Test d’ingresso a distanza gratuiti e orientamento sui canali social: l’Università ‘Tor Vergata’ di Roma si prepara al prossimo anno accademico pensando alla “fase 3”.
L’Ateneo ha predisposto per l’anno accademico 2020/2021 una nuova procedura di immatricolazione ai corsi di laurea triennali, di laurea magistrale e a ciclo unico, ad accesso libero e programmato a livello locale. La procedura sarà completamente telematica, i test potranno essere sostenuti da casa in qualsiasi momento attraverso l’iscrizione sulla piattaforma di Ateneo “Delphi” e saranno gratuiti.
Le modalità operative e le scadenze per le immatricolazioni ai corsi di studio per l’anno accademico 2020-2021 saranno pubblicate appena disponibili, presumibilmente alla fine di questo mese – inizi mese di giugno.
Non ci sarà un calendario prestabilito ma un’ampia finestra temporale (in via di definizione proprio in questi giorni) durante la quale i candidati potranno scegliere di sostenere il test d’ingresso a distanza. Sono previste esercitazioni per la verifica della preparazione iniziale prima di accedere al test d’ingresso. Il candidato conoscerà l’esito del test poco dopo la conclusione dello stesso.
Il Dipartimento di Matematica, inserito tra i “Dipartimenti di Eccellenza” (2018-2022) finanziati dal MIUR “per la qualità della ricerca prodotta e per la qualità del progetto di sviluppo”, ha istituito dei Premi speciali per un totale di circa 40.000 euro per tutti gli iscritti nell’anno accademico 2020/2021 ai corsi di laurea Triennali e Magistrali. Tali premi hanno importi variabili a partire da 1000 euro ciascuno.
L’Ateneo ‘Tor Vergata’ si è da subito attivato nell’erogazione della didattica a distanza mediante l’utilizzo della piattaforma Microsoft Teams e ha iniziato ad erogare la didattica online già dai primi di marzo.
In tre mesi, sono circa 1600 le classi virtuali attivate con oltre 53000 iscritti alle varie classi virtuali che hanno seguito in media 3 insegnamenti del secondo semestre (circa 30 cfu).
Gli studenti e studentesse che da casa si sono collegati alla piattaforma per seguire le lezioni on line dei corsi di laurea triennali e magistrali sono oltre 18.000. Allo stesso modo è stata tempestivamente garantita agli studenti l’opportunità di sostenere esami, sia scritti che orali (circa 7000 esami) e di discutere le tesi di laurea, master e dottorato online, garantendo una continuità nella loro carriera accademica. I laureati, in numero di 60 sessioni svolte completamente online, sono stati 1380 ma a giugno è prevista una seduta di laurea straordinaria. Gli esami e le sedute di laurea proseguiranno in modalità on line fino al 30 luglio, salvo diverse disposizioni.
Per il prossimo anno accademico, a partire dal primo semestre, l’Ateneo garantirà l’erogazione dell’intera offerta formativa di primo e secondo livello in modalità mista, sarà dunque possibile seguire i corsi sia on line sia in presenza: si tornerà ad utilizzare con cautela le strutture fisiche come laboratori, biblioteche, mense, per quanto sarà possibile e consentito dalle disposizioni governative, e contemporaneamente verrà garantito l’utilizzo degli strumenti della didattica on line agli studenti che ne avranno necessità. Laddove i corsi sono meno numerosi potrà essere adottata una frequenza in presenza in quelle aule che garantiscano le misure di distanziamento necessarie. Per i corsi molto numerosi invece la frequenza a distanza sarà la modalità da privilegiare.
Per la didattica a distanza è stata adottata la piattaforma Microsoft Teams in quanto è in dotazione a tutti gli studenti, ai docenti e al personale non docente.
L’Ateneo ha rilasciato indicazioni sulle modalità operative in doppia lingua per le lezioni, gli esami orali e scritti e per le sessioni di laurea.
Viene, inoltre, utilizzata una piattaforma sperimentale per lezioni on line “avanzate” denominata Eiduco
Considerando le problematiche relative alla mobilità fisica verso l’Italia degli studenti internazionali che non riusciranno ad arrivare e quindi a perfezionare l’immatricolazione prima di gennaio 2021, sarà attivata una procedura per il rilascio delle credenziali al fine di garantire la frequenza dei corsi per il primo semestre 2020/21 e la frequenza delle lezioni on line (“distance learning”).
Per offrire un supporto agli studenti internazionali e guidarli nel momento del loro arrivo in Ateneo, in particolare nel mese di settembre, alcuni studenti della facoltà di Economia hanno ideato e organizzato il “Progetto Virgilio”.
Vista l’emergenza sanitaria che ha coinvolto tutto il Paese e il sistema universitario, il progetto si è trasferito online e nel mese di maggio organizza incontri in lingua inglese per studenti internazionali da 90 minuti nei quali vengono fornite informazioni generali che riguardano l’Ateneo e vengono toccati temi specifici, dalla vita ai tempi del nuovo coronavirus attraverso il racconto della comunità universitaria di “Tor Vergata”, alle modalità di iscrizione all’arrivo degli studenti in Italia, prendendo in considerazione anche un “incoming” di tipo virtuale.
TorVergataOrienta Live è il nuovo format dedicato all’Orientamento per rispondere all’emergenza dettata dalla situazione epidemiologica da Covid-19.
Gli appuntamenti di orientamento 2020-2021 di “Tor Vergata” vanno in diretta su Facebook, YouTube e Instragram e sono dedicati agli studenti dell’ultimo anno di scuola superiore, e da fine maggio anche ai laureati e i laureandi triennali. Docenti e tutor saranno on line per fornire informazioni sui 113 corsi di laurea (triennale, magistrale e a ciclo unico), sui servizi e sulle opportunità che offre “Tor Vergata”.
In base all’Indagine Almalaurea 2019, “Tor Vergata” relativamente alla condizione occupazionale dei propri laureati registra risultati superiori alla media nazionale: a un anno dal titolo, il tasso di occupazione dei laureati triennali è del 74% (contro il 72% medio nazionale), mentre sale al 75% quello dei laureati magistrali (superiore di 6 punti alla media italiana). A cinque anni dal termine del percorso, il tasso di occupazione dei laureati magistrali supera l’89% (di 3 punti al di sopra della media nazionale).
Gli studenti di Tor Vergata in diretta su Instagram Sul canale Instagram @torvergataorienta a raccontare l’Università Roma “Tor Vergata” sono direttamente gli studenti universitari già iscritti con le loro scelte e la loro esperienza. Gli studenti risponderanno in diretta alle domande e alle curiosità dei futuri studenti tutti i lunedì a partire dalle 17:30 sul profilo Instagram dell’Ufficio Orientamento di Ateneo.
Inoltre, per classi o gruppo di studenti delle Scuole Superiori sarà possibile dialogare mediante l’utilizzo di diverse piattaforme adibite alle videoconferenze con i docenti e professionisti dell’orientamento a disposizione per presentare l’Ateneo e le specifiche aree disciplinari. Dal momento che la scelta del corso di studi universitari è un momento decisivo per il futuro, “Tor Vergata” ha attivato un servizio di orientamento personalizzato su Skype grazie al quale lo studente può ricevere informazioni più dettagliate sui corsi di studio, sugli sbocchi professionali e sui servizi di tutoraggio e assistenza che l’Ateneo offre. Per prenotare uno Skype COI – Colloquio di Orientamento Individuale, occorre prenotarsi scrivendo a [email protected] ? Tor Vergata partecipa a “Campus Orienta” Inoltre, l’Università Roma “Tor Vergata” è tra i partner di Campus Orienta, il salone dello studente dedicato agli studenti che stanno completando le scuole superiori e le loro famiglie e che in questa fase rischiano di restare senza bussola. “Tor Vergata” sarà presente sulla piattaforma Campus Orienta Digital, alla quale è possibile accedere gratuitamente. Il salone, inaugurato pochi giorni fa, nella sua versione digitale sarà aperto fino a settembre.
In un momento di disorientamento generale ma di grande dinamismo digitale, l’Ateneo ha realizzato una piattaforma dedicata al Personale Tecnico, Amministrativo e Bibliotecario chiamata “Agorà”. La piattaforma propone un ambiente strutturato e in continua evoluzione dedicato alla formazione, all’orientamento professionale e al benessere personale, perché “pensare, conoscere, progettare e confrontarsi aiutano a rimettere in moto fiducia, audacia e determinazione”.
Durante il periodo di lockdown, l’Ateneo ha avviato su YuoTube e Facebook un ciclo di webinar su Informazione e comunicazione nell’urgenza e sull’urgenza e numerosi @peritivi nel salotto antropologico virtuale del LaPE – Laboratorio di Pratiche Etnografiche.
Gli incontri, aperti a tutti, si rivolgono non solo a tutta la comunità universitaria ma anche al suo territorio di riferimento, con l’obiettivo di condividere materiali, strumenti e discorsi per la costruzione collettiva di un “punto di accesso” alla realtà sociale che sia critico, informato e consapevole e di rivolgere l’attenzione al valore sociale e politico della diffusione della conoscenza nel territorio.
Il LaPE, Dipartimento di Storia Patrimonio culturale, Formazione e Società, Università Roma “Tor Vergata”, ha mantenuto anche a distanza i fili del lavoro costruito e ha reso possibile la partecipazione virtuale agli aperitivi aprendo a tutti gli incontri che di solito si svolgono presso il Polo ex Fienile di Tor Bella Monaca, a Roma. Il ciclo di webinar su “L’informazione e la comunicazione d’urgenza e nell’urgenza, come vengono praticate durante la pandemia dovuta al Covid-19” sono stati ideati e organizzati dal Corso di Laurea in “Scienze dell’Informazione, della Comunicazione e dell’Editoria” di Roma “Tor Vergata” .
Per l’emergenza coronavirus la U.O.C-Unità Operativa Complessa di Psichiatria e Psicologia clinica della Fondazione Policlinico Tor Vergata, diretta dal professor Alberto Siracusano, che dirige anche la Scuola di specializzazione in Psichiatria dell’Università degli studi di Roma ‘Tor Vergata’, ha istituito un servizio di supporto psicologico telefonico per i cittadini: ‘Se è troppo buio chiamaci’. Il servizio è attivo dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 16.30 dal lunedì al sabato chiamando il numero 06.2090.3999.
(ITALPRESS).
Tor Vergata pensa al nuovo anno accademico e si prepara alla Fase 3
Tor Vergata pensa già alla fase 3 – Intervista al Rettore Schillaci
ROMA (ITALPRESS) – Dopo il lockdown e le lezioni on line anche le università italiane scaldano i motori in attesa di capire come evolverà la pandemia nelle prossime settimane. Una ripartenza forte dell’esperienza della formazione on line che ha sostituito quella tradizionale, una scelta imposta dai tempi ma che anche in futuro sarà un ulteriore punto di forza di cui fare tesoro.
Anche l’Università di Roma Tor Vergata si prepara a ripartire. L’Italpress ne ha parlato con il rettore Orazio Schillaci: “Il periodo di lockdown imposto dalla pandemia del Coronavirus ha fatto sì che le università italiane, in tempi molto rapidi, si adattassero e cambiassero le modalità di fare didattica”, dice Schillaci.
Cosa ci lascia questa esperienza?
“La nostra università si è adeguata al nuovo modello – dice Schillaci – dal mese di marzo abbiamo erogato lezioni online usando piattaforme condivise che permettono agli studenti di seguire interi programmi”. Anche se “lo sforzo compiuto è stato importante” “i risultati sono sicuramente di alto livello”, continua il rettore.
Sarà una esperienza che in qualche modo entrerà a far parte della quotidianità anche quando il covid-19 sarà un ricordo?
“Abbiamo intenzione di proseguire con questa modalità fino al mese di giugno o comunque fino a quando i dati della pandemia non saranno tali da poter riprendere almeno parzialmente le attività didattiche, intese come lezioni ma soprattutto anche come esami e lauree in presenza”.
“Abbiamo un programma che segue quanto deciso dalla Conferenza dei rettori delle università italiane e che ci vede particolarmente attenti alla salute degli studenti, dei professori e degli impiegati amministrativi – afferma Schillaci – Stiamo seguendo l’evoluzione della pandemia e siamo pronti a riaprire l’università quando i dati epidemiologici ce lo consentiranno. Le lezioni online sono state sicuramente un valido supporto in questo periodo di crisi ma è chiaro che l’università vive soprattutto di scambi anche sociali tra gli studenti e i professori e quindi speriamo di poter riprendere prima possibile anche questo tipo di attività”.
La fase 3 come sarà?: “La stiamo già programmando e comincerà nel mese di settembre. Per i primi mesi del prossimo anno accademico abbiamo pensato a un programma di lezioni sia in presenza che online, in modo tale da essere pronti a ogni evenienza e continuare a erogare comunque la didattica a tutti i nostri studenti nel miglior modo possibile”, conclude Schillaci.
(ITALPRESS).
Domotica e IoT, la rivoluzione è nelle celle fotovoltaiche
Nei prossimi decenni si prevede che miliardi di sensori wireless saranno installati negli ambienti interni, anche se si può dire che la rivoluzione è già in atto e include lo sviluppo di elettronica a basso consumo energetico per il mercato, case intelligenti, domotica e Internet delle Cose. Tutti questi elementi richiedono, per la loro alimentazione, dispositivi di raccolta di energia efficienti e facili da integrare. Un team internazionale costituito da ricercatori provenienti dall’Italia, dalla Colombia e dalla Germania ha appena pubblicato l’articolo “Perovskite Photovoltaics on Roll-To-Roll Coated Ultra-thin Glass as Flexible High-Efficiency Indoor Power-Generators” (Dispositivi Fotovoltaici di Perovskite su Vetro Ultrasottile, Rivestiti con il Metodo Roll-to-Roll, quali Generatori di Alta Efficienza per Uso Interno). L’articolo apparso su Cell Reports Physical Science, la rivista delle Scienze Fisiche ad accesso aperto della Cell Press, evidenzia i progressi compiuti nel campo delle fonti di energia fotovoltaica per uso interno su substrati flessibili, pieghevoli e ultrasottili.
Tali fonti hanno il potenziale per facilitare queste innovazioni tecnologiche dal momento che possono fornire energia sufficiente ai componenti elettronici a bassa potenza, pur rimanendo piccoli, convenienti ed economici. Inoltre, questo tipo di generazione di energia eliminerà la necessità di batterie, la cui sostituzione implica costi e lavoro, e garantirà una integrazione molto agevole.
“Le celle fotovoltaiche – spiega Thomas Brown, professore associato, Dipartimento di Ingegneria Elettronica dell’Università di Roma Tor Vergata, Centre for Hybrid and Organic Solar Energy (CHOSE) e alla guida del gruppo di ricerca di “Tor Vergata” – devono essere sviluppate su substrati flessibili sottili che possono offrire prestazioni eccellenti sotto l’illuminazione artificiale interna con lo spettro e i livelli di illuminazione tipici di case, negozi e uffici (cioè 100-500 lux). Questi valori sono tra 2 e 3 ordini di grandezza inferiori a quelli rilevati all’aperto sotto il sole e che vengono utilizzati come condizioni di misura standard per le tipiche celle fotovoltaiche da esterni”.
Il team internazionale riporta la possibilità di generare energia in ambienti interni usando celle fotovoltaiche flessibili di perovskite, fabbricate su substrati di vetro flessibile ultra-sottile spessi solo 100 micron e rivestiti di ITO (ossido di indio e stagno). L’ossido di indio e stagno viene depositato con il metodo roll-to-roll, un particolare processo di stampa chiamato “fabbricazione bobina a bobina”, con eccellente coefficiente di trasmissione (> 80%), resistenza ohmica (13 O/quadrato) e flessibilità, superando procedure di piegatura 1.600 volte con curvatura di 20,5 mm.
“Abbiamo ottimizzato le celle fotovoltaiche di perovskite su vetro flessibile ultrasottile, incorporando un’impalcatura mesoporosa su strati compatti di SnO2, che offrono un salto in avanti nell’efficienza, raggiungendo il 20,6% (ad una potenza specifica di 16,7 µW/cm2), e il 22,6% (con 35,0 µW/cm2) sotto livelli di illuminazione LED rispettivamente di 200 e 400 lux”, spiegano Sergio Castro-Hermosa e Giulia Lucarelli, studenti di dottorato di Ingegneria Elettronica al CHOSE nel team di ricerca di “Tor Vergata” guidato da Brown.
Le efficienze ottenute rappresentano le più elevate riportate per qualsiasi tecnologia di celle fotovoltaiche flessibili e pieghevoli per interni, oltre a superare del 60-90% le precedenti celle di perovskite su substrati flessibili. Le potenze specifiche in Watt erogate per grammo di peso (W/g) sotto lampade da interni sono superiori del 40-55% rispetto alla loro controparte su film plastici in PET, e sono di un ordine di grandezza superiore a quelle su vetro rigido.
“Queste cifre – sottolinea Brown – evidenziano la grande potenzialità di integrazione di questi dispositivi ultra-sottili e ultra-leggeri nei componenti elettronici per interni. Tutti gli strati attivi delle celle fotovoltaiche di perovskite sono stati depositati a bassa temperatura e mediante processi di deposizione in soluzione liquida, il che significa che la fabbricazione roll-to-roll di dispositivi su vetro flessibile ultrasottile può essere implementata non solo per lo strato ITO ma in futuro anche per tutti gli altri strati mediante tecniche di stampa”.
“Inoltre – aggiunge Brown – il vetro, anche nella sua forma flessibile, crea una barriera eccezionalmente efficace contro la permeazione di quei gas noti per la tendenza a far degradare i materiali a perovskite. Ciò contribuisce a poter rendere questo tipo di tecnologia un candidato chiave per l’alimentazione dell’elettronica per ambienti interni del futuro”.
I membri del progetto: CHOSE (Centre for Hybrid and Organic Solar Energy) – Il Polo Solare Organico, Dipartimento di Ingegneria Elettronica dell’Università di Roma Tor Vergata, GHIDA (Gruppo di Ingegneria Idraulica e Sviluppo Agrario), Facoltà di Ingegneria, Universidad Surcolombiana, Neiva, Colombia e FEP (L’Istituto Fraunhofer per l’Elettronica Organica, la Tecnologia dei Fasci Elettronici e del Plasma), Dresda, Germania.
(ITALPRESS).
Autismo e Schizofrenia, possibile nuova strategia terapeutica
Un articolo pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale “Cell” con il titolo “Aralar sequesters GABA into hyperactive mitochondria causing social behavior deficits” ha identificato un nuovo meccanismo molecolare alla base dei disturbi del comportamento sociale riscontrati nell’autismo e nella schizofrenia. Questa scoperta potrebbe costituire una possibile strategia terapeutica per aiutare a migliorare i difetti nelle interazioni sociali.
I risultati dello studio, condotto da un gruppo di ricerca guidato dalla professoressa Claudia Bagni, che divide il suo lavoro di ricerca tra il Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione dell’ Università Roma “Tor Vergata” e il Dipartimento di Neuroscienze Fondamentali dell’Università di Losanna, aprono nuove prospettive nella comprensione di questi disturbi e propongono possibili futuri bersagli terapeutici per condizioni come l’autismo e la schizofrenia.
«La ricerca dimostra che una disfunzione mitocondriale influenza il comportamento sociale e porta all’identificazione di una via di segnalazione che coinvolge il trasportatore mitocondriale Aralar e il neurotrasmettitore GABA», afferma la Professoressa Claudia Bagni. «Molti processi neuronali dipendono dal corretto funzionamento di microscopiche strutture intracellulari, i mitocondri, che forniscono il carburante necessario all’attività cellulare dell’organismo. Il cervello utilizza il 20% di questa energia prodotta dai mitocondri», spiega ancora la profesore Bagni.
La scoperta è avvenuta in un momento in cui a tutti è richiesta la distanza sociale per fronteggiare e contrastare la situazione di emergenza sanitaria, dovuta alla diffusione del Covid-19 ma «l’autismo, un disturbo dello sviluppo neuronale, è caratterizzato da problemi nel comportamento sociale e colpisce l’1-2% dei bambini, con frequenza maggiore nei maschi rispetto alle femmine, di cui il 5-8% con mutazioni in geni implicati nella funzionalità dei mitocondri», afferma la Professoressa Bagni.
I ricercatori e le ricercatrici hanno dimostrato che i mitocondri possono “sequestrare” il neurotrasmettitore acido gamma-aminobutirrico, comunemente noto come GABA, che è responsabile della comunicazione tra i neuroni, e importante per il corretto funzionamento del cervello. Alcune mutazione geniche come in questo studio, che ostacolano la corretta segnalazione del GABA, causano un’alterazione del comportamento sociale.
Nel portare avanti questa scoperta, Il team di ricerca ha avuto il privilegio di collaborare con istituzioni internazionali, in primis l’Università di Losanna (Svizzera), condividendo conoscenze e risorse anche con gruppi di ricerca negli Stati Uniti, Olanda, Germania, Francia e Belgio.
«Il motivo dell’accumulo del neurotramettitore GABA nei mitocondri è causato da un’eccessiva attività della molecola di Aralar. Contrastare l’azione di questa molecola – continua la professoressa Bagni – potrebbe migliorare alcuni disturbi comportamentali presenti nelle disabilità intellettive».
«Per il nostro studio – raccontano la Professoressa Claudia Bagni e il Dottor Alexandros K. Kanellopoulos, primo autore della pubblicazione – abbiamo utilizzato la Drosophila melanogaster, universalmente conosciuta come il moscerino della frutta, un piccolo insetto di 3 mm, oggetto di studio da più di cento anni in migliaia di laboratori nel mondo, modello meraviglioso per studiare i processi biologici fondamentali. Abbiamo utilizzato come modello di studio la Drosophila con una mutazione in un gene (CYFIP1) che nell’uomo è associato alla schizofrenia e all’autismo. Può sembrare sorprendente usare i moscerini per studiare anche le malattie umane – sottolineano i ricercatori – ma si ritiene che quasi il 75% dei geni che causano malattie umane abbia un omologo funzionale nel moscerino». Oltre che per le interazioni sociali, il moscerino della frutta viene utilizzato per studiare processi fisiologici come il sonno, l’apprendimento e la memoria, il cancro e persino, fin dagli anni ’20, l’effetto delle radiazioni sulle cellule.
«La Drosophila con il gene mutato – prosegue la professoressa Claudia Bagni – mostrava difetti in diversi tipi di interazioni sociali che nell’uomo sono segni distintivi dell’autismo e di altri disturbi neurologici. A livello di interazioni sociali abbiamo utilizzato dei paradigmi consolidati di comportamento, non diversi da quelli che osserviamo negli esseri umani, come il corteggiamento, la distanza l’uno dall’altro (distanza sociale) o la competizione per il cibo».
Il gruppo di ricerca ha dimostrato che, in seguito alla mutazione nel gene CYFIP, il neurotrasmettitore GABA viene intrappolato nei mitocondri di specifici neuroni chiamati “GABAergici”. La disfunzione di queste piccole strutture cellulari causa quindi problemi di connessione tra i neuroni. Per questo studio i ricercatori hanno esaminato centinaia di potenziali geni candidati e ne hanno testati 35, identificando nel trasportatore mitocondriale Aralar la molecola responsabile del “sequestro” del neurotrasmettitore GABA mitocondri. In questo studio il team ha scoperto che Aralar ha un effetto sul neurotrasmettitore GABA a livello mitocondriale. I ricercatori hanno così modulato farmacologicamente l’attività di Aralar. I moscerini con la mutazione nel gene CYFIP trattati farmacologicamente riacquisivano la competenza sociale, migliorando questo disturbo comportamentale.
«Abbiamo scoperto che questo meccanismo riscontrato in Drosophila si conserva nei mammiferi (osservazioni in corso di pubblicazione); mutazioni nel gene umano Aralar1 (AGC1/SLC25A12) sono associate all’autismo e l’espressione di Aralar è aumentata nella corteccia prefrontale di pazienti affetti da disturbi dello spettro autistico. “La scoperta di questo meccanismo apre pertanto prospettive future per migliorare il deficit di interazione sociale nell’uomo», conclude la professoressa Claudia Bagni.
(ITALPRESS).
Ateneo adotterà misure per continuità didattica
Sulla base delle disposizioni delle autorità competenti (decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 4 marzo 2020) in relazione all’emergenza Coronavirus “sono sospese fino al 15 marzo 2020 le lezioni frontali dei corsi di laurea, laurea magistrale e magistrale a ciclo unico e la didattica della formazione post universitaria. Sono esclusi dalla sospensione i corsi post universitari connessi con l’esercizio delle professioni sanitarie, ivi inclusi quelli per i medici in formazione specialistica, le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie”. Lo comunica l’Università di Roma “Tor Vergata”. L’Ateneo adotterà “ogni misura volta a garantire, laddove consentito, la continuità didattica predisponendo modalità telematiche che saranno successivamente rese note. Le strutture universitarie rimangono aperte”.
Di seguito vengono indicate modalità e procedure che riguardano le attività che si svolgono in tutte le sedi dell’Ateneo: esercitazioni pratiche, stage e tirocini sono sospesi fino al 15/03/2020, ad eccezione di tirocini in ambito sanitario post universitario; le sessioni di esame dovranno svolgersi garantendo, a cura del presidente della Commissione di esame, il rispetto delle prescrizioni di cui al DPCM del 4/03/ 2020.
In particolare: per le prove scritte dovrà essere assicurato il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, adottando, ove necessario, le conseguenti decisioni logistiche quali, ad esempio, l’utilizzo di più aule; le prove orali dovranno essere calendarizzate secondo fasce orarie preassegnate con massimo tre candidati presenti contestualmente;
anche nello svolgimento delle prove orali si raccomanda ai presidenti delle Commissioni di adottare e fare rispettare le opportune misure volte a ridurre i contatti ravvicinati garantendo il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro; si raccomanda un particolare riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità.
Le sessioni di laurea dovranno svolgersi garantendo, a cura del presidente della Commissione, il rispetto delle prescrizioni di cui al DPCM del 4/03/2020. In particolare: prevedere che la sessione di laurea si articoli nella presentazione e discussione in fasce orarie preassegnate con due candidati che potranno contestualmente accedere alla seduta unitamente al relatore, ove non facente parte della commissione, e a non più di due accompagnatori per ciascun candidato; la proclamazione dovrà avvenire al termine della valutazione di ciascun candidato; nello svolgimento dell’esame finale si raccomanda ai presidenti delle Commissioni di adottare e fare rispettare le opportune misure volte a ridurre i contatti ravvicinati garantendo il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro; si raccomanda un particolare riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità.
Le Biblioteche e le aule studio rimarranno regolarmente aperte nel rispetto delle misure igienico sanitarie disposte dal ministero della Salute.
Saranno sospese su richiesta dello studente e recuperate successivamente le attività per borse di collaborazione (150 ore).
Si invitano gli studenti ad utilizzare prioritariamente i servizi a distanza ed a recarsi agli sportelli solo in caso di assoluta necessità e urgenza.
Sono in corso di perfezionamento le linee guida riguardanti le modalità di svolgimento di lavoro agile di cui alla normativa vigente.
Le attività di ricerca, sia a livello di Ateneo che a livello dipartimentale e di struttura funzioneranno regolarmente. Anche i servizi tecnici ed amministrativi saranno regolari e aperti al pubblico. Si raccomanda, tuttavia, agli studenti di recarsi presso le segreterie solo se strettamente necessario per attività non rimandabili.
Si raccomanda che l’autorizzazione al personale tecnico amministrativo bibliotecario allo svolgimento di missioni in Italia e all’estero venga limitata a casi strettamente indispensabili e non rinviabili.
Le sedute degli organi collegiali, ove non rinviabili successivamente al 3 aprile 2020, dovranno svolgersi nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.
Fino al 3 aprile i congressi e i convegni di qualsiasi natura organizzati in Ateneo sono sospesi. Inoltre per il personale sanitario è altresì sospeso, fino al 3 aprile 2020, lo svolgimento di meeting e riunioni di lavoro. Per il personale non sanitario se ne consiglia lo svolgimento in modalità telematica e ove non possibile si raccomanda, comunque, il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro
Le procedure concorsuali si svolgeranno adottando le opportune misure organizzative volte a ridurre i contatti ravvicinati tra i candidati e tali da garantire ai partecipanti la possibilità di rispettare la distanza di almeno un metro tra di loro.
Considerato il decreto legge n. 6 del 23 febbraio 2020 recante “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19”, l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, in accordo con la Fondazione Policlinico Tor Vergata, ha istituito un gruppo di lavoro, presieduto dal professor Massimo Andreoni, ordinario di Malattie Infettive all’Università Roma “Tor Vergata”. Il gruppo di lavoro composto da esperti dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e della Fondazione Policlinico Tor Vergata, è attivo in Ateneo dal 24 febbraio “con il compito di analizzare l’evolversi della situazione epidemiologica da Covid -19 nel campus universitario e di proporre al rettore e al commissario straordinario del Policlinico Tor Vergata le misure più idonee da adottare”.Per aggiornamenti e maggiori informazioni consultare la pagina web dedicata sul sito di Ateneo http://coronavirus.uniroma2.it
(ITALPRESS).
Fotovoltaico, efficienza record con una cella solare tandem
ROMA (ITALPRESS) – Un gruppo di ricerca tutto italiano composto dai ricercatori del centro Chose dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, Enea e dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) ha messo a punto un’innovativa cella solare tandem in Perovskite e silicio, ottenendo un’efficienza record pari al 26.3%. I risultati di questo studio sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista internazionale Joule/CellPress (link).
Le celle solari a Perovskite sono la tecnologia principe del fotovoltaico di III generazione, con efficienze certificate attorno al 25%. Uno dei vantaggi legati a questa categoria di dispositivi risiede nella possibilità di depositare i vari strati con tecniche di stampa semplici e a basso costo. Questa versatilità consente la produzione di celle fotovoltaiche a perovskite anche su substrati sia rigidi che flessibiliy e con pattern definiti dal disegno di stampa.
In aggiunta, la Perovskite può essere anche integrata sulle convenzionali celle in silicio cristallino per ottenere strutture tandem in silicio e Perovskite con potenziali efficienze record che superano i limiti fisici e tecnici delle singole tecnologie che le compongono.
Proprio in questo specifico ambito, il team di ricercatori hanno ideato e sviluppato una particolare ed innovativa struttura tandem Perovskite e silicio che, mediante l’introduzione di Grafene negli strati del dispositivo in perovskite, ha prodotto un’efficienza pari al 26.3%, che rappresenta il miglio risultato pubblicato in letteratura.
“La particolarità della struttura tandem da noi studiata e sviluppata è che consente di produrre le due celle in silicio e in Perovskite singolarmente e, una volta massimizzate le loro prestazioni, queste possono essere unite in un’unica struttura compatta a due terminali, composta dalle due celle sovrapposte”, spiega il Enrico Lamanna, dottorando del team Chose che ha sviluppato il concetto all’interno della sua tesi.
Una cella tandem consiste di due celle solari elettricamente connesse e disposte una sull’altra. Nello specifico, la cella frontale è a base di Perovskite, opportunamente dimensionata per convertire bene la luce blu e verde dello spettro solare. La cella posteriore è a base di silicio, completata da strati sottili di silicio amorfo per convertire efficacemente la luce rossa e infrarossa.
La combinazione dei due materiali Perovskite e silicio, oltre a massimizzare l’assorbimento dei raggi solari, quando esposta al sole produce un’elevata foto-tensione, pari alla somma delle tensioni generate dalle due singole celle: questo vantaggio garantisce una maggiore efficienza rispetto ad una singola cella solare.
Grazie alla tecnica messa a punto dai ricercatori italiani, è possibile preservare i vantaggi delle tecniche di fabbricazione delle singole celle della tandem ad alta efficienza, come la semplicità di realizzazione di film sottili mediante stampa, tipica dei dispositivi a Perovskite, e la produzione di celle in silicio ad eterogiunzione con il silicio amorfo con processi del tutto analoghi a quelli attualmente in uso a livello industriale.
L’elemento chiave per poter migliorare le prestazioni elettriche della cella in Perovskite senza limitarne le proprietà ottiche, come la trasparenza alla luce rossa e infrarossa, è stato l’introduzione di Grafene in uno degli strati adibiti al trasporto di elettroni nella cella. Questo ha portato ad un aumento dell’efficienza anche del dispositivo tandem, garantendo un aumento di efficienza da 24.2% di una cella senza Grafene al 26.3% della cella record.
“Già in passato avevamo sfruttato le straordinarie proprietà del Grafene per migliorare l’efficienza dei dispositivi singola giunzione in Perovskite, migliorando l’estrazione di carica agli elettrodi – commenta Aldo Di Carlo, responsabile del progetto assieme a Mario Tucci di Enea -. In questo caso, tuttavia, abbiamo osservato che l’aggiunta di Grafene negli strati adibiti al trasporto di elettroni nel dispositivo in Perovskite consente di non alterarne la trasparenza alla luce rossa ed infrarossa, caratteristica essenziale per una cella frontale di una tandem con il silicio”.
Questo risultato fornisce un’ulteriore strategia per puntare ad un fotovoltaico ad alta efficienza, superiore ai limiti fisici e tecnici legati alla convenzionale tecnologia in silicio cristallino.
(ITALPRESS).
MeDITaTe, il progetto per la prevenzione e il trattamento degli aneurismi
Migliaia di dati clinici rielaborati e analizzati per costruire una sorta di “gemello digitale” delle parti del corpo colpite da aneurisma. È questo lo scopo di MeDITaTe (Medical Digital Twin for Aneurysm Prevention and Treatment), un progetto finanziato da Horizon 2020, il programma quadro di ricerca e innovazione dell’Unione Europea, nell’ambito del programma Marie Sklodowska-Curie Actions – Innovative Training Networks, che finanzia progetti per la formazione e la mobilità dei ricercatori, incoraggiando nuove competenze attraverso un’eccellente ed innovativa formazione dei giovani ricercatori.
Uno degli obiettivi chiave di MeDITaTe è costruire una piattaforma informatica in grado di elaborare procedure mediche cardiovascolari personalizzate per ogni paziente. Questa tecnologia, che sfrutta le potenzialità dei “Big Data”, sarà messa a disposizione di università, ospedali e industrie per aumentare la precisione delle diagnosi in caso di aneurisma.
Il progetto, coordinato dall’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e realizzato con la collaborazione di RINA, azienda leader nel campo dei servizi di certificazione, consulenza ingegneristica, classificazione, test e ispezione, si concentrerà sulla prevenzione e il trattamento degli aneurismi con un approccio d’avanguardia, la costruzione di una sorta di “gemello digitale” della parte colpita, usando dati clinici, immagini, realtà aumentata, dispositivi tattili 3D, modelli ROM (Reduced Order Models) e strumenti digitali ad alta potenza di calcolo. Il progetto si servirà di Big Data management e tecniche di additive manufacturing per la pianificazione degli interventi chirurgici e il training.
“MeDiTaTe – ha affermato Marco Evangelos Biancolini, responsabile del progetto e docente di Elementi Costruttivi delle Macchine, Dipartimento di Ingegneria dell’Impresa, Università Roma ‘Tor Vergata’ – intende formare scienziati di alto profilo, capaci di introdurre l’innovativo concetto del ‘gemello digitale’ nella routine quotidiana della sanità. Viviamo in un’era digitale, molte risposte si celano nell’enorme volume di dati. Se si è in grado di trovarle. MeDiTaTe si propone di fare un grande passo avanti nel trovare queste risposte nel campo della cura e della prevenzione dell’aneurisma”.
Il progetto MeDiTaTe coinvolgerà 14 giovani ricercatori, che entreranno a far parte di corsi di dottorato internazionali organizzati dall’Università Roma “Tor Vergata”, la National Technical University di Atene e l’Università di Lione. Oltre ad una formazione di alto livello e ad una borsa di studio, i dottorandi avranno occasione di fare concrete esperienze sul campo, lavorando nel settore dell’industria per il 50% della durata dei corsi. MeDiTaTe comprende un ampio consorzio formato da cliniche, università e imprese europee, che metteranno a disposizione il proprio know how nel campo dei servizi digitali, simulazione e costruzione di prototipi. Grazie al supporto dell’Unione Europea e alla partecipazione di centri ospedalieri ed enti di ricerca.
(ITALPRESS).
PROGETTO YUFE, TOR VERGATA UNICO ATENEO ITALIANO
Yufe, l’alleanza delle Giovani università per il futuro dell’Europa (Young universities for the future of the Europe”) si è data appuntamento a Maastricht, dal 13 al 15 gennaio, per discutere, confrontarsi e condividere idee e progetti inclusivi che colleghino le università alle comunità, in particolare alle istituzioni, alle imprese e ai cittadini.
La principale novità di queste tre giornate sarà l’incontro di lunedì 13 gennaio, presso il Municipio della città olandese, che vedrà seduti allo stesso tavolo i rettori, i coordinatori e le delegazioni delle Università Yufe assieme ai sindaci delle città nelle quali hanno sede le università coinvolte in Yufe, un progetto pilota del programma Erasmus+. Per l’Università romana parteciperanno all’incontro il rettore dell’Ateneo Roma “Tor Vergata”, Orazio Schillaci, il coordinatore scientifico del Progetto Yufe, Corrado Cerruti, insieme con un coordinamento amministrativo di Ateneo.
Per la città di Roma sarà invece presente il delegato della sindaca Virginia Raggi, Federico Raimondi Slepoi, responsabile dell’ufficio Innovazione per le Politiche comportamentali.
Il progetto Yufe, che è partito ufficialmente il 1° dicembre 2019 e avrà la durata di tre anni, si inserisce nell’ambito della cosiddetta KA2 di Erasmus+, l’azione chiave che ha l’obiettivo di favorire la cooperazione per l’Innovazione e lo scambio di buone pratiche attraverso diverse iniziative, tra cui “European Univeristies”, alla quale YUFE fa riferimento. Yufe è una delle 17 alleanze delle università europee selezionate dalla Commissione europea, a giugno 2019, per sviluppare e implementare i primi modelli per un’università europea. Dell’alleanza YUFE, coordinata dall’Università di Maastricht, fanno parte otto giovani università, di diversi paese europei, tra cui l’Università Roma “Tor Vergata”, unico Ateneo italiano. Gli altri Atenei partner sono l’Università Carlos III di Madrid (Spagna), l’Università di Antwerp (Belgio), l’Università di Brema (Germania), l’Università di Cipro (Cipro), l’Università di Eastern (Finlandia), l’Università di Essex (Gran Bretagna).
(ITALPRESS).














