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Violenza sulle donne, Zingaretti “Spazzare via la cultura maschilista”

ROMA (ITALPRESS) – “Non c’è dubbio che dietro la violenza delle donne c’è soprattutto una cultura maschilista che è alla base dei comportamenti individuali, della leggerezza con la quale in tutti settori della società sia pubblici che in ambito domestico o mass media segnano e costruiscono il brodo culturale all’interno del quale si genera la degenerazione della violenza”. Così il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, illustrando i progetto della Regione contro la violenza sulle donne. “Il primo impegno è di spazzare via questa cultura che è all’origine della violenza, di ogni forma di disparità e discriminazione di genere, altrimenti anche i provvedimenti che si prendono diventano scuse per non cambiare nulla”.
Alla conferenza stampa, che si è svolta presso la sede della Regione in via Cristoforo Colombo a Roma, hanno partecipato anche l’assessora alle Pari Opportunità e Turismo, Giovanna Pugliese, la presidente della IX Commissione Consiliare “Pari Opportunità”, Eleonora Mattia e il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Roma, Antonio Galletti. Nel corso dell’evento sono stati illustrati in particolare tutti i servizi attivi nel Lazio (centri antiviolenza e case rifugio) e i progetti promossi dall’assessorato alle Pari Opportunità e Turismo per sostenere psicologicamente ed economicamente le vittime di abusi e violenza e per sensibilizzare, i più giovani soprattutto, su un fenomeno ancora troppo diffuso.
All’interno di tutto il territorio regionale sono attivi 26 Centri Antiviolenza ed “è di imminente apertura il 27esimo centro, a Sezze, nella casa messa a disposizione dai familiari di Donatella Colasanti, mentre le Case Rifugio passeranno da 9 a 16”, ha spiegato Zingaretti ritenendo che “questo sia legato non solo al rischio di un aumento della violenza, ma all’emersione e voglia di acquisizione di spazi di libertà di chi spesso subisce in silenzio”.
Con uno stanziamento pari a 2 milioni e 300mila euro, individuato all’interno del proprio Bilancio, la Regione promuove la fitta trama di iniziative e progetti per il contrasto della violenza maschile e per la promozione di una cultura contro l’odio, la violenza e gli stereotipi di genere.
La Regione Lazio si occupa infatti della formazione di operatrici antiviolenza, operatrici e operatori di pronto soccorso e sistema sociosanitario, forze dell’ordine, procure e personale comunale (400mila euro), ha creato un sistema informativo di monitoraggio dei dati sulla violenza di genere (200mila euro), ha sottoscritto due importanti Protocolli, uno con la Procura di Roma e con l’Ordine degli Psicologi (150mila) e l’altro con l’Ordine degli Avvocati di Roma per il gratuito patrocinio in sede penale e civile per quelle donne non nelle condizioni economiche di resistere in giudizio (50mila). Il Lazio è inoltre la prima Regione d’Italia ad aver adottato una misura a sostegno degli orfani delle vittime di femminicidio nei confronti dei quali viene erogato un contributo di 5.000 euro fino al compimento del 29° anno di vita.
Sempre in tema di contributi, con lo scoppio della pandemia, la Regione Lazio ha ampliato i criteri per l’erogazione del “Contributo di libertà”, aumentato le risorse a disposizione (75mila euro) e facilitato la modalità di presentazione della domanda. Alla data di oggi sono stati erogati 126 Contributi del valore di 5.000 euro ciascuno ad altrettante donne nel percorso di fuoriuscita da una Casa Rifugio.
Per il secondo anno consecutivo, la Regione Lazio ha finanziato il progetto di prevenzione e sensibilizzazione “Io non odio” destinato agli studenti delle scuole superiori del Lazio sui temi del contrasto della violenza, degli stereotipi di genere, del bullismo, del razzismo e per la promozione della parità e delle pari opportunità. Sempre legato al filone di azioni culturali e di empowerment, la Regione Lazio ha finanziato due importanti progetti: il primo con la Fondazione Iotti per ricordare le grandi figure delle Istituzioni e per promuovere le donne immigrate in Italia, il secondo con l’Osservatorio per la legalità e la sicurezza che si concentrerà invece sul contrasto alla criminalità organizzata e il ruolo che le donne hanno in questa difficile battaglia.
Viene presentato infine il progetto “Scelgo di essere libera” realizzato in collaborazione con Lazio Innova e Global Thinking Foundation rivolto alle donne vittime di violenza con un’idea imprenditoriale da realizzare e annunciata la riapertura dei termini del premio dedicato alla memoria di Donatella Colasanti e Rosaria Lopez rivolto alle scuole statali e paritarie di secondo grado e agli Istituti di formazione professionale.
Inoltre, viene inaugurata anche una panchina rossa con su scritto “a Donatella Colasanti e Rosaria Lopez e a tutte le donne vittime di violenza maschile”, installata di fronte all’ingresso principale della Regione Lazio in Via Cristoforo Colombo, alla presenza di Alice Pasquini, artista di fama internazionale che ha realizzato il lavoro grafico sulla panchina e l’attrice Eleonora Fanelli che ha letto un testo tratto dal libro “Ferite a morte” di Serena Dandini.
“Ci vuole un’assunzione di responsabilità individuale e un intervento pubblico che individui chi produce violenza senza omertà e tentennamento – ha concluso il presidente Zingaretti – E’ evidente che oggi è una giornata importante, ma guai a vivere queste occasioni come cerimonie nelle quali si chiude in un giorno l’impegno contro la violenza alle donne. E’ la realtà a dirci che queste giornate sono importanti se si verificano le coerenze nei comportamenti individuali, collettivi e delle istituzioni negli altri giorni dell’anno”.
(ITALPRESS).

Sanità, D’amato “10 mln per PS Pertini, Sant’Eugenio e Velletri”

ROMA (ITALPRESS) – Sono stati approvati nella seduta di Giunta della Regione Lazio finanziamenti per un totale di 9 milioni e 845 mila euro destinati agli ospedali Sant’Eugenio e Pertini (Asl Roma 2), il San Giovanni Addolorata (Asl Roma 1) e Velletri (Asl Roma 6). Nello specifico 4 milioni e 532 mila euro sono destinati all’ampliamento del pronto soccorso dell’ospedale Pertini di Roma e 3 milioni per l’ampliamento del pronto soccorso dell’ospedale Sant’Eugenio di Roma. Un milione e 505 mila euro finanzieranno la riqualificazione del reparto di endoscopia bronchiale e malattie dell’apparato respiratorio del San Giovanni Addolorata di Roma e 808 mila euro finanzieranno l’adeguamento del pronto soccorso e la realizzazione della camera calda dell’ospedale di Velletri.
“Si tratta di interventi molto importanti e che ci permetteranno di implementare, potenziare e adeguare le nostre strutture ospedaliere” commenta l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.
(ITALPRESS).

Nel Lazio per 7 Pmi su 10 difficile recuperare crediti

ROMA (ITALPRESS) – Nel Lazio solamente il 36% delle fatture emesse, vengono pagate a scadenza. Il 13% delle fatture invece vengono pagate con un ritardo maggiore di 90 giorni.
La crisi economica innescata dal coronavirus non sembra volersi arrestare, soprattutto per le piccole e medie imprese.
A evidenziare la problematica è il Gruppo IREC, azienda specializzata nella gestione e nel recupero del credito, che ha somministrato un questionario a 1.200 dei loro assistiti tra imprese e professionisti, per un volume di affari totali di 1 miliardo di euro. Per la rilevazione è stato utilizzato un campione eterogeneo a livello sia territoriale (tutte le regioni), sia settoriale (alimentare, edile, servizi, studi professionali, settore tecnologico ecc.).
Il primo dato allarmante che salta all’occhio è che il 72% delle aziende e dei professionisti intervistati ha dichiarato di aver riscontrato enormi difficoltà nel recupero dei propri crediti da marzo ad oggi, e il 14% non ha più riaperto dopo il lockdown, per una chiusura che in molti casi si preannuncia come definitiva – Con l’entrata in vigore del nuovo DPCM del 26 ottobre 2020, che impone nuove chiusure per intere categorie (parchi divertimento, palestre, centri benessere) e pesanti limitazioni per altre (ristoranti, pizzerie, bar, pasticcerie, gelaterie), si teme un peggioramento dell’incidenza di questi fenomeni, che da qui alla fine dell’anno potrebbero crescere di un ulteriore 11%, rendendo la ripartenza per moltissime realtà estremamente difficoltosa, se non impossibile.
“Le aziende nella situazione post covid19, hanno registrato un calo del fatturato medio del 20%, ma a preoccupare maggiormente è il calo dell’utile medio che si attesta addirittura a – 37%”, spiega il presidente del Gruppo IREC, Victor Khaireddin. “Quando parliamo di utile, parliamo del dato più delicato, e cioè del guadagno vero e proprio che si riesce a generare. In questo caso, quindi, ci troviamo a dover affrontare un mercato in cui un’azienda dalla propria attività non riesce quasi più a metter da parte danaro, con il quale dovrebbe fare investimenti, nuove assunzioni, pagare tasse ecc. Se poi a questo calo aggiungiamo il calo del fatturato e il non incassare più le fatture in tempi accettabili o non riuscire ad incassarle poichè, magari, il cliente ha chiuso, questo dato dipinge uno scenario ancora più drammatico”.
Per fare un esempio, mentre nella provincia di Roma il 43% delle fatture viene pagato a scadenza, e il 10% delle fatture emesse viene pagato con un ritardo maggiore di 90 giorni, addirittura a Latina, solamente il 32% delle fatture vengono pagate a scadenza e il 16% di esse vengono saldate con un ritardo che va oltre i 90 giorni.
“Il governo da subito si è mosso per evitare un flusso di licenziamenti che sarebbe stato insostenibile per le casse dello Stato, con la successiva richiesta di ammortizzatori sociali, per i quali tutti avrebbero inoltrato domanda. E’ anche vero, però, che gran parte dell’incombenza è stata lasciata sulle spalle delle imprese che, non avendo più richieste da parte dei propri clienti, si sono ritrovati a dover mantenere il proprio personale e spesso a dover anticipare la cassa integrazione, che abbiamo visto essere arrivata con grande ritardo. In questo, il tema dei mancati incassi impatta notevolmente, azzerando completamente le casse già in difficoltà della maggior parte delle aziende”.
In questo scenario, da metà settembre il Gruppo IREC ha registrato una piccola ripresa sui volumi di incassi dei clienti, facendo quindi sperare in un ritorno alla normalità.
“Ma con l’ombra di un imminente un nuovo lockdown, questo ritorno alla normalità si allontana definitivamente. Un secondo lockdown equivarrebbe a un ‘Omicidio Settorialè da cui solo le grandi multinazionali e i grossi gruppi ne uscirebbero. Per il piccolo imprenditore sarebbe la fine del proprio sogno. Quello che ci si aspetta ora dal governo è che ogni misura presa sia chirurgica, sia ristretta al solo territorio in cui c’è bisogno di un intervento e solo per il breve lasso di tempo in cui tale intervento è necessario. Se a marzo c’era bisogno di una ‘Chiusura Totalè, ora invece c’è bisogno di una ‘Chiusura di Precisionè. Solo così si darà respiro alle imprese e, fattore a mio avviso fondamentale, si continuerà con quel clima di coraggio e speranza di cui i professionisti e i piccoli imprenditori hanno bisogno” conclude Khaireddin.
(ITALPRESS).

Nel Lazio 2.658 nuovi positivi e 8 decessi

ROMA (ITALPRESS) – “Oggi su 30 mila tamponi nel lazio (+3.159) si registrano 2.658 casi positivi (-9), 37 i decessi (-4) e +491 i guariti. Scende sotto al 9% il rapporto tra i positivi e i tamponi, calano i decessi e calano i positivi. Nella Asl Roma 1 sono 603 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto.
Venti sono ricoveri. Si registrano otto decessi di 63, 63, 64, 66, 80, 81, 81 e 83 anni con patologie”. Lo rivela l’assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio Alessio D’Amato, al termine della videoconferenza della task-force regionale per il COVID-19 con i direttori generali delle Asl e Aziende ospedaliere, Policlinici universitari e l’ospedale Pediatrico Bambino Gesù.
“Nella Asl Roma 2 sono 713 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Trecentouno sono i casi su segnalazione del medico di medicina generale. Si registrano sei decessi di 67, 73, 76, 79, 80 e 88 anni con patologie. Nella Asl Roma 3 sono 258 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano cinque decessi di 47, 54, 65, 72 e 81 anni con patologie. Nella Asl Roma 4 sono 45 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Nella Asl Roma 5 sono 158 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano due decessi di 64 e 75 anni con patologie. Nella Asl Roma 6 sono 236 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano sei decessi di 73, 77, 80, 83, 86 e 87 anni con patologie”.
“Nelle province si registrano 645 casi e sono dieci i decessi nelle ultime 24h. Nella Asl di Latina sono 260 i nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registra un decesso di 72 anni con patologie. Nella Asl di Frosinone si registrano 226 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio, contatti di un caso già noto o con link familiare. Si registrano tre decessi di 65, 73 e 87 anni con patologie. Nella Asl di Viterbo si registrano 73 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano tre decessi di 79, 83, 85 e anni con patologie. Nella Asl di Rieti si registrano 86 casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano tre decessi di 74, 90 e 92 anni con patologie” conclude l’Assessore D’Amato.
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Pecoraro Scanio con Raggi “Roma torni leader del verde pubblico”

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“Un bel modo di festeggiare la giornata degli alberi dopo l’ultimo evento nelle scuole il 4 ottobre all’istituto agrario Sereni di Roma. Spero che Roma torni leader del verde pubblico. È una delle capitali con più parchi e aree di verde pubblico ed anche il comune più agricolo d’Europa”. Lo ha detto il presidente della fondazione Univerde Alfonso Pecoraro Scanio partecipando all’incontro al Semenzaio di S.Sisto del Comune di Roma, dove la sindaca Virginia Raggi, con i giardinieri, ha avviato un percorso di educazione alla bellezza naturale di alberi e fiori per i più piccoli accompagnati dai genitori.
“Il governo – prosegue – ha già annunciato 1 miliardo di euro del Recovery Fund per piantare circa 100 milioni di nuovi alberi. Credo debbano essere coinvolti i Comuni e l’attivismo civico diffuso per garantire la manutenzione che da oltre un decennio è stata spesso trascurata un po’ ovunque e ho proposto alla Sindaca Raggi di fare di Roma uno dei motori di questo rilancio del verde. Occorre assumere nuovi giardinieri ma anche coinvolgere i cittadini che si attivano per piantare e curare il verde come oggi ha fatto per esempio l’associazione Vivo il Pigneto. Questa pandemia ci ha ricordato come più alberi e meno combustibili fossili significhino aria più pulita e meno virus”.
(ITALPRESS).

Roma, sfrattato l’Istituto Storico Italiano per il Medioevo

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Dopo quasi 100 anni, l’Istituto storico italiano per il medioevo viene sfrattato dalla sua sede romana. A denunciarlo la Sismed, la Società italiana degli storici medievisti che rende nota la notizia “dello sfratto da parte del Comune di Roma ad una delle più prestigiose istituzioni culturali della città e di tutta la medievistica”.

“Con una comunicazione del 9 novembre scorso e pervenuta il 16, il Campidoglio ha sfrattato l’Istituto dai locali che occupa dal 1923 per decisione dell’allora ministro Pietro Fedele, fissando in 90 giorni la data entro cui abbandonare i locali”. La Sismed rende
nota “la minaccia del Comune di procedere alla riacquisizione forzosa del bene affermando falsamente che l’Istituto è debitore di 24.437,88 euro. I locali sono richiesti per le necessità di spazi dell’Archivio storico capitolino, che era stato collocato nel complesso borrominiano dallo stesso Fedele”.

“Sorprende – sottolinea la Sismed – che lo stesso Comune abbia restaurato nel 2006 grandi spazi al secondo piano e al terzo piano dello stesso complesso borrominiano destinati al Capitolino e tuttora del tutto inutilizzati. Sfuggono le motivazioni di questa richiesta che priverebbe Roma di un’istituzione riconosciuta nel mondo e con un’intensa attività culturale ed editoriale”.

La Società italiana degli storici medievisti annuncia quindi l’intenzione di opporsi “in tutti i modi possibili alla richiesta e chiediamo la più ampia solidarietà”.
(ITALPRESS).

Roma, Raggi “A San Basilio nuovi bus e linea per metro B”

ROMA (ITALPRESS) – “Oggi siamo a San Basilio, per presentare i nuovi bus che andranno a supporto dei collegamenti con i quartieri di Nuovo Salario, Montesacro, Talenti, Casal Boccone, Torraccia, Casal Monastero e la linea B della metropolitana”. Lo ha detto il sindaco di Roma, Virginia Raggi, che è andata nel quartiere San Basilio per presentare i nuovi bus e la nuova linea 424 che, da settembre, porta alla stazione della metro B Ponte Mammolo. “Sono i nuovi mezzi – prosegue – che abbiamo comprato per la nostra città: 227 sono su strada dallo scorso anno, altri 328 li stiamo mettendo in circolazione settimana dopo settimana. Entro il 2021 saranno oltre 900. Li abbiamo potuti comprare perchè siamo riusciti a salvare Atac dal fallimento”.
“Risanare un’azienda pubblica da oltre 12mila dipendenti vuol dire anche dare ai romani nuovi mezzi su cui viaggiare, istituire più linee in periferia e fornire un servizio di trasporto più efficiente”. “Da settembre – conclude – per San Basilio abbiamo anche attivato una nuova linea circolare, la 424, con la quale il quartiere ha un nuovo collegamento diretto con la stazione della metro B di Ponte Mammolo. E’ stato possibile creare questa nuova linea anche grazie ai nuovi bus. Rinnoviamo oltre la metà del parco mezzi di Atac con investimenti mai fatti prima per garantire un servizio migliore, collegamenti più rapidi ed efficienti” conclude.
(ITALPRESS).

Buoni alloggio per gli studenti universitari, nel Lazio bando da 4 mln

ROMA (ITALPRESS) – “E’ aperto il nuovo bando di DiSco, l’ente regionale per il diritto allo studio e alla conoscenza, per i buoni alloggio per gli studenti universitari. Quest’anno le risorse messe a disposizione sono 4 milioni di euro e verranno utilizzate per offrire contributi economici agli studenti universitari con difficoltà economiche. Rispetto al passato, vista la peculiare situazione sanitaria che investe anche il mondo universitario, abbiamo deciso di ampliare l’erogazione del contributo anche in caso di soggiorno presso strutture ricettive, alberghiere o extralberghiere, che siano in regola con la normativa di settore e in possesso di adeguati standard di sicurezza anche in relazione alla pandemia in corso”. Così in una nota Claudio Di Berardino assessore al Lavoro, Scuola, Formazione e diritto allo studio universitario della Regione Lazio.
“Possono richiedere il contributo al pagamento del canone di locazione gli studenti universitari, residenti o domiciliati nel Lazio iscritti entro la data del 31 dicembre 2020 a una Istituzione universitaria, un Istituto di alta cultura artistica musicale e coreutica, con sede legale nella Regione Lazio – aggiunge -. I parametri economici per l’accesso al bando prevedono un ISEE fino a 30.000 euro. Per ogni studente si prevede, infine, un contributo annuo fino a 2.500 euro. Altri dettagli su http://www.laziodisco.it/bandi/”.
“L’emergenza sta penalizzando i più giovani, i loro percorsi
formativi e rischia di avere conseguenze anche sui loro percorsi
futuri. Per questo dobbiamo reagire – dice il presidente della Regione, Nicola Zingaretti -. Questa misura arriva dopo i 3,5 milioni di euro per rafforzare la didattica online nelle scuole. Investire su una nuova generazione coincide con gli interessi dell’Italia, ecco perchè non ci stancheremo mai di lottare per portare gli investimenti del Pil italiano sull’istruzione fino al 5%”.
(ITALPRESS).