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CONVENZIONE PER SVILUPPO POLO UNIVERSITARIO TRAPANI

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Il Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Fabrizio Micari, e il Presidente del Consorzio Universitario della Provincia di Trapani, Mario Serio, hanno siglato la convenzione per lo sviluppo del polo universitario territoriale e la compartecipazione ai costi del decentramento.

Con questa convenzione l’Università si impegna ad incentivare la “caratterizzazione identitaria” del Polo universitario di Trapani anche attraverso il potenziamento delle filiere formative con particolare prevalenza delle magistrali e del post-lauream, al fine di intercettare la domanda di formazione e ricerca proveniente dal mondo del lavoro locale. L’Università di Palermo contribuisce inoltre alle attività pertinenti all’offerta formativa sotto il profilo gestionale, amministrativo, bibliotecario con l’impiego del proprio personale tecnico-amministrativo presso il Polo trapanese.

Il Consorzio si impegna a trasferire all’Università la somma annualmente riconosciuta dalla Regione all’Ateneo di Palermo, a garantire i servizi di ospitalità per il personale docente e a contribuire, incentivare, sviluppare e sostenere l’attività di ricerca svolta attraverso il funzionamento dei laboratori con attrezzature e personale tecnico aggiuntivo.

“Esprimo grande soddisfazione per questa firma – ha sottolineato il Rettore Fabrizio Micari – perché il rilancio del Polo di Trapani è stato da subito una delle priorità del mio mandato Rettorale. L’ho sempre considerato come il centro di un territorio particolarmente proficuo per gli asset di sviluppo della nostra Regione. Il ruolo del nostro Ateneo, che è il principale interprete delle esigenze culturali e di sviluppo professionale dei giovani del territorio, è indubbiamente fondamentale per questa crescita – ha continuato il Rettore -. Il notevole ampliamento dell’offerta formativa valorizza infatti le vocazioni e si integra con le necessità e i settori strategici, puntando alle opportunità del mondo del lavoro.  Il grande entusiasmo dimostratoci dagli studenti del Polo è motivo di grande soddisfazione ci conferma che la direzione intrapresa è quella giusta”.

“La Convenzione stipulata recepisce le disposizioni emanate dagli Assessorati Regionali alla Formazione e all’Economia in ordine al finanziamento dei Consorzi Universitari in Sicilia – ha commentato il Presidente del Consorzio Mario Serio – Il Consorzio di Trapani è stato il primo ad adeguarsi a questo nuovo assetto, che prevede finalmente l’erogazione di un flusso stabile di risorse da parte della Regione ai Consorzi, da impiegare per rimborsi spese ai docenti e per i costi di funzionamento del Polo Universitario di Trapani. In questo modo, sono ormai alle spalle le difficoltà economiche createsi negli anni passati in seguito alla soppressione delle Province, che erano i principali finanziatori dei Consorzi Universitari, e si consolida la realtà universitaria trapanese”.

MICARI “UNIVERSITÀ PROTAGONISTA SCENA CULTURALE CITTÀ”

“Caravaggio, il Neoclassicismo e i preraffaelliti nell’opera di Roberto Ferri” è il titolo della lectio magistralis tenuta da Vittorio Sgarbi nella Sala delle Capriate di Palazzo Steri a Palermo. L’evento è rientrato nell’ambito della mostra temporanea “Oscura Luce”, che raccoglie le opere pittoriche di Roberto Ferri con la curatela di Angelo Crespi, mostra in corso fino al 9 giugno presso la Sala delle Verifiche, allo Steri.

Roberto Ferri, nato a Taranto nel 1978, è considerato uno degli esponenti della figurazione italiana che, sulla scorta della grande tradizione rinascimentale e poi barocca, da Michelangelo a caravaggio, e poi dell’accademismo sette-ottocentesco, ha saputo reinventare una pittura di gusti classico, ma assolutamente contemporanea. Ferri ha esposto in musei e istitituzioni di diversi paesei, ha partecipato a fiere e collettive di respiro intrenazionale e ha realizzato commesse di prestigio, come la Via Crucis per la Cattedrale di Noto, ricostruita dopo il terremoto.

“L’università è protagonista della scena culturale della città. Siamo partiti da qualche esposizione e, a poco a poco, abbiamo ampliato i nostri spazi. Stiamo completando anche lo spazio di Sant’Antonino e lo consegneremo, a breve, alla città”, ha detto il rettore Fabrizio Micari, che poi ha poi aggiunto: “Sono certo che l’assessore Tusa, oggi presente con noi, riuscirà a portare avanti un lavoro importante per la Sicilia”.

Micari ha poi puntualizzato: “Non ha senso avere due assessorati distinti, Turismo e Beni Culturali, bisogna unificarli. Sarebbe poi fondamentale che questa città abbia un museo dedicato agli architetti Giovan Battista ed Ernesto Basile”.

Paolo Inglese, docente dell’ateneo palermitano e direttore del Sistema Museale dell’Ateneo, ha detto: “All’Orto Botanico abbiamo una serie di eventi, di concerto con il Teatro Biondo e l’Orchestra Sinfonica Siciliana. Porteremo il festival ‘Fuori Cinema’ e avremo, come ospiti, anche Ficarra e Picone”.

Prima di  cominciare la sua lectio Sgarbi, già assore ai Beni culturali alla Regione Siciliana, ha detto con tono sarcastico: “Sembra che io abbia compiuto un errore: ho lasciato il ruolo più bello e olimpico, facendo l’assessore ai Beni culturali della Regione Siciliana, per andare in un parlamento deserto dove in tre mesi non c’è stata nessuna convocazione e il cui presidente, Roberto Fico, è stato presente a Palermo per commemorare Falcone, tenendo le mani in tasca mentre si cantava l’Inno nazionale”. Sgarbi ha poi esposto la sua lectio magistralis.

A conclusione, l’assessore Tusa ha detto: “Non è stato semplice prendere il posto di Sgarbi, da lui ho avuto una sorta di imprimatur. L’opera di Sgarbi, che per tre mesi è stato assessore siciliano, deve essere mantenuta e portata avanti”.

 

SIGLATA UNA CONVENZIONE TRA L’ATENEO DI PALERMO E IL CUS

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Firmata una convenzione tra l’Università degli Studi di Palermo e il CUS – Centro Universitario Sportivo.  “L’accordo ha una durata quinquenale e prevede che UniPa eroghi al Cus trecentomila euro all’anno – ha spiegato il rettore Fabrizio Micari -. E’ anche previsto il rafforzamento del ruolo del CSU, il Comitato Sportivo universitario, come ente di controllo e di promozione di eventi legati alla cultura dello sport. Puntiamo ad aprire ancora di più gli impianti sportivi anche a un pubblico non universitario. Questo percorso di apertura verso un pubblico più ampio è stato sperimentato con esiti positivi per il nostro sistema museale. I risultati ottimi dell’Orto Botanico ne sono una prova”, ha detto il rettore.

Micari ha anticipato la sua intenzione di aprire, con convenzioni esterne, anche l’ATeN Center, il centro tecnologico dell’ateneo: “Venticinque milioni di apparecchiature richiedono costi di manutenzione, è chiaro che dobbiamo aprirci all’esterno, verso imprese e centri di ricerca”.

“Salvaguarderemo le esigenze dei lavoratori del Cus. Ci impegneremo a rendere meno obsoleti gli impianti sportivi per abbattere le spese energetiche”, ha detto il direttore generale dell’Universita’ Antonio Romeo. Tra le iniziativa in cantiere anche un progetto per abbattere i costi per il riscaldamento della piscina all’aperto, grazie a un impianto solare.

“Apprezziamo l’impegno dell’Università che sta cercando di venire incontro alle nostre necessità. L’ultima convenzione UniPa-Cus era scaduta nel 2016 ed era stata prorogata. Oggi ne abbiamo una nuova – ha detto Rosolino Siculiana, presidente del CUS di Palermo -. L’impianto del Cus si estende su quasi settantamila metri quadri e vanta impianti sportivi e aree verdi. E’ un fiore all’occhiello per la città”, ha aggiunto.

 

CONFERITA LAUREA HONORIS CAUSA A VITTORIO STORARO

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L’Università degli Studi di Palermo ha conferito la Laurea honoris causa in Scienze dello spettacolo a Vittorio Storaro, autore della fotografia cinematografica. Il conferimento accademico coincide con i cinquant’anni di carriera del maestro, iniziata nel 1968. Storaro è stato vincitore di tre premi Oscar, per Apocalypse now, Reds e L’ultimo Imperatore, i cui rispettivi registi sono stati Francis Ford Coppola, Warren Beatty e Bernardo Bertolucci.

La cerimonia si è tenuta nella Sale delle Capriate di Palazzo Steri, alla presenza del rettore Fabrizio Micari, di Girolamo Cusimano, presidente della Scuola delle Scienze umane e del Patromonio culturale, e di Leonardo Samonà, direttore del Dipartimento di Scienze umanistiche. La motivazione è stata letta da Anna Tedesco, coordinatrice del corso di laurea magistrale interclasse in Musicologia e Scienze dello Spettacolo. Il testo della laudatio è stato pronunciato da Alessia Cervini, docente di Storia del cinema. Ed a conclusione, Vittorio Storaro ha tenuto una lectio magistralis.

“Il percorso di conferire questo riconoscimento – ha dichiarato, durante la cerimonia, il rettore Micari – è sorto lo scorso anno, quando ho incontrato a Roma lo stesso Storaro con Roberto Celi. Con loro ho avuto modo di discutere sulla passione per il cinema ed è nata l’idea di questo gesto, che è un omaggio a uno straordinario maestro”. Il Rettore ha ricordato che l’Ateneo palermitano vanta, nel corso della sua storia, grandi laureati, da Falcone e Borsellino ad altri. “Abbiamo conferito la laurea honoris causa anche a illustri personalità, come lo scrittore Vargas Llosa – ha sottolineato -. E questo percorso oggi continua con Storaro”.

“Queste iniziative – ha aggiunto Girolamo Cusimano, presidente della Scuola delle Scienze umane – mostrano la vitalità dei nostri corsi di studio e la nostra capacità di relazionarci con il mondo esterno. La nostra università è viva, è ricca di collegamenti con l’esterno attira studenti e forze intellettuali”. Dello stesso avviso Leonardo Samonà, direttore del Dipartimento di Scienze umanistiche: “Il nostro corso è in crescita e si nutre di questi appuntamenti”.

A leggere la motivazione è stata Anna Tedesco, sottolineando che la Laurea honoris causa è stata conferita a Storaro “per il suo indispensabile apporto creativo, dal 1968 a oggi, alla cinematografia di autori fra i più importanti del panorama internazionale, tra gli altri Bernardo Bertolucci, Dario Argento, Francis Ford Coppola, Warren Beatty, Carlos Saura, e per il suo contributo alla realizzazione di innovative produzioni teatrali e operistiche per la Rai, con nomi del calibro di Franco Rossi, Luca Ronconi, Giuseppe Patroni Griffi, Marco Bellocchio”.

Alessia Cervini, durante la pronuncia della laudatio, ha evidenziato che Storaro “partecipa alla scrittura dei film, con la ‘luce’, materia invisibile che rende il mondo visibile, la stessa di cui sono fatti la fotografia e il cinema”.

La lectio magistralis di Storaro ha avuto come titolo “La luce e l’ombra di Caravaggio”. E di Merisi il maestro della fotografia ha detto: “Mi ha fatto scoprire la possibilità di cambiare le immagini”.

NOTTE DEI RICERCATORI, ‘SHARPER’ TORNA A PALERMO

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Il progetto Sharper – Notte Europea dei Ricercatori conquista un posto di eccellenza in Europa e ha preso il via da Perugia, con il primo incontro tra gli organizzatori degli eventi che si svolgeranno in 11 città italiane il 28 settembre di quest’anno e il 27 settembre del 2019 per raccontare la passione, le scoperte e le sfide dei ricercatori di tutta Europa attraverso mostre, spettacoli, concerti, giochi, conferenze e centinaia di altre iniziative rivolte al grande pubblico. Le città interessate sono Ancona – Cagliari – Catania – L’Aquila – Macerata – Napoli – Nuoro – Palermo – Pavia – Perugia – Trieste. 
A Palermo ‘Sharper’ è guidato dall’Università degli Studi e coinvolge, oltre ai propri Dipartimenti, il Consorzio Arca, Airc, CNR-Palermo (Istituto di Biomedicina e Immunologia Molecolare, Istituto per lo Studio dei Materiali Nanostrutturati, Istituto di Biofisica), Istituto Nazionale di Astrofisica – Osservatorio Astronomico di Palermo, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, l’istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica, le Associazioni PalermoScienza, Geode, Natura Vivente, AstridNatura, la Fondazione Ri.MED – Ismett.
‘Sharper’ è coordinato dalla società di comunicazione scientifica Psiquadro in collaborazione con un consorzio di partner che comprende l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), l’Università degli Studi di Palermo, l’Università degli Studi di Perugia, l’Università Politecnica delle Marche, il museo Immaginario Scientifico di Trieste e il centro di ricerca Observa Science in Society e coinvolge un ampio partenariato di oltre 100 enti culturali, comuni, istituti di ricerca, università, imprese e associazioni culturali che in ogni città costruiranno un ricco programma di appuntamenti trasformando strade, piazze, musei, teatri in laboratori nei quali ognuno potrà fare esperienza di cosa significhi essere ricercatore.
“Siamo particolarmente orgogliosi del fatto che la Commissione abbia valutato come eccellenti le attività con le quali abbiamo immaginato di coinvolgere il grande pubblico nella scoperta del mondo della ricerca – ha dichiarato il responsabile del progetto Leonardo Alfonsi di Psiquadro –  e ci riempie d’entusiasmo il riconoscimento del valore di una rete nazione di oltre 100 partner culturali”.
Sharper significa SHAring Researchers’ Passions for Evidences and Resilience e ha l’obiettivo “di coinvolgere tutti i cittadini nella scoperta del mestiere di ricercatore e del ruolo che i ricercatori svolgono nel costruire il futuro della società attraverso l’indagine del mondo basata sui fatti, le osservazioni e l’abilità nell’adattarsi e interpretare contesti sociali e culturali sempre più complessi e in continua evoluzione”.
Nelle città è partito un percorso che porterà al coinvolgimento di centinaia di ricercatori protagonisti della Notte, comunicatori, artisti e personaggi del mondo delle cultura impegnati nello scoprire insieme al pubblico il mestiere del ricercatore e il suo ruolo nello sviluppo della società contemporanea. Nell’edizione del 2018 particolare attenzione verrà riservata ai collegamenti con l’Anno Europeo del Cultural Heritage nell’approccio multidisciplinare che caratterizza da sempre Sharper.

IL NOBEL SOYINCA ALLA PRESENTAZIONE DI “RESIGNIFICATION”

“Penso che l’Africa sia sempre stata molto populista politicamente, anche nella condizione feudale. Dobbiamo essere molto cauti con questa definizione, questo è quello che voglio dire. Populismo per l’Africa è più o meno lo stesso di quello che può essere per l’Europa”. Così Wole Soyinca, Premio Nobel per la Letteratura e cittadino onorario di Palermo, alla domanda dei giornalisti su cosa ne pensasse delle cosiddette politiche populiste in Europa. Lo scrittore era presente alla conferenza stampa del progetto “ReSignification: the Black Mediterranean”, presentato a Palazzo Steri, sede del rettorato della Università degli Studi. Insieme a Sojinka: il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando; il rettore dell’Università degli Studi, Fabrizio Micari; Alessandra Di Maio, docente dell’ateneo, curatrice del progetto. 

Alla domanda di cosa ne pensasse delle ultime dichiarazioni del nuovo ministro degli Interni, Matteo Salvini, in tema di migranti, Soyinka ha dichiarato: “Non ci sono contraddizioni fra diritti umani e migrazioni, questo è chiaro. Dipende tutto dall’attitudine delle singole nazioni. I diritti umani per me sono fondamentali, quello di cui stiamo parlando sono i diritti fondamentali dei migranti. Parliamo dei diritti fondamentali delle popolazioni. Noi stiamo parlando di un singolo comune denominatore”. 

Il Nobel per la Letteratura sul tema di Unione Europea e politiche migratorie, ha dichiarato: “Ci sono così tanti punti di crisi nel mondo intero. Quello di cui parliamo sono crisi create da guerre civili, crisi create da estremismi religiosi, crisi create semplicemente da fatti economici. Prima o poi l’Europa, in particolare, deve venire al punto e decidere la sua attitudine sul fenomeno della migrazione. Ma dobbiamo ricordare che la migrazione non è nulla di nuovo, è parte del passato della storia umana e della natura umana”. 

Sul suo legame con il capoluogo siciliano, Wole Soyinka ha dichiarato: “L’unico problema che ho circa la mia cittadinanza onoraria di Palermo è che vorrei  rimuovere è la parola ‘onoraria’. Mi sento un cittadino di Palermo, l’onorario è una parola decorativa”. 

Proseguendo il suo dialogo con i giornalisti, Soyinka ha infine dichiarato: “Alcuni di noi sono più lenti a capire i fenomeni che vengono fuori, di tanto in tanto, nella storia umana. Parlo delle relazioni fra nazioni, razze, persone. Non è trascorso molto tempo da quando nel Regno Unito, nei primi anni ‘50, vi fu l’assurdo di un estremo nazionalismo, chiamato con altri nomi.

E questo nazionalismo era sostenuto da menti che si suppone fossero brillanti”. 

A conclusione della conferenza stampa, il premio Nobel Wole Soynka ha ricevuto il “Sigillo” dell’Università degli Studi, direttamente dalle mani del rettore Fabrizio Micari.

 

“OSCURA LUCE” DI FERRI IN MOSTRA ALLO STERI

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La Sala delle Verifiche, polo espositivo del Sistema Museale di Ateneo (SiMuA) all’interno del Complesso Monumentale dello Steri, sede del Rettorato dell’Università degli Studi di Palermo, ospiterà la mostra “Oscura Luce”, selezione di opere pittoriche di Roberto Ferri, esponente della figurazione contemporanea italiana.

La mostra sarà inaugurata, alla presenza del rettore dell’Università di Palermo, Fabrizio Micari, sabato prossimo, alle 19, presso la Sala delle Verifiche dello Steri, a piazza Marina 61, e sarà visitabile fino a sabato 9 giugno.

Roberto Ferri, nato a Taranto nel 1978, è considerato uno degli esponenti della figurazione italiana che, sulla scorta della grande tradizione rinascimentale e poi barocca, da Michelangelo a Caravaggio, e poi dell’accademismo sette-ottocentesco, ha saputo reinventare una pittura dal gusto classico ma assolutamente contemporanea, sui quali elementi iconografici della tradizione si innestano strumenti tipici del surrealismo. Ha esposto in molti paesi e in prestigiose istituzioni d’arte e musei, partecipando ad importanti fiere internazionali e collettive; ha inoltre realizzato commesse pubbliche di prestigio, come la Via Crucis per la Cattedrale di Noto, ricostruita dopo il terremoto.

Orari di apertura al pubblico dal lunedì al venerdì, 10-13 e 16-18; sabato, 10-13; domenica, chiusura. “Oscura Luce” è una mostra a cura di Angelo Crespi con la supervisione di Vittorio Sgarbi ed organizzata con il sostegno della Liquid Art System.

UNIPA INAUGURA MULINO STORICO DI SANT’ANTONINO

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Dopo un attento restauro è stato inaugurato il Mulino Storico del Complesso monumentale di Sant’Antonino, nei pressi di piazza Giulio Cesare, vicino alla stazione centrale di Palermo. All’interno dell’antico mulino è stata anche inaugurata la mostra “Pane al pane: il ciclo del grano”, realizzata dal Sistema Museale di Ateneo, in collaborazione con la Fondazione Ignazio Buttitta.

Il taglio del nastro è avvenuto con i saluti introduttivi di Fabrizio Micari, rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Edy Bandiera, assessore all’Agricoltura della Regione Siciliana, Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo, e Antonio Sorce, direttore dell’Area tecnica di UniPa. Presente tra il pubblico anche l’ex rettore Giuseppe Silvestri, grazie a cui, circa quindici anni fa, il complesso di Sant’Antonino, che avrebbe dovuto essere adibito a caserma, è stato ceduto all’Università di Palermo.

“Qui viene riproposto un esempio straordinario di archeologia industriale”, ha dichiarato il rettore Micari che ha aggiunto: “C’è stato un periodo in cui questo mulino ha dato da mangiare a circa centomila abitanti. Quella che si inaugura oggi è una  mostra che valorizza l’aspetto di archeologia industriale, ma anche quello etno-antropologico, perché la cultura del pane è la cultura dell’uomo. A giugno – ha sottolineato il rettore – completeremo il terzo stralcio di lavori del complesso di Sant’Antonino e daremo a disposizione nuovi spazi espositivi. Noi siamo convinti che in Sicilia è possibile creare cultura economica, ovvero quella cultura che sviluppa economia”.

Soddisfazione è stata espressa dall’assessore Bandiera: “Complimenti all’Università di Palermo per questo sforzo importante. Oggi, i giovani stanno riscoprendo radici e tradizioni, alcuni aprono nuove aziende agricole che sono esempio di sviluppo economico. La Regione – ha puntualizzato – ha provveduto e provvede a fare controlli sui prodotti alimentari che arrivano in Sicilia. Di recente, sono stati sequestrati cinquemila quintali di grano russo di pessime condizioni, che avrebbero potuto attentare alla salute dei Siciliani. Il Governo regionale – ha concluso – è impegnato nella tutela e nella valorizzazione dei prodotti siciliani: poche settimane fa il Ministero ha provveduto all’iscrizione di 14 varietà di grano nel ‘registro di conservazione’, due tipologie erano già iscritte”. Le varietà già iscritte sono, infatti, la Timilia e la Percia Sacchi; tra quelle appena iscritte ci sono le varietà Scorso Nera, Russella e Majorca.

Secondo Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo, “nel nostro territorio abbiamo grandi maestri panificatori, che coltivano la tradizione millenaria dell’arte del pane. Le nostre zone sono ricchissime di tipologie di pani eccezionali. Anche in questo senso, Palermo è capitale della cultura, ma anche dei ‘saperi’, saperi della panificazione”.

Paolo Inglese, direttore del Sistema Museale di Ateneo, ha aggiunto: “Siamo qui per celebrare la grandiosa e antica cultura del grano in Sicilia. La mostra sul pane al Mulino di Sant’Antonino, sarà aperta fino a fine maggio, perché il mulino darà poi spazio a una mostra legata alla Biennale d’Arte Contemporanea Manifesta. Dopo Manifesta, la mostra sul pane sarà esposta in modo permanente dentro il mulino”.

Soddisfazione anche da Antonio Sorce, direttore Area Tecnica di UniPa: “Quello di Sant’Antonino è un complesso straordinario: sono stati scoperti affreschi eccezionali non ancora conosciuti, che speriamo di presentare presto alla Città. Questo edificio era in condizioni disastrose, un’ala è stata ricostruita per intero, perché era stata distrutta dalle bombe del ’43. La ricostruzione – ha spiegato Sorce – è avvenuta con gli originari materiali attraverso attente tecniche di ricostruzioni”.

La mostra sul grano, sarà visitabile fino al 28 maggio, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13, solo su prenotazione attraverso l’invio di un’email a [email protected].
Nell’allestimento, curato da Monica Modica, spiccano fotografie, documenti audiovisivi, suoni e canti del ciclo del grano e circa un centinaio di cimeli, attrezzi antichi legati alla tradizione del grano.

Il Mulino Storico di Sant’Antonino è stato realizzato a cavallo tra l’800 e il ‘900 ed era in attività sotto l’egida del Regio Esercito Italiano. Il mulino si trova all’interno del Convento di Sant’Antonio da Padova, fondato nel 1630.

 

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