Un’onda per sostenere i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile prefissati dalle Nazioni Unite da raggiungere entro il 2030. L’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” ha inaugurato oggi la scultura Onda2030, posta in una posizione strategica del complesso del Rettorato, ribadendo il suo impegno sul tema dello sviluppo sostenibile, inserito all’interno dello statuto dell’Ateneo. “Ci crediamo molto, per noi è stata una scelta di campo”, ha detto Giuseppe Novelli, rettore di Tor Vergata, parlando degli obiettivi dell’Onu. “Quest’opera – prosegue Novelli – nasce dalla collaborazione fra Tor Vergata e l’Accademia delle Belle Arti. È interessante anche il nome: Onda2030. Abbiamo scelto ‘Onda’ perché cavalcare le onde significa stare sempre al passo con i tempi. Tor Vergata è sempre presente sulle grandi tematiche perché è una grande università”. La scultura, secondo l’ideatrice dell’opera, Sabina Alessi, deve essere osservata “da entrambe le parti e poi sommata mentalmente”, percependo “gli elementi come vicini, ma quasi aerei”. All’interno dell’onda sono infatti ‘incastonate’ 17 sculture di ceramica curate ed ideate da 17 allievi dell’accademia. Enrico Giovannini, portavoce dell’alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (Asvis) e presidente del comitato per l’attuazione della mission e della vision di Tor Vergata in favore dello sviluppo sostenibile, ha ricordato come le imprese, guardando al mondo accademico, siano alla “ricerca di persone che sappiano gestire la transizione verso l’economia circolare in tutte le dimensioni, compresa quella delle scienze sociali”. “Preparare le nuove generazioni è veramente il modo per trasformare il nostro mondo. Tantissime università, prendendo spunto da Tor Vergata, hanno inserito nel loro statuto la scelta per lo sviluppo sostenibile. Nel mondo ci sono pochissimi esempi di questo tipo, direi che l’Italia è all’avanguardia», ha aggiunto Giovannini a margine dell’inaugurazione.
Antonio Passa, già direttore dell’Accademia di Belle Arti di Roma, ha definito l’opera come un “esempio lungimirante di collaborazione fra gli enti che ne hanno voluto la realizzazione”.
“ONDA2030”, A TOR VERGATA SCULTURA PER SOSTENERE OBIETTIVI ONU
UN INCONTRO CON IL MONIKA’S ERASMUS NETWORK
L’Ateneo di Roma “Tor Vergata” ospiterà il 6 e il 7 giugno, presso il Centro Congressi dell’Ateneo di Villa Mondragone, Sala degli Svizzeri, l’incontro “Monika’s Erasmus Network”, l’associazione costituita da oltre 70 università europee con lo scopo di sviluppare accordi nell’ambito del
Programma Erasmus e potenziare gli scambi internazionali.
Attraverso l’associazione, che prende il nome dalla sua co-fondatrice Monika Schäfer, Universita’ di Costanza (Germania), gli Atenei mantengono i contatti tra tutti coloro che cooperano per quanto riguarda i programmi di scambio di studenti e docenti.
Il Network e’ aperto a tutte le universita’ europee che hanno dipartimenti di Scienze politiche, Relazioni internazionali, Amministrazione pubblica e Management. L’Universita’ di Roma “Tor
Vergata” e’ entrata a farne parte la scorso anno, nel 2018, durante il meeting annuale che si e’ tenuto presso l’Università di Costanza.
AL VIA IL XXX VILLA MONDRAGONE INTERNATIONAL ECONOMIC SEMINAR
Da 25 al 27 giugno si tiene a Roma il XXX seminario economico internazionale, organizzato dal Fuet (Fondazione Economia Tor Vergata). Titolo del seminario sarà “Yearning for Inclusive Growth and Development, Good Jobs and Sustainability”.
La prima giornata si è tenuta a Villa Mondragone.
Domani, alle 9.30, presso l’Aula Magna della Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, si terrà la lecture del Premio Nobel Edmund S. Phelps dal titolo “Will China Out-Innovate the West?”. La lecture si inserisce nelle Celebrazioni per il Trentennale della Facoltà di Economia.
L’iniziativa vedrà i saluti istituzionali del Rettore Giuseppe Novelli; a introdurre sarà Giovanni Tria, già Preside della Facoltà di Economia e recentemente nominato Ministro dell’Economia e delle Finanze. Autore della lecture è Edmund S. Phelps, Premio Nobel per l’Economia 2006, oggi direttore del Center on Capitalism e docente presso la Columbia University.
L’intervento focalizza l’attenzione sull’urgente bisogno dell’Occidente di cambiare rotta rispetto agli ultimi decenni, in cui governi occidentali hanno offerto protezioni alle imprese incumbent, a spese dei nuovi operatori del mercato e della crescita della produttività in generale. La Cina, d’altro canto, realizza rapidamente il valore della concorrenza leale e libera, introducendo iniziative volte ad aumentare sia l’imprenditorialità che l’innovazione.
Phelps, atteso domani ad Economia, ha preso inoltre parte questa mattina all’apertura della trentesima edizione dell’International Economic Seminar presso Villa Mondragone, intitolato quest’anno “Yearning for Inclusive Growth and Development, Good Jobs and Sustainability”: il Premio Nobel è intervenuto ponendo l’accento sui problemi strutturali che precludono una good economy in Italia e che hanno a che fare con l’innovazione “indigena” e “importata”.
“I paesi europei e occidentali – ha dichiarato – per ritornare prosperi e floridi, dovrebbero ripristinare lo spirito di innovazione”. In Italia si è avuta una graduale perdita di innovazione autoctona negli anni 50, 70 e 90, che precedentemente aveva garantito salari elevati e maggiore occupazione. Phelps ha precisato che l’innovazione dei secoli precedenti era soprattutto a risparmio di capitali (capital saving), mentre quella attuale, grazie anche alla digital economy, produce guadagni ed è maggiormente labor saving (riduce l’impiego di manodopera nei processi produttivi).
“I governi – ha concluso Phelps – dovrebbero favorire il dinamismo delle proprie economie e mantenere l’afflusso di tecnologie sufficientemente lento, in maniera tale da poter sostenere salari e occupazione, anche grazie a maggiori entrate fiscali”.
A Villa Mondragone, il Giuseppe Novelli, Rettore di “Tor Vergata”, ha sottolineato quanto discutere di crescita inclusiva e sviluppo sia “in piena sintonia con la direzione strategica di “Tor Vergata”, che ha fatto del paradigma dello sviluppo sostenibile l’asse portante di ogni azione. Nel processo avviato dalla comunità internazionale verso il raggiungimento degli obiettivi individuati dall’Agenda 2030, il ruolo delle università è sempre più centrale. Instabilità, flussi migratori, separazione nord-sud e tensioni geopolitiche, da sempre ostacolo dei fattori di crescita e sviluppo, vanno contrastati con un piano di azioni integrato e condiviso da più soggetti, in uno scenario in cui le università giocano un ruolo sempre più strategico. Progresso e sviluppo necessitano di alcuni prerequisiti: buone idee e apertura al dialogo, unite a forte volontà e impegno sul fronte istituzionale. L’auspicio è che occasioni come questa sappiano offrire il giusto contributo al dibattito internazionale”.
Dopo Novelli è intervenuto anche il Ministro Giovanni Tria, che ha ribadito l’importanza di appuntamenti come quello odierno.
“Il dibattito sulla costruzione dell’Unione economia e monetaria, dell’Unione europea e delle sue istituzioni, sulla crisi finanziaria e del debito, sulla crescita anemica europea e sulla crescita inclusiva, sui progressi della globalizzazione, sulla sfida dei cambiamenti climatici: quello che penso oggi è anche il prodotto delle sollecitazioni ricevute nei seminari di Villa Mondragone”, ha affermato.
Successivamente l’incontro è entrato nella parte più tecnica grazie all’introduzione di Luigi Paganetto (FUET – Economics Foundation, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”), che nel suo discorso di apertura ha elencato i molti temi di cui si discuterà nei tre giorni. In particolare, Paganetto ha sottolineato la dipendenza della discussione dai temi di attualità politica e sociale: la mutata percezione della globalizzazione, i flussi migratori, il ritorno al protezionismo. Ha poi evidenziato i cambiamenti internazionali, da una Cina in emergenza alla sostenibilità ambientale, fino al divario retributivo. “Le tecnologie legate all’energia rinnovabile – ha concluso Paganetto – sono meccanismi che danno una forte spinta all’innovazione nel campo economico”.
La tre giorni dell’International Economic Seminar della Fondazione Economia “Tor Vergata” si concluderà il 27 giugno presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, con un incontro dedicato alle conclusioni e indicazioni di policy per favorire la diffusione delle idee maturate nei giorni precedenti.
IL NOBEL PHELPS DISTINGUISHED PROFESSOR
Proseguono gli eventi per il Trentennale della Facoltà di Economia e della tre giorni dell’International Economic Seminar della Fondazione Economia “Tor Vergata”.
Dopo l’appuntamento di Villa Mondragone, il dibattito si è spostato presso la Facoltà di Economia di “Tor Vergata”, dove il Premio Nobel Edmund S. Phelps ha tenuto una lecture dal titolo «Will China Out-Innovate the West», focalizzandosi sul ruolo della Cina all’interno degli equilibri occidentali.
Alla presentazione hanno partecipato Giovanni Tria, Ministro dell’Economia e già preside della Facoltà di Economia; Giuseppe Novelli, Rettore dell’Università di “Tor Vergata” e Luigi Paganetto, Fuet – Economics Foundation, Università di “Tor Vergata”.
«Il tema di quest’anno – spiega Paganetto – è quello di uno sviluppo sostenibile e inclusivo, oltre alla guerra dei dazi, l’immigrazione, e il cambiamento dell’ordine tradizionale dal multilateralismo verso un proibizionismo che l’Europa non ha vantaggio di sostenere».
Secondo Novelli, il titolo di quest’anno – «Yearning for Inclusive Growth and Development, Good Jobs and Sustainability» – sposa la mission di Tor Vergata: «Siamo qui per discutere su crescita inclusiva e sviluppo, in piena sintonia con la direzione strategica dell’agenda del nostro Ateneo che ha fatto del paradigma dello sviluppo sostenibile l’asse portante di ogni azione. Nel processo avviato dalla comunità internazionale verso il raggiungimento degli obiettivi individuati dall’agenda 2030, il ruolo delle università è sempre più centrale», ha spiegato il Rettore.
Novelli ha augurato buon lavoro a Tria, manifestando la sua soddisfazione per il progresso nelle relazioni con la Cina: «Giovanni, sono sicuro che farai bene così come hai fatto in questi anni alla guida della Facoltà di Economia. Sono orgoglioso dei nostri talenti e di ospitare le delegazioni cinesi. Abbiamo bisogno di più Europa, non di meno Europa, all’interno di un processo di re-internazionalizzazione».
Al termine della sua prolusione, Edmund Phelps è stato omaggiato con la carica di Distinguished Professor per il suoi alti meriti nel campo degli studi economici. Tria, introducendo la lecture del Nobel, ha ribadito la sua vicinanza e quella dell’ateneo alla società cinese: «Sono legato e interessato dalla Cina: un grande paese con sviluppi che stanno portando a un cambiamento degli equilibri del Mondo, che mi auguro siano positivi. È necessario che si trovino forme di collaborazione e cooperazione, Edmund Phelps parlerà di Cina e Usa, innovazione e libero mercato, e degli individui che sono il motore dello sviluppo non solo economico, ma delle società».
Phelps, riconosciuto da Paganetto, Tria e Novelli, come uno dei pilastri nella storia del seminario si è detto orgoglioso del riconoscimento e del suo legame con l’Italia e Tor Vergata.
STEATOSI EPATICA, TOR VERGATA PARTE DI UN TEAM INTERNAZIONALE
Secondo una nuova ricerca, pubblicata sulla rivista Nature Medicine i composti chimici prodotti dalla flora intestinale potrebbero essere utilizzati per individuare le prime fasi della steatosi epatica, una malattia del fegato spesso associata all’obesità, al diabete e alla cardiopatia ischemica.
Un team internazionale, guidato da ricercatori dell’Imperial College di Londra, dell’Università di Girona, dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e dell’INSERM di Tolosa, uniti in un consorzio europeo chiamato FLORINASH, ha studiato il legame tra le fasi iniziali della steatosi epatica (malattia del fegato grasso non alcolico o NAFLD) e il microbioma intestinale, composto da innumerevoli batteri, virus e altri microrganismi che vivono nel nostro tratto digestivo.
La NAFLD inizia con l’accumulo di grasso nel fegato e può portare a fibrosi e cirrosi, insufficienza epatica e cancro. Il fegato grasso aumenta inoltre il rischio di sviluppare diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari.
Si stima che un adulto su tre possa avere steatosi epatica in fase iniziale e che i pazienti possano mostrare pochi o nessun sintomo fino a quando la malattia non è avanzata. Mentre la condizione avanzata può essere diagnosticata attraverso analisi del sangue ed ecografia, mancano test sensibili per le fasi iniziali della malattia che permettano di identificare chi è a rischio.
In questo studio, il consorzio europeo FLORINASH ha identificato un composto chiamato acido fenilacetico (PAA), prodotto dai batteri nell’intestino e la cui presenza nel sangue è stata collegata all’inizio della NAFLD.
I risultati suggeriscono che il PAA potrebbe potenzialmente essere usato come marcatore biologico in clinica; il campione ematico di un paziente potrebbe essere sottoposto a screening per PAA come segnale di allarme precoce per identificare chi ha segni iniziali steatosi epatica.
“Questo è un nuovo passo verso la comprensione dei meccanismi molecolari che coordinano il progressivo sviluppo della steatosi epatica nei pazienti obesi e fornirà nuovi biomarcatori e bersagli terapeutici. Si aprono importanti prospettive per interventi nutrizionali e farmacologici per affrontare l’epidemia di malattie dismetaboliche non trasmissibili quali diabete, steatoepatite non alcolica e aterosclerosi” ha commentato il Professore Massimo Federici dell’Università di Roma Tor Vergata e Direttore del Centro Aterosclerosi del Policlinico Tor Vergata, che ha coordinato il lavoro con altri colleghi europei.
Un’ago chimico in un pagliaio microbico. Per identificare il marcatore di origine microbica il gruppo di ricerca, formato da scienziati e medici, ha esaminato i dati biologici raccolti da donne obese – inclusi campioni di sangue e urine, biopsie epatiche e campioni fecali – confrontando pazienti senza steatosi con pazienti affetti da steatosi epatica per cercare piccole variazioni tra i due gruppi.
Una delle principali differenze è stata la maggiore presenza di PAA, un composto prodotto dai batteri intestinali. I ricercatori hanno scoperto che l’aumentato livello di PAA era fortemente legato all’accumulo di grasso nel fegato.
La loro analisi ha anche rivelato un legame tra la presenza di steatosi epatica e fini cambiamenti nella composizione del microbioma stesso. Più la malattia era avanzata, più il numero totale di geni presenti nel genoma dei batteri intestinali cominciava a diminuire, una misura indiretta che il microbioma era meno complesso, cioè costituito da un minor numero di tipi diversi di batteri rispetto al microbioma di chi è in piena salute.
I ricercatori hanno già scoperto oltre 10 milioni di geni attivi legati ai microbi nel nostro intestino – 500 volte il numero di geni nel genoma umano – ma la loro funzione rimane in gran parte sconosciuta. Tuttavia, studi precedenti hanno dimostrato che il numero di geni microbici attivi diminuisce drasticamente con disturbi metabolici, come l’obesità.
Nell’ultimo studio, il Consorzio FLORINASH ha rivelato come un simile collasso nella diversità del microbioma sia associato ala steatosi epatica, alla ridotta tolleranza ai carboidrati e all’insulino resistenza, tutte caratteristiche presenti nei pazienti affetti da diabete di tipo 2 e associate anche all’aterosclerosi.
TOR VERGATA FIRMA ACCORDO CON POLIZIA DI ABU DHABI PER MASTER CBRNE
Siglato un accordo dalla portata storica per i rapporti fra l’Italia e gli Emirati Arabi sul fronte della didattica del training e della ricerca scientifica: il Master Internazionale in Protezione da Eventi CBRNe dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e la Polizia di Stato di Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti) hanno concluso un Memorandum of Understanding (MoU) che prevede una collaborazione negli ambiti della didattica del training e della ricerca scientifica. La cerimonia di firma del MoU ha avuto luogo presso il Quartier Generale della Polizia di Stato di Abu Dhabi in presenza del Magnifico Rettore Prof. Giuseppe Novelli e del Maggior Generale Maktoom Ali Elsharifi, in presenza di Autorità locali e di una delegazione dei Master composta, tra gli altri, del Prof. Leonardo Palombi (Direttore dei Master CBRNe), del Dott. Pasquale Gaudio (Coordinatore dei Master CBRNe), del Dott. Andrea Malizia (Coordinatore didattico dei Master CBRNe), di docenti internazionali del Master quali, Col. Bernd Allert (COE JCBRND NATO), Prof. Francesco d’Errico (Università di Pisa – Università di Yale) e dei colleghi Prof. Massimo Papa e Prof. Loredana Santo in rappresentanza rispettivamente delle Facoltà di Giurisprudenza ed Ingegneria di “Tor Vergata”. A valle della cerimonia, il Magnifico Rettore ha consegnato le pergamene di Master al primo gruppo di Ufficiali della Polizia di Abu Dhabi che si sono diplomati con successo lo scorso a.a. 2016/2017. “Le nostre congratulazioni vanno a Sami Alsaadi, Salem Alkaabi, Sultan Alkaabi, Abdulla Alseraifi, Salem Alrashidi – sono le parole del Rettore Novelli – e, con l’occasione, vogliamo ringraziare il Prof. Amer Hosin che ha reso possibile la formalizzazione di questo accordo. La firma odierna apre la strada a collaborazioni future anche sul piano della salute, del controllo delle malattie non trasmissibili e della genetica forense”. “È un momento particolarmente importante per il nostro Ateneo – ha continuato Novelli – che prosegue un percorso di internazionalizzazione a 360°, esportando in tutto il mondo le nostre expertise, rafforzando partnership e collaborazioni globali non solo con altri Atenei, ma anche con istituzioni Governative e altre realtà. Tutto ciò contribuisce e testimonia il forte impegno di “Tor Vergata” sul fronte della Terza missione e della innovazione sociale, nello spirito di una crescita non solo scientifica ma anche umana, improntata alla grande apertura e al dialogo con tutti”.
A TOR VERGATA SUMMER SCHOOL DOCENTI USA “SYRACUSE UNIVERSITY”
Dal 16 al 27 luglio prossimi si terrà presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata la prima edizione della Summer School “Gino Gorla” organizzata da Juristor, l’Associazione dei Laureati di Giurisprudenza a Tor Vergata.
Il programma è dedicato a “Gino Gorla”, docente di Diritto Comparato a Roma, coinvolto nel 1965 nei “Seminari Cornell” organizzati da Rudolf Schlesinger e pioniere del diritto comparato tra Italia e Stati Uniti.
I corsi saranno interamente tenuti in lingua inglese da Shannon Gardner e Emily Brown, professori provenienti dall’Università di Syracuse – College of Law di New York.
“A Tor Vergata il livello della didattica è eccezionale, ma forse siamo carenti sul confronto internazionale e sulle offerte post-lauream dichiara il Presidente, Riccardo Fratini, dottorando di ricerca nella stessa Università – Nel corso degli studi, personalmente, ho condotto parte della mia ricerca negli Stati Uniti alla Syracuse University College of Law, anche grazie al supporto dell’Università, e mi sentivo in dovere di restituire i frutti di questa opportunità all’Istituzione che me l’aveva concessa. Spero sia la prima di molte iniziative a favore degli studenti”.
MEDITERRANEO, DOMANI AL VIA CAMPIONATO MATEMATICO “MYMC”
Dal 19 e fino al 21 luglio, il Dipartimento di Matematica dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” ospiterà la quinta edizione del Mediterranean Youth Mathematical Championship (MYMC). In rappresentanza delle nazioni che si affacciano sul Mediterraneo, sono attese 17 squadre provenienti da Albania, Algeria, Bosnia ed Erzegovina, Cipro, Croazia, Egitto, Francia, Grecia, Italia, Libano, Marocco, Montenegro, Palestina, Slovenia, Spagna, Tunisia e Turchia. Ogni squadra è accompagnata da un docente di matematica ed è composta da due ragazze e due ragazzi studenti degli ultimi tre anni della scuola secondaria di II grado e di età non superiore a diciannove anni.
L’iniziativa ha avuto il patrocinio della “Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO”, in considerazione del valore didattico e culturale ed è organizzata in collaborazione con Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – MIUR, Abdus Salam International Center for Theoretical Physics – ICTP, Trieste Istituto Nazionale di Alta Matematica – INdAM, Sapienza Università di Roma, Università degli Studi Internazionali di Roma – UNINT Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, Università Roma Tre Piano nazionale Lauree Scientifiche (PLS), Unione Matematica Italiana – UMI.
Il Campionato intende fornire una occasione di stimolo all’interesse dei giovani per la matematica, contribuendo a promuovere lo sviluppo di una rete di contatti interpersonali tra giovani degli Stati mediterranei e tra i loro accompagnatori; il rispetto della parità di genere, realizzata con la scelta di comporre le squadre con due ragazze e due ragazzi;la creazione di una comunità culturale mediterranea.
Il 19 luglio si svolgeranno le gare, affiancate da iniziative dedicate ai docenti accompagnatori. La premiazione si svolgerà nella mattina del 20 luglio nella sede del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – MIUR.














