Home Università di Bari A. Moro

UNIBA, NUOVO SHORT MASTER “PORTI, RETROPORTI E ZES”

Martedì 4 settembre 2018, alle ore 11.30 presso la sala consiglio del rettorato Il Rettore Antonio Uricchio e il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatic Meridionale, Ugo Patroni Griffi, illustreranno il nuovo Short Master “Porti, Retroporti e Zone Economiche Speciali

A partire dal prossimo ottobre sarà attivata presso l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro la prima edizione dello Short Master in Porti, Retroporti e Zone Economiche Speciali.

Il Corso è promosso dall’Università di Bari Aldo Moro – Dipartimento Jonico in Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture in partenariato con Aeroporti di Puglia, GTS General Transport Service SpA, il Gruppo Giovani Imprenditori Confindustria Bari e BAT, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Meridionale, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio, l’IRSA – Consiglio Nazionale delle Ricerche.

Direttore del corso è il Prof. Antonio Felice Uricchio, professore ordinario di Diritto Tributario e Rettore protempore dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro.

Il Comitato Scientifico è così composto: Prof. Antonio Felice Uricchio, Rettore dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, professore ordinario; Prof. Bruno Notarnicola, professore ordinario dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro;       Avv. Ugo Patroni Griffi, Presidente Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Meridionale, professore ordinario dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro; Prof.ssa Angela Stefania Bergantino, professore straordinario dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro; Prof. Nicola Fortunato, professore aggregato dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro; Prof. Giuseppe Coco, professore ordinario dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro; Avv. Sergio Prete, Presidente Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio, professore a contratto dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro; Prof. Aldo Berlinguer, professore ordinario dell’Università degli Studi di Cagliari;  Dott. Vito Felice Uricchio, Direttore IRSA, Consiglio Nazionale delle Ricerche; Dott. Ciro Armigero Presidente GTS Generale Transport Service S.p.a.; Prof. Mauro Romano Aeroporti di Puglia; Dott. Mario Aprile, Presidente Gruppo Giovani Imprenditori Confindustria Bari e BAT.

 

Gli obiettivi del corso sono quelli di approfondire  – attraverso un’analisi che coinvolga i principali aspetti giuridici, economici, fiscali, ambientali – il tema delle Zone Economiche Speciali e delle attività ad esse connesse: dalla fiscalità all’ambiente, dalla blue economy allo sviluppo di porti, retroporti ed aeroporti, dalla logistica integrata al trasferimento tecnologico, passando per esperienze virtuose e best practice.

Il fine principale dello Short Master è quello di offrire – sul piano teorico, pratico ed operativo – un panorama di competenze trasversali che tenga conto – non solo della recente istituzione, nel Mezzogiorno d’Italia, delle Zone Economiche Speciali (legge 3 agosto 2017 n. 123) – ma anche dei vantaggi, degli svantaggi e delle relative problematiche connesse all’impiego di modelli di fiscalità differenziata in aree portuali e retroportuali; in questa prospettiva, appare evidente la necessità di formare, attraverso un percorso altamente specialistico e performante, figure professionali che dispongano di un bagaglio di conoscenze immediatamente e validamente fruibili.

Il Corso intende avviare un’iniziativa di formazione e preparazione ad alto contenuto specializzante, che possa offrire prospettive interessanti per lo sviluppo professionale di tutti coloro i quali prestino servizio presso Autorità di Sistema Portuale o pubblica amministrazione; lo Short Master è rivolto, altresì, al mondo dell’imprenditoria privata, ai liberi professionisti, agli operatori economici e portuali e, più in generale, a chi intenda approfondire, nel più ampio contesto delle istituende Zone Economiche Speciali, le principali tematiche e problematiche relative allo sviluppo di porti e retroporti.

La didattica dello Short Master si articolerà in un percorso formativo di 100  ore  (pari a 4 CFU), suddivise in   5 moduli didattici e articolate in n. 50 ore di didattica frontale, n. 25 ore esercitazioni e n. 25 ore di studio individuale.

 

UNO SHORTMASTER SU PORTI, RETROPORTI E ZONE ECONOMICHE SPECIALI

0

BARI (ITALPRESS) – Costruire un progetto che interviene su una tematica di grande importanza per tutto il Mezzogiorno e offrire sul piano teorico, pratico e operativo, un panorama di competenze trasversali che tenga conto non solo della recente istituzione, nel Mezzogiorno d’Italia, delle Zone Economiche Speciali, ma anche dei vantaggi, degli svantaggi e delle relative problematiche connesse all’impiego di modelli di fiscalita’ differenziata in  aree portuali e retroportuali. E l’obiettivo del nuovo Short Master “Porti, Retroporti e Zone Economiche Speciali”, presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa che si e’ tenuta in Ateneo, dal magnifico rettore dell’Universita’, Antonio Uricchio. Il Corso e’ promosso dall’Universita’ di Bari Aldo Moro – Dipartimento Jonico in Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo: societa’, ambiente, culture in partenariato con Aeroporti di Puglia, GTS General Transport Service SpA, il Gruppo Giovani Imprenditori Confindustria Bari e BAT, l’Autorita’ di Sistema Portuale del Mar Adriatico Meridionale, l’Autorita’ di Sistema Portuale del Mar Ionio, l’IRSA – Consiglio Nazionale delle Ricerche. Il Master nasce dalla necessita’ di formare, attraverso un percorso altamente specialistico e performante, figure professionali che dispongano di un bagaglio di conoscenze immediatamente e validamente fruibili.
“Abbiamo voluto legare l’utilizzo di questo strumento che prevede agevolazioni fiscali e opportunita’ anche di varia natura – ha detto Uricchio – ad una tematica piu’ precisa: quella della
portualita’ e della retroportualita’ che costituisce il vero volano di sviluppo, all’interno anche di un’area territoriale come la nostra in cui ci sono grandi opportunita’. Abbiamo messo su – ha spiegato – una squadra straordinaria, che possiamo mettere a servizio per la costruzione di professionalita’ che credo – ha continuato – potranno essere impegnate nel momento in cui anche le ZES decolleranno e possono essere impegnate immediatamente anche con riferimento alla valorizzazione dell’economia dei trasporti dell’area portuale anche – ha aggiunto – nella costruzione di una rete di portualita’ che – ha sottolineato – come dimostrano esperienze di altri paesi europei e’ essenziale per promuovere l’economia dei territori”. Nello short master, sono coinvolte: le autorita’ portuali di Bari (sede dei corsi) e di Taranto, Aeroporti di Puglia, Confindustria Bari e BAT, CNR, Agenzia Delle dogane e dei Monopoli, il gruppo delle zone economiche speciali di Matera e le imprese.
“Il percorso formativo – ha spiegato Uricchio – si articola in 100 ore che sono suddivise in cinque moduli didattici e sono tutte quante caratterizzate anche da una attivita’ pratica. Quindi – ha
continuato – lezioni frontali, esercitazioni, partecipazione alla progettualita’ in un master teorico pratico altamente professionalizzante che – ha ribadito – il nostro Ateneo offre al territorio, consapevole dell’importanza della portualita’ e della retro portualita’ in questa fase storica. La Puglia – ha aggiunto il rettore – ha Realta’ importanti, imprenditori di primissimo rilievo, sensibilita’ e competenze e attraverso questa esperienza formativa, vogliamo in qualche modo metterci insieme per costruire un laboratorio permanente, che non e’ circoscritto e limitato all’esperienza formativa ma che credo – ha concluso – possa anche andare avanti”. Diciotto il numero dei partecipanti al Master che potranno beneficiare di borse di studio a totale copertura delle spese di iscrizione pari a 350 euro: 15 messe a disposizione da Aeroporti di Puglia, 1 da Confindustria Bari e Bat, 1 da Gts, General Transport Service S.p.A e 1 da Autorita’ di Sistema Portuale del mare Adriatico meridionale, quest’ultima riservata a un dipendente dell’Ente. (ITALPRESS)

 

UN MASTER IN COMUNICAZIONE DELLA RICERCA E DIDATTICA DELLE SCIENZE

0

BARI (ITALPRESS) – “Molto spesso anche la ricerca fatica a trovare ingresso nel mondo della comunicazione, cosi’ come molto spesso resta confinata nei laboratori o nelle aule didattiche”. Sono queste le motivazioni, come detto in conferenza stampa stamattina Bari dal magnifico rettore, Antonio Uricchio, che hanno spinto l’Universita’ ad organizzare il Master in ‘Comunicazione della Ricerca e Didattica delle Scienze’. “Comunicare la scienza – ha detto Uricchio – e’ una necessita’ per i nostri ricercatori, cosi’ come per il mondo esterno che possa avvicinarsi all’innovazione attraverso una piena consapevolezza che puo’ essere anche occasione di trasferimento tecnologico ‘virtuoso e felice’. La nostra Universita’ – ha ricordato – e’ da tempo impegnata sui temi della comunicazione istituzionale. Abbiamo un impegno che si rinnova e si evolve. Quest’anno abbiamo voluto dedicare con particolare attenzione al tema della comunicazione della ricerca e della scienza, perche’ molto spesso – ha spiegato – i prodotti scientifici o comunque anche le ricerche che hanno una capacita’ di innovazione e che possono destare anche interesse da parte delle imprese restano confinati nel mondo accademico”
“L’Universita’ – ha continuato – non e’ piu’ autoreferenziale. Non lo e’ da tempo perche’ abbiamo voluto promuovere un modello di Universita’ aperta al territorio e orientata anche al mondo delle
imprese. L’esperienza formativa che vogliamo proporre assume un particolare interesse, una novita’, perche’ coinvolgiamo esperti del mondo della cultura e della scienza, con giornalisti,
organizzatori di eventi scientifici, imprenditori. Ci siamo avvalsi di competenze interne. Inoltre – ha concluso – il percorso formativo si avvale anche del patrocinio del CNR che ha un’esperienza e una competenza anche nella comunicazione scientifica”. “Il nostro Master – ha spiegato il professore
Francesco Paolo de Ceglia – e’ un unicum nel Sud Italia e per alcuni aspetti potrebbe essere un unicum nel panorama nazionale. Per esercitare la propria cittadinanza attiva e’ necessario avere
una cultura tecnologico scientifico, cioe’ avere competenze necessarie per verificare un’informazione e per comunicarle in qualche modo. Non vogliamo formare scienziati, ma formare persone che siano in grado di verificare le informazioni che ricevono, di comprenderne la portata di senso e che siano in grado di comunicare quello che hanno studiato. Il Master – ha sottolineato
– e’ sostanzialmente una agora’ nella quale si confronteranno persone diverse: comunicatori, ricercatori e imprenditori. Il master e’ articolato in quattro moduli: uno iniziale di fondamenti
della comunicazione scientifico tecnologica, in cui cercheremo di insegnare come si comunica la scienza nei vecchi e nuovi media”.
“Poi – ha aggiunto Francesco Paolo de Ceglia – ci sono tre moduli specialistici: didattica delle scienze, il secondo e’ il modulo di giornalismo scientifico e poi comunicazione e promozione della
ricerca. Questo master ha due formule di frequenza: una prevede che si seguano tutti e quattro i moduli piu’ lo stage finale, in questo caso si conseguira’ il titolo di Master, la seconda formula
prevede che si frequenti il primo dei moduli e uno solo dei moduli di specializzazione. Ed e’ proprio in questa ricchezza della nostra offerta formativa che non vedo competitor a livello nazionale. Vogliamo rivolgerci alla scuola – ha concluso – all’impresa, all’Universita’, ai curiosi e ai comunicatori, per creare ponti”. “Il Master che presentiamo oggi – ha detto Gianluigi de Gennaro, direttore del Centro di Eccellenza per l’Innovazione e la Creativita’ – e’ l’ennesimo prodotto innovativo dell’Universita’”. “L’innovazione – ha detto il presidente dei Giovani di Confindustria Bari e BAT – e’ l’applicazione della ricerca nei sistemi industriali. La visione lungimirante dell’Universita’ – ha continuato – permette di avvicinare e ridurre il gap fra il mondo della ricerca e quello dell’impresa. La ricerca deve essere aperta – ha aggiunto -e deve permettere immediatamente alle imprese di attingere da essa. L’Europa – ha sottolineato – deve essere l’inizio della nostra visione e si puo’ competere solo grazie ai risultati della ricerca. E’ sulle competenze – ha concluso – che oggi si gioca la partita del nostro territorio”.
(ITALPRESS).

UN TRANSISTOR BIO-ELETTRONICO RIVOLUZIONERÀ DIAGNOSTICA MEDICA

0

E’ un successo tutto italiano la prima evidenza sperimentale della misura di concentrazioni bassissime di proteine fino al limite record di una singola molecola, usando un transistor di dimensioni millimetriche. Il risultato promette ricadute strategiche di grande rilevanza per il futuro della diagnostica medica, poiché le dimensioni e la struttura del dispositivo ne consentono la produzione su vasta scala a costi contenuti. Il dispositivo è robusto ed affidabile e pertanto facilmente impiegabile fuori dal laboratorio. Questo risultato è stato raggiunto grazie all’enorme amplificazione del segnale ottenuta integrando nel un transistor bio-elettronico un film che simula la membrana cellulare. L’intuizione è arrivata osservando che alcune cellule, attraverso la propria membrana, sono in grado di riconoscere singole proteine come i ferormoni.

“E’ una ricerca alla quale abbiamo lavorato per oltre due anni – sottolinea la professoressa Luisa Torsi coordinatrice della ricerca – ed è una grandissima soddisfazione vederla decollare. La nostra tecnologia, battezzata SiMoT (Single-Molecule with a Transistor), consentirà di diagnosticare patologie progressive non solo prima che i sintomi si manifestino ma, forse, addirittura appena l’organismo produce i primi bio-marcatori specifici. Mi piace inoltre ricordare che questo lavoro è il frutto della collaborazione fra istituzioni italiane quali: l’università di Bari, l’università di Brescia, l’istituto di fotonica e nanotecnologie del CNR ed il consorzio per lo sviluppo di sistemi a grande interfase. è inoltre uno studio interdisciplinare portato a termine con finanziamenti contingentati, da chimici, fisici ed ingegneri” – conclude la professoressa Torsi.
Nature, una delle riviste scientifiche più prestigiose, evidenzia l’importanza della tecnologia SiMoT in una sua recensione pubblicata qualche giorno fa. L’ impatto è tale da promettere di rivoluzionare la diagnostica medica che si basa, attualmente, su tecnologie che rivelano al più centinaia di migliaia di marcatori. La sensibilità della tecnologia SiMoT, in grado rivelare un singolo bio-marcatore, è talmente elevata da non poter essere migliorata oltre; si tratta, pertanto, di un record mondiale assoluto.

In termini tecnici si può inoltre affermare che la rivelazione SiMoT è “selettiva” in quanto vede solo il bio-marcatore specifico di interesse, ed è label-free poiché diretta e non mediata da altre molecole. Inoltre, è una piattaforma generale che può essere facilmente adattata alla rivelazione di uno specifico bio-marcatore, per esempio un antigene. Per farlo, è sufficiente integrare nel dispositivo l’anticorpo che riconosce l’antigene di interesse.
La medicina di precisione ha bisogno di strumenti sempre più sensibili e performanti che consentano di applicare le tecnologie più avanzate nella pratica clinica quotidiana: la digitalizzazione dell’analisi dei bio-marcatori che li quantifica a livello della singola molecola è dunque la nuova frontiera. La tecnologia SiMoT promette quindi di essere un prezioso strumento che consentirà ai clinici di associare il più piccolo aumento di un determinato bio-marcatore, alla progressione della patologia. Sarà forse addirittura possibile identificare il momento preciso in cui un organismo passa dall’essere ‘sano’ al divenire ‘malato’ aumentando enormemente la capacità di curare le patologie attraverso metodi di trattamento tempestivi, specifici e mirati.

L’elevatissima sensibilità di SiMoT potrà essere utile anche per tenere sotto controllo le recidive, per esempio dopo l’asportazione di un tumore; ma anche per limitare l’uso di procedure invasive come le biopsie permettendo la rilevazione di marcatori in fluidi biologici facilmente accessibili come il sangue, l’urina o anche la saliva nei quali i marcatori sono presenti a concentrazioni bassissime.
Si prevede che la tecnologia SiMoT possa quindi contribuire al miglioramento della qualità della vita e della longevità delle generazioni a venire contribuendo, al contempo, alla riduzione della spesa sanitaria.

DANIEL DOUGLAS DI PIERRO RECORD MONDIALE NUOTO STUDENTE ATLETA

0

Lo studente Daniel Douglas Di Pierro, frequentante il Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive dell’Università di Bari, ha ottenuto l’iscrizione come studente atleta avendo conseguito il record mondiale di unico al mondo ad aver effettuato la doppia traversata a nuoto delle Bocche di Bonifacio.

Il prossimo 22 settembre lo studente Daniel Douglas Di Pierro si cimenterà in una traversata in solitaria da Bisceglie a Bari (30 Km. Di nuoto continuato).

La traversata è stata effettuata con successo il 5 Luglio 2017 con partenza da Santa Teresa Di Gallura (Sardegna), con arrivo in Corsica e ritorno in Sardegna senza alcuna sosta, dall’atleta Daniel Douglas Di Pierro di anni 24 (nato a Bari il 27 Agosto 1993) studente del primo anno del Corso di Laurea in Scienze delle attività motorie e sportive della Università degli Studi di Bari.
Percorso: 32 km. Tempo di percorrenza complessivo: 9 ore e 33 minuti (andata in 4 ore e 32 minuti, ritorno 5 ore e 1 minuto).

Le Bocche di Bonifacio rappresentano una traversata ambita da nuotatori di tutto il mondo ma molto difficile a causa delle condizioni del mare, fortissime correnti nonché moto ondoso forte.

MEETING INTERNAZIONALE SULLA CARDIOCHIRURGIA

0

“Nuove strategie di intervento nel trattamento delle patologie cardiache” è il titolo del meeting internazionale in corso nell’aula Magna dell’ateneo barese. Una due giorni organizzata dalla clinica di cardiochirurgia del Policlinico del capoluogo, diretta dal professor pugliese Aldo Milano tornato a lavorare nella sua regione dopo quasi un ventennio fuori, in collaborazione con l’Università di Verona. Testimonianza questa della rinnovata sinergia tra università e sanità pugliese, come sottolineato non solo dal preside della Facoltà di medicina di Bari, Loreto Gesualdo ma anche dal rettore Antonio Uricchio nel saluto istituzionale.
“L’Università di Bari – ha sottolineato Uricchio – ha investito su alcune aree strategiche per valorizzare competenze e soprattutto per promuovere il merito. Attraverso concorsi esterni come quello vinto dal professor Milano, dal professor Marulli e dal professor Signorelli abbiamo reclutato eccellenze che stanno dando un contributo prezioso alla sanità e che credo potranno contrastare non solo il fenomeno della fuga dei cervelli, ma anche quello della fuga dei malati grazie a competenze nuove e riconosciute in ambito nazionale ed internazionale”.

“Noi vogliamo offrire un servizio – ha continuato il magnifico rettore – sempre migliore al territorio, migliorando la qualità della nostra sanità in questo modo contrastando anche questi treni della salute che spesso si dirigono lontano e che invece possono essere adeguatamente orientati anche sulla nostra azienda universitaria ospedaliera”.
Una eccellenza quella del professor Milano, acquavivese, che dopo quasi un ventennio è tornato in Puglia per dare il suo contributo ad una sanità che sta raccogliendo la sfida della modernità. “Oggi ci avviamo – ha detto il professor Milano – in tutti i campi verso la cosiddetta mini invasività. Sono modificate tutte le tecniche originarie. Ormai – ha proseguito Milano -si fa tutto con mini accessi, impianti di valvole per via trans-femorale. E tutto questo non è possibile farlo se non con un’ampia collaborazione con altri colleghi cardiologi, anestesisti, radiologi”. Questo, dunque, il senso del meeting che ha come obiettivo quello di una panoramica sulle nuove strategie di intervento nel trattamento delle patologie cardiache.
Oltre alle relazioni di esponenti autorevoli delle scuole di Padova e Verona, anche quelle di alte personalità della comunità scientifica internazionale come Magdi Yacoub dell’Imperial College di Londra, Fausto Pinto dell’Università di Lisbona e Magdi Ishak dell’istituot di management di Londra.

UNA CONFERENZA SULL’ECONOMIA DELLA GLOBALIZZAZIONE

0

BARI (ITALPRESS)- Lunedi’ 10 e martedi’ 11 settembre si terra’ a Bari la nona edizione della conferenza internazionale su “Economia della Globalizzazione”. L’evento – organizzato dal prof. Nicola Coniglio del Dipartimento di Economia e Finanza dell’Universita’ degli Studi di Bari “Aldo Moro” –  vedra’ la partecipazione di oltre 50 studiosi provenienti da tutto il mondo. L’edizione di quest’anno vede la collaborazione della piu’ prestigiosa Universita’ Norvegese, la Norwegian School of Economics che ha una intensa collaborazione scientifica con gli economisti dell’Ateneo
barese – tra cui il prof. Nicola Coniglio – su tematiche legate all’economia internazionale e i processi di sviluppo economico.

L’evento e’ stato supportato dalla Banca Popolare di Bari e dal centro di ricerca norvegese SNF-Norway. In un contesto globale caratterizzato da profonde trasformazioni strutturali e nel pieno di una crisi delle interazioni economiche e politiche tra paesi di portata storica, l’incontro di studi consentira’ a esperti dell’accademia e delle istituzioni di presentare e discutere contributi scientifici che analizzano le recenti dinamiche dell’economia internazionale. Durante le due giornate gli studiosi si confronteranno sui possibili scenari legati alla Brexit e alle guerre commerciali in atto (con una relazione del prof. Ian Wooton, Strathclyde University, Regno Unito). Si discutera’ della relazione tra globalizzazione e diseguaglianze, sull’analisi dei fattori che determinano i flussi migratori internazionali e sulle possibili politiche; sul nesso tra globalizzazione e sviluppo.

Nell’ambito della conferenza sono previste due relazioni plenarie. La prima, il giorno 10 settembre, sara’ tenuta dal Prof. Ian Wooton della Strathclyde University (Regno Unito) sulla Brexit e sui possibili scenari futuri. Il giorno 11 settembre, il Prof. Uri Gneezy dell’Universita’ della California San Diego (USA) discutera’ di recenti sviluppi dell’economia comportamentale (di cui e’ uno dei massimi esperti mondiali) e di come le nuove teorie possono migliorare l’efficacia delle politiche economiche.

L’evento e’ organizzato nell’ambito del Master in Economics of Globalisation and European Integration (E.G.E.I.) organizzato da oltre un ventennio dall’Universita’ di Bari in cooperazione con altri 8 partner accademici europei e non – Universita’ di Anversa (Belgio), Vrije Universiteit Brussel (Belgio), Universidad de Cantabria (Spagna), Universite’ des Science set Technologies de
Lille 1 (Francia), VSE Prague (Repubblica Ceca), Staffordshire University (Regno Unito), Universita’ di Brasilia (Brasile) e Xiamen University (Cina).

Il Master EGEI, di cui il prof. Coniglio e’ il direttore italiano, ha ottenuto l’importante riconoscimento di Master Erasmus Mundus dalla Commissione Europea ed ha formato centinaia di giovani economisti di tutto il mondo che ricoprono posizioni di rilievo in governi, banche centrali, istituzioni internazionali, banche e grandi imprese private.
(ITALPRESS).

 

URICCHIO DA BISCEGLIE LANCIA DIGITHON SCHOOL

0

Una DigithON School. A lanciare il progetto dal palco delle Vecchie Segherie di Bisceglie in mattinata nel corso dell’ultima giornata di DigithON, il rettore dell’Università degli Studi di Bari, Antonio Uricchio. “Ho lanciato questo progetto – ha detto Uricchio – dopo aver condiviso negli anni il progetto DigithON che nasce da un’intuizione di Francesco Boccia, ma io personalmente – ha ricordato – con l’Università abbiamo sostenuto sin dall’inizio lo sviluppo di questa bellissima esperienza che oggi è anche motivo di attrazione di giovani provenienti dalla Puglia, da tutto il Mezzogiorno e da gran parte d’Italia. La DigithON School – ha spiegato Uricchio – credo possa essere utile, perché affiancherebbe in un percorso formativo le start up anche per consolidare la propria attività imprenditoriale. Molto spesso c’è una intuizione e un’idea forte, c’è una capacità di innovazione, ma occorre consolidare le competenze per poter meglio affrontare le sfide di una competizione globale che è particolarmente complessa e difficile. E questo – ha concluso – credo che possa essere anche un’opportunità per DigithON per diventare permanente”.

 

FOTO GALLERY

Università di Bari A. Moro su Facebook

Università di Bari A. Moro su Twitter


Warning: Undefined array key "query" in /home/demo2024/htdocs/demo2024.italpress.com/demo2024.italpress.com/wp-content/plugins/dc-feed-youtube/dc-feed-youtube.php on line 308

Deprecated: parse_str(): Passing null to parameter #1 ($string) of type string is deprecated in /home/demo2024/htdocs/demo2024.italpress.com/demo2024.italpress.com/wp-content/plugins/dc-feed-youtube/dc-feed-youtube.php on line 309

Università di Bari A. Moro su Youtube