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UNIVERSITÀ: UNIBA PUNTA SU QUALITÀ OFFERTA FORMATIVA E SERVIZI

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Qualità dell’offerta formativa e dei servizi. Sono le priorità del rettore dell’Università degli Studi di Bari, Antonio Uricchio, che ritiene fondamentale la centralità dello studente all’interno della realtà accademica. Da qui, il suo impegno a dare un nuovo volto all’Università, rendendo gli ambienti sempre più rispondenti ai bisogni di chi quotidianamente li frequenta. “Il nostro Ateneo – ha detto Uricchio – ha messo in campo una serie di azioni innanzitutto per poter offrire i migliori ambienti di studio ai nostri studenti. Si tratta – ha spiegato – di un investimento particolarmente importante, oltre 10 milioni di euro, che sono destinati al rifacimento di locali, all’ammodernamento, all’allestimento anche di spazi sempre più moderni da offrire ai nostri studenti”. 

Si tratta – ha sottolineato il rettore – anche di una opportunità, perché il nostro Ateneo ha concorso al programma ministeriale valorizzando alcuni indicatori di performance, e tra questi abbiamo inserito il miglioramento della qualità degli ambienti di studio. Ci prepariamo peraltro alla visita dell’ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca, ndr) che avrà luogo a metà novembre in cui chiaramente – ha ribadito il rettore – uno dei temi che sarà affrontato ai fini dell’accreditamento (l’accreditamento periodico consiste nella verifica, da parte dell’ANVUR, tramite esame documentale a distanza e visite in loco, della persistenza dei requisiti che hanno condotto all’Accreditamento iniziale e del possesso di ulteriori requisiti di qualità, efficienza ed efficacia delle attività svolte, in relazione agli indicatori di Assicurazione della qualità, ndr) è proprio quello della verifica e della valutazione dei luoghi nei quali gli studenti svolgono la propria attività universitaria”. 

“Crediamo – ha aggiunto Uricchio – che sia importante poter migliorare tutti gli ambienti di studio. Il programma di intervento è stato particolarmente significativo e soprattutto esteso, diffuso a tutti i Dipartimenti. C’è una gradualità degli investimenti – ha precisato – però vogliamo portare a termine questo obiettivo e insieme – ha concluso – anche offrire sempre migliori condizioni di studio ai nostri studenti”. 

Quanto invece alle immatricolazioni per l’anno accademico 2018-2019, il rettore chiarisce: “Riteniamo particolarmente importante la qualità dei servizi agli studenti. Anche la classifica Censis proprio recentemente pubblicata (3 luglio scorso, ndr) ci dà una valutazione estremamente positiva sulla qualità dei servizi (per i servizi l’Università di Bari è riuscita a collocarsi prima dell’Università di Bologna che guida la classifica, ndr)”. Ricordiamo che, secondo la classifica, infatti l’Università di Bari si colloca al sesto posto tra i mega (oltre 40 mila iscritti) atenei italiani, prima di Torino, Milano, Catania e Napoli Federico II e, quindi, primo ateneo del Mezzogiorno. Un dato che conferma il primato di crescita dell’Ateneo barese che continua a scalare la classifica nazionale, passato dall’ottavo posto dello scorso anno al sesto di quest’anno. 

“Avere individuato gli spazi – ha detto Uricchio – penso al palazzo degli studenti ex poste, aver previsto un intervento nuovo, importante sulla Biblioteca Nazionale i cui lavori inizieranno a brevissimo, aver portato avanti questo programma di rifacimento degli ambienti di studio, ci consente senz’altro – ha sottolineato – di poter essere competitivi sul profilo della qualità dei servizi agli studenti”. 

Ma non solo. Fondamentale è infatti anche l’offerta formativa che, per Uricchio “costituisce uno dei motivi principali di attrazione per i nuovi studenti. Abbiamo puntellato e sostenuto l’offerta formativa in essere – ha spiegato – e abbiamo anche previsto nuove attivazioni. Mi fa anche particolarmente piacere richiamare il corso di Comunicazione di Impresa, che ha anche un impatto e una rilevanza per Scienza della Comunicazione, e poi il nuovo corso sui Diritti Umani, Interculturalità e Immigrazione che abbiamo avviato nella sede di Taranto che come noto è anche uno dei più importanti Hotspot di Italia. Nuovi percorsi formativi – ha aggiunto Uricchio – ma anche modifiche ai percorsi formativi in essere, attraverso una sempre più spinta internazionalizzazione. Sono ben 54 – ha ricordato il rettore – i visiting professor che vivono la nostra Università”. 

“Ho incontrato pochi giorni fa l’ultimo degli arrivati che viene dal Vietnam. Abbiamo un numero sempre più significativo di corsi internazionali e di corsi in lingua straniera. Quindi possiamo essere senz’altro competitivi e attrattivi e ci auguriamo – ha continuato – che anche la campagna di immatricolazione appena avviata, che ancora quest’anno si giova di un ulteriore sconto per l’immatricolazione veloce, possa essere positiva. Già lo scorso anno abbiamo visto un incremento di immatricolazioni e ci auguriamo che anche quest’anno – ha concluso il rettore – possiamo ulteriormente crescere”.

 

 

 

CANOTTAGGIO: UNIBA PRESENTE E VINCENTE A CAMPIONATI MONDIALI U23

Si è concluso ieri a Poznan, in Polonia, il Campionato Mondiale under 23 di Canottaggio. La nazionale italiana porta a casa 12 medaglie (3 ori, 3 argenti e 6 bronzi), risultando la nazione più medagliata nel mondo e superando gli Stati Uniti e la Gran Bretagna (8 medaglie ciascuno). Tre delle dodici medaglie italiane sono targate UNIBA.

Si laurea campionessa del mondo nella specialità 4x pesi leggeri Paola Piazzolla, barlettana, atleta del Gruppo Sportivo Fiamme Oro e studentessa di Scienze Motorie, trasferita a Bari nello scorso anno da Pisa proprio perché Bari vanta di essere tra gli Atenei italiani più “accoglienti” per gli studenti atleti. Medaglia di bronzo per Clara Guerra, che ha gareggiato nella specialità singolo femminile p.l. Clara, veneta d’origine, è atleta del Gruppo Sportivo Fiamme Gialle e ha scelto nello scorso anno di studiare a Bari, vantando già un ottimo curriculum accademico. Chiude la galleria delle medaglie il bronzo della barca 2-, tutta UNIBA e tutta Marina Militare, su cui hanno gareggiato Andrea Maestrale (originario di Posillipo) e Raffaele Giulivo (di Sabaudia), anche loro iscritti a Scienze Motorie. Quarto posto per un solo secondo per Emanuele Fiume, monopolitano del Gruppo Fiamme Gialle e iscritto UNIBA, che ha gareggiato nel 2x.

 

Grande la soddisfazione del Rettore Uricchio “Bari primeggia nel panorama sportivo universitario italiano per la sua capacità di attrarre atleti di livello, nonostante la lontananza geografica dai principali centri di allenamento federale. La scommessa di personalizzare e rendere flessibili i percorsi è pienamente riuscita e attendiamo per il prossimo anno di accogliere decine di atleti di interesse nazionale, che ci stanno già contattando per le procedure di immatricolazione”.

Fa eco al Rettore il presidente del Comitato per lo Sport, prof. Silvio Tafuri: “Abbiamo appena perfezionato con la Federazione Italiana Canottaggio una convenzione che consoliderà i rapporti già in essere, portando a studiare a Bari il top del Canottaggio italiano”.

Chiude Angela Notarnicola, coordinatore di Scienze Motorie: “Il nostro corso è ormai la fucina dell’eccellenza sportiva in Italia. Stiamo ricevendo in questi giorni molte domande di iscrizione al test di ammissione, anche da studenti di Regioni del Centro e del Nord Italia; nel frattempo, Il mese di agosto sarà pieno di grandi successi per i nostri atleti, impegnati nelle prossime settimane nei Campionati Europei di Canottaggio e nei Campionati Mondiali Universitari di Canoa e Canottaggio”.

 

UNIVERSITÀ, REGIONE POTENZIA LE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE

Tre milioni di euro per ogni anno. E’ questo l’importante finanziamento regionale per il potenziamento delle Scuole di Specializzazione da erogarsi per 15 annualità e da ripartirsi tra l’Università degli Studi di Bari e l’Università di Foggia.

Il potenziamento delle Scuole di specializzazione  sarà realizzato attraverso l’upgrading del personale di ruolo e/ o il reclutamento dall’esterno di nuovo personale docente/ricercatore in conformità con la vigente legislazione (L. 240/2010 e D.Lgs n. 49/2012) Il Rettore Antonio Uricchio, il Presidente della Scuola di Medicina Loreto Gesualdo e l’intera comunità accademica esprimono al Presidente Michele Emiliano, alla Giunta ed al Consiglio della Regione Puglia sentimenti di viva gratitudine per la sensibilità dimostrata e la grande attenzione prestata alla specifica problematica ed al futuro dei nostri giovani.

“Grazie ancora per il grande sforzo profuso che  resterà nella storia della nostra Università e che ci consentirà di mantenere standard qualitativi e quantitativi in modo da meglio supportare la Regione nella realizzazione degli obiettivi assistenziali fissati dal Piano Sanitario Regionale e nell’attuazione dei livelli essenziali di assistenza”.

 

ALL’UNIBA C’È LA CASA DELLA CULTURA DELL’INCONTRO

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“Nell’Europa della seconda metà del Cinquecento, venire in Italia era un privilegio di pochi. Ma un prodigio succedeva in teatro, al Globe di Londra, pagando un penny: ci si ritrovava di colpo a Messina, assistendo a ‘Molto rumore per nulla’. In una scena, il prodigio.
Nei secoli le civiltà sono sorte e tramontate, la Storia è stata esaltante, qualche volta tragica. Ma l’aria del nostro bel Paese ha sempre, nonostante tutto, brulicato di culture e rinascimenti, e i suoi mari sono stati solcati da miti invincibili. I nostri valori di civiltà e la nostra cultura hanno oramai una dimensione antropologica ben radicata anche nell’idea che l’accoglienza e la solidarietà internazionale, ancorate all’istruzione, avvicinino i bisogni dei popoli”.

Antonio Felice Uricchio, rettore dell’Università degli studi Aldo Moro di Bari, saluta così i borsisti di “Come In Uniba”, al termine di un semestre che ha dato risultati formativi oltre il previsto.

“Anche su questi valori nasce ‘Come in Uniba’, che mostra e dimostra il senso esperienziale di idee, progetti, riflessioni e strategie dell’Università degli Studi di Bari – continua Uricchio –  Il nostro Ateneo vive con impegno profondo il rispetto della vita, anche culturale, dei giovani affidati alle nostre cure. Questo crea vincoli fraterni, solidarietà fra i popoli, felicità reale e testimonianze, affidate alle giovani generazioni, esportate nell’universo mondo, senza il bisogno di quel penny.
Ora il mio saluto, denso di affetto ed emozioni, va ai giovani studenti internazionali provenienti dall’Argentina, dal Kenya, dal Perù, dal Senegal, alla fine del loro percorso di studi a Bari”.

“Domani – prosegue Uricchio – andrà a tutti coloro che vorranno solcare il mare dei miti o i cieli del nostro Paese, per venire tra il verde dei nostri ulivi, fra i nostri studenti in perenne movimento, nelle nostre accoglienti aule, dove la cultura da sempre fa battere il cuore.
C’è musica di solidarietà all’Università di Bari, nel tempo in cui si celebra il secolo dalla nascita di Mandela. Qui l’abbraccio con gli studenti di queste meravigliose iniziative intercontinentali, magistralmente coordinate dal CAP e dal Dip.to DISUM, e la semina interculturale, non diventano espediente burocratico per scalare graduatorie e classifiche fra Atenei eccellenti, ma il prosieguo di una tradizione del nostro Paese, colto, accogliente e geniale. C’è la Casa della Cultura dell’incontro, a Bari, nell’Università degli Studi. Siete tutti benvenuti!”.

Sebastiano Leo, assessore con delega all’Istruzione e all’Università della Regione Puglia commenta così l’iniziativa: “La collaborazione tra l’Università degli Studi Aldo Moro di Bari e la Regione Puglia continua a produrre iniziative importanti, capaci di mettere a valore lo straordinario patrimonio umano e culturale rappresentato dal sistema universitario pugliese. La casa della Cultura dell’incontro diventa la casa della multiculturalità, un vero e proprio tempio della società della conoscenza. Da tempo, l’assessorato all’Istruzione e al Diritto allo Studio è impegnato nella promozione del sistema universitario pugliese, come dimostra l’erogazione di queste trenta borse di studio. Abbiamo messo a punto in questi anni un piano d’azione che va dalla promozione dell’incoming e dell’outcoming degli studenti fino al finanziamento di summer school e corsi di laurea innovativi, senza trascurare l’orientamento in ingresso e in uscita”.

“Questo – prosegue Leo – è il segno dell’attenzione che abbiamo voluto riporre nei nostri Atenei, certi che l’investimento in conoscenza e la promozione della terza missione dell’università rappresenti uno strumento indispensabile per lo sviluppo della nostra regione, attraverso la crescita personale e professionale di ciascuno”.
“Come In Uniba”, progetto di mobilità studentesca incoming e inedito protocollo intercontinentale finanziato dalla Regione Puglia, ha erogato 30 borse di studio a studenti provenienti dalla Universidad Nacional de La Matanza de Buenos Aires (Argentina), dalla Strathmore University (Kenya), dalla Universidad Católica Sedes Sapientiae de Lima (Perú) e dalla Université Cheikh Anta Diop de Dakar (Sénégal).

Gli studenti internazionali hanno seguito 24 insegnamenti dell’offerta formativa di Ateneo in 8 dei 24 Dipartimenti dell’Università di Bari: Biologia, Economia, Fisica, Informatica, Medicina, Scienze della Formazione, Psicologia e Comunicazione, Scienze della Terra e Geoambientali, Studi Umanistici.

Il monitoraggio didattico al termine del semestre accademico ha verificato non solo il superamento degli esami necessari per l’ottenimento della borsa ma ha registrato alte performance in termini di qualità dell’apprendimento, confermata dalla media dei voti, e di acquisizione di crediti formativi spendibili nelle università di provenienza in numero superiore al minimo richiesto. Molti studenti hanno inoltre seguito corsi di perfezionamento della lingua italiana.

La realizzazione di “Come In Uniba” è frutto della collaborazione tra il Centro per l’Apprendimento Permanente (C.A.P.) e il Dipartimento di Studi Umanistici (DISUM) che hanno curato la sottoscrizione degli Accordi quadro interistituzionali e di Learning Agreement con le università estere, in stretto coordinamento con il Rettorato e la sezione Ricerca, Terza missione e Internazionalizzazione.

Il semestre si è rivelato anche un’importante occasione di incontro interculturale sia per i giovani provenienti dai 4 atenei sudamericani e africani sia per i compagni di corso dell’Università di Bari. Le impressioni degli studenti sono state raccolte nel video “Le parole del mio viaggio” e nel blog interculturale pubblicati sul portale del C.A.P. (https://www.uniba.it/centri/cap).

Questa la lettera che Waldir Julca Lozano, studente d’Ingegneria dell’Universidad Católica Sedes Sapientiae di Lima e borsista di “Come In Uniba”, ha indirizzato al rettore Antonio Felice Uricchio:

“Nel tempo ci sono stati minuti vissuti tra le lacrime e le gioie nel cuore, ed io li rivivo in questo momento in cui mi corrisponde il nobile e felice dovere di ringraziare l’opportunità che mi è stata data di vivere un’esperienza che trasforma il mio percorso rendendolo più completo e più complesso allo stesso tempo.

Quest’emozione mi rende difficile esporre idee e sentimenti molto diversi e mescolati. Vedere ciò che ho imparato e conosciuto mi fa dire: COME IN UNIBA mi ha dato una moltitudine di cose in così poco tempo e il mio sentimento di gratitudine è profondo!

Grazie a tutti coloro che sono stati coinvolti nell’ideazione del programma, nel promuovere un’università al servizio della società, nel contribuire all’accoglienza dello studente straniero e nel dargli il privilegio di sviluppare le sue capacità.

 

Grazie, perché questa opportunità ha trasformato le mie idee sul mondo, ha modificato il mio progetto di vita e l’ha trasformato in qualcosa di meglio, e mi ha motivato a raggiungere obiettivi migliori.

 

Grazie, perché all’inizio ero emozionato per le nuove cose che imparavo e osservavo, ma con il passare del tempo, ho imparato a vedere quello che ci circonda in modo diverso. Da una parte, c’era la nuova realtà con cui interagivo, e dall’altra c’era ciò che imparavo nel campo delle scienze fisiche. E poi le mie emozioni sono cresciute e mi sono innamorato di tutto.

 

Grazie perché da quando ero bambino mi è sempre piaciuto essere indipendente e lottare per ogni obiettivo proposto, e voi mi avete dato qualcosa che non dimenticherò mai, qualcosa che porterò nei miei pensieri per tutta la vita: COME IN UNIBA non finisce qui, voi avete iniziato e ora tocca a ciascuno di noi trasmettere agli altri ciò che abbiamo imparato incondizionatamente, in termini di servizio.

 

In altre parole, tutto ciò che sappiamo è utile se siamo in grado di condividerlo con gli altri.

 

Quest’esperienza mi ha anche insegnato che dobbiamo abbandonare l’egocentrismo e lavorare con spirito di servizio; e che, invece di cercare l’esaltazione personale, dobbiamo cercare di assicurarci che il nostro contributo rimanga nel cuore degli altri. ‘La gratitudine – diceva Lao Tse – è la memoria del cuore’.

 

Grazie per essere un’Università esemplare per l’Italia, ispiratrice per il mondo, completa, accogliente e uno spazio in cui ognuno di noi si è sentito a casa e dove siamo stati in grado di dimostrare che non importa la razza o il colore della pelle. Contano invece le nostre qualità, i nostri valori, le nostre capacità e la nostra educazione.

 

Grazie, e mi scuso per le mie poche parole, ma nel cuore la mia gratitudine è progettata in modo esponenziale all’interno di un quadrante positivo”.

 

CANOTTAGGIO, 6 MEDAGLIE UNIBA AI CAMPIONATI EUROPEI

Buona la prestazione degli studenti dell’Ateneo Barese convocati nella Nazionale Italiana presente ai Campionati Europei di Canottaggio, che si sono svolti a Glasgow dal 2 al 5 agosto. Tra i convocati, spiccano i 4 atleti UNIBA: Domenico Montrone (già Olimpionico a Rio de Janeiro, gruppo sportivo Fiamme Gialle, studente di Scienze Politiche), Emanuele Fiume (studente di Scienze Motorie, gruppo sportivo Fiamme Gialle), Clara Guerra (SAMS e Fiamme Gialle) e Catello Amarante (SAMS e Marina Militare).

La Guerra, reduce dal successo nei Campionati Mondiali U23 di Poznan, conquista una sudata e meritata medaglia di bronzo nella specialità singolo femminile pl, nella finale disputata domenica 5 agosto. Catello Amarante si aggiudica, nella specialità 4x pl, il titolo europeo in una gara in cui la nazionale italiana surclassa nettamente gli avversari, arrivando ben 8 secondi davanti all’equipaggio della Repubblica Ceca. Terza posizione nel medagliere per l’Italia con 6 medaglie (2 ori, un argento e 3 bronzi), che si classifica dopo la Romania e la Francia. Un terzo delle medaglie italiane hanno i colori di UNIBA. Entusiasta il Rettore Uricchio “Formulo i complimenti miei personali e della Comunità Accademica ai nostri campioni, che coniugano sport di elevatissimo livello e studio, grazie al nostro programma studenti atleti”. Soddisfatto dei risultati degli atleti della Marina Militare anche l’Ammiraglio Salvatore Vitiello, comando marittimo Marina Sud, da cui dipende il Centro Remiero di Sabaudia.

UNIBA Rowing si appresta nel frattempo al prossimo appuntamento internazionale: dal 8 al 12 agosto, in Cina, si svolgeranno i Campionati Mondiali Universitari di Canottaggio organizzati da FISU e FISA e nella divisione italiana si contano 4 atleti UNIBA (la rappresentativa più corposa in Italia): Andrea Maestrale e Raffaele Giulivo (Marina Militare), Paola Piazzolla (Fiamme Oro), Asja Maregotto (Circolo Canottieri Padova), tutti studenti di Scienze Motorie. Tutte le informazioni saranno disponibili in tempo reale sulla pagina Facebook “Studenti atleti all’UNIBA”.

 

AL POLICLINICO DI BARI TRAPIANTO RENE CROSS-OVER

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Il risultato eccezionale del trapianto di rene eseguito al policlinico con il metodo cosiddetto “crossover” e alcune iniziative volte a sensibilizzare i cittadini al tema della donazione, sono stati i due argomenti al centro della conferenza stampa tenuta questa mattina dal presidente della Regione Puglia e assessore alle politiche sanitarie Michele Emiliano e dal professor Loreto Gesualdo, coordinatore del Centro regionale Trapianti. L’occasione è stato l’eccezionale trapianto di rene a catena eseguito martedì nel policlinico di Bari.“E’ stato un grande successo per la sanità pugliese. Noi siamo orgogliosi  – ha detto il professor Gesualdo – perché la Puglia negli ultimi due mesi sta decollando nel programma trapiantologico. Il trapianto di ieri è un crossover che è stato innescato per la prima volta da un donatore cadavere, prima volta nel mondo. Noi siamo orgogliosi perché in tandem con la sanità veneta, grazie ad un algoritmo sviluppato dai miei colleghi padovani, la dottoressa Furian, il professor Rigotti, gli economisti padovani, è stato possibile realizzare questa bellissima storia di emozioni, di uomini e di donne”.

Un donatore da cadavere di Genova – ha spiegato Gesualdo – ha messo a disposizione il proprio rene per una coppia non compatibile di Padova. Il rene è stato trasferito da Genova a Padova, è stato poi trapiantato a Padova e ha permesso di liberare la donatrice non compatibile, una donna di 47 anni che ha donato il proprio rene ad una ricevente pugliese. La donna è stata trapiantata qui martedì. Il rene è partito da Padova alle 11 grazie ad una staffetta della polizia di stato che ringrazio di vero cuore. E’ arrivato a Bari alle 16.30, siamo entrati in sala operatoria con l’équipe del professor Battaglia, la donna è stata trapiantata alle ore 19 riacquistando subito dopo la sua funzionalità renale. E’ stata una grande emozione. Ma l’emozione più bella la vivremo l’11 settembre perché il marito della signora, che è stata trapiantata donerà a sua volta il proprio rene ad una coppia padovana. Il rene sarà prelevato dall’équipe del professor Battaglia e sarà trasferito a Padova. L’ultimo rene che sarà liberato da questa coppia sarà trapiantato su un paziente in lista d’attesa da cadavere. Una storia a lieto fine. Una storia di buona sanità”.

Soddisfatto per l’eccezionale risultato anche il presidente della Michele Emiliano che ha seguito passo dopo passo il trapianto a catena. “Questo sistema  – ha detto -prevede una eccellenza straordinaria non solo nella qualità dell’espianto e del reimpianto ma anche nella velocità dell’esecuzione dell’operazione perché tutto deve avvenire in poco tempo. Tutti gli organi dello Stato hanno partecipato alla buona riuscita. Questa è l’Italia che ci piace in questi giorni caldissimi di ferragosto nei quali al policlinico di Bari sono tutti al lavoro”.  

IN 12655 A TEST INGRESSO PER 3237 POSTI

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Alla scadenza dei termini previsti per le domande di iscrizione ai test di accesso ai corsi di laurea a numero programmato per l’anno accademico 2018/2019, Uniba raggiunge un lusinghiero risultato: in forte crescita il numero dei giovani diplomati che si apprestano ad affrontare le prove di selezione ai test. E’ quanto sottolinea in una nota l’Università di Bari “Aldo Moro”. In ben 12.655 parteciperanno ai test per i 3237 posti, al momento disponibili, per i vari Corsi di laurea, secondo il calendario reperibile sul sito dell’Ateneo. Invero, la crescita più significativa riguarda i corsi di laurea in Medicina e Chirurgia e per Odontoiatria e Protesi Dentaria , Medicina Veterinaria, Scienze e Tecniche Psicologiche, tutte le lauree dell’Area Scientifica e Sanitaria che come è noto prevedono una prova selettiva nazionale.

Anche i dati relativi alle immatricolazioni per i corsi di laurea ad accesso libero confermano il trend positivo registrato già all’indomani della chiusura della campagna di accompagnamento e incentivazione che l’Università di Bari aveva avviato nella prima metà di luglio.

Le richieste di pre-immatricolazione, alla data di oggi 22 agosto, registrano un incremento di ben 743 domande rispetto all’anno precedente e passano da 1734 a 2477, confermando il trend di crescita già registrato lo scorso anno a riprova dell’attrattività dell’ateneo Barese. Ovviamente, fanno sapere dall’Università, i numeri potranno ancora crescere visto che immatricolazioni ai corsi di laurea ad accesso libero e iscrizioni proseguono on-line fino al 30 novembre 2018.

“Siamo al primo mese dall’avvio della campagna delle immatricolazioni (partita il 16 luglio u.s.) e i risultati sono particolarmente positivi”. Con queste parole, il rettore dell’Università degli Studi di Bari, Antonio Uricchio commenta i primi dati. “Abbiamo sperimentato già lo scorso anno – aggiunge Uricchio – l’anticipazione delle date di immatricolazione e abbiamo anche riconosciuto un bonus di 50 euro per l’immatricolazione veloce. Un risultato importante e una forte misura di sostegno del diritto allo studio unita all’estensione della fascia di esenzione a 18000 euro ISEE. Credo che l’Università di Bari possa essere attrattiva anche in considerazione dell’attrattività della Regione”.

“La Puglia – sottolinea il rettore – è una delle regioni più attrattive del mondo. Ci auguriamo che possa esserlo anche per gli studenti della nostra terra e dell’area euromediterranea. Abbiamo ormai cinque corsi di studio  in lingua inglese e questo facilita anche l’accesso di studenti provenienti da altre aree geografiche. Tutto questo , a riprova che Uniba, attrae per la qualità e varietà della sua offerta formativa e per l’efficienza dei servizi, fra i tanti già disponibili. A settembre sarà operativa anche l’Agenzia del placement che metterà direttamente in contatto la domanda con l’offerta di lavoro, grazie ad un’apposita piattaforma digitale che metteremo a brevissimo sul nostro sito. Da ultimo l’augurio agli studenti di coronare i propri sogni, di maturare le competenze migliori e di accedere al mercato del lavoro con un grande passaporto: quello del merito”, conclude Uricchio.

“SARÀ UN ANNO DI GRANDI SFIDE”

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“Sarà un anno di sfide, un anno importante e vorremmo continuare questo percorso di crescita che abbiamo avviato”. Così il rettore dell’Università degli Studi di Bari, Antonio Uricchio commenta il prossimo anno accademico, l’ultimo che lo vedrà a capo dell’Ateneo. 

“Sarà un anno particolarmente importante – ha ricordato – perché a novembre avremo la visita dell’Anvur (Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca, ndr), quella che è dedicata all’accreditamento delle sedi, quindi una valutazione complessiva della nostra attività. In questo periodo – ha spiegato – abbiamo potuto e dovuto redigere i documenti strategici, abbiamo messo in campo una serie di attività anche concrete di analisi e di studio, abbiamo avviato anche un processo di riqualificazione degli spazi dedicati agli studenti. In quasi tutte le sedi – ha ricordato Uricchio – ci sono lavori in corso e quindi gli ambienti di studio e di lavoro credo potranno essere sempre migliorati in questi anni”. 

“Quando ho iniziato il mio mandato – ha spiegato – abbiamo subito dovuto costruire un piano che allo stesso tempo era di risanamento finanziario e di rilancio. Completato il risanamento finanziario, abbiamo avviato il rilancio che è in pieno corso. In quest’ultimo anno di mio mandato vorrei appunto completare questo percorso di rilancio anche con una crescita sensibile e significativa di tutti gli indicatori che riguardano il nostro Ateneo”. 

E mentre il pensiero è al futuro, lo sguardo resta sul presente e sui risultati relativi alle immatricolazioni e alle iscrizioni alle prove di pre selezione per i corsi a numero chiuso. “Con soddisfazione – ha detto Uricchio – abbiamo letto i dati che il centro servizi informatici ci ha offerto e che evidenziano un trend di crescita particolarmente significativo. Un trend che già lo scorso anno avevamo registrato come dato globale e che ora fa ben sperare, perché è opportuno dirlo le iscrizioni continuano fino al 30 novembre”. 

Secondo i dati forniti dall’Universita’, si evince che sono in aumento gli studenti che scelgono l’Ateneo barese e sono in forte crescita anche i diplomati che hanno che hanno scelto il capoluogo pugliese per sostenere le prove pre selettive per le facoltà a numero chiuso per l’anno accademico 2018/2019: 12.655 parteciperanno ai test per i 3.237 posti, al momento disponibili, per i vari Corsi di laurea. La crescita più significativa, si è registrata per i corsi di laurea in Medicina e Chirurgia e per Odontoiatria e Protesi Dentaria, Medicina Veterinaria, Scienze e Tecniche Psicologiche e per tutte le lauree dell’Area Scientifica e Sanitaria che prevedono una prova selettiva nazionale. Dati confortanti sono anche quelli relativi alle immatricolazioni per i corsi di laurea ad accesso libero che, confermano il trend positivo registrato già all’indomani della chiusura della campagna di accompagnamento e incentivazione che l’Università di Bari aveva avviato nella prima metà di luglio. Le richieste di pre-immatricolazione, al 22 agosto, hanno registrato un incremento di 743 domande rispetto all’anno precedente, passando da 1734 a 2477, confermando il trend di crescita già registrato lo scorso anno. 

“Siamo nella fase di avvio delle immatricolazioni e delle iscrizioni – ha spiegato Uricchio. Noi abbiamo già anticipato a metà luglio la data di avvio delle immatricolazioni, prevedendo anche un bonus di 50 euro per la cosiddetta immatricolazione veloce, una ulteriore forma di sostegno per il diritto allo studio che si affianca anche alle misure che abbiamo stabilito con riferimento alle tasse universitarie. Penso soprattutto – ha continuato – all’esenzione Isee fino a 18mila euro che è stata portata per la prima volta nel nostro Ateneo e alle altre misure di sostegno, per esempio per le famiglie con più figli che si iscrivono al nostro Ateneo. I dati – ha ribadito il rettore – sono ovviamente parziali. Attendiamo settembre per le prove a numero chiuso e ci auguriamo che chi non riesca entrare nei corsi a numero programmato, possa scegliere di poter restare nell’Università di Bari iscrivendosi ai corsi a numero libero. Naturalmente – ha sottolineato – confidiamo che il numero degli iscritti possa crescere anche per l’attrattività dell’offerta formativa”. 

Come ha spiegato il rettore, infatti quest’anno l’offerta formativa si è “ulteriormente rinnovata con alcuni corsi di studio. Penso a quello sui diritti umani, sulle politiche migratorie, il corso di comunicazione”. Un rinnovamento che non si esplicita solo con l’introduzione di nuovi corsi di studio, ma anche con le modifiche che sono state apportate ai percorsi di studio già in essere. 

“Penso – ha detto il rettore – all’innovazione didattica, che costituisce una delle strategie più forti di azione del nostro Ateneo”. 

Un’operazione, messa in campo dal rettore, anche per evitare la c.d. ‘fuga dei cervelli’. “Il diritto allo studio – ha detto Uricchio – è il primo obiettivo da garantire. E’ un diritto fondamentale riconosciuto dalla nostra Costituzione, e credo – ha continuato – che le Università meridionali debbano essere particolarmente attente e sensibili nel promuovere l’affermazione di questo diritto costituzionale. Credo che in particolar modo lo debba essere l’Università di Bari, perché è opportuno ricordare che la norma costituzionale che sancisce il diritto allo studio è stata proprio scritta da Aldo Moro a cui – ha sottolineato il rettore – il nostro Ateneo è intitolato”.

“Per poter garantire il diritto allo studio occorrono strumenti, azioni e risorse. Il nostro Ateneo si è impegnato – ha sottolineato Uricchio – attraverso borse di studio, attraverso le tasse universitarie, attraverso servizi e anche con un’azione sinergica con la regione abbiamo potuto condividere azioni importanti come per esempio gli alloggi per gli studenti. Il numero è cresciuto e continuerà a crescere, come per esempio i servizi di trasporto”. 

Quanto ai servizi, il rettore ha ricordato: “Stiamo lavorando, anche se non siamo ancora giunti a una definizione delle modalità, per poter garantire meglio i trasporti per gli studenti universitari. È un percorso che abbiamo avviato e poi accanto alle borse universitarie, ci sono le borse regionali e credo che tutto questo consente agli studenti del nostro territorio pugliese o provenienti da altre aree territoriali, di poter guardare con fiducia al proprio percorso universitario”.

“L’Università – ha proseguito – è un ascensore sociale, deve continuare ad esserlo, ma deve essere un luogo in cui la formazione e la ricerca debbano essere di qualità. E su questo – ha ricordato Uricchio – abbiamo continuato a profondere il massimo impegno nel poter anche reclutare giovani di valore e nel poter migliorare, implementare, attraverso politiche di ricerca, le attività svolte. Inoltre – ha concluso – l’apertura al territorio ci ha consentito sempre più di puntare sul trasferimento tecnologico e quindi sul trasferimento dei risultati della ricerca che devono poter generare innovazione sviluppo”.

 

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