Prima di Torino e dopo Trieste. L’Università di Bari, secondo il report U-Multiranking, si classifica settima tra i 36 Atenei italiani di grandi dimensioni e seconda tra i 24 Atenei a carattere generalista. Un riconoscimento, quello datole dalla Commissione dell’Unione Europea, che ripaga del lavoro svolto in questi anni e che arriva a conclusione del mandato del rettore Antonio Uricchio. “Il risultato – ha detto Uricchio – è frutto dell’impegno di tutta la comunità accademica, della componente docenti, di quella amministrativa e degli studenti, ma soprattutto si base anche sulla forte convinzione che attraverso azioni che hanno riguardato i processi si possono perseguire obiettivi ambiziosi”. Uricchio attribuisce questo risultato anche al lavoro svolto in questi anni. “Abbiamo migliorato sulla didattica, sulla ricerca, sui servizi agli studenti, abbiamo ottenuto quindi un risultato importante, perché – ha spiegato – U-Multiranking è la somma di tanti tipi diversi di ranking che valorizzano quindi indicatori anche particolarmente eterogenei e soprattutto consentono un confronto fra Atenei di molti paesi europei”.
“Un risultato quindi – ha spiegato Uricchio – significativo e importante di cui siamo orgogliosi e che attesta un trend di crescita che il nostro Ateneo ha avuto in questi anni e che è stato certificato dall’Anvur attraverso una posizione B, cioè pienamente soddisfacente, ma anche da altre classifiche nazionali. Penso al Censis e ai riconoscimenti provenienti da istituzioni straniere, particolarmente questa molto importante di U-Multiranking”. Risultati, quelli raggiunti, che vanno anche al di là delle attese e delle speranze. “Devo dire che in questi anni – ha spiegato Uricchio – i risultati sono stati particolarmente soddisfacenti sia sotto il profilo del riequilibrio e del riassetto finanziario raggiunto in tempi piuttosto rapidi, inferiori rispetto a quelli programmati, sia con riferimento poi al miglioramento qualitativo e delle azioni riguardanti l’accreditamento e poi le valutazioni da parte dell’Anvur. Quindi risultati importanti che – ha sottolineato – mi rendono particolarmente soddisfatto e mi inorgogliscono”.
“Ma c’è soprattutto una proiezione esterna della nostra Università – ha ribadito Uricchio – che al di là di classifiche, indicatori e di strumenti di misurazione viene percepita anche dalla società civile e quindi le ricadute sociali dell’attività universitaria che trovano anche ulteriore rappresentazione nel bilancio sociale, costituiscono senz’altro un momento importante per la nostra attività accademica. L’Università presente sul territorio, volano dello sviluppo ma anche – ha proseguito – fortemente integrata che può innervare e sostenere anche dei processi che la società civile ormai percepisce con piena consapevolezza”. Intanto, nel suo ultimo giorno da rettore, è stato approvato per la prima volta il testo unico per il regolamento per la contribuzione studentesca che accorpa e rende più facilmente reperibili le informazioni sulle tasse. “Abbiamo discusso e approvato il nuovo regolamento tasse – ha detto Uricchio – che è un po’ la sintesi anche delle modifiche apportate in questi anni. Abbiamo esteso benefici anche per il post laurea, dopo che in questi anni abbiamo introdotto delle azioni di sistema a favore degli studenti”.
“Abbiamo elevato la fascia di estensione ISEE, abbiamo previsto ulteriori agevolazioni per studenti che versano in particolari condizioni, di disabilità, anche particolari difficoltà di carattere sociale, ma soprattutto – ha sottolineato – abbiamo anche riconosciuto benefit per le seconde lauree, per i dottorati e per i master e questo è stato un risultato assolutamente significativo e anche innovativo, perché – ha concluso – azioni di questo impatto non erano mai state poste in essere dalla nostra Università”.
(ITALPRESS).
Università di Bari A. Moro
BARI PROMOSSA DA UE, URICCHIO “FRUTTO DELL’IMPEGNO DI TUTTI”
A “THE MIGRATION CONFERENCE” 570 RELATORI DA 60 PAESI
Presentata questa mattina nell’Università di Bari “The Migration Conference”, il più grande evento accademico a livello internazionale incentrato sulle tematiche migratorie, nato a Londra nel 2012 presso il Regent’s Centre for Transnational Studies e quest’anno ospitato dal Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”. Quasi 570 relatori provenienti da 60 paesi del mondo discuteranno i diversi aspetti economici, politici, sociali, dei diritti umani e religiosi, della mobilità umana e dei suoi impatti sulle società di partenza, transito e arrivo. Il forum di discussione, in programma fino al 20 giugno, coinvolgerà accademici, esponenti politici, terzo settore, professionisti, giovani ricercatori e studenti di tutto il mondo. “Per l’Università di Bari è un grande motivo di orgoglio ospitare questo importante convegno. – ha detto il rettore dell’Università di Bari Antonio Felice Uricchio – Il nostro Ateneo è impegnato da tempo sull’analisi dei fenomeni migratori. Abbiamo anche attivato percorsi di studio che coniugano l’esperienza delle politiche migratorie con i diritti umani. E poi siamo da tempo impegnati nell’accoglienza di progetti specifici dedicati agli studenti rifugiati e a coloro che raggiungono il nostro paese per motivi sociali o politici”.
“È una bella attestazione da parte della comunità scientifica internazionale nei confronti della nostra Università. Lo studio del fenomeno migratorio, delle cause e dei possibili rimedi può consentire certo la decisione politica, collocando gli effetti in una posizione spazio temporale idonea” ha continuato Urticchio. A coordinare l’organizzazione Ibrahim Sirkeci, docente del Regent’s College London e Direttore del Regent’s Centre for Transnational Studies, coadiuvato da Michela Pellicani, docente di Demografia del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Bari e delegato del Magnifico Rettore alle “Politiche migratorie e Integrazione”: “Questa è la prima occasione che ha l’Italia di ospitare un convegno che è il più grande al mondo sul tema delle migrazioni internazionali, preso da tutti i punti di vista. – ha detto la docente barese – Un convegno fortemente interdisciplinare proprio perché il fenomeno lo esige, toccando tutti gli ambiti del nostro vivere sociale. Un impegno arricchito da una serie di sessioni particolari organizzate con vari enti e associazioni. Lo scopo degli accademici e dei ricercatori è quello di trasmettere una corretta informazione dei dati quantitative qualitativi più corretti possibili, su un argomento troppo spesso tirato da una parte o dall’altra complicando la reale situazione del fenomeno”.
APPROVATO TESTO UNICO REGOLAMENTO PER CONTRIBUZIONE STUDENTESCA
Approvato per la prima volta il testo unico per il regolamento per la contribuzione studentesca che accorpa e rende più facilmente reperibili le informazioni sulle tasse.
Nel testo unico sono confermate tutte le agevolazioni in vigore alcune delle quali sono state ulteriormente incrementate:
la riduzione è elevata al 30% per gli studenti iscritti a corsi di laurea dell’ateneo barese con fratelli/sorelle iscritti a scuole di specializzazione.
Il premio di 260 euro per acquisto libri potrà essere richiesto dagli studenti che hanno conseguito una media di 28/30
Riduzione del 30% del contributo onnicomprensivo per gli specializzandi con uno o più componenti lo stesso nucleo familiare (coniugi, genitori e figli) iscritti a scuole di specializzazione all’Università di Bari.
GIUDIZIO EXCELLENT DA CAMBRIDGE PER CENTRO LINGUISTICO
Excellent. E’ questo il giudizio che l’ispettore di Cambride, al termine di una visita a sorpresa ha espresso sul Centro Linguistico di Ateneo dell’Università degli Studi di Bari. “E’ un giudizio che premia l’impegno, l’entusiasmo e la professionalità del personale del Centro Linguistico e che si aggiunge ai lusinghieri risultati che, in questi anni, ha conseguito l’Ateneo di Bari nel suo insieme come testimoniato dalle classifiche internazionali” si legge nella nota.
ATTIVATO A TARANTO CORSO LAUREA MAGISTRALE IN MEDICINA
L’Università di Bari ha completato le schede per l’offerta formativa prevedendo l’attivazione a Taranto per il prossimo anno accademico del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia in lingua italiana che accoglierà 60 studenti al primo anno di corso.
L’attivazione è stata possibile grazie al sostegno finanziario della Regione Puglia che consentirà il reclutamento di 5 Ricercatori universitari e la clinicizzazione di posti letto presso il P.O. SS. Annunziata ritenuti indispensabili per lo svolgimento di attività assistenziali, inscindibilmente connesse alla didattica e alla ricerca, grazie al sostegno del Comune di Taranto (che finanzierà un posto di ricercatore) e alla piena intesa con l’ASL di Taranto.
L’attivazione del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia a Taranto favorirà non solo la formazione di eccellenza dei giovani nel settore sanitario ma consentirà una migliore risposta sull’assistenza dinanzi all’emergenza sanitaria dell’area jonica.
Il rettore Uricchio e il Presidente della Scuola di Medicina Loreto Gesualdo esprimono “viva soddisfazione per la prossima attivazione del Corso di Medicina”, ribadendo il forte impegno dell’università di Bari nell’area jonica.
PROMOZIONE PER RICERCATRICE UNIBA A CAMBRIDGE
La dottoressa Cinzia Cantacessi, eccellenza della parassitologia italiana, è stata promossa alla posizione di Reader (equivalente a professore associato nel sistema italiano) in Parassitologia veterinaria all’University of Cambridge per le sue scoperte nell’ambito delle interazioni tra parassiti di interesse medico e veterinario e della flora batterica intestinale. Cantacessi, 36 anni, è nata ad Acquaviva delle Fonti e si è laureata in Medicina veterinaria presso l’Università degli Studi di Bari nel 2006, discutendo una tesi in Parassitologia veterinaria sotto la supervisione del professor Domenico Otranto (parassitologo e attualmente direttore di Dipartimento della stessa Università) sul ruolo di Phortica variegata, una specie di moscerino, come vettore di Thelazia callipaeda, un elminta parassita dell’occhio dell’uomo e di carnivori e roditori domestici e selvatici.
A pochi mesi dalla laurea, Cinzia si è trasferita a Melbourne, Australia, dove nel 2011 ha completato il dottorato di ricerca in Parassitologia Molecolare presso la Facoltà di Melbourne, sotto la supervisione del professor Robin Gasser. A seguito delle sue ricerche sulla regolazione genica di vari parassiti di interesse medico e veterinario, e delle numerose pubblicazioni internazionali, ha ricevuto la prestigiosa Frank Fenner Fellowship dal governo australiano, come migliore giovane ricercatore nel settore biomedico dell’anno 2012. Sulla scia di questo premio, Cantacessi ha conseguito una Peter Doherty Early Career Research Fellowship per continuare la sua ricerca, questa volta nell’area della Parassitologia umana, presso il laboratorio del professor Alex Loukas nella James Cook University a Cairns, Australia.
Nel 2014, ha vinto una posizione come Senior Lecturer in Parassitologia all’University of Cambridge, iniziando la sua avventura accademica nel Regno Unito.
A distanza di 5 anni, e dopo la nascita di due bambine italo-australiane, un altro prestigioso riconoscimento per questa giovane ricercatrice barese dall’enorme potenziale.
CANOTTAGGIO, WEEKEND SUCCESSI PER STUDENTI UNIBA AI CAMPIONATI ITALIANI
Studenti dell’Università di Bari protagonisti lo scorso weekend a Varese, località Schiranna, per i campionati italiani di Canottaggio junior e senior, appuntamento centrale della stagione remiera. Tanti gli iscritti, molti si sono laureati campioni d’Italia.
La galleria dei successi inizia con Raffaele Giulivo e Andrea Maestrale, studenti del corso di studio in Scienze delle Attività Motorie e Sportive appartenenti al gruppo sportivo Marina Militare; Raffaele e Andrea guadagnano l’ambito titolo di campioni nazionali nella specialità 2-. Segue a ruota Clara Guerra, anche lei studentessa di Scienze Motorie e gruppo sportivo Fiamme Gialle, che nel 2x femminile vince la medaglia d’oro. Giovanni Abagnale (Economia e commercio) e Cesare Gabbia (Fisioterapia), anche loro Marina Militare, si laureano campioni d’Italia nel 4-.
Nella gara dell’8+, considerata la barca regina del canottaggio, nelle squadra delle Fiamme Gialle si vedono Domenico Montrone, studente di Scienze Politiche e già medagliato alle Olimpiadi di Rio 2016, ed Emanuele Fiume, studente di Scienze Motorie. Oro anche per l’8+.
Argento per Paola Piazzolla (Scienze Motorie e gruppo sportivo Fiamme Rosse) nella specialità singolo femminile PL e per Catello Amarante (Scienze Motorie e gruppo sportivo Marina Militare), che ha gareggiato nel 2x PL. Bronzo infine per il neo-dottore Antonio Vicino (Economia e commercio e Marina Militare) che ha gareggiato nel singolo maschile PL.
Gabriele Loconsole, maturando inserito nel programma “UNIBA promesse” (formalmente impegnato a immatricolarsi nel prossimo anno all’Università di Bari), con la maglia del CUS Bari guadagna la medaglia di bronzo nella specialità singolo maschile junior.
Grande è l’entusiasmo della comunità universitaria barese.
“Bari è l’Ateneo in Italia più attrattivo per gli atleti di interesse nazionale e i risultati conseguiti in questo week end dai nostri atleti lo testimoniano – dice il rettore dell’Università di Bari, Antonio Felice Uricchio -. Un grazie particolare ai responsabili dei gruppi sportivi Marina Militare e Fiamme Gialle, con cui è nata una intensa collaborazione finalizzata a sostenere la doppia carriera di studente e atleta”.
“La Federazione Italiana Canottaggio è un partner privilegiato nel processo di sostegno al programma studenti atleti; tuttavia il grazie più accorato è per i nostri studenti, per l’impegno che quotidianamente profondono nel coniugare studio e programma di allenamento – sottolinea Silvio Tafuri, delegato per il Comitato per lo Sport -. Un pensiero particolare al giovane Gabriele Loconsole e al suo tecnico Saverio Binetti, che sono per la comunità degli studenti atleti baresi un segno di speranza”.
“A breve partiranno le selezioni per l’ammissione al corso di studio in Scienze Motorie e prevediamo 20 posti destinati ad atleti di interesse nazionale – incalza Angela Notarnicola, coordinatore di Scienze Motorie -. Siamo certi che il nostro corso, premiato con un 9/10 dall’ANVUR proprio sui percorsi flessibili, attrarrà nuove eccellenze sportive italiane”.
Chiude il coro Antonio Prezioso, presidente del CUS Bari: “Cus e Università sono impegnati nella difficile sfida di sostenere un nuovo modello di formazione, che porti lo sport a valore nella pedagogia della classe dirigente. Noi ci siamo”.
(ITALPRESS).
FORUM SVILUPPO SOSTENIBILE, PROTOCOLLO REGIONE-UNIBA
“Questa giornata rappresenta un punto di arrivo importante, perché l’Università da tempo si è impegnata, si è spesa su questi temi”.
Così a Bari il prorettore dell’Università, Giuseppe Pirlo, durante il suo intervento in occasione dell’evento ‘Regioni, città e territori per lo sviluppo sostenibile’, che rappresenta la tappa finale del Festival urbano dello sviluppo sostenibile organizzato da Uniba in collaborazione con Asvis. “L’Università – ha detto Pirlo – deve riuscire non solo in qualche modo a intercettare quello che è il presente, ma anche quando riesce ad anticiparlo – ha continuato – a correre avanti rispetto a temi e posizionamenti, anche correndo qualche rischio”.
In occasione dell’evento, è stato anche firmato un protocollo di collaborazione fra Regione Puglia e Università, per avviare il Forum partecipato per la strategia regionale sulla sostenibilità. “Questo Forum – ha spiegato Titti De Simone è nel solco della legge regionale sulla Partecipazione approvata nel 2017 dal governo Emiliano, un percorso di partecipazione che supporterà la scrittura del nuovo piano di sviluppo regionale che manca dagli anni ’80 in Puglia (la Puglia è la prima regione del Sud ad attivarsi e il primo passo operativo sarà il primo luglio con un incontro con i sindaci pugliesi, ndr)”.
(ITALPRESS) – (SEGUE).
“Noi – ha continuato – crediamo che sia importante avvicinare i territori alla pianificazione strategica. Non si può vincere la scommessa della crisi globale, dello spopolamento – ha spiegato De Simone – senza riavvicinare il protagonismo dei territori nella pianificazione strategica. Proveremo a farlo, anche se non da soli. Anche la Regione – ha aggiunto – ha bisogno di aprirsi al contributo dei saperi, di conoscenze. Di qui – ha ribadito – l’apporto dell’Università, soggetto fondamentale da questo punto di vista. Tanti – ha concluso – i giovani ricercatori in Puglia e crediamo che in questo momento così importante come la scrittura di un piano di sviluppo regionale questo grande patrimonio non possa non esserci. “Noi – ha detto Pirlo – abbiamo questo serbatoio di intelligenze, creatività, impegno, di conoscenza che un po’ risiede nei nostri ragazzi, nei nostri studenti e questa ricchezza – ha ribadito – va messa a disposizione del territorio. Quindi questo incontro di oggi – ha spiegato – vorrei che in qualche modo suggellasse oltre a un documento e a un’intesa fra istituzioni, rafforzasse quella rete reale di persone, di comunicazione ma anche di visione comune, partecipata che – ha proseguito – su questo territorio deve incidere maggiormente se vogliamo davvero se i nostri studenti, che rappresentano il nostro futuro possano qui realizzarsi e crescere”.
“Il tema – ha precisato – è di importanza straordinaria, stiamo disegnando quello che è il futuro del nostro territorio, quelle che sono le opzioni che intenderemo percorrere assieme e quelle che lasceremo alle generazioni future. Quindi – ha sottolineato – io credo che proprio in tal senso il ruolo dell’Università sia essenziale. Noi dobbiamo far sì che ciascuno si senta partecipe attraverso delle collaborazioni come questa che devono diventare sempre più continue, organiche. Questo è l’unico modo che abbiamo per far sì che le nostre energie possano essere spese su questi temi e su questo territorio. Noi ci stiamo proiettando – ha spiegato Pirlo – verso un futuro che correrà molto rapidamente e la possibilità di mettere a disposizione, a valore la conoscenza che esiste risulta essenziale. Noi dobbiamo saper interpretare la potenzialità di questi temi e saper in qualche modo proporci come livello nazionale sempre. Credo che alle nuove generazioni – ha concluso – questo un po’ lo dobbiamo per il loro futuro e per il futuro della Regione”.
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