PALERMO (ITALPRESS) – UniPa avvia il primo Master in Scienze Geologiche all’Universidad de El Salvador. Il Master, di durata biennale, si inquadra all’interno del progetto di cooperazione internazionale CASTES, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e coordinato dall’Università degli Studi di Palermo, in partenariato con l’Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara e l’Universidad de El Salvador. Ancora una volta AICS sposa l’impegno di UniPa nell’ambito della cooperazione internazionale, come già fatto con il progetto RIESCA, riconoscendo la necessità di promuovere una gestione congiunta di eventi naturali avversi, causa di danni non solo materiali, ma anche sociali ed economici, attraverso lo scambio e il trasferimento di competenze. Il Master in Scienze Geologiche rappresenta un importante traguardo del progetto CASTES e vedrà coinvolti, in qualità di studenti, venti docenti dell’Ateneo Salvadoregno, che riceveranno una formazione multidisciplinare di alta qualità erogata da un corpo docente afferente all’Università di Palermo e all’Università di Chieti-Pescara, oltre che locale. “Qualificare direttamente in loco – ha detto Christian Conoscenti, coordinatore del CASTES e docente del Dipartimento di Scienze della Terra e del Mare (DISTEM) di UniPa – i docenti salvadoregni in materia di gestione e mitigazione del rischio geologico rappresenta uno strumento strategico per garantire la sostenibilità del Corso di Laurea in Ingegneria Geologica già attivato in El Salvador. Il progetto CASTES consolida l’impegno dell’Ateneo palermitano nella promozione e diffusione di competenze nelle Scienze della Terra in territori, quali il Centro America, che maggiormente si confrontano con gli impatti del cambiamento climatico e degli eventi avversi ad esso connessi”.
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Unipa avvia il primo Master in Scienze Geologiche all’Universidad de El Salvador
Unipa, Ateneo e Facoltà Teologica insieme per nuovo Corso di Laurea in Religioni e culture
PALERMO (ITALPRESS) – Il Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Fabrizio Micari e il Preside della Facoltà Teologica di Sicilia, Rosario Pistone, hanno sottoscritto una convenzione per l’istituzione del corso di laurea magistrale interateneo, a carattere internazionale e titolo congiunto, in “Religioni e Culture”. Il corso, unico per le sue caratteristiche nel panorama nazionale, avvierà le sue attività formative a partire dall’ Anno Accademico 2021-2022. L’incontro si è tenuto nella Sala dei Professori della Facoltà Teologica di Sicilia con la partecipazione dell’Arcivescovo di Palermo e Gran Cancelliere della Facoltà Teologica di Sicilia, Corrado Lorefice, che ha espresso la sua gratitudine al Rettore e al Preside per lo spirito di collaborazione che ha consentito la realizzazione di questo progetto formativo “al servizio della città dell’uomo”. Il Rettore Fabrizio Micari ha sottolineato le indubbie potenzialità di questa iniziativa, “sia per il proficuo scambio di competenze scientifiche e formative tra i due Atenei coinvolti, sia per le importanti ricadute per la Sicilia e la città di Palermo nell’ambito del dialogo interreligioso”. Il Preside Rosario Pistone ha ribadito come lo scambio scientifico e didattico potrà arricchire le prospettive culturali di studenti e docenti, “anche nell’ottica di un dibattito sull’elaborazione del senso dell’esistenza, da prospettive diverse e complementari”. A Michele Cometa, Direttore del Dipartimento Culture e Società di UniPa, Fabrizio D’Avenia, referente UniPa del corso di studio, e don Vito Impellizzeri, Direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose della Facoltà Teologica, sono andati i ringraziamenti del Preside Pistone per la loro presenza all’incontro e per il lavoro di coordinamento che ha reso possibile una progettazione armonica del Manifesto degli studi.
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Unipa, laureato all’età di 89 anni in Sviluppo aziendale e prevenzione del crimine
PALERMO (ITALPRESS) – Angelo Censoplano ha conseguito all’età di 89 anni la laurea magistrale in “Compliance, Sviluppo aziendale e prevenzione del crimine” del Dipartimento di Scienze Politiche e delle relazioni internazionali (DEMS) dell’Università degli Studi di Palermo. Il laureato ha discusso la tesi dal titolo “Tutela ambientale e gestione dei rifiuti”, di cui è relatrice Gabriella Marcatajo, docente del DEMS. “Al Censoplano vanno le più affettuose e sentite congratulazioni da parte mia e di tutta la nostra comunità accademica – commenta il Rettore Fabrizio Micari – Lo ringrazio per il suo esempio che rappresenta una straordinaria testimonianza di impegno e di passione per la cultura e per lo studio”.
“La passione, la determinazione e l’amore per lo studio di Angelo Censoplano – sottolinea Marcatajo – costituiscono per il Dipartimento di Scienze Politiche e delle relazioni internazionali e per l’Università degli Studi di Palermo un motivo di grande orgoglio e dimostrano come ci sia sempre tempo e modo per crescere ed ampliare le proprie conoscenze”.
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Con app Unipa “Carceri dell’inquisizione”, visite guidate a Palazzo Steri
PALERMO (ITALPRESS) – L’Università degli Studi di Palermo lancia la nuova app “Carceri dell’Inquisizione”, realizzata all’interno delle attività collegate al progetto Erasmus+ “Graffiti in prison”. Durante la conferenza stampa di presentazione a Palazzo Steri, sede del Rettorato di Unipa, alla presenza, tra gli altri del Rettore Fabrizio Micari, sono state illustrate le funzionalità dell’app che consentirà ai visitatori di usufruire del suggestivo percorso gestito dall’Ateneo siciliano in maniera immersiva e multimediale, con lo scopo di trasformare l’esperienza museale in un viaggio alla scoperta del patrimonio storico e culturale della città. L’app è di facile utilizzo e una volta scaricata, con l’accesso al percorso museale, bisognerà attivare il QRCode per iniziare la visita guidata. Le varie sezioni dell’app offrono contenuti storico-artistici con approfondimenti e contestualizzazioni di un’epoca, quella a cavallo tra 1600 e 1800, in cui in quei luoghi vennero rinchiusi oltre seimila persone. E le incisioni lasciate dai carcerati offrono uno spaccato unico dell’Inquisizione Spagnola in Sicilia, un’opera realizzata da una collettività che si è fatta unica entità in qualità di artista più o meno consapevole e che, come sottolinea il direttore del Sistema Museale d’Ateneo dell’Università di Palermo, Paolo Inglese, non poteva non essere al centro di una ulteriore valorizzazione. “Occorre garantire – ha detto Inglese – continuità nell’innovazione. Ringrazio le professioniste straordinarie che hanno collaborato per l’app delle Carceri, il sistema museale ha spinto per poter mettere insieme la capacità di comunicare e il rigore scientifico. La musealizzazione delle carceri era un qualcosa che non poteva mancare – ha aggiunto – visto che in tanti, a cominciare da Sciascia, hanno potuto apprezzare quanto fosse importante il valore di questo sito”. Gli fa eco il Rettore dell’Ateneo palermitano, Fabrizio Micari, che ha voluto ricordare come la creazione dell’app delle Carceri sia solo un tassello in un più ampio impegno di Unipa dal punto di vista della valorizzazione del proprio patrimonio artistico e culturale. “Abbiamo voluto con grande impegno – ha aggiunto Micari – la riapertura dello Steri, non solo per un elemento di tipo simbolico. E’ giusto fornire una fruizione completa al visitatore, quindi con il nuovo allestimento della Vucciria e con la nuova app delle Carceri, chi viene a vedere gli spazi museali saprà cosa effettivamente sta osservando – ha aggiunto Micari – nella nostra visione una Università accogliente mette a disposizione di tutti le sue bellezze e il patrimonio storico di cui disponiamo. Lo Steri andava restituito alla collettività, lo abbiamo rinnovato e abbiamo avviato un percorso di arricchimento. E ora questa app che presentiamo rende il percorso più semplice e immediato”. Il team di lavoro che ha sviluppato l’app, scaricabile in maniera gratuita su dispositivi Android e iOS e attivabile tramite QRCode trovandosi all’interno delle Carceri, è composto da Valeria La Motta, Enrica Zaccone, Francesca Balistreri, con il coordinamento di Laura Barreca, che ha voluto spendere alcune parole per spiegare quali siano i fini di questo progetto e quanto lavoro ci sia alle spalle. “L’App Carceri dell’Inquisizione fa parte di un più ampio progetto dell’Erasmus +. Oggi un importante patrimonio viene restituito alla collettività e per farlo vogliamo puntare sulla tecnologia. Con il progetto GAP – “Graffiti in prison”, avremo anche diverse attività collaterali, tra cui artisti che lavoreranno allo Steri e faranno da mediatori culturali”. La programmazione tecnica dell’app è stata affidata a GStudio ADV e sarà gestita in collaborazione con CoopCulture.
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Unipa, laurea honoris causa a generale dell’Arma Riccardo Galletta
PALERMO (ITALPRESS) – L’Università degli Studi di Palermo ha conferito la Laurea magistrale honoris causa in “Studi Storici, Antropologici e Geografici” a Riccardo Galletta, generale di Divisione dei Carabinieri. “È un giorno importante, un’occasione importante”, ha affermato il rettore dell’Università di Palermo, Fabrizio Micari. “Conferiamo questo titolo – ha spiegato – a una persona che si è particolarmente distinta per l’attività che ha svolto nel nostro territorio e per tutta la sua attività e il suo percorso di appartenente all’Arma”. “Includere tra i nostri laureati figure così illustri – ha aggiunto Micari – è certamente per noi motivo di grande vanto. Per me è anche la testimonianza – ha continuato – di una solidità del rapporto tra le istituzioni che in questi anni ha costituito una delle cifre caratterizzanti del mio mandato rettorale. Abbiamo costruito una rete di rapporti tra le istituzioni e con le istituzioni veramente forte e solida. È stato uno dei punti di forza di questo rettorato”. “Ho molti motivi per essere soddisfatto”, ha dichiarato Michele Cometa, direttore del Dipartimento Culture e Società. “Il primo motivo di soddisfazione – ha spiegato – è chiaramente intellettuale: dare questa laurea al generale Galletta per un corso di laurea in storia, che si sta rinnovando sempre più e propone sempre nuove prospettive, significa integrare gli insegnamenti con qualcosa che non abbiamo, abbiamo poco o abbiamo trascurato, cioè la storia militare ma anche la storia della guerra”. Un altro motivo, poi, è “civile e sociale”, ha evidenziato. “Il generale di Divisione dei Carabinieri Riccardo Galletta è personalità di spessore culturale e professionale di primissimo rilievo”, ha affermato Rossella Cancila, professoressa ordinaria di Storia Moderna, che ha pronunciato la Laudatio. Pietro Corrao, coordinatore del Corso di Laurea in Studi Storici, Antropologici e Geografici, ha letto la motivazione: “Si è distinto – ha detto – per un’intensa attività nel campo dello studio e della didattica della storia militare”. Inoltre, “nel corso del comando della Legione Sicilia – ha aggiunto – ha intessuto uno stretto rapporto con le istituzioni educative e le associazioni palermitane, offrendo le sue competenze nel campo della storia militare in una serie di lezioni tenute nelle scuole e nell’università”. “L’ampiezza cronologica dei temi affrontati nelle pubblicazioni e nelle conferenze, il rigore metodologico, l’efficacia didattica e comunicativa, la volontà di stabilire un raccordo fra attività culturali dell’Arma e didattica universitaria – ha aggiunto Corrao leggendo ancora la motivazione – rendono opportuna la proposta di conferire al generale Galletta la Laurea magistrale honoris causa in Studi storici, antropologici e geografici”. Spazio poi alla Lectio magistralis di Galletta sul tema “La guerra dei sei giorni. Il sottile filo rosso della storia militare”. “Sono realmente emozionato – ha detto Galletta – come uno scolaretto che si presenta per l’esame”. “Considero questa attenzione avuta nei miei riguardi – ha sottolineato – un’attenzione avuta nei confronti dell’istituzione alla quale mi onoro di appartenere”. Galletta ha espresso “sentimenti di gratitudine” nei confronti dell’ateneo, ma anche “nei confronti della città di Palermo e della Sicilia a cui ho cercato di dare, durante il mio servizio – ha affermato -, tutto quello che ho potuto e dalle quali ho ricevuto molto più di quanto io abbia dato. Ritengo quindi – ha aggiunto – che questo riconoscimento vada innanzitutto ai carabinieri della Legione”.
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Unipa, recuperato Dna da elefante della collezione del Museo geologico Ateneo
PALERMO (ITALPRESS) – I resti fossili della Grotta dei Puntali, nei pressi di Carini, rappresentano il campione più vasto e meglio conservato di P. mnaidriensis, uno degli elefanti nani che ha popolato la Sicilia durante il Pleistocene. Un team internazionale di ricercatori che ha coinvolto le Università di Palermo, Potsdam, York, Islanda, Cambridge e il Museo di Storia Naturale di Londra, ha recuperato con successo il DNA antico da uno dei crani della collezione del Museo di Geologico Gemmellaro del Sistema Museale di Ateneo, dimostrando che uno dei più grandi mammiferi terrestri si è ridotto di taglia perdendo più di 8 mila chili di peso e quasi 2 metri di altezza. Lo studio, pubblicato sulla rivista Current Biology col titolo “Estimating the dwarfing rate of an extinct Sicilian elephant” ha rivelato che l’elefante nano siciliano, alto meno di 2 metri, si è ridotto di 200 chili e 4 centimetri di altezza per generazione. Combinando l’analisi del DNA antico con i dati paleontologici e geocronologici, si è riusciti per la prima volta a stimare il tasso di nanismo di un elefante siciliano appartenente alla specie Palaeoloxodon mnaidriensis, presente in Sicilia probabilmente fino a 19 mila anni fa, come rivela una recente datazione. Per lo studio, i ricercatori hanno analizzato un pezzo di osso petroso (parte del cranio che contiene gli organi dell’orecchio interno) che conserva meglio il DNA rispetto ad altre parti dello scheletro. Il ritrovamento di DNA in reperti fossili provenienti dal Mediterraneo è un fatto del tutto eccezionale, in quanto le condizioni climatiche non ne hanno permesso, in genere, la preservazione. Il suo antenato, Palaeoloxodon antiquus era invece alto quasi 4 metri con un peso di dieci tonnellate ed è vissuto in Europa tra 800 mila e 40 mila anni fa. Utilizzando l’età stimata dell’elefante dei Puntali e le dimensioni e la massa del suo antenato Paleoloxodon antiquus, il team è stato in grado di calcolare le dimensioni e il tasso di riduzione della massa corporea per anno e per generazione. “I risultati di questo studio – commenta Giulio Catalano, assegnista di ricerca del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche, Chimiche e Farmaceutiche – STEBICEF di UniPa – sono di estrema importanza perchè permettono di apprezzare la dimensione temporale dei processi evolutivi in atto sulle specie endemiche insulari.”
“A 150 anni dalla loro scoperta, gli elefanti fossili della Grotta dei Puntali ci riservano ancora delle sorprese- spiega Carolina Di Patti, curatrice del Museo Gemmellaro – Le specie nane e giganti che un tempo hanno popolato la Sicilia sono, sin dalla loro scoperta, oggetto di studio e ricerca da parte di studiosi di tutto il mondo per tentare di capire il tasso di cambiamento. L’evoluzione delle faune sulle isole è un processo che può portare a una varietà di cambiamenti estremi come gigantismo e nanismo in un breve lasso di tempo. Questo studio rappresenta un caposaldo per comprendere tali fenomeni.”
“Si sottolinea la funzione scientifica e culturale delle collezioni custodite nei Musei del Sistema Museale dell’Ateneo – dichiara il direttore del Museo Pietro Di Stefano – Nel caso degli elefanti della Grotta dei Puntali i reperti furono raccolti da Gaetano Giorgio Gemmellaro che effettuò uno scavo tra il 1868 e il 1870. La Collezione è costituita, per la maggior parte, da resti di elefanti rappresentativi di tutte le parti anatomiche, tanto che è stato possibile ricostruire diversi scheletri. La preservazione di tali collezioni, grazie al ruolo svolto dai conservatori nel tempo, ne permette oggi lo studio con tecniche sempre più sofisticate”.
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Unipa, al campus di viale delle Scienze inaugurato il parco giochi “Serpotto”
PALERMO (ITALPRESS) – Il Rettore dell’Università degli Studi di Palermo Fabrizio Micari, ha inaugurato “Serpotto”, il nuovo Parco giochi realizzato al Campus universitario di Viale delle Scienze per la comunità accademica e la città. Il progetto, coordinato da Manfredi Leone, nasce nell’ambito della terza missione da una collaborazione tra il Corso di studio in “Architettura del Paesaggio” del Dipartimento di Architettura (DARCH) di UniPa, e la Cooperativa Libera…mente, affidataria dei servizi educativi per l’infanzia dell’Università di Palermo. “Nel progetto è stata posta attenzione ai temi dell’educazione all’aria aperta – spiega Leone – offrendo un percorso che asseconda la geometria longitudinale del luogo, tra giochi tradizionali e occasioni di sperimentazione del movimento per i più piccoli, con una ricca offerta di piante da frutto, ornamentali, con siepi e fioriture che accompagnano i più piccoli nella scoperta di odori, sapori e colori attraverso le specie messe a dimora nel parco. Il nome del parco deriva dalla forma di serpente che il percorso principale compie coprendo i 1.200 m2 del parco, generando anse e curve dove sono collocati giochi e sedute. Completano la realizzazione un piccolo teatro in coda e una grande sabbiera alla testa del serpente”. La consulenza agronomica è stata di Floriana Di Leonardo, cultore della materia in Architettura del Paesaggio, direttore di cantiere Clelia La Mantia, consulente per le strutture Francesca Buscemi; il progetto grafico è a cura di Luisa Misseri, con la collaborazione di Giancarlo Gallitano. “La nostra governance ha voluto fortemente destinare alla Cooperativa Libera…mente un’area per l’insediamento del parco giochi – ha aggiunto il Rettore Micari – e attraverso una misura specifica finanziata dalla Regione Siciliana è stato possibile valorizzare i servizi dell’Asilo Aziendale dell’Ateneo. Grazie all’impegno dei ricercatori UniPa in discipline che spaziano dall’architettura del paesaggio alla pedagogia si sviluppano da tempo con interesse le tematiche dell’educazione all’aria aperta con sempre maggiore attenzione rivolta ai più piccoli. Oggi gli spazi verdi del Campus universitario UniPa si arricchiscono di un’opera architettonica green ed inclusiva messa a disposizione di tutta la comunità UniPa e della città”.
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Unipa, due sessioni di test on line per l’accesso ai Corsi di Laurea
PALERMO (ITALPRESS) – I test di accesso ai Corsi di laurea a programmazione locale dell’Università degli Studi di Palermo per l’Anno Accademico 2021/2022 si svolgono in due sessioni. La prima dal 19 al 24 luglio, per cui è possibile scegliere un solo corso di studio per cui effettuare il Test di Accesso ed è necessario raggiungere la soglia minima stabilita nei bandi per poter procedere con l’Immatricolazione. Se non si supera la soglia minima, è possibile rifare il test nella successiva sessione. Il termine per le iscrizioni e per il pagamento ai Test della I sessione è lunedì 5 luglio. La seconda sessione è quella di settembre, per cui si concorre per il numero di posti rimasto disponibile, ma è possibile esprimere più preferenze di scelta ai corsi di studio; si viene inseriti in graduatoria in base al punteggio che si sarà ottenuto ed alle preferenze espresse dai candidati. Se alla II sessione non si riesce ad essere ammessi in graduatoria in alcun di corso di laurea ad accesso programmato locale è possibile presentare la domanda di scorrimento secondo le modalità indicate nel bando. Se in seguito allo scorrimento non si dovesse risultare vincitori per nessun corso ad accesso programmato, sarà possibile immatricolarsi in uno dei corsi ad accesso libero dell’Offerta Formativa di UniPa. I termini per le iscrizioni e per il pagamento ai test della II sessione sono fissati dal 2 agosto al 24 agosto.
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