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E’ BARI UNIVERSITÀ DEL CANOTTAGGIO ITALIANO

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Ormai manca solo la firma del Rettore Antonio Uricchio e del Presidente Giuseppe Abbagnale, un atto formale considerando che il testo dell’accordo è stato già approvato dal Senato Accademico dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e dal Consiglio della Federazione Italiana Canottaggio.

Dal prossimo anno accademico, i più promettenti canottieri italiani potranno scegliere di studiare a Bari, attraverso un percorso ad hoc per studenti atleti che prevede la possibilità di accesso diretto al corso di studio in Scienze Motorie per gli atleti di interesse nazionale: scontistica sulle tasse, programmi flessibili adattati sul calendario di gare e allenamenti.
Ma non c’è solo didattica nell’accordo UNIBA/FIC: i due enti si impegnano a collaborare nella ricerca applicata, nella formazione continua e nella riqualificazione dei tecnici sportivi.
“E’ il compimento di un percorso virtuoso – dichiara il Rettore Uricchio – iniziato nel 2016, un anno centrale per il rapporto tra UNIBA e canottaggio. Infatti, nell’arco di pochi mesi, nell’estate 2016, l’Ateneo si dotava del Regolamento Studenti Atleti e il più importante canottiere della nazionale, Domenico Montrone, nostro studente, vinceva la medaglia di bronzo nel 4- alle Olimpiadi di Rio de Janeiro”.

“Sono già tanti i canottieri di interesse nazionale che hanno scelto Bari come sede per i propri studi (oltre Domenico Montrone, Catello Amarante, Emanuele Fiume, Raffaele Giulivo, Andrea Maestrale, Paola Piazzolla, Clara Guerra, Asja Maregotto) – chiosa Silvio Tafuri, Presidente del Comitato per lo Sport Universitario – e nei prossimi Campionati Mondiali Universitari di Canottaggio che si terranno in Cina, sono ben 4 gli studenti UNIBA convocati. Presenze di nostri studenti sono previste anche nei mondiali U23 e assoluti. Crediamo strategico questo investimento perché, come diceva Pocock, il canottaggio consente di ottenere, per coloro che lo praticano, il massimo della mente, del cuore e del corpo”.

“Con il protocollo che sarà firmato con UNIBA la Federazione Italiana Canottaggio arricchisce il ventaglio delle offerte per la formazione universitaria – afferma il Presidente Giuseppe Abagnale, che aggiunge – Ritengo che l’attività di alto livello non debba precludere agli atleti e alle atleti di poter perseguire l’ottenimento di un’adeguata formazione universitaria in grado di consentire loro l’ingresso nel mondo del lavoro non appena terminata la carriera agonistica. Ed è grazie a queste iniziative che molti atleti stanno portando a termine, in maniera brillante la carriera universitaria. Per questo auspico una sempre maggiore condivisione di intenti con i vari Atenei e, in maniera particolare, con l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro molto sensibile alle esigente degli atleti che praticano il canottaggio”.

ATTIVA DA SETTEMBRE PIATTAFORMA AGENZIA PER IL PLACEMENT

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“Questa è una giornata in cui vogliamo lanciare la nostra Agenzia per il Placement nata a gennaio che ha come obiettivo quello di facilitare la transizione dall’Università, al mondo del lavoro”. Così stamattina dalla sala 1 del centro polifunzionale studenti dell’Università degli studi di Bari, Amelia Manuti, delegato del rettore al Placement, in occasione dell’incontro tematico organizzato dall’Agenzia “A settembre ci sono novità“, durante il quale è stato anche presentato P.Or.Ti.A.Mo V.A.L.O.R.E., la piattaforma di orientamento e tirocini Aldo moro volta all’accompagnamento al lavoro e all’occupabilità delle risorse all’esterno. “Portiamo valore – ha spiegato Manuti – è un progetto finanziato dalla Regione, che stiamo realizzando per costruire una piattaforma che aiuti questo processo. Quindi – ha continuato – nell’ottica appunto di facilitare lo sviluppo di competenze utili alla transizione, all’ingresso nel mercato del lavoro, ma anche soprattutto a facilitare l’incontro con le aziende, a farci conoscere dalle aziende. Ha come obiettivo – ha sottolineato – quindi questo incontro tra i due attori”.

Quanto alle novità dell’Agenzia previste a settembre, Manuti ha precisato: “Le novità di settembre saranno innanzitutto l’attivazione della piattaforma. Quindi – ha spiegato – prevediamo di sviluppare un altro incontro dedicato alle aziende per farci conoscere, perché una delle priorità della nostra Agenzia è quella di diventare realmente un’Agenzia di intermediazione per il mercato del lavoro. Quindi – ha ribadito – le aziende potranno rivolgersi a noi per ricercare i profili più idonei rispetto ai loro bisogni e per poter in qualche modo pubblicizzare i loro annunci. A settembre – ha annunciato Manuti – avremo completato questa piattaforma che oggi lanciamo e vorremmo incontrare sia le aziende sia nuovamente la realtà accademica per rendere più efficace questo incontro”. Tante le aziende già contattate dall’Agenzia. “Dall’inizio dell’anno – ha spiegato Manuti – abbiamo circa 600 aziende che sono state contattate per sviluppare soprattutto tirocini, perché – ha continuato- il nostro target sono soprattutto laureati e laureandi. Quindi una fase delicata in cui effettivamente le competenze sono ancora da sviluppare. Ma nell’ottica di valorizzare questo potenziale – ha sottolineato – oltre ad offrire delle attività laboratoriali nelle quali potenziare anche le capacità di self marketing, di scrittura del curriculum, di presentazione delle proprie competenze,  stiamo cercando di realizzare questo matching. Quindi – ha concluso – stiamo cercando di lavorare parallelamente con gli studenti come è tradizione dell’università, ma soprattutto con le aziende per cercare di creare una fidelity rispetto ai loro bisogni”.

Responsabile gestionale dell’Agenzia è Teresa Fiorentino, la quale nello spiegare il progetto, ha detto che P.Or.Ti.A.Mo V.A.L.O.R.E. “ si struttura sull’idea di introdurre metodologie e strumenti concreti per semplificare le pratiche di attivazione dei tirocini formativi e di orientamento, oltre ad introdurre procedure di qualità per la formazione integrale dei giovani laureati nella costruzione del proprio percorso di carriera professionale. Tali finalità – ha continuato – saranno tese a superare le problematiche, nonché ad accogliere le esigenze, da cui nasce il progetto che trovano compimento in applicativo web di facile usabilità, in grado di gestire e archiviare tutte le pratiche dei tirocini da svolgersi in tutto il territorio nazionale“.

RETTORE FIRMA CONVENZIONI, “APERTI AL TERRITORIO”

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Apulia Film Commission, Coni Puglia, Fondazione Scuola Forense Barese e Società Italiana Disabily Manager. Sono i quattro enti con cui il rettore dell’Università di Bari, Antonio Uricchio, nella sede dell’Ateneo ha firmato quattro convenzioni. Un lavoro reso possibile grazie anche all’Agenzia dei Rapporti con l’esterno, coordinata e presieduta dal professor Ugo Patroni Griffi.

Per Uricchio, le convenzioni firmate, rappresentano “una progettualità di apertura e di sostegno avviata dal nostro Ateneo, anche dei rapporti con il territorio e di sviluppo di quella che viene definita la Terza Missione, che per noi è prioritaria. Le convenzioni che abbiamo sottoscritto oggi – ha spiegato il rettore – si alimentano di un modello di Università, aperto ai territori, attento anche ai bisogni e soprattutto pronto anche a collaborare con le istituzioni pubbliche e private. Oggi – ha continuato – abbiamo sottoscritto quattro convenzioni che nascono a valle anche di collaborazioni esistenti. Con Apulia Film Commission, ad esempio – ha spiegato Uricchio – abbiamo sviluppato molte collaborazioni, progetti di arte e mestieri del cinema, l’esperienza anche di set cinematografici, ospitati dal nostro Ateneo. Una collaborazione solida – ha sottolineato – che ora si arricchisce anche di uno strumento convenzionale che definisce ulteriori modalità di collaborazione, nella ricerca, nella didattica e nella progettualità. Ancora – ha aggiunto – con la Società Italiana di Disability Manager, per la quale abbiamo manifestato grande attenzione e interesse del nostro Ateneo a un servizio per la disabilità, con ben 800 studenti fruitori”.

“Abbiamo previsto – ha continuato Uricchio – agevolazione con la completa detassazione per i soggetti con disabilità superiore al 65%. Abbiamo messo in campo – ha ribadito – delle azioni concrete e stiamo anche lavorando per un CUS a portata di disabile, eliminando qualunque tipo di barriera. Quindi – ha spiegato Uricchio – poter pensare di formare coloro che dovranno gestire contesti di lavoro dedicati ai disabili è sicuramente un impegno meritorio. Questa convenzione – ha sottolineato – si colloca all’interno di un percorso da tempo avviato dal nostro Ateneo e che trova anche un supporto particolarmente proficuo ed efficace”. Quanto alla convenzione con il Comitato Regionale, Uricchio ha spiegato che: “è una collaborazione solida, che anche attraverso il rapporto con il CUS è arricchita di tante esperienze positive. Il nostro Ateneo – ha spiegato Uricchio – ha anche dei percorsi di laurea dedicati in attività motoria, sportiva, sia attraverso una laurea triennale, sia – ha continuato – attraverso una laurea magistrale”.

“Quest’anno – ha annunciato – avvieremo anche un interateneo a Lecce su Scienze Motorie. Quindi – ha ribadito – il nostro impegno su questo fronte diventa sempre più solido”. E’ aumentato infatti anche il numero degli iscritti in Scienze Motorie, con una percentuale di incremento che sfiora il 100%.

Inoltre l’Università ha anche introdotto una normativa sugli studenti atleti. “Siamo tra i pochi Atenei – ha spiegato Uricchio – che prevede la detassazione degli studenti atleti. Occorre – ha precisato – aver vinto qualcosa. Ma questo – ha continuato – ci ha consentito di avere più di 70 studenti atleti”. “Con la Fondazione della Scuola Forense – ha detto Uricchio – abbiamo un legame fortissimo – sia per quanto riguarda le attività scientifiche che per le tante iniziative culturali, didattiche e convegnistiche che con regolarità portiamo avanti e che – ha aggiunto – trovano oggi un suggello ulteriore nella convenzione.
 Quindi – ha concluso – la collaborazione consacra in qualche modo un rapporto solido che esiste tra le nostre istituzioni e promuove un modello virtuoso in cui la cultura dei diritti, il tema dei servizi e della cultura in senso ampia vengono posti al centro”. “Le convenzioni che firmiamo oggi – ha detto Patroni Griffi – hanno qualcosa di diverso rispetto a quelle che abbiamo firmato in precedenza. Mentre quelle firmate prima – ha spiegato – rappresentavano una scommessa sul futuro, quelle che firmiamo oggi – ha concluso – rappresentano un’evoluzione di vecchi rapporti”.

 

LAUREA ALLA MEMORIA A STUDENTE FABRIZIO MORTATO

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L’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, nella sessione estiva della seduta di laurea del corso di studio in Scienze e Gestione delle Attività Marittime del 20 luglio 2018, presso l’Aula Magna della Scuola Sottufficiali della Marina Militare di Taranto, sede universitaria accreditata, ha conferito la Laurea alla memoria allo studente Fabrizio Mortato, deceduto prematuramente il 31 Dicembre 2017. Il conferimento è stato deliberato  dal Consiglio del Corso di Laurea in Scienze e Gestione delle Attività Marittime e dal Consiglio del Dipartimento Jonico in “Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture” e dalla successiva delibera del Senato Accademico del 18 giugno 2018.

La cerimonia è stata presieduta dal Rettore, Antonio Felice Uricchio, alla presenza di Autorità civili e militari e di tutti i compagni di corso dello studente scomparso.
“Lo studente Fabrizio Mortato, impegnato in attività di volontariato a favore delle persone più disagiate della città di Taranto – si legge nella nota – è sempre stato un esempio di sottufficiale della Brigata Marina San Marco. Più volte impegnato in attività operativa nell’ambito di missioni internazionali della Marina Militare Italiana, grazie alle sue spiccate capacità, frutto di addestramento continuo e delle sue caratteristiche psicofisiche assolutamente particolari è stato sempre pronto ad affrontare qualsiasi evenienza e pericolo, anteponendo sempre gli interessi supremi della Nazione a quelli personali”.

“Nel contempo – continua la nota –  ha, altresì, curato continuamente il proprio aggiornamento culturale e professionale, intravedendo nel percorso di laurea in Scienze e Gestione delle Attività Marittime, portato quasi a compimento, l’opportunità migliore per perfezionare ulteriormente le proprie conoscenze e competenze e metterle al servizio dello Stato.

Il Comandante Marittimo Sud, Salvatore Vitiello, intervenuto in rappresentanza del Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Valter Girardelli, nel suo intervento, ha espresso il compiacimento della Forza Armata ai neo laureati e vicinanza e grande stima ai genitori di Capo Mortato che hanno ritirato la laurea alla memoria concessa al loro figlio.
Ha, inoltre, sempre a nome del Capo di Stato Maggiore, ringraziato il Magnifico Rettore per la particolare sensibilità mostrata dall’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, da lui rappresentata, in questa particolare vicenda umana che ha toccato tutto il personale della Brigata Marina San Marco e della Marina Militare.
I familiari dello studente hanno ringraziato l’intera comunità accademica. Nel corso della Cerimonia, i colleghi di corso della Brigata Marina San Marco hanno voluto onorarne la memoria donando un quadro raffigurante una bella immagine sorridente dello scomparso Fabrizio, alla Scuola Sottufficiali, affinché fosse affisso in un’area destinata agli allievi/frequentatori marescialli dell’Istituto di formazione.

20 PREMI DI STUDIO PER STUDENTI DIVERSAMENTE ABILI

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Il Consiglio di Amministrazione  dell’Università di Bari, nella riunione tenutasi oggi, ha deliberato l’istituzione di un bando di concorso, per titoli, per l’assegnazione di 20 Premi di studio, uno per ciascun Dipartimento/Scuola di medicina, dell’importo di 500,00 euro ciascuno.

E’ riservato a studenti diversamente abili con una invalidità riconosciuta pari o superiore al 66%, che risultino già immatricolati o iscritti ad anni successivi, senza iscrizioni fuoricorso o ripetenze nell’anno accademico 2017/2018, ad uno dei corsi di studio afferenti ai Dipartimenti/ Scuola di medicina e che abbiano rinnovato l’iscrizione all’anno accademico 2018/2019 alla data di scadenza di presentazione delle domande di partecipazione alla selezione.

ILONET, UNIBA E IMPRESE INSIEME PER SVILUPPO PMI INNOVATIVE

L’evento di lancio del progetto ILONET – “Fostering capacities and networking of industrial liaison offices, exploitation of research results and business support”, cofinanziato per 775.057 euro dal Programma Interreg V-A Grecia- Italia 2014-2020, si terrà il 30 e 31 luglio a Patrasso (Grecia)

L’Istituto di Formazione Tecnologica della Grecia Occidentale è il capofila del progetto Ilonet e coopera con due partner italiani, l’ARTI – Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione e l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, e due partner greci, l’Università Ionia e l’Istituto di Formazione Tecnologica dell’Epiro.

Il progetto Ilonet, finanziato nell’ambito l’Asse prioritario 1 – Innovazione e Competitività, con un budget di circa 775.057 euro, intende avvicinare la ricerca universitaria al mondo delle imprese e dell’imprenditorialità giovanile e favorire il trasferimento di conoscenze e dei risultati scientifici perché possano trasformarsi in occasione di sviluppo di nuove Piccole e Medie Imprese innovative nelle regioni della Puglia, della Grecia occidentale, dell’Epiro e delle Isole Ionie. Il mondo economico italiano e greco è caratterizzato dalla elevata presenza di piccole e medie imprese, che oggi sono sempre più esposte alla competizione globale e quindi sempre più stimolate a innovare i loro prodotti, processi, organizzazioni e strategie di marketing in tempi molto più pressanti rispetto al passato. Ilonet mira a creare una rete transfrontaliera di ILO, Uffici per il Trasferimento Tecnologico, che supportino la crescita delle piccole e medie imprese esistenti e lo sviluppo di nuove PMI innovative attraverso percorsi d’incubazione, il rafforzamento di competenze, capacità, metodologie, modelli e approcci e la diffusione della cultura dell’innovazione.

 

URICCHIO “ABBIAMO BISOGNO DI RIPARTIRE DA SUD”

“Il sistema scolastico universitario deve ripartire da Sud, perché il Sud possiede energie, competenze e ha sofferto in questi anni pesanti tagli e soprattutto anche una desertificazione da parte degli investimenti e talvolta anche del capitale umano”. Così il magnifico rettore dell’Università di Bari, Antonio Uricchio, parlando con i giornalisti stamattina a margine del convegno “il Sud dei saperi” organizzato da Cgil Puglia e Flc Puglia nell’aula magna dell’Ateneo. “Abbiamo bisogno di ripartire da Sud – ha ribadito Uricchio – per riequilibrare il rapporto fra le aree del Paese e soprattutto per offrire ai nostri giovani opportunità che devono essere crescenti in un’area territoriale che ha subito in questi anni un esodo sia di laureati e in alcuni casi anche di studenti. Oggi – ha sottolineato – il trend si sta invertendo. Assistiamo – ha continuato Uricchio – a una crescita delle immatricolazioni e a un crescente interesse anche con riferimento ad un’offerta formativa che si è allargata e che è diventata – ha spiegato – in grado di intercettare i nuovi bisogni. Abbiamo bisogno però – ha aggiunto il rettore – di un legame forte con il sistema scolastico per poter costruire insieme una forte sinergia fra agenzie formative”. 

 “In questo senso – ha sottolineato – il ruolo delle parti sociali e del Ministero è fondamentale nel delineare le strategie e nel promuovere dei modelli di sviluppo dell’istruzione, della cultura nel nostro territorio che possano valorizzare le competenze e soprattutto anche innescare processi di sviluppo. Siamo fiduciosi anche in questa fase storica e credo – ha concluso – che il dibattito odierno possa offrire stimoli e opportunità”.

 

IMMIGRAZIONE, UNIBA ESPORTA BUONE PRATICHE ALL’UNIVERSITÀ MESSINA

 Il Centro per l’Apprendimento Permanente dell’Università degli Studi di Bari “esporta” buone pratiche all’Università di Messina e insieme al Centro per la Migrazione, l’Integrazione Sociale e la Comunicazione Interculturale dell’Ateneo siciliano lavora al riconoscimento delle competenze e all’integrazione accademica degli studenti rifugiati.

Dal 17 al 20 luglio i ricercatori e il direttore tecnico del CAP di Uniba hanno svolto un’attività di consulenza sulla valorizzazione del capitale culturale straniero e sulla certificazione delle competenze formali e non formali rivolto al personale del CEMI di Messina, che ha come obiettivo lo sviluppo di attività finalizzate all’integrazione di soggetti titolari di asilo e protezione internazionale, sussidiaria ed umanitaria, e l’istituzionalizzazione di procedure per il riconoscimento dei loro titoli di studio.

Il coaching, nella prima giornata, ha previsto la presentazione delle attività del CAP e i servizi di riconoscimento del capitale culturale. A Messina Fausta Scardigno, docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi all’Università di Bari e presidente del CAP ha in particolare evidenziato il valore del capitale culturale della risorsa migratoria. Serafina Pastore, docente di Didattica e responsabile del Formative Assessment del Cap, da Bari ha curato via Skype una relazione sui modelli teorici e gli ambiti di applicazione della certificazione delle competenze, e sul principio e le pratiche di validazione e certificazione.

 

La seconda giornata ha approfondito i modelli di certificazione delle competenze, dalle pratiche alle politiche. Fausta Scardigno ha relazionato sull’attivazione di protocolli d’intesa regionale per l’attivazione di servizi di certificazione in ambito universitario.

La terza ha consentito di illustrare gli strumenti di certificazione rivolti agli studenti rifugiati e sviluppati dall’Ateneo barese che hanno portato al riconoscimento professionale, nel catalogo della Regione Puglia, dei mediatori culturali. Amelia Manuti, docente di Psicologia del lavoro e responsabile delle attività di Career Management del CAP, in teleconferenza, ha parlato della messa in trasparenza delle soft skills citando l’esperienza dei progetti “Fondata sul lavoro” e “Work for you”, i primi casi di certificazione delle competenze e riconoscimento delle qualifiche professionali di rifugiati sviluppati dall’Università di Bari.

L’ultima giornata ha consentito di approfondire gli strumenti di integrazione accademica e le procedure amministrative relative a crediti e idoneità. In particolare, Giancarla Stama, direttore tecnico del CAP, ha relazionato sul ruolo degli stakeholder (CIMEA, MIUR, Ministero dell’Interno, CRUI, Regioni), per la messa a sistema delle azioni di integrazione accademica.

 

L’interscambio formativo ha poi preso in esame una serie di casi studio del CEMI e sviluppato un laboratorio curato dalla Croce Rossa Internazionale che ha messo in evidenza il crescente bisogno di lavorare sul riconoscimento culturale visto lo stretto rapporto tra istruzione e integrazione.  

Al termine delle quattro giornate di formazione, che hanno incontrato il plauso dell’Università di Messina e suscitato un particolare interesse da parte del prorettore all’internazionalizzazione Antonino Germanà e del prorettore vicario Giovanni Moschella dell’Ateneo siciliano, si è convenuto sull’opportunità di proseguire il partenariato.

“L’obiettivo – spiega la presidente del CAP Fausta Scardigno – è studiare insieme, CAP e CEMI, Università di Bari e Università di Messina, misure congiunte per avviare una sperimentazione sulla formazione integrativa necessaria all’iscrizione di un rifugiato o titolare di protezione ad una università italiana. Si tratta di pratiche diffuse nell’Europa del Nord ma non ancora nel nostro Paese e dunque di lavorare a modelli d’avanguardia per il nostro Paese”.

 

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