutamenti delle domande che provengono dalla società, allo scopo di assicurare ai diritti il loro irrinunciabile carattere universalistico.
L’impegno di ricerca e di proposta che si assume il Think Tank “Welfare, Italia”, con la redazione del Rapporto annuale, è, sotto questo profilo, apprezzabile”.
“Viviamo – aggiunge – trasformazioni profonde che incidono sulle strutture e sulla stessa sostenibilità del sistema di Welfare.
Non possiamo consentire che tornino divari territoriali, generazionali e sociali, così in campo sanitario, così nelle altre dinamiche di integrazione sociale.
Innovazione e progettualità debbono caratterizzare questo impegno, per dare attuazione, nel tempo, all’indirizzo costituzionale che pone al centro la persona e che assicura adeguata protezione sociale nel segno del diritto eguale, per chi si trova nel bisogno.
Una sfida, questa, che riguarda l’intera Europa, per l’interconnessione che caratterizza le società dei 27 Paesi dell’Unione.
Il Welfare moderno, oltre a essere protezione, sicurezza e diritto, è sempre più una componente rilevante dell’identità di un Paese e del patrimonio di valori di coesione, di solidarietà, di cultura che caratterizza il Continente.
Grato dell’impulso che verrà dal Welfare Italia Forum, formulo ai partecipanti il più cordiale augurio di buon lavoro”.
-foto Quirinale –
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Vino francese di pregio contraffatto, sgominata organizzazione

TORINO (ITALPRESS) – I Carabinieri del Nas, nelle province di
Torino, Monza, Cuneo, Roma e Bologna, hanno eseguito 6 mandati di arresto europeo e 16 perquisizioni nei confronti dei componenti di una organizzazione criminale transnazionale dedita alla contraffazione e commercializzazione di bottiglie di vino di altissimo pregio prodotte da note case vitivinicole francesi.
I reati sono associazione per delinquere finalizzata all’introduzione e commercio nello Stato di prodotti con segni falsi.
I provvedimenti scaturiscono da un’articolata attività di polizia giudiziaria eseguita nell’ambito di numerosi ordini di investigazione europei, emessi dalla Magistratura francese ed eseguiti, dopo la trasmissione alle Procure italiane, dalle forze di polizia francesi e dai militari del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità del capoluogo Piemontese, con il supporto di operatori Europol. L’indagine ha consentito di individuare e disarticolare un sodalizio criminale dedito alla contraffazione di vino di grande valore economico, anche di 15.000 euro a bottiglia che venivano vendute ad ignari commercianti a prezzo di mercato.
In tale contesto investigativo, infatti, un uomo di nazionalità russa, aveva creato un’organizzazione criminale ben strutturata, avvalendosi anche della collaborazione di alcuni titolari di tipografie operanti nel territorio italiano, ai quali commissionava periodicamente la realizzazione di etichette e tappi contraffatti, da apporre, successivamente, sulle bottiglie di vino, da commercializzare nel remunerativo mercato del vino di pregio. Spesso le etichette venivano consegnate dai complici anche presso l’Aeroporto di Malpensa, all’indagato che le portava all’estero per utilizzarle in altri mercati mondiali.
Nel corso delle operazioni sono state sottoposte a sequestro etichette e bottiglie di vino contraffatte, dispositivi informatici e telefonici degli indagati, denaro ed altri beni di valore, nonchè documentazione ritenuta estremamente utile alle indagini.

– Foto: ufficio stampa Nas –

(ITALPRESS).

Poker azzurro in Nations League, Israele travolto 4-1

UDINE (ITALPRESS) – L’Italia vince e convince anche nella quarta giornata di Nations League e consolida il primo posto nel girone: a Udine, Israele travolto 4-1 e passaggio ai quarti di finale sempre più vicino. Rispetto alla partita contro il Belgio, Spalletti lancia dal primo minuto Vicario, alla prima da titolare con la Nazionale in una partita ufficiale, al posto del diffidato Donnarumma, così come Fagioli e Raspadori prendono il posto di Ricci e dello squalificato Pellegrini. Avvio arrembante degli Azzurri, ma la prima occasione della partita è di Israele, con Madmon che sfiora il palo dopo una palla persa a centrocampo proprio da Fagioli, tra i meno positivi della serata. Dopo questo brivido, l’Italia ricomincia a imporre il proprio gioco, fatto di cambi di gioco e scambi veloci, spesso a un tocco. Al quarto d’ora, ecco il primo tentativo degli Azzurri: Di Lorenzo lancia in profondità Retegui, ma è ottima la chiusura di Glazer. Il portiere israeliano è reattivo ed efficace nel giro di pochi minuti ancora su Retegui e poi su Tonali. Alla mezz’ora, Frattesi arriva leggermente in ritardo sul cross rasoterra di Dimarco, mentre Retegui manda sull’esterno della rete. Al 39′, contatto nell’area ospite tra Dor Peretz e Tonali su una palla vagante: è rigore, con Retegui che trasforma mandando la sfera all’incrocio. L’Italia si presenta in campo dopo l’intervallo ancora con un ottimo piglio, in costante proiezione offensiva. Dagli sviluppi di un calcio d’angolo nasce una punizione dalla sinistra su cui Raspadori fa partire il cross che premia il perfetto inserimento di Di Lorenzo, che schiaccia di testa per il raddoppio al 54′. Lampo di Israele al 66′ con il gol direttamente da calcio d’angolo di Abu Fani: evidente l’ostruzione di Baltaxa su Vicario, ma l’arbitro de Burgos convalida il gol anche dopo il silent check del Var. L’Italia non si disunisce e al 72′ torna sul doppio vantaggio sull’asse Dimarco-Frattesi, con gol del centrocampista complice anche la prima incertezza della partita di Glazer. Dopo questa rete c’è spazio anche per il debutto di Daniel Maldini, che entra in maniera decisiva sul quarto gol azzurro con il tunnel a liberare Udogie, che mette in mezzo per la doppietta di Di Lorenzo. Nel finale c’è il debutto anche di Lucca nel proprio stadio, mentre Frattesi esce per una botta al piede.
– Foto Image –
(ITALPRESS).

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