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ATENEO RIFLETTE SU LEZIONE DI PACE DON TONINO BELLO

Una riflessione composta e approfondita sulla profezia di Don Tonino Bello a 25 anni dalla sua scomparsa. È quella organizzata dal dipartimento di scienze politiche dell’Università degli Studi di Bari in collaborazione con il Comune di Alessano, che ha dato i natali a don Tonino e nel quale ha portato avanti la sua opera pastorale prima di stabilirsi nella diocesi di Molfetta.

“La Puglia arca di Pace”, l’attualità della profezia di Don Tonino Bello tra dimensione regionale e un mondo in cambiamento, questo il tema della tavola rotonda tenutasi questa mattina nell’aula Aldo Moro della Facoltà di Giurisprudenza di Bari, presieduta da Luciano Monzali, docente di Storia delle relazioni internazionali e alla quale hanno partecipato tra gli altri il rettore Antonio Felice Uricchio, l’ex presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, il vescovo di Altamura Gravina e Acquaviva delle Fonti e presidente nazionale di Pax Christi, Monsignor Giovanni Ricchiuti, Giancarlo Piccinni presidente della Fondazione Don Tonino Bello, Federico Imperato dell’Università degli Studi di Bari e Giuseppe Moro, direttore del dipartimento di Scienze politiche dell’Ateneo barese.

“Il rapporto con Don Tonino Bello – ha ribadito Uricchio – è un rapporto per me personale perché ho avuto modo di conoscerlo e di apprezzare il suo impegno sociale e la costruzione di pace, la promozione di una cultura ispirata ai principi della solidarietà e della socialità. L’occasione – ha continuato il magnifico rettore – è quella di un ricordo e di una riflessione nella nostra università non solo offerta dalla visita del Papa ma dalla valorizzazione dell’opera di Don Tonino Bello che anche attraverso la visita del Papa oggi si rende possibile. Il ricordo delle opere concrete che Don Tonino ha svolto nel corso della sua vita e del suo mandato è particolarmente vivo, così come lo è anche attraverso le testimonianze di tutti coloro che sono stati accanto a lui in questi anni”.

“Credo sia doveroso (quello che stiamo facendo oggi) in questo momento – ha continuato – per la nostra istituzione accademica che negli anni ha serbato vivo il ricordo del suo lavoro e soprattutto della sua missione che è riuscito a portare avanti attraverso la valorizzazione dei giovani e di una cultura che trova nei valori anche la fonte ispiratrice”.

È stato Federico Imperato a ripercorrere la vita e la formazione di Don Tonino, la nascita ad Alessano in un comune povero della punta estrema della Puglia, con un rapporto molto forte con la madre, poi l’inizio della sua opera pastorale, il trasferimento a Bologna negli anni ’50 e il suo impegno forte per la pace contro tutte le guerre, mai fermato da nulla, neppure dalla malattia.

“Le guerre che si sono avvicendate – ha detto Nichi Vendola – nel corso degli ultimi decenni hanno dimostrato quanta ragione ci fosse nella profezia di Don Tonino Bello. Ciascuna di quelle guerre in Iraq, in Afganistan, in Libia, in Siria ha peggiorato drammaticamente le condizioni di vita di milioni e milioni di persone, ha reso il mondo un luogo molto più instabile, ha dato al partito del terrore in ogni parte del globo ragioni per seminare odio e violenza. Allora tornare a riflettere sulla vera alternativa alla violenza e all’odio che è la costruzione della giustizia, pace e la giustizia come due facce della stessa medaglia, significa stare attorno al quel cratere in cui ribolliva il pensiero, il sentimento, la parola, la profezia di don Tonino Bello”.

“Il rischio oggi – ha continuato Vendola – è quello di farlo santo. Non perché qualcuno possa dubitare della santità di don Tonino, ma perché i santi hanno l’aureola e stanno sulle nuvole e quindi li guardiamo da lontano talvolta affidiamo loro le nostre preghiere e poi continuiamo sul nostro percorso. La santità di Don Tonino sta proprio nella capacità di convertire, di cambiare radicalmente la Chiesa, di convertire il linguaggio della vita quotidiana, di chiedere alla politica, alle persone normali di convertire il proprio stile di vita, di mettere al bando tutto ciò che è guerra anche nei rapporti interpersonali, anche nel rapporto con le cose sconosciute come sono gli stranieri. Oggi Don Tonino sarebbe bombardato, più di quanto non lo sia stato in vita. La sua è una profezia minoritaria nel mondo di oggi. Tuttavia, Dio solo sa quanto ne abbiamo bisogno”.

 

 

 

NUOVO BANDO PER BORSE STUDIO DA 500 EURO

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 “Così vogliamo promuovere la memoria di Aldo Moro e sostenere il diritto allo studio, premiando studenti meritevoli ma anche in condizione di disagio”.

Queste le parole di Antonio Felice Uricchio, rettore dell’Università di Bari “Aldo Moro”, durante la presentazione del nuovo bando che offre a mille studenti l’opportunità di ricevere una borsa di studio del valore di 500 euro. Una iniziativa dell’Ateneo barese che si inserisce in un percorso più ampio di sostegno economico agli studenti nel quarantesimo anniversario del rapimento e della morte del noto statista democristiano che a Bari ha iniziato il suo percorso accademico prima come studente e poi come professore ordinario di diritto penale.

“Abbiamo voluto dedicare le borse ad Aldo Moro – continua Uricchio – non solo perché a lui è dedicato il nostro Ateneo ma anche perché quest’anno ricorre il quarantesimo dalla sua scomparsa. Di qui a poco infatti, il nove maggio, ricorrerà questa triste ricorrenza”.

Il bando dedicato agli studenti è un ulteriore strumento che l’Università di Bari mette a disposizione per i ragazzi iscritti e con l’obiettivo di garantire l’accesso all’istruzione anche a chi si trova in situazione di difficoltà economica. Hanno inoltre diritto ad accedere alla misura di sostegno tutti gli iscritti all’Ateneo barese e alle sedi distaccate di Taranto, Brindisi e della Scuola di Medicina.

“Le borse – conclude il Rettore dell’Ateneo barese – costituiscono una misura di sostegno che è anche aggiuntiva rispetto all’esonero dalla tassazione di tutti coloro che usufruiscono della ‘no tax area’. Un impegno importante della nostra comunità accademica per venire in contro ai nostri studenti ma soprattutto per garantire il diritto allo studio, un diritto costituzionalmente riconosciuto, che viene decisamente salvaguardato dalla nostra comunità accademica”.
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URICCHIO “BALAB UN SEME CHE DÀ SUOI FRUTTI”

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Giornata dedicata all’accoglienza per BaLab, il contenitore di idee e di sviluppo condiviso che a Bari, alla presenza dello stato maggiore dell’Università degli Studi, con il Rettore Felice Antonio Uricchio tra i massimi fan del laboratorio, ha presentato una quarantina di nuovi BaLaber, ovvero gli innovatori della seconda edizione, selezionati grazie ad una buona idea da sviluppare, per poi essere accompagnati in un percorso che dia forma alle loro idee, ai loro sogni e ne faccia una impresa. La presentazione della giornata di accoglienza è stata affidata a Gianluigi De Gennaro, delegato del rettore alla creatività il quale dopo i ringraziamento a chi contribuisce ogni giorno a  rendere il centro polifunzionale degli studenti una officina di talenti, ha voluto con l’atto simbolico di indossare e far indossare una maglia rossa con il brand BaLab creare il clima giusto per lo spirito di team building che si respira in sala. Aria di festa, ma anche tanta soddisfazione sui volti di chi, all’idea di un laboratorio di idee per giovani tra i 18 e i 35 anni, ci ha creduto fin dall’inizio e continua a credere che gli spazi si possano anche moltiplicare. Da quest’anno infatti ci sono anche i BaLab di Taranto e Barletta.

“Il rettore – ci dice Gianluigi De Gennaro – ne ha in mente altri tredici, ma verosimilmente entro ottobre ne apriranno con certezza altri quattro. La metodologia del confronto tra pari – continua il professor De Gennaro – è molto fruttuosa perché crea delle vere e proprie contaminazioni. Qui si può arrivare con una idea e scoprire che può essere migliorata al punto da diventare un’altra idea. Si può arrivare con una idea e scoprirsi interessati all’idea di un compagno e decidere di svilupparla insieme con il contributo e il talento di squadra”.

“Il BaLab è un seme che oggi dà i suoi frutti – ha detto nel suo intervento il magnifico rettore – già lo scorso anno abbiamo avviato il primo ciclo di contaminazione e di sviluppo delle start up, ogni diamo seguito anche con un programma molto più spinto e più intenso e soprattutto con grandi sinergie che sono qui tutte rappresentate. E poi l’idea del BaLab diffuso, a sede pulsante nell’università ma che poi si dirama e si sviluppa sul territorio, ha già preso corpo”. All’evento di oggi era presente anche l’assessore alle politiche giovanili e all’istruzione del Comune di Bari Paola Romano che ha sottolineato l’importanza dello sviluppo condiviso, con un modello che è quello della socialità. “Stiamo per aprire – ha annunciato – un altro luogo di contaminazione a Bari che non sarà in competizione con il BaLab, anzi di questi contenitori più ce ne sono e meglio è. Si tratta di una sana e fruttuosa competizione”.

Paola Romano ha anche parlato di due bandi del Comune di Bari i cui destinatari sono proprio i giovani e dunque anche i BaLaber. I Laboratori in questione, come il BaLab, dopo una infarinatura generale di cose si sviluppa una idea e una fase di contaminazione che dura dai quattro ai cinque mesi, prevedono l’accompagnamento in percorsi di finanziamenti pubblici e privati. Da BaLab fino ad oggi sono nate sette imprese nei settori dell’innovazione, della tecnologia e di progetti sociali. 

PRESENTATO MANUALE UNITARIO SCIENZE FINANZE

Si è svolto presso l’Università LUMSA il Convegno “Unitarietà negli studi di finanza pubblica” nel corso del quale è stato presentato il “Manuale di scienza delle finanze, diritto finanziario e contabilità pubblica”, a cura di Antonio Uricchio, Rettore dell’Università di Bari, Vito Peragine, Ordinario di Economia Politica Uniba e Mario Aulenta, Aggregato di Diritto tributario Uniba.

In un’economia globale ed europea attraversata da lacerazioni sociali e politiche, il manuale offre un’analisi ampia e rigorosa della finanza pubblica ed è particolarmente utile per i decisori politici, gli amministratori pubblici, i dirigenti e funzionari di uffici finanziari oltre che, naturalmente, per gli studenti e studiosi.

“Abbiamo riflettuto sulla difficoltà di reperire un testo univoco sull’attività finanziaria -ha spiegato il magnifico rettore dell’Università di Bari Antonio Uricchio -. Questa tradizione, ricchissima nel secolo scorso si è persa perché l’iperspecialismo ha sostituito questa visione unitaria. Ognuno di noi ha iniziato a occuparsi di segmenti. Il fenomeno finanziario da un lato si può scomporre e parcellizzare ma dall’altro lato si può affrontare su grandi temi. Il volume nasce da questa convinzione. In questi contesti un approccio integralista unitario aiuta ad affrontare l’argomento”, ha aggiunto.

Si tratta di un’opera, per le riflessioni scientifiche contenute, particolarmente rilevante per studenti e studiosi, per l’esperienza professionale dei decisori politici e degli amministratori pubblici, per i dirigenti e i funzionari degli uffici finanziari, nonché per chi si avvicina alle diverse discipline coinvolte in vista di prove concorsuali per la magistratura contabile, le amministrazioni finanziarie e gli enti locali.

“È molto importante riuscire a superare gli orizzonti e gli steccati specialistici e disciplinari per dare agli studenti e a tutti gli operatori della pubblica amministrazione, e a coloro che hanno a che fare con la pubblica amministrazione, una visione unitaria. E questo vale anche come collaborazione tra le diverse università: per questo siamo molto lieti di ospitare il rettore Uricchio e l’università di Bari per presentare questo importante lavoro che è a beneficio di tutto il sistema universitario”, ha commentato Francesco Bonini, magnifico rettore della Lumsa, Libera Universi Maria Santissima Assunta.

“Ci sono due versanti, il primo è quello dell’eccellenza: i collaboratori del manuale sono veramente i migliori esperti in questo plesso di discipline giuridiche, politiche e istituzionali oltre che, naturalmente, economiche. Quindi l’alta qualità è il primo mentre il secondo aspetto è la profonda interazione, perché partendo da orizzonti diversi insistono sullo stesso tema che è quello dello sviluppo della pubblica amministrazione con l’obiettivo di servizio ai cittadini: per questo una università come la nostra che nasce con ispirazioni cristiana questo condivide, sottolinea e ripropone in tutti i contesti”, ha concluso Bonini.

Oltre ai rettori della Lumsa e dell’Università di Bari hanno partecipato al convegno “Unitarietà negli studi di finanza pubblica”, fra gli altri, il presidente della sezione del Consiglio di Stato – Capo gabinetto, MEF Roberto Garofoli, Fabrizia Lapecorella, Direttore del Dipartimento Finanze, MEF, Angela Adduce direttore generale della Ragioneria generale dello Stato, Alessandro Beltrami, dirigente Commissariato debito di Roma Capitale.

 

UNIBA FESTEGGIA PRIMI ATLETI NAZIONALI CHE CONSEGUONO LA LAUREA

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Il 23 aprile 2018, alle ore 13.00, nell’Aula Magna del Palazzo Ateneo,  l’Università di Bari festeggia la laurea dei primi due atleti di livello nazionale che hanno scelto l’Ateneo Barese come sede dei propri studi in Scienze delle Attività Motorie e Sportive.
Nel 2016, l’Università degli Studi di Bari ha intrapreso un percorso di valorizzazione dello sport come elemento strategico di rilancio e di promozione della coesione e dell’appartenenza, attraverso l’adozione del regolamento studenti atleti.
Il primo dei laureati è Michele Quaranta, sottocapo e atleta di Canottaggio del Gruppo Sportivo Marina Militare, che vanta un palmares di tutto rispetto, essendo stato campione mondiale under 23 nella categoria PL e avendo rappresentato l’Italia nelle Universiadi 2015. Insieme a lui consegue la laurea Alessandro Porcelli, pallavolista che ha già militato in Superlega con l’Exprivia Molfetta ed è stato campione nazionale universitario di Beach Volley.
Festeggiano insieme all’Università le Federazioni Italiana Canottaggio e Pallavolo, presenti con propri delegati alla cerimonia.
“Abbiamo avviato un percorso virtuoso” afferma il Magnifico Rettore Antonio Felice Uricchio“ che sta mettendo l’Università di Bari al centro dell’attenzione dei giovani talenti sportivi, che scelgono di coniugare il sogno dello sport con lo studio e la laurea. Abbiamo già diverse richieste per il prossimo anno, molte delle quali provengono da atleti di regioni del Nord Italia”.
“L’Università ha creduto nello sport come strumento per il proprio sviluppo e oggi cominciamo a raccoglierne i frutti; in questo senso, abbiamo voluto valorizzare risorse importanti, come il locale Centro Universitario Sportivo o il corso di studio in Scienze delle Attività Motorie e Sportive” chiosa il prof. Silvio Tafuri, presidente del Comitato per lo Sport.
(ITALPRESS) – (SEGUE).

“Tanti anni fa il professore Moretti – che presiede la seduta di laurea- accettò la sfida di impiantare un nuovo corso di laurea in Scienze Motorie a Bari. Oggi dimostriamo che il corpo docente è stato all’altezza della sfida lanciata ed è riuscito a far guadagnare al nostro corso di studio un rilievo nazionale” chiude Angela Notarnicola, coordinatore del corso di studio in Scienze Motorie.
I neo-dottori saranno tra i primi a poter ricevere, dalle mani del Rettore, la pergamena di laurea, secondo il nuovo sistema messo appunto dall’Ateneo che consente la consegna dell’attestato al termine dell’esame di laurea.
(ITALPRESS).

URICCHIO “DANNOSO ABOLIRE AGEVOLAZIONI FISCALI”

“Qualcuno parla di abolire le agevolazioni fiscali e sicuramente facendolo si troverebbero le coperture sia per la flat tax che per il reddito di cittadinanza, ma una mossa del genere sarebbe miope e dannosa”. Lo ha detto il rettore dell’Università Aldo Moro di Bari Antonio Uricchio nel corso di una lectio all’Università Cattolica di Milano sul cosiddetto “fisco promozionale”, nel corso della cerimonia di consegna del Master di secondo livello in diritto tributario.

“Abolire tutte le agevolazioni significherebbe produrre un danno peggiore del male perché la riduzione in termini di gettito sarebbe maggiore per l’effetto del venir meno di basi imponibili che invece oggi si generano per effetto di meccanismi agevolativi – ha spiegato Uricchio -. Abolire le agevolazioni sarebbe miope perché produrrebbe danni ad ambiti economici particolarmente meritori. Occorre invece selezionare le agevolazioni, analizzarle, valutarle in modo compiuto e soprattutto considerarne gli effetti”.

Secondo il rettore dell’Università di Bari sono tante le agevolazioni che sono meritorie e alcune non sono nemmeno esistenti nel nostro ordinamento: “Abbiamo alcuni ambiti come l’ambiente, la ricerca e il turismo che possono essere sostenuti in modo ancora spinto e forse il legislatore dovrebbe con più consapevolezza apprezzare le agevolazioni per la loro capacità di produrre reddito e di generare sviluppo nel nostro Paese”.

 

URICCHIO ALL’UNIVERSIDAD NACIONAL DE SALTA

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“E’ nostra intenzione rafforzare la cooperazione tra Università di Bari, università europee e la rete delle università dell’America Latina”. Così il Rettore dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Antonio Uricchio, ha introdotto i lavori del kick off meeting del Proyecto NUCIF, Network de Universidades para el Conocimiento y la Integracion de Frontera, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Erasmus+ Capacity Building in Higher Education e che vede l’Ateneo barese capofila del progetto.

Insieme a Italia, Slovenia e Grecia partecipano al progetto 8 università del Sud America provenienti da Argentina, Bolivia, Cile, Paraguay che prenderanno parte alla costruzione di 4 Knowledge Hub (Centri di competenza) specializzati in Politiche Ambientali, Turismo sostenibile, Agroindustria, cambiiamenti climatici  ed Economia Circolare.

All’incontro di benvenuto che si è tenuto presso il Campus dell’Universidad Nacional de Salta hanno partecipato il Rettore dell’università ospitante, Antonio Fernandez Fernandez, il console italiano di Cordoba, Tiberio Schmidlin, il segretario extension dell’Universidad de Salta, Oscar Darìo Barrios, che hanno espresso profonda gratitudine al lavoro svolto dall’Università di Bari e dalla Fondazione Eurosur per il grande lavoro di cooperazione e di internazionalizzazione con l’Argentina e con gli altri paesi sudamericani.

Nella giornata del 6 aprile si terranno attività di laboratorio per lo startup dei Knowledge Hub che si terranno in forma itinerante in tutti i paesi latinoamericani partner di NUCIF.

 

GIORNATA INTERNAZIONALE SPORT, UNIBA PRESENTA NUMERI

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Il 6 aprile di ogni anno il mondo celebra lo sport come elemento di sviluppo della Pace e dei Popoli. In questa giornata, l’Università degli Studi di Bari presenta il bilancio di quasi due anni di implementazione del Regolamento Studente Atleta, adottato dall’Ateneo nel maggio 2016 con lo scopo specifico di consentire agli studenti atleti agonisti di conciliare studio e sport.
Il bilancio è presentato dal Rettore, Antonio Felice Uricchio, coadiuvato dal suo delegato per lo sport universitario, professore Silvio Tafuri.
Sono quasi 160 gli atleti di UNIBA: tra di essi, si annoverano nomi d’eccellenza nello sport italiano.
Grande immagine dello sport universitario barese è Domenico Montrone, studente di Scienze Politiche e Olimpionico di Rio 2016, quando nella disciplina di Canottaggio 4 senza vinse, con la nazionale italiana, la medaglia di bronzo. Ma la rappresentativa dei canottieri non si ferma a Montrone: infatti, vestono i colori azzurri diversi universitari baresi, come Emanuele Fiume, Raffaele Giulivo, Andrea Maestrale, Paolo Perino, Clara Guerra, Catello Amarante, Asja Maregotto, Paola Piazzolla, Michele Quaranta (tutti studenti di Scienze Motorie), Antonio Vicino (Economia e commercio). UNIBA nel canottaggio nazionale guadagna senz’altro l’oro nella gara tra le Università.

Tra l’altro, Bari rivela per gli sportivi una inaspettata attrattività, diventando meta di studi anche per atleti di altre regioni (Giulivo proviene dal Lazio, Maestrale e Amarante dalla Campania, Perino dalla Liguria, Maregotto e Guerra dal Veneto). Merito probabilmente della possibilità di accesso in sovrannumero al corso di studio in Scienze delle Attività Motorie e Sportive riservato agli atleti di interesse nazionale e di azioni di orientamento e tutorato in itinere, che a rendono Bari una sede desiderata dai migliori atleti italiani.
Bari non è attrattiva solo per i canottieri: sono studenti UNIBA anche Luca Cassano, promettente centometrista che ha partecipato alle Universiadi 2017, Marco Giustino, vice campione europeo di pattinaggio artistico, Natasha Piludu e Marco Micunco, tennisti anch’essi convocati per la rappresentativa italiana alle Universiadi 2017. La Piludu si è anche qualificata per gli internazionali BNL. Sono atleti di spicco nazionale anche il francavillese Felipe Spinelli, promessa del pugilato italiano e Valerio Galati, attuale vice-campione italiano di vela.
Anche negli sport di squadra Bari vanta qualche eccellenza: nella pallavolo, ad esempio, sono studenti baresi Cesare Casulli e Alessandro Porcelli, con un passato in Superlega e attualmente militanti in A2.
Un patrimonio da custodire gelosamente, valorizzando quella che è la migliore casa che lo sport universitario possa avere, il CUS Bari, che l’Università chiama, in vista della programmazione 2018, a raccogliere la sfida di rendere Bari la capitale dello sport universitario.

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