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NELL’ATRIO UNIBA NUOVO INCONTRO “I CENACOLI DEL LIBRO”

Proseguono gli appuntamenti dei “Cenacoli del Libro” nell’Università di Bari, un percorso voluto dal Rettore Antonio Felice Uricchio per stimolare gli studenti a misurarsi con gli autori, per analizzare scrittori noti e meno noti e creare una nuova cultura della lettura. Uno strumento, quello della rassegna dei “Cenacoli del Libro”, utilissimo per promuovere la lettura come strumento di cultura e di crescita. “Abbiamo avviato da tempo questo percorso attraverso la letteratura e attraverso tanti autori”, dice il Rettore dell’Ateneo barese, presente nell’appuntamento odierno per introdurre e moderare il dibattito tra gli ospiti di turno Stefano Moriggi con “Educare bellezza e libertà”, Lorenzo Laporta con una riflessione su Ikkos, Annalucia Leccese con il libro “Ernest Verner. Cronache parigine di un artista scomodo” e Irene Gianeselli con “Preghiera di Novembre – Pasolini, tutto il suo folle amore”. “Molti degli autori che abbiamo ospitato – ha detto Uricchio – provengono dal mondo accademico. Sono docenti, colleghi dell’amministrazione e persino studenti. Un percorso che oggi ci porta su alcuni temi particolarmente stimolanti come la bellezza e l’educazione alla cultura”. Ricco il programma che per tutto giugno ha visto gli autori dibattere insieme agli studenti di temi e personaggi spesso dimenticati. 

Ma il rettore Uricchio avverte che è proprio questo il compito degli autori e dell’Istituzione Università, cioè riscoprire figure storiche della letteratura e della società e che danno certamente Degli importanti insegnamenti di vita. “Il percorso che abbiamo intrapreso – conclude Uricchio – ci guida attraverso la riscoperta di alcune figure come Verner e come Ikkos, che sono in qualche modo dimenticate ma che meritano di essere richiamate e ricordate. Vedo un bel confronto che cominciamo in questo teatro straordinario che è l’atrio del nostro Ateneo e che ci consente di approfondire attraverso un metodo scientifico, insieme ai nostri studenti, contenuti straordinari che i nostri autori ci offrono”.

 

MONDIALI UNIVERSITARI CANOTTAGGIO, CONVOCATI 4 ATLETI UNIBA

Si svolgeranno dal 10 al 12 agosto a Shangai (Cina) i Campionati Mondiali Universitari di Canottaggio, organizzati dalla FISA (Fédération Internationale des Sociétés d’Aviron) in collaborazione con la Federazione Internazionale dello Sport Universitario (FISU). All’evento parteciperanno le rappresentative di 30 nazioni di tutto il mondo, composte da studenti universitari di età compresa tra 19 e 25 anni, tutti atleti d’élite del canottaggio internazionale. 

Nella giornata del 6 luglio, la Federazione Italiana Canottaggio ha reso noti i nomi dei 32 atleti che rappresenteranno l’Italia nell’importante evento, che cade nell’anno precedente alle Universiadi di Napoli. Con 4 atleti convocati, UNIBA è tra le Università più rappresentate in assoluto, insieme a Torino, Milano e Padova.

Tra gli uomini, spiccano Raffaele Giulivo e Andrea Maestrale, atleti della Marina Militare e studenti del corso di studio in Scienze delle Attività Motorie e Sportive. Raffaele è nato a Sabaudia, una delle patrie del Canottaggio Italiano, mentre Andrea viene da Napoli. Tra le donne, entrambe della categoria pesi leggeri, selezionate la barlettana Paola Piazzolla (Fiamme Oro) e la padovana Asja Maregotto (Canottieri Padova).

 

Anche loro sono studentesse di Scienze Motorie nell’Ateneo barese e tutti gli atleti baresi hanno un palmares di rispetto, essendo stati più volte al vertice del Canottaggio Nazionale e con diversi risultati in campo internazionale   

Bari ha infatti svelato una sorprendente capacità di attrarre studenti atleti di altre regioni, anche del Nord, dopo l’adozione del Regolamento Studenti Atleti, che tutela l’iter della doppia carriera di studente e di atleta di interesse nazionale.

Soddisfatto il Rettore Antonio Uricchio “Dopo la presenza di Montrone alle Olimpiadi e la grande vittoria ai Campionati Nazionali Universitari, si consolida il primato dell’Ateneo barese nel panorama del Canottaggio universitario italiano. Devo ringraziare i gruppi sportivi militari, ed in particolare la Marina Militare e l’Ammiraglio Vitiello, per l’azione di partnership che si sta sviluppando in questo ambito”.

Fa eco il Presidente del Comitato per lo Sport, prof. Silvio Tafuri “A breve consolideremo un accordo quadro con la Federazione Italiana Canottaggio, che consentirà di portare a studiare a Bari i migliori canottieri italiani, che supporteremo nella difficile conciliazione tra studio e sport”. 

Adesso, tutta UNIBA aspetta il 10 agosto per tifare i propri campioni.

 

A BARI CONVEGNO SU “VALUTAZIONE DELLA RICERCA”

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“Presentiamo a Bari le metodiche e le ricerche del processo di valutazione del merito. Abbiamo sviluppato delle progettualità internazionali e stiamo preparando questa fase, che avrà luogo a novembre, dell’accreditamento presso l’Anvur (l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario) e della ricerca dei nostri corsi universitari”.

Così il rettore dell’Università di Bari Antonio Felice Uricchio presenta il seminario di studi organizzato dall’Ateneo barese, sul tema: “Quale Valutazione per Didattica, Ricerca e Terza Missione. Dai modelli alle pratiche”. L’evento, patrocinato dall’Aiv, l’Associazione Italiana di Valutazione, intende presentare gli strumenti, le metodiche e gli obiettivi della capacità di comprendere la qualità della ricerca sviluppata nelle Università evidenziando così i punti di forza e di debolezza nel sistema nazionale.

“È un processo quindi, quello valutativo, – continua Uricchio – particolarmente importante che necessità del processo di consolidamento di competenze e dell’elaborazione di documenti strategici. Ma soprattutto della condivisione da parte della comunità accademica. Per poter valutare occorre conoscere, per poter anche decidere occorre adottare delle scelte strategiche sulla base di elementi conoscitivi”.

È importante poi sottolineare che la qualità di un complesso universitario porta alla disponibilità di più, o meno, risorse da investire nella didattica, nella ricerca e nello snellimento delle procedure amministrative dell’Ateneo: “Questo percorso è stato da tempo avviato, abbiamo messo a punto tutti gli strumenti di carattere conoscitivo e di carattere strategico e preparatorio. Possiamo per questo dire con soddisfazione che anche la nostra esperienza viene considerata una delle prassi migliori all’interno del quadro nazionale universitario”. La valorizzazione del merito, la valutazione delle competenze, soprattutto attraverso procedure riconoscibili e chiare, serve così per individuare chi non contribuisce alla produzione di nuova conoscenza. Perché quello che producono i settori disciplinari del sistema universitario, ricadono indirettamente sullo sviluppo del territorio: “La valutazione – conclude il rettore Uricchio – diventa terreno di indagine per diversi ambiti scientifici. Oggi qui sono coinvolte persone impegnate con funzioni di responsabilità all’interno della nostra Università ma soprattutto ricercatori. Perché attraverso la valutazione hanno messo a fuoco metodiche, strategie e soprattutto analisi che possono essere utili per il sistema universitario e talvolta per tutto il sistema pubblico”.

MISSIONE SCIENTIFICA NEL CUORE DELL’ARTICO DI UNIBA

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I ricercatori del Dipartimento Interateneo di Fisica “M. Merlin” e della Sezione dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Bari parteciperanno alla missione Polar Quest 2018 (www.polarquest2018.org). Si tratta  di una missione di esplorazione scientifica e geografica sulla barca a vela eco-sostenibile Polar Nanuq intorno alle isole Svalbard, nel cuore dell’Artico, che partirà il prossimo 21 luglio alla ricerca dei resti del dirigibile Italia, tragicamente precipitato alle Svalbard il 24 maggio 1928 e mai più ritrovato.

Come il dirigibile Italia novanta anni fa, anche il Polar Nanuq avrà a bordo strumentazione scientifica, in questo caso con tre principali obiettivi: studiare la radiazione cosmica alle alte latitudini, raccogliere dati sull’inquinamento da microplastiche disperse in mare e fare telerilevamenti geografici per modellizzazione 3D e raccolta di dati su fauna e coste.
“L’esperimento sui raggi cosmici, convenzionalmente chiamato PolarQuEEEst – si legge nella nota – ha un programma senza precedenti di misura e studio dei raggi cosmici a latitudini polari, con un rivelatore sviluppato dal Centro Fermi (Museo Storico della Fisica e Centro Studi e Ricerche Enrico Fermi), in collaborazione con le sezioni dell’INFN di Bari e Bologna, e le Università di Bari, Bologna, e Politecnico di Torino. PolarQuEEEst si svolge nell’ambito dell’esperimento Extreme Energy Events (eee.centrofermi.it), a cui ricercatori del Dipartimento di Fisica e della Sezione INFN Bari collaborano da tempo”.

Presso il CERN di Ginevra, con l’aiuto degli studenti da scuole superiori italiane, norvegesi e svizzere, sono stati costruiti tre rivelatori gemelli: uno sarà installato a bordo del Polar Nanuq, un altro in una scuola superiore a Nessoden, in Norvegia, e il terzo in un liceo a Bra in Italia, per consentire la misurazione del flusso dei raggi cosmici simultaneamente su circa 40 gradi di latitudine. I rivelatori saranno sincronizzati tra di loro tramite un sistema di GPS, in maniera da poter correlare le informazioni raccolte.

“La spedizione a bordo di Nanuq – continua la nota – partirà il 21 luglio da Isafjordur, nell’Islanda del nord, attraverserà il mare di Groenlandia per giungere a Longyearbyen, capoluogo amministrativo dell’arcipelago delle Svalbard, la “capitale”più settentrionale del mondo, il 1 agosto. Ne ripartirà il 4 agosto e nei due giorni successivi sarà presso Ny Aalesund, insediamento scientifico dove ha sede anche la stazione di ricerca italiana del CNR “Dirigibile Italia”, per una cerimonia commemorativa alla presenza dei discendenti dell’equipaggio del dirigibile ITALIA. Il 6 agosto Nanuq salperà per una circumnavigazione completa delle Svalbard e da quel momento la spedizione si svolgerà, lungo le coste settentrionali dell’isola di Spitsbergen e la Terra di Nord Est, per rientrare a Longyearbyen il 24/8, da cui salperà nuovamente stavolta verso Tromso, nella Norvegia continentale, dove la missione si concluderà prevedibilmente il 4 settembre”.

Il Dipartimento di Fisica e la Sezione INFN di Bari, con il professore Marcello Abbrescia e il dottor Mario Nicola Mazziotta, in particolare, hanno avuto la responsabilità progettare il sistema di acquisizione dati dei rivelatori, di sensoristica e GPS, hanno partecipato alla calibrazione e prenderanno parte all’installazione in Islanda e Norvegia.

UNIBA, A LUGLIO BONUS PER I CORSI A NUMERO NON PROGRAMMATO

Per l’anno Accademico 2018/2019  agli studenti  che, nel periodo intercorrente dal 16 al 31 luglio 2018,  si immatricolano ai corsi di studio non programmato,   verrà applicato un bonus premiale consistente nella riduzione di euro 50 sull’ ammontare complessivo delle tasse e contributi eventualmente dovuti non scomputabile dalla Tassa A.Di.S.U. e dalla marca da bollo.

Il beneficio è riservato  esclusivamente a quegli studenti che provvedano al perfezionamento della immatricolazione ai corsi di laurea e ai corsi di laurea magistrale a numero non programmato, per l’anno accademico 2018/2019, nel periodo intercorrente dal 16 al 31 luglio 2018, e che provvedano, altresì, al pagamento della prima rata entro il 31 luglio 2018.

 

AL VIA SUMMER SCHOOL IN MATHEMATICAL METHODS IN DATA SCIENCE

Fornire competenze su specifiche tecniche di Data Science e loro applicazioni, per formare professionisti e giovani ricercatori esperti nella gestione e interpretazione dei dati. Con questo obiettivo, ha preso il via stamattina nel Dipartimento di Matematica dell’Università di Bari, la prima Summer School in “Mathematical Methods in Data Science” un evento pioniere in Italia nel suo genere. Organizzato dal Dipartimento di Matematica in collaborazione con l’Associazione di ricerca scientifica indipendente Alumni Mathematica e l’Unità di Ricerca INdAM (Istituto Nazionale di Alta Matematica) dell’Università di Bari, la Summer School con 40 ore di lezione di relatori del mondo accademico e di quello imprenditoriale al supporto di aziende come Exprivia, Fincons, OmnitechIT fino al 20 luglio prossimo, si propone come evento formativo in cui verranno approfonditi alcuni aspetti matematici in Data Science. “È la prima Summer School – ha spiegato Nicoletta Del Buono, docente associato in Analisi Numerica – dedicata a metodi matematici in Data Science. Proporremo – ha spiegato – quello che è il punto di vista di noi matematici. È qualcosa di un po’ più tecnico – ha continuato Del Buono –  anche se sono meccanismi e metodi che noi insegniamo nei nostri corsi di laurea, quindi i nostri studenti li conoscono”. 

“Questa – ha sottolineato – è un’idea nata tre anni fa, su suggerimento del dottor Pietro Candela, perché il mercato sta cercando delle figure professionali più mirate che abbiano una conoscenza di certe tecniche più profonde rispetto alla conoscenza che adesso ha la maggior parte degli studenti. Ovvero – ha ribadito Del Buono – si vuol capire che cosa si fa nel non usare gli strumenti matematici soltanto come scatole nere, cioè come black box. Noi – ha aggiunto – cerchiamo di dare almeno uno spunto di understanding di quello che veramente sta alle spalle di tutti i meccanismi che possono servire nella grande mole di dati con cui attualmente si deve lavorare. La Summer School – ha spiegato la docente – è dedicata a personale che ha almeno una laurea di primo livello. Attualmente abbiamo iscritti con lauree di primo livello dal punto di vista scientifico, ma anche medico e psicologico, ma molti dei nostri partecipanti sono già laureati specialistici, o addirittura dottorandi, professori o comunque gente che lavora nella ricerca e si occupa di gestione di grandi data set e estrazione di conoscenza che sia poi interpretabile e utilizzabile durante il lavoro o comunque – ha concluso – per dare delle risposte a quelle che sono le domande di ricerca che uno si pone”.

 

RICONOSCIMENTO DEL COMUNE DI BARI AL PROFESSOR RUBINO

“Per la realizzazione di un polo clinico e di ricerca, di eccellenza per la “Multimodality Imaging” nella città di Bari”. E’ la motivazione scritta sulla targa che in mattinata, nella sala Giunta del Comune di Bari, il presidente della Commissione Cultura e Sport, Giuseppe Cascella, ha consegnato come riconoscimento di eccellenza al professor Giuseppe Rubino, direttore del Centro di Medicina Nucleare dell’Università di Bari. “Sono molto contento – ha detto il professor Rubino – di questo importante riconoscimento consegnato dal Comune di Bari e certamente con l’appoggio dell’Università e il professor Vacca che segue con attenzione di tutti i problemi della nostra Università. Certamente – ha continuato – è un riconoscimento per me, ma io rappresento un gruppo di lavoro che ha cominciato a costruirsi nel 2000 quando ho cominciato a essere alla direzione di Medicina Nucleare. Abbiamo lavorato nel vecchio reparto – ha sottolineato – abbiamo cominciato a progettare quello nuovo nel 2005. Tutte le persone che adesso prendono parte all’attività nel reparto si sono formate a Bari. Con loro – ha spiegato il professor Rubino – si è costruito un gruppo di lavoro molto forte. L’organizzazione – ha continuato – è stata importante e questo ci ha permesso di migliorare la qualità dei servizi, di superare tutte le difficoltà di una realizzazione complessa. La sanità – ha sottolineato – è uno dei settori più complessi dal punto di vista organizzativo, tecnico, scientifico”. 

“Quindi – ha aggiunto – è un riconoscimento alla città di Bari, un riconoscimento a tutti i collaboratori che lavorano quotidianamente e che si sono impegnati per anni. L’inaugurazione è stato un primo successo, ma – ha proseguito – le possibilità di portare a pieno regime il reparto ce ne sono ancora e saranno il lavoro dei prossimi anni. Non finisce qui. E’ una promessa che faccio – ha concluso – e ringrazio tutti i collaboratori che lavorano quotidianamente con me”. Un riconoscimento, quindi che va all’Università di Bari. “L’Università di Bari, insieme all’amministrazione comunale – ha spiegato il prorettore Angelo Vacca – intende dare rilievo alle personalità che abbiamo sia nella nostra città che nella nostra Università. Personalità di spicco – ha sottolineato – che si adoperano quotidianamente per i pazienti per la prevenzione, per la salute. In questo ambito noi intendiamo premiare e dare riconoscimento a queste figure professionali”. Quanto al riconoscimento consegnato oggi al professor Rubino, Vacca ha spiegato che “per la sua elevata figura professionale abbiamo voluto oggi qui dargli un riconoscimento emblematico e paradigmatico di tutta la sua azione. Una struttura assolutamente moderna dal punto di vista delle apparecchiature. E’ un’ulteriore riprova – ha continuato – che il Policlinico sta crescendo in termini di professionalità e in termini di eccellenza ed è un’azione che si conduce insieme all’amministrazione e alla Regione. Si vuole che il Policlinico – ha concluso – sia sempre all’avanguardia per le professionalità che esprime in vari settori che vanno dalle specializzazioni, alle medicine e alle chirurgie”.

 

CENACOLI LIBRO, URICCHIO “A SETTEMBRE CHIUDIAMO CON LA MUSICA”

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Altri quattro autori per un altro appuntamento con i Cenacoli del libro, la rassegna che l’università degli studi di Bari dedica alla promozione della lettura come forma di conoscenza, ma anche di riflessione e approfondimento.

Oggi, riuniti nel cortile del Palazzo Ateneo, dopo i Saluti del magnifico Rettore Antonio Felice Uricchio, a dialogare con studenti, docenti e un pubblico attento c’erano Anna Paola Lacatena e Giovanni Lamarca autori de “I Reclusi”, Davide Grittani con il suo “E invece Io” , Marina de Tommaso neuroscienziata prestata alla letteratura con il suo ultimo lavoro intitolato “La nicchia”. Un racconto quest’ultimo, brillantemente presentato da un collega dell’autrice come il professor emerito dell’università di Bari, Paolo Livrea che ha saputo coniugare gli aspetti scientifici con quelli umani di un tema con cui tutti prima o poi nella vita si ritrovano a fare i conti: la malattia di un genitore. “La nicchia” infatti è il racconto degli ultimi due anni di vita della madre dell’autrice, due anni non solo di assistenza nei confronti di una paziente polipatologica, ma di scambio e apprendimento emotivo dell’assistente-figlia da parte dell’assistita madre.

Con un excursus attraverso alcuni aspetti della principale patologia della paziente protagonista del libro quale la demenza vascolare che lascia aree di consapevolezza e altre di bizzarrie, Livrea ha spiegato la funzione dei neuroni specchio e la grande importanza che rivestono nella relazione con gli altri neuroni specchio e sono la base del comportamento sociale, sono i neuroni dell’empatia e sono quelli che permettono ancora una comunicazione tra madre e figlia nei due anni di assistenza durante i quali la nicchia è la residenza che accoglie l’anziana paziente: un ambiente protetto per pazienti con gravi disabilità, dove non manca il confronto reciproco, il dialogo con altri pazienti e dove si stabilisce un rapporto nuovo con il fine vita.

“I Reclusi “ è invece il carcere raccontato a uomini e donne libere. Un libro che ha l’obiettivo di mettere in discussione stereotipi e certezze sulla vita dentro, ma anche raccontare storie e vissuti di chi ci vive dove il “dentro” non è scisso dalla vita fiori. Non un manuale, ma un approfondimento che analizza aspetti diversi della vita ristretta.
“E invece io” di Davide Grittani è una avventura interna, un viaggio del protagonista, un giornalista che riflette sulla sua professione degradata, dentro se stesso. Ma è anche un viaggio attraverso l’Italia, attraverso i suoi luoghi comuni, i suoi difetti.

Il prossimo appuntamento con i Cenacoli di Uniba è mercoledì 18, ma il Rettore Antonio Felice Uricchio assicura che la rassegna torna a settembre con iniziative di carattere culturale e musicale. “La presentazione dei libri, la riflessione sia su volumi di letteratura che scientifici,  – ha detto il magnifico Rettore Uricchio – sulla saggistica è stata particolarmente ampia perché si è snodata  attraverso numerosi incontri con oltre cinquanta autori. Il percorso è stato particolarmente ricco con la partecipazione di autori importanti, esponenti della società civile, ma soprattutto di studenti coinvolti appieno sia nella lettura, nel confronto con gli autori sia nei momenti di maggior coinvolgimento emotivo come quelli musicali. Il percorso – ha concluso Uricchio – si concluderà a settembre con altri eventi importanti sia musicali che di riflessione. Avremo Salvatore Rossi con la presentazione del suo libro ‘Oro’ e il 30 settembre concluderemo gli Stati Uniba con un momento musicale che coinvolgerà i cori di oltre dieci università italiane”.

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