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PRESENTATO SHORT MASTER IN GESTIONE CRISI DA SOVRAINDEBITAMENTO

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Formare figure che siano dotate delle principali conoscenze ed elementi di diritto nella materia specifica del sovraindebitamento e in particolare, della gestione della crisi derivante da tale situazione, garantendo un supporto giuridico per tutta la collettività. E’ l’obiettivo dello short Master in ‘Gestione della crisi da sovraindebitamento’, presentato questa mattina nella sede del rettorato dell’Università di Bari. Lo short Master, primo in Italia, partirà il 6 ottobre prossimo. “Da tempo – ha detto il rettore, Antonio Uricchio – abbiamo maturato competenze e sviluppato riflessioni scientifiche, attraverso volumi e convegni. Questa volta – ha spiegato – abbiamo voluto far evolvere gli strumenti di formazione e di conoscenza, attraverso uno short Master che affronta le tematiche delle crisi da sovraindebitamento, alla luce anche di una serie di interventi normativi che si sono succeduti nel tempo e che – ha continuato – hanno reso questa disciplina un po’ più ampia, articolata e solida e ne hanno fatto emergere anche le esigenze di specifiche di professionalità che – ha aggiunto – possono operare all’interno degli organismi di composizione della crisi, sia a supporto delle parti, sia come supporto dell’autorità giudiziaria ordinaria”.

“Un’occasione importante, perché il percorso formativo, breve ma inteso – ha sottolineato – sarà strettamente professionalizzante, con una proiezione immediata sui fronti tecnico professionali esposti e coinvolti e che possono anche in una fase storica in cui la mortalità delle imprese è cresciuta, in cui la crisi – ha spiegato – costituisce per molte imprese un percorso anche di sviluppo delle proprie attività e non soltanto di difficoltà temporanea anche far evolvere questa cultura del superamento della crisi attraverso – ha concluso – soluzioni tecniche che possano contemperare le esigenze delle imprese anche con quelle di creditori e di potenziali destinatari della propria attività”. “Un momento di approfondimento professionale – ha detto il presidente dell’ordine degli avvocati di Bari, Giovanni Stefanì – in una prospettiva che rappresenta un’occasione per i professionisti che si cimentano con questo strumento che l’ordinamento ha messo a disposizione dei soggetti meno abbienti e costituisce al tempo stesso – ha spiegato – una scommessa da parte degli ordini”. Stefanì ha infatti ricordato che l’ordine degli Avvocati ha costituito l’organismo per la risoluzione della crisi da sovraindebitamento volendo approcciare questo tema così difficile e ambizioso, cioè ha spiegato “mettere al servizio della collettività la funzione della magistratura. Siamo contenti di partecipare – ha concluso – a questo ulteriore sviluppo del tema attraverso lo short master, sperando che possa servire per convincere il legislatore ad approntare quei rimedi che sul campo si stanno rendendo necessari per rendere lo strumento più fruibile ed efficace”.

“Un momento importante anche di solidarietà sociale”, l’ha definito Gianvito Giannelli, direttore dello short Master “essendo un’iniziativa di formazione fortemente proiettata sul sociale”. Nel corso della conferenza stampa, Ugo Patroni Griffi, ordinario di Diritto commerciale e delegato del rettore ai Rapporti con l’esterno, ha ricordato come la Puglia stia celebrando una serie di primati. Intanto, perché il primo convegno sulla legge che poi è stata modificata è stato tenuto a Bari, il primo regolamento, cioè la prima disciplina dell’organismo, è diventato il regolamento di tutti gli organismi ed è stato recepito nel decreto ministeriale, poi perché l’organismo per la composizione della crisi è stato tra i primi in Italia, Bari è una delle pochissime città che ha ben due organismi (quello dell’ordine degli avvocati e quello dell’ordine dei commercialisti), poi perché il know how è talmente forte che l’ordine degli Avvocati di Bari si è aggiudicato la formazione nazionale presso il Consiglio nazionale forense per tutti gli avvocati italiani e infine, perché lo short Master presentato oggi è il primo master in tutta Italia sul sovraindebitamento. “Noi ci siamo impegnati – ha spiegato Patroni Griffi – perché crediamo nella valenza sociale di questa legge”.

La legge numero 3 del 2012, più volte modificata, rappresenta uno strumento rivoluzionario per salvaguardare i diritti dei cittadini e delle piccole imprese non soggette a fallimento, strangolati dalla crisi economica, intervenendo con adeguati strumenti in un area nella quale vi è ugualmente la necessità di affrontare il problema del debito con idonee soluzioni giuridiche, nell’interesse di tutte le parti coinvolte: debitori, creditori e terzi.

 

NUOTO, NUOVO RECORD PER STUDENTE UNIBA DI PIERRO

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Dalle Bocche di Bonifacio alla costiera adriatica, dalla Sardegna alla Puglia, dalla sfida di 22 km alla nuova battaglia di 30 km, Daniel Douglas Di Pierro è lo studente dell’Università degli Studi di Bari che sarà ricordato per i record.
Era stato il primo ad affrontare la tratta tra Sardegna e Corsica andata e ritorno, sabato scorso la nuova sfida: Di Pierro, iscritto al secondo anno di Scienze delle attività motorie e sportive, ha deciso di superare i 22 chilometri da record e di affrontare una nuova gara con se stesso questa volta 30 chilometri per raggiungere Bari partendo da Bisceglie.
L’impresa dello studente atleta è cominciata a Palazzo di Città, quando la grande sfida è stata presentata dal presidente della Commissione Cultura e Sport Giuseppe Cascella. Obiettivo non raggiunto per poche centinaia di metri ma record battuto e successo portato a casa.
“È stata durissima, 10 ore di traversata affrontata tutta controcorrente, di cui 6 ore e trenta minuti con un levante forte e le ultime 3 ore con una corrente molto forte per essere affrontata – racconta Di Pierro -. Mi sono dovuto ritirare dopo più di 10 ore di nuoto e 24 km percorsi. Non sono amareggiato perché è una delle caratteristiche di questo sport, il mare comanda sempre”.
Una stella luminosa Di Pierro per l’Università degli Studi di Bari, simbolo del progresso nel mondo dello sport fortemente voluto dal Rettore Antonio Uricchio. Incardinato nella categoria di studente atleta, oggi Di Pierro rappresenta l’ennesima testimonianza del ruolo sempre più rilevante che gli atleti hanno all’interno del sistema sportivo accademico.
Entusiasta Uricchio, che a breve incontrerà Di Pierro insieme al suo delegato per il Comitato per  sport universitario professor Silvio Tafuri: “Di Pierro è uno dei tanti studenti che cerchiamo di incentivare giorno per giorno, lo sport non può non essere al centro della vita accademica dei nostri studenti. L’Università di Bari si conferma, ogni giorno, l’Ateneo dello sport Italiano”.
(ITALPRESS).

CLINICA LEGALE, “FAMIGLIE E MINORI TRA DIRITTI E VALORI”

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Capire i problemi reali delle persone e vederne la risoluzione. Questo offre la ‘Clinica Legale’ un tirocinio pratico che permette agli studenti della facoltà di Giurisprudenza di Bari che si iscrivono, di scendere in campo passando dalla teoria, quella studiata sui libri, alla pratica, quella maturata ascoltando le persone. La ‘Clinica Legale’ è stata presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nell’aula Contento della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bari. Si tratta della terza ‘Clinica Legale’ messa in campo dall’Università, come ha spiegato il direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, Roberto Voza e la prima che vede la collaborazione di Save the Children e dell’Ordine degli avvocati di Bari. “Le Cliniche del diritto – ha detto Voza – servono a mostrare il caso vivo del diritto, in modo da riuscire a risolvere i problemi veri della vita. Una tecnica di apprendimento – ha continuato – in cui si potenzia la dimensione esperenziale. Nella prima ‘Clinica Legale’ – ha spiegato – ci siamo occupati di tutela dei consumatori, nella seconda di homeless e di accesso alle tutele da parte dei senza fissa dimora, in questa terza ci occupiamo di minori (la terza infatti è denominata “Famiglie e minori tra diritti e valori”, ndr).

In tutte e tre i casi – ha aggiunto Voza – si valorizza la funzione sociale del diritto, la sua capacità di stare soprattutto dalla parte dei deboli”. Il professor Voza ha spiegato il motivo di questi tirocini.“Qui a Giurisprudenza, da qualche tempo – ha detto – si sta valorizzando moltissimo la dimensione professionalizzante del sapere giuridico. Tre le parole che sono alla base del nostro dipartimento: diversificazione della nostra offerta formativa, professionalizzazione e internazionalizzazione. Quanto alla professionalizzazione – ha spiegato – abbiamo messo in campo due leve fondamentali: da un lato i tirocini parte integrante del nostro percorso formativo, dall’altro questa nuova metodologia: cliniche legali”. A coordinare la Clinica Legale è il professor Domenico Costantino. “Questa clinica legale – ha detto Costantino – è un’occasione per far conoscere agli studenti i problemi delle persone e come possono essere risolti nei palazzi di giustizia. Questa – ha sottolineato – è la prima Clinica Legale che vede come partner save The Cildren e l’ordine degli avvocati di Bari”.

“E’ importante – ha spiegato – perché gli stduenti potranno svolgere tirocini presso gli sportelli di Save the Children, quindi osservare e comprendere i problemi dei minori. Dopo questa fase di tirocinio, potranno assistere ad alcune udienze che si terranno nel Tribunale di Bari e vedere come vengono rappresentati i conflitti delle persone in ambito familiare e – ha continuato – come vengono risolti”. Inoltre alla fine del corso gli stessi studenti simuleranno un processo. “Vogliamo coinvolgerli e appassionarli – ha detto Costantino”. Ad affiancarli saranno il coordinatore della Clinica Legale, oltre a un referente di Save the Children e dell’Ordine degli Avvocati di Bari. “Si tratta di un’opportunità – ha detto Giovanni Stefanì presidente dell’Ordine degli avvocati di Bari – di vedere l’applicazione del diritto. E mi piace che questa applicazione del diritto venga fatta su famiglia e minori”. “So che vi appassionerete – ha detto Antonella Inverno, Responsabile Unità Policy & Law per Save the Children Italia – perché avrete contatto con il vissuto delle persone, di coloro che hanno meno opportunità nella vita. Quando arriverete agli sportelli – ha continuato – servirà un ascolto attivo. Sarà una formazione interessante sul campo – ha concluso – perché ascolterete il vissuto”.

IL 28 SETTEMBRE LA NOTTE EUROPEA DEI RICERCATORI DI BARI

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Si avvicina l’ultimo venerdì di settembre e i ricercatori di tutta Europa si stanno preparando a festeggiare la loro “Notte”. Il 28 settembre 2018 si svolgerà, infatti, nelle principali città europee la XIII edizione della Notte Europea dei Ricercatori, promossa dalla Commissione Europea. l’Italia è il paese nel quale l’iniziativa assume dimensioni più ampie, facendo incontrare migliaia di ricercatori e persone di ogni età sia nelle università e nei laboratori dei principali istituti di ricerca che nelle strade, nelle piazze e nei siti culturali del territorio nazionale.
Promossa per la prima volta nel 2005, la “Notte bianca” della ricerca che pone al centro direttamente i suoi protagonisti è diventata ormai un appuntamento atteso dal pubblico, e rappresenta un’importante occasione di incontro, conoscenza e scambio tra ricercatori e cittadini appassionati o semplicemente curiosi.
La manifestazione si inquadra nella Terza Missione di Università ed Enti di Ricerca, fondamentale per promuovere e costruire un futuro condiviso tra Scienza e Società.

Tra i 9 progetti italiani che hanno ricevuto il finanziamento dalla Commissione c’è quello targato Puglia: si chiama ERN APULIA. È coordinato dall’Università del Salento e coinvolge l’Università degli Studi di Bari e tutti gli atenei pugliesi e tutti gli Enti di ricerca con sede in Puglia.

L’Università degli Studi di Bari Aldo Moro è una grande Università “generalista”, la cui ricerca spazia dalle discipline umanistiche, linguistiche, giuridiche, economiche fino a quelle mediche e scientifiche. Gli argomenti che saranno presentati in modo divulgativo dai ricercatori universitari baresi riguarderanno l’Universo, il mondo subatomico, la Biosfera, la Chimica, i Beni Culturali, le Scienze umane e le Tecnologie per il futuro.  Al legame tra ricerca e territorio sono dedicati argomenti specifici quali nanotecnologie, biotecnologie, medicina personalizzata, aerospazio, agroalimentare, materiali per la sostenibilità, dieta mediterranea e archeologia.

La comunità dell’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) con le sezioni di Bari e Lecce sarà tra i protagonisti dell’evento e si sta mobilitando da mesi per organizzare iniziative nella giornata del 28 settembre su tutto il territorio nazionale.
I ricercatori dell’INFN di Bari incontreranno nel palazzo di Ateneo il pubblico per raccontare le proprie ricerche in fisica. Saranno in mostra prototipi di rivelatori utilizzati nei laboratori internazionali e nelle missioni spaziali.

Inoltre, ci saranno esperimenti interattivi che coinvolgeranno il pubblico alla scoperta della fisica.  Sarà possibile entrare “virtualmente” all’interno dell’esperimento CMS al CERN di Ginevra. L’INFN affronterà inoltre il tema del connubio fra Arte e Scienza ed i visitatori potranno visitare la mostra d’arte “Arte e Scienza” esposta al ex Palazzo delle Poste ed assistere alla proiezione del film “Il senso della bellezza” del regista Valerio Ialongo.
Gli Istituti del CNR (Consiglio nazionale delle Ricerche) di Bari animeranno laboratori e presentazioni sulla fisica, la chimica dei plasmi, le biotecnologie e la biologia che si svolgeranno presso l’Ateneo di Bari.
Si valorizzeranno gli studi teorici e sperimentali su gas ionizzati e plasmi, dalla ricerca fondamentale alle applicazioni tecnologiche nei settori dell’aerospazio, dell’ambiente, dell’energetica, dell’astro-chimica, del patrimonio culturale, dei materiali innovativi effettuati presso il PLASMI Lab del CNR-Istituto di Nanotecnologia della Sede di Bari.

I nematodi fitoparassiti e la micropropagazione dei vegetali per il risanamento delle piante da fitovirus saranno oggetto dei laboratori organizzati dal CNR_IPSP (Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante) Sede di Bari. Il fantastico mondo invisibile presente nel nostro corpo sarà il tema di uno dei laboratori interattivi organizzato dal CNR-IBIOM (Istituto di Biomembrane, Bioenergetica e Biotecnologie Molecolari) per imparare a conoscere quanta biodiversità esiste e convive in ogni organismo. Saranno presentati video e sarà messa alla prova l’abilità di scienziati di chi vorrà partecipare! 
Il Politecnico di Bari partecipa con i propri docenti e ricercatori dei propri dipartimenti presentando le ultime novità della ricerca scientifica nei settori più avanzati dell’ingegneria, della meccanica, della robotica e dell’intelligenza artificiale. Tra le curiosità, saranno illustrati i risultati delle attività di ricerca nel settore degli ultrasuoni per la valorizzazione energetica delle biomasse, nella produzione dell’olio extravergine di oliva. Sarà presente anche il team Poliba Corse, che presenta il nuovo prototipo di monoposto per la Formula Sae.

Per l’intera settimana, dal 22 al 29 settembre, il cartellone si svolgerà nelle città di Bari e Taranto, impegnando istituzioni, associazioni di categorie ed altri enti in molteplici eventi per i cittadini di ogni età, dai bambini agli studenti e agli adulti, spaziando dalla fisica alla nutraceutica, dalla life science alla bioeconomia, dall’informatica alla valorizzazione del territorio e delle tradizioni.
Spettacoli, laboratori, caffè scientifici, conferenze, concerti, cine-forum, eventi di approfondimento culturale ed intrattenimento trasformeranno le città in laboratori a cielo aperto e gli spazi universitari (in particolare, l’Ateneo, il Centro Polifunzionale Studenti, il Campus ed il Dipartimento Jonico) in piazze nelle quali cittadini e ricercatori potranno incontrarsi ed insieme esplorare il mondo e le sfide che affronta la ricerca scientifica.
L’incontro organizzato dall’infrastruttura di ricerca europea di Bioinformatic (Elixir), di cui il CNR è coordinatore del nodo italiano, sarà un momento di discussione e riflessione sulla differenza tra Scienza e pseudoscienza e su quali sono gli strumenti a disposizione per informarsi correttamente sugli argomenti scientifici.

Per Bari l’evento non si conclude il 28 perché il pubblico è atteso anche nella mattina del 29 dalle 10 alle 14.00 in occasione dell’Open Day dell’Università degli Studi di Bari (che durerà fino alle ore 17.00) dove migliaia di studenti potranno informarsi circa l’offerta didattica dell’Università di Bari per l’annoaccademico 2018-19.

SIGLATA COLLABORAZIONE CON UNIVERSITA’ PRISTINA E TIRANA

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Il rettore dell’Università degli studi di Bari, Antonio Uricchio, ha firmato oggi due accordi di collaborazione con le università di Pristina e di Tirana. Le intese con i due prestigiosi atenei dei Balcani hanno l’obiettivo di potenziare la collaborazione nei settori della formazione, della ricerca e dello scambio di studenti, docenti e personale. Alla firma erano presenti il rettore dell’Università di Pristina, Marjan Dema e il preside della facoltà di Tirana, Edit Xhajanka. “La collaborazione con queste due città – ha detto Uricchio – è stata già avviata, oggi lo scambio viene consacrato in un accordo formale tra i nostri atenei. Ovviamente ci sono progettualità nell’ambito della ricerca ma anche nell’ambito della cooperazione che seppure già avviate oggi trovano una cornice più completa. Oggi avviamo collaborazioni in particolare – ha proseguito – nell’ambito dell’odontoiatria, con il promotore, il professor Inchingolo che è stato per molto tempo visiting professor negli atenei dell’altra sponda dell’Adriatico per una convenzione quadro”.
Un accordo questo che allarga ancor più le attività di internazionalizzazione dell’ateneo barese e che trova in Pristina e Tirana due capitali pronte a cogliere la grande opportunità. “Questa intesa – ha detto Marjan Dema – ci apre nuove possibilità e opportunità di discutere e sviluppare nuovi profili di cui la nostra società beneficerà. Per i nostri giovani sarà sicuramente una importante esperienza di scambi e di conoscenza di cose diverse e ci aspettiamo molto da questa collaborazione. Ringrazio il magnifico rettore Uricchio e tutto il suo staff per aver reso possibile la firma di oggi”. Di amicizia con l’università di Bari prima che di collaborazione invece parla il preside della facoltà di medicina Tirana, “certo – dice – che lo scambio e l’interazione saranno proficui”. L’accordo sottoscritto con l’ateneo di Pristina avrà durata di 5 anni, quello con la facoltà di Tirana, tre, rinnovabili entrambi dopo una disamina dei risultati raggiunti.
(ITALPRESS).

UNIBA. PIU’ EFFICIENZA, ISCRITTI E RISORSE DISPONIBILI

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Con un incremento pari a due milioni e mezzo di euro del Fondo di Finanziamento Ordinario, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha premiato l’Università degli Studi di Bari, che si è confermata virtuosa e, quindi ha ottenuto risorse economiche in più nell’assegnazione del Fondo di Finanziamento Ordinario per il 2018. L’incremento, conferma il progressivo miglioramento che l’Ateneo barese ha registrato negli ultimi anni. “L’università di Bari in questi anni – ha detto il rettore, Antonio Uricchio – ha messo in campo politiche di risanamento finanziario, ha efficientato la propria macchina amministrativa, ha posto obiettivi che poi sono stati realizzati e soprattutto, anche attraverso politiche di attrazione, ha visto incrementare il proprio numero di iscritti. Tutto questo – ha spiegato Uricchio – ha consentito anche di migliorare quegli indicatori che sono oggetto di valutazione e che sono premiati attraverso il fondo di finanziamento ordinario. Un fondo Ministeriale – ha spiegato il rettore – sempre più costruito secondo obiettivi e parametri di virtuosità che il nostro Ateneo è riuscito a cogliere. Questo – ha sottolineato – ci ha consentito di incrementare di oltre 2 milioni, come quota base anche il fondo percepito lo scorso anno, e di essere addirittura oltre i 10 milioni in più rispetto a quello di 3 anni fa”.

In tre anni, il Fondo di Finanziamento Ordinario dell’Università di Bari è aumentato di circa 9 milioni di euro, passando dai 176,9 milioni del 2016 ai 183,3 del 2017 e ai 185,8 milioni del 2018, facendo registrare solo nell’ultimo anno, un incremento di  2,5 milioni di euro (+1,35%). A questa cifra, si aggiungerà la quota di circa 3 milioni di euro, che il MIUR assegnerà in corso d’anno, a favore della misura post lauream. 

“Un trend di crescita particolarmente positivo – ha spiegato Uricchio – che peraltro è anche salutato da un apprezzamento e da una valutazione positiva delle politiche messe in campo che è tra le più alte nel nostro Paese, cioè la quota premiale collegata a obiettivi realizzati o perseguiti – ha concluso – è stata senz’altro particolarmente significativa e rilevante (nel suo complesso ha fatto registrare, rispetto al 2017, un incremento di ben 4,5 milioni, confermando l’impegno dell’Ateneo al continuo miglioramento della propria produzione scientifica nel panorama italiano ed internazionale)”. 

L’incremento è dovuto in particolare al miglioramento registrato nelle politiche di reclutamento e nell’autonomia responsabile, che hanno determinato una maggiore assegnazione rispettivamente di 1,2 milioni e 1,1 milioni di euro. Molto positiva anche la quota relativa alla ‘no tax area’, che ha visto crescere l’assegnazione da 2,4 milioni di euro del 2017 a 4,1 milioni di euro di quest’anno.

Un risultato che premia la lungimiranza  dell’Ateneo che, nell’approvare il Regolamento sulla contribuzione studentesca per l’anno accademico 2018/2019, ha previsto il totale esonero dal pagamento delle tasse universitarie per fasce di ISEE fino a 18mila euro, oltre il tetto prescritto dalla normativa nazionale che è pari a 13mila euro. In questo modo, l’Università di Bari ha voluto salvaguardare, nonostante il minor gettito contributivo, pari a circa 4 milioni di euro, la possibilità di assicurare la frequenza dei corsi di laurea anche agli studenti le cui famiglie non sono in grado, economicamente di sostenerli. Ben 13 mila, gli studenti che possono oggi frequentare l’Ateneo barese gratuitamente, concorrendo all’incremento della quota di FFO correlata al costo standard. Un incremento che, apre nuovi scenari per l’Università. 

“Poter disporre di risorse aggiuntive – ha spiegato il rettore Uricchio – consente di poter apprestare anche quelle forme di utilizzo che siano idonee a rimettere in moto molte delle attività svolte. Quindi – ha continuato – pensiamo agli ambienti di studio sui quali abbiamo già fatto molti interventi e che vogliamo continuare. Pensiamo ai fondi della ricerca che sono stati incrementati, ovvero anche ai fondi per l’innovazione didattica. Quindi – ha concluso – attraverso maggiori risorse noi possiamo utilizzare al meglio le risorse che abbiamo e allargare anche lo spettro delle nostre attività”.

 

PRESENTATO CONCERTO IN MEMORIA DI ALDO MORO

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“L’università di Bari e di Foggia, sostenuti dalla Conferenza dei rettori hanno promosso in memoria di Aldo Moro”. E’ l’annuncio in conferenza stampa del rettore dell’Università degli studi di Bari del concerto organizzato per ricordare lo statista pugliese nei giorni in cui si celebrano i 102 anni dalla sua nascita.
L’evento presentato nella sala del consiglio del rettorato, si terrà domenica 30 settembre nell’auditorium Nino Rota – Conservatorio di Bari Niccolò Piccinni.
Il momento celebrativo di Aldo Moro si concretizza in modo insolito attraverso il canale della musica. “L’Università di Bari – ha spiegato Uricchio – è particolarmente impegnata nel promuovere la cultura musicale e favorire l’accesso degli studenti alle attività musicali e attraverso il proprio coro Harmonia, offre alla comunità, insieme agli altri cori universitari coinvolti, un momento particolarmente bello. La messa da requiem di Mozart costituisce  – ha continuato il rettore – una bella occasione per potersi avvicinare alla musica e assaporare un concerto che sarà sicuramente memorabile”.

Alla presentazione hanno preso parte il Presidente del Coro Harmonia di Bari, Pinuccio Morea, il direttore artistico dell’orchestra metropolitana, Marco Renzi. E’ stato proprio quest’ultimo ad annunciare che l’orchestra della città metropolitana si avvarrà, in occasione del concerto in memoria di Moro, di un nucleo di allievi del conservatorio. Un gesto che vuole sottolineare la continuità tra il conservatorio e la professione artistica musicale.

Ma per l’Università degli studi di Bari è anche il giorno della notte della ricerca, celebrata in tutta Italia ed Europa. Anche nel capoluogo pugliese, come a Taranto numerose le attività dedicate alla ricerca. “L’occasione per ribadire il significato della ricerca – ha ribadito Antonio Uricchio – l’apporto che la ricerca può offrire allo sviluppo dei territori ma anche per coinvolgere i giovani ricercatori nel presentare le proprie attività, per dialogare con la comunità e coinvolgere anche le istituzioni. Un appuntamento particolarmente sentito dalla nostra comunità accademico e anche molto partecipato dai nostri studenti”.

TUTELA PAESAGGIO, ACCORDO REGIONE-UNIVERSITÀ

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Firmato a Bari un accordo tra Regione e sistema delle Università pugliesi “per lo svolgimento dell’attività di ricerca nell’ambito della tutela e valorizzazione paesaggistica”. A sottoscriverlo l’assessore alla Pianificazione Territoriale, Alfonso Pisicchio, e il rettore dell’Università di Bari, Antonio Uricchio.

L’accordo, della durata di 24 mesi e della dotazione finanziaria di 20mila euro, “è un ulteriore tassello per l’elaborazione in corso del disegno di legge sulla Bellezza”.

“Il sistema universitario pugliese – commenta il rettore Uricchio – ha aderito con entusiasmo alla sollecitazione dell’assessore Pisicchio per definire gli strumenti di regolamentazione in materia di ambiente e paesaggio e in più generale di bellezza dei luoghi urbani e rurali. Il nostro impegno scientifico nei diversi ambiti del sapere sarà al servizio della Regione per definire gli strumenti normativi, per poterli anche adeguare a una visione più ampia del concetto di natura, ambiente e paesaggio, ma anche sotto l’aspetto della tutela e della valorizzazione”.

 

 

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