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All’Università Bicocca workshop “Rischi e sfide delle neurotecnologie”

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MILANO (ITALPRESS) – Un filo diretto tra cervello e computer, si chiama neurotecnologia e riguarda tutti quei dispositivi in grado di interagire con i pensieri, le emozioni e i ricordi delle persone.
L’applicazione di metodi per registrare, interpretare e alterare l’attività cerebrale pone davanti ad importanti sfide etiche e normative di cui si parlerà nel corso del workshop internazionale “Rischi e sfide delle neurotecnologie per i diritti umani” organizzato dall’Università di Milano-Bicocca e dalla State University of New York (SUNY) Downstate, martedì 23 e mercoledì 24 novembre.
“Il potenziale di questi strumenti per aiutare a curare le malattie mentali e i disturbi neurologici, tra cui il Parkinson, l’Alzheimer, l’ictus, la dipendenza, la paralisi motoria, la perdita dell’udito o la cecità, rappresenta uno dei traguardi medici più importanti della storia. Ma non solo, questa potente tecnologia è stata messa a disposizione di individui sani per scopi ricreativi e per il potenziamento mentale” si legge nella nota.
Trovarsi di fronte alla possibilità di avere i nostri pensieri decodificati dalla tecnologia genera diversi interrogativi. Quanto è preziosa la privacy mentale? Come è possibile garantire un accesso equo e giusto alle neurotecnologie che potenziano le capacità mentali?
A queste e ad altre domande risponderanno esperti internazionali di neuroscienze, ingegneria, etica, filosofia e diritto. L’evento prevede la partecipazione del Senatore cileno Guido Girardi, promotore della prima iniziativa legislativa per regolare i “neurodiritti” e con Gabriela Ramos, Vicedirettore generale per le Scienze sociali e umane dell’UNESCO.
(ITALPRESS).

Quattro Università milanesi insieme per l’intelligenza artificiale

MILANO (ITALPRESS) – Gli atenei Bocconi, Università Statale di Milano, Università degli Studi di Milano-Bicocca, Politecnico di Milano hanno unito le forze per dar vita a un polo di eccellenza per la ricerca e la formazione nell’intelligenza artificiale e nel machine learning. Sono infatti diventati una delle Unit di ELLIS, lo European Laboratory for Learning and Intelligent Systems. L’iniziativa è stata presentata al Comune di Milano, insieme al sindaco Giuseppe Sala, dal rettore della Bocconi, Gianmario Verona, dal prorettore vicario della Statale, Maria Pia Abbracchio, dalla rettrice della Bicocca, Giovanna Iannantuoni, e dal rettore del Politecnico, Ferruccio Resta.
Nata nel 2018, ELLIS è l’associazione che riunisce i migliori scienziati e accademici europei di intelligenza artificiale con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo scientifico sul tema in Europa. L’intelligenza artificiale e il machine learning sono infatti il fulcro di una rivoluzione tecnologica e sociale che sta cambiando ogni aspetto della società ed è su questi temi, di conseguenza, che l’Europa si gioca e si giocherà sempre di più in futuro la propria competitività di fronte ai giganti del settore, Stati Uniti e Cina. Lo stesso vale per il nostro paese, nel quale il Piano di Ripresa e Resilienza (PNRR) indica proprio nello sviluppo dell’intelligenza artificiale uno dei punti chiave per il rilancio italiano.
La nuova Unit di ELLIS avrà la missione di rendere Milano uno dei maggiori poli scientifici europei in tema di Ai e machine learning. Quattro le direttrici di ricerca: il machine learning interattivo, che studia l’interazione di un algoritmo con l’ambiente; le reti neuronali e il deep learning; la salute e la biologia computazionale, che applica l’Ai alla medicina; l’uso dell’AI per l’analisi e l’elaborazione del linguaggio naturale.
“Oggi le scienze economiche e le scienze sociali sono chiamate a uno scambio continuo e reciproco con l’intelligenza artificiale, per poter analizzare scenari che sono sempre più complessi e produrre una conoscenza che abbia un impatto positivo sulla società”, spiega il rettore della Bocconi, Gianmario Verona. “L’approccio multidisciplinare e la collaborazione tra gli atenei milanesi diventa quindi fondamentale per lo sviluppo delle conoscenze in quest’ambito e per dare a Milano un ruolo di primo piano a livello europeo – aggiunge -. Se è vero che dall’Ai arrivano importanti stimoli allo sviluppo delle scienze economiche, allo stesso modo queste danno forte impulso allo sviluppo tecnologico di Ai e machine learning. All’Università Bocconi questo dialogo è al centro di specifiche iniziative sia sul fronte della formazione, come il Bachelor in Mathematical and Computing Sciences for Artificial Intelligence, sia sul fronte della ricerca, con lo studio degli algoritmi di apprendimento profondo, del processamento del linguaggio naturale, della connessione tra machine learning e le neuroscienze computazionali, della teoria algoritmica dei giochi, dell’uso della crittografia nei processi di apprendimento automatico e degli aspetti etici di Ai e machine learning”.
“Milano ancora una volta investe sul futuro”, dice la rettrice di Milano-Bicocca, Giovanna Iannantuoni. “L’evoluzione dell’Intelligenza Artificiale ha permesso di definire soluzioni efficaci a problemi complessi in svariati ambiti, dal marketing alla medicina. Dar vita a un polo di eccellenza per la ricerca e la formazione nell’intelligenza artificiale e nel machine learning significa esser pronti ad accettare la sfida dello sviluppo scientifico a livello europeo – prosegue -. Milano-Bicocca ha già promosso iniziative congiunte con altri Atenei lombardi in tema di AI; il bachelor in Artificial Intelligence è un corso di Studi realizzato insieme a Università di Milano e Università di Pavia, con le quali si stanno progettando due CdS magistrali in AI. Per quanto riguarda la ricerca in AI, Milano-Bicocca è attiva su svariate tematiche, quali ad esempio l’analisi e la comprensione del linguaggio naturale, la biologia computazionale e la medicina, l’analisi di immagini, e la definizione di approcci innovativi relativi alla AI neuro-simbolica”.
“Come università ‘generalistà che spazia dalle aree scientifico-tecnologiche e biomediche alle aree socio-economiche, giuridiche e umanistiche, la Statale si è già trovata in condizione privilegiata ad accogliere la sfida dell’intelligenza artificiale, per definizione trasversale a tutte le discipline. Ad iniziare dalla fondazione, nel 2019, del Joint Lab for Embodied Artificial Intelligence alla Khalifa University di Abu Dhabi, e continuando nel 2021 con l’apertura, insieme con due università lombarde, del primo corso di laurea in Artificial Intelligence”, dichiara Maria Pia Abbracchio, prorettore vicario con delega a Ricerca e Innovazione della Statale di Milano.
“L’ateneo è ora pronto ad accogliere la sfida di ELLIS, e orgoglioso, grazie al prof. Nicolò Cesa Bianchi che dirigerà l’unità per il primo anno, di essere fin da subito in prima linea per sfruttare appieno la grande ricchezza generata dall’analisi dei big data e dalla loro applicazione alla salute dell’ambiente e dell’uomo”, spiega Abbracchio.
“La centralità dei temi legati all’intelligenza artificiale e al machine learning, gli utilizzi e le ripercussioni sul fronte economico e sociale conferiscono alle università tecnico-scientifiche una grande responsabilità”, commenta il rettore del Politecnico, Ferruccio Resta.
“Lo sviluppo tecnologico è tutt’altro che neutro: è un processo complesso, come ben rappresentato dalle quattro linee di ricerca che abbiamo deciso di tracciare: l’interazione con l’ambiente; le reti neuronali e il deep learning; la medicina; il linguaggio. Va quindi anticipato, gestito e condiviso – aggiunge -. Unire le migliori risorse accademiche e fare di Milano un polo di eccellenza è un dovere che abbiamo nei confronti dello sviluppo e della crescita non solo della nostra città, ma del Paese e del sistema universitario, chiamato sempre di più ad operare secondo una logica di interazione e di scambio. Un appello al quale il Politecnico di Milano aderisce in un rapporto di collaborazione virtuosa con gli altri atenei. Un modello vincente al quale tendere in chiave europea”.
Quattro i proponenti e coordinatori scientifici della Unit, uno per ciascun Ateneo, che dirigeranno l’unità a rotazione: Nicolò Cesa-Bianchi (Professore Ordinario di Informatica, Università Statale di Milano, che guiderà il gruppo in qualità di direttore per il primo anno), Nicola Gatti (Professore Associato di Ingegneria Informatica, Politecnico di Milano), Gabriella Pasi (Professoressa Ordinaria di Informatica, Università degli studi di Milano Bicocca) e Riccardo Zecchina (Professore Ordinario di Fisica Teorica, Università Bocconi).
(ITALPRESS).

Bicocca Job Days, al via dialogo con Eni su ricerca e transizione

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MILANO (ITALPRESS) – Bicocca Job Days parte con l’incontro dal titolo ‘Innovazione e ricerca per accelerare la tradizione tecnologica verso un futuro piu’ sostenibile’, un dialogo pubblico tra l’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi e la Rettrice dell’Universita’ Bicocca Giovanna Iannantuoni: una giornata dedicata ai dottorati industriali, percorsi innovativi volti a ampliare le competenze dei dottorandi e le loro possibilita’ di carriera anche nelle aziende. All’Universita’ Milano Bicocca negli ultimi tre anni sono stati strutturati piu’ di 300 percorsi con l’industria. Per la Rettrice dell’Universita’, Giovanna Iannantuoni il ‘tema dei temi’ e’ “cosa vuol dire fare ricerca nelle universita’, cosa vuol dire farlo nelle industrie e come si possono unire le due cose. Lo scarso numero dei laureati, il gender gap e molte debolezze, tra cui quella tecnologica – ha sottolineato- fanno si’ che la crescita nel nostro paese sia piu’ debole. L’innovazione e’ la chiave della crescita economica, e l’innovazione viene dalla ricerca”.

Gli atenei e le societa’, ha osservato l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, “hanno una responsabilita’ c’e’ uno scollamento tra chi fa ricerca, chi fa industria e chi vive la vita di tutti i giorni: difficilmente le persone che stanno fuori sanno quali sono i temi di punta della ricerca, di un ateneo o di una societa’ come Eni nella ricerca scientifica. Questo deve essere colmato, si parla molto di ricerca scientifica ma non si vedono gli impatti”. Per Descalzi, “abbiamo bisogno di assumere migliaia e migliaia di persone che abbiano un fil rouge che lega biologia, matematica, chimica e ingegneria insieme. La formazione di base – ha spiegato- diventa importante. Abbiamo tante connessioni e contratti con le universita’: c’e’ un confronto non indifferente. La nostra e’ una finestra anche sul mondo energetico che sta cambiando e questo e’ interessante per chi fa universita’ e ricerca”. Descalzi ha sottolineato che ” la ricerca c’e’, le universita’ italiane sono veramente un’eccellenza e  dobbiamo creare un fil rouge di progetti comuni ma soprattutto dobbiamo comunicare alla societa’ quello che aziende e universita’ fanno a livello di ricerca: prendersi la responsabilita’ e dire dove vogliamo arrivare e quali sono i problemi che vogliamo risolvere con la ricerca perche’ i soldi che vengono messi nella ricerca sono importanti e devono essere quindi finalizzati soprattutto in un momento come questo, dove il climate change ci impone non solo trasparenza ma anche tempi rapidi” ha concluso.

La manifestazione, giunta alla settima edizione, mette in contatto studenti, laureati, dottori di ricerca, diplomati master e imprese per facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro e avere una visione a tutto tondo delle opportunita’ professionali. “L’incontro di oggi e’ stato significativo” ha commentato la presidente della scuola di dottorato universita’ Bicocca, Maria Luce Frezzotti. “Un dialogo e un ponte importante tra il nostro ateneo e l’impresa. Un dialogo che definirei un colloquio di alto livello che ci da lo stimolo per andare avanti e fare il punto su dove stiamo arrivando a livello di nuovo approccio multidisciplinare per quello che e’ il nostro fine: un’alta formazione che trovi ampio spazio nel mondo del lavoro. Il nostro paese in questo momento sta cambiando e noi, come scuola di dottorato, vogliamo assolutamente esserci il nostro ateneo c’e’ ed e’ pronto” ha concluso.

(ITALPRESS).

 

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